Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Le banchine di Tajip al'Marsin, Arrivo di Jester

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The Grim
view post Posted on 12/7/2014, 17:11





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Jeist Hawkmoar, il mai morto, piantò la punta dello stivale nel fianco di quel fagottino umano accucciato per terra. Se avessero svegliato lui a quella maniera si sarebbe incazzato come una faina, e avrebbe cercato di strappare la testa a morsi a quell'idiota che si permetteva un trattamento simile. D'altra parte si divertiva a farlo coi mendicanti puzzoni che trovava per le strade, anche se questo qua non sembrava uno di quei miserabili. Ruttò, un tuono puzzolente di rum e cipolle fritte, davvero pestilenziale. L'uomo dalla carnagione scottata dal sole si grattò la barba rossiccia, dubbioso. Si sistemò il tricorno in testa e poi prese a tamburellare con le mani sulla pancia sporgente, frutto di bagordi e feste a mai finire. Non era obeso, ma non poteva nemmeno dirsi longilineo, e nemmeno era tanto alto sebbene svettasse sui nani che possedevano quella città. Si girò verso colui che stava molestando, avrebbe dovuto essere tenero con un ragazzino o forse usare le maniere dure, per temprarlo alla vita ingrata dell'Akeran?

" Ayè!
Jammé che si fa scuro qua!
"

Andare in giro da soli, vestiti da saltimbanco, abbandonato in un vicolo buio, non era certo il migliore dei punti di partenza. Ma dopotutto era sceso giù tra i moli per trovare niente più che un mozzo, visto che Alendro era scomparso proprio la sera prima, chissà se era scappato da qualche parte o invece era morto; aveva il vizio di importunare ragazze non proprio libere.

" Forza guagliò,
'mmo uoi nn' pocco d'oro?
"

Il tempo volava e lui non ne aveva poi molto tanto. La nave sarebbe salpata presto e lui doveva ancora occuparsi di quella roba, altrimenti poi vai a vedere come lo conciavano a Dorhamat. E allora addio al soprannome di mai morto, sarebbero passati direttamente a quello di morto e basta.




CITAZIONE
Benvenuto a te e buon arrivo nell'Akeran!

In questa scena o miniquest riceverai una valutazione sulla base dei criteri di Scrittura, Strategia e Sportività. Se ti sarai comportato bene potrai essere promosso alla fascia energetica Gialla o Verde, altrimenti rimarrai Bianca. Riceverai anche una ricompensa in Gold proporzionale al tuo risultato! Quindi cerca di dare il massimo anche se i miei post fossero scarni o brevi - sei tu quello ad essere valutato. Per dubbi, domande e quant'altro, il thread della tua richiesta sarà quella dove confrontarci. Per quanto riguarda il post, ti trovi a Tajip al'Marsin, una delle tante cittadine naniche dello Qatja-yakin, e il tuo personaggio viene svegliato malamente da quest'uomo. A te la tastiera, ricorda di non essere autoconclusivo!



Edited by The Grim - 16/7/2014, 12:47
 
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Pscimmia
view post Posted on 13/7/2014, 09:19





"April sweet is coming in, let the feast of fools begin!"




l primo giorno dalla rinascita di Jester era stato un giorno carico di novità, il bambino aveva vagato per la citta facendo le pernacchie ai passanti o divertendo gli ubriaconi sbattuti fuori dalle taverne.
Aveva addirittura rimediato una moneta per comprarsi un tozzo di pane e, forte del so senso del dovere, aveva persino ringraziato il tenero vecchietto senza denti che gliela aveva donata permettendo a mister Squik di salutare da vicino il suo cranio pelato; più e più volte, finché il gentile signore non si era addormentato grato nel vicolo isolato in cui l’aveva trovato.
La città dei nani era davvero impressionante, non che Jester ricordasse altre città, ma era sicuro che poche città potessero raggiungere il grado di equilibrata perversione che aleggiava in quelle strade maleodoranti.
La notte era scesa prima che il bambino potesse anche solo visitare un quarto dell’immensa zona in cui si era risvegliato e come ogni pargolo che si rispetti non era corretto che lui vagasse nel buio in una città sconosciuta.
Però dormire per strada in una grande città richiedeva un’attenta pianificazione e una buona dose di fortuna; bisognava evitare i due antipodi della giustizia: le guardie, le quali di solito si limitavano a maltrattare i poveri viandanti addormentati, e i criminali, i quali vedevano in un bambino abbandonato in un vicolo una preda facile per un furto o nei peggiori dei casi una “compagnia” gratuita con la quale divertirsi qualche minuto.
Perciò il piccolo aveva imparato a dormire accovacciato nelle zone più buie dei vicoli mantenendo tutti i suoi averi, l’inseparabile mister Squik e il suo portamonete, al riparo da occhi indiscreti facendosi scambiare dai più per un mucchio di abiti cenciosi.
Come poteva, Jester, sapere queste cose? Come potevano informazioni tanto strane essere impresse nel suo cervelletto bacato lasciandolo comunque privo di tutti i ricordi legati al suo essere più intimo? La risposta non esisteva, o almeno non a Quatja-Yakin.
Sally, la sua fidata marionetta di porcellana, giaceva abbandonata di fianco al fagotto di abiti colorati che celava il suo padrone, gli occhi immobili fissavano il fondo della strada mentre un rivolo di acqua putrida colata da un tetto vicino le macchiava il vestitino color sangue.
La notte prima Jester e la tenera bambola avevano discusso a lungo e animatamente perché il piccolo mai avrebbe voluto che la sua prediletta passasse una notte intera al gelo per vegliare su lui; purtroppo la testa della marionetta era ben più dura di quella del ragazzino e quindi alla fine era stato costretto ad accucciarsi insieme a mister Squik sotto l’occhio protettivo di Sally.
In quella posizione Jester era scivolato in un sonno irrequieto caratterizzato da tinte forti e immagini cruente: vide gli occhi della guardia privi di vita e l’intricato sistema di fili con cui la sua testa si era ancorata al resto del corpo, vide lo stesso viso infilato nel secchio dei “bisogni” della cella ad annegare per sempre nel liquame mefitico.
La mattina era giunta fin troppo presto accompagnata dal rumore della città che tornava alla vita, dal profumo dei fornai in attività e dalla visita di un sudicio marinaio maleducato.
La spinta fece rotolare il bambino su se stesso mandandolo a finire sdraiato con le spalle sulla terra battuta, con il suo fedele scettro da giullare sullo stomaco e lo sguardo perso verso il cielo, dove rigoli di fumo grigi cercavano di stemperare l’azzurro acceso di una giornata senza nuvole.
Il suo cappello da giullare rotolò nella polvere lasciando i suoi capelli e le sue piccole corna libere; per fortuna i primi, con la loro lunghezza, nascondevano le seconde in un intricato cespugli corvino.
La velocità con cui la sua piccola mente superò l’ottundimento del sogno tornando lucida e vigile fu impressionante; in un battere di ciglia la sua vista era calibrata e il suo cervello era in moto come un fiume a cui avessero aperto le chiuse.
Con un gesto teatrale il bambino si voltò verso la bambola che immobile se ne stava appoggiata al muro nella stessa posizione in cui l’aveva abbandonata la notte prima.

Sally stregaccia ti sei addormentata!! L’avevo detto che non ce l’avresti fatta!!.

Ignorò, come solo un bambino matto può fare, le parole del marinaio; anzi parve non notarlo del tutto finché non udì la parola oro.
Quella semplice parolina non poteva mai essere presa sottogamba da un giullare di strada.
Con un movimento aggraziato e artistico contrasse gli addominali portando le ginocchia al petto e alzando le mani all’altezza delle orecchie si diede una forte spinta sul terreno sabbioso; il suo piccolo corpicino si inarcò in aria con eleganza e la mano guantata di rosso afferrò mister Squik prima che questi potesse cadere nella polvere.
Come se niente fosse i suoi piccoli piedi a sonagli toccarono terra, il sinistro afferrò il bordo del cappello lanciandolo con una contrazione controllata per aria; in meno di un’istante il piccolo era in piedi ad osservare il volto scuro dell’uomo di fronte a lui.
Per un attimo provò il gioioso impulso di affondare un piccolo uccellino tagliente nella carne tenera all’altezza del collo del suo interlocutore, i suoi occhi si velarono per un’istante della sua malvagia follia, ma come Sally soleva ricordargli dal giorno prima: avevano bisogno di oro.

Buondì Messer navigante, Jester è qui presente al vostro servizio, naturalmente.

Con un sorriso beffardo si inchino con eccessiva enfasi andando a toccare con il naso il terreno polveroso e portando una mano al petto e l’altra alta lungo il fianco; quasi a farlo apposta in quell’istante il cappello raggiunse la sua massima altezza e con fortuita precisione gli ricadde sul capo suonando un allegro motivetto.
Rialzandosi avvicinò il suo fedele scettro all’orecchio e senza distogliere gli occhi rossi dal marinaio scoppio in una risata acuta da bambino; iniziò a saltellare da un piede all’altro tenendosi la pancia con la destra mentre la mancina faceva roteare la testa di topo.

Hoho Ahaha Mister Squik non si fa!

Improvvisamente si bloccò rimanendo in bilico sulla gamba destra con il ginocchio lievemente piegato come se intendesse continuare il suo piccolo balletto; la sua risata si spense nel vicolo lasciandosi dietro un sorriso ghignante che di notte, con la luce giusta, sarebbe sembrato decisamente agghiacciante.
La mancina si mosse verso il viso portando mister Squik all’altezza del viso del bambino abbastanza vicina perché il naso del topo e del bambino si toccassero.

Sei il solito bambino cattivo Squik, non si dicono queste cose di un uomo tanto brutto! Eheheh ohohoh.

Come se una voce lo avesse chiamato da dietro il bambino si voltò e, dopo una leggiadra piroetta si inginocchiò accanto a Sally studiandone il viso di porcellana e gli occhi celesti immoti; la mano libera salì con noncuranza a pulire il viso della bambola dall’acqua sporca.

Nonono Sally bella non siamo arrabbiati, e poi oggi forse si mangia se il signor navigante si diverte e sgancia.

Quasi ricordandosi solo allora del suo interlocutore, Jester, distese le gambe e divaricandole leggermente si piegò in due facendo spuntare la testa tra le ginocchia così da poter guardare l’uomo senza doversi girare.

Buon salve dunque mister messere, volete un palloncino o uno spettacolo come si deve?

Di nuovo lo scettro raggiunse l’orecchio del bambino causandogli un eccesso di risa a stento trattenuto che rischio di farlo cadere dalla sua pericolante posizione.

Sì lo so topastro, lo sai che le mie rime non sono ancora il massimo!!

Mentre parlava rivolgendosi completamente al suo bastone tornò ad ignorare completamente la presenza imponente e inquietante del marinaio che svettava di fronte a lui.



 
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The Grim
view post Posted on 18/7/2014, 20:12





Davanti a quella scenata il filibustiere si pentì un po' di quelle azioni. Gli serviva un monellaccio qualunque, con un po' di sale in zucca, mentre quel ragazzino lì sembrava completamente sciroccato. Beh alla fine i soldi gli piacevano, come a tutti, e questo era un'ottimo punto di partenza. Gli venne fuori un sorriso da faina, di quelli da delinquente, reso orrido da più di un dente mancante e altri colorati di un giallognolo piuttosto malsano.

" Bravo ragazzo,
l'entusiasmo è sempre benvenuto a bordo.
"

Il panzuto tirò fuori una pipa e se l'accese con uno zolfanello, cercando di darsi un'aria più importanti di quanto in realtà fosse. Era importanti in casi simili non apparire come un disperato o un miserabile, ma qualcuno di onesto o quanto meno rispettabile.

" Ci vuole poco regazzì,
tu devi stare qua davanti a quel portone e se vedi qualcuno prendere questo vicolo,
fammi un fischio e cerca di fargli perdere tempo.
"

Prese una moneta d'oro da una delle tante tasche del suo giaccone. Era una di quelle buone, spesse e luccicanti, non i tanti falsi che teneva per i gonzi. La morse con forza, per mostrarne la genuinità, e poi la tirò in alto verso il ragazzino. Sperò che avrebbe avuto il tempo necessario prima che quello stupido di un gendarme si facesse vedere.

" Siamo d'accordo? "




CITAZIONE
Innanzitutto mi scuso subito del ritardo, avrei dovuto postare prima.
Come ho ripetuto nello scorso turno, non guardare né alla lunghezza né alla qualità dei miei post, e cerca di impegnarti al massimo. Passando al lato tecnico, questo turno si svolgerà in maniera peculiare: il metodo del confronto. Questa particolare modalità di gioco si rifà più ad una classica giocata da tavolo, e per simulare questo continueremo il gioco in questo thread anziché qui. La giocata andrà avanti in un botta e risposta fra noi, in cui dovrai elencare con poche parole non romanzate cosa farà il tuo personaggio. Se hai qualche dubbio su come gestire la cosa, mandami pure un MP. Buona prosecuzione.

 
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Pscimmia
view post Posted on 21/7/2014, 17:30





"There's a reason "oppose" rhymes with "dispose"; If they get in your way, kill them!"




Il volto pallido del bambino si schiuse in un sorrisetto di pura alla vista del liquido scarlatto che fuoriusciva dal labbro del nano; in pochi istanti la barba si era tinta di rosso diventando finalmente, a parere del giullare, una vera opera d’arte.
Con calma allentò la pressione sul piccolo congegno del diavolo retraendo la sottile lama ancora sporca di sangue; ad un occhio esterno poteva sembrare che in meno di un’istante una guerra fosse scoppiata nella via ma, per Jester, il momento si era trasformato in una vibrante scena carica di vita, istante al quale sarebbe stato addirittura pagato per partecipare.
Il mezz’uomo si schiantò a terra producendo un leggero suono di ossa craniche contro terra battuta, una sinfonia così leggera che avrebbe potuto essere la base perfetta per un concerto; il bambino sghignazzo assaporando l’idea di poter un giorno comporre lui stesso l’epica storia del bambino che sconfisse il mostruoso e demoniaco nano barbuto.
Ovviamente al momento di riproporla avrebbe eclissato su alcuni particolari come su chi fosse stato il primo a colpire o sull’estasi che l’avvicinarsi della morte infondeva nel bambino; avrebbe posto l’accento sull’innocenza del giovane e la bruttezza del nano così da rendere la storia più avvenente per i rozzi cittadini che ignoravano quello che lui vedeva.
Mr. Squik salì al suo orecchio sussurrandogli parole sconce e divertenti sulla faccia dell’avversario strappandogli un’acuta risata infantile, nessuno sapeva essere irriverente quanto quel piccolo faccia di ratto; anche se Jester sapeva dove volesse andare a parare il minuscolo amico in quel momento: voleva convincerlo a fargli assaporare la morte imminente.
Dimenticandosi per un attimo delle richieste del suo amichetto, il bambino, ispirò profondamente assaporando il metallico odore che appestava l’aria, era un profumo talmente pungente che pareva di averlo in bocca.
Jester, ovviamente, non era uno di quei degenerati sadici che si dilettano a bere il sangue altrui, però lo spettacolo della morte lo mandava in fibrillazione e i fluidi vitali erano come gli attenti abiti di una compagnia teatrale: indispensabili!
Forte della sua rabbia il piccolo nemico si rialzò; il giovane umano da parte sua rise a crepapelle nel vederlo zoppicare per riprendere l’equilibrio, gli ricordava tanto il vecchio del giorno prima, quel tenero anziano che gli aveva donato una moneta ed aveva accettato il suo letale dono.
Dal espressione sul suo volto dedusse che però quel nano non possedeva nemmeno la metà della pacifica inclinazione del vecchio e snudando la sua spada dimostrò di non essere per nulla desideroso di stare allo scherzo.
Se non fosse già stato condannato a morte dai capricci di Jester, il bambino, lo avrebbe ucciso due volte; giusto per ricordargli di essere più disponibile con le persone più giovani.
Quando lo sguardo cremisi dell’umano intercettò i riflessi luminosi della sciabola il cuore prese ad accelerargli nel petto, quasi come se volesse anche lui partecipare a quell’armonica sinfonia, e con il rombo di tuono dell’adrenalina sparata a mille per tutto il corpo, il bambino, si preparò a schivare quel lento colpo in arrivo.
Se non fosse stato “concentrato” su tutto ciò che stava cadendo, Jester, sarebbe probabilmente collassato a terra dal ridere quando udì il vecchio nano urlare minacce vane e sgraziate; come potevano i nani affidare armi tanto belle a esseri tanto brutti.
Finalmente fu il momento dell’entrata in scena dell’attore principale.
Come un ballerino sofisticato ed aggraziato Jester inclinò il collo all’indietro, il cappello a sonagli gli cadde dietro la testa e una cascata di capelli corvini frustò l’aria, la sua gamba sinistra si flesse abbassandolo di colpo mentre la destra si tese alla sua destra in una semi spaccata; come ci si attendeva da un colpo così prevedibile l’arco della lama nemica mancò di una spanna la gola del bambino.
Quella posizione era un concentrato di grazia ed equilibrio, elementi che l’altro attore non possedeva minimamente.
Con una leggera flessione della caviglia destra, Jester, appoggiò il piede per mantenere la posizione mentre con la mancina afferrava l’asta lignea di Mr. Squik.
La mano destra, fulminea e precisa, sfiorò il leggero bottone nero incastonato nell’occhio del topo sganciando il fodero che, accompagnato dalla sinistra, scivolò per terra rivelando la lucente e tagliente essenza del piccolo amico del giullare.
Il tutto era durato meno di qualche istante, in alto, sopra la sua testa, il colpo a rallentatore del nano completava solo ora la sua traiettoria di morte lasciando libera l’apertura che il bambino stava cercando.
Con una flessuosa contrazione del gomito, Jester, portò la lama di fronte a se e spingendo energicamente con la muscolosa gamba sinistra si lanciò come un puntaspilli umano verso la barbuta del mezz’uomo.
Il sorriso e lo stupore illuminò il volto del giovane mentre completava con quel gesto spensierato quello che riteneva essere l’ultimo atto della sua danza della morte.
Dietro di lui, irriverente come sempre, si intromise la piccola marionetta gridando tramite i suoi polmoni un insulto verso quell’arcigno morto vivente.

ادم متعفن و کرک







Jester
Critico 40 | Alto 20 | Medio 10 | Basso 5

Energia: 95%. 〈 100-5 〉
Stato Fisico: Nessun danno 〈 100% 〉
Stato Mentale: Lucido e orientato 〈 100% 〉
CS: 2 〈 1 Astuzia, 1 Velocità 〉

Riassunti:

Abilità Utilizzate:
- Acrobata Attivo:il personaggio è in grado di sfruttare la sua impareggiabile rapidità per sfuggire alla maggior parte degli attacchi che gli vengono rivolti contro, siano essi fendenti di spada o frecce scoccate dalla distanza. Per il singolo turno in cui attiverà questa tecnica egli godrà di una difesa di livello Basso, semplicemente perché troppo rapido per poter essere colpito da loro: eviterà con semplicità qualsiasi lama, colpo o simili diretti contro di lui, e così anche qualsiasi proiettile o emanazione magica. La tecnica ha natura fisica.
Costo Abilità:Basso


Riassunto Azione:
- Grazie alla ferita inferta Jester riesce ad attivare la sua abilità schivando in pieno il colpo per poi estrarre la sua arma (Mr. Squik) ed effettuare un'affondo caricato diretto alla trachea del nano.

 
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The Grim
view post Posted on 23/7/2014, 17:29





Orin Djalaben stava passando una brutta giornata, anzi forse una pessima giornata. Prima che il sole sorgesse una sua chiatta era stata fermata dalla milizia cittadina, il prezioso carico di F'fitsch sequestrato, e soltanto una sconsiderata quantità di denaro gli aveva permesso di continuare ad essere libero, e che l'accusa di contrabbando di sostanze odiose ricadesse interamente sulle spalle del capitano dell'imbarcazione. Aveva pianificato questo genere di operazioni fino all'ultimo dettaglio, corrotto chi di dovere, e si era affidato ad intermediari sicuri; non era stato il fato a beffarsi di lui. Il nano vedeva solo una possibilità dietro questo incidente, una mano traditrice che l'aveva venduto per chissà quale motivo, magari per liberarsi di un concorrente o costrettovi per evitare una lunga prigionia. Prima di fare ogni piano era necessario far sparire certe carte dal suo magazzino, ed era proprio lì che si stava dirigendo, proprio a metà di vicolo scippateste, imboccandola da via degli strangolatori.
Ed ecco lì un ragazzino abbigliato come un guitto che prende a burlarsi di lui, a infastidirlo e infine si permette pure di menarlo. La lama di quel criminalotto da quattro soldi era affilata e gli aveva reciso il tallone, la scintilla di dolore lo riportò ai bei tempi andati della sua gioventù, quando bisognava uccidere per un tozzo di pane. Cadde di faccia nella strada lurida, e si sarebbe spaccato il naso se non se lo fosse rotto chissà quanto tempo prima. Non ebbe il tempo di imprecare che un calcio ben piazzato si schiantò sul suo mento, spaccandogli il labbro e quasi staccandogli un dente. Il sangue vermiglio gli insozzava la barba tinta da poco, una macchia rossa su un prato verde.

" CREPA! "

Si gettò di petto, preso da una furia come non mai, mulinando la scimitarra come un cadetto mal addestrato; aveva comprato quell'arma per impressionare più che per difesa. Non aveva mai pensato di doverla più usare, era diventato un nano a modo, che doveva pensare agli affari, ma a dire il vero in quel momento sembrava più un folle scatenato. Quell'altro fu veloce, troppo veloce per Orin, e la lama calò a vuoto, tagliando a fettine l'aria afosa e nient'altro. Sbilanciato com'era non riuscì a far nulla contro la lama celata nel bastone, che gli affondò nel busto e lo gettò a terra; vivo ma ancora per poco. Il sangue colava copioso dalla ferita, e l'altro riusciva a gorgogliare poche sillabe sconnesse e incomprensibili. E mentre da una parte del vicolo si compiva la tragedia nella più nera delle vesti, dall'altra si poteva assistere ad una scena di natura completamento opposta, una farsa comica. Dal tonfo chiunque avrebbe capito cosa era successo: Jeist era tornato di fretta sentendo tutti quei rumori ma non avvedendosi della cassa, era inciampato su di essa cadendo. Il pesante tappeto che abbracciava rotolò a terra, aprendosi e rivelando così statuine, anfore, lampade d'oro e altri preziosi che si dispersero per la strada.

" Zoccola di quella infame....
che cazzo sta succedendo qui?
"

CITAZIONE
Proprio come nel turno scorso, continuiamo in confronto. Ho però notato che non hai in firma né il link alla scheda, né quello al conto; provvedi il più presto. Per il resto nulla da segnalare.

 
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Pscimmia
view post Posted on 25/7/2014, 14:50





"Hee-hee-hee! But what fun is destruction if no "precious" lives are lost?!"



La lama di Mr. Squik superò con leggiadria le falle nella difesa del nano e, come un coltello nel burro, affondò nel bersaglio reclamando una vita e soddisfacendo a pieno il bisogno di sangue di quella birichina di Sally.
Il bambino, spinto dalla foga del suo stesso colpo, si ritrovò completamente incollato a un corpo in caduta libera verso il terreno; una situazione così poteva rivelarsi imbarazzante, non poteva certo cadere in braccio all’uomo che aveva appena ucciso, per di più macchiandosi tutto del di lui sangue; no?
Con un gesto teatrale recuperò quindi l’equilibrio appoggiando la mano libera sul petto insanguinato dell’avversario e, mantenendo salda la presa sull’elsa della lama mortale, si esibì in una splendida verticale su un nano-quasi-cadavere.
La situazione che a un occhio esterno sarebbe parsa macabra causò al bambino una crisi di risate rendendo la sua posizione artistica poco stabile; iniziò ad oscillare come una bandiera al vento e l’appoggio umidiccio e scivoloso rese il suo rimanere con i piedi all’aria un’impresa titanica.
Fu in quel momento che udì il fracasso provenire dall’altro lato della strada; impegnato com’era nell’impresa di uccidere un nano senza sporcarsi più di una mano si era completamente dimenticato del suo amico marinaio e del buffo scherzetto che gli aveva lasciato davanti alla porta.
Con un gesto acrobatico inarcò la schiena tornando con i piedi per terra in maniera innaturale e abbastanza disgustosa.
Sghignazzò sonoramente mentre con un movimento incurante divelse l’arma dal corpo del nano aumentando il flusso di sangue che ormai inondava una discreta zona della via; con un gesto tremendamente sadico puntò la lama insanguinata verso il volto del nemico e con tre colpi precisi disegnò un sanguinante viso sorridente sulla fronte rugosa dell’avversario.

Ihihih ohohoh Mr. Squik mi fai morire!

Si voltò per allontanarsi dal puzzo di morte e di escrementi e, con uno strano rumore acquoso, i suoi stivali da giullare percorsero la breve distanza tra il luogo dello scontro e la porta in cui il marinaio era sparito diversi minuti prima; il bambino osservò con gli occhi colmi di meraviglia il piccolo tesoro che rotolava per strada.
Senza farsi sentire da altri se non da Jester, Sally, inveì indispettita per il fatto di essere stata lasciata indietro e come una vipera ricordò al giullare e al topo lo scopo della cassa.
L’espressione stupita sul volto del marinaio era un bene, dallo stupore alla paura il passo era breve e in quel momento, con tutto quel ben di Dio sparso per terra, il terrore equivaleva a un guadagno maggiore.
Il bambino si fermò a pochi centimetri dal ladro facendo ben attenzione a porre i suoi stivali insanguinati sotto il naso del suo mecenate odierno; la mossa aveva il doppio scopo di ricordare all’uomo cosa aveva appena visto e allo stesso tempo puntargli contro un arma invisibile.

Ihihih ohohoh Bentornato signore! Troppo peso per lei signore? Cosa dici Sally? Aiutarlo? Perché mai?


Seguì un breve silenzio in cui il giovane u visto asserire al vento ascoltando una voce non proprio udibile ad altri.

Ahhh giusto! Bene Mr. puzzone ti aiuteremo a portare un po’ di quelle cose; ovviamente le porteremo con noi per taaaanto tempo!

Un sano giro di parole artistico e malato per dire che in verità stava per rubare al furfante una parte del bottino; ovviamente lui era piccolo e quindi si sarebbe accontentato di meno della metà prediligendo i piccoli oggetti luccicanti ai grossi pezzi d’oro.
Con un gesto non curante batté con la mancina sulla testa del suo interlocutore facendo colare qualche goccia di sangue ancora fresco.

Comunque boss il tizio laggiù voleva passare; abbiamo fatto un ottimo lavoro vero?

Un comportamento infantile come quello si colorava di una tonalità inquietante in quel contesto.






Jester
Critico 40 | Alto 20 | Medio 10 | Basso 5

Energia: 95% < 95 >
Stato Fisico: Nessun danno < 100% >
Stato Mentale: Lucido e orientato < 100% >
CS: 2 < 1 Astuzia, 1 Velocità >

 
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The Grim
view post Posted on 28/7/2014, 18:55





Il corsaro sentì un nodo in gola. Certo, l'altro era soltanto un ragazzino, ma le sue parole ed il suo ghigno erano inquietanti come poche cose che gli erano capitate in vita; e questa cosa sembrava molto promettente.

" Comunque boss il tizio laggiù voleva passare; abbiamo fatto un ottimo lavoro vero?
"

Il panzuto spalancò gli occhi guardando il cadavere del nano, e la cosa lo scioccò; un omicidio alla luce del sole era sempre una grossa scocciatura. Fu in quel momento che si accorse dell'identità del nano, facendolo impallidire. Per quanto i nani potessero assomigliarsi tutti quanti Djalaben era tutto meno che un nano qualsiasi. No, era uno dei contrabbandieri più influenti della città, uno che sapeva sempre come cavarsela; quello che gli dava il lavoro insomma. Quella cosa gli sballava completamente i piani: Jeist voleva solo rubare un po' del suo tesoro, non scannarlo.

" MALEDETTISSIMA SCROFA DELL'INFERNO!
Ma l'ajje acciso! Sei tutto pazzo, più rotondo di una carriola! E ora che facciamo?
Madre di tutte le ingiurie!
"

Urlò disperato, e prese a camminare in cerchio attorno alla salma. Il mondo attorno a lui crollava come in un sogno e si sentì come stesse precipitando nel vuoto, mentre s'immaginava la giustizia del Sultanato che si abbatteva su di lui, precisamente fra capo e collo. Non poteva restare là, doveva andare a Dorhamat.

" Uagliò,
l'hai fatta la strunzat? E io mò me ne vado!
Senti amme, ti conviene fare uo stesso. Se voi, io c'ho na bbarca, ce ne andiamo a Dorhamat, mi capisc?
Ti va?
"




CITAZIONE
Avrei preferito continuare la giocata con la modalità del confronto, al turno precedente. In ogni caso, scegli pure cosa fare, seguire il pirata o meno. Nel primo caso, descrivi pure i moli e la nave a tuo piacimento, altrimenti, qualora tu voglia imbastire un dialogo con il corsaro, scrivi come la volta precedente nel thread dell'arrivo ed elaboreremo insieme il discorso.

 
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6 replies since 12/7/2014, 17:11   274 views
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