Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Reminescenze di un sogno.

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view post Posted on 20/9/2014, 22:29


Praise the Sun


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Seregon

C'era una volta un piccolo mostro, che aveva trascorso innumerevole tempo nell'ombra, finché non iniziò a chiedersi da dove lui venisse e per quale motivo.

*Chi è stato a crearmi? E Perché?*

Provò a cercare qualcun altro, ma era tutto solo nell'oscurità, con nessun altro da poter trovare.
Capendo questo, il mostro iniziò a camminare tutto solo, per fuggire dall'oscurità, ma ci volle un altro po' prima di capire... che quella fu la prima volta in cui conobbe il sentimento di solitudine.
Solitario girò per il mondo, vide il cielo infinito e vasto, il mare profondo e limpido, e nuove vite che costantemente venivano alla luce.
Anche se il piccolo mostro imparò molte cose nei suoi viaggi, non fu mai capace di scoprire qualcosa sul suo conto.

*Di sicuro le risposte che cerco si trovano qui, da qualche parte.*

Convinto di ciò, continuò il suo viaggio.
E così, un giorno, si imbatte in misteriose creature chiamate "umani".
Gli umani conoscevano molte cose e molte parole, e possedevano anche un cuore.

*Forse queste creature, questi umani, sanno chi sono.*

Con il cuore colmo di speranza, il mostro si avvicinò a loro, tuttavia, gli umani gli insegnarono solo dolore, paura e disperazione poiché lo temevano e detestavano.
Alcuni gli tiravano le pietre, altri lo inseguivano con le torce.
Lo attaccavano, cercando di ucciderlo con ciò che avevano sottomano.

*Perché devo sopportare questo destino?*

Il mostro piangeva accecato dal dolore ogni volta che gli umani gli facevano del male.
Il terrore che ne nacque mise radici nel suo cuore e si trasformò, finché un giorno non si ritrovò colmo di sentimenti contrastanti verso gli umani.
Una ad una, queste emozioni traboccarono fuori dal suo cuore, come per proteggerlo, cambiandogli forma.
Con tutte le emozioni ormai allo scoperto, ottenne molti nuovi poteri e fece strage di esseri umani.
Il giorno in cui uccise per la prima volta qualcuno, il mostro pianse.
E anche quello dopo.
E quello successivo.
Continuò a piangere come un bambino piccolo.
Per quanto tempo pianse? Le sue lacrime si erano asciugate e del desiderio di conoscere se stesso non era rimasto nulla. Il mostro ripensò alla vita che aveva un tempo.

*Ahh... come vorrei non aver mai conosciuto questo mondo. Quanto sarebbe stata più facile la vita, se fossi rimasto in quell'oscurità con la mente priva di ogni pensiero?*


Il mostro si incamminò, avendo deciso di cercare un posto... dove non potesse entrare in contatto con nessuno e rimanere solo.
Iniziando a percepire la brezza più fresca aprì gli occhi, ebbe i brividi per un attimo e poggiando le mani a terra si alzò.

*Di nuovo quel sogno...*

Pochi passi più in là vi erano numerosi alberi i cui rami spogli si allungavano verso il cielo plumbeo, poggiò il netto della mano su uno di questi facendolo scivolare per pochi centimetri come se stesse tagliando burro ed infine in movimento secco del braccio lo tagliò di netto, l'altra mano come artigli prese al volo il tronco cadente infilzando su questo le dita.
Seregon aveva appena finito di raccogliere la legna per alimentare una sorta di falò che si era assicurato di far ben distante dagli alberi padre, sapeva bene quanto questi fossero importanti per gli Arshaid e non li avrebbe mai toccati, pur non comprendendo a pieno il motivo di così tanta devozione rispettava ognuno di loro e quanto facevano per rendere quella zona un posto migliore.
Con un gesto lanciò il tronco dentro le fiamme scoppiettanti che ardendo da molto avevano d'orata la pelle dell'enorme maiale tawny da almeno settecento chili, la sua carne ricoperta da un dolce e delizioso strato di grasso brillava sotto la fioca luce solare che penetrava attraverso le nuvole, mentre la consistenza simile a quella del controfiletto le avrebbe permesso di sciogliersi in bocca rilasciando un sapore ricco ma leggero, come resistere?
Inoltre doveva ancora riprendersi dai vari graffi e piccoli tagli che si era fatto per catturarlo, è un animale territoriale che vive in gruppi di almeno cinque o sei individui, avvicinati troppo e l'intero gruppo ti salterà addosso cercando di infilzarti al petto con le loro zanne tozze o di strapparti via un arto con i denti affilati, avrebbero potuto perfino buttare giù un muro di pietra a testate tanto erano forti.

[font=Geneva]Seregon

kugipunch

[CS: 2 Forza.]


Narrato Parlato Pensato



Ferite Accumulate:
Numeri tagli e graffi superficiali distribuiti in maniera abbastanza uniforme sul volto, braccia e torace.

Status Psicologico:
Nella norma.

Energia Residua:
100%

Armi:

-Pelle coriacea: Resistente e al tempo stesso leggerissima, la sua epidermide risulta essere di consistenza pari se non superiore al cuoio rinforzato.
In termini di combattimento, la difesa del giocatore sarà pari a quella di una persona che indossa una comune armatura.

-Nocche ferree: Se un normale pugno dato da qualcuno come lui fa male già di per se, che effetti potrebbe mai avere se la normale "morbida" consistenza organica venisse a mancare perché sostituita da una più metallica? Beh, si spera di non scoprirlo mai a proprie spese.
A livello pratico i colpi sferrati equivalgono agli stessi che si darebbero con un tirapugni metallico.

-Breath bazooka: Se necessario, al pari di un'arma da fuoco di grosso calibro, Seregon sarà in grado di espellere dalla propria bocca un singolo colpo d'aria pressurizzata di ragguardevole potenza.
All'interno di un combattimento è possibile usarlo una sola volta.


Abilità Passive:

Una piccola storia che nessuno leggerà
Ho sempre avuto l'abitudine di sorridere senza importarmi di quanto fosse merdosa la mia vita.
Potrebbe essere perché ero a pezzi e stanco al punto che perfino il cielo mi sembrava nero, tutto mi buttava giù ma non potevo accettare che gli altri mi vedessero spaurito.
Stava piovendo quando sono entrato in quel posto all'ora di pranzo, e ogni fottuta persona aveva una triste e depressa espressione dipinta sul volto, ognuno di loro parlava a compagni e amici, ma non io.
Io ero lì con un sorriso da deficiente stampato sulla mia faccia, come se il sole splendesse solo per me.
Poco dopo che ero entrato un signora anziana entrò nello stesso posto, si sedette difronte a me disse che amava il modo in cui sorridevo sempre.
Le risposti che avrebbe dovuto guardarsi attorno, se ognuna di quelle persone presenti avrebbe sorriso perfino una pecora si sarebbe sentita meglio, e che valeva lo stesso concetto anche per tutte le altre cose, ecco perché qualcuno doveva iniziare a sorridere e sperare che contagiasse anche gli altri.
Quella vecchia signora sorrise per tutto il tempo che restò in quel posto e lo stesso fece un'altra persona che aveva ascoltato la conversazione.
Il mio giorno era stato reso migliore semplicemente vedendo quei due sorrisi.
Non lo faccio per aiutare gli altri, la verità e che sono fottutamente depresso e magari se gli altri iniziassero a sorridere, anch'io potrei finalmente apparire triste e lasciar che siano gli altri a tirarmi su.
Quest'abilità è una normale difesa psionica di livello passivo.

Cadi e Risorgi
Anche quando i colpi subiti si sono cumulati gli uni agli altri, persino con ossa spezzate e muscoli contusi, il corpo ancora in piedi per la battaglia.
In grado di camminare nonostante una gamba spezzata, di impugnare le armi quando le braccia appaiono inservibili, di muoversi con discreta disinvoltura col corpo leso e ammaccato.
Di non cadere a terra se non col cuore trafitto o la testa tagliata.
Quello visto prima come un dono si scopre poi come l'ennesima spada di Damocle pendente sul suo collo.
In termini di combattimento, il personaggio sarà in grado di proseguire nella battaglia anche dopo aver subito ingenti danni, perfino la mutilazione di un arto non sarebbe sufficiente a impedirgli di sferrare un altro attacco.
Quindi le ferite per quanto gravi, non gli impediranno di proseguire la battaglia al pieno delle proprie forze.

Omnifagia
Il personaggio potrà ingoiare e divorare qualunque cosa, nutrendosi di essa e non subendone comunque alcun danno. Ciò consentirà al personaggio di mangiare anche cibo marcio o avariato, senza venirne danneggiato o influenzato in qualunque modo. Allo stesso modo, il metabolismo particolare gli consentirà di non subire alcun danno da qualunque veleno non tecnica, potendo comunque soffrirne eventuali effetti collaterali agli stessi legati.

Avanguardia
La forza per definizione non necessita di spiegazione alcuna, ed è per questo stesso motivo che inspiegabile è il loro potere. In grado di sollevare i pesi più grandi col minimo sforzo, questa particolare categoria di guerrieri vanta una forza straordinaria, tanto dal poter impugnare armi altresì inutilizzabili per forma e dimensioni come alabarde o bastarde a due mani, finanche mazze ferrate o magli dal peso insostenibile come fossero leggerissimi stocchi.

La Forza Di Sopravvivere
Sul campo di battaglia, tutti sono forti. Non vi è nessuno che è più debole di un altro. Tutti hanno lo stesso allenamento, lo stesso equipaggiamento, lo stesso comandante, e allora cos'è che permette ad alcuni di restare in vita e ad altri di morire? La risposta è molto semplice: è tutto basato sulla propria forza. Ma non la forza fisica, ma la forza della propria volontà. La prima guerra non è vinta sul campo di battaglia, ma nella mente di ogni guerriero. Ognuno di loro deve imporre la propria volontà a calmare la propria mente. Coloro che cadono in battaglia hanno affrontato opponenti con una volontà più forte della loro. Non c'è nulla di cui sorprendersi, davvero. Se ogni persona avesse la stessa forza di volontà, allora vedrebbero anche che non vi è alcun motivo per combattere. Ma non è questo il punto. La volontà della gente è proprio come la gente stessa, diversa tra loro. L'unico motivo per cui io sono stato capace di sopravvivere in queste battaglie è perché ho avuto la volontà più forte. Tutti sono caduti prima di me e nessuno è stato capace di fermare la mia avanzata. La mia volontà mi ha concesso la forza di restare in vita, ma per quanto ancora? Solo finché la mia volontà sarà la più forte, ma in questa guerra tutto è possibile... .
In termini pratici il portatore di tale passiva avrà un'immunità al dolore psionico, ma non dai danni.

Percezione ferina
Il suo senso più sviluppato è senza dubbio l'olfatto, tanto da usarlo spesso perfino per raccogliere informazioni. Per esempio è stato capace di determinare di determinare che la femmina di un esemplare che stava cacciando era incinta dal debole odore di liquido amniotico. E' perfino capace di percepire i feromoni con il suo olfatto. In caso di totale oscurità riesce ad usare questo suo senso per combattere, anche se per ovvi motivi non è molto efficace. Questa sua capacità unità alla vasta conoscenza di flora, fauna e non solo rivela essere ben più di un semplice senso sviluppato oltre i normali limiti umani ed animali, ma una vera e propria arma.

Sussurro animale
Seregon riesce a comprendere appieno ogni forma di vita animale al punto da riuscire a stabilire con loro un forte legame empatico e comprendere cosa vogliono dirgli, questa tuttavia non è una forma di controllo della mente ed eventuali bestie pericolose non si tratterranno dall'attaccarlo se ne avranno voglia.
Tale forma di simbiosi non fisica nel caso sia molto forte tenderà a farlo agire più come un'animale che come un essere umano.

La Zanna della bestia
Il potere dell’artefatto è tanto grande da assoggettare chiunque si trovi nelle sue immediate vicinanze, intimando in loro un senso di impotenza nei suoi confronti. Ebbene si, gli avversari vedranno il possessore della Zanna come un nemico inarrivabile, si sentiranno inevitabilmente più deboli e saranno quindi spinti a riconoscere la sua superiorità.


Abilità Attive:


Note: Buon appetito? :8D:

 
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Queen's Knight
view post Posted on 23/9/2014, 15:42





Reminescenze di un sogno
Mangiare, spesso
non è solo gioire del palato,
ma necessità di vivere in modo migliore.

L'erymbaran era una di quelle regioni, al nord, che se non avesse avuto il brutto vizio di far spuntare qualche demonio di quando in quando, avrebbe realmente potuto definirsi un gioiello del mondo. Certo, era pur sempre nell'Edhel, dove quasi nulla è positivo, ma gli elfi che vi abitavano erano sempre stati gentili con la mia gente e, di conseguenza, mi ero quasi convinta che in quelle terre si potesse vivere anche senza un continuo lottare per la propria esistenza. §
Forse gli adoratori degli alberi vedevano in me e nelle altre aberrazioni di quel mondo, dei cuccioli da proteggere ed istruire, quasi come fossimo una sorta di enorme zoo all'aria aperta da poter studiare, comprendere e tutelare. Se mi sentivo offesa da questo modo di fare? No, assolutamente, finché scambiavano con noi beni di prima necessità e convivevano pacificamente lungo i confini delle lande ghiacciate, la cosa non mi turbava minimamente. Il vero problema erano gli esseri corrotti che, un tempo forse, erano stati elfi: quella genia non si stancava mai di dar fastidio durante la caccia, cercando di rendere preda il predatore, ma sovente venivano massacrati e sbranati da qualcuno dei nostri cacciatori particolarmente arrabbiato.
Il mio viaggio mi aveva portata a percorrere le terre Arshaid per un breve tratto, quello che bastava a seguire il corso dei fiumi ed evitare le aspre lande prima della Roesfalda. Il sole era alto nel cielo, difficile dire l'ora con precisione e non era nemmeno di mio interesse conoscerla, e la temperatura iniziava a mostrare i primi segni dell'incedere autunnale, non che mi facesse qualche effetto, abituata al gelo, però mi dispiaceva l'idea di perdere quel senso di calore avvolgente e rincuorante tipico del meridione.
Fenella, la mia compagna di caccia, gridò volteggiando un paio di volte sopra alti alberi: aveva avvistato qualcosa in lontananza, un piccolo fuoco che saliva stancamente verso il cielo, e desiderava andare a controllare.

« Sky-kya! » ribadì nella mia direzione, insistentemente, dopo essersi poggiata su un grosso ramo.
« Ma sarà un cacciatore accampatosi nelle foreste, Fenella... perchè vuoi disturbarlo? »
Mi guardò piuttosto male, inclinando la testa e socchiudendo i grandi occhi.
« Skreeek, skreeeeeek! »
« Va bene, va bene per pietà non c'è bisogno di irritarsi a questa maniera per ogni cosa! »
Fenella non era il classico animale da compagnia che tutti desideriamo avere, anzi, era una creatura altezzosa, arrogante ed estremamente autonoma. Certo, mi aveva a cuore e probabilmente avrebbe dato la vita per me, ma il seguire i miei comandi o il lasciarsi in qualche modo influenzare dalle mie aspettativa era un qualcosa di impensabile. Eravamo due entità ben distinte in cui quella dominante era, quasi sicuramente, lei. Se non altro perché non volevo che mi beccasse in faccia come punizione per averla eccessivamente contrariata.
« Dove è questo fuoco, dunque? »
Felice del risultato ottenuto, prese il volo indicandomi così la giusta direzione.

Il viaggio durò appena dieci minuti e, mano a mano che mi avvicinavo, un odore pungente e selvatico, di carne in cottura, arrivò alle mie narici. Da brava cacciatrice con immensi istinti felini e selvatici, un odore del genere non poteva far altro che causarmi un profondo languorino ed un irresistibile desiderio di raggiungere il cibo. Non che avessi fame, ma un pasto facile che non richieda di essere cacciato correndo per ore è pur sempre un qualcosa di irrinunciabile, tanto più dovendo fare ancora molte miglia di spazi brulli e disabitati prima degli insediamenti umani.
Ai miei occhi, tuttavia, non apparve un cacciatore solitario intento a scuoiare animali selvatici, oppure un gruppetto di elfi intenti a lavorare pelli, bensì un singolo uomo dall'aspetto imponente intento ad osservare un grosso animale, forse un particolare tipo di suino a giudicare dalle dimensioni, che rosolava in fase di cottura conclusiva al calore di un ricco fuoco. Non nego che la scena mi sorprese, non mi aspettava di vedere umani così a nord nel territorio degli elfi, anche se tra la sua stazza, e la possanza della sua preda, mi risultava difficile vedere quell'uomo in particolare ridotto alle strette dalle minacce della foresta. Supposi che si trattasse di un qualche selvaggio o fuggiasco in cerca di riparo dalla civiltà e dai problemi del mondo civilizzato - per così dire -.
Una cosa era chiara: non avevo mai visto un uomo di quelle dimensioni e, pure non superando certi membri della mia razza per prestanza, risultava comunque possedere una straordinaria fisicità ed uno stravagante colore dei capelli, molto difficilmente riscontrabile negli uomini "puri e semplici".
Fenella si posò su un ramo a debita distanza, fissando in silenzio la scena.

« Salve cacciatore. » esordii senza provare a nascondere il mio arrivo. « Perdonami se ti disturbo, ma è raro vedere uomini a queste latitudini, specie se abbandonati a loro stessi... anche se sembri sapere il fatto tuo. »
Mi avvicinai ancora, osservando l'enorme animale da più vicino, ma senza esagerare. Non volevo che avesse strane idee sul rubargli il cibo o qualcosa del genere, mi dava la brutta sensazione di poter spaccare gran parte delle mie ossa con un singolo pugno, il che mi avrebbe davvero indisposta nell'immediato futuro.
« Il mio nome è Selki, posso chiederti come hai catturato questa bestia da solo? »

 
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view post Posted on 25/9/2014, 19:46


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Seregon
Si era lasciato andare troppo ai pensieri e al profumo di quella carne per accorgersi che qualcuno stava arrivando, non poté far altro che reagire d'istinto difronte a quell'odore di... .

*Demone!*

In uno scatto Seregon afferrò la preda caricandosela sulle spalle e la allontanò di qualche metro dalla nuova presenza, al ché con la medesima rapidità cadde in avanti sulle mani assumendo la posizione di chi è pronto a balzare senza proferir parola, il petto iniziò a vibrare generando una sorta di ruggito sommesso che andava man mano crescendo

"Grrrrrr..."

Ma animalesco non era soltanto l'atteggiamento, in pochi secondi il suo aspettò cambiò radicalmente lasciando così spazio a qualcosa di ben diverso.
Le pupille luccicarono cambiando colore in un verde intenso ed assottigliandosi, i capelli presero ad allungarsi ed inspessirsi sfumando in un caldo rosso e vivace arancione proprio come fece buona parte della peluria ora cresciutagli sul corpo, dalla bocca così come dalle mani vennero fuori zanne ed artigli, da dietro fece capolino perfino una coda non troppo lunga ma nemmeno corta mentre la trasformazione si contornava dal visibile aumento della sua stazza già imponente.
Ruggì con tutte le sue forze, era potente tanto quanto quello di un vero leone ma ben più minaccioso.

« Kya! »

Spostò il suo sguardo in direzione della provenienza di quel verso ringhiando e mostrando i denti lasciati abbastanza aperti da permettere alla lingua di scorrere avanti e indietro tra questi

*Questo è mio, andate via!*

In uno scambio di versi e grida apparentamene incomprensibili ma dai risultati ben più chiari vennero a crearsi momenti di tensione e altri più confusi fra i due, ma alla fine Seregon si lasciò scappare una piccola risata facendo anche cadere ogni sorta di diffidenza

"Ahahah! Certo che sei proprio un bel tipetto!"

Con ancora il sorriso sul volto tornò in piedi riprendendo la carne e ripercorrendo alcuni dei suoi passi

"Dovresti ringraziare tua mamma, ti ha risparmiata dal vedere un lato di me davvero poco piacevole, ahahah!"

Come se nulla fosse successo sistemò tutto com'era prima, e ormai abitato al mutare in quella forma ferale vi rimase, iniziando cercando quanto mancava per rendere perfetta la sua carne.
Affondando il naso nel terreno e mettendosi a quattro zampe iniziò a scandagliarlo, passo dopo passo, respiro dopo respiro non si lasciava scappare la più piccola traccia nonostante il forte odore della terra avrebbe ingannato qualunque altro naso.

"Dovrebbe essere qui..."

Dopo una decina di metri circa sussurro quelle tre parole iniziando a raschiare il terreno poco per volta fino a che non sentì la consistenza che stava cercando

"Trovate!"

Affondò la presa di entrambe le mani in quel punto e iniziò a tirare, poco per volta zolle su zolle andavano rivoltandosi mostrando quelle che sembravano esser... patate?

"Patate Moai!"

A quanto pare sì erano proprio patate, ma da dove veniva quel "Maoi"?
Guardandole da lato giusto risultava chiaro il perché, avevano la forma abbozzata di un visto umano dal naso allungato e con un'espressione seria

"Queste le trovi solo qui, non vedo l'ora di mangiarle!"

Pulendosi con il polso il rivolo di bava colato dall'angolo della bocca strinse la pianta a cui erano attaccati almeno una quindicina di tuberi, nel complesso sarà pesata quattro se non anche cinque chilogrammi.

"E anche quelle che vendono non sono granché, danno il loro meglio appena raccolte."

Tornato difronte al piccolo falò che spense con un forte soffio dei suoi polmoni a mo' di cerino, immerse per intero quanto aveva appena raccolto nella calda cenere che si era premurato di non far svolazzare via

"Ah sì, non ho intenzione di trattenermi quindi se vuoi mangiare o ti sbrighi o ti vai a cacciare la tua di preda

Ed affondò zanne ed artigli nella carne ben cotta da cui trasudava un brodo succoso e dal sopore ricco

"MMMMMM! FELIFIOSO"

Esclamò a gran voce mentre cercando di masticarne più di mezzo chilo in una sola volta e mandandolo giù ogni singola lesione, ferita e graffio si rigenerarono a vista d'occhio senza lasciare la minima traccia, anzi, la sua pelle sembrò perfino diventare più liscia e luminosa.


Seregon

kugipunch

[CS: 4 Forza.]


Narrato Parlato Pensato



Ferite Accumulate:
Nella norma.

Status Psicologico:
Nella norma.

Energia Residua:
100%-10%=90%

Armi:

-Pelle coriacea: Resistente e al tempo stesso leggerissima, la sua epidermide risulta essere di consistenza pari se non superiore al cuoio rinforzato.
In termini di combattimento, la difesa del giocatore sarà pari a quella di una persona che indossa una comune armatura.

-Nocche ferree: Se un normale pugno dato da qualcuno come lui fa male già di per se, che effetti potrebbe mai avere se la normale "morbida" consistenza organica venisse a mancare perché sostituita da una più metallica? Beh, si spera di non scoprirlo mai a proprie spese.
A livello pratico i colpi sferrati equivalgono agli stessi che si darebbero con un tirapugni metallico.

-Breath bazooka: Se necessario, al pari di un'arma da fuoco di grosso calibro, Seregon sarà in grado di espellere dalla propria bocca un singolo colpo d'aria pressurizzata di ragguardevole potenza.
All'interno di un combattimento è possibile usarlo una sola volta.


Abilità Passive:

Una piccola storia che nessuno leggerà
Ho sempre avuto l'abitudine di sorridere senza importarmi di quanto fosse merdosa la mia vita.
Potrebbe essere perché ero a pezzi e stanco al punto che perfino il cielo mi sembrava nero, tutto mi buttava giù ma non potevo accettare che gli altri mi vedessero spaurito.
Stava piovendo quando sono entrato in quel posto all'ora di pranzo, e ogni fottuta persona aveva una triste e depressa espressione dipinta sul volto, ognuno di loro parlava a compagni e amici, ma non io.
Io ero lì con un sorriso da deficiente stampato sulla mia faccia, come se il sole splendesse solo per me.
Poco dopo che ero entrato un signora anziana entrò nello stesso posto, si sedette difronte a me disse che amava il modo in cui sorridevo sempre.
Le risposti che avrebbe dovuto guardarsi attorno, se ognuna di quelle persone presenti avrebbe sorriso perfino una pecora si sarebbe sentita meglio, e che valeva lo stesso concetto anche per tutte le altre cose, ecco perché qualcuno doveva iniziare a sorridere e sperare che contagiasse anche gli altri.
Quella vecchia signora sorrise per tutto il tempo che restò in quel posto e lo stesso fece un'altra persona che aveva ascoltato la conversazione.
Il mio giorno era stato reso migliore semplicemente vedendo quei due sorrisi.
Non lo faccio per aiutare gli altri, la verità e che sono fottutamente depresso e magari se gli altri iniziassero a sorridere, anch'io potrei finalmente apparire triste e lasciar che siano gli altri a tirarmi su.
Quest'abilità è una normale difesa psionica di livello passivo.

Cadi e Risorgi
Anche quando i colpi subiti si sono cumulati gli uni agli altri, persino con ossa spezzate e muscoli contusi, il corpo ancora in piedi per la battaglia.
In grado di camminare nonostante una gamba spezzata, di impugnare le armi quando le braccia appaiono inservibili, di muoversi con discreta disinvoltura col corpo leso e ammaccato.
Di non cadere a terra se non col cuore trafitto o la testa tagliata.
Quello visto prima come un dono si scopre poi come l'ennesima spada di Damocle pendente sul suo collo.
In termini di combattimento, il personaggio sarà in grado di proseguire nella battaglia anche dopo aver subito ingenti danni, perfino la mutilazione di un arto non sarebbe sufficiente a impedirgli di sferrare un altro attacco.
Quindi le ferite per quanto gravi, non gli impediranno di proseguire la battaglia al pieno delle proprie forze.

Omnifagia
Il personaggio potrà ingoiare e divorare qualunque cosa, nutrendosi di essa e non subendone comunque alcun danno. Ciò consentirà al personaggio di mangiare anche cibo marcio o avariato, senza venirne danneggiato o influenzato in qualunque modo. Allo stesso modo, il metabolismo particolare gli consentirà di non subire alcun danno da qualunque veleno non tecnica, potendo comunque soffrirne eventuali effetti collaterali agli stessi legati.

Avanguardia
La forza per definizione non necessita di spiegazione alcuna, ed è per questo stesso motivo che inspiegabile è il loro potere. In grado di sollevare i pesi più grandi col minimo sforzo, questa particolare categoria di guerrieri vanta una forza straordinaria, tanto dal poter impugnare armi altresì inutilizzabili per forma e dimensioni come alabarde o bastarde a due mani, finanche mazze ferrate o magli dal peso insostenibile come fossero leggerissimi stocchi.

La Forza Di Sopravvivere
Sul campo di battaglia, tutti sono forti. Non vi è nessuno che è più debole di un altro. Tutti hanno lo stesso allenamento, lo stesso equipaggiamento, lo stesso comandante, e allora cos'è che permette ad alcuni di restare in vita e ad altri di morire? La risposta è molto semplice: è tutto basato sulla propria forza. Ma non la forza fisica, ma la forza della propria volontà. La prima guerra non è vinta sul campo di battaglia, ma nella mente di ogni guerriero. Ognuno di loro deve imporre la propria volontà a calmare la propria mente. Coloro che cadono in battaglia hanno affrontato opponenti con una volontà più forte della loro. Non c'è nulla di cui sorprendersi, davvero. Se ogni persona avesse la stessa forza di volontà, allora vedrebbero anche che non vi è alcun motivo per combattere. Ma non è questo il punto. La volontà della gente è proprio come la gente stessa, diversa tra loro. L'unico motivo per cui io sono stato capace di sopravvivere in queste battaglie è perché ho avuto la volontà più forte. Tutti sono caduti prima di me e nessuno è stato capace di fermare la mia avanzata. La mia volontà mi ha concesso la forza di restare in vita, ma per quanto ancora? Solo finché la mia volontà sarà la più forte, ma in questa guerra tutto è possibile... .
In termini pratici il portatore di tale passiva avrà un'immunità al dolore psionico, ma non dai danni.

Percezione ferina
Il suo senso più sviluppato è senza dubbio l'olfatto, tanto da usarlo spesso perfino per raccogliere informazioni. Per esempio è stato capace di determinare di determinare che la femmina di un esemplare che stava cacciando era incinta dal debole odore di liquido amniotico. E' perfino capace di percepire i feromoni con il suo olfatto. In caso di totale oscurità riesce ad usare questo suo senso per combattere, anche se per ovvi motivi non è molto efficace. Questa sua capacità unità alla vasta conoscenza di flora, fauna e non solo rivela essere ben più di un semplice senso sviluppato oltre i normali limiti umani ed animali, ma una vera e propria arma.

Sussurro animale
Seregon riesce a comprendere appieno ogni forma di vita animale al punto da riuscire a stabilire con loro un forte legame empatico e comprendere cosa vogliono dirgli, questa tuttavia non è una forma di controllo della mente ed eventuali bestie pericolose non si tratterranno dall'attaccarlo se ne avranno voglia.
Tale forma di simbiosi non fisica nel caso sia molto forte tenderà a farlo agire più come un'animale che come un essere umano.

La Zanna della bestia
Il potere dell’artefatto è tanto grande da assoggettare chiunque si trovi nelle sue immediate vicinanze, intimando in loro un senso di impotenza nei suoi confronti. Ebbene si, gli avversari vedranno il possessore della Zanna come un nemico inarrivabile, si sentiranno inevitabilmente più deboli e saranno quindi spinti a riconoscere la sua superiorità.


Abilità Attive:

La Zanna della Bestia
Prendendo in prestito il corpo del possessore lo trasformerà in un ibrido tra uomo e leone, rendendolo più forte, più feroce, più aggressivo, dando sfogo a tutta la sua animalesca natura.
[Per due turni l’utilizzatore si trasforma in un efferato ibrido fra uomo e leone ed ottiene 2 CS alla Forza.]

Consumo di energia: Medio

Rigenerazione Carnivora
L'utilizzatore può rigenerare le proprie ferite mangiando e dando inizio ad un rapido processo di guarigione che trasforma gli alimenti ingeriti nella propria carne.
Tuttavia non basterà il semplice nutrirsi con qualsiasi cosa per guarire difatti risulterà necessario assimilare elementi similari alle parti del corpo danneggiate per poterla attivare.

Consumo di energia: Nullo


Note: Mi è venuta una fame che non ti dico a pensare quanto possa essere buona quella carne :scl: FELIFIOSO=Delizioso

Edit: Nonostante avessi cercato per errori di battitura questa mattina ne ho trovati altri... :gk?:



Edited by Akuma™ - 26/9/2014, 09:37
 
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Queen's Knight
view post Posted on 1/10/2014, 22:39





Reminescenze di un sogno
Mangiare, spesso
non è solo gioire del palato,
ma necessità di vivere in modo migliore.

Sulle prime saltai indietro, allarmata da quel modo di fare assolutamente improvviso e aggressivo. Non capivo cosa avesse scatenato una reazione del genere nell'uomo, ma qualsiasi cosa fosse doveva averlo segnato nel profondo. Mutò il suo aspetto in pochi istanti, quasi a voler proteggere il cibo catturato da un branco di predatori feroci e, allo stesso tempo, mi fece capire chiaramente il motivo per cui era solo soletto in mezzo al nulla più assoluto.
Chi mai sarebbe andato a disturbare quella bestia sopita e selvaggia senza un motivo più che valido? Il cibo non era sicuramente bastevole a rischiare l'osso del collo contro un colosso del genere, tutt'altro, se Fenella non fosse intervenuta a forza di strilli e gridi avrei rapidamente battuto in ritirata, ignorando conoscenza, pasto e riposo. Fortuna vuole che qualcosa, in un discorso a mezza bocca che non compresi nemmeno di striscio, fece capire alla chimera che non ero lì per uccidere, aggredire o rubare ma solamente per trovare un poco di riposo.
Ero stata spinta dalla curiosità, null'altro.

« Immagino di... doverti ringraziare. » dissi, rivolgendomi all'altezzosa rapace. « E tu scusami, non volevo turbarti a tal punto. » aggiunsi, riferendomi all'oramai leonino.
« E credo tu abbia risposto anche alla mia domanda sul come riesce un uomo a vivere da solo in questi boschi... »
Tornai a fare un passo avanti, non ancora sicurissima sul da farsi ma indubbiamente meno spaventata da quella repentina trasformazione. Certi elementi mi erano ignoti al di fuori delle conoscenze per sentito dire, tramandate oralmente, e vederle in prima persona mi suscitava un moto di inquietudine mista ad enorme curiosità. Non sapevo bene come rapportarmi con quell'individuo: era passato dal volermi sbranare alla più sincera cordialità in meno d'un istante, non potevo dirmi esattamente infelice per la cosa, anzi, però mi aveva lasciata particolarmente perplessa.
Decisi di non badare troppo a quelle sottigliezze, che nell'Edhel dovevano essere all'ordine del giorno, preferendo di gran lunga concentrarmi sulla generosa offerta di cibo.

« A me non piacciono molto le verdure a dire il vero... io provengo dalle montagne sterili, non possiamo coltivare lassù, ma questa specie di grosso maiale, o qualsiasi cosa sia, pare avere un buon sapore! »
Commentai senza troppe remore, supponevo che un buongustaio a quel modo avrebbe gradito degli apprezzamenti istintivi e poco elaborati, proprio in virtù della loro genuinità. Ma era pur sempre una incognita.
« No no, prenderò un boccone qui vista la gentilezza, non ho tempo di procacciarmi niente adesso... sto andando a Sud, dagli uomini. »

Afferrai un pezzo di carne, tagliandolo col coltello per evitare di risultare eccessivamente volgare, per poi gustarlo senza troppe cerimonie. Il sapore era delizioso, sicuramente meglio della carne cruda che la mia tribù era abituata a consumare durante le cacce notturne, per non parlare della preziosità del sapore e della succosità del grasso, una prelibatezza che raramente avevo sentito nella mia intera vita.
Nel masticare, volente o nolente, chiunque si sarebbe potuto accorgere della mia dentatura non esattamente umana e piena di denti particolarmente affilati e acuminati, seppure non dissimili a quelli prettamente umani... però dubitavo fortemente che qualcuno ci avrebbe fatto caso, specie perché la prima aveva il becco ed il secondo era per metà leone. Avere qualche tratto bestiale mi rendeva sicuramente l'essere più "umano" di quel bivacco.
« E' molto buono, non avevo mai sentito una carne così. »
mi complimentai apertamente, prendendo altre fette prima che la voracità dello sconosciuto svuotasse anche le ossa.
« Mi hai offerto da mangiare ma io non so ancora il tuo nome né cosa ti spinge così tanto a nord...»
 
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view post Posted on 5/10/2014, 17:02


Praise the Sun


········

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Seregon
Nella foga dello strappare e sfilacciare la carne con i soli denti aguzzi non riuscì ad ascoltare perfettamente ogni singola parola, non che fosse realmente interessato nel farlo.
Giunto all'osso del suo pasto gli diede un colpo netto con denti, spezzandolo e mandando giù in un rumoroso scrocchiare, al ché si allungò per prenderne un altro pezzo e rispondendo solo in parte.

"Considerando che volevo mangiarmi anche te non credo che turbato sia il termine esatto."

Nonostante il significato di quelle parole lo disse sorridendo, come se fosse normale.

"E poi..."

Ricadette a terra sul sedere in un tonfo secco e mandò giù un altro morso dell'animale.

"Non hai fatto nulla di male, ho solo reagito istintivamente al tuo odore."

Apparentemente più concentrato su quello che aveva in mano anziché sulla discussione aggrotto le sopracciglia.

"Mmm..."

Diede un altro morso deciso assaggiandola con attenzione e lento masticare, con ancora un punto interrogativo sul volto tornò alle ceneri calde prendendone giusto un pizzico per assaggiarla con la punta della lingua, sembrava andar bene, al ché ne prese un altro po' spargendola sulla carne al posto del sale e tornando così a mangiare e parlare con la bocca piena.

*Niente verdure?*

Mandò giù il boccone.

"Sembra che la mammina ti abbia viziata un pochino! Ahahahaha!"

Disse rivolgendo quelle parole sia a Selki che al falco.
Non perdeva mai l'abitudine di far qualche battuta, per quanto stupida o inopportuna questa potesse essere.

"E quindi vorresti attraversare la catena montuosa dell'Erydlyss?"

Afferrò questa volta una delle grosse patate Moai senza scottarsi, sembrava quasi che una corazza rivestisse la sue pelle, ed effettivamente era così.

"Hm... ."

*Dovrei dirglielo?*

Preferendo non aggiungere altro a quella risposta diede un morso al tubero senza preoccuparsi ti toglierle la buccia ma solo passandole sopra la mano un paio di volte per far cadere la cenere in eccesso.

"Originariamente pensavo di andare a Matkara, ma poi ho cambiato idea e ho iniziato a tornare indietro verso Baathos..."


Cadde all'indietro sulla schiena dopo aver finito di masticare e lasciandosi andare ad una posizione leggermente scomposta.

"Ma in realtà credo di non saper nemmeno io dove voglio andare, e mi sta bene così... ."

Sbadigliò strizzando gli occhi ed emettendo un piccolo ruggito dato dal vibrare della sua gola.

"Per quanto riguarda il mio nome... "

Ci pensò su per qualche secondo lasciando vagare lo sguardo nel cielo coperto.

"Una volta un tizio a cui mancava qualche rotella mi chiamò "Re cuoco" e visto che non mi dispiace puoi chiamarmi anche tu così!"

Iniziò a stiracchiarsi disteso a terra facendo udire un paio di piccoli rumori delle proprie ossa per solo dopo rialzare le spalle dal suolo sostenendosi con le braccia portate indietro.
Tutti hanno obbiettivi, progetti e quant'altro ma non lui, non aveva la minima idea di dove volesse andare o di cosa volesse fare eppure ora era lì, steso a terra dopo aver mangiato qualcosa di buono con la mente libera da ogni pensiero e il corpo rilassato, non poteva star meglio.

Seregon

kugipunch

[CS: 4 Forza.]


Narrato Parlato Pensato



Ferite Accumulate:
Nella norma.

Status Psicologico:
Nella norma.

Energia Residua:
90%

Armi:

-Pelle coriacea: Resistente e al tempo stesso leggerissima, la sua epidermide risulta essere di consistenza pari se non superiore al cuoio rinforzato.
In termini di combattimento, la difesa del giocatore sarà pari a quella di una persona che indossa una comune armatura.

-Nocche ferree: Se un normale pugno dato da qualcuno come lui fa male già di per se, che effetti potrebbe mai avere se la normale "morbida" consistenza organica venisse a mancare perché sostituita da una più metallica? Beh, si spera di non scoprirlo mai a proprie spese.
A livello pratico i colpi sferrati equivalgono agli stessi che si darebbero con un tirapugni metallico.

-Breath bazooka: Se necessario, al pari di un'arma da fuoco di grosso calibro, Seregon sarà in grado di espellere dalla propria bocca un singolo colpo d'aria pressurizzata di ragguardevole potenza.
All'interno di un combattimento è possibile usarlo una sola volta.


Abilità Passive:

Una piccola storia che nessuno leggerà
Ho sempre avuto l'abitudine di sorridere senza importarmi di quanto fosse merdosa la mia vita.
Potrebbe essere perché ero a pezzi e stanco al punto che perfino il cielo mi sembrava nero, tutto mi buttava giù ma non potevo accettare che gli altri mi vedessero spaurito.
Stava piovendo quando sono entrato in quel posto all'ora di pranzo, e ogni fottuta persona aveva una triste e depressa espressione dipinta sul volto, ognuno di loro parlava a compagni e amici, ma non io.
Io ero lì con un sorriso da deficiente stampato sulla mia faccia, come se il sole splendesse solo per me.
Poco dopo che ero entrato un signora anziana entrò nello stesso posto, si sedette difronte a me disse che amava il modo in cui sorridevo sempre.
Le risposti che avrebbe dovuto guardarsi attorno, se ognuna di quelle persone presenti avrebbe sorriso perfino una pecora si sarebbe sentita meglio, e che valeva lo stesso concetto anche per tutte le altre cose, ecco perché qualcuno doveva iniziare a sorridere e sperare che contagiasse anche gli altri.
Quella vecchia signora sorrise per tutto il tempo che restò in quel posto e lo stesso fece un'altra persona che aveva ascoltato la conversazione.
Il mio giorno era stato reso migliore semplicemente vedendo quei due sorrisi.
Non lo faccio per aiutare gli altri, la verità e che sono fottutamente depresso e magari se gli altri iniziassero a sorridere, anch'io potrei finalmente apparire triste e lasciar che siano gli altri a tirarmi su.
Quest'abilità è una normale difesa psionica di livello passivo.

Cadi e Risorgi
Anche quando i colpi subiti si sono cumulati gli uni agli altri, persino con ossa spezzate e muscoli contusi, il corpo ancora in piedi per la battaglia.
In grado di camminare nonostante una gamba spezzata, di impugnare le armi quando le braccia appaiono inservibili, di muoversi con discreta disinvoltura col corpo leso e ammaccato.
Di non cadere a terra se non col cuore trafitto o la testa tagliata.
Quello visto prima come un dono si scopre poi come l'ennesima spada di Damocle pendente sul suo collo.
In termini di combattimento, il personaggio sarà in grado di proseguire nella battaglia anche dopo aver subito ingenti danni, perfino la mutilazione di un arto non sarebbe sufficiente a impedirgli di sferrare un altro attacco.
Quindi le ferite per quanto gravi, non gli impediranno di proseguire la battaglia al pieno delle proprie forze.

Omnifagia
Il personaggio potrà ingoiare e divorare qualunque cosa, nutrendosi di essa e non subendone comunque alcun danno. Ciò consentirà al personaggio di mangiare anche cibo marcio o avariato, senza venirne danneggiato o influenzato in qualunque modo. Allo stesso modo, il metabolismo particolare gli consentirà di non subire alcun danno da qualunque veleno non tecnica, potendo comunque soffrirne eventuali effetti collaterali agli stessi legati.

Avanguardia
La forza per definizione non necessita di spiegazione alcuna, ed è per questo stesso motivo che inspiegabile è il loro potere. In grado di sollevare i pesi più grandi col minimo sforzo, questa particolare categoria di guerrieri vanta una forza straordinaria, tanto dal poter impugnare armi altresì inutilizzabili per forma e dimensioni come alabarde o bastarde a due mani, finanche mazze ferrate o magli dal peso insostenibile come fossero leggerissimi stocchi.

La Forza Di Sopravvivere
Sul campo di battaglia, tutti sono forti. Non vi è nessuno che è più debole di un altro. Tutti hanno lo stesso allenamento, lo stesso equipaggiamento, lo stesso comandante, e allora cos'è che permette ad alcuni di restare in vita e ad altri di morire? La risposta è molto semplice: è tutto basato sulla propria forza. Ma non la forza fisica, ma la forza della propria volontà. La prima guerra non è vinta sul campo di battaglia, ma nella mente di ogni guerriero. Ognuno di loro deve imporre la propria volontà a calmare la propria mente. Coloro che cadono in battaglia hanno affrontato opponenti con una volontà più forte della loro. Non c'è nulla di cui sorprendersi, davvero. Se ogni persona avesse la stessa forza di volontà, allora vedrebbero anche che non vi è alcun motivo per combattere. Ma non è questo il punto. La volontà della gente è proprio come la gente stessa, diversa tra loro. L'unico motivo per cui io sono stato capace di sopravvivere in queste battaglie è perché ho avuto la volontà più forte. Tutti sono caduti prima di me e nessuno è stato capace di fermare la mia avanzata. La mia volontà mi ha concesso la forza di restare in vita, ma per quanto ancora? Solo finché la mia volontà sarà la più forte, ma in questa guerra tutto è possibile... .
In termini pratici il portatore di tale passiva avrà un'immunità al dolore psionico, ma non dai danni.

Percezione ferina
Il suo senso più sviluppato è senza dubbio l'olfatto, tanto da usarlo spesso perfino per raccogliere informazioni. Per esempio è stato capace di determinare di determinare che la femmina di un esemplare che stava cacciando era incinta dal debole odore di liquido amniotico. E' perfino capace di percepire i feromoni con il suo olfatto. In caso di totale oscurità riesce ad usare questo suo senso per combattere, anche se per ovvi motivi non è molto efficace. Questa sua capacità unità alla vasta conoscenza di flora, fauna e non solo rivela essere ben più di un semplice senso sviluppato oltre i normali limiti umani ed animali, ma una vera e propria arma.

Sussurro animale
Seregon riesce a comprendere appieno ogni forma di vita animale al punto da riuscire a stabilire con loro un forte legame empatico e comprendere cosa vogliono dirgli, questa tuttavia non è una forma di controllo della mente ed eventuali bestie pericolose non si tratterranno dall'attaccarlo se ne avranno voglia.
Tale forma di simbiosi non fisica nel caso sia molto forte tenderà a farlo agire più come un'animale che come un essere umano.

La Zanna della bestia
Il potere dell’artefatto è tanto grande da assoggettare chiunque si trovi nelle sue immediate vicinanze, intimando in loro un senso di impotenza nei suoi confronti. Ebbene si, gli avversari vedranno il possessore della Zanna come un nemico inarrivabile, si sentiranno inevitabilmente più deboli e saranno quindi spinti a riconoscere la sua superiorità.


Abilità Attive:




Note:La parte relativa al nome non è inventata, è roba successa durante un'altra ruolata. :sisi:

P.s. Non ho idea del perché ma mentre pensavo a cosa scrivere credevo sarebbe venuta molto più lunga :mumble:
Bah, comunque sia non rientra nello stile che ho deciso di adottare allungare il brodo facendolo pensare e menate varie solo per far spuntare quella trentina di righe in più, (ci provai all'arrivo ma venne fuori una roba che lo stesso correttore mi definì criptica e con eccessivi dettagli beccandomi una bella bianca :asd: ) e poi mi piace così com'è adesso. :v:

 
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4 replies since 20/9/2014, 22:29   176 views
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