Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Incanti e ricerche, Arrivo di Orange Stream

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Bastard de la Nuit
view post Posted on 14/7/2014, 11:19




Mattina sulle vette dell’Erydlyss.
Vibrante di sole e tagliente di gelo, la brezza scorreva fra le dita e dietro il collo esaltando la sensazione onnipresente e indescrivibile dell’essere vivo. Le dita sottili intrecciate sul pomo di un bastone d’argento, gli occhi color oltremare persi in un punto imprecisato fra i denti di roccia e l’accecante azzurro che ne veniva quasi azzannato, Alchor scrutava le vette innevate in lontananza. L’Elfo Alto era a Lithien da poco, ma la rocca si amalgamava con la natura in maniera così armoniosa che spesso gli sembrava fosse vissuto sempre lì durante le sue ormai dieci decadi di vita. Forse era il senso di appartenenza al Tutto che gli donava la vista di quella terrazza ogni volta che vi saliva.
Già, perché a Lithien il sapere non era custodito solo nei tomi rilegati in pelle delle cento biblioteche che rivaleggiavano in ricchezza e varietà con i più grandi centri di erudizione del resto del continente: il sapere era nell’aria, nella linea frastagliata dell’orizzonte, nel moto eterno delle stelle. Alchor era giunto alla conclusione che la città fosse stata costruita per essere un gigantesco osservatorio da cui capire il senso recondito della natura, dei suoi cicli di decadimento e resurrezione. Una folata di vento artigliò l’orlo del mantello di lana candida e lo fece sbatacchiare oltre il parapetto. Per tutta risposta, l’Elfo ne strinse i bordi attorno a sé abbracciandosi, mentre un brivido di freddo lo percorreva.

…freddo?

No, stavolta era qualcos’altro. In qualche modo un senso come di allerta, di pericolo imminente spinse Alchor ad affacciarsi al parapetto e a guardare di sotto. Sbattè un paio di volte le palpebre per abituarsi all’immensa luce riflessa sulle nevi, poi vide qualcosa nel bianco.
Un essere dalle fattezze umanoidi si avvicinava, arrancando sul sentiero in forte pendenza. L’elfo allore comprese la sensazione di prima: era l’antica magia di Lithien, che percepiva ogni raro visitatore e ne avvertiva i suoi guardiani. La consapevolezza da sola bastò a tranquillizzarlo: da studioso del mondo visibile e arcano qual era, egli era a disagio se non aveva un totale controllo mentale della situazione. Mormorò qualche parola a bassa voce, lasciò che il vento ne strappasse via il suono dalle labbra pallide e sottili: e subito una raffica di vento lo sollevò in un turbine e lo portò al di fuori della balconata, dalla quale discese con lentezza regale fin davanti al nuovo arrivato mentre il mantello candido si gonfiava e si arricciava tra i vortici d’aria.
Arrivato in basso lo squadrò da capo a piedi. Pelle di un insolito colore scuro, naso sgraziato, addome prominente. La creatura sembrava più un esperimento malriuscito di umanizzare un hobgoblin che un vero e proprio umano. Sorrise cordialmente per dissimulare il disappunto che quella creatura gli suscitava offendendo il suo senso estetico, il suo ideale di bellezza, e gli parlò nel tono più affabile che gli riuscì di produrre.

- Ti saluto, straniero. Il mio nome è Alchor Giltaloth, custode della sapienza. Chi sei, cosa ti porta qui? Nessuno sfida i ghiacci dell’Erydlyss senza un motivo più che buono. -

Ristette in attesa di una risposta, scrutando la creatura con quegli occhi profondi…



CITAZIONE
Ciao e benvenuto ^^
Sarò io a gestire il tuo arrivo, e lo faccio con Alchor, uno degli arcimaghi elfi che vivono a Lithien. Non preoccuparti della qualità dei miei post: per impegni vari sarò più o meno sempre costretto a farne di affrettati, l'importante è che tu ci metta il massimo impegno. Infatti, se a fine arrivo ti sarai dimostrato meritevole, potrò assegnarti la fascia Gialla o anche la Verde.
Per questo post non ci sono richieste particolari: puoi interagire con il Guardiano ma anche attaccarlo. Sta a te interpretare al meglio il tuo pg. Per qualsiasi chiarimento sono disponibile ad essere contattato nel thread della richiesta d'arrivo. Buon divertimento e fatti valere!
 
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Dr.
view post Posted on 16/7/2014, 12:13




Primo approccio.



Legenda:
Parlato



Si, quel giorno faceva talmente freddo che Or dovette chiudere la giacca per non prendersi un accidente. La polmonite in quel periodo dell'anno l'avrebbe immobilizzato a letto per settimane, tempo che non poteva permettersi di perdere. I dettagli della visione erano ancora vividi nella sua mente e non voleva rischiare di dimenticarsi particolari importanti che gli avrebbero permesso di comprendere l'origine del conflitto fra Arancio e Verde.

La città bianca non era troppo lontana e sapeva che il suo viaggio stava giungendo al termine, oppure iniziando, a seconda dei punti di vista. Mentre osservava il cielo, l'inumano ebbe una strana impressione, come se il vento che percepiva tramite la pelle non fosse naturale, ma manipolato. Non riusciva a catalogare questa sensazione come istinto oppure una certa sensibilità alla magia, ma quell'incertezza nel suo cuore lo stava avvisando che qualcosa sarebbe successo entro la fine della giornata.

Non ci volle molto prima che una persona a cavallo del vento, letteralmente, gli apparisse di fronte. Bastarono pochi sguardi per capire che aveva a che fare con un elfo, dall'aspetto molto dignitevole e che lo stava squadrando dall'alto al basso, probabilmente colpito dall'aspetto tanto innaturale dell'inumano.

La persona si presentò dimostrando una certa educazione, raro dono incontrato in poche persone di indiscutibile cultura. Se il mago si fosse trovato di fronte un umano, com'era successo qualche giorno prima, gli sarebbe stato chiesto con molta arroganza e disprezzo che cosa fosse, se faceva parte di un circo e per ultimo di levarsi dai piedi per non rovinargli il prossimo pasto.

A tale gentilezza era doveroso rispondere con modi altrettanto garbati quindi l'incantesimo senziente accennò un breve inchino per poi rispondere guardando direttamente nelle pupille del suo interlocutore, voleva capire con chi aveva a che fare e non a caso si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima.

Buongiorno a lei Alchor Giltaloth. Mi chiamo Or, o almeno così mi sono nominato. Mi trovo in questo luogo gelido per fare ciò che ogni creatura intelligente cerca di fare quando gli viene data la vita.....



Or si concesse una piccola pausa per prendere il fazzoletto dalla tasca destra della giacca e rimuovere dal viso una lacrima che gli stava solcando il volto, se avesse lasciato li quella piccola goccia d'acqua sarebbe congelata in fretta dandogli un certo fastidio.

Chiedo scusa. Come stavo dicendo sono venuto qui per scoprire la storia delle mie origini, in particolare chi mi ha dato la vita. Un giorno ho scoperto che mio padre era nativo di Lithien e mi piacerebbe saperne di più sul suo conto.



L'inumano fece un passo avanti con le mani aperte e con i palmi rivolti verso l'alto, dimostrando la propria intenzione di non fare del male a quell'elfo. Voleva solo saperne di più sul passato dei due maghi e per fare questo necessitava dell'accesso alla città bianca. Non sapeva se il custode della sapienza rappresentasse la città o fosse solamente un passante curioso, ma il suo istinto gli diceva di non cercare litigio con quella persona, oppure avrebbe avuto dei seri problemi.

Magari lei conosce mio padre. Si faceva chiamare Arancio, anch'egli è un elfo ed usava accessori di color arancione. Spesso andava in giro con un altro elfo che aveva adottato il soprannome Verde. Questi nomi per caso le dicono qualcosa? Per me sarebbe molto importante saperne qualcosa a riguardo. Qualunque dettaglio, per quanto insignificante sarebbe una possibile svolta importante nella mia ricerca.



L'uso del passato nei confronti del suo creatore avrebbe dovuto destare qualche sospetto nei confronti dell'elfo riguardo la fine che il mago aveva fatto. Or lasciò che le sue mani si estendessero lungo i fianchi perché potessero riposare e per impedire di fornire alcun pretesto allo sconosciuto per agire di forma violenta. Orange Stream così rimase a guardare con attenzione la figura che lo distanziava di qualche passo in attesa di risposta.


CITAZIONE
Ti ringrazio per la celerità nell'apertura dell'arrivo, considerato il periodo estivo. Per il momento il personaggio mantiene una posa e comportamento del tutto inoffensivi in modo da non scatenare reazioni violente di Alchor.
 
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Bastard de la Nuit
view post Posted on 19/7/2014, 17:31




Si accarezzò il mento com’era solito fare quando era pensoso.
Verde e Arancio. Arancio e Verde. Erano nomi che gli dicevano qualcosa: sicuramente li aveva perlomeno sentiti nominare nel corso della sua vita; se poi erano potenti arcimaghi come quella sgraziata creatura asseriva, era abbastanza sicuro che Lithien ne avesse scorto il passaggio.

- Non so aiutarti, mi dispiace. Ma credo che negli archivi della città vi sia qualche informazione che possa fare luce sui misteri che cerchi di comprendere, straniero. -

Sondò ancora il ridicolo essere avvolto in più strati di pelli con quello sguardo di cielo d’occidente, e continuò, certo di incarnare con le sue parole il volere dell’intera città della sapienza.

- Lithien non permette l’accesso chi non si dimostra degno dell’immane conoscenza in essa rinchiusa. Perché tu possa cercare informazioni su tuo padre devi dimostrare di sapere come comportarti nelle sue biblioteche, che sono i sancta sanctorum del sapere universale. -

Fece un passo di lato, rivelando dietro di sé una porta che Or era sicuro non ci fosse prima. Girò il pomolo, aprì l’anta di legno scuro su un buio che nemmeno gli occhi più acuti avrebbero potuto penetrare. Si volse verso il grasso visitatore e sorrise freddamente.

- Educazione imporrebbe che lasci entrare te per primo, eppure ti farò strada per dimostrarti che non ti sto adescando in una trappola. -

Varcò la soglia e aspettò che Or lo seguisse. Poi sollevò il bastone, e d’istante alcuni piccoli globi di luce presero a tremolare sempre più vividi in quella che si rivelava via via essere un’enorme stanza.

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Scaffali su scaffali. Libri su libri.
Pagine su pagine di sapere perduto e proibito ai più.
Ce n’era quanto bastava per dare le vertigini a chiunque mettesse piede a Lithien per la prima volta. E - pensò Alchor non senza una certa soddisfazione - quella era solatanto la sua biblioteca privata.

- Se non sai condurre una ricerca qui non potrai mai essere all’altezza dei labirinti di pergamena di Lithien. Ho intenzione di affidarti un compito molto semplice: trova gli atti dell’ultimo Censimento di Lithien e portamelo, così potrai cercare tu stesso una traccia di tuo padre nella città.
Ma ricorda: è una biblioteca, e impone il più assoluto silenzio. Vedrai spettri, immagini di ricordi e personaggi sfuggiti ai libri camminare per i corridoi, salire sulle scale. Non dovrai interagire con nessuno di questi, ma in un certo senso saranno proprio loro a guidarti al Registro. E’ così che compiamo le nostre ricerche qui: se non sai usare il tuo intuito, non saprai servirti di ciò che stai cercando, per cui è perfettamente inutile che lo trovi.
-

Tacque, lo scintillio dei pallidi globi fluorescenti che si rifletteva negli occhi che ridevano sornioni. Levò un dito, a mostrare a Or la sagoma traslucida di un demonietto dalle ali di pipistrello che girava un angolo per sparire dietro il primo scaffale davanti a lui…



CITAZIONE
Bene, eccoci alla nostra prova. Essendo Or un mago e volendo cercare notizie su suo padre ho pensato che un’ottima prova per lui potrebbe essere una sorta di esercitazione bibliografica ^^ il tuo personaggio dovrà seguire un percorso facendosi guidare dall’intuito e dalla spiegazione sibillina di Alchor. Prima che tu scriva il tuo post comunicami le azioni che intendi far fare al tuo pg nel topic della sezione Arrivi, io ti risponderò con le conseguenze che le tue azioni generano finché non ti dirò STOP, al che tu potrai scrivere il post.
Buon divertimento!
 
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2 replies since 14/7/2014, 11:19   147 views
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