Eternal Light ···· - Group:
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| Il sasso si spezzò, si ruppe in innumerevoli pezzi all’improvviso cominciando a sgretolarsi inesorabilmente, ma non da solo. Anche il mondo circostante cominciò a distruggersi. Sul bianco immacolato cominciarono a formarsi lunghe linee nere, sempre più grandi, sempre più spesse, finché anche quella dimensione cominciò a spaccarsi. Soltanto un urlo assordante, disperato, si poteva udire in quell’universo in frantumi, solamente il grido solitario di uno spirito femminile, il suo ultimo attimo di agonia disperata. E poi il pavimento bianco cominciò a cadere nel buio più nero, come se la scatola di luce fosse stata rotta per essere risucchiata dalle tenebre. Infine, sopraggiunse il buio del sonno più profondo.
Risvegliandosi il ragazzo si sarebbe ritrovato nuovamente davanti all’enorme portone chiuso dai rovi spessi e spinosi. Non più scuri, non più neri: questa volta essi gli sarebbero apparsi verdi, color smeraldo, ricchi di vita, seppure sinistra in qualche modo. E non l’avrebbe più circondato soltanto la notte fiocamente illuminata, il gemito inquietante di innumerevoli suoni irriconoscibili, ma una scia di luce proveniente dall’alto avrebbe illuminato la via, un lungo sentiero dritto che conduceva ai bordi di quella valle sotterranea, verso l’alta scalinata che avrebbe portato alla salvezza. Gli sarebbe quasi parso come se, alla fine di un lungo incubo, il sogno avesse deciso di redimersi da sé indicandogli la via della liberazione.
A ricordo di quel che era stato, avrebbe trovato nel suo palmo soltanto quel frammento di specchio argenteo, non più bello nei suoi bordi frastagliati e luminosi, ma opaco e distrutto al centro, rotto anch’esso come la sua matrice. Sarebbe stata una sua scelta gettarlo o tenerlo, dimenticarlo tra quelle rovine oscure o custodirlo come ricordo di chissà quale dama che aveva abitato quella torre, perdendo frammenti della sua anima insieme alla sua morte. Il ricordo di quella bella Signora che era rimasto ancorato a quel semplice monile non avrebbe più disturbato i suoi incubi, a meno che qualche frammento di polvere non fosse rimasto dentro il suo corpo. Ma questo sarebbe toccato a lui scoprirlo. |
I tuoi attacchi hanno effetto e ti risvegli davanti alla torre. L'ambiente appare più illuminato e dall'alto proviene una luce che illumina magicamente la via fino all'uscita da quel luogo. Per quanto riguarda lo specchio, puoi farne quel che vuoi: ti rimane. Non ha effetti magici e non puoi usarlo come arma, ma puoi provare a incantarlo in futuro, o sfruttarlo come meglio credi. Passiamo ora ai giudizi. CITAZIONE Scrittura
Hai una buona padronanza dell’italiano e commetti pochi errori, tendenzialmente sviste come piccole rare virgole fuori posto o ripetizioni di parole. Purtroppo, però, se dal punto di vista formale i tuoi scritti non sono male, il contenuto lascia un po’ a desiderare. Prima di tutto la psiche e la storia del personaggio emergono davvero poco, così come i suoi stati d’animo. Improvvisamente si ritrova catapultato in una città abbandonata e distrutta, sinistra, che sembra nascondere orrori… e il suo pensiero va più a Omero che al timore di cosa potrebbe effettivamente esserci, di cosa potrebbe calargli addosso al prossimo passo. Anche quando si trova nel mondo bianco e vuoto – vacuo, oserei dire -, c’è una piccola descrizione e nulla più. Come reagirebbe un qualsiasi essere umano trovandosi di punto in bianco circondato dal nulla? Nessun pensiero, se non troppo vago. Anche le descrizioni si limitano a ripetere quel che ho scritto io, senza sfruttare i vuoti descrittivi o magari arricchirli anche solo con aggettivi simili ma dalla valenza diversa. Sembra quasi che ti venga dato un copione da cui trarre le descrizioni e che tu lo segua alla lettera. Ci sono buoni spunti intertestuali, probabilmente dati dal tuo personaggio che pare interessante dal punto di vista dell’idea da cui parte, ma devi davvero svilupparlo meglio. Ora come ora sembra vuoto, non certo un ragazzino in una dimensione parallela, quasi all’interno di un videogioco o di un sogno. Sembra più un essere vuoto, arrogante e per qualche verso estraniato da se stesso. Sembra rimandare tutto a un futuro o così dice, come le sue domande, ma a me pare più che sia tu stesso a rimandare la psiche del personaggio per crearla poi in seguito – ed è un punto a tuo svantaggio. Non si evince il minimo timore, non il minimo dolore o smarrimento, se non un po’ di arroganza, di spietatezza e di forza di volontà presa da chissà dove. Il tuo personaggio appare, insomma, poco umano ora come ora, visto che si comporta in un luogo inquietante, attirato da una “sirena”, come potrebbe fare in un campo primaverile con lo stesso canto. In generale ti consiglio di cercare di fare meno il narratore dall’alto, ma essere di più partecipe, anche nelle descrizioni. In tal senso ti consiglio anche di essere più sintetico in confronto, più lapidario, in modo da sviluppare poi nelle quest/duelli vere e proprie un testo più completo e coerente nelle sue parti, unico, e non spezzettato per poi essere ricucito quasi tale e quale. Il confronto serve a decidere le strategia, ma nello scritto vero e proprio devi in qualche modo immergerti per tirarne fuori un tessuto unico e non un patchwork di momenti diversi, resi asettici proprio per essere uniti tra loro.
Strategia
Mi rendo conto che l’arrivo proposto non fosse tra i più semplici. Niente specchietto, tecniche particolari, avversari strani… Era per metterti alla prova e vedere se avessi le capacità per brillare davvero, ma devi ancora lavorarci e puoi migliorare facilmente. Dal punto di vista narrativo, la tua strategia è semplice e diretta. Anche qua sembri attenerti al copione. Ti avevo posto una via lasciandoti la libertà di uscirne in qualche modo, indicandoti ma non obbligandoti a percorrerla. Tu hai deciso, anche se con circospezione, di seguirla e anche da questo punto di vista sembri seguire abbastanza il copione, anche se in questo caso non è una cosa per forza malvagia. Ho apprezzato molto lo spunto dato dalle lingue – nuova introduzione su Asgradel – per comunicare con l’essere. Ti è andata male poiché non aveva una psiche molto sviluppata, ma contro ombre un po’ più intelligenti sarebbe stata una buona idea. Ottimo anche l’utilizzo della prima tecnica per dirigere e mutare un pochino le trame della narrazione anche se pure qua ti è andata male, visto che mostrare un corpo possente a un essere che ne desiderasse uno poteva solo avere l’effetto opposto, ma non potevi saperlo. Sorgono i problemi quando si viene a parlare della tua strategia in combattimento. Sfrutti, anche se non troppo a tuo favore, alcuni vuoti descrittivi, ma l’arroganza – immotivata – del tuo personaggio ti porta a subire un attacco. È stato attirato lì da un canto ammaliante, catapultato in un mondo parallelo, nella sua dimensione, dall’essere che si trova davanti e… lo sottovaluta? Perché? In tal caso, comunque, sarebbe stato più sensato non parare il primo attacco e, subendolo, parare il secondo. Invece hai agito in modo inverso, anche sconvenientemente. Avevo apposta fatto in modo che ci si potesse facilmente difendere dal secondo attacco con un Basso – ben specificato -, invece tu hai deciso di subire il danno Medio. Era una tecnica appositamente particolare, fuori dal comune, per vedere se avresti agito com’era palesemente conveniente, ma non l’hai fatto. Non solo, anziché consumare un basso, subisci il Medio psionico, ma ti autoinfliggi anche un Basso. Capirai ben da solo che tale azione non sia tra le più strategiche che potessi inventarti. Le tecniche psioniche sono parabili in diversi modi a seconda della natura, ma il loro effetto è almeno in parte permanente, se si subisce un danno, e non certo eliminabile facendosi del male, a parte rari casi. Avresti potuto subire la visione di incubi per un attimo e poi rimanerne confuso, ma una “difesa” sconveniente di questo tipo non è canonica né così sensata. A parte gli errori, tra cui il disarmarti da solo verso la fine, hai fatto qualche buona azione, come il difenderti dal primo attacco, non conoscendo le CS dell’avversario – anche se sarebbe stato decisamente meglio parare il secondo -, e la combo tecnica+attacco. In generale sembri conoscere decentemente il regolamento, ma non sfruttarlo ai fini strategici quanto narrativi, affossandoti in tal modo da solo. Devi cercare di fondere le due cose per poter fare migliorare, senza nemmeno troppe difficoltà.
Sportività
Partiamo dalle cose più ovvie: i ritardi. Non ti penalizzano in questo caso, ché si tratta di un arrivo con tempi non tanto limitati, ma non posso fare a meno di segnalarteli. Più di dieci giorni sono davvero tanti e in altre sedi punibili con penalizzazioni assai pesanti, quindi ti invito a fare attenzione. Anche in un duello dai tempi illimitati è preferibile mantenere un ritmo almeno costante, in modo da permettere anche all’altro giocatore di non perdere il filo della narrazione e la voglia di andare avanti. Altro errore riguarda il dolore del tuo personaggio, anch’esso dovuto alla sua scarsa psiche, probabilmente. Non si percepisce minimamente, se non a volte sul momento. Ferite alla testa, graffi, immobilità… Niente, niente. Sangue, ma niente dolore palpabile. Nemmeno la sua mente appare davvero scalfita, ma da questo punto di vista ti ho già detto abbastanza cose: devi immedesimarti meglio nel tuo personaggio. Hai anche punti a favore, ovviamente, come il rispetto delle CS dell’avversario, anche se a volte eccessivo. Nell’ultimo turno, infatti, pari il colpo e subisci comunque danno. Era intuibile, dal fatto che il sasso avesse subito danni dal tuo fendente, al massimo una parità di CS, quindi era difficile che, parandoti, riuscisse comunque a farti danni. Gli eccessi di sportività penalizzano più che altro la tua strategia, ché non ledono minimamente la tua buona condotta. Quella viene lesa da mancate letture, se non approssimative. Infatti la tecnica che ti bloccava il braccio ti arrecava anche SUBITO un danno Basso, un altro se rompevi il guscio. Insomma un totale Medio. Tu, invece, ti limiti a subire il secondo e basta. Fa’ attenzione a queste cose. Per questa volta non è un grosso problema, visto che penso fosse una svista, ma in altri casi potrebbe penalizzarti parecchio. Al di fuori di queste cose e piccole ambiguità narrative, ti comporti in modo pulito, senza violare il regolamento o compiere antisportività di sorta. Ti invito, però, a essere più curato nei tuoi scritti, meno frettoloso, così come nella lettura dei post altrui e nella tua rilettura.
Detto ciò, per i numerosi motivi suddetti, ho deciso di conferirti l’energia Gialla. Hai molte cose su cui migliorare, ma una base di partenza c’è. È gradevole giocare con te, ma mancano ancora diverse cose, facilmente ottenibili, per raggiungere la Verde. Ti auguro buona permanenza e ti ringrazio per la giocata, scusandomi per i miei tempi ed eventuali errori. A te 500 gold per la conclusione dell’arrivo, a me 400 a fine mese.
Benvenuto nell’Edhel!
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