Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Dans van geeste, Arrivo di Faust

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dra31
view post Posted on 20/8/2014, 22:29




Dans van geeste - Ø
Hooglans, Dortan


Le Hooglans è una terra povera, avara, difficile. In questa terra spazzata dal vento, la vita è rude come le pietre che la popolano e la morte è violenta come la natura che la occupa. In queste lande senza padrone, anche i morti non hanno pace.

Su un rilievo degradante verso est, verso il sole nascente, una vasta distesa di terra brulla e spoglia si lascia inondare dalla calda luce del tramonto, mentre il vento risale il declivio e si tuffa oltre di esso. Scure ombre si stendono sul pendio, molte piccole e irregolari, molte altre lunghe e regolari; frecce che indicano l'orizzonte, che fermano un punto su di esso. Il sibilo del vento è accompagnato dal garrire di qualcosa mosso dal vento.
Pile di pietre sovrapposte con cura sono disseminante sulla china del rilievo, piccole primitive piramidi di rocce e pelle frapposta fra loro. Sono disposte senza un'apparente logica, tante piccole sentinelle in piedi nella giornata che sta per finire. La notte cala. Il vento diventa un flebile respiro umido, una bassa foschia si solleva dalla terra e si incunea tra le pile, crea mulinelli sospinti dal vento, volute di nebbia che riflettono la luce lattiginosa della luna splendente nel cielo notturno.
Die danse van die geeste, la danza degli spiriti: così chiamano questo particolare fenomeno gli eruditi delle pianure centrali. Sempre se credi negli dei e negli spiriti, altrimenti è solo uno scherzo del vento in combutta con la terra accaldata.

Silenziose e pazienti, le pietre attendono ancora una volta il ritorno dell'alba.

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- note

Arrivo di Faust
Dortan



CITAZIONE
Benvenuto nei territori di Dortan.
Mi occuperò io del tuo arrivo. All'esito di questa breve scena, valuterò il tuo modo di scrivere e rapportarti all'ambientazione di Theras, oltre che la tua capacità di descrizione degli ambienti, di introspezione e di rapportarti al mondo di gioco. Al termine ti confermerò la fascia Bianca, o ti assegnerò quella Gialla o Verde.
Non fare caso alla qualità dei miei post, in quanto non sono io quello sotto valutazione. Sarai tu a dover dare il massimo, profondendoti al meglio delle tue capacità.
In questo tuo primo post hai libertà assoluta: descrivere in che situazione si trova il tuo pg all'arrivo della notte e come la trascorre, come è giunto fino a quel luogo ecc., insomma tutto quello che ti permetta di fare un preludio per la nostra giocata. Per dubbi o domande, usiamo il topic di richiesta dell'arrivo come confronto off-gdr. Qui va solo il gdr, mi raccomando.
In bocca al lupo.
 
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Goishi
view post Posted on 25/8/2014, 14:07




Arrivo di Faust




Faust era arrivato da poche ore nelle Hooglans, il sole cominciò a calare dietro le imponenti montagne di pietra color rossastro. Era uno Spetttacolo a cui poche persone avevano assistito. l'ombra delle montagne dovuta dal sol calante creava un gioco di ombre per terra fino a raggiungere i piedi di Faust
.
Quest'ultimo si era appena seduto con la schiena poggiata su di una lunga roccia, per riposarsi dopo il lungo viaggio. La mattina stessa era partito da Taanach per fuggire da alcune guardie che gli davano la caccia. cammino' per lunghe ore fino ad arrivare in quelle terre sperdute. sicuramente li sarebbe stato al sicuro, o almeno così pensò.

Alzo' gli occhi al cielo, li chiuse e fece susseguire un lungo sospiro. Era teso, non poteva più tornare nella sua casa, era un ricercato,e per di più per avere ucciso un assassino.

<<"ROBA DA MATTI">> , pensò tra se e se.

dopo avere ripreso con quel lungo sospiro le forze, mise una mano dentro il suo copri abito e ne tirò fuori una vecchia filarmonica, con qualche macchia di ruggine e ammaccatura, ma il suono che ne derivava era ancora pulito e soave. era una delle poche cose che riusciva a portare una goccia di tranquillità nella mente cosi turbata del giovane Faust.

Il suono della filarmonica si disperdeva per tutte le Hooglands, accompagnato dal vento che, passando attraverso le possenti e imponenti rocce rossastre, creava un doppio suono quasi orchestrale.
Ad un certo punto una nota errata ruppe l'armonia di quel suono orchestrale. Gli occhi di Faust divennero neri e vuoti, come se l'anima fosse in un altro posto, e li fosse rimasto solo l'involucro di carne e ossa che la conteneva.

Faust era immobile. le mani impugnavano la filarmonica , e quest'ultima era ancora poggiata tra le labbra di Faust. era come se si fosse pietrificato. Ultimamente gli era capitato gia una situazione del genere. alcuni incubi gli tornavano in mente cosi bruscamente da trarlo come in uno stato di trans, come se quegli stessi incubi lo portassero via dal suo corpo lasciandolo privo di anima e sensi.
Poco dopo la schiena iniziò a scivolare lungo la roccia sulla quale era poggiata, fino a trovarsi disteso per terra, privo di sensi.



la mattina seguente





il sole oramai stava sorgendo nuovamente, e stava riportando luce su quelle terre desolate. alcuni raggi iniziarono ad illuminare il volto di Faust che ancora si trovava sdraiato poco vicino ad una grossa roccia. La luce che filtrava dalle palpebre degli occhi lo fece destare.

Non ci volle molto perchè Faust capisse chegli era successo di nuovo. a quel punto scrollò la testa, raccolse la filarmonica da terra e gli diete alcuni colpetti lievi per levare la polvere mista a sabbia rossastra che era entrata dentro ai buchi per la bocca, e poi la accarezzò con il pollice per pulire il sopra.
Dopo questi semplici gesti la ripose nella tasca destra interna del suo impermeabile. dopodichè si alzò e si incamminò nuovamente per le Hooglans.




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dra31
view post Posted on 27/8/2014, 18:19




Dans van geeste - I
Hooglans, Dortan


Quell'angolo delle Hooglans è abbastanza monotono: l'altopiano è una continua onda di erba bassa e pietre, leggere colline che si susseguono. Il sole è a picco sulla terra, quando un'altra distesa di rocce sovrapposte appare dalla cima di una collina. E da quella distanza, una macchia di colore diversa dal resto spicca come poco altro. Sei curioso, viandante?

Una figura minuta e asciutta, dalla pelle segnata dallo scorrere del tempo e dalla vita, è seduta tra le sentinelle di pietra ed è intenta a erigerne una. Il pelleverde non sembra essere attento a quello che gli succede intorno, la sua attenzione è tutta sulle pietre che sta muovendo e sul basso e cantilenante mormorio che sta consegnando al vento che scorre tra le piramidi.

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- note

Arrivo di Faust
Dortan



CITAZIONE
Proseguiamo. Hai libertà d'azione sul come passi la giornata fino al momento descritto, facendo attenzione ai vari aspetti del personaggio e il suo pensiero. Infine, scegli se avvicinarti a quello che vedi o preferire continuare verso altre direzioni.
Per qualsiasi domanda, usa il topic dell'arrivo.

Un'annotazione per il futuro: stando a come è descritto il mondo di Theras, cioè un continente che copre la maggior parte del pianeta suddiviso geograficamente in tre grandi regioni, è decisamente improbabile che una persona normale (a piedi, a cavallo, o su mezzi trainati) riesca in una giornata ad attraversare mezzo continente e a superare vari biomi, compreso un deserto. Ripeto, non è un errore da parte, piuttosto una disattenzione, l'ambientazione di Theras è ampia e piuttosto articolata.
 
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Goishi
view post Posted on 31/8/2014, 16:53




Arrivo di Faust



Era quasi mezzogiorno. Il sole era alto nel cielo e faceva bollire il terreno sotto i piedi di Faust e rendeva ardente le rocce intorno a lui.
Camminando prese con l'indice e il pollice la punta del suo cappello, facendolo chinare in modo da proteggere gli occhi dal sole splendente.
Una lieve brezza fece svolazzare i biondi capelli di Faust che fuoriuscivano da dietro il cappello, e nello stesso modo facevano alcune pianticelle non troppo distanti dai suoi piedi.
Faust chiuse gli occhi, si fermò e prese un lungo sospiro.
Finita la brezza sul suo viso riprese il cammino attraverso le Hooglans, fino a salire su di una collinetta. Arrivato in cima al colle si guardò intorno.
Era in un vero e proprio deserto. Le Hooglans si estendevano fino all'orizzonte, come se fosse una distesa infinita di sabbia e rocce disposte a Totem. Alcune a pochi metri di distanza fra di loro attirarono particolarmente l'attenzione di Faust, il quale si accorse che tra di loro vi era un pelleverde, assai minuto rispetto a quelli che aveva visto fino a quel tempo.
Faust iniziò a dirigersi verso di lui. Avvicinandosi vide che il suo volto era segnato dal tempo, e che stava erigendo una nuova struttura di pietra verticale.
Arrivato abbastanza vicino al pelleverde sentì nell'aria un mormorio simile ad una canzone, che proveniva dall'essere che gli stava davanti. Quest'ultimo non si era accorto che Faust gli era sopraggiunto alle spalle, dato che era impegnato nell'erigere la struttura.

Incuriosito dal fare del pelleverde Faust esclamò :

<<” Buongiorno, chi è lei? E perché erige simili strutture?”>>

Dettò ciò, Faust aspettò che l'uomo si voltasse e che gli dicesse qualche cosa.



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note supplementari:

nulla da aggiungere.
 
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dra31
view post Posted on 3/9/2014, 17:47




Dans van geeste - II
Hooglans, Dortan


La nuova ombra che si avvicina non interrompe il lavoro del pelleverde, che continua nella sua lenta opera. Quando l'ombra si ferma nei suoi paraggi e pronuncia parole in una lingua inusuale, l'anziano orco si lascia andare in una strana risata, un misto indecifrabile di suoni gutturali. Il vento aumenta d'intensità e accentua il suono di quell'ilarità incomprensibile.

Quando termina di ridere il vecchio pelleverde volge lo sguardo verso l'ombra e pronuncia poche secche parole.

... gees... geskop... vreemdeling...

Torna a impilare le pietre, mentre il vento prende a soffiare con notevole intensità intorno a lui e tra le altre pile di pietre.
L'ombra passeggera di alcune nuvole raffredda bruscamente l'aria e la polvere dell'altopiano si solleva sotto la spinta del vento. Quando il sole torna a splendere sul pelleverde e i suoi sassi, una nuova presenza compare dalle volute polverose.

La figura avanza tra le pietre, i suoi contorni si delineano man mano che si avvicina, il suo aspetto si concretizza a ogni nuovo passo. Ha un volto familiare, viandante? Anche il suo sorriso di scherno lo è?

Quando il nuovo arrivato supera l'anziano orco, questi libera una nuova strana risata. Chi è questo vecchio?

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- note... gees... geskop... vreemdeling...: ... spirito... cacciato... straniero.
I pelleverde, come da ambientazione, parlano l'Aardens, che non ha corrispondenze con le altre lingue di Theras. Questo non impedisce al vecchio orco di averti capito, ma ora si limita solamente a risponderti nella sua lingua madre.

Arrivo di Faust
Dortan



CITAZIONE
Proseguiamo. Hai libertà d'azione nel reagire a quello che succede, approfondire le emozioni di Faust e i suoi pensieri.
Per qualsiasi domanda, usa il topic dell'arrivo.
 
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Goishi
view post Posted on 20/9/2014, 21:20




Arrivo di Faust




Mi dispiace vecchio, ma non capisco una parola di quello che mi hai detto. Faust era tranquillo, la presenza del pelleverde non lo turbava, forse perchè non temeva un anziano orco, oppure perchè la sua mente era indirizzata altrove in quel momento, verso altri e vecchi pensieri.

... gees... geskop... vreemdeling...

<<" chissà cosa voleva dirmi " >> pensò tra se e se Faust.

poco dopo una figura ombrosa apparve poco distante dai suoi occhi, proprio di fronte a lui.
Era sotto le volute rocciose, il sole dietro di lui acceccava gli occhi di Faust impedendogli di capire chi o cosa fosse quella sagoma nera che era davanti a lui. strinse poco gli occhi come a cercare di mettere a fuoco e per non far passare la luce. Arrivato a poco da lui la figura divenne piu nitida, i contorni lasciarono il posto a figure chiare che Faust , con enorme dispiacere, aveva gia visto prima di scappare da Taanach.
Faust scoppiò in una gigantesca risata isterica, che risuonò tra le volute di pietra. ad un tratto fermò l'impeto della risata, pose lo sguardo fisso verso il viandante ed esclamò:
<<" non posso crederci !! hai avuto la faccia tosta da seguirmi fin qui, in queste lande desolate">>
quella figura si era rivelata il capo delle guardie che pochi giorni dopo l'omicidio commesso da Faust, aveva emanato l'ordine di catturare Faust per rinchiuderlo nelle segrete.
<<" cosa porta un uomo come te qui in queste lande piene di roccia e sabbia ? spero non io, spero non il tuo schifoso concetto di GIUSTIZIA !! ">> la voce si alzava man mano che le parole uscivano dalla bocca di Faust. La rabbia del ricordo di Anna cresceva in lui.
<<" Ora vattene da qui, ogni momento che tu poni il tuo volto davanti a me è una spada che trafigge il mio cuore, e perfavore, non vorrei che la mia spada trafiggesse il tuo">>.
nel mentre Faust aveva preso con la mano destra un coltello da lancio dalla sua cintura, e lo aveva puntato verso il capitano.



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note supplementari:

eccomi, ho interpretato la sagoma come il capitano delle guardie che aveva emanato l'ordine di cattura nei suoi confronti. Faust è rabbioso e intento a combatterlo fino alla morte in caso egli nn volesse ritirarsi.
 
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dra31
view post Posted on 23/9/2014, 10:33




Dans van geeste - III
Hooglans, Dortan


Quando a figura si ferma a pochi passi dall'orco e osserva il viandante chinando il capo di lato, l'anziano orco fa risuonare la sua voce, lenta e scandita come in una litania religiosa. Il suo corpo segnato dal tempo e dalla vita si piega curvo sotto il peso delle parole che pronuncia in un Comune stentato.

Straniero... paura... rabbia.

La figura rimane al suo posto per quelli che sembrano infiniti istanti, muove la bocca in un muto parlare.

Rimorsi... colpe... condanna.


Quella creatura che il viandante ha apostrofato come inseguitore si dissolve in un fumo denso per poi tornare ad addensarsi sotto un nuovo aspetto. Questa volta il volto è deturpato e il corpo mostra chiaramente i segni di una lama, come se fosse stato colpito da una lama pesante. Una morte violenta, uno spirito rancoroso. Un volto ignoto che ha un nome per il viandante: Assassino.

Morte... dolore... Vendetta.

L'apparizione continua a osservare il viandante, la voce senza suono che emette sentenze mute. Lo sguardo della creatura è offuscato, rancoroso, fisso sullo straniero.

... gees... inquieto. Vendetta.

La nuova presenza si lancia sul viandante come una belva assetata di sangue.

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- note

Arrivo di Faust
Dortan



CITAZIONE
Proseguiamo. Continui ad avere la totale libertà d'azione nel reagire a quello che succede, approfondire di più le emozioni e i pensieri di Faust. Poi devi affrontare questo spirito inquieto che ti sta attaccando.
Questo spirito va considerato come un'evocazione di potenza e resistenza bassa dotata di 2 CS, e come tale va trattata.
Per qualsiasi domanda, usa il topic dell'arrivo.
 
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