Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Die wolf - il canto del lupo, Arrivo di Enoch

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K i t a *
view post Posted on 26/7/2014, 20:41




Die wolf il canto del lupo ❞.
ARRIVO DI ENOCH
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Il deserto si estendeva in ogni punto in cui lo sguardo umano poteva posarsi. Una distesa infinita di granelli di sabbia, miglia e miglia ricoperte da quella polvere dorata, che catturava i raggi del sole creando un tripudio di giochi di luce. Il sole riscaldava tutto il territorio, intervallato unicamente da sinuose dune di sabbia, che lo attraversavano come onde impetuose nel mare. Solo poche e brevi folate di vento portavano ristoro ai viaggiatori, confortevoli come una carezza, ma dalla durata effimera.
Si era facilmente portati a pensare che fosse il caldo, il grande problema della traversata del deserto, ma quando il sole tramontava e il manto stellato invade il cielo, le temperature si abbassano drasticamente, diventando insopportabili tanto quanto il giorno, seppur in senso inverso.

L’incauto potrebbe credere che sia il clima, l’acerrimo nemico di ogni viandante, ma in realtà minacce ben più grandi attraversano la grande distesa dei See; non si è mai sicuri di cosa può nascondersi dietro una grossa duna, ed è per questo motivo che è sempre meglio muoversi in gruppo, in compagnia di guide esperte, che sappiano riconoscere i pericoli imminenti.
In quel momento un piccolo gruppo di pelleverde sostava nel deserto, cercando di riprendere brevemente fiato, in direzione del proprio villaggio. Per la loro pelle dalla sfumatura grigiastra, simile al muschio, l’arsura non era un problema, ma la lunga traversava provava anche il loro fisico coriaceo. Non era facile trovare del cibo in quei luoghi, non molti animali commestibili si avventuravano fino a quel punto, perciò spesso si trovavano costretti ad assaltare le carovane dei viaggiatori per procurarsi viveri di prima necessità per sé e i propri compagni. Anche quel giorno non erano riusciti a trovare cacciagione, nonostante avessero battuto il deserto per una lunga distanza; avevano deciso di riposarsi per qualche momento, per poi ripetere il percorso inverso, sperando di essere più fortunati. Erano impegnati ad abbeverarsi a turno, scambiandosi poche frasi. L’unico rumore, a parte le loro rauche voci, era dato dal vento, che soffiava pesanti folate con cui sollevava nugoli di sabbia, accompagnati da un lieve ululato. «Ek hoop dit is nie die begin van die getye.» spero questo non sia l’inizio delle maree, disse un minuto goblin, rivolto agli altri due compagni, dei mezz’orchi non molto più grossi di lui. Le maree erano famigerate tra il popolo dei pelleverde: si trattava di un affascinante fenomeno atmosferico – o almeno lo era per chi non si trovava a doverle affrontare – in cui violente tempeste di sabbia tormentavano tutta la lunghezza del deserto, spostando e mischiando la sabbia da un capo all’altro. Per l’appunto, pensare di attraversare la distesa in quelle condizioni equivaleva a progettare un suicidio. Un mezz’orco scosse la testa, rispondendogli: «Nee, dit is die getye.» no, non sono le maree. L’altro annuì con convinzione, aggiungendo: «Moenie bekommerd wees nie broer, dit is net die lied van die wolf.» non temere fratello, è solo il canto del lupo. Il goblin parve tranquillizzarsi leggermente, ma comunque si riaffrettarono a mettere insieme i propri averi, decisi a spostarsi quanto prima. Il cosiddetto canto del lupo non era certamente pericoloso quanto le maree, ma sarebbe stato da sciocchi sottovalutarlo. L’impeto del vento è talmente forte da riprodurre il verso dell’animale, con raffiche talmente violente da poterti spostare e ferire all’improvviso, proprio come l’attacco della fiera.

Proprio quando erano ormai prossimi per rimettersi in marcia, sentirono un basso vociare provenire da non molto lontano. Si immobilizzarono immediatamente, e uno dei mezz’orchi, l’ultimo ad aver parlato, sollevò la mano, richiamando l’attenzione dei compagni, sussurrandogli: «Wees stil. Ek het iets gehoor.» silenzio, ho sentito qualcosa.

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CITAZIONE
Benvenuto a Dortan! Mi occuperò io del tuo arrivo, durante il quale valuterò il tuo modo di scrivere e rapportarti all'ambientazione di Asgradel, oltre che la tua capacità di descrizione e introspezione e di risolvere alcuni piccoli problemi in game. Al termine ti assegnerò una fascia Bianca, Gialla o Verde. Non fare caso alla qualità dei miei post, spesso potranno risultare scarni, ma unicamente per permettermi di essere il più celere possibile nelle risposte; tu cerca di fare del tuo meglio, senza preoccupazioni.
Nel tuo primo post ho voluto lasciarti libertà assoluta: vorrei mi descrivessi in che situazione si trovano il tuo pg e i suoi compagni, come sono giunti fino a quel luogo ecc., insomma tutto quello che ti permetta di fare un preludio per la nostra giocata. Per qualsiasi domanda puoi inviarmi un MP o utilizzare il thread della tua richiesta di gestione dell'arrivo, non sono ammessi OT all'interno della giocata.
Credo di aver terminato con le indicazioni. In bocca al lupo, divertiamoci!
 
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K@til
view post Posted on 27/7/2014, 18:07




« Basiledra... eh? »
diceva tra sé e sé il pensieroso Enoch mentre con gli occhi color rubino scrutava il legno ormai marcio di un soffitto che sembrava cadere a pezzi da un momento all'altro. Quella sera si trovava in una fatiscente taverna che puzzava di vomito e alcool: le pareti erano di un colore indescrivibile ed erano disseminate di crepe che lasciavano intuire la pessima condizione dell'intero edificio, il bancone era sporco di chissà quali schifezze e gli sgabelli, luridi e bucati, emanavano un lezzo nauseante. Forse la cosa più schifosa dell'intero posto era la compagnia: uomini di tutte le età che vomitavano, si picchiavano e sporcavano ovunque che facevano da cornice a quel disgustoso scenario.
« Proprio così, ragazzo mio! »
ribatté con un ingenuo entusiasmo un oste grasso, pelato e barbuto con addosso un grembiule macchiato di grasso e birra,
« Dortan non è di certo il paese della cultura ma a Basiledra vi sono innumerevoli accademie ed università. Senza contare che ci sono almeno cento professori per ogni campo di studio, che sia esso scientifico o artistico! »
Il giovane dai capelli corvini ascoltava perplesso lo sproloquio dell'oste oramai ubriaco di se stesso.
« Bhé... sì, certo... Non voglio assolutamente smorzare il prestigio dell'istruzione a Basiledra ma quello che cerco io non è mai stato rinvenuto da nessuno... Poi Dortan non è esattamente dietro l'angolo e spingermi fin laggiù per avere delle informazioni neanche sicure è semplicemente... »

« … Ridicolo... »

disse Enoch pensando ad alta voce mentre si asciugava la fronte fradicia di sudore col polso.
« Vi prego, messere. Vi ho già chiesto di non farlo. » lo richiamò uno dei due uomini molto alti, dalla carnagione scura e l'accento molto forte che lasciava intuire quanto fosse scomodo per lui parlare nella lingua del giovane. Erano dei Bedouin, abitanti del deserto dei See che si erano offerti di fornire al mezzo demone una guida verso il confine con Dortan.
« Fare cosa? »
chiese con tono perplesso e innocente il ragazzo che cercava di trovare il suo sbaglio,
« Ve l'ho già spiegato tre giorni fa! »
rispose l'uomo con tono severo. Sbuffò, impiegò qualche momento a tradurre il suo pensiero nella lingua di Enoch e riprese a parlare:
« Se vi asciugate la pelle dal sudore, darete a dell'altro sudore la possibilità di uscire dai pori. Questo rischia di causarvi una disidratazione rapidissima e la prossima oasi è ancora a giorni di distanza! »
Il ragionamento dell'uomo scuro non faceva una piega, se si era alterato fu soltanto in segno di preoccupazione. Ciò fece sentire un po' responsabile il giovane che, dopo aver preso una pausa per ordinare il suo pensiero, rispose
« Si, vi chiedo scusa, ma non sono per niente abituato a questo caldo torrido e non riesco a ragionare... »
concluse sfinito. Nella sua testa, intanto, il mezzo demone rimuginava
“Tre giorni fa? Io neanche mi ricordo cosa abbiamo mangiato ieri per pranzo e pretende che ricordi una frase di tre giorni fa?! Ma che razza di memoria hanno questi Bedouin?”
Per tutto il viaggio, l'altro uomo non aveva mai aperto bocca, un intero mese senza spiccicare parola né con Enoch, né tanto mento col suo amico. Il loro popolo era qualcosa di strano e affascinante: nessuno sapeva troppo o troppo poco sul loro conto. Le uniche informazioni su di loro erano quelle già conosciute da tutti: un gruppo prettamente nomade che non si insedia mai in un posto fisso e ha contatti con l'esterno soltanto per guidare viaggiatori e commerciare beni di prima necessità. Il giovane era affascinato e rispettoso nei loro confronti.
La sabbia si estendeva a perdita d'occhio, non importava quanto tempo avessero camminato, l'orizzonte non mostrava mai nulla di diverso dalle dune: alcune erano basse ed il gruppo le attraversava con facilità, altre invece erano alte e ripide e, nonostante per i raminghi fossero semplici da scalare, per il mezzo demone era una fatica immane e dispendiosa di tempo prezioso. Continuarono a camminare per un paio d'ore finché ad un certo punto non si udì nell'aria un suono agghiacciante: l'ululato di quello che sembrava un lupo! L'udito sviluppato di Enoch avvertì il verso dell'animale prima dei due Bedouin ed attirò fulmineo la loro attenzione con un « Ehi! ». Entrambi gli uomini si girarono allarmati al tono improvvisamente serio e deciso del giovane, quando l'ululato giunse anche alle loro orecchie. I due, senza ragionare sul perché il viaggiatore avesse sentito il boato prima di loro, capirono e si scambiarono un'occhiata d'intesa poco prima che l'uomo silenzioso si girasse verso di lui e finalmente aprì bocca:
« Non temete, è semplicemente il Canto del Lupo. ».
Enoch era esterrefatto all'improvviso aprir bocca dell'uomo, ma si limitò a rispondere con una semplice domanda retorica:
« Canto... del lupo? »
« Si, il soffiare forte del vento striscia sulla sabbia provocando questo suono. Non l'avete sentito fino ad oggi perché per qualche strano motivo è presente solo in questa parte del deserto. »,
diversamente dal compagno, l'uomo aveva una parlantina molto più fluida e decisa, si vedeva che conosceva la lingua molto meglio di lui. Non si capiva se Enoch fosse più affascinato dal canto del lupo o dalla parlantina del Bedouin. Ripresero a camminare ed il giovane, ironico, gli si rivolse
« Finalmente aprite bocca, eh? »
disse con il solito ghigno compiaciuto stampato in volto. Nuovamente l'uomo non aprì bocca ed intervenne il compagno ridendo
« Perdonatelo, a volte neanche io capisco cosa gli frulli per la testa. »
lanciò un'altra fragorosa risata e continuò
« Nonostante sappia parlare meglio di me la vostra lingua sta sempre zitto. L'unica cosa che lo smuove è il canto del lupo. »
concluse sereno in viso. Enoch guardava divertito la coppia di colleghi e forse amici così sicura eppure così sgangherata. Disse scherzoso e ridendo
« Ahah! ... Capisco allora siete un duo comic-- ».
All'improvviso il mezzo demone s'interruppe e si guardò minaccioso intorno
« Cosa c'è ora? Lo avete sentito di nuovo? »
« Shh! »
lo interruppe bruscamente.
« Sento qualcosa... »
il suono era diverso da quello di prima, come un sibilo od un sussurro. Annusò l'aria cercando di trovarvi uno o più odori diversi da quello della sabbia, e così fu: puzza di sudore e metallo. Non capiva esattamente di chi si trattasse ma di sicuro non sembravano amichevoli dato che col suo udito sviluppato aveva sentito anche un tintinnio metallico, simile a quello prodotto dalle armi quando sbattono fra loro.
« A terra! »
ordinò sottovoce e gesticolando con le mani mentre lui e le sue guide si mettevano a carponi ed in seguito completamente sdraiati a pancia in giù. La sua unica parte del corpo nuda a contatto con la sabbia rovente era il mento che cominciò a bruciargli di dolore. Si girò verso i due e, a bassa voce, gli sussurrò:
« C'è un gruppo molto vicino a noi. Sono più che sicuro che siano armati ma non so se siano ostili o meno. Stiamo semplicemente sdraiati qui ed aspettiamo che passino oltre... ».
I due annuirono in silenzio...



Senso selvaggio (Abilità personale):
La sua natura di demone-lupo acutizza in maniera esponenziale l'olfatto e l'udito di Enoch attraverso la magia. Se un avversario dovesse nascondersi, camuffarsi o diventare invisibile attraverso un'abilità magica o fisica che sia, il mezzo demone sarà sempre in grado di percepire la sua presenza e localizzarlo.
Può essere usata sia in combattimento per trovare un nemico camuffato, sia nella vita di tutti i giorni per seguire un odore o una traccia.
[Abilità passiva]


Alloooooora, grazie ancora per la risposta tempestiva :)
In breve, alla fine del viaggio uso l'abilità passiva del mio personaggio "Senso selvaggio" che gli concede un udito ed un olfatto molto sensibile, permettendogli così di quantomeno avvertire la presenza del gruppo senza però conoscerne l'esatta posizione.
Sperando di non avere fatto sbaglio fin dal primo post D:
Dunque, a te la penna ;)
 
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K i t a *
view post Posted on 28/7/2014, 14:12




Die wolf il canto del lupo ❞.
ARRIVO DI ENOCH
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I tre non si mossero per diversi secondo, rimanendo immobili nella stessa posizione in cui il mezz’orco li aveva bloccati, evitando di spostare anche solo un granello di sabbia. Quello annusò l’aria, ne soppesò gli odori, per poi distorcere il viso in un ghigno crudele. «Human.» sentenziò, rivolto ai compagni. Quelli ricambiarono l’espressione di sinistra felicità, per poi accovacciarsi e partire all’assalto.
Risalirono la duna con una facilità disarmante, come se non avessero peso e fossero stati sospinti dal vento. Atterrarono a diversi metri dal gruppo, a lieve distanza uno dall’altro, e guardarono i tre con sguardo famelico e aggressivo. Il goblin era al centro, gli altri due ai suoi fianchi; ad un occhio poco allenato parevano pressoché identici, il goblin un po’ più minuto rispetto ai mezz’orchi. Il vestiario era simile, evidentemente erano membri della stessa tribù; la loro pelle era ornata da pittura rossa, simbolo della loro posizione e tentativo di apparire più aggressivi contro le loro prede.
Nel momento in cui i loro piedi avevano toccato nuovamente la sabbia rovente, avevano estratto le proprie armi, dei lunghi pugnali dalla lama ricurva ma ben affilata. Apparivano senza dubbio minacciosi, nella posizione e nell’espressione truce. Il piccolo goblin fece un passo in avanti, sempre guardandoli in cagnesco, per poi biascicare in un maldestro tentativo di parlare la lingua comune: « Voi dare noi vostro cibo e noi non tagliare voi vostre cose», disse, muovendo il coltello verso il basso, accennando alla parte inferiore dei corpi degli uomini.

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CITAZIONE
Nessun errore, anzi! Allora, il gruppetto decide di andarvi subito incontro. Sono abbastanza distanti da voi, armati, e minacciosi (come puoi leggere da cosa vi vogliono tagliare via). Puoi rispondere come vuoi: negoziare, intavolare una discussione, dargli il vostro cibo, attaccarli, a tua discrezione!
 
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K@til
view post Posted on 28/7/2014, 20:58




Il sudore rigava le guance arrossate dal caldo di Enoch mentre il suo mento sembrava cuocere a fuoco lento. Le due guide erano distese ad un paio di metri dietro di lui: l'uomo silente non sembrava troppo preoccupato per la situazione ed aveva un'aria calma e concentrata, l'altro appariva invece molto ansioso e teso. Il mezzo demone si concentrò ed ascoltò attentamente in cerca di nuovi suoni che potessero fornirgli ulteriori indicazioni sul gruppo forse ostile. Udì qualcosa che a fatica tradusse da pensiero a parole « Human. » disse sottovoce tra sé e sé con gli occhi socchiusi dalla concentrazione. Improvvisamente il gruppo sembrò scattare in direzione dei tre viaggiatori. I due bedouin, dati i loro sensi molto meno sviluppati rispetto a quelli del guerriero, non capirono e non fecero una piega mentre il giovane, allarmato, scattò in piedi allacciandosi all'avambraccio sinistro lo Tsunaiki talmente nero che, seppur di metallo, non rifletteva minimamente l'intensa luce del sole desertico. Estrasse con una foga controllata anche Hangetsu dal fodero di cuoio legato alla schiena e la impugnò salda con entrambe le mani. Il gruppo poteva avere visite da un momento all'altro.
Accadde in un attimo: tre creature, apparentemente mezzi orchi, cavalcavano la duna come fosse un'onda di mare fino ad atterrare con agilità e rozza eleganza al cospetto dei tre. In tutto questo le guide del giovane che per tutto il tempo erano rimaste sdraiate a pancia sotto, ora scattarono finalmente in piedi sorprese. Enoch studiò in quegli effimeri attimi di silenzio le tre creature: i due agli estremi apparivano come dei grossi e minacciosi mezzi orchi la cui pelle era dipinta di rosso, forse simbolo di una qualche tribù indigena del deserto, mentre le mani, ovviamente più grosse di quelle di un umano medio, brandivano dei pugnali ricurvi non proprio rassicuranti. Il loro viso era "decorato", se può usarsi un termine del genere, da un'espressione sadica ed aggressiva. Il pelleverde al centro era interessante: aveva gli stessi indumenti e le stesse armi dei due compagni ma era più basso e minuto di loro, non sembrava esattamente un orco, ma tale ragionamento non sostò troppo nel cervello di Enoch che aveva ben altro a cui pensare. Quei tre, insomma, non sembravano esattamente uno spensierato gruppo di amici in gita.
All'improvviso il troll aprì bocca con tono minaccioso e cercò di mettere insieme una frase:
« Voi dare noi vostro cibo e noi non tagliare voi vostre cose. »
concluse indicando i “paesi bassi” dei tre viaggiatori con il suo pugnale. Il giovane ragionò un minimo sulla situazione cercando di trovare la via d'uscita più pacifica possibile anche se nel profondo la sua parte oscura lo incitava al massacro. Gli occhi color rubino spenti dalla stanchezza, ora emanavano una luce rossa di rabbia e pura malvagità. Strinse i denti cercando di trattenere i suoi impulsi e si rivolse ai tre rispondendo in modo insolente:
« Tagliare le mie “cose”, eh? Lascia perdere. Non ti basterebbe un anno per finire... »
concluse con un sorriso di sfida misto a rabbia. La situazione non era delle migliori: il guerriero aveva viaggiato ininterrotto per un mese intero sotto un sole cocente che avrebbe stremato anche il più forte degli avventurieri; non era impossibilitato a lottare ma non era neanche al massimo della forma fisica. Era inoltre pieno giorno e anche se avesse voluto, non avrebbe potuto attingere al cento percento ai suoi poteri demoniaci. Non poteva però neanche lasciarsi rapinare dato che, come aveva detto in precedenza la sua guida, la prossima oasi era ancora molto distante e non potevano permettersi di sprecare neanche il sudore.
Avrebbe preferito evitare di usare la forza bruta: non aveva nulla contro la razza dei pelleverde e non voleva nemmeno coinvolgere nello scontro i due bedouin. Si rivolse al troll al centro con tono autoritario,
« Facciamo così invece: tu, che sembri il capo, ed i tuoi compagni vi levate dai piedi e ognuno se ne va per la propria strada. Voglio evitare un inutile spargimento di sangue ma se mi provocate rischio di non riuscire più a fermarmi... Vi ucciderò senza pietà. Immagino che abbiate una famiglia, dei cari... Dunque ve lo chiedo un altra volta: per cortesia, andatevene. »
finì Enoch indicando col braccio sinistro in una direzione a caso davanti a lui, una direzione in cui avrebbe preferito vedere andare e sparire i tre predoni. Nel mentre, che in quella situazione sembravano fare da tappezzeria, i due bedouin rimasero in silenzio, fiduciosi del giovane che aveva apparentemente saputo gestire la situazione con due cose grandi così.
« E' il mio primo ed ultimo avvertimento... »
sentenziò ulteriormente stringendo con forza il manico di Hangetsu, il manico di un'arma che avrebbe mutilato con piacere le carni di quei pelleverde se avessero rifiutato. Intanto l'adrenalina ed il sangue corrotto del mezzo demone sembrarono cancellare la stanchezza accumulata in quell'interminabile mese di viaggio.



CITAZIONE
Senso selvaggio (Abilità personale):
La sua natura di demone-lupo acutizza in maniera esponenziale l'olfatto e l'udito di Enoch attraverso la magia. Se un avversario dovesse nascondersi, camuffarsi o diventare invisibile attraverso un'abilità magica o fisica che sia, il mezzo demone sarà sempre in grado di percepire la sua presenza e localizzarlo.
Può essere usata sia in combattimento per trovare un nemico camuffato, sia nella vita di tutti i giorni per seguire un odore o una traccia.
[Abilità passiva]

Mi scuso se questo turno sembra un po' più scarno e corto del precedente ma rispetto a quello, qui ho voluto dare i riflettori completamente ad Enoch invece che ai due Bedouin.
Poooi... riguardo alla mia scelta: diciamo che è un sorta di negoziazione/minaccia/attacco. :gk?: :mumble:

PS: sto avendo qualche problemino con il full editor del forum. Se vado su "Rispondi" e clicco sulla cella dedicata alla scrittura del testo, mi riporta immediatamente a questa pagina. E' infatti già la seconda volta che uso Word x scrivere, poi copio ed incollo nella "Risposta rapida" a fine post. Adesso non saprei se sia colpa del mio Google Chrome o di forumcommunity :/
 
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K i t a *
view post Posted on 30/7/2014, 19:46




Die wolfil canto del lupo ❞.
ARRIVO DI ENOCH
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I tre non riuscirono a capire tutte le parole dette dal giovane uomo, ma le poche colte, insieme al tono e all’espressione feroce, gli diedero un’idea del contenuto generale del discorso. Si guardarono tra di loro, ridacchiando; l’animo impetuoso dell’avversario stuzzicava i pelleverde, popolo guerriero per eccellenza. Se qualcuno osava sfidarli, per nessuna ragione si sarebbero tirati indietro: ne andava del loro onore, e del rispetto verso il Grande Gioco. Il mezz’orco sulla destra, con un ghigno divertito sul volto, disse ai compagni: «Hoor ek die man? Wil om te veg.» sentito l’umano? Vuole combattere. Il goblin rise a quelle parole: «Ja, en hy dink hy kan wen!» sì, e pensa di poter vincere! gli rispose. Mai nessuno della loro razza si sarebbe sottratto ad una simile sfida, tanto più se l’avversario si dimostrava così fiducioso delle proprie capacità. Stuzzicava il loro animo, il loro desiderio di confronto, di puro agonismo. Non se lo sarebbero mai lasciato sfuggire. «Tu pensi voi battere noi, umano?» rise fragorosamente, insieme ai due compagni, per poi tornare serio, un ghigno perfido a sfigurargli ulteriormente il brutto muso. «Dimostra me questo, dunque» disse con tono velenoso, un’aperta dichiarazione di guerra. [color=] [/color]
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CITAZIONE
Molto bene, entriamo nel vivo! I pelleverde non si lasciano intimorire dalle tue minacce, ma anzi prendono la tua sicurezza come un motivo per saggiarti come avversario. In questo turno dovrai attaccare il goblin; non ti preoccupare degli altri due e dei tuoi compagni, se la caveranno da soli!
Ti consiglio di continuare a usare Word, purtroppo il problema persiste e non siamo riusciti a capire il perché!
Per qualsiasi domanda, sai dove trovarmi ^^
 
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K@til
view post Posted on 30/7/2014, 23:12




Purtroppo, i sospetti di Enoch erano fondati: nonostante avesse messo tutta la sua ostilità e ferocia in quel discorso nonché sul suo volto, i tre pelleverde sembrarono tutt'altro che spaventati. L'orco borbottò qualcosa nella loro lingua con un'aria divertita, quasi come se stesse raccontando una barzelletta a degli amici,
« Hoor ek die man? Wil om te veg. ».
A queste parole il pelleverde al centro lanciò una risata di puro divertimento e forse anche scherno verso il mezzo demone. Rispose al suo compagno,
« Ja, en hy dink hy kan wen! ».
Il giovane ascoltava con una concentrazione quasi morbosa ogni singola parola che usciva dalle bocche grondanti di bava dei tre predoni, non voleva lasciarsi scappare un eventuale, seppur ormai improbabile, cambiò d'idea dei tre.
« Siamo alla loro altezza? Possiamo batterli? »
« Silenzio... »
Si dissero a bassa voce le guide ovviamente scosse alle sue spalle. Si voltò un momento e guardò i due bedouin che apparivano più o meno gli stessi di poco prima: quello taciturno ora era evidentemente deciso ad agire, sicuramente a fare qualche stupidaggine, ma almeno mostrava di avere le palle, mentre l'altro sembrava sempre spaventato a morte e grondava di sudore. Non erano però loro le persone verso cui doveva puntare lo sguardo in quel momento.
I nemici non sembravano troppo difficili da battere, non possedevano un arsenale o un equipaggiamento eccessivamente potente, c'era però bisogno di constatare che erano parecchio grossi e muscolosi, un guerriero saggio avrebbe evitato uno scontro ravvicinato troppo duraturo. L'ideale sarebbe stato di colpire e fuggire, forse così avrebbe potuto evitare quelle braccia assurdamente grandi.
“Merda... Questi tre hanno davvero brutte intenzioni...” pensò arrendendosi all'inevitabile, “Non ho scelta: dovrò farli fuori, dal primo all'ultimo...” pensò mentre il sorriso di qualcuno che si trova ai blocchi di partenza e sta per iniziare una corsa gli deformava il volto in un sadico ghigno. Il cuore cominciò a battergli a un ritmo esageratamente veloce ed intenso mentre la sua mente assaporava già la vittoria. All'improvviso il goblin al centro riaprì bocca rivolgendosi stavolta al mezzo demone,
« Tu pensi voi battere noi, umano? »
se la rise coi due orchi per poi concludere
« Dimostra me questo, dunque ».
Il guerriero ascoltava distratto mentre alcuni dei vasi sanguigni del suo cervello cominciavano a pompare sangue a ritmi a dir poco industriali in punti ben specifici della corteccia motoria: quella dedicata ai muscoli degli arti. Ciò causò un formicolio alle gambe e alle braccia del giovane che dopo un'affermazione fredda e appuntita come la lama di un coltello,
« Bene allora. Come desiderate. »
lanciò ai quattro venti un ringhio agghiacciante, ben diverso dal Canto del lupo... Questo era il ringhio del lupo!
L'animale demoniaco che il guerriero aveva tenuto sotto chiave dentro di sé per mesi, ora si era svegliato più infuriato e selvaggio che mai.
Scagliò il tremendo e assordante verso con tutto il fiato che aveva nei polmoni in direzione dei tre pelleverde. Se tutto fosse andato come previsto, il rimbombare di quel suono avrebbe causato loro un forte giramento di testa con conseguente stordimento. La sua intenzione era duplice: voleva sia lanciare uno sfogo di pura follia in segno d'inizio, sia spaventare, o al limite sorprendere, gli avversari per poi lanciarsi con una rapidità a dir poco strabiliante in direzione del goblin al centro. L'obiettivo era il capo: se fosse morto lui per primo, gli altri due sarebbero entrati in confusione ancora di più di prima e fare fuori anche loro sarebbe stata una passeggiata. Coprì l'enorme distanza in quelli che erano pochi istante e, quando si trovò a circa un metro da lui, scagliò un brutale affondo di Hangetsu con entrambe le mani in direzione del suo stomaco: voleva farla finita prima ancora di iniziare lacerandogli l'organo. Se tutto fosse andato come previsto, l'affilato metallo della katana avrebbe attraversato da parte a parte il ventre del pelleverde.



CITAZIONE
CITAZIONE
CS: Astuzia 1 - Velocità 5 (1 + 4)

Condizione fisica: 100%
Condizione psichica: 100%
Energia rimanente: 80% [100% - 10% (Medio) - 10% (Medio)]

Growl:
Enoch lancia un fragoroso ringhio, identico a quello di un lupo allo scopo di intimorire gli avversari.
La tecnica ha natura psionica. Il guerriero emette un grido fragoroso, che si diffonde in tutto il campo di battaglia. Nel momento in cui giunge alle orecchie delle vittime ha un effetto stordente per qualche secondo. Il guerriero può scegliere liberamente cosa gridare, così come coloro che subiscono la tecnica possono scegliere la concretizzazione dei suoi effetti, che potrebbero variare da un forte giramento di testa, a un senso di smarrimento, o semplice confusione. La tecnica va affrontata come un'influenza psionica Bassa e infligge altrettanti danni alla mente di ogni vittima.
[Consumo di energia: Medio]


Aumento di potere:
Enoch si sforzerà per potenziare una parte del corpo a sua scelta, che siano i bicipiti per la forza delle braccia o che sia una parte del cervello per migliorare i riflessi.
La tecnica ha natura fisica. Consente al guerriero di ottenere le capacità per eseguire azioni al di là dell'ordinario, superando ostacoli che altrimenti gli bloccherebbero il cammino inesorabilmente o sconfiggendo avversari fino a quel momento troppo abili per lui. La tecnica fornisce a Enoch 4 CS in una singola caratteristica fino al termine del turno. La capacità potenziata sarà personalizzabile liberamente, ma andrà specificata al momento dell'inserimento della tecnica in scheda e dovrà avere natura prettamente fisica.
[Consumo di energia: Medio]

Ok, allora... Prima di tutto ho usato Growl (Urlo di battaglia) per confondere il goblin, poi Aumento di potere (Accumulo di energie) per aumentare esclusivamente la velocità (+4 CS) per poi mollargli un affondo allo stomaco...
A te la penna ;D
 
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K i t a *
view post Posted on 31/7/2014, 12:26




Die wolfil canto del lupo ❞.
ARRIVO DI ENOCH
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Il gioco era iniziato. Il ragazzo si scagliò contro il goblin, emettendo un ruggito che si scontrò contro il pelleverde con una micidiale onda d’urto. Sentì la terra mancargli da sotto i piedi e il deserto per un momento non fu più a fuoco; non fece in tempo a recuperare le sue piene capacità che Enoch gli fu addosso. Il goblin cercò di rimediare, ma non riuscì a contrastare completamente l’offensiva avversaria: frappose alla spada la sua arma, riuscendo con la sua forza e la sua abilità a deviare il colpo, che comunque gli lambì la carne, squarciandola in una ferita che seppure non fosse mortale, era decisamente fastidiosa. Il dolore arrivò subito, forte come una scossa elettrica, ed ebbe l’effetto di fare infuriare e stimolare il pelleverde. Gli occhi scuri si dilatarono, in un’espressione malvagia e folle, ed emise un ringhio rabbioso e animalesco, partendo immediatamente al contrattacco. Liberò il grosso pugnale dalla lama avversaria, e ruotando il polso, lo abbatté verso il collo dell’uomo, con un fendente forte e deciso.
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CITAZIONE
Molto bene, il goblin subisce in parte la tua offensiva, che gli causa un danno al fianco. Si difende con la pergamena “Parata” per poi contrattaccare con “Colpo Duro”. Ti ho segnalato anche la passiva dei pelleverde, giusto per completezza narrativa! Troverai entrambe riportate qua sotto. Il prossimo turno dovrai difenderti e attaccare a tua volta ^^
Again, se hai bisogno sai dove trovarmi!
CITAZIONE
Spirito di guerra [Il personaggio sarà in grado di combattere nonostante abbia subito un ammontare di danni al corpo notevole, prossimo al Mortale, che ne abbia compromesso irrimediabilmente l'integrità fisica. Contusioni, fratture e mutilazioni fisiche che abbiano compromesso le sue facoltà, gli arrecheranno normalmente danno, ma non ne ostacoleranno mai le capacità combattive.]

Parata: il guerriero, muovendo abilmente la propria arma o scudo davanti a sé, può proteggersi da un attacco nemico.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero potrà mulinare la propria arma, o sollevare il proprio scudo dinanzi a sé per bloccare, deflettere o intercettare un'offensiva fisica volta a danneggiarlo. La tecnica consiste in una difesa ampiamente personalizzabile, e può essere attuata anche a mani nude purché nei limiti di buonsenso e sportività. In nessun caso l'attacco parato potrà essere ritorto contro l'avversario. Può bloccare offensive di portata Media o inferiore.
Consumo di energia: Medio

Colpo duro: il guerriero esegue un attacco più potente del normale, in grado di ferire gravemente l'avversario.
La tecnica ha natura fisica. Consente al guerriero di eseguire una singola azione offensiva più pericolosa della norma. L'azione in questione potrà essere personalizzata con differenti stili o modalità di esecuzione, ma in ogni caso consisterà in uno ed un solo attacco - sia esso a mani nude o portato con un'arma bianca. La tecnica dura infatti solo il tempo necessario a portare a termine il colpo successivo al momento in cui è stata attivata. Andrà considerata come tecnica fisica di potenza Media e fronteggiata in quanto tale.
Consumo di energia: Medio
 
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K@til
view post Posted on 31/7/2014, 15:33




Sembrava come se il ruggito lanciato pochi istanti prima da Enoch rimbombasse ancora in quelle lande desolate. Era ormai evidente che il pelleverde a cui il giovane aveva lanciato quell'affondo di spada non si portava dietro quei coltelli come semplici decorazioni: era un vero combattente. Il goblin riuscì in qualche modo a deviare l'attacco del mezzo demone, ma non rimase illeso: l'affondo squarciò gravemente la carne del suo fianco. Ciò sembrò fare infuriare l'avversario che adesso non rideva più.
« Ora non fai più tanto il gradasso, eh? ».
Disse Enoch con un ghigno abbastanza soddisfatto e divertito in volto.
« Guarda... »
disse ora indicando il fianco ferito dell'avversario,
« Rispondendoti a prima... Sì: sono più che sicuro di potervi battere. »
schernì con aria fiduciosa e concentrata.
Il goblin non sembrò prendere bene il doloroso affronto subito ed un istante dopo era già al contrattacco: urlò di pura e folle rabbia poco prima di liberare il coltello ricurvo dallo stallo con Hangetsu e lanciare un fendente al collo del giovane. Enoch era sorpreso di quel fendente: possedeva una forza ed una velocità incredibile, nonostante il nemico avesse un fisico abbastanza massiccio, quel colpo era decisamente troppo potente per essere stato scagliato da uno come lui.
“Merda!” imprecò nella sua testa mentre la memoria muscolare agì prima del pensiero e cercò di distanziarlo con un salto all'indietro grazie al corpo notevolmente agile.
Il tentativo di schivare, però, non raggiunse l'obiettivo sperato e il mezzo demone subì comunque una lieve ferita. Una sensazione di caldo e umido cominciò a scivolare in direzione della spalla e poi del petto. Fece un rapido controllo della zona colpita e constatò con disappunto di avere effettivamente un taglio nella parte bassa del collo, poco sopra la clavicola e pericolosamente vicino alla trachea. Non era una ferita troppo grave o letale ma il dolore e l'adrenalina ora cominciavano a dilagare in tutto il suo corpo surriscaldato.
Notò che un po' di sangue gli era schizzato vicino alle labbra e senza pensarci due volte lo leccò via con la lingua poco prima di leccarsi anche i baffi in maniera inquietante.
« Tutto qua? Se vuoi uccidermi dovrai fare ben altro. ».
Nonostante non avessero neanche lontanamente iniziato a fare sul serio, il giovane già era in preda al più puro divertimento anche se conservava la concentrazione ed il sangue freddo. Amava combattere ma non voleva di certo morire in quel posto dimenticato da dio e per una ragione così futile! Pianificò in un istante la sua prossima mossa che lanciò subito mentre il suo cervello ripeté il curioso procedimento fatto prima: cominciò nuovamente a pompare sangue nella parte dedicata al funzionamento dei muscoli, stavolta in modo da fortificare le ghiandole surrenali del mezzo demone che cominciarono a produrre enormi quantità di adrenalina e ormoni.
Ciò causò una ben visibile fortificazione dei bicipiti e dei tricipiti mentre il guerriero lanciava un fendente molto più forte nel normale dall'alto verso il basso in direzione della testa del goblin.
« Prova a parare questo! »
urlò durante l'intero movimento. L'idea era quella di aprire la testa del pelleverde come un melone.



CITAZIONE
CITAZIONE
CS: Astuzia 1 - Velocità 1 - Forza 4 (0 + 4)

Condizione fisica: 95% (subito danno Basso)
Condizione psichica: 100%
Energia rimanente: 65% [80% - 5% (Basso) - 10% (Medio)]

Acrobata (effetto attivo):
Spendendo un consumo pari a Basso il personaggio è in grado di sfruttare la sua impareggiabile rapidità per sfuggire alla maggior parte degli attacchi che gli vengono rivolti contro, siano essi fendenti di spada o frecce scoccate dalla distanza. Per il singolo turno in cui attiverà questa tecnica egli godrà di una difesa di livello Basso, semplicemente perché troppo rapido per poter essere colpito da loro: eviterà con semplicità qualsiasi lama, colpo o simili diretti contro di lui, e così anche qualsiasi proiettile o emanazione magica. La tecnica ha natura fisica.
[Consumo di energia: Basso]


Aumento di potere:
Enoch si sforzerà per potenziare una parte del corpo a sua scelta, che siano i bicipiti per la forza delle braccia o che sia una parte del cervello per migliorare i riflessi.
La tecnica ha natura fisica. Consente al guerriero di ottenere le capacità per eseguire azioni al di là dell'ordinario, superando ostacoli che altrimenti gli bloccherebbero il cammino inesorabilmente o sconfiggendo avversari fino a quel momento troppo abili per lui. La tecnica fornisce a Enoch 4 CS in una singola caratteristica fino al termine del turno. La capacità potenziata sarà personalizzabile liberamente, ma andrà specificata al momento dell'inserimento della tecnica in scheda e dovrà avere natura prettamente fisica.
[Consumo di energia: Medio]

Allora, non avendo abilità difensive di potenza Media come il Colpo duro che mi hai lanciato, ho usato l'effetto attivo del mio talento che mi dà un'abilità difensiva pari a Basso (ho dimezzato così il danno Medio che avrei subito). Poi ho risposto usando di nuovo Accumulo di energie per potenziare stavolta la forza fisica di Enoch e lanciare al goblin un fendente più pesante di prima in direzione della sua testa.
A te ;)
 
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K i t a *
view post Posted on 5/8/2014, 09:20




Die wolfil canto del lupo ❞.
ARRIVO DI ENOCH
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Jineq, il goblin contro cui Enoch combatteva, era davvero soddisfatto. Il desiderio di predare quei tre umani si stava pian piano sopendo, venendo sostituito dall’eccitazione per la battaglia, e dalla consapevolezza di aver trovato davvero un degno avversario. Il ragazzo non era un umano qualunque, padroneggiava l’arte del gioco con sapienza e coraggio, e questo gli faceva crescere dentro di sé un forte senso di rispetto. Non era più la morte del giovane che cercava, piuttosto era un continuo mettersi alla prova, vedere fino a dove il giovane si sarebbe spinto. Quello era lo spirito del Grande Gioco.

Quando il fendente di Enoch si stava per abbattere su di lui, il piccolo pelleverde non si fece trovare impreparato. Guardava il ragazzo con un sorriso sghembo, sinistro, e all’improvviso la sua pelle, del colore del muschio, divenne un verso più acceso, grinzoso, composto da squame su sui risaltavano nelle sfumature marroni. Il sole si rifletteva sopra come su uno specchio d’acqua, pareva neanche lui riuscisse a superarlo. La scure dell’uomo impattò sul cranio del goblin, ma fu come colpire della dura roccia. La lama rimase intatta, e lo stesso fu per la sua testa, come se quell’attacco non fosse mai esistito. Il sorriso del pelleverde si fece più largo, e non fece attendere la controffensiva. Stringendo il grosso pugnale in mano, lo sguardo inferocito e galvanizzato, comincio a fendere l’arma contro Enoch, in una sequenza rapida quanto mortale. I colpi erano veloci, assestati con una grazia che non ci si sarebbe mai aspettato da uno della sua razza. Partì dal fianco, per poi ruotare l’arma e puntare al collo, poi ancora al petto, fino a tentare un ultimo affondo verso l’addome.
Era il suo modo di mettere alla prova il giovane, vedere fino a dove lo avrebbe portato la sua bravura.

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CITAZIONE
Ti chiedo ancora scusa per l’attesa, ma come ti ho scritto ho avuto diversi impegni nel real! Dunque, la tua offensiva viene parata dal goblin tramite la pergamenta “Pelle di Drago”, dopo di ché ti attacca a sua volta con la pergamena “Furia”: si tratta di otto fendenti in rapida successione, ma che vanno considerati come un’unica tecnica di livello alto. Sotto ti riporto le tecniche in questione.
Per questo turno puoi limitarti a difenderti, come preferisci ^^ dai che siamo alla fine!
CITAZIONE
Spirito di guerra [Il personaggio sarà in grado di combattere nonostante abbia subito un ammontare di danni al corpo notevole, prossimo al Mortale, che ne abbia compromesso irrimediabilmente l'integrità fisica. Contusioni, fratture e mutilazioni fisiche che abbiano compromesso le sue facoltà, gli arrecheranno normalmente danno, ma non ne ostacoleranno mai le capacità combattive.]

Pelle di drago: il guerriero riesce a rendere la propria pelle più resistente del normale, così da potersi proteggere da diversi attacchi.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero tende i muscoli allo spasimo, indurendo la resistenza della propria pelle. A seconda della personalizzazione è possibile che l'indurirsi della pelle provochi un certo mutamento in essa, sebbene non tale da impedire il riconoscimento del soggetto. In questo stato il guerriero potrà resistere a colpi di scarsa rilevanza o attacchi portati con piccole armi da lancio, come shuriken, kunai, proiettili di piccolo calibro o simili. La tecnica vale come una difesa contro i normali colpi fisici per il tempo di due turni.
Consumo di energia: Medio

Furia: il guerriero riesce a scagliare fino ad otto fendenti in successione con la propria arma.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero riesce a scagliare fino ad otto attacchi in rapida successione a mani nude, o con la propria arma. La posizione delle varie offensive cambierà in base al movimento compiuto dal guerriero. Questa tecnica può essere utilizzata anche con le armi da lancio. Non aumenta la velocità di movimento del guerriero, ma solo quella con cui compie gli attacchi. La tecnica va contrastata come un'unica offensiva di portata complessiva Alta, avente natura fisica.
Consumo di energia: Alto
 
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K@til
view post Posted on 5/8/2014, 12:18




Ancora una volta, il pelleverde era riuscito a parare l'attacco di Enoch con una difesa che avrebbe sorpreso anche il più astuto dei guerrieri. Il mezzo demone conosceva quella tecnica: “Pelle di Drago” la chiamavano, un'arte difensiva in grado di difendere il caster da molti tipi di attacchi. Anche se sapeva molto su di essa grazie ai numerosi studi fatti nei suoi viaggi, non l'aveva mai vista dal vivo e per un momento fu parecchio stupefatto. Si sa: la teoria e la pratica sono due cose nettamente separate. La pelle del goblin divenne improvvisamente più accesa e con chiazze marroni che rifletteva i raggi penetranti del sole. Enoch mise una forza sovrumana in quel fendente, una forza che avrebbe potuto persino tagliare in due parti simmetriche la testa del nemico in condizioni normali, ma non appena la lama di Hangetsu impattò contro il capo ora duro la pietra del goblin, la katana, nonché il braccio del mezzo demone, rimbalzarono con violenza nella parte opposta alla direzione d'attacco. Le vibrazioni provocate dal fortissimo impatto con la pelle dura del pelleverde fecero tremare Enoch come una campagna che per qualche secondo si sentì parecchio spaesato e stordito.
Improvvisamente, il goblin lanciò un ghigno tutt'altro che rassicurante: era pronto per la controffensiva! Una miriade di coltellate vennero scagliate in numerosi punti vitali del corpo del guerriero che, diversamente da prima, ora era calmo e deciso e sapeva che cosa fare per schivare, o quanto meno limitare i danni. Per la terza volta nel combattimento, Enoch utilizzò il suo sangue demoniaco per potenziare il suo corpo, stavolta toccò nuovamente alla parte del cervello dedicata ai riflessi del corpo. In un lasso di tempo che fu ben minore ad un secondo, il giovane velocizzò in maniera esponenziale sia il cervello per rendersi conto di ogni singolo colpo, sia i muscoli per essere in grado di schivarli uno per uno. Le prime pugnalate erano dirette al fianco che tentò di schivare spostando il bacino nella direzione opposta alla traiettoria d'attacco, le seguenti erano in direzione del collo e cercò di evitarle spostando esso, insieme alla testa, all'indietro. Stavolta, il terzo attacco era in direzione del petto: il mezzo demone tentò così di schivare i fendenti del pugnale facendo perno su un piede, provocando così una giravolta di tutto il corpo che lo avrebbe fatto spostare e gli avrebbe permesso di evitare i fendenti che avrebbero colpito il nulla. L'ultima successione di attacchi era in direzione dell'addome: diversamente da come aveva fatto per il petto, stavolta si limitò a lanciarsi con tutta la forza e la velocità che aveva nelle gambe per fare un enorme salto in direzione opposta al goblin.
Non c'era nessun dubbio: Enoch aveva messo tutto se stesso in quella difesa. Molti altri guerrieri non avrebbero potuto vantare tale tecnica e velocità anche se, comunque, il giovane era tutt'altro che incolume: tutte le parti del corpo bersagliate dalla spaventosa tecnica del pelleverde, seppur non mortalmente, erano comunque state colpite. Il dolore arrivò prima del sanguinamento e fu tale da far socchiudere gli occhi e stringere i denti al mezzo demone per la sofferenza che cercò però di coprire a causa del suo orgoglio. Ora dalle ferite cominciava a sgorgare sangue, un sangue molto più acceso, quasi luminoso, di un normale umano, ma Enoch non sembrò preoccuparsene più di tanto. Quello che fece infuriare il guerriero fu il fatto, non tanto di ricevere quelle ferite, ma da CHI averle ricevute, “Maledizione... Subire un infortunio del genere da un teppistello del deserto... Accidenti!”. La fatica divenne ormai palese nel corpo del giovane che aveva adesso la vista leggermente annebbiata e si sentiva la testa come fosse piena d'aria. Aveva usato troppe energie per un avversario del genere... troppe.
Nonostante potesse continuare ancora senza grandi problemi, Enoch sapeva che non sarebbe comunque stato neanche lontanamente al livello di pochi minuti prima, ma ignorando questa grave mancanza, si rivolse minaccioso al pelleverde,
« Allora? Datti una mossa, io sono ancora in piedi. »
disse, deciso a continuare lo scontro. I sensi ora erano più deboli, aveva sottovalutato il suo avversario... Madornale errore! Era talmente concentrato sul combattimento col goblin che si era completamente scordato degli orchi e dei due bedouin.



CITAZIONE
CITAZIONE
CS: Astuzia 1 - Velocità 5 (1 + 4)

Condizione fisica: 85% (subito danno Medio)
Condizione psichica: 100%
Energia rimanente: 50% [65% - 5% (Basso) - 10% (Medio)]

Aumento di potere:
Enoch si sforzerà per potenziare una parte del corpo a sua scelta, che siano i bicipiti per la forza delle braccia o che sia una parte del cervello per migliorare i riflessi.
La tecnica ha natura fisica. Consente al guerriero di ottenere le capacità per eseguire azioni al di là dell'ordinario, superando ostacoli che altrimenti gli bloccherebbero il cammino inesorabilmente o sconfiggendo avversari fino a quel momento troppo abili per lui. La tecnica fornisce a Enoch 4 CS in una singola caratteristica fino al termine del turno. La capacità potenziata sarà personalizzabile liberamente, ma andrà specificata al momento dell'inserimento della tecnica in scheda e dovrà avere natura prettamente fisica.
[Consumo di energia: Medio]


Acrobata (effetto attivo):
Spendendo un consumo pari a Basso il personaggio è in grado di sfruttare la sua impareggiabile rapidità per sfuggire alla maggior parte degli attacchi che gli vengono rivolti contro, siano essi fendenti di spada o frecce scoccate dalla distanza. Per il singolo turno in cui attiverà questa tecnica egli godrà di una difesa di livello Basso, semplicemente perché troppo rapido per poter essere colpito da loro: eviterà con semplicità qualsiasi lama, colpo o simili diretti contro di lui, e così anche qualsiasi proiettile o emanazione magica. La tecnica ha natura fisica.
[Consumo di energia: Basso]

Allora, seguo il tuo consiglio e mi limito alla semplice difesa e qui vorrei aprire una piccola parentesi essendo stato (ed essendolo tutt'ora!) parecchio insicuro sul da farsi... Allora, tu mi hai lanciato una tecnica di livello Alto e io, avendo soltanto un'abilità difensiva di livello Basso ero tutt'altro che soddisfatto, perciò mi è venuta la mezza idea di utilizzare Accumulo di energie per aumentare la CS Velocità... La mia intenzione era quella di fare Basso + Accumulo di energie (Medio) con l'intenzione di portare la mia difesa totale ad Alto, ma non essendo sicuro che Accumulo di energie si potesse usare come abilità difensiva e sommarla con un'altra, ho chiesto senza rendermene conto in Domande e Suggerimenti un consiglio sul da farsi. Anche se la mia era una semplice curiosità, mi hanno risposto che è molto antisportivo fare domande su una giocata in corso e qui sono iniziati i sensi di colpa xD
Ho usato entrambe le tecniche ma, volendo (diciamo) essere in pari col karma, ho voluto valutare comunque la mia difesa Bassa per prendermi un attacco Medio...
Chiedo scusa ancora :( a te la penna.
 
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K i t a *
view post Posted on 8/8/2014, 13:31




Die wolfil canto del lupo ❞.
ARRIVO DI ENOCH
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Alle parole dell’uomo il goblin scoppiò a ridere. Non era un suono piacevole per le loro orecchie, ma si poteva cogliere la nota divertita, priva di qualsivoglia crudeltà. Attorno a loro la situazione era di medesimo stallo: entrambi i contendenti avevano pari abilità fisiche e nessuno dei due riusciva a prevalere sull’altro.
C’erano due possibili soluzioni: continuare a combattere sino alla sfinimento, che con molta probabilità avrebbe portato alla disfatta di tutti loro, o smettere di lottare e tornare a perorrere ognuno la sua strada. I pelleverde, nonostante le credenze diffuse nel mondo umano, non erano degli sprovveduti. Sì, amavano combattere e mettersi alla prova, ma non sacrificavano la propria vita inutilmente. Conoscevano molto bene il deserto, c’erano molti pericoli nascosti tra le dune di sabbia, e se anche fossero sopravvissuti allo scontro, di sicuro non sarebbero arrivati al proprio villaggio. Non aveva bisogno di pensarci tanto a lungo.
Janiq abbass il pugnale, tenendo le braccia rilassate parallele al busto. Il petto si muoveva rapido a causa del respiro affannato per la fatica dello scontro. Guardò i suoi compagni, anche loro fermi e provati, e gli disse: «Genoeg om te veg», basta combattere. Rivolse lo sguardo verso Enoch, sorridendogli. La sformia amichevole stonava sul suo brutto viso, ma era evidente che non avesse cattive intenzioni. «Siete molto bravi nel Grande Gioco. Noi rispettare questo. Io dico basta combattere, bene?» gli disse in un tentennante uso della lingua comune. «Vicini al confine, noi accompagnare voi, gruppo più forte, bene?» si offrì, mentre gli altri due annuivano. La situazione si era completamente ribaltata: da nemici ostili si presentavano come buoni compagni, offrendo il loro supporto per portarli fino al confine di Dortan, in modo da farli arrivare sani e salvi. Così erano i pelleverde, temibili guerrieri e alleati affidabili, per cui l’onore e le capacità contavano più dell’etnia e del sesso di qualsiasi essere.

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CITAZIONE
I pelleverde, colpiti dalla vostra abilità, decidono di smettere di combattere. Ritenendovi loro pari apprezzano la vostra forza, e si offrono di accompagnarvi fino al confine in modo che nessuno vi possa fare male.
Così si conclude il tuo arrivo! Veniamo ora alla parte più interessante, il tuo giudizio:

Scrittura – Il tuo stile è buono, compi pochi errori e in generale i tuoi post scorrono in modo fluido, senza appesantire il lettore. La caratterizzazione di Enoch è sempre presente, cosa che non sempre capita in un arrivo. Certamente è migliorabile, ma sono riuscita a scorgere e comprendere la sua personalità, e in più di un’occasione mi hai strappato un sorriso divertito per le sue reazioni e i suoi pensieri. Ho apprezzato anche la caratterizzazione data ai tuoi due compagni all’inizio, hai saputo ben gestire la libertà data per creare un siparietto leggero e simpatico. Continuando a giocare questo personaggio avrai modo di migliorarti, impreziosendo il tuo stile, arricchendo la scena di nuovi dettagli, delineando ancora meglio il carattere del tuo pg, ma per essere la prima giocata nel forum sei stato bravo.

Strategia – Anche in questo campo non ho scorrettezze da segnalarti; hai saputo utilizzare il tuo bagaglio tecnico in modo vario, combinandolo in diversi modi, cercando sempre di fare il tuo meglio. Tengo ovviamente in considerazione il fatto che sia molto ridotto – dato che avevi a disposizione solo le tecniche base – e che ti sei scontrato contro un bot, a cui io potevo assegnare le pergamene che preferivo. Ho apprezzato il continuo mescolare pergamene con il talento, che trovo una buona scelta per la caratterizzazione tecnica del pg. L’uso di attive di power up accompagnate da attacchi fisici non tecnica ha un po’ limitato l’efficacia delle tue offensive, rendendomi sufficiente una difesa con un minimo consumo per scongiurare in tutto o in parte il tuo attacco. Però, come detto prima, si trattava di un bot, per cui per me è stato facile parare i tuoi attacchi senza risultare monotona. Ancora, l’esperienza ti permetterà di migliorare, ma è stata una buona performance.

Sportività – Questo è il solo punto in cui devo indicarti una cosa, che hai già scoperto: non si può utilizzare il topic “Domande riguardo il regolamento” durante una giocata ufficiale. Il motivo è semplice: la sportività riflette non solo il tuo modo di comportarti nella ruolata, ma anche la comprensione e le messa in pratica del regolamento. Se tu chiedi delucidazioni in merito non è possibile valutare correttamente questo parametro, e quindi il giudizio ne sarà inficiato. Comunque non ti preoccupare, in questo caso non è stato niente di irreparabile, ma fai attenzione per il futuro, perché certe situazioni non avranno la stessa ben disposizione! Comunque, a parte questo, ti sei comportato bene: hai subito ciò che dovevi, risposto in modo adeguato ed hai seguito le regole. Anche l’ultimo post, che tanto ti preoccupava, è stato corretto! Quindi confida maggiormente nelle tue capacità di comprensione e se hai perplessità esternale prima o dopo una giocata. Capisco benissimo che non volesse essere un comportamento “fraudolento”, ma volto semplicemente ad essere più sicuro e corretto, perciò non ti preoccupare!

In seguito a queste considerazioni sopra elencate ho deciso di assegnarti la fascia Verde. Spero vivamente continuerai a ruolare, perché credo abbia delle ottime potenzialità. A te vanno 1000 gold di ricompensa, a me 400 gold per la gestione dell’arrivo. Puoi fare un ultimo post, se desideri, il thread rimarrà aperto. Se hai domande sai dove trovarmi.
Che altro dire: benvenuto a Dortan!
 
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10 replies since 26/7/2014, 20:41   400 views
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