Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Onore e onere, {Contest Marzo 2014 - Onore}

« Older   Newer »
  Share  
dra31
view post Posted on 28/3/2014, 21:37




Onore e onere
Territori Orientali, Basakli


L'accoglienza è calda ma formale, il padrone di casa invita gli ospiti nella sala, facendoli accomodare intorno al basso tavolo che occupa il centro della stanza. Scambiati i convenevoli e riempite le prime tazze di tè, l'atmosfera cordiale intorno ai presenti lascia spazio alla serietà.
I tre uomini si conoscono da lungo tempo, le loro famiglie sono in buoni rapporti dalla generazione precedente quella del più anziano. Quando i Satu s'insediarono a Basakli per intraprendere il loro mestiere di costruttori nella zona, sono state molte le famiglie e i loro esponenti con i quale hanno collaborato. Tra esse c'erano anche i Kartal, che oggi Ruslan Satu e suo padre Serhan stanno visitando.

Le donne della casa aguzzano l'udito mentre camminano affaccendate lungo il corridoio, nella speranza di rubare qualche particolare interessante. È comprensibile, l'argomento oggetto di discussione è uno di quelli importanti per una famiglia. Dopotutto si stava cercando di concludere un matrimonio.

₪₪₪ ₪₪₪ ₪₪₪

A troppe leghe di distanza per udire, in sella a un tranquillo mulo, Serhat è ignaro di questo incontro che influenzerà il suo prossimo futuro. Ovviamente è informato che i suoi stanno chiudendo le trattative con i Karkal per il matrimonio; alla gagliarda età di trentasette primavere è venuto anche per lui di sistemarsi. Un passo che il nostro aveva rinviato più volte, negli ultimi quattro lustri. È da quando ha lasciato casa per mettersi in viaggio, l'anno successivo al termine dell'apprendistato sotto suo padre, che i suoi si adoperano per trovargli una buona moglie, ma è difficile convenire a nozze con uno sposo che non si conosce e non è presente agli incontri.
Questa volta, approfittando del suo ritorno a casa, il padre era riuscito a farlo incontrare con i Karkal, padre e figlia. Si ricordava di lei, o almeno quello che rammentava degli anni passati a Basakli da ragazzo; sebbene di cinque o sei anni più giovane di Serhat, per Hülya Karkal queste nozze sarebbero state le terze. La sfortuna aveva colpito quella che un tempo era una ragazzina allegra e curiosa.
Due disgrazie di vario genere le portarono via i suoi giovani mariti. Serhat, saputo questo, non chiese dettagli a suo padre e il genitore si astenne dal darglieli.

₪₪₪ ₪₪₪ ₪₪₪

Intorno al basso tavolo, i tre uomini parlano in modo tranquillo. Il più anziano dei tre non partecipa molto alla discussione, si limita a intervenire quando è interpellato o sentito chiamato in causa. Non è indolenza senile, è compito del capofamiglia discutere gli accordi; lui è solamente lì come garante dell'onore della famiglia. Come ora.

Oggi vostro figlio non è con voi?
Scusatelo, per onorare una promessa è partito qualche giorno addietro verso sud.
Immagino per lavoro. Comunque, qual è la sua risposta?
Fra tre anni, è il tempo che ho dato a Serhat.

Ruslan si volta verso il padre e gli rivolge uno sguardo sorpreso. Non era stato informato di quella decisione, suo padre deve averla presa di sua iniziativa per evitare altri ripensamenti da parte del nipote.

E questo quando, padre?
Prima che partisse.
Siete sicuro di ciò che dite, maestro Satu?
Mi ha dato la sua parola. Sa bene cosa vuol dire non mantenerla.
Lo spero per lui, non voglio vedere mia figlia essere rovinata più di quanto abbia fatto la malasorte.
Fra tre anni, quindi. Abbiamo l'accordo?
Abbiamo l'accordo.

Sebbene avessero trovato l'accordo, il confronto continua ancora a lungo. Il punto appena concordato di cui parlavano era solo uno dei tanti che maturano in occasioni del genere, tra le famiglie. Bisognava discutere delle competenze per le relative famiglie dei futuri sposi, delle doti, ogni aspetto economico e sociale dell'evento doveva essere discusso. Si stava preparando il futuro di una nuova famiglia, qualcosa per il quale il padre s’impegna fin dalla nascita dei figli.
Infine, dopo un lungo colloquio, le parti convengono sull'ultimo punto con una stretta di mano.

₪₪₪ ₪₪₪ ₪₪₪

La luce e il calore di un fuoco notturno tengono compagnia a chi ancora si trattiene vicino a lui. Per tutto il viaggio gli erano fischiate le orecchie, qualcuno stava parlando di lui. E immaginava chi fosse e di cosa stessero dicendo.

La sua vita passata e presente è costellata d’impegni presi e mantenuti, di parole date e ricevute, di giuramenti solenni e no. Ogni suo viaggio e soggiorno in città forestiere era frutto di accordi presi da lui o da altri, come il primo, avvenuto lustri addietro su iniziativa paterna.

Anche quest’ultimo viaggio, diretto verso la città libera di Taanach, era scaturito da un impegno preso. E ricorda bene quando, subito dopo la guerra dei Quattro Regni. Fuggito dopo l'assalto improvviso di quegli strani esseri vestito di rosso, il mastro costruttore ha vagato per alcuni giorni evitando strade e insediamenti. Non lo preoccupava l'eventuale onta di disertore che gli poteva essere affibbiata, aveva più timore di incrociare quelli che ancora erano dei nemici. Quando, tornato in territori conosciuti e con la pace nuovamente sul trono, dovette trovare il modo per tornare a casa, si era affidato alla carità di un maestro carpentiere che era in viaggio in quelle zone. Questi, originario di Taanach, gli aveva donato una cavalcatura per il rientro e Serhat, per indole e rispetto, aveva promesso davanti testimoni di saldare il debito. Nessuna delle parole del carpentiere smosse il costruttore dal suo voto e infine i due concordarono che il carpentiere avrebbe convocato Serhat quando ne avrebbe avuto bisogno.

₪₪₪ ₪₪₪ ₪₪₪

È ormai sera quando Ruslan e suo padre s’incamminano verso casa. Camminano in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, fino a quando il più giovane dei due non dà voce ai suoi perché.

Perchè non mi hai messo al corrente di quella decisione?
Cambiava qualcosa?
No. Come l'ha presa?
Non saprei dirlo. La ragazza non è un problema; se va bene a lei, sta bene a lui. È il futuro che lo preoccupa.
Non lo capisco proprio, può rimanere a casa se è quello il problema.
Quello che gli ho detto anche io. Non ha voluto sentire ragioni.
Il solito. Ha dei progetti e non vuole aiuti. In fondo, lo capisco.

₪₪₪ ₪₪₪ ₪₪₪

Tre anni, ancora tre primavere per raggiungere i suoi obiettivi.
Suo nonno era riuscito a strappargli un'importante promessa, gli aveva imposto un termine da rispettare e sapeva che gli sarebbe stato difficile non farlo. Conosceva bene suo nipote, il vecchio. Fare leva sul suo onore di maestro per assicurarsi che non sarebbe fuggito dai propri oneri ancora una volta. Sotto quest’aspetto, Serhat era debole; immerso fin da bambino in un mestiere dove la parola vale quanto la firma ascritta su un documento, per il costruttore mettere in gioco il proprio onore e fare di tutto per non perderlo era ormai un'abitudine.

Tre estati per completare tutto quello che ha in mente. Tre anni per rispettare ciò che ha promesso a se stesso e alla sua famiglia.

png
- note › Pezzo scritto di getto, dove si muovono i primi passi verso una nuova destinazione.

L'onore e la reputazione facilmente si perdono,
e difficilmente si riacquistano.
Serhat Satu

 
Top
0 replies since 28/3/2014, 21:37   56 views
  Share