Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Kel'Thuzak Vs. Serhat Satu

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view post Posted on 5/4/2014, 10:36
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C a t a r s i

·······

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Kel'Thuzak Vs. Serhat Satu



Gialla Vs. Verde
D Vs. D


Primo post: Kel'Thuzak
Player Killing: Off
Durata: Un solo post di presentazione e quattro post di combattimento.
Tempi di risposta: A cinque giorni dalla risposta dell'avversario verrà applicata una penalità di 0.25 punti alla sportività del ritardatario per ogni giorno d'attesa.
Arena: La casa dei fantasmi - Una grande costruzione che si estende nel sottosuolo, costellata di strette celle e originariamente progettata per diventare il carcere cittadino; questo antro tetro e umido tuttavia non fu mai effettivamente utilizzato come prigione nel senso stretto del termine. Da decenni covo di contrabbandieri e mercanti di schiavi, diventò ben presto un luogo perfetto per nascondere merci e schiavi, lontano dagli occhi distratti della guardia cittadina ma abbastanza vicino al grande porto mercantile di Dorhamat. Col tempo la barbarie degli aguzzini si inasprì al punto da rendere la prigione una vera e propria fossa di combattimento, dove gli schiavi che non erano stati comprati venivano impiegati come bestie da macello per il godimento dei loro padroni: aizzati a combattere fino alla morte in cambio della vacua promessa di una libertà che in pochi arrivavano a vedere. Erano loro i fantasmi della prigione: anime vuote e disperate, private di qualsiasi umanità i cui lamenti strazianti di notte giungevano nelle strade di Dorhamat.
Regole: Il duello non deve interrompersi per alcun chiarimento - usate vie private, nel caso. Non si possono modificare i propri post dopo le risposte dell'avversario. Si seguono le normali regole di un duello ufficiale.
Background: Con lo scoppiare delle rivolte in tutto l'Akeran, la maggior parte dei contrabbandieri e degli schiavisti ha cercato di mettere in salvo quanto possibile dei propri loschi traffici: inutile dire che la Casa dei fantasmi è diventata un luogo pericoloso da frequentare: gli schiavi prigionieri hanno spezzato il giogo ribellandosi ai propri padroni, ma molti di loro non hanno voluto lasciare la Casa, diventato ormai il punto d'incontro segreto degli schiavi ribelli. Pericolosi e senza scrupoli, abituati a muoversi nell'ombra e sotto minaccia, non solo non esitano ad attaccare ed eliminare chiunque osi penetrare nella loro roccaforte, ma tendono a restituire la crudeltà che hanno subito sotto forma di rapimenti e minacce.
 
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.Azazel
view post Posted on 8/4/2014, 14:20




Erdkun
Mai più in catene, Atto I
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~

La camera era immersa nel buio, poche candele rischiaravano l'ambiente umido e tetro, luogo silente e sicuro dove interrogare qualcuno senza timore di attirare attenzioni sgradite. La figura di Kel se ne stava appollaiata su una sedia in un angolo, sguardo concentrato e orecche tese, pronte a raccogliere tutte le informazioni che fuoriuscivano dalla bocca dell'uomo. Colui che si ritrovava legato al tavolo marmoreo, posto al centro della stanza, era un ex trafficante di schiavi caduto in disgrazia in seguito alla rivolta della sua stessa merce la quale tentò, pochi giorni prima, di linciarlo e vendicarsi di tutti gli anni passati sotto quell'ala tirannica e vessatoria.
Proprio per questo lo schiavista si era recato a Taanach per ingaggiare soldati e mercenari in grado di scortarlo e proteggerlo per un breve periodo, giusto il tempo di organizzarsi e fuggire lontano da coloro che non vedevano l'ora di tagliargli la gola. L'errore più grave fu quello di assoldare un essere come Kel'Thuzak, ottimo repellente contro i nemici ma in grado di trasformarsi in carnefice verso il proprio protetto qualora non gli venisse corrisposta la cifra pattuita. In tutto l'Akeran la situazione era elettrice e nascevano sempre più rivolte: guadagnare un buon bottino sarebbe stato utile per finanziare la causa di emancipazione nanica, peccato che il mercante di schiavi si era rifiutato di pagare i servizi offerti dal goryano affermando di non aver più bisogno della sua protezione e che si sarebbe rivolto a qualche mercenario dalle tasche meno profonde.
Inutile spiegare quale fu la reazione.

Svenuto da diversi minuti, il corpo di Draper veniva costantemente monitorato da un terzo soggetto presente nell'opprimente cantina.
Gorgia era a dir poco orripilante e avrebbe potuto benissimo rubare lo scettro a Kel di essere più raccapricciante del continente; era basso e dalla carnagione pallida, il volto privo dell'occhio destro e ricoperto di cicatrici, talmente magro che a vederlo camminare ricordava in maniera impressionante le movenze di un ragno secco, morente.
Ma una qualità l'aveva, ed era pure costosa e Kel in quel momento aveva bisogno di tale dono.
Un'attitudine innata alla tortura.

« Sveglialo e continua pure. »
La voce asettica dello stregone diede l'ordine, Gorgia ubbidì abbassando il capo e assestando un violento manrovescio alla guancia destra di Draper che rinvenì tornando alla realtà, una cruda e maledetta realtà. Sapeva bene di essere nei guai e iniziò a piagnucolare e blaterare frasi, minacce, preghiere che nessuno avrebbe mai colto.

« Ascoltami, ascoltami! Io p-posso pagarti » frignò mentre dibatteva il corpo nudo, tremante, incapace di divincolarsi dalle catene che lo imprigionavano, « se oserai torcermi solamente un capello ne pagherai le conseguenze! »
Le minacce non vennero tollerate, specialmente se non si era nella posizione di poterle attuare: Gorgia lesse nel pensiero Kel, prese una manciata di lunghi e acuminati chiodi di ferro e col martello li piantò nelle dita della mano destra del mercante.

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L'urlo di dolore fu quasi innaturale talmente risuonò intenso e duraturo.
Avrebbe potuto gridare quanto voleva, le spesse pareti e il fatto di essere qualche metro sotto terra non avrebbero fatto uscire alcuna richiesta d'aiuto, nessuno sarebbe accorso, nessuno l'avrebbe cercato, nessuno l'avrebbe più ritrovato.

« Tu mi devi pagare. »
La figura nerovestita di Kel s'alzò dal trono ligneo sulla quale era adagiata e si diresse come un'ombra verso il volto di Drapel. Il guanto metallico afferrò in una morsa le guance calde dell'uomo e le stritolò, i due volti si avvicinarono, poi lo guardò fisso negli occhi: lesse la paura, lo sgomento, il terrore più puro.
« Dove nascondi l'oro? »
La domanda era chiara, semplice e diretta ma la reazione fu del tutto inaspettata.
Tiepida e disgustosa saliva colpì il volto del goryano.
L'imprevedibile reazione fu un colpo basso.
Non si mosse, abbbandonò la presa sul volto dello schiavista e si allontanò di qualche metro pulendosi con uno straccio.
« I vermi solitamente non camminano, strisciano. » si diresse verso lo scranno posto all'angolo della stanza e vi si sedette nuovamente, tornando nell'ombra. Solo la sua voce uscì dalle tenebre liberando un secco ordine: « Gorgia, tagliagli entrambi i piedi. »

Gli occhi di Drapel sembrarono voler schizzare dalle orbite non appena udì l'atroce sentenza. Iniziò a piangere, ad urlare e a dimenarsi come un anguilla ma polsi e caviglie erano saldamente legati alla struttura di marmo, oramai lorda di sangue.

« NO!
No! N-non farlo, ti prego!
Se lo ucciderai ti coprirò d'oro, liberami!
»
Gorgia non rispondeva, erano i suoi movimenti a parlare per lui: ignorò completamente le vane suppliche e promesse, afferrò il seghetto e iniziò a lacerare la carne dei piedi. Le ossa furono la parte più difficile da segare ma tutto sembrava facile per Gorgia quando si parlava di torturare e mozzare degli arti.
L'agonia la si poteva leggere negli occhi, captare nelle grida, osservare nel movimento del petto che s'alzava e scendeva a ritmi elevatissimi, il cuore di Drapel pompava sangue in maniera incontrollata, doveva cedere, era ora di rispondere alle domande se teneva alla propria vita.

« Sei tu che hai voluto tutto questo, Drapel » soggiunse con un sorriso malizioso, « hai perso l'uso della mano destra, non camminerai più, sei uno storpio. Ora dimmi, se non vuoi perdere qualcos'altro, dove tieni nascosti i tuoi averi? »
Non riuscì a fare breccia, Drapel era fuori controllo talmente il dolore lo affliggeva ma sapeva qual era il modo migliore per fargli riprendere velocemente lucidità.
« Capisco. Gorgia, strappa via le palle al nostro ospite »
Il sangue colava dalle ferite e dalle mutilazioni inferte durante l'interrogatorio ma finalmente quell'ultimo ordine sembrò avere l'effetto desiderato: quello di far sciogliere la lingua al trafficante e richiamarlo all'attenzione.

« Aspetta, aspetta. Ora mi ricordo tutto! Ma fermalo! » Alzò la testa osservando impaurito le tenaglie avvicinarsi alle sacche scrotali.
« Fermati » comandò, « se oserà prendersi gioco di me continua. »

« Devi recarti alla Casa dei Fantasmi, il luogo dove in passato si organizzavano combattimenti illegali, nei pressi del porto di Dorhamat! Ti prego, ti ho detto quello che volevi sapere, non uccidermi! »
La voce sussultante di Drapel era un inno alla disperazione, un canto di pietà. Kel si avvicinò a Gorgia e da sotto il mantello gli allungò una sacca contenente monete d'oro, l'essere ripugnante rispose con un sorriso disgustoso, somigliante più ad una smorfia di dolore.

« I debiti vanno pagati. Stai tranquillo, non ti ucciderò. Pregherai perché lo faccia. »
Girò i tacchi e salì le scale in grado di riportarlo in superficie.
« Ah, Gorgia, buona cena. »
L'essere degradante smise di sorridere e si passò la sottile lingua sulle labbra secche poi guardò famelico il corpo di Drapel.
Chiuse la botola lasciandosi alle spalle uno spettacolo ripugnante: Drapel ci avrebbe messo diversi minuti prima di morire, nel frattempo avrebbe visto un mostro banchettare col suo corpo.


[...]


Aveva raggiunto il porto di Dorhamat due giorni dopo l'interrogatorio, impiegò mezza giornata per arrivare alla vecchia prigione sotterranea - che mai fu sfruttata come tale - e che ora era il covo di schiavi e prigionieri dediti a rapimenti, minacce ed omicidi nei confronti di qualsiasi pazzo avesse azzardato entrare e pensare di uscirne incolume. I focolai di rivolta in tutto l'Akeran parevano tramutarsi sempre più in veri e propri incendi di violenza incontrollata e tale influenza aveva artigliato anche quell'oscuro luogo poiché era caduto sotto il controllo di schiavi e prigionieri. Camminava a passo sicuro nella Casa dei Fantasmi, ogni tanto poteva intravedere movimenti nell'ombra ma non se ne preoccupò più di tanto. Aveva con sé Neracciaio e chiunque nei pressi poteva avvertirne il potere e l'aura corrotta che racchiudeva e che ne lambiva il metallo. Nessuno avrebbe osato avvicinarsi e la ricerca del bottino nascosto di Drapel poteva avere inizio.
Se fosse riuscito a ritrovare l'oro dello schiavista avrebbe sicuramente motivato molte spade a combattere la minaccia millenaria dei demoni.


Kel'Thuzak
il Mezzanima

CS 4 ~ Destrezza 2 - Intelligenza 2

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 100%
Status Fisico: Indenne.
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Neracciaio__Inutilizzata.
Silentium__Inutilizzata. [º º º º º]


Abilità in uso

arcanus__L'anima corrotta di Kel, scissa in due tra spada e corpo, ha fatto sì che Neracciaio acquisisse un potere in grado di distinguerla dal resto delle armi comuni: il potere della sua anima racchiusa in questa spada è in grado bruciare e ustionare. L'arma infliggerà danno come il riflesso della propria anima tant'è che oltre al danno fisico arrecherà un danno legato all'elemento Fuoco, non pregiudicherà in alcun modo la regolamentazione sugli attacchi fisici e le Capacità Straordinarie; il danno totale inflitto dagli attacchi fisici non cambierà in alcun modo, ne verrà solo caratterizzata l'entità aggiungendovi proprietà elementali. L’arma, come una creatura viva e senziente, si plasmerà sulla figura del possessore assecondando la sua indole, vettore della sua anima. Da questo momento in poi essa vibrerà di energia propria, liberando una malia psionica di tipo passivo, sottoforma di terrore e paura, che influenzerà chiunque sarà abbastanza vicino da percepirla. Inoltre Kel, raggiunto il 10% delle energie, non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%.
{Passiva Lvl.1 e 2 Artigiano + Razziale Umana}

tutum iter__La tecnica ha natura magica. L'abilità non ha potenza e concede i propri benefici passivamente, sempre funzionanti nel corso di una giocata. Il personaggio diviene in grado di camminare e reggersi su qualsiasi superficie, sia essa avversa a lui e alla gravità (come una parete o un soffitto), sia essa liquida (acqua, ad esempio) o aeriforme (camminare sull'aria). Non sarà affetto in alcuna maniera da correnti d'aria o sbilanciato da onde nell'acqua, e potrà camminare tanto agilmente nell'aria quanto lo farebbe sulla terraferma, il tutto non alterando in alcuna maniera la sua agilità o la velocità con la quale si muove normalmente - rendendolo di fatto né più veloce né più lento del solito. {Pergamena Sostegno - Ladro}

mysticus__Il prescelto dei guerrieri stregoni di Kolozar Dum è stato dotato inconsapevolmente, da quest'ultimi, del dono della magia, ma non magia comune bensì qualcosa di molto più potente e in grado di far impallidire i migliori maghi esistenti. Poter contare ogniqualvolta su una fonte di potere sempre maggiore rispetto a chi si ha di fronte è una capacità che molti vorrebbero e che Kel possiede dopo essere tornato alla vita. In termini di gioco la tecnica ha natura Magica e avrà sempre effetto. Ogni volta che il proprio avversario utilizza una tecnica di natura magica, per la durata di quel turno Kel guadagna 2 CS in Intelligenza.
{Pergamena Discendenza Arcana - Mago}

Attive Utilizzate

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dra31
view post Posted on 12/4/2014, 18:59




Erdkun - Ø
Akeran, Dorhamat


Taanach, qualche giorno addietro.
Quando giunge a Taanach, dopo aver viaggiato attraverso i Quattro Regni e l'Akeran, la città libera lo aveva accolto come una sirena dal canto ammaliante. Nella disordinata e difforme trama di palazzi e basse dimore, tra le piazze dei mercati e l'allegria delle taverne, una città in piena rinascita si presenta agli occhi di Serhat come un promettente e sicuro futuro.
Dopo una breve parentesi di confusione politica, il rinascimento della città libera offriva e offre infinite offerte di carriere e di lavoro per chiunque avesse la buona volontà di lavorare; una città viva, che vuole crescere e trasformarsi, una comunità desiderosa di arricchirsi, di vivere, di festeggiare e di soddisfare le proprie voglie e bisogni.

I grandi cambiamenti che interessano la ricca metropoli stimolano nuove imprese e avventure in ogni direzione del sapere e del commercio. Chiunque con dell'ambizione e del coraggio si lancia in iniziative che solo il tempo e le capacità dei singoli sapranno dire se avranno fortuna; anche il carpentiere che ha chiamato Serhat è tra questi impavidi avventurieri. Membro di una famiglia di una famiglia di falegnami, il carpentiere ha deciso di lanciarsi nell'ebanisteria per sfruttare al massimo le sue proprie qualità artistiche. "È un azzardo", dicevano in molti; "Proviamoci", rispondeva il novello ebanista. E i risultati non si sono fatti aspettare, le fatiche venivano premiate e i profitti incrementavano. L'ebanista era lanciato verso il successo e la ricerca di nuove sfide lo ha portato su nuove vie, battute solamente da gente senza scrupoli.

Ed è qui che entra in gioco Serhat Satu, maestro costruttore di Basakli.

Dorhamat, oggi.

Lungo il tragitto tra le due città libere le informazioni e le notizie sui disordini che interessano quell'angolo di mondo si sono susseguite numerose. Parlano di focolai di rivolta più o meno grandi, di repressioni dure e guerriglia senza quartiere.
Comunque, il viaggio scorre tranquillo fino a destinazione. Dorhamat si presenta come una grande città portuale, intricata come il sartiame di un vascello. Città di mare, mutevole come l'elemento che la rende viva, Dorhamat è al momento preda di una confusione dovuta allo strano clima che serpeggia nell'Akeran.
Tutte questioni che interessano Serhat in modo piuttosto marginale, almeno fino a quando non entreranno in conflitto con i suoi interessi locali. È giunto a Dorhamat per lavoro, non per mettere il becco nelle beghe di vicinato delle città libere.
Per conto dell'ebanista, il suo compito era ritirare da un mercante di contrabbando un prodotto di pregio. Tirando i giusti fili e muovendo i corretti ingranaggi, l'ebanista è riuscito a mettere le mani su una partita di un particolare legno esotico, proveniente dai Territori Orientali dei Quattro Regni. Legname pregiato, l'huanghuali è usato in ebanisteria e nella realizzazioni di mobili e suppellettili. Difficile da acquistare per vie ufficiali, a causa delle infinite gabelle commerciali che gravano su questi prodotti di pregio, l'alternativa è affidarsi al mercato nero e Dorhamat spicca con decisione in questo settore.
Ora, chi ha conosciuto Serhat dubita che lui si presterebbe volontariamente a questo genere di pratiche. In verità è come si pensa, lui evita a priori l'affidarsi all'illegalità ma anche lui in passato si è servito di questo o quel sotterfugio per venire incontro alle esigenze del mestiere e della vita. "Quando è successo?", si chiede ora chi lo conosce. "Segreto professionale", è la risposta che darebbe il nostro.

Dalle informazioni che ha avuto, deve raggiungere la "Casa dei fantasmi", covo di briganti e tante altre simpatiche persone. Non conosce il nome del mercante, sa solo che sarà lui a farsi vivo al momento giusto. Come dire... arrangiati, Serhat.

Non lontana dal porto, la "Casa dei fantasmi" si sviluppa principalmente sottoterra. L'aspetto della costruzione e la sua conformazione, mentre vaga senza una precisa meta, gli suggeriscono la sua funzione iniziale di carcere. Un penitenziario che, osservando i vari cambiamenti apportati nel tempo, ha quasi subito cambiato vocazione, diventando il ricettacolo ideale per affari e commerci di vario genere. Merci di vario tipo accatastate in quelle che un tempo erano celle, gabbie di varie dimensioni e segni di lotta riempiono gli spazi angusti e desolati della Casa.
Il giro della struttura lo occupa per qualche ora, una sequenza di minuti che il costruttore impegna nell'evitare uno e più assalti di uomini in pessime condizioni. Affamati e denutriti, gli assalitori lo costringono più volte a menare violenti ceffoni a destra e a manca. Gente disperata che vede in lui una preda facile, anche se all'ultimo istante si rivela più ostica del previsto. È evitando l'ultimo attacco che s'infila in uno stretto corridoio che percorre fino a uscire fuori in un nuovo ambiente non ancora visitato.

E di fronte a lui si manifesta la presenza di un uomo armato. Il mercante? Serhat lo spera.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 4 {Conoscenza 2 - Ingegno 2}


- condizioni. Ottimali. {Fisico [0B+0M+0A+0C] + Psionico [0B+0M+0A+0C]}
- forma. Normale {100% = [0B+0M+0A+0C]}

+ ragionare. Ragionare, pensare, comprendere: il mestiere del costruttore è un lavoro intellettuale, prima che manuale. Alla base di una fondazione ci sono calcoli e analisi che ne determineranno la consistenza e la forma, tra le fughe ordinate delle pietre di un muro si mescolano conoscenze e esperienza così come le eleganti geometrie di una cupola poggiano su molteplici insegnamenti e formule.
Un incessante cigolio d’ingranaggi ben oliati è il suono che accompagna da molto tempo l’attività di Serhat, un meccanismo collaudato e tenuto in ottime condizioni da un’esperienza e una formazione continua che si protrae da vent’anni a questa parte, cioè dal primo giorno che prese in mano un badile e fece la sua prima trincea di fondazione dietro le direttive del capomastro di turno, suo padre.
Ad oggi, dopo una vita trascorsa a comprendere segreti e regole di un mestiere complesso seguendo maestri e insegnanti di ogni specie, Serhat ha raggiunto un traguardo che anni addietro riteneva una prerogativa paterna, quella capacità che gli permette ora di compiere ragionamenti e formulare soluzioni in tempi infimi e capaci di confutare le tesi di colleghi ed estranei al mestiere.
{Stratega III: Passiva di solo discernimento di illusioni, difesa psionica passiva e immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono.}
{Stratega III: Attiva di difesa psionica personale [Variabile da basso a alto]/ Attiva di difesa psionica ad area [Variabile da medio a alto]}

+ lavorare. L’altra faccia della medaglia, lavorare. L’attività fisica che questo mestiere richiede è pari a quella di ogni altro lavoro essenzialmente manuale; caricare, scaricare e stoccare i materiali da costruzione, modellarne la forma a colpi di scalpello e accetta, trasportarli dove richiesto sul cantiere: il lavoro del manovale è alla base del mestiere del costruttore, così come un scudiero è il primo passo per diventare un cavaliere. Manovali si diventa da giovani e ci si rimane per tutta la vita, anche se il proprio ruolo in un cantiere è diverso. Un ruolo dove il fisico diventa l’arma in più per non cedere alla fatica, dove vent’anni di pietre, terra e legname portati a spalla contribuiscono a formare una resistenza alla fatica, tale da impedire il collasso sotto lo sforzo a volte eccessivo, che fa sì che il manovale Serhat possa continuare a lavorare a cottimo e con un occhio di riguardo all'ernia.
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
+ l'esperienza del Costruttore. Tre semplici compassi, che con l'ausilio di altri strumenti riescono a riprodurre ogni cosa su carta. Non esistono limiti alla creatività umana, eppure l'arte della costruzione ha raggiunto standard tanto elevati da riproporre ciclicamente gli stessi modelli. Ogni architetto che si rispetti può tracciare le basi per una costruzione, a partire dalla planimetria dell'edificio da erigere. E sebbene i costruttori non studino tanto quanto loro le basi della fisica che stanno dietro agli edifici, i più esperti riconoscono a memoria la matrice al quale un luogo è ispirato. Mediante i compassi e un semplice foglio di carta, il Costruttore esperto potrà tracciare la planimetria di un edificio solamente attraverso pochi dettagli, come una misura del perimetro esterno o la conta delle porte di un lungo corridoio. Perché per quanto sfarzoso ed elegante possa essere all'aspetto, i mattoni saranno sempre gli stessi.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva]}

- ... ...
{...}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio x 1, Martellina x 1, Badile x 1, Sacchetti di gesso x 15, Biglia fumogena x 1]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+2 CS Forza Fisica, 2 turni) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Pergamena Spirito del fabbro: ripara un equip danneggiato [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]

- note. Bene, si inizia. Buon gioco e buon divertimento.

Cos'è un ribelle? Un uomo che dice no.
Serhat Satu

 
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.Azazel
view post Posted on 15/4/2014, 11:45




Erdkun
Mai più in catene, Atto II
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Non sapeva se esistesse veramente o meno un bottino o un luogo specifico dove fossero celati i risparmi dell'oramai defunto schiavista. Tali immotivati pensieri iniziavano ad innervosirlo sempre più mentre vagava come uno spettro irrequieto nella prigione sotterranea tramutatasi, nel corso del tempo e degli eventi, in un covo di banditi, in una roccaforte di fuorilegge e criminali desiderosi di una violenta vendetta verso coloro che li avevano ridotti in schiavitù.
Che l'avesse preso in giro? Intuendo che avrebbe perso la vita durante l'interrogatorio Drapel raccontò una menzogna sperando in un qualche atto di indulgenza da parte dei suoi aguzzini?
No.
Non poteva, come avrebbe potuto? Non poteva rivelarsi così sciocco dal raggirare così lucidamente il goryano nella situazione tragica in cui riversavano sia il corpo che la mente. Anche se, dovette ammetterlo, tutti gli schiavisti e i trafficanti che conobbe erano talmente innamorati dell'oro da fargli pensare che piuttosto di vedersi spogliare dei propri averi avrebbero preferito perire, anche in una maniera talmente efferata come quella di Drapel stesso.
L'irritabilità divenne un cavallo incontrollabile, imbizzarrito, sciolto dalle briglie che lo governavano cominciò a scalpitare e nitrire furiosamente nell'animo di Kel non appena quest'ultimo assaggiò la sensazione di essere stato ingannato e preso in giro, perdipiù da un uomo già morto, incapace di subire una punizione esemplare inferta direttamente dalle sue diaboliche e impietose mani.
Serrò con veemenza i pugni e tornò a camminare.
Qualcuno gli si parò dinanzi.
Kel si bloccò improvvisamente, come se del ghiaccio invisibile l'avesse avvolto e ghermito interamente impossibilitandolo nei movimenti, ottenebrandogli i pensieri. La breve reazione di sbigottimento era più che giustificata visto che l'individuo che aveva di fronte non pareva minimamente spaventato dall'emanazione energetica e corrotta che Neracciaio rilasciava costantemente e che chiunque, nelle sue vicinanze, poteva chiaramente avvertire identificandola, saggiamente, come un pericolo.
Molto alto e parecchio grosso, lo sconosciuto non emise parola, come un antico simulacro si ergeva nella Casa dei Fantasmi.
Ci fu un breve momento di impasse nel quale il goryano non riusciva ad intuire cosa volesse o chi diavolo fosse l'energumeno che gli si era parato dinanzi e all'improvviso.

« Non so chi tu sia ma hai fatto male a metterti sul mio percorso. »
La voce del Mezzanima risuonò decisa e minacciosa, il tono prepotente e autoritario.
Che fosse uno sgherro del trafficante?
Un altro uomo pronto a scendere in quel dannato labirinto alla ricerca del fantomatico bottino di Drapel?
O semplicemente un attaccabrighe pronto a crear zizzania?
Eppure non appariva come tale.
Diversi interrogativi, nessuna risposta logica a portata di mano, ma di una cosa era certo: non era un individuo qualunque. Il solo fatto che l'aura di Neracciaio non avesse scaturito in lui alcun effetto mise Kel in allerta, aumentando un nervosismo fin troppo maturato.
La destra afferrò e sfoderò la spada, osservò per diversi secondi l'uomo poi partì all'attacco senza fiatare, apparentemente senza alcun motivo, le domande preferiva farle dopo, una dimostrazione di forza sarebbe stata utile per far desistere altri soggetti presenti nella Casa a sbarrargli la strada così impunemente.
Inghiottì ed annullò fulmineamente la distanza che vi era fra loro tentando poi di colpire con un forte calcio, portato con la gamba sinistra, l'arto inferiore destro dell'altro nel tentativo di fargli perdere l'equilibrio e atterrarlo per aprire una breccia alla vera e propria offensiva. Per abbattere bestioni del genere bisognava sempre mirare alle gambe, neutralizza gli arti inferiori di un colosso e avrai il controllo.
Neracciaio eruttò repentinamente fiamme magiche per tutta la lunghezza della lama, lingue di fuoco purpuree e violacee si creavano e si univano fra loro dando vita ad una vera e propria danza di fuoco e fiamme su un palcoscenico di duro metallo. Portò indietro il gomito destro con la punta della spada rivolta alla coscia sinistra dell'individuo sconosciuto poi scaricò tutta la sua forza nel colpo: l'affondo era diretto, preciso e infido, estremamente rapido come il celere morso di una vipera.
Il metallo avrebbero lacerato i muscoli, le fiamme ustionato la pelle e la carne procurandogli un dolore indicibile e probabilmente limitandolo nei movimenti. Ma dubitava sarebbe bastato così poco per mettere alle corde quell'omaccione.

« Dimmi chi sei e cosa cerchi. »
Terminata l'offensiva si sarebbe allontanato di qualche metro dal bersaglio.
Sperava ardentemente di avere dinanzi un essere fuori dal comune, in grado di metterlo in difficoltà in combattimento. Come Neracciaio bramava sangue e sudore anche l'altra metà dell'anima ancora racchiusa nel suo corpo fremeva e smaniava spasmodicamente alla ricerca di tali sensazioni: del bacio freddo del metallo, del caldo liquido cremisi colare dalle ferite ricevute ed inferte, della lotta continua per prevalere sull'altro in ogni modo, con ogni mezzo.

Kel'Thuzak
il Mezzanima

CS 4 ~ Destrezza 2 - Intelligenza 2

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 100% - 5 - 10 = 85%
Status Fisico: Indenne.
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Neracciaio__ In uso. (Mano dx)
Silentium__ Inutilizzata. [º º º º º]


Abilità in uso

arcanus__L'anima corrotta di Kel, scissa in due tra spada e corpo, ha fatto sì che Neracciaio acquisisse un potere in grado di distinguerla dal resto delle armi comuni: il potere della sua anima racchiusa in questa spada è in grado bruciare e ustionare. L'arma infliggerà danno come il riflesso della propria anima tant'è che oltre al danno fisico arrecherà un danno legato all'elemento Fuoco, non pregiudicherà in alcun modo la regolamentazione sugli attacchi fisici e le Capacità Straordinarie; il danno totale inflitto dagli attacchi fisici non cambierà in alcun modo, ne verrà solo caratterizzata l'entità aggiungendovi proprietà elementali. L’arma, come una creatura viva e senziente, si plasmerà sulla figura del possessore assecondando la sua indole, vettore della sua anima. Da questo momento in poi essa vibrerà di energia propria, liberando una malia psionica di tipo passivo, sottoforma di terrore e paura, che influenzerà chiunque sarà abbastanza vicino da percepirla. Inoltre Kel, raggiunto il 10% delle energie, non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%.
{Passiva Lvl.1 e 2 Artigiano + Razziale Umana}

tutum iter__La tecnica ha natura magica. L'abilità non ha potenza e concede i propri benefici passivamente, sempre funzionanti nel corso di una giocata. Il personaggio diviene in grado di camminare e reggersi su qualsiasi superficie, sia essa avversa a lui e alla gravità (come una parete o un soffitto), sia essa liquida (acqua, ad esempio) o aeriforme (camminare sull'aria). Non sarà affetto in alcuna maniera da correnti d'aria o sbilanciato da onde nell'acqua, e potrà camminare tanto agilmente nell'aria quanto lo farebbe sulla terraferma, il tutto non alterando in alcuna maniera la sua agilità o la velocità con la quale si muove normalmente - rendendolo di fatto né più veloce né più lento del solito. {Pergamena Sostegno - Ladro}

mysticus__Il prescelto dei guerrieri stregoni di Kolozar Dum è stato dotato inconsapevolmente, da quest'ultimi, del dono della magia, ma non magia comune bensì qualcosa di molto più potente e in grado di far impallidire i migliori maghi esistenti. Poter contare ogniqualvolta su una fonte di potere sempre maggiore rispetto a chi si ha di fronte è una capacità che molti vorrebbero e che Kel possiede dopo essere tornato alla vita. In termini di gioco la tecnica ha natura Magica e avrà sempre effetto. Ogni volta che il proprio avversario utilizza una tecnica di natura magica, per la durata di quel turno Kel guadagna 2 CS in Intelligenza.
{Pergamena Discendenza Arcana - Mago}


Attive Utilizzate

unbalance__La tecnica ha natura fisica, consumo Basso. Tramite l'uso delle proprie gambe, di un arma, o di un qualunque strumento adatto allo scopo, il caster colpirà le gambe del proprio avversario infliggendo un danno Basso al fisico e facendolo cadere a terra, ponendosi quindi in vantaggio per una qualunque azione successiva.
{Pergamena Colpo Basso - Mentalista}

vetus flammas__La tecnica ha natura Magica, consumo Medio. Lo stregone sarà in grado di circondare una parte del proprio corpo, l'intero corpo o il proprio equipaggiamento e le proprie armi con l'elemento che controlla, il fuoco, nonchè manifestazione elementale della sua anima corrotta. Questa tecnica non può essere castata nel momento della difesa per danneggiare il nemico che attacca. In compenso, nel momento in cui Kel sferra un attacco con un'arma o una parte del proprio corpo ricoperta dall'elemento, questo conterà come una tecnica di potenza Bassa che infligge un danno Alto compatibile con l'elemento del fuoco.
{Pergamena Fusione Elementale - Mago}

Note: buon duello anche a te! :v:



 
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dra31
view post Posted on 19/4/2014, 16:06




Erdkun - I
Akeran, Dorhamat


L'affermazione dello straniero lo mette sul chi vive più di quanto non lo fosse, a causa dell'assenza d'informazioni sull'uomo da incontrare e degli assalti a cui è scampato poco prima.
Poi, quando lo vede sfoderare l'arma, la sua preoccupazione aumenta proporzionalmente a quanto cala la sicurezza che il forestiero sia l'uomo che cercava.

Calma, parliamone.

Istintivamente, Serhat cerca il dialogo ma le azioni dell'altro, che avanza arma in pugno contro di lui, gli suggeriscono che instaurare un discorso cordiale non è tra le sue attuali priorità.
Nella breve finestra di tempo che ha, prima che debba affrontare lo scontro fisico, mette mano senza guardare agli attrezzi che porta alla cintura, riconoscendoli semplicemente dal peso come da sempre è abituato a fare. Ha il tempo di confermare la sensazione avuta nella scelta, quando lo sconosciuto si ferma a poco da lui e gli sferra un violento calcio alla sua destra.
La forza del calcio e la sorpresa trovano impreparato il costruttore che perde l'equilibrio barcollando un poco prima di cadere pesantemente a terra. Con il sedere a terra, le braccia dietro a sostenere il corpo e le gambe piegate, Serhat sa di doversi rialzare al più presto per non finire preda di ulteriori attacchi. Non ne ha il tempo, però; il divampare di fiamme sulla spada e il repentino calate della stessa su di lui lo costringono a cambiare in corsa le decisioni da prendere. Rapidamente, un colpo di reni mantiene sollevato il busto, le braccia si liberano per agire in modo che quello armato si muova lateralmente per spostare di peso la lama calante e la mano libera frughi nelle borse alla ricerca di un preciso oggetto. Con un movimento continuo, dopo aver visto sfilare la spada fiammeggiante al suo fianco, sposta il peso del corpo a destra e nel ruotare sul fianco cala la lama dell'attrezzo sul sacchetto di tela che è sul pavimento, lo stesso che poco prima ha tirato fuori dalle borse.

Una violenta esplosione di polvere bianca, densa e pesante, si solleva dalla trama lacerata della stoffa e investe il costruttore e i suoi dintorni. Con gli occhi ridotti a una fessura, si rialza goffo e con pochi singoli e precisi gesti traccia nell'aria bianca un disegno che in breve tempo si materializza dietro di lui.
Quando prima, mentre si muoveva negli ambienti della Casa dei Fantasmi prendendo nota dei singoli locali attraversati, si era fatto un'idea dell'edificio. Quello che ha appena pensato e disegnato non è altro che la replica di una delle pareti viste in precedenza, posta sul fondo di un'abbiente simile a quello in cui è ora. Non sa se sarebbe bastato per fare fesso lo straniero ma gli basta avere il tempo necessario per allontanarsi di buona lena dall'altro, infilandosi in una delle stanze che si aprono ai lati.

Con una buona percentuale di successo, il suo nascondiglio può essere una cella come il corridoio di una delle ali carcerarie o un refettorio o un sala comune. Lo stato di abbandono e incuria di quei luoghi non gli vengono in aiuto nel comprendere la destinazione d'uso iniziale di quel posto, ma per ora gli va bene sapere che ha una parete reale a dividerlo da un pazzo che segue lo sbagliato principio del “prima faccio e poi chiedo”.
Infine, tranquillizzatosi, fissa sul quaderno che porta sempre appresso le proprie deduzioni planimetriche, in cerca di una qualunque e possibile via di fuga.

È venuto lì per fare un favore a un collega, non per lasciare la pelle al primo esagitato che capita.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 4 {Conoscenza 2 - Ingegno 2}


- condizioni. Normali. {Fisico [1B+0M+0A+0C] + Psionico [0B+0M+0A+0C]}
- forma. Normale {80% = [0B+2M+0A+0C]}

+ ragionare.
{Stratega III: Passiva di solo discernimento di illusioni, difesa psionica passiva e immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono.}
{Stratega III: Attiva di difesa psionica personale [Variabile da basso a alto]/ Attiva di difesa psionica ad area [Variabile da medio a alto]}

+ lavorare.
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
+ l'esperienza del Costruttore.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva]}

- il cantiere: sicurezza attiva e passiva. Il cantiere è uno di quegli ambienti di lavoro dove il pericolo di incidenti, gravi e non, è strettamente legato al tipo di lavorazione che interessa il cantiere in un preciso momento. Non è ancora possibile prevedere ed evitare questa percentuale certa di rischio, ma una buona e corretta applicazione dei sistemi conosciuti di sicurezza può ridurre e limitare la frequenza degli incidenti sul lavoro.
Un capocantiere attento e coscienzioso sa bene che non si sbaglia ad esagerare con i controlli e le precauzioni, sia che siano meccaniche, fisiche o magiche; salvaguardare l’incolumità fisica dei lavoratori è una spesa che vale ogni soldo risparmiato in ritardi, nuove assunzioni, cerusici e becchini evitati.
Serhat, nel suo piccolo arsenale di trucchi ed esperienze, si è diretto su una tipologia di sicurezza che riguarda principalmente il rinforzo fisico di parte del proprio corpo, arrivando al punto di renderla resistente quanto il miglior acciaio sul mercato. Certo, è una soluzione che necessita sempre di una buona dose di concentrazione, ma il vantaggio di avere un sistema di sicurezza attiva e passiva sempre a portata di mano, e di ritornare al lavoro in tempi rapidi senza perdere un giorno di paga, ne vale il sacrificio.
{Pergamena Tempra di Ferro: Difesa fisica media e inferiore [Medio]} + {Pergamena Difesa di pietra: Difesa fisica assoluta [Medio]} + {Pergamena Parata: difesa fisica [Medio]}
- progettare. Non basta ragionare per poter edificare, è necessario progettare e stabilire in modo chiaro e definitivo i vari ragionamenti che man mano si susseguono nello studio dell’opera da realizzare. E progettare non è solo elaborare su carta soluzioni e forme finali, progettare è anche immaginazione. Pur mantenendo un solido legame con la realtà, i castelli in aria non sono ancora riusciti a costruirli.
Serhat è sempre stato in grado di visualizzare con la mente l’evolversi delle idee che formula, ancor prima di fissarne su carta i contenuti, sviluppando nel contempo un’immaginazione piuttosto forte. Forte quanto basta per valicare i confini della mente e manifestarsi sulla realtà, sotto forma di illusioni ambientali. E tutto senza stravolgere le abitudini del costruttore.
Da sempre ha fatto uso di una gesticolazione precisa, tracciare nell’aria linee rette e curve con l’obiettivo di concretizzare l’immagine, e la usa ancora oggi che riesce a rendere materiali le idee; proprio seguendo le direzione dei gesti e le indicazioni dettagliate della mente, il progetto di Serhat prende corpo sviluppandosi su un’area abbastanza grande da poter rendere fattibile la progettazione completa di una abitazione signorile e della maggior parte delle costruzioni di tipo borghese e popolare.
{Abilità personale I: Illusione ambientale con durata di n. 2 turni (Tecnica Magica) [Medio]}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio x 1, Martellina x 1, Badile x 1, Sacchetti di gesso x 15, Biglia fumogena x 1]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+2 CS Forza Fisica, 2 turni) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Pergamena Spirito del fabbro: ripara un equip danneggiato [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]

- note. Serhat subisce il calcio e cade a terra. Si difende dall'affondo con "Parata" e poi usa il fumogeno, per poi usare "Progettare" per creare l'illusione di una parete. Infine si da alla fuga nascondendosi in una delle stanze vicine, mettendosi poi a disegnare qualcosa.

Cos'è un ribelle? Un uomo che dice no.
Serhat Satu

 
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.Azazel
view post Posted on 24/4/2014, 01:50




Erdkun
Mai più in catene, Atto III
___ _ ___


~


Neracciaio non colpì la carne, non s'immerse nel sangue dell'altro, non lacerò alcun muscolo, con gran rammarico del suo portatore.
Tutto ciò che tagliò fu un sacchetto e questo, distruggendosi sotto la veemenza del colpo, rilasciò nell'ambiente un fumo bianco che fece perdere il contatto visivo con lo sconosciuto.
Calma, parliamone.
Fu l'unica cosa che percepì prima dell'inaspettata esplosione che, fortunatamente, non era atta a ferire ma esclusivamente utile a far perdere le tracce. Era conscio solo del fatto che non aveva alcuna voglia di parlare e incrociare la strada con qualsiasi essere che non risentiva in alcun modo della presenza di Neracciaio era più che un buon motivo per eliminarlo, soprattutto in un luogo tetro e pericoloso come la Casa dei Fantasmi.
Non poteva permettere di lasciarlo scappare.
Si trovava al centro del gas propagatosi dal sacchetto: rimase fermo immobile per diversi istanti, socchiuse gli occhi e regolò la respirazione, concentrandosi sull'ambiente circostante, focalizzandosi sulle forme di vita presenti. Nella sua mente si delinearono delle luci, una miriade di fiammelle che simboleggiavano i viventi presenti nell'oscuro luogo e poi, per ultima, percepì l'aura della sua preda, rintanata e nascosta a poca distanza da lui.
Il fumo biancastro iniziava piano piano a diradarsi mentre dinanzi al goryano l'imponente struttura di un muro si stagliava alta sino al soffitto.
Vi era un solo particolare: quella parete prima non c'era.
Fece qualche passo in avanti e notò che il materiale gassoso non si comportava in maniera naturale dinanzi a un'apparente struttura solida come quella del muro germogliato dal nulla davanti ai suoi occhi: il fumo non lo aggirava come se si trattasse di un qualsiasi altro ostacolo fisico, bensì lo attraversava, lo superava come se fosse una mera visione scaturita per chissà quale motivo dalla sua mente.
Allungò il braccio sinistro in avanti e le dita rugose della mano andarono a sfiorare la parete.
Aveva già intuito di essere incappato in un'illusione visto l'anomalo e innaturale comportamento del fumo; il contatto fisico non fu altro che la prova tangibile e materiale, il concretizzarsi di una certazza: il muro non era altro che un becero inganno.
Una risata violenta, sfacciata e insana sgorgò dal Mezzanima. L'ilarità manifestata riecheggiò lungo le pareti, quelle vere, dell'enorme struttura in cui si trovavano, rimbombando negli angoli più oscuri, raggiungendo le menti più deboli, intimorendole.

« Tutto quello che sai fare è alzare un polverone ed erigere mura illusorie? »
Continuò a ridere in maniera disgustosa, il volto contorto in una smorfia malefica, canzonatrice.
Sapeva che poteva sentirlo, non si era allontanato troppo ma volle fargli credere di essere momentaneamente al sicuro, fuori portata dalla grinfie dell'esangue mostro nerovestito, una transitoria illusione di salvezza. Ma per colpire l'avversario non era obbligato ad averlo dinanzi, a portata di spada - certo, gli sarebbe piaciuto imbrattare la lama di sangue caldo - ma aveva colpi molto più infidi e insidiosi paragonati a quelli rozzamente prodotti dall'acciaio.

« Perché nascondersi? Affrontami, so che puoi sentirmi. »
Proruppe nuovamente in una risata.
Una risata diversa da quella precedente.
Più inquietante, più truce, in grado di far raggelare il sangue nelle vene a chiunque l'avesse ascoltata ma l'unico in grado di avvertire quel velo di terrore e panico sarebbe stato quel barlume di vita che gli occhi della mente di Kel potevano osservare tranquillamente, oltrepassando pareti, scavalcando ostacoli, varcando porte, perché nessun essere vivente poteva isolarsi alla sua vista.
Perché la vita deve andare incontro alla morte.
Ma a volte è la morte che incontra la vita.
E ben presto lo sconosciuto l'avrebbe compreso.
Avrebbe capito sulla sua stessa pelle cosa voleva dire essere baciati dalla morte, decomporsi e vedere il proprio corpo corrompersi.
Perché prima o poi è il destino di tutti i viventi.


Kel'Thuzak
il Mezzanima

CS 6 ~ Destrezza 2 - Intelligenza 4 (+2 CS all'Intelligenza grazie a "Discendenza Arcana")

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 85% - 10 - 20 = 55%
Status Fisico: Indenne.
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Neracciaio__ In uso. (Mano dx)
Silentium__ Inutilizzata. [º º º º º]


Abilità in uso

arcanus__L'anima corrotta di Kel, scissa in due tra spada e corpo, ha fatto sì che Neracciaio acquisisse un potere in grado di distinguerla dal resto delle armi comuni: il potere della sua anima racchiusa in questa spada è in grado bruciare e ustionare. L'arma infliggerà danno come il riflesso della propria anima tant'è che oltre al danno fisico arrecherà un danno legato all'elemento Fuoco, non pregiudicherà in alcun modo la regolamentazione sugli attacchi fisici e le Capacità Straordinarie; il danno totale inflitto dagli attacchi fisici non cambierà in alcun modo, ne verrà solo caratterizzata l'entità aggiungendovi proprietà elementali. L’arma, come una creatura viva e senziente, si plasmerà sulla figura del possessore assecondando la sua indole, vettore della sua anima. Da questo momento in poi essa vibrerà di energia propria, liberando una malia psionica di tipo passivo, sottoforma di terrore e paura, che influenzerà chiunque sarà abbastanza vicino da percepirla. Inoltre Kel, raggiunto il 10% delle energie, non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%.
{Passiva Lvl.1 e 2 Artigiano + Razziale Umana}

tutum iter__La tecnica ha natura magica. L'abilità non ha potenza e concede i propri benefici passivamente, sempre funzionanti nel corso di una giocata. Il personaggio diviene in grado di camminare e reggersi su qualsiasi superficie, sia essa avversa a lui e alla gravità (come una parete o un soffitto), sia essa liquida (acqua, ad esempio) o aeriforme (camminare sull'aria). Non sarà affetto in alcuna maniera da correnti d'aria o sbilanciato da onde nell'acqua, e potrà camminare tanto agilmente nell'aria quanto lo farebbe sulla terraferma, il tutto non alterando in alcuna maniera la sua agilità o la velocità con la quale si muove normalmente - rendendolo di fatto né più veloce né più lento del solito. {Pergamena Sostegno - Ladro}

mysticus__Il prescelto dei guerrieri stregoni di Kolozar Dum è stato dotato inconsapevolmente, da quest'ultimi, del dono della magia, ma non magia comune bensì qualcosa di molto più potente e in grado di far impallidire i migliori maghi esistenti. Poter contare ogniqualvolta su una fonte di potere sempre maggiore rispetto a chi si ha di fronte è una capacità che molti vorrebbero e che Kel possiede dopo essere tornato alla vita. In termini di gioco la tecnica ha natura Magica e avrà sempre effetto. Ogni volta che il proprio avversario utilizza una tecnica di natura magica, per la durata di quel turno Kel guadagna 2 CS in Intelligenza.
{Pergamena Discendenza Arcana - Mago}


Attive Utilizzate

oculus vitae__La tecnica è un auspex di natura magica, consumo Medio. Tramite questa tecnica le capacità di percezione di Kel aumentano incredibilmente rendendolo un vero e proprio esperto in magia sensoriale in grado di percepire ogni sorta di aura, alleate o meno anche se queste si nascondono in posti lontanissimi da dove è Kel. La tecnica consiste in un auspex passivo dispiegato in un'area incredibilmente vasta. Le applicazioni di questo potere sono innumerevoli, e trovano utilità specialmente nel corso di missioni complesse, di individuazione o inseguimento. Tale capacità percettiva può essere interpretata come un semplice potere di auspex, ma anche come un'emanazione energetica o evocazione che farà da guida al caster verso un suo obiettivo designato - in questi ultimi casi, la creatura o l'emanazione non potrà essere né attaccata né dissolta e svanirà dopo aver indicato al caster il suo bersaglio. La guida o la capacità di auspex permane per quattro turni compreso quello di attivazione.
{Abilità Personale}

mentis omni infernalium__La tecnica ha natura psionica, consumo Alto. In seguito ad un'onda mentale emanata dal caster, la vittima inizierà ad osservare gravi e orride ferite aprirsi sul proprio corpo. Tagli infetti, necrosi veloci, e quanto di più cruento il mentalista sia in grado di immaginare. La mente della vittima percepirà questi danni in modo tanto reale e concreto da rifletterli sul corpo, che verrà ferito esattamente allo stesso modo della visione. Sebbene la tecnica sia di natura psionica, provocherà danni fisici pari ad Alto.
{Pergamena Necrosi Mentale - Mentalista}

Resoconto: ancora avvolto dal fumo scaturito dal fumogeno utilizzo la tecnica di auspex e rintraccio Sehrat. Grazie ai 4CS all'Intelligenza, e tramite l'utilizzo di logica e deduzione, capisco che il muro creato dinanzi a Kel è una mera illusione. Evito di inseguire il bersaglio e utilizzo la Pergamena Necrosi Mentale, i quali effetti giungeranno tramite la risata di Kel, non ho bisogno del contatto fisico poiché tramite la tecnica di auspex precedentemente utilizzata percepisco chiaramente dove si trova Sehrat e di conseguenza tento di colpirlo con una tecnica psionica che, però, avrà ripercussioni fisiche.



 
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dra31
view post Posted on 27/4/2014, 13:40




Erdkun - II
Akeran, Dorhamat


Sobbalza e alza lo sguardo dal foglio scarabocchiato, quando sente quella volgare risata risuonare nell'aria. Constatato che nessuno si è mostrato all'ingresso di quel riparo temporaneo, Serhat sospira sollevato e ripone il quaderno nella borsa. Quella tregua, accettata dall'insensato con una sguaiata ilarità, è necessaria per fare ordine nelle sue idee, per trovare un modo sicuro per togliersi di torno quel pazzo che ancora continua a ridere.
Ride di lui, si prende gioco di lui, fa insinuazioni su di lui. Ridacchia di rimando quando alza la voce per rinfacciargli la sua codardia, sorride quando gli chiede un confronto vis-à-vis. Lo chiede lui, lo stesso che prima di domandare ha provato a infilzarlo. Simpatico, lo stronzo.

Nel frattempo, la risata cambia nota e sentimento; non più ironica e denigrante ma malvagia e inquietante. Come scosso dal brivido provocato da un improvviso gelo, Serhat scuote le spalle per allontanare quella sgradevole sensazione che gli sta provocando quella risata.
Nello stesso momento, il dolore si fa strada sulla pelle. Le gambe cedono per via del male improvviso, facendogli sbattere la schiena contro la parete; incerte le mani scoprono le braccia, toccano il collo e le spalle, tastano il petto e il ventre. Un sudore freddo imperla la fronte del costruttore visibilmente nel panico, mentre il corpo si appoggia provato contro la parete alle sue spalle. Cosa sta succedendo, si chiede.
Lunghi respiri muovono il petto, lo sguardo perso nella paura riprende vita e il corpo si rilassa. Riprendere il controllo è il primo passo che mente e logica fanno per venire a capo di quella difficile situazione. Una volta tranquillizzato lo spirito, la logica si fa aiutare dalla memoria per risolvere l'enigma. Non c'erano state avvisaglie della malattia, nessun sintomo ignorato, nulla che potesse far prevedere quella condizione. Simili morbi hanno sempre dei sintomi o conseguenze chiare. Due casi simili gli sovvengono in mente ma entrambi hanno avuto le stesse cause e sviluppi: due sfortunati che sono sopravvissuti a un incendio e morti dopo giorni di agonia. Ha anche il ricordo di storie di epidemie con effetti simili ma sono racconti di quando era un bambino suo nonno.
Quindi non è possibile che stia succedendo quel che vede. Chiude gli occhi, sbatte la testa contro il muro alle sue spalle, urla una imprecazione e dopo un po' riapre lo sguardo. Le piaghe sono scomparse e con esse il dolore; le mani controllano nuovamente il corpo per confermare la vista e impreca ancora una volta. Impreca a sé stesso, per come stava per cedere alla paura provocata dalla follia di un pazzo.

Si risolleva, si terge la fronte sudata e inizia a pensare. Uscire da quel posto è la priorità ma urge anche sistemare l'invasato. Un rumore sommesso di passi da oltre il muro lo avverte che non è solo, in quella casa dei fantasmi. Segue con lo sguardo il suono e finisce per posare gli occhi su alcune casse di legno lasciate abbandonate in quella stanza. Spinto dalla curiosità e dalla necessità, si avvicina a esse e controlla il contenuto dell'unica cassa aperta. Stipate nella paglia e ordinate su varie file, riposano su un fianco una discreta quantità di ampolle di vetro ripiene per buona parte di un liquido denso. Ne prende una in mano, toglie il tappo e l'avvicina al naso per identificarne la natura; l'olezzo del liquido gli risveglia una memoria quasi dimenticata: il freddo e la guerra del Nord.
Ne prende un'altra integra, ne soppesa l'ampolla e valutata la quantità si avvia nuovamente verso il luogo da cui è scappato. Il suo inganno, sebbene sia stato smascherato, è ancora in piedi e approfitta dell'ostacolo per accendere il cordino presente sul tappo con alcune scintille prodotte dal cozzare studiato degli attrezzi.
Attende che il cordino sia consumato per più della metà e poi lancia l'ampolla nello stesso punto occupato dal falso muro. L'esplosione che si sarebbe generata gli avrebbe permesso, se la fortuna lo assisteva, di prendere alla sprovvista il pazzo e approfittare dell'occasione per guadagnare ulteriore tempo per allontanarsi in un'altra stanza.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 4 {Conoscenza 2 - Ingegno 2}


- condizioni. Normali. {Fisico [1B+0M+0A+0C] + Psionico [0B+0M+0A+0C]}
- forma. Normale {60% = [0B+2M+1A+0C]}

+ ragionare.
{Stratega III: Passiva di solo discernimento di illusioni, difesa psionica passiva e immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono.}
+ lavorare.
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
+ l'esperienza del Costruttore.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva]}

- progettare.
{Abilità personale I: Illusione ambientale con durata di n. 2 turni (Tecnica Magica) [Medio] Turno 2/2}
- ragionare.
{Stratega III: Attiva di difesa psionica personale [Variabile: alto]/ Attiva di difesa psionica ad area [Variabile da medio a alto]}

- Bonus: Ampolla esplosiva. È un'ampolla di vetro non più grande di un'arancia matura, riempita di un liquido denso e oleoso dai riflessi cangianti. Completata da un tappo di cera con un cordino cerato, l'ampolla è l'adattamento per usi distruttivi delle più comuni lanterne a olio usate per illuminare le abitazioni.
{Bonus: esplosione magica di fuoco [Medio]}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio x 1, Martellina x 1, Badile x 1, Sacchetti di gesso x 15, Biglia fumogena x 1]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+2 CS Forza Fisica, 2 turni) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Pergamena Spirito del fabbro: ripara un equip danneggiato [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]

- note. Serhat si difende dalla psionica con "Ragionare" usando l'attiva del 3° livello del talento Stratega. Poi attacca usando il "Bonus" come fosse un'ampolla esplosiva. Infine scappa nuovamente in un'altra stanza.

Cos'è un ribelle? Un uomo che dice no.
Serhat Satu

 
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.Azazel
view post Posted on 1/5/2014, 12:50




Erdkun
Mai più in catene, Atto IV
___ _ ___


~


Erano passate poche ore dopo lo sfacelo della roccaforte causato dalla sconfitta di Trakan, nella Sala dove la Gemma Buia emanava costantemente il proprio corrotto potere. Erano riusciti a trionfare contro un qualcosa di antico, millenario e traboccante di energia negativa; lui, altri mercenari e pochi nani avevano vinto la battaglia.
Ma erano ben lontani dal vincere la guerra.
« Che cosa c'è in questa fialetta, Jahrir? »
Lo fissò per qualche secondo poi tornò a studiare la piccola ampolla contenente del liquido grigiastro che il nano gli aveva messo fra le mani come dono e manifestando la sua più sentita riconoscenza.
« E' il frutto di antiche conoscenze naniche » disse sorridendo, « e ti sarà utile contro avversari - come dire - particolarmente infuocati come Trakan. »
Kel alzò un sopracciglio, dubbioso sulle parole del nano: come poteva un semplice liquido aiutarlo a combattere un demone millenario e potentissimo? Jahrir sembrò leggergli nella mente e non lasciò adito a dubbi: « Una volta ingerito il liquido della fiala il tuo corpo, per brevi istanti, riuscirà a sopportare il calore più estremo. Le fiamme ti accarezzeranno, non potranno danneggiarti. »
Non seppe se credergli o meno ma volle evitare di fare l'ingrato e mise in tasca la piccola boccetta. Magari, tentando, si sarebbe rivelata alquanto utile.
« Grazie Jahrir. »
Le loro strade si divisero definitivamente anche se una missione comune li univa: sconfiggere la minaccia dei demoni e far risorgere la civiltà e il popolo nanico.
Il sacrificio di Enkidu non sarebbe stato vano.


___________________ _______ __ _ __ _______ ___________________


Casa dei Fantasmi
presente


~

Nessun urlo.
Nessun grido.
Nulla faceva presagire che lo sconosciuto fosse caduto in preda al panico vedendo il proprio corpo decadere, corrompersi e imputridire. Avrebbe goduto immensamente nel sentire lo strazio fuoriuscire dal corpo martoriato dell'altro, eppure nulla.
Lo percepiva, mentre si muoveva dentro la stanza in cui era nascosto, lo vedeva muoversi alla ricerca di qualcosa e, da quel che sembrava, era riuscito nel suo intento. Lo vide uscire e lanciare un'ampolla, il cordino sul tappo era acceso e consumava la miccia velocemente, pericolosamente. L'istinto fece portare la mancina di Kel nella tasca, anche lui alla ricerca di qualcosa: afferrò il vetro di una piccola boccetta e con il pollice fece saltar via il piccolo tappo poi ingurgitò avidamente il contenuto proprio nel momento in cui l'ampolla stava per sfracellarsi al suolo, a pochi metri da lui.
Il liquido era a dir poco disgustoso, denso e alquanto amaro ma scese rapidamente giù per la gola manifestando istantaneamente i prodigiosi effetti.
Ci furono brevi momenti in cui non avvertì nulla, i sensi sembrarono disattivarsi e la sua mente cadde nell'oblio più tetro e silente. Tutto parve rallentare. Vide l'ampolla gettata dalla sua preda sgretolarsi al contatto col suolo ed esplodere liberando lingue di fuoco e fiamme che inglobavano una vasta area attorno al luogo in cui vetro e terreno entrarono in contatto. Doveva aver paura e invece era calmo: non avvertì in alcun modo il calore bruciante emesso dall'esplosione e le bordate di fiamme che gli lambivano il viso e il corpo parevano eteree, inconsistenti: era momentaneamente invulnerabile al fuoco.
Grazie ancora, Jahrir.
Sorrise sentendosi stupido a non aver creduto inizialmente al nano.
Gli aveva salvato la vita e un giorno, forse, avrebbe ricambiato il favore.
Uscì dall'inferno infuocato pronto a partire nuovamente all'attacco ma vide che l'avversario, per l'ennesima volta, si era spostato in un'altra stanza, scappando da lui.
Camminò verso la camera nella quale si era rifugiato, entrò e lo guardò con aria delusa e amareggiata.

« Perché continui a scappare? »
Ti troverò ovunque andrai.
Fece qualche passo avanti lasciando comunque parecchio spazio tra lui e l'altro.
« Lo sai vero che scherzare col fuoco è pericoloso... »
L'espressione di sconforto che gli aveva attraversato il viso per brevi istanti lasciò il posto ad un sorriso sadico, simile a quello che gli si stampò sul viso prima del lancio dell'ampolla esplosiva.
Nello spazio lasciato di proposito si originò un drago, grande circa come un grosso cavallo, dalle scaglie nere come la pece e gli occhi color cremisi. La creatura sbuffò vapore dalle narici poi focalizzò la propria attenzione sul corpulento uomo che aveva davanti, sibiliando furiosamente.

« ...potresti bruciarti. »
A quelle parole il rettile schizzò in avanti tentando prima di colpire con la possente coda il fianco destro dell'uomo, dopodiché aprì le fauci e sprigionò un getto di fiamme dirette a colpire interamente la preda.
Era curioso di vedere come si sarebbe comportato lo sconosciuto, spalle al muro, con davanti una lucertola troppo cresciuta desiderosa solo di affondare i propri affilati denti nella sua flaccida carne.
Ma soprattutto: per quanto ancora tentato la fuga?


Kel'Thuzak
il Mezzanima

CS 4 ~ Destrezza 2 - Intelligenza 4

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 55% - 0 - 20= 35%
Status Fisico: Indenne.
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Neracciaio__ In uso. (Mano dx)
Silentium__ Inutilizzata. [º º º º º]


Abilità in uso

arcanus__L'anima corrotta di Kel, scissa in due tra spada e corpo, ha fatto sì che Neracciaio acquisisse un potere in grado di distinguerla dal resto delle armi comuni: il potere della sua anima racchiusa in questa spada è in grado bruciare e ustionare. L'arma infliggerà danno come il riflesso della propria anima tant'è che oltre al danno fisico arrecherà un danno legato all'elemento Fuoco, non pregiudicherà in alcun modo la regolamentazione sugli attacchi fisici e le Capacità Straordinarie; il danno totale inflitto dagli attacchi fisici non cambierà in alcun modo, ne verrà solo caratterizzata l'entità aggiungendovi proprietà elementali. L’arma, come una creatura viva e senziente, si plasmerà sulla figura del possessore assecondando la sua indole, vettore della sua anima. Da questo momento in poi essa vibrerà di energia propria, liberando una malia psionica di tipo passivo, sottoforma di terrore e paura, che influenzerà chiunque sarà abbastanza vicino da percepirla. Inoltre Kel, raggiunto il 10% delle energie, non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%.
{Passiva Lvl.1 e 2 Artigiano + Razziale Umana}

tutum iter__La tecnica ha natura magica. L'abilità non ha potenza e concede i propri benefici passivamente, sempre funzionanti nel corso di una giocata. Il personaggio diviene in grado di camminare e reggersi su qualsiasi superficie, sia essa avversa a lui e alla gravità (come una parete o un soffitto), sia essa liquida (acqua, ad esempio) o aeriforme (camminare sull'aria). Non sarà affetto in alcuna maniera da correnti d'aria o sbilanciato da onde nell'acqua, e potrà camminare tanto agilmente nell'aria quanto lo farebbe sulla terraferma, il tutto non alterando in alcuna maniera la sua agilità o la velocità con la quale si muove normalmente - rendendolo di fatto né più veloce né più lento del solito. {Pergamena Sostegno - Ladro}

mysticus__Il prescelto dei guerrieri stregoni di Kolozar Dum è stato dotato inconsapevolmente, da quest'ultimi, del dono della magia, ma non magia comune bensì qualcosa di molto più potente e in grado di far impallidire i migliori maghi esistenti. Poter contare ogniqualvolta su una fonte di potere sempre maggiore rispetto a chi si ha di fronte è una capacità che molti vorrebbero e che Kel possiede dopo essere tornato alla vita. In termini di gioco la tecnica ha natura Magica e avrà sempre effetto. Ogni volta che il proprio avversario utilizza una tecnica di natura magica, per la durata di quel turno Kel guadagna 2 CS in Intelligenza.
{Pergamena Discendenza Arcana - Mago}


Attive Utilizzate

oculus vitae__La tecnica è un auspex di natura magica, consumo Medio. Tramite questa tecnica le capacità di percezione di Kel aumentano incredibilmente rendendolo un vero e proprio esperto in magia sensoriale in grado di percepire ogni sorta di aura, alleate o meno anche se queste si nascondono in posti lontanissimi da dove è Kel. La tecnica consiste in un auspex passivo dispiegato in un'area incredibilmente vasta. Le applicazioni di questo potere sono innumerevoli, e trovano utilità specialmente nel corso di missioni complesse, di individuazione o inseguimento. Tale capacità percettiva può essere interpretata come un semplice potere di auspex, ma anche come un'emanazione energetica o evocazione che farà da guida al caster verso un suo obiettivo designato - in questi ultimi casi, la creatura o l'emanazione non potrà essere né attaccata né dissolta e svanirà dopo aver indicato al caster il suo bersaglio. La guida o la capacità di auspex permane per quattro turni compreso quello di attivazione.
{Abilità Personale - Attiva sino al termine dello scontro}

draco__La tecnica ha natura di Evocazione, consumo Alto. Lo stregone evoca un drago, delle dimensioni massime di un elefante, totalmente asservito a lui, dalle scaglie nere come la notte e profondi occhi rossi, fiammeggianti. La creatura sarà dotato di artigli, zanne e soffio infuocato con cui compiere attacchi fisici e potrà volare. Andrà considerata come un'evocazione di potenza Media e potrà incassare un totale di danno pari ad Medio, prima di scomparire. Se non distrutta resterà sul campo di battaglia per due turni, compresa l'attivazione, se non sconfitto prima. L'evocazione sarà di potenza pari a 4 CS.
{Pergamena Draco - Mago}

Resoconto: sfrutto il gettone per difendermi dall'ampolla esplosiva. La prima parte del post è utile per giustificare l'utilizzo dello stesso gettone allacciando il tutto alla giocata Erdkun - Sangue Ribelle. Dopo essersi difeso, Kel segue Sehrat nella stanza ed evoca un drago dinanzi a lui. Quest'ultimo si scaglia contro l'avversario tentando prima di colpirlo al fianco destro con una frustata portata con la coda, dopodiché lo colpisce con il soffio infuocato.



 
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dra31
view post Posted on 4/5/2014, 15:11




Erdkun - III
Akeran, Dorhamat


Infine, la fuga termina.
Analizzando a posteriori i fatti, le azioni di Serhat non sono state quelle che uno indicherebbe come un solido e valido piano di fuga, più un mero rinviare qualcosa di già deciso.

Quando lo vede comparire oltre la soglia, ha ben chiaro davanti a sé che ormai è inevitabile il confronto con il pazzo. Vederlo poi del tutto illeso gli suggerisce che l'ampolla, a dispetto del botto prodotto, non ha fatto il suo lavoro. Male, ci sperava che quell'oggetto fosse riuscito a far desistere il tipo dalle sue assurde intenzioni.

Perché continui a scappare?
- Rispondergli spiegando il motivo gli sembra inutile, quindi si limita a una eloquente stretta di spalle. -
Lo sai vero che scherzare col fuoco è pericoloso...
- Tra loro, senza molti annunci, si materializza in pochi attimi un drago, o almeno la versione ridotta di uno di loro, comparandola con le dimensioni dei suoi simili visti a quel torneo cui ha partecipato tempo addietro.-
...potresti bruciarti.


Per qualche motivo non si stupisce più di tanto per la comparsa della bestia, sebbene la sorpresa si manifesti sul suo volto. Ha iniziato a comprendere lo strano senso dell'umorismo posseduto dal matto, ma non il motivo preciso di così tanto interesse per la sua pelle. Beh, è anche vero che nessuno dei due ha mai provato a chiarire questo punto.

Seguendo un istinto primitivo il drago avanza verso di lui, preda succulenta e all'apparenza inerme. Serhat non deve attendere molto per l'offensiva animale, il rapido colpo sul fianco della grossa coda sinuosa spezza la guardia alzata un istante prima. Lo scricchiolio del fianco gli spezza il fiato e lo sbilancia, non impedendogli però d continuare ciò che ha iniziato; la punta dello stivale finisce, di lasciare sulla polvere del pavimento il segno sghembo di un arco di cerchio, prima di essere spostata di peso dal colpo subito. una sottile parete di pietra polverosa si solleva dal tratto segnato e argina il pericoloso soffio infuocato che la bestia nera emette subito dopo aver portato a segno il colpo di coda.
Si aspettava un assalto in piena regola da parte del drago e aveva pensato a quello stratagemma per sbrogliare la difficile situazione, ma in fondo il risultato è quel che conta.

Ripreso l'equilibrio, prende in mano uno dei sacchetti stipati nelle borse e scavalca il muro ormai divenuto polvere. Un passo prima di entrare in contatto con la bestia, lancia il sacchetto contro il matto; il passo successivo vede il malepeggio impugnato a sinistra, attrezzo simile alla riproduzione in miniatura di una zappa unita a un'ascia, abbattersi dalla parte dell'ascia sul collo dell'animale per poi muoversi con tutto il resto del corpo verso il pazzo per scendere anche qui alla base del collo. Una sequenza di azioni rapida quanto gli può permettere il fianco dolente, effettuata senza una chiara idea di come muoversi nell'immediato futuro.
Infine, avrebbe concluso il tutto con una robusta spallata atta a spostare di peso l'altro e guadagnare ulteriore spazio tra loro arretrando, tenendo d'occhio drago e pazzo.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 4 {Conoscenza 2 - Ingegno 2}


- condizioni. Contusione pesante al fianco sinistro, Fondoschiena livido. {Fisico [1B+0M+0A+0C] + Psionico [0B+0M+0A+0C]}
- forma. Affaticato{35% = [1B+2M+2A+0C]}

+ ragionare.
{Stratega III: Passiva di solo discernimento di illusioni, difesa psionica passiva e immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono.}
+ lavorare.
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
+ l'esperienza del Costruttore.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva]}

- le opere murarie: criteri e tecniche. Un buon edificio si basa su delle fondazioni stabili e si eleva con delle murature solide. Ed è nelle murature e in come vengono erette, che si cela il segreto della stabilità di edifici imponenti come i castelli e le cattedrali.
Esistono molteplici tipologie costruttive, per realizzare un muro: a secco, a sacco, in terra battuta, in legno, in mattoni; ogni tipo di muro ha una sua tecnica e un suo criterio, legato all'ambiente e allo scopo che deve assolvere. I muri di fondazione saranno delle strutture massicce dove prevalerà la massa alla snellezza, caratteristica che si inizia a vedere man mano che si sale di piano. Se il muro deve contenere, allora si prevederà una sezione variabile e una costruzione adeguata a sopportare la spinta del terreno o delle acque. Se deve difendere, un muro sarà massiccio e imponente, con accorgimenti costruttivi che miglioreranno la resistenza della parete. Un buon mastro muratore deve conoscere queste nozioni e molte altre, dalla natura delle pietre che usa ai tempi di posa delle malte passando per gli stratagemmi atti a rendere valido il proprio lavoro, se vuole continuare a fregiarsi del grado di mastro.
Serhat non è nuovo ad integrare la tradizione con l'innovazione; l'abbiamo visto materializzare idee e progetti nella realtà. Il passo successivo non poteva essere quello di riuscire a erigere muri e volte in pochi momenti. Sebbene non siano adatti per costruire, questo uso non convenzionale delle proprie conoscenze permette al nostro costruttore di rendere materiale parte di quello che è solito immaginare, al fine di dare un esempio concreto di cosa offre, oltre ad avere a disposizione un buon modo per proteggersi in caso di frane e altri pericoli insiti nel cantiere.
{Pergamena Dominio della terra: Difesa magica su elemento terra [Variabile Basso]}
- i materiali: lavorazione e preparazione. Una delle fasi più frequenti nel processo edile è la preparazione e lavorazione dei materiali da costruzione. Le pietre di fondazione vanno sagomate, al fine di facilitare la posa in opera e la stabilità; le stesse pietre, con dimensioni minori, vengono rifinite e lavorate per l’esecuzione di muri portanti e di sostegno.
Stesso discorso per i laterizi e per i legnami che andranno a costituire solai, pareti e coperture; ogni materiale provenienti dalle cave e dai boschi va modellato secondo le proprie necessità.
Non è necessario essere dei nerboruti per riuscire nell’intento; un buon attrezzo e l’esperienza bastano per fare buon uso della propria forza fisica, andando a focalizzare al momento giusto l’energia necessaria per il lavoro. E possiamo dire con cognizione di causa che bastano pochi colpi mirati per sbozzare un blocco di pietra o per squadrare un tronco, come ne servono pochi per demolire un muro, stordire un rompiscatole, togliere gli scarti di torno...
{Pergamena Colpo duro: danno fisico [Medio]} + {Colpo doppio: danno fisico medio a due distinti bersagli [Alto]} + {Pergamena Furia: danno fisico distribuito su un massimo di 8 colpi [Alto]}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio x 1, Martellina x 1, Badile x 1, Sacchetti di gesso x 14, Biglia fumogena x 1]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+2 CS Forza Fisica, 2 turni) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Pergamena Spirito del fabbro: ripara un equip danneggiato [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]

- note. Serhat incassa il colpo di coda e si difende dal soffio infuocato con "Dominio della Terra". In seguito, lancia un sacchetto di gesso verso Kel'Thuzak e usa "Colpo doppio" sul drago e su Kel, chiudendo con una spallata per poi indietreggiare tenendo d'occhio entrambi.

Cos'è un ribelle? Un uomo che dice no.
Serhat Satu

 
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.Azazel
view post Posted on 8/5/2014, 12:07




Erdkun
Mai più in catene, Atto V
___ _ ___


~


Lesse il dolore negli occhi dell'altro non appena la coriacea coda del rettile impattò contro il suo fianco. Ne gioì. Ma la goduria si ridimensionò quando un sottile strato di polvere andò a condensarsi dinanzi allo sconosciuto facendogli da muro contro il temibile soffio infuocato del drago. Le fiamme non riuscirono a superare la barriera eretta dal corpulento uomo che, stranamente, parve voler iniziare il combattimento solo ora: superò la sua difesa - scavalcandola - e partì all'attacco munito di uno strano aggeggio, alquanto simile ad un'ascia.
Prima di colpire il drago gli lanciò contro un sacchetto che prontamente venne intercettato e scansato via con il piatto di Neracciaio con un naturale e rapido movimento portato dall'interno verso l'esterno, come se stesse scacciando via un moscerino troppo fastidioso.
La creatura evocata da Kel non potè far nulla contro un violento colpo diretto al collo. Nonostante le dure scaglie, l'arma nemica attraversò la carne e il lucertolone si accasciò al suolo prima di scomparire nel nulla nell'identico modo con il quale era comparso precedentemente. Ma ora il bersaglio dell'offensiva nemica era divenuto lui, Kel stesso. Rimase un pò perplesso e un barlume di speranza nel combattere seriamente si accese; era la prima volta che finalmente aveva l'onore di affrontarlo a viso aperto senza il bisogno di inseguirlo in lungo e in largo per tutta la Casa dei Fantasmi.
Il colpo giunse a destinazione ma l'esito fu differente confrontato a quello di poco prima che vide il drago nero sconfitto.
Lo stregone non si mosse. Il volto era deformato da un ghigno di scherno, una maschera orribile e canzonatoria che scrutava l'altro. L'arma cozzò violentemente contro la stoffa nera, lacerandola, ma senza penetrare in alcun modo pelle e nella carne alla base del collo, divenuta dura e resistente quanto l'acciaio. Tentò poi di colpirlo con una spallata ma il goryano fu più rapido e scaltro e lesse i movimenti del corpo dell'altro: saltò e con la gamba destra diede un forte calcio nel nulla, apparentemente a vuoto ma in realtà l'aria parve divenire solida al suo volere come se un muro invisibile fosse stato eretto di fianco a lui e pronto a venire impiegato come appoggio per uno slancio dal lato opposto, utile ed efficace per evitare la spallata dell'avversario.

Scosse la testa osservando l'altro indietreggiare.
Perché aveva gli aveva dedicato così tanto tempo?
Avrebbe fatto meglio a lasciarlo scappare.
Pensava veramente che gli si fosse parato un avversario degno, erano in pochi a non aver paura dell'aura corrotta emanata da Neracciaio ma questa volta fu soltanto una delusione.
Nient'altro che fumo.
Rinfoderò la spada e smise di sorridere tornando cupo in volto.

« Sono stanco e deluso. Scappa pure, non ti inseguirò più. »
Prima di girare i tacchi ed uscire dalla stanza mosse la mancina in avanti e con le dita diede un colpetto all'aria. Poteva apparire come un gesto derivato dalla noia e dalla seccatura per il tempo perso ma dietro tale semplice movimento si nascondeva l'ultimo attacco, l'ultima offesa nei confronti dell'altro. L'uomo che troppo tardi scelse di iniziare a combattere sarebbe stato investito da una violenta bordata telecinetica in grado di scaraventarlo con veemenza contro la parete alle sue spalle. Ma, obbiettivamente, poco gli importava di saperne il risultato: Kel'Thuzak fece dietrofront senza calcolare minimamente le intenzioni dell'altro, forse gli avrebbe fatto solo un favore poiché sino a quel momento aveva seguito qualcuno privo della volontà di combattere.



Kel'Thuzak
il Mezzanima

CS 4 ~ Destrezza 2 - Intelligenza 4

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 35% - 10% - 10%= 15%
Status Fisico: Indenne.
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Neracciaio__ In uso. (Mano dx)
Silentium__ Inutilizzata. [º º º º º]


Abilità in uso

arcanus__L'anima corrotta di Kel, scissa in due tra spada e corpo, ha fatto sì che Neracciaio acquisisse un potere in grado di distinguerla dal resto delle armi comuni: il potere della sua anima racchiusa in questa spada è in grado bruciare e ustionare. L'arma infliggerà danno come il riflesso della propria anima tant'è che oltre al danno fisico arrecherà un danno legato all'elemento Fuoco, non pregiudicherà in alcun modo la regolamentazione sugli attacchi fisici e le Capacità Straordinarie; il danno totale inflitto dagli attacchi fisici non cambierà in alcun modo, ne verrà solo caratterizzata l'entità aggiungendovi proprietà elementali. L’arma, come una creatura viva e senziente, si plasmerà sulla figura del possessore assecondando la sua indole, vettore della sua anima. Da questo momento in poi essa vibrerà di energia propria, liberando una malia psionica di tipo passivo, sottoforma di terrore e paura, che influenzerà chiunque sarà abbastanza vicino da percepirla. Inoltre Kel, raggiunto il 10% delle energie, non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%.
{Passiva Lvl.1 e 2 Artigiano + Razziale Umana}

tutum iter__La tecnica ha natura magica. L'abilità non ha potenza e concede i propri benefici passivamente, sempre funzionanti nel corso di una giocata. Il personaggio diviene in grado di camminare e reggersi su qualsiasi superficie, sia essa avversa a lui e alla gravità (come una parete o un soffitto), sia essa liquida (acqua, ad esempio) o aeriforme (camminare sull'aria). Non sarà affetto in alcuna maniera da correnti d'aria o sbilanciato da onde nell'acqua, e potrà camminare tanto agilmente nell'aria quanto lo farebbe sulla terraferma, il tutto non alterando in alcuna maniera la sua agilità o la velocità con la quale si muove normalmente - rendendolo di fatto né più veloce né più lento del solito. {Pergamena Sostegno - Ladro}

mysticus__Il prescelto dei guerrieri stregoni di Kolozar Dum è stato dotato inconsapevolmente, da quest'ultimi, del dono della magia, ma non magia comune bensì qualcosa di molto più potente e in grado di far impallidire i migliori maghi esistenti. Poter contare ogniqualvolta su una fonte di potere sempre maggiore rispetto a chi si ha di fronte è una capacità che molti vorrebbero e che Kel possiede dopo essere tornato alla vita. In termini di gioco la tecnica ha natura Magica e avrà sempre effetto. Ogni volta che il proprio avversario utilizza una tecnica di natura magica, per la durata di quel turno Kel guadagna 2 CS in Intelligenza.
{Pergamena Discendenza Arcana - Mago}


Attive Utilizzate

oculus vitae__La tecnica è un auspex di natura magica, consumo Medio. Tramite questa tecnica le capacità di percezione di Kel aumentano incredibilmente rendendolo un vero e proprio esperto in magia sensoriale in grado di percepire ogni sorta di aura, alleate o meno anche se queste si nascondono in posti lontanissimi da dove è Kel. La tecnica consiste in un auspex passivo dispiegato in un'area incredibilmente vasta. Le applicazioni di questo potere sono innumerevoli, e trovano utilità specialmente nel corso di missioni complesse, di individuazione o inseguimento. Tale capacità percettiva può essere interpretata come un semplice potere di auspex, ma anche come un'emanazione energetica o evocazione che farà da guida al caster verso un suo obiettivo designato - in questi ultimi casi, la creatura o l'emanazione non potrà essere né attaccata né dissolta e svanirà dopo aver indicato al caster il suo bersaglio. La guida o la capacità di auspex permane per quattro turni compreso quello di attivazione.
{Abilità Personale - Attiva sino al termine dello scontro}

corpore marmoris__Per riuscire a manipolare la magia ed utilizzarla come strumento fisico per difendersi ha richiesto molti anni di duro allenamento: a volte non hai la fortuna di possedere facoltà innate di tale rilievo e la soluzione è solamente la pratica costante. Proprio per questo Kel, tramite un consumo energetico Variabile, potrà difendersi dagli attacchi nemici incanalando la magia in una zona del corpo, o in tutto se necessario. Facendo ciò l'epidermide dello stregone, stimolata dalla magia, assumerà un colorito grigio scuro, evidenziando così le parti soggette a tale azione magica, rendendo il corpo dell'uomo inscalfibile come fosse composto da solido marmo. Tale abilità avrà effetto immediato, incassato il colpo la pelle tornerà allo stato originario. Non si potrà usare in fase offensiva, tecnica di natura magica.
{Abilità Personale - Consumo impiegato: Medio}

dominatus__La tecnica ha natura Magica e consumo Medio. Kel è in grado di scagliare una scarica telecinetica verso un oggetto o verso il proprio avversario, allo scopo di scagliarli o di attirarli verso di sé. La tecnica infligge danni da impatto o da contatto con l'oggetto scagliato. A seconda delle situazione è possibile utilizzare questa tecnica anche con una valenza offensiva o difensiva.
{Pergamena Raffica Telecinetica - Mago}

Resoconto: il drago incassa il colpo di Sehrat e finisce ko. Kel si difende dal colpo con la variabile personale ed evita l'attacco fisico sfruttando la passiva del ladro "Sostegno" che gli permette di utilizzare l'aria come se fosse solida e quindi la impiega come trampolino verticale per darsi lo slancio ed evitare la spallata. Finita la parte difensiva Kel rinfodera Neracciaio, lancia un ultimo attacco ed infine gira i tacchi, deluso ed amareggiato se ne va dalla stanza.



 
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dra31
view post Posted on 11/5/2014, 16:21




Erdkun - IV
Akeran, Dorhamat


Tutti gli attacchi sono andati a buon fine, sebbene l'ultimo ha avuto un risultato imprevisto e la spallata è andata a vuoto. Il suono che il malepeggio ha prodotto all'impatto era familiare ma non quello desiderato. Comunque, l'esito finale di tenere a distanza o eliminare i pericoli è stato raggiunto: il drago è crollato e svanito, il pazzo è distante e incerto se continuare.

Non di sicuro per merito della sua fine strategia temporeggiatrice, semmai per l'esatto effetto contrario: rinviare lo scontro fino all'ultimo e facendo il pavido ha portato l'altro a domandarsi per quale diavolo di motivo stava perdendo tempo con un povero scemo. Come lo stesso pazzo afferma.

Sono stanco e deluso. Scappa pure, non ti inseguirò più.

E sarebbe anche ora, amico. Parole che Serhat non pronuncia, ma traspirano tranquillamente dalla sua espressione rinfrancata. Anche lui, in fondo, si è stancato di questo gioco e chiudere la questione ora gli farebbe comodo per ritornare al motivo principale della sua presenza nella Casa dei fantasmi.

Già con il pensiero al futuro, il costruttore si accorge solo all'ultimo della violenta spinta che lo investe in pieno, mandandolo a sbattere pesantemente contro un carro abbandonato sul fondo della stanza, facendo cadere nell'impatto parte del carico stipato. L'urto della schiena contro la ruota del mezzo gli spezza il fiato e lo fa piegare al suolo in preda a dolori lancinanti, impedendogli per qualche minuto di poter compiere una qualsiasi azione che non fosse soffrire come un cane. Per sua fortuna, l'altro ha deciso di lasciarlo stare e allontanarsi da quel posto.
Quando le fitte alla schiena si attenuano, Serhat riesce ad alzarsi e constata che è ormai solo, il pazzo se ne è andato e la via è libera. Si appoggia al carro e fa trascorrere del tempo sufficiente per vedere se il tizio avesse avuto ulteriori ripensamenti, cosa che non avviene.
Tranquillizzatosi, decide di controllare il carico caduto, dato si trattava di travi di legno. Pesca dalle borse un campione del legname che cerca, l'huanghuali, e lo confronta con le travi cadute e nel carro; l'osservazione alla fioca luce del fondo della stanza si protrae a lungo fino a quando non ha la certezza che quello è ciò che sta cercando e per il quale ha fatto quel che ha fatto.

Rimette quindi apposto il carico caduto e inizia a ingegnarsi per portare fuori il carro. Se va bene, con qualche ora di lavoro sarà nuovamente sulla strada verso Taanach, e da lì verso casa.

png

Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
CS × 4 {Conoscenza 2 - Ingegno 2}


- condizioni. Contusione pesante al fianco sinistro e alla schiena. Fondoschiena livido. {Fisico [1B+1M+0A+0C] + Psionico [0B+0M+0A+0C]}
- forma. Affaticato{35% = [1B+2M+2A+0C]}

+ ragionare.
{Stratega III: Passiva di solo discernimento di illusioni, difesa psionica passiva e immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono.}
+ lavorare.
{Umano: Passiva razziale [Non sviene con il 10% delle energie]}
+ l'esperienza del Costruttore.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva]}

+ la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta x 1, Accetta x 1, Piombo x 1] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borsa degli attrezzi x 3]
+ la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Palina x 15, Corda a tredici nodi x 1]
+ la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio x 1, Martellina x 1, Badile x 1, Sacchetti di gesso x 14, Biglia fumogena x 1]
+ la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+ la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2 (cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1 (+2 CS Forza Fisica, 2 turni) + Erba ricostituente x 1 (+5% energia)] + pezzi di ricambio {Pergamena Spirito del fabbro: ripara un equip danneggiato [Medio]} e coltello.
+ cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]

- note. Serhat incassa il colpo telecinetico e non risponde.
Ringrazio Azazel per la giocata e mi scuso per l'atipico combattimento.

Cos'è un ribelle? Un uomo che dice no.
Serhat Satu

 
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view post Posted on 22/5/2014, 21:54
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C a t a r s i

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.Azazel

» Scrittura: Chiara e concreta. Ho letto i tuoi post con interesse crescente, perché oltre che migliorare progressivamente la qualità dei tuoi post hai saputo creare una vera climax di tensione man mano che andavi avanti. Ho qualche riserva sul post di presentazione, in cui alterni momenti di buon livello a ingenuità e forzature lessicali che lasciano a tratti un po’ di perplessità. L’italiano è pregevole e le scelte lessicali rivelano un certo sforzo di elevarsi al di sopra della media, tuttavia emergono spesso incongruenze nel testo che fanno incespicare la lettura. Lo scritto si legge con facilità ma non coinvolge, forse proprio per il tentativo di utilizzare un linguaggio ricco e curato che potrebbe non essere la scelta migliore per il tuo stile. Il tutto però migliora man mano che procedi nel duello: forse per adattare il linguaggio all’urgenza del combattimento, togli i fronzoli e lasci l’essenziale pur permeando lo scritto di descrizioni soggettive che ben rendono lo stato d’animo di Kel. Poco curata l’introspezione e la storia personale, ma immagino sia un tratto voluto: Kel non mi sembra un pg particolarmente incline alla riflessione o al pensiero.
L’unica vera nota stonata riguarda il post di presentazione, ovvero il pretesto che dà adito al combattimento; non ve n’è alcuno. Kel si butta a capofitto sullo sconosciuto senza alcuna remora, come se fosse normale brasare il primo arrivato con una fiammata. Se Kel fosse un pazzo sanguinario in berserk avrebbe senso, ma nulla nel tono del tuo narrato fa presagire una simile reazione: anzi, tutto il tuo scritto ha un sound molto sobrio, a tratti elegante e a tratti grossolano, ma sempre piuttosto pacato. Quindi questa reazione bestiale risulta molto artificiosa e innaturale.
Ho apprezzato moltissimo il breve riferimento a Sangue Ribelle, centrato e pertinente, oltre che ottimamente abbinato al bonus. L’ultimo post è un po’ sottotono, ma non te ne faccio una colpa: trapela sia da te che dal tuo pg un vago senso di delusione per uno scontro non pienamente vissuto, e come tale non degno di un finale col botto.
» Voto: 7,50

» Strategia: Fantasiosa ed efficace. La mia reazione al tuo primo post attivo è stata un po’ perplessa per l’effetto carrarmato che hai dato: con tutte le passive in uso un semplice attacco fisico avrebbe già avuto un effetto al di sopra della media, ma tu ti scateni fin dall’inizio come se non ci fosse un domani. Aggiusti il tiro fin dal secondo post, che ho trovato nel complesso davvero buono: un’eccellente combinazione tra la tecnica di supporto auspex e la psionica che consente a Kel di dominare senza muoversi di un millimetro dimostra fin da ora che hai in mano le redini dello scontro. Molto buona l’idea del bonus: sebbene non sia direttamente legato all’arena, hai saputo creare un riferimento ancora più importante ed efficace. Ho apprezzato l’uso molto variegato di tecniche che tuttavia hanno sempre avuto il comun denominatore del fuoco in coerenza col tuo pg.

» Voto: 7,75

» Sportività: Non ho niente di particolare da segnalare, se non una piccola nota riguardo al primo post attivo: trovo l’aggressività dimostrata inizialmente un po’ eccessiva, considerando anche quanto segnalato in scrittura. Ti redimi però in fretta, non appena capisci il piano su cui il tuo avversario fissa il duello: apprezzabile l’utilizzo di un unico slot di attacco nel secondo post attivo, quando è palese che potresti benissimo piegare il tuo avversario con facilità fin da ora.

» Voto: 7,00



dra31

» Scrittura: Scarna e scostante. Il primo impatto con un tuo post ha un effetto curioso e affascinante. Riesci con facilità a far entrare il lettore nel mondo di Serhat senza troppi preamboli, in modo ruvido e vagamente fastidioso, rispecchiando il tuo pg. Il tuo narrato è frammentario e spiccio, e ben si adatta al difficile tempo presente che adotti nei tuoi post. Tuttavia non riesci a mantenere le premesse, perché più di una volta scivoli nel passato spezzando la coerenza, e frequenti errori di distrazione disturbano la lettura. Inoltre si tratta di uno stile difficile, che va mantenuto ad alti livelli per non farlo scadere nella banalità. Insomma, è molto più difficile scrivere “come si mangia” che non scrivere in modo elegante. Se scegli la prima opzione devi cercare di superare sempre te stesso, trovando soluzioni stilistiche nuove e più elaborate nella loro semplicità. Altrimenti l’effetto è quello di una scrittura elementare e, alla lunga, noiosa.
Entrando nel vivo del duello, già nel primo post la debolezza del narrato al presente è evidente. Non esiste introspezione, non è dato sapere cosa pensi Serhat, quali siano le sue reazioni all’attacco insensato di Kel. La placidità con cui subisce e si difende sfocia quasi nella stoltezza. Inoltre i pochi movimenti che concedi a Serhat si palesano ben presto come inutili. A che scopo farlo rifugiare in una cella per farlo uscire nel turno successivo come niente fosse?
Al contrario del tuo avversario, purtroppo leggere i tuoi post mi ha dato l’impressione di una parabola discendente. I tuoi post sono brevissimi (lo specchietto è più lungo) e deboli, privi di una qualsivoglia emozione. La personalità di Serhat, così come la sua storia personale, non emerge e risulta appiattita in una monotona pavidità che alla lunga stanca. Non bisogna per forza giocare degli eroi: ma anche un codardo può essere presentato in modo più interessante.

» Voto: 5,00

» Strategia: Fiacca e sprecata. Davanti allo spiegamento di forze del nemico nel primo post attivo, mi aspettavo una reazione più aggressiva: sensazione confermata dal fatto che l’illusione non danneggia minimamente il tuo avversario e anzi, gli consente di tenersi liberi entrambi gli slot d’attacco. Non mi sembra neanche particolarmente astuto infilarsi in una cella senza vie d’uscita, cosa che fai per ben due volte senza che questo abbia il benché minimo senso strategico o narrativo. Molti sono i momenti sprecati: la difesa psionica nel secondo post attivo ti garantisce incolumità, è vero, ma ti preclude un’offensiva efficace. Non è un caso che il tuo avversario se ne esca senza nemmeno un graffio. Anche il bonus è sprecato e banale: non rispecchia in alcun modo l’ambientazione, né il tuo pg. La critica già mossa in Scrittura sull’insensatezza di alcune azioni si riflette anche qui: che senso ha fuggire e cercare di nascondersi quando il tuo avversario ha un auspex attivo per tutto lo scontro?

» Voto: 4,00

» Sportività: Nulla di grosso da segnalare, se non un’errata interpretazione della tecnica avversaria Vetus flammas (utilizzi un medio per difenderti da una tecnica di potenza bassa). Però non posso non biasimare il comportamento leggermente vigliacco che hai fatto tenere al tuo pg. Il tuo avversario si è comportato sportivamente nel cercare di portare avanti il duello ignorando quando possibile la totale mancanza di spunti che gli hai offerto. Ti sei limitato a rannicchiarti in un angolo e scappare, e come già detto in Scrittura questo ha dato l’effetto di un duello scritto svogliatamente - rischiando di pregiudicarne l’integrità (come per fortuna non è successo). Ripeto anche qua: le caratteristiche negative del pg (pavidità, mancanza di voglia di combattere, paura, noia, sciatteria - per esempio) non devono in alcun modo riflettersi nel carattere generale dello scontro, né diventare tratti distintivi di Dra31, ma solo di Serhat.

» Voto: 5,50



Media .Azazel: 7,41

Media dra31.: 4,83

Vincitore: .Azazel
.Azazel ottiene un punto promozione per l'energia verde e 741 Gold
dra31 ottiene 242 gold.


Il vincitore ha diritto ad un post autoconclusivo, senza possibilità di uccidere l'avversario o compiere alcuna azione violenta.

Giudice: Zaide

 
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11 replies since 5/4/2014, 10:36   467 views
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