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I Mostri dell'Oneiron, Schede PnG

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view post Posted on 27/4/2014, 22:53
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I M o s t r i d e l l ' O n e i r o n

Il sogno è la narrazione di periodi nascosti alla nostra vita, pensieri latenti nascosti alla percezione comune e fragile dell'uomo. Un sogno è il manifesto recondito dei nostri desideri, che ci spinge ad immaginare, creare, plasmare in modo che il nostro subconscio, quella parte del pensiero che nessuno di noi può controllare, possa sopire le voglie irrefrenabili, quegli impulsi che suggeriscono violenza e distruzione. L'illogicità è una delle caratteristiche principali del sogno; esso ci appare estremamente illogico, privo delle regole che governano la realtà, privo di un significato facile da comprendere. Agli occhi dei più, esso appare solo un insieme di oggetti senza alcun senso logico. Altre caratteristiche sono la completezza e l'atemporalità, perché prerogativa del sogno è quella di legare qualsiasi forma alberghi in esso per la formazione di un dato obiettivo che sfugge però al senso dell'uomo. Esso può apparire in qualsiasi tempo, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi spazio, perché nel sogno non vi sono limiti se non quelli che lo stesso inconscio che lo origina potrebbe stabilire. Esso è infine difficile, se non impossibile da ricordare con esattezza. Nessun individuo è infatti in grado di dire per certo cosa ha sognato, quali erano le modalità sotto le quali il sogno si era presentato e perché lo abbia fatto; una sorta di autodifesa del nostro cervello che ci impedisce di destabilizzare le norme che regolano la nostra esistenza. Ecco perché spesso si afferma che non esista realmente il sogno, non lo si rileva perfettamente e si dubita del suo avverarsi.
Eppure il sogno esiste, ed è ben più di ciò che crediamo.
Proprio perché figlio del subconscio, il sogno utilizza un linguaggio estraneo ai più, che maschera gli intenti e cela il desiderio, rendendosi quasi incomprensibile, incapace di darsi voce agli occhi del sognatore. Per quanto difficile, però, questo linguaggio non è del tutto un mistero. Esso può essere decifrato e studiato allo stremo di un qualsiasi linguaggio naturale, dotato di suoi propri simboli e sue proprie manifestazioni percettive, capaci di raggirare i sensi dell'uomo e travolgerlo in un vortice di sensazioni uniche, un estasi in grado di risollevare o demolire del tutto l'animo di un individuo.
Ma cosa succede quando qualcuno riesce a trovare il modo per capire questo linguaggio? Sicuramente sarebbe un qualcuno felice, in grado di soddisfare le voglie più segrete e perverse del suo subconscio. Potremmo dire che questo qualcuno sia in grado di raggiungere quella condizione da tutti chiamata felicità, la cui ricerca spasmodica altera il corso del tempo e dello spazio.
Se fosse il sogno stesso a poter comprendere il linguaggio dei sogni? Beh, in quel caso non ci sarebbe spazio per nessuno, se non per i suoi mostri.

La manifestazione di un sogno può avvenire secondo diverse modalità; quattro, per la precisione, sono i gruppi che raccolgono le diverse caratteristiche che plasmano un sogno: Raffigurazione, Condensazione, Sostituzione e Spostamento. Il mondo dei Sogni e delle Ombre ha definito una dimensione ove poter realizzare le proprie opere più perfette, quelle figure particolari che rappresentano alla perfezione ciò che un sogno può realmente essere.
Così sono nati i Quattro Mostri dell'Oneiron.

 
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Gohdius ~ Raffigurazione del Sogno


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Artista del Sogno. {Mezzodemone}
Senzacuore. {Negromante, Mago}
Figlio del Sogno. {Evocatore ~ Terzo Livello}
Mostro dell'Oneiron. {Raffigurazione}

Capacità Straordinarie. {4 Capacità straordinarie. 2 Ingegno - 2 Volontà}


Gli fu data la possibilità di creare tutto ciò che voleva,
tranne ciò di cui realmente aveva bisogno.
Un cuore.


Si dice che chi è senza cuore sia incapace di provare emozioni, che viva una vita fatta solo di pulsioni ed istinti, alla ricerca della soddisfazione dei propri bisogni primari, senza affatto considerare ciò che di latente risiede nel mondo; i significati nascosti, le impressioni, le idee. Quando Godhius fu creato, egli ricorda solo di aver provato un dolore indescrivibile al petto, lì dove tutti gli altri avevano un cuore, o comunque affermavano di averlo. Perso nei meandri delle ombre dell'Oneiron, egli iniziò a disegnare le emozioni che avrebbe tanto voluto provare, un giorno, gioie e tristezze che avrebbero finalmente scosso il suo animo impassibile. Più andava avanti con questa attività, più egli diveniva bravo, in grado di rappresentare al meglio ciò di cui necessitava, fornendo una definizione operativa che nemmeno l'uomo era riuscito a cogliere. Che cos'è la felicità, ad esempio? Forse un fenomeno connesso ad un sorriso o ad una euforia generale del nostro corpo, o ancora è un insieme di ricordi che fanno diminuire la nostra tensione. Forse sono tutte queste cose, o forse non lo è nessuna di queste. Per Godhius, la felicità è vedere l'ombra, nascondersi in essa, disegnare. La tristezza, al contrario, è dover uscire alla luce, esposto ai pericoli del mondo reale, senza i suoi amati disegni. Con il suo approccio, Godhius fu in grado di definire qualsiasi emozione esistente, raggruppandole in due grandi gruppi: cose che lo facevano stare bene e cose che lo facevano stare male. E per quanto egli non avesse mai provato anche solo una singola emozione, le definizioni che adottava riuscivano a farlo avvicinare ad esse, come se disegnandone le dinamiche, egli riuscisse ad immergersi nei colori e nella grafite per sentirle, al pari di chi possiede un cuore.

Molto spesso Godhius si è trovato a chiedersi per quale motivo egli non possegga un cuore, eppure sembra che la risposta sia così ovvia da non doverci pensare. Egli è un mostro, un artefatto delle ombre, figlio dell'Oneiron; ne è perfettamente conscio, non ha mai provato a rinnegare la propria natura, se di natura si può parlare. Un mostro, di fatto, non ha bisogno di un cuore, perché senza può essere ben più efficace, può non pensare ai rimorsi, può ignorare la coscienza piena del mondo e concentrarsi sulla coscienza di sé, quel tipo di coscienza che si focalizza specificamente sulla propria persona e il proprio stato di mostro. Egli è estremamente concentrato su sé stesso, talmente concentrato da poter creare un proprio autoritratto.

Godhius è un enorme manichino di stoffa con un'enorme voragine al posto del cuore. In quanto derivante dall'Oneiron, egli è estremamente avvezzo all'uso di arti oscure ed oniriche; è solito utilizzare il proprio album da disegno per lottare contro le insidie del mondo esterno, disegnando i propri amici e richiamandoli in battaglia al suo fianco. Di fatto, il suo album sembra possedere degli strani poteri, poteri talmente grandi che anche gli altri Mostri dell'Oneiron sembrano averne paura.


Dare figura al sogno è molto importante, lo rende chiaro al senso della vista, lo si rende percepibile, vivo.

 
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Reshh' igh ~ Condensazione del Sogno


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Furia del Sogno. {Mezzodemone}
Cavallo di Troia. {Guerriero, Paladino}
Mezzo del Sogno. {Guardiano ~ Terzo Livello}
Mostro dell'Oneiron. {Condensazione}

Capacità Straordinarie. {8 Capacità straordinarie. 6 Costituzione - 2 Riflessi}


Egli riesce a correre per giorni interi, senza mai stancarsi,
assecondare le proprie voglie non è nel suo stile.
Egli distrugge.


Una creatura senza volontà propria, in grado di correre per giorni interi nelle dimensioni dell'Oneiron senza mai fermarsi. Essere vivi non coincide sempre con l'essere coscienti di sé stessi, dotarsi quindi di una volontà propria in grado di indirizzare le proprie azioni verso un dato obiettivo. Può accadere che la propria esistenza rimanga certa, solida, pur senza volontà. Pur senza coscienza. E può anche accadere che chi è senza volontà strappi ai sogni la voglia irrefrenabile di ricrearsi, di esplorare, di completarsi con la materia che lo circonda, senza però cadere vittima della ricerca spasmodica di una propria coscienza, facendola addirittura apparire come una condizione di benessere, una sorta di stato simbolo grazie al quale non sei costretto a sacrificare nulla, ottenendo invece la più grande delle capacità: la follia. Reshh'igh è questo; il risultato di uno squilibrio dimensionale che ha generato un concentrato di follia e devastazione senza freni, incapace di essere domato o addomesticato. Egli conduce la propria esistenza solo nei confronti della follia, quella forza che lo mantiene in vita nonostante l'alto prezzo da pagare per l'inconsapevolezza e la mancanza di coscienza che, lentamente, deturpa il suo corpo con enormi necrosi e lacerazioni; ferite che spaventerebbero anche il più forte degli uomini, ma che nulla suscitano in chi è senza un briciolo di coscienza e che agisce secondo il principio della realtà e dell'esperienza, che definisce delle regole di condotta che nulla hanno a che vedere con la volontà. Nessun obiettivo, un prezzo enorme da pagare e una voglia irrefrenabile di distruggere tutto ciò che gli si pone innanzi.

Incapace di provare rimorso, Reshh'igh è una creatura senza alleati; ai suoi occhi tutto appare come un bersaglio da distruggere, persino le ombre che risiedono nella sua stessa dimensione dei sogni. Egli è incapace di prevedere alcuna sua mossa, né di programmarne una, perché solo la follia può dare un senso alla propria esistenza, facendolo agire come un'automa distruttivo in preda ad un errore di programmazione che lo porta a voler demolire tutto. Il mondo intorno a lui appare come semplici granelli di sabbia, incapaci di fermarlo. Una forza inamovibile pronta a distruggere il mondo intero.

Reshh'igh è un'enorme creatura dai tratti animali, simili a quelli di un cavallo dalle dimensioni gargantuesche. Il corpo, carne in putrefazione verniciato del proprio sangue, sembra essere la sua arma preferita; riesce infatti a staccare a morsi pezzi del proprio corpo per combattere contro il nemico. Furioso ed iracondo, egli sembra non volersi fermare mai, come in una sorta di stato di infinita pressione che lo porta a non cedere in combattimento finanche sul suo corpo sia rimasto un briciolo di follia. Si lancia in cariche micidiali contro i propri avversari, per poi divorarne i corpi.


Rendere reale il sogno è sicuramente la caratteristica più importante che il tatto richiede, perché è vero solo ciò che si può toccare con mano.

 
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Khreel ~ Sostituzione del Sogno


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Maestro del Sogno. {Avatar Demoniaco}
Ombra della notte. {Negromante, Mentalista}
Maestro del Sogno. {Illusionista ~ Terzo Livello}
Mostro dell'Oneiron. {Sostituzione}

Capacità Straordinarie. {5 Capacità straordinarie. 3 Agilità - 2 Intuito}


Eccolo, il fantasma che corre nelle dimensioni del sogno,
pronto ad assalirti e a rubare la tua identità per sempre.
Vivere nell'ombra e sparire.


Chi è abituato a vivere nell'ombra, smette di esistere in presenza della luce. Un fantasma, una presenza incorporea che vaga nei meandri dell'Oneiron, un mondo fatto di ombre e sogni. Khreel non è altro che uno spirito, sempre alla ricerca della propria identità. Gli è stata sottratta, almeno così dice, mentre si nasconde nelle ombre del suo mondo perfetto, infastidito dalla luce che penetra dalle piccole fessure che il mondo reale crea. Khreel sostiene di aver avuto un'identità, quando fu creato, ma che questa gli fu rubata dalla luce, quella dannatissima luce che filtrava nell'Oneiron era riuscita a rubargli l'anima, rendendolo a tutti gli effetti un mero spettro vagante. Da quando è in grado di utilizzare il potere insito in lui, però, Khreel è come impazzito, non riesce a sopportare neanche un minimo di luce e cerca sempre riparo nell'ombra. Non si lascia avvicinare da nessuno, è irascibile e, imperterrito, continua a cercare la propria identità senza fermarsi un secondo, convinto che qualcuno possa conservarla come un tesoro prezioso. Vivere senza un'identità, a suo dire, è come essere ciechi, sordi e muti nello stesso momento. Chiusi in sé stessi, risulta impossibile aprirsi agli altri, perché è impossibile conoscere ciò che di sé si vuol lasciar conoscere. Una vita verso l'inconsapevolezza e verso l'accettazione di un sé evanescente, criptico ed indefinito, incapace di dare uno sguardo all'insieme, sia esso costituito da sogni e ombre o da luce e realtà. Un continuo nascondersi senza però perdere le proprie tracce, unica fonte di stabilità che si è in grado di ottenere. Una vita che non è vita, ecco come il Maestro del Sogno giudica il proprio viaggio verso la morte.

Egli corre nella speranza di ottenere la sua identità, quella grande forza che gli permetterebbe di divenire finalmente completo. Nel farlo, egli ha sviluppato la tendenza ad assumere l'identità di altre persone, per mascherare il proprio senso di vuoto. Egli può infatti assumere sembianze diverse in continuazione, lasciando solo un elemento che faccia da senso comune a tutte: una maschera di ottone, consumata dal tempo e dalla distorsione presente nel mondo dei sogni, la maschera che da sempre nasconde la sua vergogna. E' quindi impossibile affermare chi sia realmente Krheel, perché un momento è una semplice ombra, il momento dopo uno spiraglio di luce. Tutti e Nessuno.

Khreel è uno spettro, un'ombra gigante che plasma il proprio corpo come materia informe, assumendo sempre una nuova traccia. Maestro delle illusioni e degli inganni, egli preferisce combattere all'interno di zone d'ombra, lì dove si sente sicuro ed in grado di logorare la mente di chiunque osi ostacolare il suo cammino. E' estremamente raro vederlo combattere faccia a faccia contro il proprio nemico, preferisce piuttosto creare situazioni a lui favorevoli e distruggere l'avversario con astuzia, senza mai affrontarlo in campo aperto. Di fatto, egli odia essere visto da altri.


Il sogno è un flash non plasmabile che muta in continuazione, spostandosi da uno stato di coscienza ad un altro.

 
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Ighhs, Derhs, Cohls ~ Spostamento del Sogno


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Striscianti del Sogno. {Mezzodemone}
Serpenti Infidi. {Sciamano, Guerriero, Mago}
Veleno del Sogno. {Duellante ~ Terzo Livello}
Mostro dell'Oneiron. {Spostamento}

Capacità Straordinarie. {8 Capacità straordinarie. 4 Agilità - 4 Forza}


Strisciano e si avvicinano, pronti ad assaggiare il tuo corpo,
veloci e silenti, precisi come cecchini. Manifestazioni del sogno,
il loro veleno ti ucciderà.


Cosa succede quanto tre personalità totalmente diverse vengono proiettate in uno stesso corpo? Alcuni direbbero che vi sarebbe distruzione, altri affermerebbero di trovare una coabitazione forzata, che non lascia spazio al volere o agli intenti di una delle parti. All'interno dell'Oneiron tale evento è accaduto nel tentativo di stabilizzarne una dimensione. Ighhs, Derhs e Cohls erano considerate al pari di divinità nelle dimensioni fatte di ombre e sogni dell'Oneiron, talmente forti da poterne assumere il comando da un momento all'altro. Quando la dimensione nella quale vivevano stava per cedere però, dovettero mettere da parte gli antichi rancori - dovuti principalmente alla sete di potere e di supremazia - e collaborarono al fine di ristabilirne l'ordine. Qualcosa però andò storto; nel loro tentativo, essi vennero trasformati in enormi creature striscianti e riunite in un unico corpo. Tre personalità diverse, un unico corpo. All'inizio vi fu distruzione, poi coabitazione forzata, infine la pace. Tutti e tre compresero che unendo le loro forze avrebbero potuto ottenere dei risultati strabilianti, e così fu. Lentamente, ma inesorabilmente, le tre creature divennero talmente affini da riuscire a coabitare, ma soprattutto da riuscire a cedere per le volontà degli altri, dando vita ad un'unica volontà, pronta a spazzare via il proprio nemico ed anche i propri alleati, se il contesto richiedesse tale azione. In fondo, insieme, loro tre, non hanno bisogno di nessun altro, perché enorme è il loro potere, distruttiva la loro volontà. Eppure ancora ricordano, singolarmente, i momenti che hanno vissuto da soli, quando ancora erano separati; li rimpiangono, a volte, eppure il passato viene subito coperto dalla forza che l'unione ha concesso loro.

Anche per una triplice identità è possibile sentirsi sola. Vi sono dei momenti in cui Ighhs, Derhs e Cohls si sentono estraniati dal mondo, incapaci di realizzare un'effettiva coesione tra l'Oneiron e la realtà, quella realtà che tanto li spaventa e che potrebbe considerarli solo delle creature da abbattere. Nel corso del tempo i tre serpenti hanno creato uno scudo nei confronti del prossimo che li ha spinti a rinchiudersi in un proprio mondo fatto di melodie e danze. Essi infatti si avvinghiano tra di loro e lo sfregare delle squame produce una melodia la cui forza devastatrice cresce al crescere della vicinanza dei loro corpi. Sempre più vicini, così da formare un solo corpo ed una sola mente.

Ighhs, Derhs e Cohls sono tre enormi serpenti riuniti in un unico grande corpo; pur disponendo ognuno della propria porzione di pelle, infatti, essi sembrano agire secondo meccaniche e volontà comuni. Non temono la sconfitta, perché ritengono di appartenere ad un livello superiore dell'essere, qualcosa che trascende i limiti dell'uomo e dello stesso Asgradel, il potere dei miracoli. Essi non si arrendono mai, non vacillano e continuano a combattere anche nel caso in cui uno dei tre sia stato messo fuori combattimento. Ognuno predilige un diverso approccio alla sfida, eppure insieme riescono a dare vita a melodie devastanti in grado di dilaniare la volontà dei propri avversari.


Il sogno non è statico, ma, al contrario, riesce a connettere i vari elementi che lo compongono con estrema facilità e destrezza, completando il quadro criptico che è intenzionato a formare.

 
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