1L 50GN0 3R3T1C0 ········ - Group:
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| Danza della pioggia - Silenziosa morte
La pioggia scrosciava al terreno, fitta s’abbatteva sulla città di Dorhamat. I pochi abitanti che avevano sfidato quel tempo impervio, s’aggiravano per le strade della città portuale indossando vesti e cappucci che li proteggevano, alla bene e meglio, dall’acqua che oscurava la città. Tuoni e fulmini saettavano dal centro di nubi neri cariche d’elettricità e d’acqua. Il perpetuo ticchettio delle gocce d’acqua era l’unico rumore che si potesse sentire in quel momento, era come un tamburellare ritmato e veloce, o come il rumore di ceci che s’agitano all’interno d’un tubo. V’era una strana sinfonia quel dì a Dorhamat, quel rumore era quasi piacevole, piacevolmente silenzioso. I lupi di mare, impossibilitati a sfidare l’oceano, s’erano raggruppati, per la maggior parte, nelle bettole e nelle locande della città. Tra fiumi di alcol e donne, i marinai sperperavano i loro guadagni della settimana. V’era cagnara in quelle bettole, v’era l’antitesi di ciò che fuori s’animava. Se all’esterno v’era solo il silenzioso rumore della pioggia, l’interno era tutto uno strepitare di urla e grida, di canti da lupi di mare e di calici sbattuti. Ogni fuorilegge che si rispettasse brindava quel giorno, brindava brandendo i calici come se fossero armi e tracannandone il contenuto come se non fosse null’altro che banale acqua.
Barlik “Occhio nero”, chiamato così per una tumefazione evidente sull’occhio destro, era seduto da solo in angolo buio della bettola più lurida e sporca di tutta Dorhamat: “I tre polipi”. La bettola si presentava come una locanda marcescente e di scarsa qualità, la classica locanda in cui il legno, infestato dalla salsedine e dall’umidità, stava diventando d’un folto color verde. Intorno a Barlik, una moltudine di feccia e marinai festeggiavano quella giornata d'inatteso riposo, brindando agli sfortunati che in mattinata avevano intrapreso la via del mare e che, con molta probabilità, non avrebbero mai fatto ritorno. Nella locanda si ballava e si cantava, si beveva e si fumava avidamente, gli uomini allungavano le mani sulle cameriere e le cameriere, donne forti, ricambiavano gli sguardi e poi menavano con forti sberle. Era un giochino che eccitava tutti. L’oste della locanda era quanto di più ordinario ci si potesse aspettare lì dentro, come se fosse la rappresentazione stessa d’un cliché stucchevole: un uomo alto e grosso quanto un armadio, dal petto villoso, dalla canotta bianca perennemente sporca, pelato, con un pizzetto nero ispido e dai toni e atteggiamenti non molto giovali. Berik sorseggiava, da una sporca caraffa, una birra di pessima qualità, di tanto in tanto s’accarezzava la barba nera e folta, guardando, con i suoi intensi occhi verdi, l’entrata della locanda. Nella mano sinistra Occhio nero reggeva un volantino sgualcito, ingiallito e sporco. L'uomo, tamburellava nervosamente il piede contro le assi di legno del pavimento della locanda. Barlik era in attesa di un assassino di qualche setta a lui sconosciuta, il denaro era pur sempre denaro non contava chi glielo versasse, questa setta stava cercando il capo degli ShadowRunner, e lui sapeva dove trovarlo.
CITAZIONE Benvenuto a te e buon arrivo nell'Akeran!
In questa scena o miniquest riceverai una valutazione sulla base delle tre S ovvero: Scrittura, Strategia e Sportività. In caso di una buona prova, potrai essere promosso alla Fascia Gialla o Verde, altrimenti rimarrai Bianca. Riceverai inoltre una ricompensa in Gold a seconda del tuo risultato, mentre a me andrà una ricompensa fissa di 400 Gold al termine del mese. Non badare ai miei post che potranno essere scarni e di bassa qualità, ma pensa a dare sempre il massimo. Per dubbi, domande e quant'altro, il thread della tua richiesta sarà quello in cui confrontarci.
Note: L'arrivo a Dorhamat e quello nella locanda, sono a tua totale discrezione, come avrai intuiro Barlik, il tuo contatto, ti sta attendendo seduto in disparte all'interno della locanda "I tre polipi" sta a te decidere come e se relazionarti a lui. Buona fortuna.
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