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Oltre i Neri Cancelli, Arrivo di Linoge Aeglos

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view post Posted on 14/8/2014, 21:56
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Cardine
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Oltre i Neri Cancelli
I



   La prima volta che ci si addentra nei meandri della terra si scopre un mondo nuovo, inaspettato, quasi alieno. Le molte meraviglie del sottosuolo appaiono lugubri e primitive, pur non essendolo affatto. Colonne calcaree si susseguono, alcune come fauci pronte a inghiottire ed altre come pilastri che sorreggono la terra stessa. In un mondo senza luce anche una pozza profonda un paio di dita sembra un abisso, e nonostante il soffitto sembri sempre lontano, pare comunque sul punto di piombarti addosso. Se poi si è così temerari da affrontare il gelato sottosuolo dell'Edhel, lo spettacolo può essere ancora più temibile che nel resto del continente. Luci fioche, presenze inquietanti, innaturali silenzi ed interminabili abissi. Molti dei placidi, scuri e profondi fiumi che si diramano come vene per tutto lo sconfinato Nord sgorgano dallo medesimo lago sotterraneo, il Ràn, il cui nome ne accompagna un altro, ben più oscuro e nefasto: Neirusiens, forse la parola più sussurrata in tutta Theras.


   Le chiatte scivolavano rapidamente sul fiume, quasi fossero ansiose di assaporare la fresca aria del mondo là fuori. Presto sarebbero giunte all'aria aperta. Il corso d'acqua sul quale scivolavano era infatti uno dei molti emissari del grande lago, e per l'ultima parte del suo tragitto prima di uscire dalla montagna poteva persino essere risalito a piedi, percorrendo un sentierello dismesso. Dopo un miglio di totale oscurità e gorgoglio delle acque sorgeva un piccolo molo. In quel punto ci si trovava di fronte ad un bivio: da una parte si poteva risalire il fiume attraverso un'enorme caverna che portava fino al Ràn, mentre dall'altra un cunicolo più discreto si addentrava nella montagna. L'accesso a quella via era però in gran parte ostruito da una monumentale cancellata di ferro scuro, ed il via vai di persone era attentamente monitorato da alcuni elfi bene armati e rigorosamente incappucciati. Neirusiens era sì una città di reietti, ma nulla sfuggiva agli occhi della Cerchia. Le leggende volevano che i Neri Cancelli fossero novantanove, ma era davvero così?
   Semi oscurità ed innaturale quiete: ecco cosa avrebbe atteso il necromante ramingo al termine del suo percorso verso Neirusiens. Poche torce illuminavano i tre moli malmessi, e le molte dozzine di individui che facevano avanti indietro tra le zattere ed il cancello sembravano quasi pellegrini in religioso silenzio. Forse era il fiume che inghiottiva ogni suono, ma piano piano i sensi dell'elfo si sarebbero abituati anche a quello strano luogo. Laddove in un primo momento si annidava l'oscurità avrebbe infatti scorto con chiarezza le molte sagome in movimento, e presto avrebbe udito anche la confusione, anche se non paragonabile a quella del mondo in superficie. Là sotto i sesni erano come inibiti, ma abituarsi era solo una questione di tempo.


Cominciamo con la solita introduzione di circostanza: benvenuto! Il tuo arrivo sarà strutturato come una mini quest, nella quale metterò alla prova le tue capacità nei tre parametri fondamentali di giudizio (Scrittura, Strategia e Sportività). In base alla tua prestazione riceverai una ricompensa in gold ed eventualmente una promozione di fascia. I miei post saranno brevi e poco curati, ma il più possibile chiari ed esplicativi. Prenditi tempo per scrivere e dai sempre il massimo! Ricordati sempre di dare una rilettura, prima di postare.


Dunque, come hai deciso il tuo personaggio giunge a Neirusiens. Qualsiasi siano le sue reali intenzioni, deve innanzitutto pensare a come entrare nella città. Essa è sì un covo di reietti, ma si dice che nei cunicoli che la collegano con il mondo esterno siano poste dozzine e dozzine di cancellate da oltrepassare. Non sai quale sia la verità: c'è un certo via vai di gente davanti a questo grosso cancello, ed alcuni individui in vesti scure ed identiche che controllano il flusso di persone. Il mondo attorno a te è più vivo di quanto potrebbe sembrarti in un primo momento. Ci sono molte persone poco raccomandabili, ma lo sei anche tu in fondo! :v
Devi descrivere l'arrivo del tuo personaggio nel modo che preferisci, e spiegare poi come hai intenzione di proseguire. Non è assolutamente detto che troverai resistenza andando qui piuttosto che di là, ma prova a interpretare il tuo personaggio e fai la scelta più consona alla circostanza. Ti rimando al post in confronto per eventuali dettagli, e un breve scambio di battute in base a cosa deciderai. Non potrai infatti essere autoconclusivo.
Cominciamo a divertirci!
 
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Jimmy91
view post Posted on 15/8/2014, 18:28




Narrato
Pensato
Parlato


Oltre i Neri Cancelli
I



L'acqua mossa dalle zattere che solcavano il fiume era l'unico rumore che udivo non appena posai i piedi sul piccolo molo in legno, era molto vecchio e il legno era consumato ma sembrava abbastanza solido da reggere il mio peso e quello delle altre persone che lo occupavano.
Nere figure mi stavano davanti più che persone.
Ero abituato ai luoghi oscuri avendo vissuto gli ultimi 20 anni tra i cunicoli di Samarbethe ma ci misi qualche secondo a prender coscienza delle anime che affollavano quel luogo.
In breve i miei sensi si abituarono allo strano luogo in cui ero giunto e che doveva essere il primo passo verso quell'agglomerato di reietti che è Neirusiens.
Il rumore delle zattere fu sommerso dal brusio di quella moltitudine. Nessuno parlava in realtà, alcuni bisbigliavano e se ne andavano per la loro strada lanciando occhiate torbide agli sconosciuti.
Il clima del nord e l'umidità fecero in modo che al primo sospiro una bianca nuvola uscì dalla mia bocca, arginai il fenomeno respirando solo dalle narici.
Passare inosservato, per me, era attribuibile per prima cosa ai particolari e generare vapore ad ogni respiro era sicuramente un dettaglio che qualcuno avrebbe notato.
Il cappuccio della cappa arrivava quasi fino agli occhi ostruendomi la parte superiore della visuale ma mi importava più celare il mio viso che godermi il panorama quindi cominciai a muovere i primi passi tra la folla che occupava la strada antistante il molo, a testa bassa e con la mano ferma sulla spada: non volevo si muovesse troppo ed inoltre averla a portata di mano era più sicuro, soprattutto in questo luogo che è dimora della peggior feccia di tutto l'Edhel.
Il pullulare di vaganti che sembravano ai miei occhi delle anime in pena dirette in un qualche purgatorio mi offriva riparo da occhi e orecchie indiscrete, o almeno lo credevo...
Perfettamente inserito nel flusso di traffico in breve giunsi al bivio che sapevo già avrei incontrato prima di giungere alla vera e propria Neirusiens.
Una via attraverso una caverna, se imboccata, mi avrebbe portato al Ràn, l'enorme lago che da quel luogo si diramava in fiumi che poi avrebbero visto la luce in tutto il nord.
Un'altra invece, stretta e angusta, riparata e scavata sul lato della montagna mi avrebbe condotto a Neirusiens.
Era facile distinguerle: Quella che andava alla città era quasi interamente ostruita da un cancello completamente nero che torreggiava alto ed appuntito, sembrava insuperabile una volta chiuso.
Avevo sentito parlare dei 99 cancelli che difendevano la città di Neirusiens, non sapevo se fossero davvero così tanti ma quello che mi trovavo davanti adesso sembrava imponente e stentavo a credere che non bastasse a difendere la città.
Non esitai dunque, la calma e la sicurezza erano indispensabili se non volevo sembrare un nuovo arrivato, un novellino da svezzare, o magari da spezzare.
Seguii la folla che si dirigeva verso lo scuro cancello, per quanti ne entrassero, c'era sempre qualcuno che usciva e che tentava di sbirciare sotto il cappuccio, come a voler tenere d'occhio chiunque entrasse in città.
I Neiru erano sospettosi e le due guardie incappucciate che stavano proprio ai lati del grande portone ne erano la prova più evidente.
Quel via vai di persone da e per la sotterranea città mi stupirono, pensai addirittura che se non conoscessi la reputazione di Neirusiens probabilmente la additerei come una città viva e dedita al commercio o almeno con un gran fervore e sempre piena di gente e di turisti.
Pochi passi dopo comunque tornai alla squallida realtà della città elfica.
Ero giunto ai piedi dell'imponente cancello nero e quasi stavo per alzare lo sguardo e dare un'occhiata alla sommità appuntita e a tratti scheggiata dal tempo.
Non feci in tempo però, i due Neiru che stavano ai due lati del cancello mi si erano parati davanti e per tutta risposta tornai ad abbassare lo sguardo e a stringere forte la mano sull'elsa della mia spada nera.
Una naturale reazione.

Tsk, feccia elfica, li riconosco dal puzzo.

Pensai tra me e me prima che i due potessero dire e fare qualunque cosa.

«E tu chi saresti?»

Così esordì una delle due guardie rivolgendosi a me.
Andai su tutte le furie per il suo tono sgarbato e per il semplice fatto che un elfo mi stesse rivolgendo la parola.
Ma se volevo entrare nella città dovevo stare al gioco.
Alzai allora lo sguardo e lasciai che i due notassero i miei occhi rossi al di sotto della cappa, nonostante non riuscissi a fare lo stesso al di sotto delle loro che celava i loro occhi ma lasciava intravedere i lineamenti elfici del viso.

<< Sono solo un elfo di passaggio per Neirusiens. >>

Non ero di certo stato esaustivo ed il dovermi definire elfo mi ripugnava ma non volevo destare i sospetti delle guardie e speravo di non dover rispondere ad altre domande.
D'altro canto, Neirusiens non era certo la città degli angeli, la gente che ci circolava era della peggior feccia e sicuramente non amava rispondere alle domande, quindi le guardie dovevano essere abituate all'elusività in tal senso.

I miei affari non sono fatti vostri. Per il momento...

Ancora un pensiero che un occhio attento ed allenato avrebbe forse scorto dal mio sguardo rovente.
Speravo solo che i due laidi elfi si levassero dal mio cammino e mi lasciassero attraversare il nero cancello.
Neirusiens era solo il primo passo verso la ricerca del potere che tanto bramavo.
Due Elfi incappucciati non mi avrebbero di certo impedito di avanzare verso la mia meta, con o senza il loro permesso avrei trovato un modo per entrare nella città.

 
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view post Posted on 20/8/2014, 22:42
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Cardine
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Oltre i Neri Cancelli
II



   «Lascialo stare, è uno a posto» suggerì il secondo guardiano, mentre il suo collega si faceva sempre più insistente. Cercava di incrociare lo sguardo altrui: qualcosa, in quell'individuo, non lo convinceva affatto. Non si trattava di sesti sensi, dita che prudono o cicatrici doloranti. Era soltanto un'impressione, un pregiudizio radicato quanto la più malefica delle piante rampicanti. Le tensioni razziali tra i vari Elfi dell'Edhel erano crudeli più di quanto si potesse immaginare, mqa era come se, al di là della sua appartenenza etnica, ci fosse qualcosa di più. Qualcosa di peggiore.
   Ma questo non lo avrebbe mai saputo.
  «Melltith. Dydw i ddim eisiau mynd mewn trafferth!» imprecò ad alta voce nella lingua del Nord. Non aveva voglia di perdere tempo o finire nei guai, quindi desistette. I due scomparvero rapidamente, sottraendosi alla fiumana di anime dirette a Neirusiens. Il viaggio del necromante verso il Ran, da quel punto in poi, proseguì senza altri rallentamenti.


   Oltrepassò molte altre cancellate, poste una dopo l'altra nel lungo cunicolo che sembrava immergersì così in profondità da raggiungere il Baathos. Dopo l'ennesimo passaggio esso diventava improvvisamente più ampio, fino a sbucare nella vera e propria Città Nera: il suo profilo incombeva nella penombra. Le mille fiaccole disposte sulle strade parevano migliaia di stelle in un firmamento senza luna, ma a fare davvero paura non era la vastità di Neirusiens, bensì la tenebrosa calma del lago. Alcuni cantastorie vagabondi raccontavano di non aver avuto il coraggio nemmeno di specchiarvisi, terrorizzati dal canto che si udiva avvicinandosi alle acque.
   Cosa poteva cercare uno come Linoge in un posto del genere? Quale desiderio lo aveva condotto fino lì? Solo lui ne era a conoscenza, e nessuno avrebbe potuto fermarlo. Doveva solo stare attento alle insidie ben più grandi che si celavano tra i vicoli.

Bene, da questo momento in poi temo di potermi dedicare molto di più a mantenere più puntuali i miei tempi di risposta.
Il post andava bene, ma ci sono delle precisazioni che ci tengo a farti per migliorare i tuoi prossimi interventi. È innanzitutto sconsigliabile scrivere un numero in cifre piuttosto che per intero (anche roba come trentatremilionietrecentotrentatremilatrecentotrentaquattro). Inoltre ti consiglio di evitare termini troppo tecnici e specifici (es: arginai il fenomeno respirando solo dalle narici che suona veramente strano in un contesto fantasy). La scelta del lessico è molto importante. Ad ogni modo non è nulla di davvero grave, sono solo consigli che ti renderanno più facile la vita.

Nota: la traduzione dalla frase in Lingua del Nord è pressappoco "Maledizione! Non voglio finire nei guai".

A questo punto si presenta forse la svolta narrativa più importante che devi prendere in questo arrivo: hai raggiunto la tua méta, e a questo punto puoi fare qualsiasi cosa che rientri nelle intenzioni del tuo personaggio. Gestiremo tutto via confronto, non appena avrai deciso quale sarà il primo passo a Neirusiens (esempio qualsiasi: cerco un posto dove mangiare). La storia si svilupperà selettivamente solo da quel punto in poi.
Ci vediamo in confronto!
 
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