Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Brawl in Taanach, Astrid vs Zharr

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Wolfo
view post Posted on 8/5/2014, 20:07





Astrid (gialla, G) vs Zharr (verde, E)
─ ─ ─

Tipologia: duello ufficiale.
Primo post: Astrid.
Player Killing: off.
Premio in palio: -
Durata: 1 post di presentazione e 5 post di combattimento.
Tempi di risposta: nessun limite di tempo.

Arena: Nuova Taanach, scuola di piacere di Ros.
Ros è una vecchia signora sui sessant’anni proprietaria della “scuola di piacere di Ros”, un piccolo bordello dove è possibile crogiolarsi tra i peccati di gola e lussuria. Il posto non è tra i migliori, si trova in una zona piuttosto isolata di Taanach, e non vanta di una grossa fama.
Frequentato da esseri vili e meschini, si tratta di uno dei più economici bordelli del quartiere, covo perfetto per ricettatori e per chi vuole ottenere qualche informazione in più. Appena fuori dall’ingresso si estende una piccola piazza, povera e vuota.
Per quanto riguarda la location del duello, si faccia riferimento a questa immagine: link.
I giocatori possono inserire/descrivere ogni PnG di sorta, Ros compresa.

 
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Ashel
view post Posted on 9/5/2014, 10:21






- Ripetimi un po' il suo nome...?

Astrid, paziente, ripeté di nuovo tutto quanto alla donna, questa volta più lentamente e facendo attenzione ai dettagli che avrebbero potuto aiutarla a ricordare.
Ci fu qualche momento di silenzio in cui Ros parve sinceramente tentare di richiamare alla coscienza un nome, un volto, o anche solo un'immagine vaga; ma poi se uscì con un'alzata di spalle e per la mezz'orca anche quella possibilità di ritrovare la sua vecchia compagna si volatilizzò di colpo, così come si era manifestata.

- Mi spiace. Ma sai, qui a Taanach spesso le persone cambiano nome, identità. A volte, aggiunse poi con un sorriso maligno, preferiscono non essere trovate.

- Non è il suo caso.

L'anziana donna le rivolse un'occhiata che le parve indecifrabile, come se provasse per lei una strana forma di pietà. Ne aveva viste di tragedie nella sua vita, in fondo tutte le ragazze che le erano passate per le mani avevano una storia triste alle spalle e benché fossero passati tanti anni e ci avesse fatto il callo, delle volte riusciva a provare ancora un po' di compassione e desiderava spesso aiutare quelle povere anime. Stimolata da un bel sacchetto di monete, magari.
Astrid la ringraziò brevemente prima di essere accompagnata fuori, nel corridoio, l'odore di profumi e incensi a basso costo le bruciò le narici.
Taanach era piena di bordelli, bastava fare le domande giuste alle persone giuste per ottenere qualcosa, minacciando qualcuno e pagando qualcun altro. Stava cominciando ad abituarsi a quella città infernale, e anche se ora la Purgatory era sparita e non c'erano più i Guardiani a pattugliare le strade niente era cambiato nel tessuto dei bassifondi. Salvo che erano aumentate le spie, e bisognava fare attenzione a chiunque, persino alla propria ombra, poiché anche i muri hanno orecchie e tutti avevano dei segreti che potevano essere venduti - o comprati.
Il bordello di quella vecchia era fatiscente e malmesso, le pareti cadevano a pezzi e l'intonaco era sparito da tempo; un puzzo di umidità e di sporcizia aleggiava tutto intorno mentre frequentatori di ogni genere facevano il loro ingresso da una tenda rattoppata che dava direttamente sul vicolo.

- Comunque, se sentirò qualcosa te lo verrò a dire.

Astrid si voltò, scrutò la donna quando ancora era immersa in quelli e altri pensieri. Il pesante strato di trucco sul viso provava a nasconderne i tratti della vecchiaia; ma le rughe sulla fronte, la pelle raggrinzita e cadente, i capelli bianchi e stropicciati sembravano annullare efficacemente quel debole quanto patetico tentativo.

- Certamente. E' molto importante per me.

A garanzia di quell'accordo c'erano quel sacchetto di monete che Astrid aveva lasciato sul tavolo, nell'altra stanza, e la promessa di ottenerne altri.

- Oh, non preoccuparti, mia cara. Si coprì il viso con la mano mentre rideva. Ho tanti uccellini sparsi per la città! Però...

Si mise le braccia sui fianchi e allargò le gambe in una posa sgraziata, poi si erse su di lei con una pacata, distante autorevolezza matriarcale e per un momento parve molto più alta di quanto non fosse.

- Cerca di non fare troppe domande. Stai distante dai guai e non portarne qui, da me e dalle mie ragazze.

La mezz'orca si ritrovò a fissarla con rispetto, anche se non sapeva bene perché, poi bofonchiò qualcosa e scivolò via, lungo il corridoio, cercando di evitare le donne che entravano e uscivano da sole o con qualche cliente.
L'odore acre del sudore e degli incensi la infastidì e desiderò solo uscire, andarsene fuori a prendere un po' di aria.
Si chiese se sarebbe mai riuscita a ritrovare Ariel, dopo tutti quei mesi avrebbe anche potuto essere stata venduta a qualche altro padrone, in qualche altra città che magari non aveva mai sentito nominare, sarebbe potuta persino essere morta.
Quella prospettiva l'annichilì per un momento, poi fu costretta a tornare alla realtà di quella casa di piacere di terzultima qualità dopo aver sbattuto con violenza contro qualcuno, andandogli praticamente addosso.
Un nano, o qualcosa di simile. Sentì le sue mani su di lei; probabilmente, pensò, era troppo ubriaco per rendersi conto che non era disponibile.

- Levati.

Il suo alito alcolico la disgustò e si scostò subito per guadagnare, con ampie e rapide falcate, l'uscita del bordello.

~

L'aria del vicolo puzzava di piscio e il caldo, nonostante fosse notte inoltrata, era soffocante, ma almeno era fuori da quel bugigattolo.
Fece qualche passo verso la via principale, avrebbe fatto qualche altro giro e poi avrebbe trovato un posto in cui dormire, una bettola o tutt'al più un giaciglio all'angolo della strada.

- Ehi!

Il giorno seguente avrebbe dovuto raggiungere Gurz nei bassifondi della città vecchia, le aveva detto di avere un lavoro per lei, senz'altro niente che non sarebbe riuscita a sistemare rapidamente.

- EHI!

Si voltò, seccata, per vedere se ce l'avessero con lei. Quella notte era di pessimo umore, era da quando era scappata dalla Riva di Ghuthir che girava i bordelli di quella città del cazzo e non aveva ancora cavato un ragno dal buco; era frustrata e delusa, sapeva di non avere troppo tempo da perdere con quegli ubriachi cenciosi che le chiedevano del denaro o che volevano solo attaccare briga.
Li avrebbe conciati per le feste, quella non era proprio la serata giusta.



Astrid



Stato fisico: Ottimo
Stato psicologico: Ottimo, irritata
Energia: 100%

Classe: Cacciatore
Talento: Tiratore
Armi: Arco lungo (15/15), Pugnale
Pericolosità: G
Energia: Gialla

Abilità razziale:
CITAZIONE
~ Sangue guerriero - I mezz'orchi sono nati come una razza di super mercenari. La loro potenza e le loro discrete abilità in qualsiasi campo li hanno resi inevitabilmente una delle razze più popolari fra le fila di un esercito, e le più utili. La stessa razza, intuendo che questo era uno degli unici modi che aveva per poter continuare a vivere senza subire notevoli discriminazioni, si è evoluta in questa direzione, per poter divenire l'unica e vera razza guerriera.
Grazie a questa "Evoluzione", i mezz'orchi si sono talmente abituati a combattere sempre in prima linea da poter sopportare e "ignorare" il dolore in battaglia. Questo non significa che non lo avvertono, certo, ma saranno talmente in grado di sopportarlo che sarà difficile vedere un mezz'orco soffrire a meno di non tagliargli un braccio, o ricoprirlo di ferite notevolmente profonde.
Questo permette quindi loro di continuare a combattere sempre e comunque, senza fermarsi, fino alla morte, rendendoli estremamente pericolosi in battaglia.

CS: 1 Maestria nell’uso delle armi

Passive attive:
CITAZIONE
Tiratore
» Effetto sulle capacità: i portatori di questo talento godranno di una mira straordinaria. Questa capacità ha il valore di un singolo CS passivo alla Maestria nell'uso delle armi non cumulativo con gli altri livelli del Talento.
» Effetto passivo: la prima capacità che caratterizza i possessori di questo talento è indubbiamente le loro mira ineccepibile in qualsiasi condizione. Essi saranno in grado di scorgere con precisione il proprio bersaglio anche quando quest'ultimo non è che un'ombra fra le ombre, si nasconde fra i rami di una fitta boscaglia o è soltanto una sagoma al di là di uno spesso banco di nebbia. In termini tecnici ciò non significa che i loro colpi andranno sempre a segno, ma che essi sono sempre in grado di prendere la mira sul proprio avversario fintanto che sono in grado di vederne almeno parzialmente la figura, come se nulla possa impedire ai loro occhi di seguire con precisione millimetrica gli spostamenti della preda che ancora possono scorgere.

Attive utilizzate: -

Riassunto: Astrid si trova nella casa di piacere di Ros mentre sta indagando sulla sua vecchia compagna che vorrebbe ritrovare al più presto; uscendo va a sbattere contro Zharr e lo liquida brutalmente prima di uscire in strada.

Note: Io e Wolfo ci siamo accordati sulle modalità dell'incontro ^_^
A te la penna!
 
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Wolfo
view post Posted on 10/5/2014, 11:20





Erano trascorsi diversi giorni dalla guerra sulla costa dello Zar e dall’incontro con quel dannato predicatore senza nome. Zharr portava ancora sul suo corpo le cicatrici della battaglia e, in fondo al cuore, sentiva un dolore senza pari.
In quel frangente era stato investito dai ricordi che, come serpenti, si erano insinuati nella sua mente per farlo vacillare. Tutto quello di cui aveva bisogno era di non pensare. Ros e le sue puttane sarebbero state una distrazione perfetta. Avrebbe annegato i suoi problemi nell’alcol e, se ci fosse stata l’occasione, si sarebbe sfogato con qualche baldracca.
Sospirò, mentre si portava alla bocca il boccale ricolmo di birra (o qualcosa di simile), e regalava alla sua mente la visione di una robusta donna che si dimenava sopra la sua virilità.
Improvvisamente, quella stessa donna si diresse verso l’uscita. Probabilmente mosso dall’ebrezza della bevanda, cercò di afferrarla per un braccio, pretendendo un po’ di compagnia.

« Levati. »

Respinto. Senza troppe difficoltà, tra l'altro.
Un gruppo di ubriaconi scoppiò a ridere, indicando il nano e il suo insuccesso. Con fare arrogante, apostrofò quella gentaglia con uno sguardo e si diresse verso l’uscita.

« Ehi! »

La voce fu spezzata da un gemito di tosse.
Sputò per terra, e si soffermò sul strada, lastricata di pietre color cenere. Osservò per qualche secondo le venature di ogni singola lastra, ritornando in sé subito dopo. Fece chiarezza nella sua mente gettando a terra il boccale di birra, frantumandolo.

« Ehi! »

Urlò, questa volta con decisione.
Aspettò che la giovane donna gli regalasse il suo sguardo, prima di sorridere e gettare il martello - che portava sulla schiena - qualche metro più lontano, appoggiandolo al muro della locanda.
Inarcò le spalle, impettendosi per vantare il suo fisico e si accarezzò la barba grigiastra.
La notte era calda, afosa. Poche luci illuminavano la piazza, dipingendo sui presenti delle sfumature tenebrose e cineree. La casacca in pelle di Zharr risultava molto più scura sotto quella luce, nascondendo molti particolari tra cui le cuciture color pece e i motivi scarlatti della cintura. Le ombre nascondevano anche la sua mano sinistra che, con cautela, rimaneva dietro il busto del nano per non mostrare la ferita. Non che fosse un problema: erano a Taanach, e una mano in parte mutilata non era di certo strana.
Si schiarì la voce, per porgere il suo invito, ma il suono che ne scaturì fu più simile a un ordine.

« Sei stata scortese, piccola.
Io sono Zharr. »


Gli lanciò qualche spicciolo ai suoi piedi, pensando che la donna avrebbe fatto tutto quello che voleva con un po’ di monete d’oro. Zharr era convinto che la giovane straniera fosse una delle baldracche di Ros. Soffermandosi sui suoi lineamenti e sul suo fisico, il nano era giunto alla conclusione che - probabilmente - la nuova ragazza era una delle migliori.

« Non farti desiderare. »


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

» Stato fisico: indenne;
» Stato psicologico: indenne;
» Energia: 100%;

» CS: 2 (forza);

» Equipaggiamento: Martello da guerra (a terra), buckler (un piccolo scudo, legato al braccio sinistro);

» Note: Buon duello! ^^ Per qualsiasi dubbio, MPizzami pure!


- - - - - - - - - -


» Passive:

» Zharr non sente i morsi della fame, non ha bisogno di bere se non quando gli aggrada e non risente della fatica durante il combattimento, anche qualora questo dovesse protrarsi a lungo; ciononostante sverrà al 10% delle energie come qualsiasi altro.

» Zharr è in grado di utilizzare armi di grandi dimensioni come se fossero equipaggiamenti normali.

» Zharr è in grado di ignorare il dolore, così da non farsi influenzare dalle ferite subite (eventuali ferite andranno considerate per la loro importanza, come di norma).


- - - - - - - - - -


» Attive:

-

 
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Ashel
view post Posted on 11/5/2014, 10:14






- Sei stata scortese, piccola. Io sono Zharr.

Le monete tintinnarono sul terreno, il rumore rimbombò brevemente nel vicolo buio in un modo che Astrid trovò del tutto irritante.
Quel nano che aveva urtato poco prima stava ritto dinnanzi a lei, a pochi passi di distanza, il petto gonfio di orgoglio e il viso accigliato, come di chi è stato ferito nella sua virilità.
Un pesante, gigantesco martello da guerra giaceva ai suoi piedi, evidente prolungamento ideale delle sue abilità amatorie.
L'espressione di Astrid, cristallizzata in una smorfia infastidita, a breve mutò piuttosto in un'altra decisamente sorpresa, e quello che era nato come un risolino sommesso esplose infine in una risata sguaiata che sgorgò spontaneamente dalla giovane senza ch'ella riuscisse a controllarsi.

- Devi essere proprio ubriaco, nano, per scambiarmi per una delle baldracche di Ros.

Beh, non era poi del tutto vero. In fondo Astrid era nata in un bordello e la sua vita da schiava le aveva risparmiato ben poche esperienze.
Ma questo il nano non lo poteva sapere; e in fondo sarebbe bastato un rapido sguardo ai suoi abiti e ai suoi modi per rendersi conto che per quella sera il suo corpo e le sue prestazioni amorose non erano in vendita.
Chissà perché, da quando era arrivata in quella città puzzolente non aveva fatto che incontrare gente che la minacciava o che provava ad ucciderla. Prima quello psicopatico di Dave, che per sua fortuna non aveva più rivisto dopo la scomparsa della Purgatory, poi l'orchessa che aveva provato a sbudellarla nei bassifondi di vecchia Taanach. E come dimenticare il nano che aveva ammazzato con una freccia in fronte, con quell'ascia gigante che per poco non l'aveva tagliata in due.
Si domandò per quale ragione i nani fossero ossessionati dalle armi giganti. Anche se, a ben pensarci, la risposta era abbastanza evidente.
La giovane imbracciò il suo arco e incoccò una freccia. Non voleva fare troppo male a quel povero ubriacone, solo spaventarlo e farlo tornare dalle sue puttane. Era stanca, frustrata, e a ben vedere l'ultima cosa che desiderava era ingaggiare una rissa in mezzo alla strada.
L'ultima volta che l'aveva fatto - non per sua volontà - aveva quasi rischiato di essere ammazzata.

- Fai il bravo: alza i tacchi e vattene. Il tuo denaro non mi interessa.

Mirò con attenzione - il nano distava da lei poco meno di una decina di metri- e sparò il suo primo dardo diretto alla coscia destra del nano mentre questo esibiva il suo corpo muscoloso e prestante.
Come spesso capitava, anche lui avrebbe voluto inscenare una conquista ai danni della prostituta avida di denaro; e quella strategia avrebbe senz'altro funzionato con qualunque donna dei bassifondi decisa ad accondiscenderlo nelle sue strane fantasie maschili.
Ma non era il caso di Astrid. Incoccò un'altra freccia e questa volta mirò alla spalla destra; il dardo era intriso di un veleno paralizzante che gli avrebbe almeno parzialmente impedito i movimenti.
In questo modo, mezzo azzoppato, ferito al braccio che avrebbe dovuto reggere la sua arma e intorpidito a causa del veleno, si sarebbe arreso e avrebbe preferito trovare una donna più disponibile e senz'altro meno capricciosa.
Del resto, a mancare a Taanach non erano certo i bordelli.




Astrid



Stato fisico: Ottimo
Stato psicologico: Ottimo
Energia: 100 - 5 - 10 = 85%

Classe: Cacciatore
Talento: Tiratore
Armi: Arco lungo (13/15), Pugnale
Pericolosità: G
Energia: Gialla

Abilità razziale:
CITAZIONE
~ Sangue guerriero - I mezz'orchi sono nati come una razza di super mercenari. La loro potenza e le loro discrete abilità in qualsiasi campo li hanno resi inevitabilmente una delle razze più popolari fra le fila di un esercito, e le più utili. La stessa razza, intuendo che questo era uno degli unici modi che aveva per poter continuare a vivere senza subire notevoli discriminazioni, si è evoluta in questa direzione, per poter divenire l'unica e vera razza guerriera.
Grazie a questa "Evoluzione", i mezz'orchi si sono talmente abituati a combattere sempre in prima linea da poter sopportare e "ignorare" il dolore in battaglia. Questo non significa che non lo avvertono, certo, ma saranno talmente in grado di sopportarlo che sarà difficile vedere un mezz'orco soffrire a meno di non tagliargli un braccio, o ricoprirlo di ferite notevolmente profonde.
Questo permette quindi loro di continuare a combattere sempre e comunque, senza fermarsi, fino alla morte, rendendoli estremamente pericolosi in battaglia.

CS: 1 Maestria nell’uso delle armi

Passive attive:
CITAZIONE
Tiratore
» Effetto sulle capacità: i portatori di questo talento godranno di una mira straordinaria. Questa capacità ha il valore di un singolo CS passivo alla Maestria nell'uso delle armi non cumulativo con gli altri livelli del Talento.
» Effetto passivo: la prima capacità che caratterizza i possessori di questo talento è indubbiamente le loro mira ineccepibile in qualsiasi condizione. Essi saranno in grado di scorgere con precisione il proprio bersaglio anche quando quest'ultimo non è che un'ombra fra le ombre, si nasconde fra i rami di una fitta boscaglia o è soltanto una sagoma al di là di uno spesso banco di nebbia. In termini tecnici ciò non significa che i loro colpi andranno sempre a segno, ma che essi sono sempre in grado di prendere la mira sul proprio avversario fintanto che sono in grado di vederne almeno parzialmente la figura, come se nulla possa impedire ai loro occhi di seguire con precisione millimetrica gli spostamenti della preda che ancora possono scorgere.

Attive utilizzate:

CITAZIONE
~ Mira infallibile
Il cacciatore mira e colpisce con estrema precisione il bersaglio prescelto per il suo prossimo attacco.
La tecnica ha natura fisica. Il caster può lanciare un attacco di precisione tanto estrema da non mancare sicuramente il bersaglio. Questi, pertanto, dovrà combinare la tecnica con un qualunque attacco, anche fisico, scelto tra quelli normalmente a sua disposizione: l'effetto, infatti, consisterà proprio nella circostanza che tale attacco raggiungerà sicuramente il bersaglio, prescindendo dalla sua posizione o dalla sua distanza, e arrecherà comunque un danno pari a Basso ove colpisca. La tecnica è istantanea e potrà essere accompagnata da effetti scenici che giustifichino il potenziamento della mira, anche legati alle armi o alle capacità del personaggio, purché non si leghi ad essi effetti che prescindano o non siano correlati alla tecnica per se stessa.
Consumo di energia: Basso

CITAZIONE
~ Dardo immobilizzante
Astrid spara un dardo o uno speciale proiettile che, se andato a segno, è in grado di causare un danno pari al consumo legato a una sensazione di paralisi. L'effetto perdura per due turni.
Tecnica fisica.
Consumo energia: Medio

Riassunto: Astrid ride in faccia a Zharr e lo intima a togliersi di torno e cercarsi qualcun'altra. Lo attacca prima con Mira infallibile e poi con Dardo paralizzante.

Note: -
 
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Wolfo
view post Posted on 13/5/2014, 21:32





« Devi essere proprio ubriaco, nano, per scambiarmi per una delle baldracche di Ros. »

Sorrise alla sua spavalderia.
Zharr non era solito tollerare simili vezzeggiativi; detestava essere chiamato “nano”, come per rimarcare la superiorità di una stirpe su un’altra. Tuttavia, la giovane donna non sembrava appartenere alla razza degli essere umani, e questo fece intuire al nano che la sua preda era semplicemente poco educata. Rozza. Una peculiarità che solleticava ancora di più il suo appetito: bramava la sua carne ardentemente, non sopportava l’idea di perderla.
Provò ad abbozzare una risposta, ma fu subito interrotto.

« Fai il bravo: alza i tacchi e vattene. Il tuo denaro non mi interessa. »

La ignorò.
Zharr poté intuire che la sua preda non aveva alcuna intenzione di rifugiarsi nella lurida tana del guerriero; lo capì dal modo in cui si poneva, dalla sua voce arrogante e beh, dalla freccia.
Il dardo sibilò con rapidità, fiondandosi contro la coscia destra del suo bersaglio; Zharr, sorpreso e vittima dell’euforia dovuta all’alcol, tentò malamente di alzare la gamba nel vano tentativo di eludere il colpo della donna.
La freccia gli passò a bruciapelo sulla gamba, lacerando i pantaloni nocciola e disegnando uno sfregio sulla coscia, poco sotto alla cintura. Osservò con curiosità la ferita aprirsi, non percependo alcun dolore (soltanto un leggero fastidio). Conscio del fatto che la situazione non sarebbe migliorata, tentò allontanarsi dalla ragazza - così da recuperare la sua arma - ma qualcosa lo costrinse ad abbandonare l’idea.
Un nuovo attacco, questa volta più pericoloso, venne scoccato dall’arco lungo della donna. Qualche minuto prima, il nano si era soffermato sulla bellezza dell’arma, delicata e letale; come se fosse stata costruita appositamente per la giovane guerriera.
Il secondo dardo mirava alla spalla destra di Zharr; se avesse avuto successo, il nano non sarebbe riuscito a maneggiare con facilità il proprio martello. D’istinto, liberò l’arto sinistro e sollevò lo scudo davanti a sè, cercando di intensificare la propria difesa aiutandosi con entrambe le braccia. La freccia impattò con violenza sul piccolo scudo di legno, conficcandosi a qualche centimetro di profondità.

« Mi piace. »

Si leccò le labbra, malizioso. Inebriato dall’alcol e dalla frenesia del momento, Zharr non riuscì a trattenere la sua eccitazione, bramando la donna ancora di più. Afferrò il martello e - impugnandolo vicino alla testa - lo usò per spezzare la freccia di legno rimasta conficcata nello scudo; una parte della punta rimase incastrata, ma non gli diede importanza.
Digrignò i denti, spinto da una bramosia che gli fece perdere completamente la propria lucidità. In quel momento avrebbe voluto sopraffare la donna, strappandole i vestiti e obbligandola a soddisfare tutti i suoi desideri. Zharr non era quel genere di persona, ma negli ultimi giorni aveva subito una sconfitta tremenda, che aveva fatto vacillare le sue convinzioni. Ora come ora, desiderava soltanto perdersi nel peccato, abbandonando ogni parvenza di razionalità.
Scattò in avanti, intensificando la stretta della mano che impugnava il martello (la destra), tenendolo con vigore dalla parte più alta del manico. Arrivò in prossimità della guerriera in pochi balzi e, senza esitare, si esibì in un potente affondo verso lo stomaco della donna. In seguito, anziché richiamare il maglio, Zharr sfruttò la vicinanza con la sua preda per tentare di afferrarla per i capelli, nel tentativo di spingergli la testa verso la sua virilità.
Fu un gesto vile, scorretto e irrispettoso. Non voleva combattere, considerava quella situazione solo una piccola disputa; il nano trattava la donna come una distrazione, un gioco. Non dava peso ai suoi attacchi, né la vedeva come un nemico.

Voleva divertirsi, niente di più.


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

» Stato fisico: taglio alla coscia destra (basso); [tot. basso]
» Stato psicologico: indenne;
» Energia: 90%;

» CS: 4 (forza); 2 (velocità);

» Equipaggiamento: Martello da guerra (equipaggiato), buckler (un piccolo scudo, legato al braccio sinistro);

» Note: Il nano incassa il tuo primo attacco, subendo - come da descrizione - un basso. Poi si difende con una variabile media e attiva il berserk. In questo stato Zharr guadagna 2 CS alla forza e 2 CS alla velocità di movimento.
Il guerriero scatta verso di te e tenta un affondo per stordirti, a quel punto afferra Astrid per la testa e la spinge verso.. beh, ci siamo capiti. ^^ Chiedo scusa per il nano ma, in questo momento, Zharr non vede Astrid come una minaccia e prende tutto come un gioco.


- - - - - - - - - -


» Passive:

» Zharr non sente i morsi della fame, non ha bisogno di bere se non quando gli aggrada e non risente della fatica durante il combattimento, anche qualora questo dovesse protrarsi a lungo; ciononostante sverrà al 10% delle energie come qualsiasi altro.

» Zharr è in grado di utilizzare armi di grandi dimensioni come se fossero equipaggiamenti normali.

» Zharr è in grado di ignorare il dolore, così da non farsi influenzare dalle ferite subite (eventuali ferite andranno considerate per la loro importanza, come di norma).


- - - - - - - - - -


» Attive:

» Attingendo a un consumo di energia variabile, Zharr sarà in grado di modellare all'istante i propri muscoli con lo scopo di migliorare le proprie abilità difensive (potrà, ad esempio, irrigidire un braccio o padroneggiare con maggior vigore il proprio scudo). La difesa lo proteggerà da un singolo attacco di natura fisica o magica, e sarà a bersaglio singolo (non ad area).
In termini tecnici, si tratta di una variabile difensiva che permette al guerriero di difendersi dalle tecniche avversarie utilizzando il proprio corpo - o l'equipaggiamento in possesso - come scudo. [medio]

» In particolari situazioni emotive o in caso di pericolo il nano è in grado di cadere in una sorta di trance (di solito motivato dalla rabbia), dove la vista si annebbia e i pensieri si offuscano.
Quando entra in questo stato gli individui davanti a lui diventano carne da macello. La potenza distruttiva di Zharr cresce a dismisura e la sua mente non sarà più in grado di riconoscere gli alleati dai nemici, né potrà smettere di attaccare chiunque gli si pari dinanzi indistintamente o avere chiari i propri obiettivi, ricordi e pensieri.
In termini tecnici il nano otterrà un power up di 2 CS a due distinte caratteristiche (per un totale di 4 CS). La tecnica dura due turni, durante i quali il nano potrà continuare a utilizzare le proprie armi e tecniche.
Al termine del secondo turno di utilizzo - compreso quello di attivazione della tecnica - il suo fisico subirà una ferita di entità media, sotto forma di affaticamento degli organi e dei muscoli, che risentiranno di danni interni. Va considerata una tecnica di potenza alta, ma di consumo nullo. [turno 1 / 2]

 
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Ashel
view post Posted on 15/5/2014, 14:23







Il primo dardo colpì il nano alla coscia, ma come previsto non gli fece troppo male. L'intento di Astrid era solo quello di spaventarlo, o perlomeno di convincerlo a scegliere un'altra donna per quella serata, qualcuna che non gli sparasse addosso delle frecce.
Si sarebbe volentieri fermata, in fondo non gradiva sprecare colpi ed energie per quello che le pareva solo un grosso equivoco, ma non appena vide i muscoli di Zharr gonfiarsi sempre di più sotto i suoi occhi seppe con certezza che non sarebbe affatto finita lì.
La seconda freccia si conficcò sul piccolo scudo che egli prontamente aveva sollevato, dando prova di estrema rapidità; la mezz'orca rimase a fissarlo sorpresa per qualche istante, abbassando l'arco e assumendo un'espressione alquanto accigliata.
Com'era possibile che un ubriaco fosse così veloce?

- Mi piace.

Per poco Astrid non scoppiò a ridere di nuovo. Questa volta si era imbattuta in un pervertito: era giusto quello che le mancava per coronare una bella giornata del cazzo, l'ennesimo psicopatico di Taanach che voleva umiliarla, godersela e poi sgozzarla - non per forza in quest'ordine.
Sbuffò, spazientita, ma fu presto costretta a cambiare atteggiamento quando vide Zharr che sollevava il suo pesante martello per strappare la freccia conficcata nello scudo, nei suoi occhi una luce nuova, strana, per certi aspetti inquietante. Lo sguardo fiero e un poco confuso di prima era mutato in un'altro quasi deformato, decisamente poco amichevole.
Tutto il sarcasmo di Astrid si dissipò all'istante. Fece per sollevare di nuovo l'arco per incoccare un'altra freccia - e questa volta non si sarebbe risparmiata, mirando al volto - ma fu troppo lenta.
I suoi gesti le parvero quasi pachidermici rispetto a quelli del nano, troppo goffi, troppo pesanti. Lui, invece, pareva animato da un furore nuovo, che non credeva di aver mai visto prima; ma poi ricordò: il viso di Alaria, alla Riva di Ghuthir, quando l'aveva caricata menando la sua arma per strapparle la testa dal collo.
L'aveva quasi ammazzata. Ancora non sapeva come aveva fatto a sopravvivere, era letteralmente collassata a terra e da allora i ricordi si erano fatti vaghi, confusi.
Il colpo le arrivò dritto nella bocca dello stomaco, e per un momento le parve di perdere i sensi. Le mancò il respiro e sentì una forza dirompente spingerla lontano; il nano le afferrò i capelli, le spinse la testa verso il basso ventre e lei, disgustata ma ancora stordita, sulle prime sembrò non riuscire a reagire.
Ma poi cercò di riaversi, afferrò con la mano libera - la destra - l'elsa del pugnale, lo sfilò dal fodero e, assecondando la forza del nano che la tirava verso di sé, cercò di affondare la lama nel suo ventre, poco sopra il pube.
Un attacco infame, ma del resto quello stupido nano se l'era cercata.
Invece di opporre resistenza alla sua stretta sfruttò la sua altezza e la forza ch'egli imprimeva su di lei per andargli addosso, con l'intento di atterrarlo. In fondo lui era pur sempre un nano, e con la sua straordinaria altezza non avrebbe fatto troppa fatica a dominarlo.
Cadde su di lui, con il coltello menò un altro fendente semicircolare per spezzare la ciocca di capelli che le aveva afferrato poco prima, poi annaspò un poco, rotolò a terra, l'arco la limitava nei movimenti; fece perno sulle gambe per rialzarsi e i muscoli reagirono all'istante, i polpacci le diedero una spinta vigorosa e scattò in avanti con rinnovata rapidità.
Ora era decisamente stizzita. Ma non si fece prendere dalla rabbia. Ne approfittò per voltarsi e incoccare una freccia mentre copriva la sua ritirata e mirare allo stomaco del nano, a terra.
Sfruttò la straordinaria velocità che aveva acquisito per allontanarsi il più possibile e confondersi nelle ombre della strada, che in pochi istanti la fagocitarono.
C'erano pochi passanti, per lo più puttane con i loro clienti, o individui dall'aria torva e sospetta.
Astrid, a una dozzina di metri da lui, lo avrebbe studiato e atteso nell'ombra, in quell'angolo buio e puzzolente in cui si era nascosta, la freccia già incoccata e pronta a colpirlo, a sventrarlo come un verme.
L'aveva fatta davvero incazzare.


Astrid



Stato fisico: 1 Danno Alto allo stomaco
Stato psicologico: Ottimo, incollerita
Energia: 100 - 5 - 10 - 10 - 10 = 65%

Classe: Cacciatore
Talento: Tiratore
Armi: Arco lungo (12/15), Pugnale
Pericolosità: G
Energia: Gialla

Abilità razziale:
CITAZIONE
~ Sangue guerriero - I mezz'orchi sono nati come una razza di super mercenari. La loro potenza e le loro discrete abilità in qualsiasi campo li hanno resi inevitabilmente una delle razze più popolari fra le fila di un esercito, e le più utili. La stessa razza, intuendo che questo era uno degli unici modi che aveva per poter continuare a vivere senza subire notevoli discriminazioni, si è evoluta in questa direzione, per poter divenire l'unica e vera razza guerriera.
Grazie a questa "Evoluzione", i mezz'orchi si sono talmente abituati a combattere sempre in prima linea da poter sopportare e "ignorare" il dolore in battaglia. Questo non significa che non lo avvertono, certo, ma saranno talmente in grado di sopportarlo che sarà difficile vedere un mezz'orco soffrire a meno di non tagliargli un braccio, o ricoprirlo di ferite notevolmente profonde.
Questo permette quindi loro di continuare a combattere sempre e comunque, senza fermarsi, fino alla morte, rendendoli estremamente pericolosi in battaglia.

CS: 1 Maestria nell’uso delle armi, 2 Velocità (per due turni)

Passive attive:
CITAZIONE
Tiratore
» Effetto sulle capacità: i portatori di questo talento godranno di una mira straordinaria. Questa capacità ha il valore di un singolo CS passivo alla Maestria nell'uso delle armi non cumulativo con gli altri livelli del Talento.
» Effetto passivo: la prima capacità che caratterizza i possessori di questo talento è indubbiamente le loro mira ineccepibile in qualsiasi condizione. Essi saranno in grado di scorgere con precisione il proprio bersaglio anche quando quest'ultimo non è che un'ombra fra le ombre, si nasconde fra i rami di una fitta boscaglia o è soltanto una sagoma al di là di uno spesso banco di nebbia. In termini tecnici ciò non significa che i loro colpi andranno sempre a segno, ma che essi sono sempre in grado di prendere la mira sul proprio avversario fintanto che sono in grado di vederne almeno parzialmente la figura, come se nulla possa impedire ai loro occhi di seguire con precisione millimetrica gli spostamenti della preda che ancora possono scorgere.

Attive utilizzate:

CITAZIONE
~ Fratello del vento:
Il cacciatore assume una posa caratteristica, guadagnando una rapidità incredibile e superando i limiti del proprio corpo per qualche tempo.
La tecnica è un power up di natura fisica. All'attivazione potranno essere associate personalizzazioni come una posa caratteristica o leggere mutazioni nell'aspetto, ma mai trasformazioni complete: il caster dovrà restare riconoscibile come tale. L'utilizzatore guadagnerà 2 CS ad una singola caratteristica per una durata totale di due turni al fine di potenziare la velocità del caster; questo potrà decidere di sciogliere la tecnica prima del termine, nel caso lo desiderasse. La singola capacità potenziata può essere potenziata liberamente, ma dovrà essere specificata al momento dell'acquisto prima di inserirla in scheda.
Consumo di energia: Medio

CITAZIONE
~ Mimetizzazione
Il cacciatore si mimetizza con l'ambiente circostante, diventando difficile da colpire con attacchi normali.
La tecnica è di natura fisica. Il caster può confondersi con l'ambiente circostante attraverso artifici fisici. La tecnica implica una personalizzazione che ne consista in una definizione precisa della natura dell'effetto. La mimesi dovrà implicare una capacità del cacciatore di assumere connotati cromatici che ne rendano possibile la confusione del con l'ambiente circostante in cui esso si muova. Questo potrà avvenire attraverso un travestimento, attraverso un cambio di colore della pelle o attraverso altri stratagemmi che risultino, però, fisici e non magici. Dal punto di vista tecnico, il cacciatore sarà immune da eventuali attacchi fisici per due turni, compreso quello di lancio, contando la tecnica come una difesa da attacchi non tecnica di pari durata. Come qualunque tecnica del genere, però, abusare dei suoi benefici può risultare antisportivo.
Consumo di energia: Medio

Riassunto: Astrid subisce l'attacco con il martello, viene afferrata per i capelli e asseconda la forza del nano per tentare un affondo nel basso ventre con il pugnale e per cadergli addosso; a quel punto si dimena per liberarsi approfittando della sua altezza, recide la ciocca di capelli che la tiene imprigionata al nano e utilizza Fratello del vento per allontanarsi rapidamente.
Scaglia addosso a Zharr una freccia mentre indietreggia, poi attiva Mimetizzazione e si nasconde nelle ombre della strada.

Note: Per la risposta fai pure con calma, questo weekend avrò pochissimo tempo per scrivere ;)


 
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Wolfo
view post Posted on 18/5/2014, 13:06





Uno schizzo di sangue colorò le vesti del nano; quella sostanza scarlatta dipinse il ventre di Zharr rapidamente, estendendosi fino alla gamba destra e colando sui ciottoli della strada. Il dolore non era noto al guerriero ma, in quell’istante, era consapevole che il suo corpo stava subendo un trauma capace di atterrare anche i fisici più resistenti. La sua avversaria (giacché ormai il ruolo di gioco era mutato in un vero e proprio duello) aveva sfruttato l’imponente mole di Zharr per colpirlo a tradimento con il suo pugnale, senza alcun ripensamento.
La fredda lama era penetrata nelle sue carni, lacerandole e regalando al corpo del nano una nuova cicatrice da sfoggiare nelle situazioni più intime.
Caddero entrambi e, se non fosse stato per la ferita, Zharr avrebbe approfittato di quella grottesca situazione per strappare i vestiti della donna e possederla lì, su quella strada e in quel preciso momento. Non gli interessavano gli ubriachi della locanda che, cauti, scrutavano la scena dalle finestre del locale. Persino Ros aveva abbandonato le sue faccende per concedersi una pausa e osservare la disputa che era nata a qualche metro dal suo bordello.

« Dannata! »

La donna si divincolò, sacrificando una ciocca dei suoi capelli per liberarsi dalla stretta possente del nano. Le azioni che si susseguirono furono veloci e confuse, tanto che Zharr dovette schiarirsi la mente prima di capire cosa stava realmente accadendo.
L’avversario era fuggito dalla sua morsa di acciaio e, senza prendere fiato, si era voltato verso il suo bersaglio - ancora a terra - per finirlo con una sola freccia. L’azione di Zharr fu repentina e dettata unicamente dall’istinto; appena la giovane donna tese l’arco, il guerriero tentò di rimettersi in piedi, facendo perno su entrambe le gambe e stringendo con maggiore forza la propria arma. A quel punto, nel tentativo di eludere il colpo, si gettò di lato imprimendo maggiore vigore ai muscoli degli arti inferiori. Il dardo gli passò accanto, spezzandosi al contatto con le pietre grigiastre che lastricavano la piazza.
Ansimava; la passione che avvolgeva ogni sua azione si era tramutata in una rabbia folle, incontrollata e carica di vendetta. Non sopportava l’idea di una donna in grado di metterlo al tappeto, né di una donna capace di ferirlo. Di farlo sanguinare. Si soffermò sul taglio in prossimità del ventre e, con la destra, infilò due dita all’interno della ferita, esibendosi in un ghigno di ebrezza, eccitazione e piacere.
Mostrò la mano grondante di sangue, apostrofando il suo avversario.

« Guarda! »

Urlò, senza nessuno tipo di controllo. La rabbia aveva preso il sopravvento e, alimentata dall’alcol, non accennava a fermarsi. Il nuovo Zharr, ripulito dai suoi fratelli e dai suoi amori, si era fatto da parte per lasciare spazio a un guerriero folle e incontrollato. Un guerriero che un tempo sopravviveva soltanto grazie alla rabbia, incapace di comprendere i sentimenti umani. Un guerriero che solamente una persona - una donna - era riuscita a domare, con una nuova ragione di vita. In quel momento, tutte quelle vecchie sensazioni avevano avvolto la mente del nano, facendola regredire a quella che era un tempo.

« Ahahahahahahah, sangue! »

Una risata macabra, incontrollata.
Avvicinò al mano al viso, assaporando l’ebrezza del sangue. Ne gustò il sapore, leccandosi le labbra più volte; un ghigno folle si dipinse sul suo volto. Imbracciò il martello con entrambe le mani, scrutando le ombre per trovare il suo avversario. Il suo bersaglio.

« Dove sei?! ...vieni fuori puttana! »

Non aveva alcun controllo.
Osservò attentamente le ombre della strada, nel tentativo di localizzare quella maledatta donna. La intravide, ma la sua immagine era confusa e offuscata. Sarebbe stavo difficile colpirla con precisone; avrebbe messo da parte ogni tentativo di mira, concentrandosi sulla potenza distruttiva dei suoi muscoli. Afferrò con forza il manico dell'arma, abbozzando un sorriso compiaciuto.

« Eccoti... », sussurrò.
Coprì la distanza che li separavano con pochi balzi, arrivando in prossimità del suo obiettivo in una manciata di secondi. Piantò i piedi a terra e alzò entrambe le braccia rapidamente, brandendo la sua possente arma con vigore. I suoi arti si tesero e, nel momento in cui il maglio raggiunse il punto più alto, uno schizzò di sangue fece capolino dal ventre del nano. Ignorando il dolore, il guerriero proseguì con la sua tremenda offensiva, facendo ricadere il martello verso terra. Il colpo mirava alla spalla destra della vittima, nel tentativo di frantumarla, così da impedire alla donna di utilizzare nuovamente le sue armi.
Gli occhi di Zharr erano dipinti di rosso, posseduti da un furore incontrollato.


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

» Stato fisico: taglio alla coscia destra (basso); ferita al ventre (medio); danni agli organi interni (medio); [tot. alto + basso]
» Stato psicologico: indenne;
» Energia: 65%;

» CS: 4 (forza); 2 (velocità);

» Equipaggiamento: Martello da guerra (equipaggiato), buckler (un piccolo scudo, legato al braccio sinistro);

» Note: Zharr subisce il colpo del tuo coltello al ventre e cade a terra assieme a Astrid.
Utilizza la pergamena "balzo" per evitare la tua freccia; anche se la tecnica non è fatta per evitare attacchi frenetici, ho ipotizzato che Zharr riesca ad alzarsi in tempo per effettuare il salto in virtù dei suoi CS in velocità.
Spero di aver interpretato bene la tua tecnica "Mimetizzazione". In breve, Zharr vede Astrid ma non è in grado di scorgerne chiaramente la forma; è infatti incapace di colpirti con degli attacchi non-tecnica. Scatta quindi verso Astrid (contando sui suoi 2 CS in velocità) e, arrivato vicino a lei, alza il martello per poi farlo ricadere sulla sua spalla destra. Questo attacco è sintetizzato nell'ultima tecnica dello specchietto: si tratta di un semplice fendente di potenza Alta, che causa danni nel punto che colpisce (non è infatti ad area).
Durante l'attacco, lo schizzo di sangue è relativo alla fine del berserk: Zharr subisce un danno Medio agli organi interni per la fine della tecnica. Dal prossimo turni aggiornerò i CS di conseguenza.
Chiedo scusa per l'atteggiamento di Zharr ma un insieme di cose (la sconfitta nella costa dello Zar, l'alcol e il rifiuto di Astrid) hanno alimentato la sua rabbia facendolo ritornare il nano che era un tempo.
Detto questo, a te! ^^

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» Passive:

» Zharr non sente i morsi della fame, non ha bisogno di bere se non quando gli aggrada e non risente della fatica durante il combattimento, anche qualora questo dovesse protrarsi a lungo; ciononostante sverrà al 10% delle energie come qualsiasi altro.

» Zharr è in grado di utilizzare armi di grandi dimensioni come se fossero equipaggiamenti normali.

» Zharr è in grado di ignorare il dolore, così da non farsi influenzare dalle ferite subite (eventuali ferite andranno considerate per la loro importanza, come di norma).


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» Attive:

» In particolari situazioni emotive o in caso di pericolo il nano è in grado di cadere in una sorta di trance (di solito motivato dalla rabbia), dove la vista si annebbia e i pensieri si offuscano.
Quando entra in questo stato gli individui davanti a lui diventano carne da macello. La potenza distruttiva di Zharr cresce a dismisura e la sua mente non sarà più in grado di riconoscere gli alleati dai nemici, né potrà smettere di attaccare chiunque gli si pari dinanzi indistintamente o avere chiari i propri obiettivi, ricordi e pensieri.
In termini tecnici il nano otterrà un power up di 2 CS a due distinte caratteristiche (per un totale di 4 CS). La tecnica dura due turni, durante i quali il nano potrà continuare a utilizzare le proprie armi e tecniche.
Al termine del secondo turno di utilizzo - compreso quello di attivazione della tecnica - il suo fisico subirà una ferita di entità media, sotto forma di affaticamento degli organi e dei muscoli, che risentiranno di danni interni. Va considerata una tecnica di potenza alta, ma di consumo nullo. [turno 2 / 2]

» Oltre al semplice potenziamento muscolare, Zharr può focalizzare la sua energia nelle gambe in modo da, con un basso consumo di energia, riuscire a compiere un balzo fuori dal comune, che può raggiungere grandi altezze.
La tecnica ha natura fisica, consente al nano di compiere un balzo di altezza molto superiore al normale, potrà essere utilizzata come difesa di livello basso e potrà servire per evitare attacchi di ampia portata (ma non sarà così rapida da poter evitare attacchi rapidi o movimenti frenetici).

Il nano possiede una forza dirompente, esplosiva. Zharr ha imparato a incanalare tutto il suo potere nelle sue armi (o nel suo corpo) riuscendo a rendere tangibile il proprio furore per un unico e breve istante.
Il prossimo attacco del nano darà vita a un'esplosione in grado di mettere al tappeto anche i colossi più resistenti. La sua arma, piuttosto che una parte del suo corpo, si ricoprirà di una strana colorazione scarlatta e, al momento dell'impatto, l'energia raccolta verrà rilasciata in una pericolosa esplosione fiammeggiante.
Questa tecnica offensiva (a consumo variabile) non ricoprirà alcuna area poiché l'esplosione, al di là dell'effetto pirotecnico, causerà un danno (pari al consumo speso) solo nel punto di impatto. La tecnica è di natura fisica, non necessita di tempi di concentrazione e sarà valida per un singolo colpo. [ alto ]

 
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Ashel
view post Posted on 22/5/2014, 20:45






- Guarda!

Fuori di sé, il nano esibì la mano sanguinante, una sorta di prova di resistenza.
Era riuscito ad evitare il dardo con un rapido balzo e aveva preso subito a urlare come un ossesso - un animale fuori controllo.
Astrid cominciò a temere di essersi imbattuta in un avversario molto diverso da quelli che aveva dovuto fronteggiare fino a quel momento. Non era solo selvaggio, furioso, assetato di sangue o desideroso di ricostituire il suo onore: ne aveva già incontrati così, benché molte volte fosse risultata inferiore a loro e avesse preferito fuggire.
Zharr pareva come impazzito, governato da un istinto folle che lo portava a desiderare la morte della giovane solo per quel piccolo equivoco al bordello di Ros.

- Ahahahahahahah, sangue!

No, persino Alaria non l'aveva spaventata così.
Astrid aveva paura di lui.

- Dove sei?! ...vieni fuori puttana!

Lo detestava e allo stesso tempo lo temeva.
La bestialità era parte del suo mondo, dei nemici che spesso avevano voluto ucciderla; la violenza, la crudeltà, erano tutte dentro la sua vita, nel suo retaggio, avevano plasmato il suo modo di vivere.
Ma questa volta era diverso. Perché niente di quello che stava avvenendo aveva senso. Quel nano era semplicemente pazzo, non combatteva per nessun motivo apparente se non quello di danneggiarla - e di danneggiare se stesso.
Scattò verso di lei, maneggiando il suo pesante martello. La mezz'orca continuò a fissarlo con gli occhi sbarrati, nascosta nelle tenebre della strada.
Sapeva che non avrebbe potuto scorgerla se non sommariamente, ma per lui questo non costituì un problema. Menò il maglio da sinistra verso destra con una forza strepitosa, quasi ch'egli fosse dotato di una riserva di energie infinita; con uno sforzo che ad Astrid parve incredibile, sollevò l'arma fiammeggiante - per un istante brillò di una strana luce - per quell'attacco e lei non poté che difendersi malamente, facendosi scudo con il braccio sinistro che impugnava l'arco. Si trattò di un gesto impulsivo, dettato dalla foga del momento.
Il martello la colpì in pieno e la potenza del fendente fu sufficiente a scaraventarla lontano di diversi metri, facendola rotolare a terra.
Ci volle un po' perché si riprendesse. Il braccio le doleva, la contusione era stata piuttosto violenta e l'arco era l'unica arma che sapesse usare - o perlomeno l'unica che sapesse usare bene.
Osservò il suo avversario, che ora pareva sfibrato, come se l'energia che l'aveva pervaso fino a un istante prima si fosse improvvisamente dissolta.
Astrid non sapeva bene cosa fare a quel punto. Non era certa di voler continuare uno scontro diretto con una furia del genere, anche perché cominciava a pensare che quell'avversario fosse molto superiore a lei.
Accarezzò, per quel breve momento che anticipò la sua offensiva, l'idea di fuggire.
Ma non era certa che ci sarebbe riuscita. Il nano pareva deciso ad inseguirla fino a quando non si fosse arresa, e forse anche così non l'avrebbe risparmiata dalla sua follia e avrebbe provato ad ucciderla.
Così, si alzò infine cercando di ignorare il dolore che ancora provava all'altezza dello stomaco e al braccio, fece in modo di ostacolare i movimenti e le reazioni del nano generando sotto i suoi piedi una trappola di forma circolare che avrebbe reso il terreno incandescente per un po' - quanto bastava per permetterle di allontanarsi.
A quel punto avrebbe voluto urlare, ringhiare a quel nano del cazzo, ma se l'avesse fatto avrebbe probabilmente perso la protezione che le tenebre di Taanach le offrivano.
Le luci delle lampade a gas parvero a un tratto perdere intensità, come se fossero in attesa di essere fagocitate dall'oscurità.
Incoccò una freccia, anch'essa cosparsa di un veleno ad elevata tossicità, e la sparò mirando al volto di Zharr. Un ulteriore tentativo di rallentarlo, di renderlo innocuo.
Poi, trovandosi a cinque o sei metri dal nano, cominciò a indietreggiare rapidamente, cercando di allontanarsi dai lui con uno scatto fulmineo, per avere quanta più distanza possibile a separarla dai suoi attacchi vigorosi e potenzialmente letali.
Avrebbe voluto incoccare un secondo dardo, ma il dolore al braccio era troppo forte; si limitò allora ad abbassare il suo lungo arco e a prendere fiato.
Lo scontro era iniziato da pochi minuti, eppure la stanchezza cominciava già a farsi sentire.

Astrid



Stato fisico: 1 Danno Alto allo stomaco, 1 Danno Alto al braccio destro
Stato psicologico: Ottimo, incollerita, spaventata
Energia: 100 - 5 - 10 - 10 - 10 - 20 - 10 = 35%

Classe: Cacciatore
Talento: Tiratore
Armi: Arco lungo (11/15), Pugnale
Pericolosità: G
Energia: Gialla

Abilità razziale:
CITAZIONE
~ Sangue guerriero - I mezz'orchi sono nati come una razza di super mercenari. La loro potenza e le loro discrete abilità in qualsiasi campo li hanno resi inevitabilmente una delle razze più popolari fra le fila di un esercito, e le più utili. La stessa razza, intuendo che questo era uno degli unici modi che aveva per poter continuare a vivere senza subire notevoli discriminazioni, si è evoluta in questa direzione, per poter divenire l'unica e vera razza guerriera.
Grazie a questa "Evoluzione", i mezz'orchi si sono talmente abituati a combattere sempre in prima linea da poter sopportare e "ignorare" il dolore in battaglia. Questo non significa che non lo avvertono, certo, ma saranno talmente in grado di sopportarlo che sarà difficile vedere un mezz'orco soffrire a meno di non tagliargli un braccio, o ricoprirlo di ferite notevolmente profonde.
Questo permette quindi loro di continuare a combattere sempre e comunque, senza fermarsi, fino alla morte, rendendoli estremamente pericolosi in battaglia.

CS: 1 Maestria nell’uso delle armi, 2 Velocità (fino alla fine del turno)

Passive attive:
CITAZIONE
Tiratore
» Effetto sulle capacità: i portatori di questo talento godranno di una mira straordinaria. Questa capacità ha il valore di un singolo CS passivo alla Maestria nell'uso delle armi non cumulativo con gli altri livelli del Talento.
» Effetto passivo: la prima capacità che caratterizza i possessori di questo talento è indubbiamente le loro mira ineccepibile in qualsiasi condizione. Essi saranno in grado di scorgere con precisione il proprio bersaglio anche quando quest'ultimo non è che un'ombra fra le ombre, si nasconde fra i rami di una fitta boscaglia o è soltanto una sagoma al di là di uno spesso banco di nebbia. In termini tecnici ciò non significa che i loro colpi andranno sempre a segno, ma che essi sono sempre in grado di prendere la mira sul proprio avversario fintanto che sono in grado di vederne almeno parzialmente la figura, come se nulla possa impedire ai loro occhi di seguire con precisione millimetrica gli spostamenti della preda che ancora possono scorgere.

Attive utilizzate:

CITAZIONE
~ Trappola incandescente:
Il cacciatore crea una sagoma di luce sotto i piedi dell'avversario, causando gravi ustioni a chiunque permanga all'interno della stessa che non sia il cacciatore stesso.
La tecnica ha natura magica. La tecnica sarà personalizzabile a piacimento circa natura, forma e fattezze della sagoma, purché questa renda sempre identificabile l'area di effetto della stessa. Chiunque permanga nella sagoma di luce, e non sia lo stesso caster, subirà danni da fuoco pari a Medio per ciascun turno. La tecnica dura complessivamente due turni e svanisce al termine del secondo turno seguente dell'avversario. Qualunque materiale infiammabile presente nell'area di effetto subirà danno da fuoco come se esposto ad una fonte diretta di calore. Per evitare il danno, l'avversario dovrà sfruttare le proprie abilità e combinarle in uno stratagemma idoneo a liberarlo dall'effetto della sagoma, non potendo sottrarsi semplicemente camminando. L'effetto agisce su tre dimensioni, interessando chiunque attraversi la sagoma, anche volando.
Consumo di energia: Alto

CITAZIONE
~ Dardo immobilizzante [1/10]
Astrid spara un dardo o uno speciale proiettile che, se andato a segno, è in grado di causare un danno pari al consumo legato a una sensazione di paralisi. L'effetto perdura per due turni.
Tecnica fisica.
Consumo energia: Medio

Attive ancora in uso:

CITAZIONE
~ Mimetizzazione
Il cacciatore si mimetizza con l'ambiente circostante, diventando difficile da colpire con attacchi normali.
La tecnica è di natura fisica. Il caster può confondersi con l'ambiente circostante attraverso artifici fisici. La tecnica implica una personalizzazione che ne consista in una definizione precisa della natura dell'effetto. La mimesi dovrà implicare una capacità del cacciatore di assumere connotati cromatici che ne rendano possibile la confusione del con l'ambiente circostante in cui esso si muova. Questo potrà avvenire attraverso un travestimento, attraverso un cambio di colore della pelle o attraverso altri stratagemmi che risultino, però, fisici e non magici. Dal punto di vista tecnico, il cacciatore sarà immune da eventuali attacchi fisici per due turni, compreso quello di lancio, contando la tecnica come una difesa da attacchi non tecnica di pari durata. Come qualunque tecnica del genere, però, abusare dei suoi benefici può risultare antisportivo.
Consumo di energia: Medio

CITAZIONE
~ Fratello del vento:
Il cacciatore assume una posa caratteristica, guadagnando una rapidità incredibile e superando i limiti del proprio corpo per qualche tempo.
La tecnica è un power up di natura fisica. All'attivazione potranno essere associate personalizzazioni come una posa caratteristica o leggere mutazioni nell'aspetto, ma mai trasformazioni complete: il caster dovrà restare riconoscibile come tale. L'utilizzatore guadagnerà 2 CS ad una singola caratteristica per una durata totale di due turni al fine di potenziare la velocità del caster; questo potrà decidere di sciogliere la tecnica prima del termine, nel caso lo desiderasse. La singola capacità potenziata può essere potenziata liberamente, ma dovrà essere specificata al momento dell'acquisto prima di inserirla in scheda.
Consumo di energia: Medio

Riassunto: Astrid subisce l'attacco e viene scaraventata lontano. A quel punto attiva la "Trappola incandescente" (immagino una superficie sferica di diametro di circa 2-3 metri) e attacca Zharr anche con un "Dardo immobilizzante", poi cerca di allontanarsi da lui indietreggiando.

Note: Niente da dire, a te =D


 
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Wolfo
view post Posted on 27/5/2014, 23:11





Non riuscì a scorgerne la forma. Sentì soltanto il pesante martello che impattava contro il corpo molle del suo avversario, senza rallentare minimamente il suo moto devastante. Un susseguirsi di sensazioni sfondarono la mente del nano che, lentamente, stava riacquistando ragione. Le iridi scarlatte appassirono, mutando in un nocciola acceso. Non ebbe il tempo di ragionare su quello che aveva fatto; la sua impotenza verso la rabbia che lo dominava passò in secondo piano, superata dall’attacco imminente del suo avversario.
Sentì le proprie gambe bruciare, come se fossero completamente avviluppate dalle fiamme. Guardando verso terra, Zharr si rese conto che il terreno si era lievemente illuminato, e quella stessa luce corrodeva la sua pelle con un inestinguibile calore.

« ?! »

Stupito, non riuscì ad aprire bocca. Non era certo di quale fosse la strana arte adoperata dalla ragazza, ma la situazione stava diventando troppo pericolosa. Incandescente.
Cercò di balzare al di fuori dalla zona di pericolo, ma la sua evasione fu interrotta da una nuova offensiva. Una freccia, scagliata dal buio della notte, riuscì a fendere le tenebre nel tentativo di raggiungere il volto del nano. Quest’ultimo, come mosso da un impulsivo istinto di sopravvivenza, tese il braccio destro davanti al volto, intercettando il moto del dardo. La freccia gli penetrò nell’arto, liberando un fiotto di sangue che andò a vaporizzarsi sul terreno.

« Ah!! »

Improvvisamente sentì il braccio intorpidirsi e, dopo aver estratto la freccia con forza, fu costretto ad abbandonare l’arto ferito, facendolo ricadere verso terra. Afferrò il martello con la sinistra, tronfio della propria forza. Sarebbe stato molto più difficile scovare il bersaglio in quelle condizioni. SI guardò intorno e vide nelle tenebre nuovamente quella strana e deformata sagoma. Era certo che il suo avversario era lì, proprio davanti a lui, ma la ragione gli suggeriva di tentare una via alternativa. Con quelle ombre gli sarebbe stato difficile colpire il bersaglio, e non poteva pretendere la stessa fortuna che aveva avuto qualche istante prima.

« Potevi accettare la mia offerta. », la sua voce era ferma e decisa; resistente al dolore. Prese un profondo respiro prima di concludere. « Sarebbe stato più semplice. »

Tentando di emulare quello che il dardo aveva interrotto, Zharr portò tutto il suo peso sulle gambe, chinandosi nel tentativo di dare maggiore slancio al proprio corpo. Spiccò un salto con tutta la sua forza, cercando di raggiungere il proprio obiettivo in un singolo balzo. Si ritrovò, in una manciata di istanti, sopra al nascondiglio della donna.

« Mi dispiace. », sussurrò. Non era la rabbia che muoveva la sua offensiva, nè la vendetta o la vergogna. Era stanco del suo potere misero, stanco dei suoi muscoli vuoti. Se per molti sollevare un martello da guerra è sintomo di forza, per Zharr non era niente.
Una sola freccia gli aveva impedito di padroneggiare la propria arma con entrambe le mani, mentre un po’ di calore era stato in grado di paralizzarlo al suolo. Doveva dimostrare a sè stesso di non essere un debole, a qualunque costo.

Brandendo il martello con la mancina, Zharr cadde con tutto il suo peso in direzione della donna, tenendo la testa dell’arma verso l’alto, pronta a scagliarsi verso il suo obiettivo. Un secondo prima di toccare terra, Zharr si sarebbe esibito in un fendente verticale, dall’alto verso il basso. L’attacco mirava a frantumare le ossa della giovane; il nano avrebbe fatto ricadere il martello con tutta la sua forza - e il suo peso - nel tentativo di colpire nuovamente la spalla destra della vittima.
Una volta esaurito l’attacco sarebbe rimasto immobile, a scrutare le tenebre, sperando di scorgere il corpo esanime della donna.


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

» Stato fisico: taglio alla coscia destra (basso); ferita al ventre (medio); danni agli organi interni (medio); danni da ustione alle gambe (medio); braccio destro ferito (medio); [tot. critico + basso]
» Stato psicologico: indenne;
» Energia: 50%;

» CS: 2 (forza);

» Equipaggiamento: Martello da guerra (equipaggiato), buckler (un piccolo scudo, legato al braccio sinistro);

» Note: Paralisi del braccio destro: turno 1 /2.
Zharr subisce la trappola e l'attacco "Dardo immobilizzante". In seguito, usa la pergamena "Balzo" per uscire dalla zona rovente e tentare un attacco dall'alto (di potenza media) diretto verso la spalla destra di Astrid.
A te, e scusa per il ritardo ^^"

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» Passive:

» Zharr non sente i morsi della fame, non ha bisogno di bere se non quando gli aggrada e non risente della fatica durante il combattimento, anche qualora questo dovesse protrarsi a lungo; ciononostante sverrà al 10% delle energie come qualsiasi altro.

» Zharr è in grado di utilizzare armi di grandi dimensioni come se fossero equipaggiamenti normali.

» Zharr è in grado di ignorare il dolore, così da non farsi influenzare dalle ferite subite (eventuali ferite andranno considerate per la loro importanza, come di norma).


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» Attive:

» Oltre al semplice potenziamento muscolare, Zharr può focalizzare la sua energia nelle gambe in modo da, con un basso consumo di energia, riuscire a compiere un balzo fuori dal comune, che può raggiungere grandi altezze.
La tecnica ha natura fisica, consente al nano di compiere un balzo di altezza molto superiore al normale, potrà essere utilizzata come difesa di livello basso e potrà servire per evitare attacchi di ampia portata (ma non sarà così rapida da poter evitare attacchi rapidi o movimenti frenetici).

Il nano possiede una forza dirompente, esplosiva. Zharr ha imparato a incanalare tutto il suo potere nelle sue armi (o nel suo corpo) riuscendo a rendere tangibile il proprio furore per un unico e breve istante.
Il prossimo attacco del nano darà vita a un'esplosione in grado di mettere al tappeto anche i colossi più resistenti. La sua arma, piuttosto che una parte del suo corpo, si ricoprirà di una strana colorazione scarlatta e, al momento dell'impatto, l'energia raccolta verrà rilasciata in una pericolosa esplosione fiammeggiante.
Questa tecnica offensiva (a consumo variabile) non ricoprirà alcuna area poiché l'esplosione, al di là dell'effetto pirotecnico, causerà un danno (pari al consumo speso) solo nel punto di impatto. La tecnica è di natura fisica, non necessita di tempi di concentrazione e sarà valida per un singolo colpo. [ medio ]

 
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Ashel
view post Posted on 6/6/2014, 11:18






La trappola che Astrid aveva generato sotto i piedi del nano, che ora sembrava quasi privo di energie, come se l'animosità che l'aveva contraddistinto per i minuti precedenti si stesse dissipando gradualmente, aveva avuto l'effetto sperato.

- Ah!!

La giovane appoggiò il peso sulla gamba destra, come se volesse riposare, prendere fiato.
Cercò di ignorare il dolore al braccio, non poteva assolutamente permettersi di perdere il controllo del suo arto: era quello con cui incoccava le frecce, quello che le permetteva di mirare, di sparare.
A quel punto della situazione non riusciva più nemmeno a ricordare come erano arrivati a quel punto. Non sembrava tutto così assurdo?

- Potevi accettare la mia offerta. Sarebbe stato più semplice.

Quello stupido, stupido nano.
Una smorfia animalesca fece capolino sul viso della mezz'orca, che stringeva il suo arco dai lunghi flettenti con crescente nervosismo.
Sarebbe stato più semplice se si fosse deciso a trovarsi un'altra troia per quella notte, o qualcun altro da malmenare, un barbone o un volgare ladro di strada.
A Taanach era pieno di energumeni pronti a sgozzarsi tra loro per una manciata di monete, o magari solo per divertimento, o per noia. Astrid voleva solo essere lasciata in pace, aveva altri pensieri per la testa e di certo non le interessava ingaggiare un combattimento all'ultimo sangue con il primo che passava.
Non era certo pazza.
Eppure, lo stesso non si poteva dire di Zharr. Era fuori di sé, completamente andato. E non era colpa dell'alcol, no. A lui mancava proprio più di una rotella in quella sua testolina del cazzo, e non era compito di Astrid farlo riavere.
Anche perché era stanca, frustrata. Ferita, dolorante.
Detestava quella città, la detestava con tutta se stessa. Maledì il giorno in cui aveva deciso di stabilirsi laggiù.
E tutto per seguire Ariel, il suo amore di una vita, che probabilmente neppure si ricordava più di lei...

- Mi dispiace.

Zharr spiccò un grande balzo e si liberò del giogo magico generato dalla sua avversaria; il suo enorme martello era già alzato, pronto a colpire di nuovo.
E questa volta Astrid non poteva in alcun modo difendersi.
Lei non era abituata allo scontro fisico, faccia a faccia, con i nemici. Lei era un'arciera, sapeva solo maneggiare il suo arco e colpire da lontano, uccidere nel modo più facile e rapido.
E infatti poté solo alzare un poco il braccio, cercare di proteggersi il viso, per poi sentire l'urto, dritto sul suo arto destro, all'altezza dell'avambraccio.
Un tonfo sordo, un rumore metallico.
Le mancò il respiro per il dolore. Probabilmente gemette, anche, ma per un istante fu come se tutto si oscurasse.
Rotolò un poco sul terreno sporco e maleodorante del vicolo, l'odore del sudore, dell'urina le penetrò le narici e quella fu l'unica cosa che riuscì a distogliere la sua attenzione dal braccio.
Come erano potuti arrivare a tanto? Davvero stavano cercando di ammazzarsi a vicenda?
il vociare dei presenti la ridestò da quel suo stato di shock, cercò di sollevarsi facendo perno sull'arco e appoggiandosi ad esso per rimettersi in piedi.

- Cazzo, Zharr!

Lo guardò, il suo viso tradiva tutta la stanchezza, la frustrazione e il dolore fisico che l'attanagliavano.

- Ti ha dato di volta il cervello?!

Ignorò i segnali del suo corpo.
Prese una freccia, i suoi movimenti erano più lenti rispetto a prima, ma riuscì comunque a incoccare il dardo e a mirare.
Era ora di finirla con quella pagliacciata. Ancora un po' e l'avrebbe uccisa, questo era certo.

- Non. Sono. Una. Puttana.

Perché si ostinava a parlargli? Che senso aveva ragionare con i pazzi?
Scoccò la freccia con l'intento di colpirlo alla gamba destra, appena sopra la caviglia, per provare a rallentarne i movimenti.
Bestemmiò per il dolore.
Indietreggiò un poco, non voleva stargli troppo vicino; provò a incoccare un secondo dardo, gemette e cercò di mirare con quanta più precisione possibile in quelle condizioni al braccio sinistro; quella freccia era particolarmente elastica, sarebbe stata capace di aggirare il piccolo scudo che Zharr aveva equipaggiato per difendersi. Il colpo avrebbe cercato di raggiungere l'avambraccio, questa volta per indebolire anche l'altro arto del nano con il quale maneggiava la sua pesante arma.
Una manciata di passi la dividevano da lui.
Avrebbe scelto di attaccarla di nuovo?

Astrid



Stato fisico: 1 Danno Alto allo stomaco, 1 Danno Alto + 1 Danno Medio al braccio destro
Stato psicologico: Ottimo, incollerita, spaventata
Energia: 100 - 5 - 10 - 10 - 10 - 20 - 10 - 5 - 5 = 25%

Classe: Cacciatore
Talento: Tiratore
Armi: Arco lungo (9/15), Pugnale
Pericolosità: G
Energia: Gialla

Abilità razziale:
CITAZIONE
~ Sangue guerriero - I mezz'orchi sono nati come una razza di super mercenari. La loro potenza e le loro discrete abilità in qualsiasi campo li hanno resi inevitabilmente una delle razze più popolari fra le fila di un esercito, e le più utili. La stessa razza, intuendo che questo era uno degli unici modi che aveva per poter continuare a vivere senza subire notevoli discriminazioni, si è evoluta in questa direzione, per poter divenire l'unica e vera razza guerriera.
Grazie a questa "Evoluzione", i mezz'orchi si sono talmente abituati a combattere sempre in prima linea da poter sopportare e "ignorare" il dolore in battaglia. Questo non significa che non lo avvertono, certo, ma saranno talmente in grado di sopportarlo che sarà difficile vedere un mezz'orco soffrire a meno di non tagliargli un braccio, o ricoprirlo di ferite notevolmente profonde.
Questo permette quindi loro di continuare a combattere sempre e comunque, senza fermarsi, fino alla morte, rendendoli estremamente pericolosi in battaglia.

CS: 1 Maestria nell’uso delle armi

Passive attive:
CITAZIONE
Tiratore
» Effetto sulle capacità: i portatori di questo talento godranno di una mira straordinaria. Questa capacità ha il valore di un singolo CS passivo alla Maestria nell'uso delle armi non cumulativo con gli altri livelli del Talento.
» Effetto passivo: la prima capacità che caratterizza i possessori di questo talento è indubbiamente le loro mira ineccepibile in qualsiasi condizione. Essi saranno in grado di scorgere con precisione il proprio bersaglio anche quando quest'ultimo non è che un'ombra fra le ombre, si nasconde fra i rami di una fitta boscaglia o è soltanto una sagoma al di là di uno spesso banco di nebbia. In termini tecnici ciò non significa che i loro colpi andranno sempre a segno, ma che essi sono sempre in grado di prendere la mira sul proprio avversario fintanto che sono in grado di vederne almeno parzialmente la figura, come se nulla possa impedire ai loro occhi di seguire con precisione millimetrica gli spostamenti della preda che ancora possono scorgere.

Attive utilizzate:

CITAZIONE
~ Mira infallibile
Il cacciatore mira e colpisce con estrema precisione il bersaglio prescelto per il suo prossimo attacco.
La tecnica ha natura fisica. Il caster può lanciare un attacco di precisione tanto estrema da non mancare sicuramente il bersaglio. Questi, pertanto, dovrà combinare la tecnica con un qualunque attacco, anche fisico, scelto tra quelli normalmente a sua disposizione: l'effetto, infatti, consisterà proprio nella circostanza che tale attacco raggiungerà sicuramente il bersaglio, prescindendo dalla sua posizione o dalla sua distanza, e arrecherà comunque un danno pari a Basso ove colpisca. La tecnica è istantanea e potrà essere accompagnata da effetti scenici che giustifichino il potenziamento della mira, anche legati alle armi o alle capacità del personaggio, purché non si leghi ad essi effetti che prescindano o non siano correlati alla tecnica per se stessa.
Consumo di energia: Basso

CITAZIONE
» Effetto attivo: spendendo un consumo Basso il possessore di questo talento è in grado di aggirare o ignorare quelle coperture che l'avversario potrebbe utilizzare per difendersi dai suoi colpi. Egli scaglierà infatti un dardo che avrà la capacità di virare leggermente per aggirare gli ostacoli più sottili, oppure talmente penetrante da bucarli ed attraversarli del tutto, raggiungendo colui che vi si nasconde dietro. In termini tecnici la tecnica ha potenza Bassa e provoca un danno Basso se non ci si difende da essa; ha natura fisica.

Riassunto: Dopo aver subito l'attacco di Zharr e aver ricevuto un danno medio all'avambraccio destro, Astrid scaglia due attacchi in successione: uno con "Mira infallibile" diretto alla gamba destra, appena sopra la caviglia; l'altro con l'attiva del talento, che tenta di aggirare il buckler e colpire l'avambraccio sinistro.

Note: Mi scuso per il ritardo, come ti avevo detto non sono riuscita a rispondere prima :(


 
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Wolfo
view post Posted on 14/6/2014, 10:39





« ... »

Le parole di quella donna erano vuote, atone.
Zharr non aveva sentito una sola sillaba pronunciata dal suo seducente avversario e, tronfio della propria forza, non aveva alcun ripensamento. La sua mente era ovattata da un accumulo di rabbia e rancore; una serie di sentimenti che prosciugavano la ragione, liberando l’istinto in tutte le sue sfaccettature. Ogni volta che il martello del guerriero impattava contro il corpo della donna, Zharr percepiva un senso di soddisfazione che lo rendeva sempre più sicuro di sè.
Le battaglie che aveva combattuto fino ad ora erano state ardue, l’avevano messo alla prova ed erano state capaci di farlo dubitare persino di sè stesso. Quella notte, nei sobborghi di Tanaach, lottava per il suo ego, e sarebbe andato fino in fondo. A qualsiasi costo.
Sentiva il suo corpo cedere nei movimenti più bruschi, nonostante non provasse alcun dolore. Osservava le proprie gambe, ricoperte di vesciche dovute alle ustioni che la donna gli aveva procurato. Spostò poi il suo sguardo sul ventre, non riuscendo a trattenere una smorfia alla vista del profondo taglio sanguinante. Non riusciva ancora a muovere il suo braccio destro, nonostante avesse appena ripreso la sensibilità alle dita.
Osservò il suo avversario abbozzare rapidamente un contrattacco, e non riuscì a trattenere un sorriso. Era eccitato dall’idea di proseguire lo scontro, nonostante non avesse alcun motivo apparente per farlo. Non odiava quella donna, probabilmente avrebbe persino dimenticato il suo volto; ma non si sarebbe fermato. Mai.

Un nuovo attacco, una nuova freccia.
Il dardo sibilò nella notte, puntando dritto verso la gamba destra del guerriero il quale, inaspettatamente, non si mosse. Osservò il colpo dirigersi rapidamente verso il suo corpo e tutto ciò che riuscì a fare fu portare il sguardo vero la donna. La fissò, dritto negli occhi, mentre la freccia penetrava nella sua carne. Era un gesto di sfida, come per dimostrare che il suo corpo non avrebbe dato cenno di cedimento. Ogni nuova ferita fomentava la sua follia.
In un secondo momento il suo avversario incoccò un altro colpo. Zharr vide chiaramente il movimento della donna; per un attimo, provò rispetto nei suo confronti. Era gravemente ferita ma, nonostante questo, non accennava a fermarsi. Nè a scappare. Quando anche il secondo dardo lo colpì, il guerriero non poté fare altro che urlare al cielo. Non era un grido di dolore, ma un urlo di battaglia che anticipava la sua ultima carica.

« Ahahahahahah!!! », continuò a ridere, persino mentre - con fatica - estraeva dal suo corpo le frecce della donna. « Mi piaci, sei tosta. », disse con un tono di voce soffocato, come se non volesse ammetterlo ad alta voce.

Prese un profondo respiro e cominciò a correre.
Scattò verso il suo avversario con vigore, tuttavia non fu così veloce come sperava. Aveva chiaramente esagerato, il suo corpo era allo stremo. Le ferite lo avevano indebolito, anche se la sua immensa resistenza non gli permetteva di accorgersene.
Arrivò nei pressi della donna brandendo la sua arma con la sinistra e, in un gesto disperato e prevedibile, abbozzò un fendente orizzontale verso il fianco sinistro del suo avversario. Il colpo, inaspettatamente, era più pericoloso di quello che sembrava. Completamente abbandonato a se stesso, Zharr riuscì a conferire al proprio attacco maggiore forza, dando fondo a gran parte delle energie rimaste. Indipendentemente dall’esito dell’attacco, avrebbe richiamato a sè l’arma, irrigidendo i muscoli per tentare di imprimere maggior vigore nella sua ultima offensiva. Avrebbe terminato il suo assalto con un rapido affondo verso lo stomaco della donna, con lo scopo di allontanarla e spingerla nelle tenebre in cui si era nascosta fino ad ora. Il suo attacco fu lento e prevedibile, ma dotato di una forza disumana.

Sorrise, di nuovo.
Non si sentiva così vivo da molto tempo.


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

» Stato fisico: taglio alla coscia destra (basso); ferita al ventre (medio); danni agli organi interni (medio); danni da ustione alle gambe (medio); braccio destro ferito (medio); ferita alla gamba destra (basso); ferita al braccio sinistro (basso); [tot. critico + medio + basso]
» Stato psicologico: indenne;
» Energia: 20%;

» CS: 6 (forza);

» Equipaggiamento: Martello da guerra (equipaggiato), buckler (un piccolo scudo, legato al braccio sinistro);

» Note: Paralisi del braccio destro: turno 2 /2.
Zharr subisce i tuoi attacchi, i quali causano un danno basso ciascuno. Poi corre verso il suo avversario e prova un lento fendente orizzontale (da destra a sinistra) per colpirti il fianco sinistro; questo fendente è portato con la prima tecnica nello specchietto, di potenza alta.
Finisce la combo con affondo verso lo stomaco della donna, un semplice attacco fisico portato con 6 CS alla forza.
Ho letto in "assenze" che vai via, possiamo proseguire tranquillamente al tuo ritorno. Posta pure con calma ^^

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» Passive:

» Zharr non sente i morsi della fame, non ha bisogno di bere se non quando gli aggrada e non risente della fatica durante il combattimento, anche qualora questo dovesse protrarsi a lungo; ciononostante sverrà al 10% delle energie come qualsiasi altro.

» Zharr è in grado di utilizzare armi di grandi dimensioni come se fossero equipaggiamenti normali.

» Zharr è in grado di ignorare il dolore, così da non farsi influenzare dalle ferite subite (eventuali ferite andranno considerate per la loro importanza, come di norma).


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» Attive:

» Il nano possiede una forza dirompente, esplosiva. Zharr ha imparato a incanalare tutto il suo potere nelle sue armi (o nel suo corpo) riuscendo a rendere tangibile il proprio furore per un unico e breve istante.
Il prossimo attacco del nano darà vita a un'esplosione in grado di mettere al tappeto anche i colossi più resistenti. La sua arma, piuttosto che una parte del suo corpo, si ricoprirà di una strana colorazione scarlatta e, al momento dell'impatto, l'energia raccolta verrà rilasciata in una pericolosa esplosione fiammeggiante.
Questa tecnica offensiva (a consumo variabile) non ricoprirà alcuna area poiché l'esplosione, al di là dell'effetto pirotecnico, causerà un danno (pari al consumo speso) solo nel punto di impatto. La tecnica è di natura fisica, non necessita di tempi di concentrazione e sarà valida per un singolo colpo. [ alto ]

» Il nano è in grado di rendere i propri muscoli duri e resistenti, incrementando così la sua potenza distruttiva. Ogni singolo nervo e fibra muscolare si intensificherà e Zharr verrà dotato di una forza fisica superiore al normale. Esteticamente, la pelle del nano diventerà leggermente più scura e, in rapporto alla potenza della tecnica, i muscoli risulteranno molto più tesi e voluminosi.
Spendendo un consumo medio/alto Zharr godrà di un momentaneo potenziamento di 4/8 CS alla Forza. La tecnica dura solamente il turno di attivazione e va considerata come un power-up di natura fisica. [ medio ]

 
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Ashel
view post Posted on 15/6/2014, 12:17






Come previsto, i due attacchi scagliati da Astrid andarono a segno, penetrando le carni del nano.
Ma non era il caso, per lei, di festeggiare.
Zharr pareva ancora perfettamente in grado di contrattaccare, nonostante tutte le ferite accumulate nel corso della zuffa.
Aveva ancora fiato per continuare, tant'è che esplose in una nuova, irritante risata.

- Ahahahahahah!!!

I suoi occhi iniettati di sangue la fissavano, attenti.
A un tratto, intravide in lui i segni della stanchezza mentre, sfidandola, cercava di estrarre i dardi dal suo corpo. L'odore del sangue si fece particolarmente intenso e si mescolò a quello del sudore - e della paura - di entrambi.

- Mi piaci, sei tosta.

Ricambiò il sorriso del suo avversario con un'espressione carica di sarcasmo.
Tosta, lei?
All'inizio aveva pensato che avrebbe potuto facilmente distogliere l'attenzione di quello stupido da lei con un paio di scazzottate, ma lentamente le era apparso evidente che non se la sarebbe cavata, come faceva di solito, con qualche frase acida e un attacco di avvertimento.
Quella volta non era riuscita a togiiersi d'impiccio e aveva avuto la malsana idea di alimentare la violenza del nano facendo il suo gioco, attaccandolo e dando inizio a quello che era diventato uno scontro all'ultimo sangue.
Lo scopo di Zharr non era quello di sconfiggerla, o umiliarla. Mentre sollevava per l'ennesima volta il maglio gigantesco le sue intenzioni le apparvero improvvisamente chiare.
Lui voleva ucciderla.
O, più probabilmente, ridurla in fin di vita.
Avere la meglio su di lei, a quel punto, non sembrava affatto difficile.
Il nano aveva l'aspetto di una macchina da guerra. Ricoperto di sangue, di tagli e di bruciature continuava ad attaccare, come se potesse ignorare il dolore e la fatica.
Un mostro, ecco cosa le sembrava.
Nei secondi che l'arma del nano impiegò per raggiungere il suo bersaglio, i muscoli della giovane si tesero all'inverosimile, gonfiandosi all'improvviso; il maglio la colpì duramente anche questa volta, trovandola scoperta.
Il nano era più lento rispetto a prima, ma la sua potenza non era affatto diminuita. L'urto impresse al suo corpo una spinta travolgente, tanto che riuscì a spostarla di diversi centimetri verso sinistra.
Gemette, ma non aveva intenzione di rimanere immobile a farsi ammazzare; dando fondo alle ultime energie rimaste, infatti, aveva potenziato il suo organismo affinché guadagnasse una grande rapidità nei movimenti. In questo modo fu in grado, con uno scatto verso sinistra - approfittando anche dell'energia propulsiva causata dall'attacco precedente di Zharr - di scansarsi appena e venire colpita nuovamente al fianco sinistro, ma di striscio.
Sentì il colpo arrivare, venne spinta all'indietro ma continuò a muoversi per allontanarsi il più possibile da lui.
Incoccò quindi una freccia e la sparò dritta verso il petto del nano, una volta ch'egli si fosse trovato a circa cinque metri da lei.
Un ultimo, insignificante attacco.
Ma non conservava alcuna speranza di ferirlo, di fermare la sua avanzata folle e distruttiva.
Sapeva che quella era la fine, persino per lei. Probabilmente avrebbe potuto continuare a combattere fino alla morte, ma la stanchezza era troppa. Pesava sui suoi muscoli, sulle sue gambe, sulle sue braccia ferite.
Ma non si sarebbe accasciata a terra.
Mai.
Che l'ammazzasse pure, l'avrebbe portato con sé estraendo il coltello dal fodero e finendolo con un affondo mortale. Anche lui era stanco, anche lui aveva sofferto. Nonostante egli cercasse di nasconderlo, il dolore era evidente sul suo volto e sul suo corpo vessato da tagli e ferite aperte.

- Ce le siamo suonate, eh, nano?

Tossì, del sangue le risalì dalla gola. Lo sputò a terra.
Non voleva concedere nulla al suo avversario, neppure la soddisfazione di sentirla gemere di dolore.
Si sforzò di rimanere in piedi, appoggiandosi all'arco quando a un tratto sentì le gambe cedere; e anche quando la tentazione di cadere carponi si fece più forte, non lasciò che la debolezza del suo corpo tradisse la sua volontà di ferro.

- Adesso... se non suonasse strano, ti chiederei di offrirmi una birra.

Increspò le labbra in un sorriso rassegnato, consapevole che sì, sarebbe suonato davvero strano.
Ma in fondo, non le interessava davvero.
In quel momento, a un passo dalla morte, l'ultima delle sue preoccupazioni era quella di sembrare ridicola.
Sputò di nuovo a terra.

- Questa città fa schifo.

A dispetto del suo stato, la sua espressione rimaneva salda nella convinzione di andare fino in fondo.
Di non cedere, in nessun modo.
Forse Zharr sarebbe riuscito a stenderla, ma non gli avrebbe permesso di umiliarla.
Rimase a fissarlo, lo sguardo stanco ma, tutto sommato, fermo.
Era sempre stata una testa dura.


Astrid



Stato fisico: 1 Danno Alto allo stomaco, 1 Danno Alto + 1 Danno Medio al braccio destro, 1 Danno Alto al fianco sinistro, 1 Danno Basso al fianco sinistro [tot. 1 Critico + 1 Alto + 1 Medio + 1 Basso]
Stato psicologico: Ottimo, incollerita, spaventata
Energia: 100 - 5 - 10 - 10 - 10 - 20 - 10 - 5 - 5 - 10= 15%

Classe: Cacciatore
Talento: Tiratore
Armi: Arco lungo (8/15), Pugnale
Pericolosità: G
Energia: Gialla

Abilità razziale:
CITAZIONE
~ Sangue guerriero - I mezz'orchi sono nati come una razza di super mercenari. La loro potenza e le loro discrete abilità in qualsiasi campo li hanno resi inevitabilmente una delle razze più popolari fra le fila di un esercito, e le più utili. La stessa razza, intuendo che questo era uno degli unici modi che aveva per poter continuare a vivere senza subire notevoli discriminazioni, si è evoluta in questa direzione, per poter divenire l'unica e vera razza guerriera.
Grazie a questa "Evoluzione", i mezz'orchi si sono talmente abituati a combattere sempre in prima linea da poter sopportare e "ignorare" il dolore in battaglia. Questo non significa che non lo avvertono, certo, ma saranno talmente in grado di sopportarlo che sarà difficile vedere un mezz'orco soffrire a meno di non tagliargli un braccio, o ricoprirlo di ferite notevolmente profonde.
Questo permette quindi loro di continuare a combattere sempre e comunque, senza fermarsi, fino alla morte, rendendoli estremamente pericolosi in battaglia.

CS: 1 Maestria nell’uso delle armi, 2 Velocità (per due turni)

Passive attive:
CITAZIONE
Tiratore
» Effetto sulle capacità: i portatori di questo talento godranno di una mira straordinaria. Questa capacità ha il valore di un singolo CS passivo alla Maestria nell'uso delle armi non cumulativo con gli altri livelli del Talento.
» Effetto passivo: la prima capacità che caratterizza i possessori di questo talento è indubbiamente le loro mira ineccepibile in qualsiasi condizione. Essi saranno in grado di scorgere con precisione il proprio bersaglio anche quando quest'ultimo non è che un'ombra fra le ombre, si nasconde fra i rami di una fitta boscaglia o è soltanto una sagoma al di là di uno spesso banco di nebbia. In termini tecnici ciò non significa che i loro colpi andranno sempre a segno, ma che essi sono sempre in grado di prendere la mira sul proprio avversario fintanto che sono in grado di vederne almeno parzialmente la figura, come se nulla possa impedire ai loro occhi di seguire con precisione millimetrica gli spostamenti della preda che ancora possono scorgere.

Attive utilizzate:

CITAZIONE
Fratello del vento: il cacciatore assume una posa caratteristica, guadagnando una rapidità incredibile e superando i limiti del proprio corpo per qualche tempo.
La tecnica è un power up di natura fisica. All'attivazione potranno essere associate personalizzazioni come una posa caratteristica o leggere mutazioni nell'aspetto, ma mai trasformazioni complete: il caster dovrà restare riconoscibile come tale. L'utilizzatore guadagnerà 2 CS ad una singola caratteristica per una durata totale di due turni al fine di potenziare la velocità del caster; questo potrà decidere di sciogliere la tecnica prima del termine, nel caso lo desiderasse. La singola capacità potenziata può essere potenziata liberamente, ma dovrà essere specificata al momento dell'acquisto prima di inserirla in scheda.
[+ 2 CS Velocità]
Consumo di energia: Medio

Riassunto: Astrid subisce il danno Alto causato dalla tecnica di Zharr, poi attiva Fratello del Vento e cerca di schivare parzialmente l'attacco semplice; viene comunque colpita di striscio e subisce un danno Basso.
Poi si allontana di qualche metro e scaglia un'ultima freccia diretta al petto del nano.

Note: Segnalo l'acquisto di due pergamene inutilizzabili in questa sede (Tiro esplosivo e Movimenti felini).

Il duello per me finisce qui. Ringrazio Wolfo e il giudice, a cui chiedo la pazienza di fornirmi quanti più suggerimenti possibili in vista di un miglioramento :)


 
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Wolfo
view post Posted on 19/6/2014, 20:26





Di nuovo, il colpo andò a segno.
Era stanco, spossato. La sua pelle era madida di sudore, il quale si era fuso con il sangue versato durante l’intero duello. Zharr non stava partecipando all’ennesima lite manipolata dall’alcol, stava combattendo per sè stesso. Ogni fendente era da monito al suo coraggio, alla sua forza e alla sua fierezza. Aveva toccato il fondo, facendosi sconfiggere numerose volte negli ultimi tempi, ma quella sera era diverso. Quella sera danzava con il suo martello, come se fosse un prolungamento del suo braccio. Come se fosse parte di lui.
L’ultimo fendente fu particolarmente violento, tanto da far sbalzare il suo avversario, regalandogli la spinta sufficiente per scappare. Non poté trattenere una smorfia acida e seccante, come se fosse infastidito dalla perseveranza della donna. Era una qualità che di solito apprezzava, ma questa volta il tutto si era dilungato per troppo tempo.
L’arco della guerriera scoccò un ultimo dardo. Zharr si limitò ad alzare lo scudo, irrigidendo l’arto sinistro nel tentativo di donare alla propria difesa maggiore vigore. Subito dopo si rese conto che il braccio destro - paralizzato da uno degli attacchi della donna - si era ormai ripreso, liberandosi dalla prigione velenosa che lo aveva immobilizzato.

« Ce le siamo suonate, eh, nano? ». Zharr ringhiò, palesemente infastidito dal nomignolo usato dalla guerriera. Detestava essere chiamato così.
« Adesso... se non suonasse strano, ti chiederei di offrirmi una birra. »; il guerriero ignorò quello che disse la donna in seguito, esibendosi in una sonora risata. L’idea di bersi una birra con il suo avversario era folle. Stimava quella donna, e quella proposta non fece altro che alimentare quella sensazione, tuttavia aveva una gran voglia di chiuderla lì.

Le prime luci dell’alba si facevano strada tra le nubi color fumo.
Zharr le vide e, con il riflesso dorato che gli ridipingeva lo sguardo, sorrise. Ripose il martello con cura, legandolo dietro alla schiena, e si avvicinò lentamente alla donna. Ogni suo passo era portato con fatica e dovette trattenersi molto per mantenere quell’aria fiera.

« Stupida. » cercò di dirlo con dolcezza, anche se il tono della sua voce manifestava tutt’altra intenzione. « Sarà io a dire basta. A dare l’ultimo colpo. », abbozzò un vago sorriso prima di finire la sua arringa.
« Se sopravvivi, mi troverai qui. Cercami, e avrai la tua dannata birra. » Alzò il braccio destro fin sopra la sua testa. Solamente pochi centimetri separavano il guerriero dal suo bersaglio. Non ci pensò neanche per un secondo, era finita. Non aveva più voglia di combattere, né aveva più bisogno di dimostrare qualcosa.

Fece cadere il proprio pugno con forza, cercando di colpire la donna sulla tempia, così da farle perdere i sensi e sparire nelle prime luci del giorno.

« ‘notte. »


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

» Stato fisico: taglio alla coscia destra (basso); ferita al ventre (medio); danni agli organi interni (medio); danni da ustione alle gambe (medio); braccio destro ferito (medio); ferita alla gamba destra (basso); ferita al braccio sinistro (basso); [tot. critico + medio + basso]
» Stato psicologico: indenne;
» Energia: 15%;

» CS: 2 (forza);

» Equipaggiamento: Martello da guerra (sulla schiena), buckler (un piccolo scudo, legato al braccio sinistro);

» Note: Provato dalla battaglia, Zharr si difende dal tuo attacco fisico con una difesa di livello basso.
A quel punto, si avvicina a te e conclude con un pugno alla tempia. Non ho usato 2 slot, non avendone un motivo valido. Voglio che i 2 personaggi abbiamo un buon rapporto in futuro, di conseguenza preferisco difendermi e basta.
Che dire, bel duello! Grazie ^^

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» Passive:

» Zharr non sente i morsi della fame, non ha bisogno di bere se non quando gli aggrada e non risente della fatica durante il combattimento, anche qualora questo dovesse protrarsi a lungo; ciononostante sverrà al 10% delle energie come qualsiasi altro.

» Zharr è in grado di utilizzare armi di grandi dimensioni come se fossero equipaggiamenti normali.

» Zharr è in grado di ignorare il dolore, così da non farsi influenzare dalle ferite subite (eventuali ferite andranno considerate per la loro importanza, come di norma).


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» Attive:

» Attingendo a un consumo di energia variabile, Zharr sarà in grado di modellare all'istante i propri muscoli con lo scopo di migliorare le proprie abilità difensive (potrà, ad esempio, irrigidire un braccio o padroneggiare con maggior vigore il proprio scudo). La difesa lo proteggerà da un singolo attacco di natura fisica o magica, e sarà a bersaglio singolo (non ad area).
In termini tecnici, si tratta di una variabile difensiva che permette al guerriero di difendersi dalle tecniche avversarie utilizzando il proprio corpo - o l'equipaggiamento in possesso - come scudo. [basso]

 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 22/6/2014, 17:48




CITAZIONE

Ashel

» Scrittura: È la prima volta che ti leggo, ma sono rimasto piacevolmente colpito. A partire innanzitutto dal personaggio, che mi è sembrato - se non originale - totalmente discostato dagli standard che si possono vedere sul forum o nel fantasy generico. Il tuo stile di scrittura ricalca il comportamento di Astrid: veloce e senza fronzoli. Sa dove vuole arrivare e cerca di arrivarci senza scorciatoie, dovendosi però preoccupare dei problemi sorti durante il viaggio. E proprio lì nascono i problemi che voglio farti notare, a partire dagli errori che a volte spezzano l'azione. Non so se usi programmi di videoscrittura, ma a volte è fastidioso incappare in qualche errore di distrazione, che si sarebbe potuto risolvere tranquillamente con una lettura leggermente più approfondita. È un errore in cui non cadi molto spesso, ma è presente, e voglio fartelo notare, perchè magari in post più impegnativi potrebbe essere ancora più dannoso per le tue valutazioni. Detto questo, passiamo alla psiche di Astrid: ho notato una sorta di curva durante tutto il corso del duello. Inizi bene dal primo turno, in cui vuoi far capire il motivo per cui il tuo pg si trova in un bordello, e l'apprensione per la sua compagna. Tuttavia quando inizia il combattimento la psiche della mezz'orca sembra diventare più labile, nonostante proprio in quel momento le sue emozioni dovessero essere più intense e genuine. A parte chicche che mi hanno piacevolmente impressionato, come il taglio dei capelli per liberarti dalla presa di Zharr, ti riprendi nel finale, in cui torni a far sentire al lettore le origini di Astrid e tutta la sua esasperazione per quel combattimento che non avrebbe mai voluto iniziare. A mio parere è comunque solo un problema di esperienza, visto che il personaggio è relativamente giovane: con il tempo i miglioramenti verranno da soli.
» Voto: 6.25


» Strategia: La prima cosa che ho notato (per entrambi, non solo per te) è stata la quantità assurda di danni che hai subito. Ho visto infatti che non ti sei difesa nemmeno una volta dagli attacchi del tuo avversario, e questo inizialmente mi ha fatto storcere il naso, ma poi leggendo che in scheda non avevi nessuna difesa (come da te espresso ho ignorato l'acquisto di Movimenti felini, successivo all'inizio del duello) ho deciso di darti un malus meno pesante, ma comunque presente. Questo perchè, nonostante la tua scheda sia praticamente allo stato iniziale, avresti dovuto pensare ad una difesa subito alla creazione della scheda, magari con la creazione di una personale ad hoc visto che il cacciatore non abbonda in questo tipo di tecniche. Stesso discorso - riguardante la scheda poco fornita - riguarda l'uso reiterato delle stesse abilità, ma per questo ho deciso di non penalizzarti, visto che non potevi fare altrimenti per sfruttare entrambi gli slot tecnica concessi in ogni turno. Subisci più danni del tuo avversario, a fronte di un consumo praticamente identico di energie (entrambi finite al 15%), ma è più da associare alla mancanza di difese piuttosto che a errori tuoi. Diverso è invece il discorso per quanto riguarda il tuo uso della pergamena Mimetizzazione, che ti avrebbe permesso di schivare per due turni i pericolosi attacchi fisici di Zharr, ma che di fatto sfrutti per un turno soltanto, visto che la usi praticamente al termine del tuo turno e dopo aver già subito un attacco fisico di portata considerevole (che ti cagiona un danno Alto). Capisco che la pergamena non sia facile da personalizzare in modo adatto in una situazione simile, ma l'averla sfruttata in quel modo, di fatto, ne vanifica la metà del consumo energetico. Per questo ti ho penalizzato in strategia, dandoti un leggero bonus in scrittura, ma ti assicuro che non hai guadagnato da questo scambio. L'unico consiglio che posso veramente darti in questo campo è di sfruttare i gold ricavati per comprare almeno una difesa Media per il tuo fisico, visto che attualmente ne sei sprovvista. L'uso della passiva di resistenza al dolore è efficace e ti permette di combattere anche a questi livelli di danno vicini al Mortale, ma esagerare è sempre un male. Ne riparliamo meglio nel campo Sportività.
» Voto: 5.0


» Sportività: Purtroppo un campo in cui saresti potuta andare bene, ma non è così per un paio di errori che avresti potuto evitare tranquillamente. Dico purtroppo perchè, nonostante i problemi di gioventù della tua scheda, non stavi andando affatto male. Iniziamo dall'errore che ha fatto scendere di più il tuo voto: secondo turno attimo, attacco di Zharr. Lo subisci, prendendo dei danni Alti, vista la grande differenza di Cs in quel momento, ma subito dopo fai l'errore citato poco sopra. Astrid cade in avanti, dando una coltellata e cercando di trascinare il nano con sè, tuttavia subito dopo si alza e scocca una freccia al nano a terra (la frase esatta a cui mi riferisco è "Ne approfittò per voltarsi e incoccare una freccia mentre copriva la sua ritirata e mirare allo stomaco del nano, a terra."). In questo modo hai deciso autoconclusivamente la caduta del tuo avversario, lasciandogli solo la libertà di decidere se la coltellata andasse a segno oppure no. Nonostante non sia stata particolarmente grave, e probabilmente nemmeno fatta intenzionalmente, ho deciso di punirti pesantemente, sia perchè è un errore particolarmente grave su questa piattaforma, sia perchè hai fatto qualcosa di altrettanto grave al tuo arrivo (in quel caso era una countermove). Un errore meno grave è invece l'uso continuato che fai dell'arco in dotazione al tuo personaggio. È vero che praticamente tutte le tue tecniche sono attacchi a distanza che utilizzano quell'arma, ma avendo quasi un Critico di danno sopra una delle due braccia (1 Danno Alto + 1 Danno Medio al braccio destro), nonostante la passiva di resistenza al dolore, mi sarei aspettato che il braccio praticamente ti penzolasse inerte lungo il corpo, anche perchè l'uso di un arco con un arto in quelle condizioni è praticamente impossibile. Non ti abbattere però se il mio giudizio ti dovesse sembrare troppo duro, perchè gli errori che hai fatto sono davvero facili da evitare, e il voto basso è fatto solo per spronarti a migliorare, non per umiliarti come giocatrice, anche perchè entrambi avete tenuto un ottimo rapporto di comunicazione per tutto il corso del duello.
» Voto: 4.5



Wolfo

» Scrittura: È la prima volta che leggo anche te (si, ho voluto correggere questo scontro proprio per vedere come scrivevate XD) ma, come per la tua avversaria, sono piacevolmente colpito. Avete organizzato uno scontro bello da leggere e non troppo complesso. Leggero e veloce, che si legge in poco tempo e lascia una piacevole sensazione di compiuto, anche se sicuramente approfondirete la conoscenza tra i vostri pg successivamente. Zharr è un pg che si fa amare, nonostante in questo combattimento non dia il meglio di sè: è sconfortato e demotivato, e prende lo scontro con Astrid come un modo per sfogarsi e per riprendere contatto con se stesso. In giro non si vedono molti pg nani, ma il tuo mi è comunque piaciuto, proprio perchè ha uno stile di ragionamento perfetto per la sua razza, senza esagerare nè finire nei clichè tipici del fantasy. Si vede da subito che Zharr ha tanto da dire, a partire dall'uso iniziale della pergamena berserk, che lo fa diventare praticamente una belva assetata di sangue e dà il via ad un'escalation di violenza che termina solo alla fine dello scontro. Tuttavia non è solo una bestia senza cervello, ma un abile stratega: il nano ragiona, subendo i danni che può prendere e schivando quelli che possono inibirgli l'uso della sua arma prediletta (ne riparliamo meglio in strategia). In definitiva, prendi la "rozzezza" (Se mi passate il termine) del pg di Ashel e lo amplifichi con il tuo, creando un duetto che allieta il lettore e non lo confonde: i due non hanno un motivo forte per combattere, ma avete amalgamato bene le motivazioni dell'uno e dell'altro, e l'impegno si vede. Dal canto tuo il tuo stile di scrittura è veloce e senza orpelli che lo rallentino in alcuna maniera, non lasciando il lettore insoddisfatto se non in alcuni punti particolarmente frenetici in cui la psiche di Zharr sparisce per lasciare il posto ad una mera descrizione dei colpi. Hai un pò da lavorare su questo, ma sei già sulla buona strada.
» Voto: 6.5


» Strategia: Sei il vincitore sul campo del duello, anche se di danni ne hai presi, eccome se ne hai presi. Se da un lato infatti sfrutti la tua resistenza al dolore per non difenderti e usare così due slot in maniera offensiva, dall'altro un eccessivo uso di questa strategia è fortemente penalizzante, perchè nelle fasi più avanzate di un duello può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Ho giustificato in parte i danni esagerati subiti da Ashel perchè non possedeva nessuna tecnica per difendersi, ma tu avevi una Variabile, e l'hai usata soltanto due volte (di cui una volta alla fine del duello per parare un colpo fisico). Quindi nonostante tu abbia vinto sul piano dei meri danni subiti, perdi sulla pianificazione dello scontro: avresti potuto difendere di più e attaccare di meno, sapendo anche che il tuo avversario non aveva alcuna difesa da metterti contro. Nonostante questo non voglio penalizzarti più di tanto, dandoti quindi la sufficienza, visto anche l'ottimo uso che fai del tuo vantaggio di CS. E nonostante dipenda più dalle mancanze della tua avversaria piuttosto che da un tuo pregio, hai fatto buone scelte strategiche, come l'uso della pergamena Balzo con l'attacco a Medio della tua Variabile. Utile per avvicinarti immediatamente e dare un tocco di spettacolarità che non guasta mai.
» Voto: 6.0


» Sportività: Purtroppo anche tu, come la tua avversaria, prendi il voto più basso in sportività. Ma andiamo con ordine: nonostante io ti abbia dato un leggero bonus per aver fatto passare l'autoconclusività di Ashel senza battere ciglio, ti ho penalizzato per un grave errore che fai nel terzo turno attivo, in particolar modo per sfuggire alla pergamena Trappola incandescente usata dalla tua avversaria. Subisci com'è giusto un danno Medio durante il primo turno di permanenza della tecnica, ma sfuggi al secondo Medio usando Balzo, che è una difesa di potenza Bassa, senza subire alcun danno. Questo equivale praticamente a difendere un'offensiva Media con una difesa Bassa, e mi stupisco che un giocatore con la tua energia possa fare un errore simile. Probabilmente sei stato tratto in inganno dal testo della pergamena ("l'avversario dovrà sfruttare le proprie abilità e combinarle in uno stratagemma idoneo a liberarlo dall'effetto della sagoma"), ma questo non sovrascrive il regolamento di Asgradel, che ad un'offensiva di qualunque consumo presuppone una difesa di uguale consumo per non subire alcun danno. Attento a fare errori del genere in futuro, perchè possono sembrare piccolezze ma possono diventare ben più gravi in giocate più impegnative dove anche il minimo errore può fare la differenza.
» Voto: 5.75




Media Ashel: 5.25
Media Wolfo: 6.08

Vincitore: Wolfo

Wolfo ottiene 610 Gold (arrotondati per eccesso); Ashel ottiene 265 Gold (arrotondati per eccesso).
In generale, mi è piaciuto molto il vostro combattimento, sia per il comportamento che c'è stato tra voi in quanto giocatori, che tra quello dei vostri personaggi.
Per qualunque dubbio o critica sulla correzione sono sempre disponibile via MP. ^^
Aggiorno i conti.

 
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13 replies since 8/5/2014, 20:07   350 views
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