Di quest'impresa ero venuto a conoscenza tramite alcune richieste di arruolamento come mercenario, per un grande esercito che avrebbe marciato verso Lithien.
Come poteva un piccolo elfetto obeso come me partecipare ad un massacro? Le guerre erano tutte un tripudio di violenza e sangue, di massacri e crudeltà, non c'era onore nel combattere.
Entrambe le fazioni si consideravano sempre nel giusto e quindi si erogavano il diritto di sacrificare dei poveri innocenti per i loro scopi personali.
Cosa mi aveva spinto su quell'altura, piena di grandi uomini barbuti e forzuti, circondato di armature, freddo e ghiaccio?
La risposta era semplice: la misericordia.
Io e Slimmy non avremmo mai permesso che il male e la disperazione dilagassero, non verso innocenti, non verso degli indifesi.
La Guillhiw
ci aveva condotto in quel luogo remoto del mondo, una malattia che era stata disseminata tra la popolazione con l'inganno, derubandola del libero arbitrio, addirittura della loro forma umana.
Ali, code, artigli crescevano informi sul loro corpo, che lentamente si trasformava in una crudele arma pronta a distruggere tutto ciò che c'era di buono nel mondo.
Poco sapevo in realtà dell'origine di quest'avvenimento, le informazioni che ero riuscito a reperire non erano complete, tuttavia era sufficienti a dissuadermi dal disinteresse iniziale.
Non so ancora esattamente cosa sarei stato in grado di fare, Slimmy non era mai stato un grande guaritore, tuttavia dovevamo tentare con tutte le nostre forze, con tutto il nostro spirito, con tutta la nostra ciccetta strabordante.
Slimmy, grazie per avermi seguito ancora in quest'avventura.
Ti sono eternamente grato per la tua presenza al mio fianco.La gelatina ebbe un moto di affetto, totalmente fuori dal comune, mi abbracciò! Sentii la gelatina calda nella quale sprofondava il mio volto e tutte le paure per i pericoli che ci stavano aspettando svanirono.
Ci sarò sempre per te Inu, lo sai! Qualunque decisione tu prenda, anche se essa dovesse rivelarsi la più dura delle imprese! Mi lasciò andare leggermente e mi guardò in faccia ridendo sommessamente.
Perché sogghigni Slimmy?
Oggi mi sento un po' come te, non prenderla come offesa, ma seppur ci imponiamo questa grande meta, rimaniamo comunque i signori dell'inutilità. Sorrisi, ricordando la prima volta che mi aveva chiamato in quel modo, lui non si era mai incoronato con quel nomignolo.
Tra quelle alte montagne, tra il freddo ed il ghiaccio sembrava che la nostra unione risplendesse come un fuoco ardente che non poteva essere spento.
Ma le nostre smancerie commoventi vennero interrotte da un epico discorso, un incoraggiamento da parte della nostra guida, del nostro capitano! Colui che avrebbe reso possibile la conquista di Lithien.
Parole forti, decise, che ispiravano speranza là dove essa vacillava!
Tutto l'esercito in effetti aveva dei dubbi, gli svantaggi strategici erano evidenti e inoltre avremmo combattuto contro dei mostri.
Grazie a Kreisler ottenemmo nuovi poteri.
Potevamo scalare pareti verticali come se stessimo correndo su un prato, avere l'assoluto equilibrio sul ghiaccio.
Io personalmente avrei desiderato poter creare delle caramelle giganti, ma ovviamente i miei sogni non si realizzavano mai... uffa!
Dopo un po' il discorso risultava anche noioso, non riuscivo a seguire le lunghe prediche e spiegazioni, la mia testa fantasticava e vagava per mondi immaginari dove esistevano degli alpacorni alati tutti rosa.
Scrutavo anche le facce degli uomini dell'esercito, uno di essi mi ricambiò lo sguardo con fare paterno come per dirmi "cosa ci fa un bambino in guerra?"
Ma la risposta era ovvia, io e Slimmy eravamo gli eroi che combattevano dalla parte degli innocenti, come la popolazione di Lithien.
Eravamo dalla parte dei deboli perché io per primo lo sono e comprendo la loro sofferenza!
Anche se saremmo stati inutili, volevo cercare di estirpare questa malattia con tutte le mie forze! A tutti i costi.
Mi ritrovavo in mezzo all'esercito, la battaglia era già incominciata.
Il tempo era trascorso così velocemente: l'accampamento, la marcia notturna ed ora mi ritrovavo in questo massacro!
Noi fanti dovevamo combattere sulle torri, cercando di eliminare più nemici possibili; io stesso mi sarei fatto carico di quest'impresa, non potevo permettere che Inu si facesse male.
Slimmy, non penserai mica che me ne stia con le mani in mano...vero?Non avevo mai compreso come mai il suo desiderio di pericolo fosse direttamente proporzionale alla sua massa di ciccia, tuttavia trovavo veramente snervante questa sua indole suicida, anche perché poi dovevo sempre rimediare io ai suoi errori.
Tanto anche se ti dicessi di non combattere probabilmente ti butteresti comunque sull'avversario!Era chiaramente una causa persa, quando quel bambino si metteva in testa qualcosa l'unico modo per poterlo sopportare era di assecondarlo!
Iniziai a scalare il più velocemente possibile la parete, delle liane di gelatina entravano negli anfratti dei vari mattoni per mantenere una presa forte ed aderente al muro.
Inu ovviamente era sulla mia testa che urlava cose senza senso, il suo peso non era indifferente, tuttavia ero più tranquillo a pensarlo sopra di me, invece che vederlo arrancare nel tentativo di scalare questa questa torre.
Noi dovevamo andare in avanscoperta.
Ovviamente non eravamo da soli, c'eravamo organizzati con alcuni soldati Katniss e Wergull.
Questo piano serviva per mantenere Inu più al sicuro possibile, per impedire che qualunque pericolo potesse venirci incontro lui rimanesse comunque sostanzialmente indenne.
Avevo soltanto dovuto promettere una parte della mia paga alla fine della battaglia per questi piccoli servigi sottobanco, ma non era poi una grave perdita.
Non appena avessero sfondato le mura ci avrebbero raggiunto il prima possibile sulla torre, rimuovendo qualunque pericolo che avessero incontrato sulle scale.
Katniss possedeva il controllo magico della luce divina, era una specie di chierico che incanalava le energie mistiche all'interno della sua spada.
Un paladino del bene, che tuttavia non mostrava pietà verso i mostri che si trovava davanti, poiché sosteneva che ormai la loro anima fosse stata plagiata dal male!
Wergull era invece molto più silenzioso e tranquillo, non ero riuscito a scoprire che poteri possedesse, tuttavia i due si muovevano in coppia: probabilmente erano molto legati, forse quanto me ed Inu.
La scalata fu comunque estenuante.
Finalmente un terreno solido su cui appoggiare le mie gelatine stanche: se non fosse stato per il potere di Kreisler probabilmente saremmo morti prima ancora di ingaggiare il primo combattimento.
I rumori della battaglia sottostante ci raggiungevano lontani, come un'eco di un mondo lontano. Da quell'altezza magnifica si potevano vedere tutte le valli, le montagne rosate ed il fantastico cielo pacifico, dove la violenza del mondo non poteva arrivare... almeno così credevo.
Lucertoldraghetto!Cosa significa?Lucertoldraghetto!!!Sei impazzito?No, guarda! Oddio, è così tenero che vorrei andare lì, prendergli le guance e fargli dire choppi choppi.Ok, probabilmente la sanità mentale di Inu era andata a farsi benedire, guardai tuttavia nella direzione da lui indicata!
Oddio, un Lucertoldraghetto! Viene verso di noi!Probabilmente era stato un bambino prima dell'infezione, forse addirittura un neonato, per quanto la malattia lo avesse trasformato ancora si vedeva un testa più grande rispetto al corpo, le gambine corte, gli occhi grandi e le sue dimensioni minute.
La Gullhiw non risparmiava nessuno.
Un leggero senso di paura iniziò ad affiorare nel profondo della mia anima!
Una sorta di preveggenza che mi mostrava il futuro, il dubbio era chiaro: se fosse stato Inu il prossimo ad essere infettato?
Non potevo permetterlo, non dovevo assolutamente farlo avvicinare a quell'essere ormai corrotto dalla violenza e dal male.
Promettimi che non combatterai!Il nemico ormai era vicino.
Promettilo ora!Ma era tardi.
Troppo vicino. Pronto ad attaccarci. Aprì le sue fauci, le scaglie della sua testa iniziarono a colorarsi di rosso, il segno che qualcosa di terribile stava per colpirci: una grande fiammata uscì dalla sua piccola bocca.
Dovevo agire ora! Mi concentrai, sentii il potere iniziare a scorrere dentro di me, chiusi gli occhi: le urla ed i rumori della battaglia non potevano toccarmi in alcun modo, c'era solo quest'istante, questo momento importatissimo da cui sarebbe dipesa la nostra incolumità.
Sentivo già il terribile rosso calore che era pronto a deturpare il mio corpo quando si erse dal terreno un muro di caramelle Mou. Le fiamme fecero sciogliere velocemente le mie difese e la sostanza appiccicosa si afflosciò sul terreno!
Slimmy... si mettono marshmallow al fuoco. Lo guardai solo un secondo, facendo un piccolo sorrisino.
Ti prometto che non verrò coinvolto.Mi sentii subito sollevato, non perché un aiuto esterno non era ben accetto, ma perché non sarei riuscito a sopportare di veder Inu infettato dalla malattia per cui eravamo venuti a trovare una soluzione.
Ma il mostro non stava ad aspettare noi.
I suoi occhi incontrarono quelli di Inu e vedetti una piccola scintilla, un luccichio innaturale, poi il disastro.
Inu si afferrò immediatamente la testa, come se qualcosa lo avesse trafitto.
Uno smorfia di dolore mi fece capire che era stato colpito da qualcosa e poi lo vidi tremare!
Inu? Prese una pietra dal terreno e cercò di scagliarla contro il nemico, che la schivò agilmente volteggiando in aria... alla faccia che non doveva combattere!
Tuttavia avevo il sospetto che queste sue azioni non fossero naturali, come se il nemico avesse fatto uso di qualche potere per il controllo della sua mente.
Paura, ecco cosa provavo, mi sentivo confuso, spaesato, ma l'unica cosa che comprendevo con l'assoluta certezza era che quel mostro fosse una minaccia.
Non mi importava più della promessa fatta a Slimmy!
Io
dovevo combattere.
Non potevamo aspettare oltre: il budino sputò una freccia mirata alla testa del nemico, ma quest'ultimo si spostò di nuovo con estrema facilità, volteggiando al di sopra del terreno solido della torre, proprio sopra al cerchio magico creato dal mio compagno slime.
Una piccola parola venne pronunciata dal budino
Brucia!Prima una luce intensa sorse dal contorno del cerchio e poi alte e incandescenti fiamme dal colore cremisi si alzarono dal terreno avviluppando completamente la figura alata.
Con Slimmy non c'era un grande vantaggio a combattere al di fuori del suo raggio di azione, poiché tutte le sue capacità particolari erano in grado di raggiungere anche coloro che si libravano nell'aria.
Eravamo dei cacciatori: se non fossimo stati in grado di catturare un qualunque volatile allora non potevamo essere considerati tali.
Ma l'infetto sembrava non provar dolore.
La malattia era arrivata ad un profondità tale da rendere quegli esseri una semplice macchina da guerra?
Non potevo permetterlo, l'avrei curato, ci sarei riuscito, ma ora per me quel bambino malato era una grande minaccia.
Scese in picchiata su di me.
Era pronto a colpirmi con i suoi artigli, pronto a dilaniare la mia ciccia con le sue lame, ma Slimmy si frappose immediatamente. Le unghie nemiche sprofondarono nella gelatina verde, mentre la ferita laterale rilasciava sostanze viscose, color vomito e puzzolenti.
Rimasi per qualche istante bloccato dal terrore.
Era stato infettato?!
Dovevo andarmene, correre via; non sarei dovuto rimanere qui, era stata tutta colpa mia!
Slim... Stai tranquillo resta concentrato!La forza con cui era stato portato quell'attacco era impressionante e io non potevo credere che una tale violenza potesse essere sprigionata da un essere così piccolo.
Delle lacrime iniziarono a scendere dal mio volto, incontrollate, accompagnate da leggeri singhiozzi.
Del moccolo denso iniziò a scendermi dal naso posandosi sul labbro superiore.
Perdonami! Ti prego, non dovevamo venire qua! Scusami... Era forse la fine del mio compagno?
Che la sua anima ed il suo libero arbitrio avrebbero iniziato a scemare col tempo?
La disperazione si trasformò in rabbia!
Al diavolo i buoni propositi! Volevo solo vendicare il mio compagno!
Il bambino infetto tuttavia non stava ad aspettare; guardò Slimmy fissò negli occhi e di nuovo una scintilla venne sprigionata, una luce intensa comparve sotto forma di raggi bianchi e candidi.
Talmente lucenti da richiamare il ricordo della morte. Presi la rincorsa, sentendo il cuore che pulsava forte! Dovevo interromperlo, ma ormai era tardi: Slimmy aveva completamente subito quella tecnica ed ora tremava di paura!
Saltai, pronto a colpire il volto di quel mostro.
Muoriiii!!!!Ero così tanto vicino al mio obiettivo, tutta la mia forza stava per riversarsi sulla sue pelle fatta di scaglie, quando l'ala si frappose sulla traiettoria.
Mi sentivo così inutile,
ero così inutile, debole, tanto che ovunque andassi la sfortuna perseguitava coloro che mi stavano vicino!
Ogni volta finivano per soffrire.
Osservai il corpo di Slimmy che stava lentamente mutando, in modo impercettibile per ora, nonostante si vedesse che il verde smeraldo delle sua pelle iniziava lentamente a diventare più scuro e opaco. Malato.
Slimmy!Non ora!Il bambino infetto ancora bruciava colpito dalla trappola sul terreno! Credevo proprio di essere stato infettato, infatti per ora non sentivo grandi cambiamenti, ma non riuscivo a spiegare in alcun modo il cambio di colore che è avvenuto nel mio corpo.
Quel mostro mi spaventava e avevo paura per il mio futuro, per quello che mi sarebbe potuto accadere.
Tuttavia avevo un compito più importante: dovevo proteggere Inu.
Slimmy...Tremavo, quasi non riuscivo a muovere un muscolo, eppure avevo il mio bersaglio proprio di fronte! Quell'essere aveva sicuramente dei poteri di controllo mentale, si insinuava nelle nostre menti, immettendo delle sensazioni oscuri.
Non avevo alcun modo per contrastarlo.
Concentrati, diamine! Una mia protuberanza schizzò verso il nemico, una frusta pronta ad avvilupparsi attorno a lui. Riuscii ad afferrarlo e lo sbattei con forza contro il terreno, tanto che l'urto con le piastrelle alzò della polvere brillante, illuminata dalle rosse fiamme che si alzavano dal suolo.
Una rabbia diabolica iniziava lentamente a crescere dentro di me, pronta ad esplodere da un momento all'altro.
Slimmy!Slimmy!
Slimmy!CHE C'E'?Blblblblbl!! Ohohoh. Quel verso era quando decideva di esprimersi solo più in Unicornese e quando iniziava a farlo non smetteva più per tutto il giorno! Peccato che capitasse sempre nei momenti meno opportuni!
Non so se fosse la malattia, ma iniziavo a volerlo uccidere! No, non il mostro: Inu.
Blblblblbl! Blblbl.Il bambino infetto aprì con forza le sue ali liberandosi dalla mia frusta e le fiamme dal terreno scomparvero.
Si librò in volo, alto nel cielo per poi cadere in picchiata ad ali chiuse, lasciando che la forza di gravità massimizzasse la violenza del suo attacco. Frapposi lo scudo... ma non servì a nulla, il nemico era troppo potente! Sentii l'impatto, il dolore.
BLBLBLBL!!!!Non sentivo più il terreno, l'attacco nemico era riuscito a sbalzarmi lontano... al di fuori della torre, al di là delle mura!
Quanto poteva durare una caduta del genere? Sarebbe stata la mia fine?
Mi sporsi immediatamente dai merli della torre.
La visione della battaglia toglieva il fiato e Slimmy stava cadendo in picchiata, sentii nascere un vuoto incolmabile dentro di me. La scena era orribile!
Lo slime si sarebbe probabilmente spiaccicato sopra l'esercito che combatteva, la sua gelatina si sarebbe sparsa tra i cadaveri inermi che giacevano nel terreno, sopra i mostri infetti, sopra gli umani che urlavano e combattevano contro le fiere diaboliche!
Per molti di loro questo sarebbe stato l'ultimo giorno, ma perché doveva toccare anche al mio compagno? Al mio caro e
unico amico.
NON MI LASCIARE! Ti prego...Le ultime parole vennero sussurrate come una supplica, che il vento si portò via in fretta. Uno strano pensiero istantaneo mi folgorò la mente: dovevo seguirlo! La mia vita non avrebbe avuto un senso senza di lui. Misi un piede sul cornicione, pronto a lanciarmi nel vuoto, incurante del nemico che mi era alle spalle, ero lì per compiere l'ultimo grande balzo della mia vita.
Non potevo abbandonare il mio amico, non poteva abbandonarmi anche lui.
Ma proprio nei momenti più improbabili, quando il buio e la speranza sembrano vacillare, l'intelligenza del mio compagno brillò lucente come una luna piena in una notte oscura.
Creò delle evocazioni: degli slime in punti strategici, in modo che essi potessero spingerlo verso il muro e, grazie al potere donatoci da Kreisler, riuscì ad aderire alla parete frenando la caduta proprio a pochi metri dal terreno.
Proprio in quel momento dei rumori giunsero dalle scale.
Se per un primo istante sospettai l'arrivo di nuovi mostri, rimasi estremamente sollevato nel vedere degli esseri umani in armatura che vennissero in nostro aiuto.
Erano proprio coloro che erano stati assoldati da Slimmy; certo che ce ne avevano messo di tempo per raggiungerci!
Una raggio di luce partì dalla spada di Katniss che trafisse con violenza il bambino infetto, già gravemente ferito.
Kill stealer! Non sapevo esattamente cosa significasse, ma mostrava il mio disappunto verso quell'uccisione. Poteva probabilmente essere una nuova parola per l'unicornese!
Come hai potuto ucciderlo? Era un bambino... Era un bambino malato!Questa è la guerra. Disse un soldato senza troppo curarsi di me.
E poi quelle ferite non se le sarà fatte di sicuro da solo, immagino infatti tu l'abbia picchiato per bene.La guerra non giustifica il massacro. Potevamo curarlo!Non c'è cura per la Gullhiw.Non c'è cura per la violenza, ma per le malattie c'è sempre speranza! Sono qui apposta.
Bastava renderlo inoffensivo, cosicché avremmo potuto almeno tentare qualcosa, gli avete tolto ogni possibilità futura.
Aveva già provato il sentimento della morte quando aveva perso il suo libero arbitrio era veramente necessario fargli riprovare quell'orrore?Risero.
Risero di me, dei miei pensieri, delle mie speranze. Mi avvicinai al cadavere osservando i suoi lineamenti.
Slimmy sarebbe diventato così?
Mi sporsi leggermente dalla Torre per osservare ancora una volta il mio amico, facendogli un gesto con la mano per indicargli che la situazione si era completamente stabilizzata: la torre era stata conquistata.
Lithien: la città bella ora ci attendeva.
Le sue porte erano state aperte, così che si potessero finalmente osservare i suoi orrori e misteri, per scoprire chi fosse realmente il mostro: l'uomo o gli infetti?
Guardai con occhi spenti e tristi il budino che saliva a fatica la torre.
Le ferite che aveva riportato erano pesanti ma non gravissime, tuttavia ciò che veramente mi preoccupava erano i mutamenti fisici che lentamente si stavano mostrando.
Avrei ancora potuto vedere il suo sorriso o la sua anima sarebbe stata corrotta a breve?
Avevo paura ed il senso di colpa attanagliava il mio cuore.
Ero inutile, ero Inu.
Perdonami, ti prego...Blblblbl!