Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

To see you..., Arrivo di Nemeroth

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view post Posted on 26/9/2014, 15:56
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Amava quel territorio, il suo vento tiepido che conservava ancora l’odore secco della sabbia, lo strato uniforme di polvere che si posava sui vestiti e tra i capelli. Amava le sue strade bollenti al mezzogiorno e più fredde la sera, quando la brava gente si rintanava nelle case e nelle taverne. E lui, solamente lui, continuava a camminare nei vicoli abbandonati. Come un re. Con quel suo passo ondeggiante e il movimento sconclusionato della testa, che pareva seguire un moto proprio. Il mantello verde lo copriva quasi interamente eppure i suoi occhi, vividi come quelli di un animale selvatico, non conoscevano pace. Si posavano su questo e su quello, bevendo ogni dettaglio e immagazzinandolo ordinatamente nella sua memoria. Qualcuno diceva che lui non scordasse mai niente. E probabilmente avevano ragione.
Stava ancora rimuginando sulla probabilità di abbandonare la compagnia e trovarsi una mecenate meno pericolosa della ragazza dai capelli candidi, quando improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione. All’apparenza sembrava un uomo come tutti gli altri, forse un mercenario, a giudicare dalle cicatrici che gli percorrevano il petto. Ma c’era qualcosa nel suo sguardo, nel modo in cui si muoveva, che lo aveva incuriosito. Gli suggeriva che quell’uomo fosse un viaggiatore poco pratico del territorio, qualcuno che era giunto lì da poco e ancora si sentiva smarrito.
Il ragazzo si grattò la testa riccia con le lunghe dita, chiedendosi perché improvvisamente stesse puntando proprio quell’uomo tra tutti. Non era una creatura particolarmente affascinante e non pareva neppure ricco. Eppure si era abituato agli strani scherzi del proprio intuito, perciò decise di accodarsi al guerriero.
Nei suoi occhi leggo rabbia.
Si inumidì le labbra, mentre scivolava alla destra dello sconosciuto per leggere i movimenti delle sue labbra.
Sul suo viso, aspettativa.
Allungando il passo e scostando delicatamente coloro che si ponevano sul suo cammino, giunse abbastanza vicino all’altro. Se solo avesse voluto avrebbe potuto sfiorarlo e attirare la sua attenzione. Si chiese se fosse questo il suo obiettivo e si rispose che sì, probabilmente era per quello che non se ne era ancora andato. Fece per posargli le proprie dita tiepide sul braccio, quando un ragazzino cencioso afferrò il sacchetto con i pochi averi del viaggiatore tentando di sottrarglielo. Si muoveva rapido, il ladruncolo, e i suoi erano gesti esperti. Ma non abbastanza per una spia. E forse nemmeno per un guerriero.
Con rinnovato interesse, il misterioso uomo ammantato di verde abbassò il braccio e rimase ad osservare cosa sarebbe accaduto.




CITAZIONE
Benvenuto ^^ il tuo arrivo inizia qui.
Durante questa giocata valuterò il tuo modo di scrivere e rapportarti all'ambientazione di Asgradel, oltre che la tua capacità di descrizione e introspezione e di risolvere alcuni piccoli problemi in game. Al termine ti assegnerò la fascia Bianca, Gialla o Verde. Cerca di fare del tuo meglio, anche perchè questa giocata sarà il primo tassello del percorso che il tuo pg compirà nei territori di Dortan.
Per qualsiasi domanda usiamo pure il tuo topic nella sezione degli arrivi.
In bocca al lupo, divertiamoci!

Mentre stai camminando in un paesino dell'Alcrisia (a tua scelta) un ragazzino cencioso afferra il sacchetto dove porti il tuo denaro cerando di derubarti. A meno che tu non adoperi CS adeguate non ti accorgi ancora dell'uomo ammantato che ti ha seguito.

 
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Hugo Jäger
view post Posted on 27/9/2014, 11:15




Era notte fonda, la luna illuminava le strade fangose di un paese abitato da ubriaconi e poveracci, le strade erano deserte, la gente a quell'ora stava in una taverna a fare qualche rissa, ad ubriacarsi oppure stava a casa (se aveva una casa) a dormire. La taverna, con l'insegna trasandata, le pareti ammuffite con qualche buco qua e là, l'illuminazione non era delle migliori, qualche candela sul bancone, poche torce appese alle pareti, i tavoli sempre sporchi di birra e di cibo avanzato con macchie di sangue di qualche rissa fatta precedentemente, nell'aria c'era odore di alcol e Nemeroth, come ogni notte, passava il tempo in quel posto malconcio, seduto al bancone attaccato al suo boccale di birra, ascoltava i discorsi degli altri.
Per un secondo, la sua attenzione si posò su due briganti che parlavano di un luogo ricchissimo:

«Sei sicuro?»

«Si! Ti posso assicurare che se vai lì, diventi ricchissimo!»

«E come ci si arriva?»

«Non è molto lontano da qui, a sud del paese c'è una strada che porta verso quelle zone, seguila, SEMPRE!. Altrimenti ti perderai in quel deserto.»


Gli occhi di Nemeroth si illuminarono appena decise che l'indomani avrebbe seguito il brigante fino alla ricchezza.
Bevve un'ultimo sorso dal boccale e si avviò nella sua piccola stanza, anch'essa con le pareti che gocciavano acqua dall'umidità, il pavimento perennemente bagnato con le assi di legno marcio che da un momento all'altro si sarebbero spezzate sotto il peso della gente che tentava di sopravvivere alla notte incolume.


Il sole splendeva nel cielo da molto tempo, Nemeroth si era svegliato poco prima l'alba per raggiungere il prima possibile la città di cui aveva sentito parlare la sera prima alla taverna.
Si ritrovava in una stradina battuta tra le dune di sabbia, sperava di trovare un luogo dove potersi rifocillare e riposare.


Nemeroth camminava sotto il sole cocente, dopo essersi riposato la sera prima ai confini di un paesino trovato per strada. Si guardava attorno, perso, era la prima volta che il guerriero camminava per le strade di quel luogo sabbioso, la gente che vi abitava appariva strana alla vista di Nemeroth, con quei vestitini colorati. Una folata di vento rinfrescò il corpo sudato e accaldato dello straniero, era assetato, prese la borraccia che teneva attaccata alla cintura con un sottile laccetto di cuoio, la agitò per capire quanta acqua vi fosse rimasta dentro e la mise nuovamente al suo posto quando capì che il liquido era finito.

«Fantastico... è finita l'acqua.»

cominciò a cercare una fonte dove poter riempire la borraccia.
Sentiva la stanchezza gravare su di lui ogni passo in più che faceva. Alzò lo sguardo e vide una piccola costruzione fatta in mattoni, con un secchio legato ad una corda posato sopra. Si avvicinò gettò il secchio e prese l'acqua.Finita la sosta riprese ad esplorare il paesino.

Nemeroth ormai viaggiava per quelle stradine da ore, più si sforzava di cercare un luogo adatto dove dormire più si avvicinava all'idea che in quel dannato inferno non ve ne fosse uno.
Mentre camminava immerso nei suoi pensieri, Nemeroth vide un ragazzino correre nella sua direzione, il guerriero continuò sul suo percorso.

«Tanto si...»

Nemmeno il tempo di finire il pensiero che sentì strattonare la cintura, abbassò di colpo lo sguardo e vide che il borsellino dove teneva le poche monete in suo possesso, era sparito.
Si girò di scatto e cominciò a inseguire il ladruncolo, dopo pochi metri era già dietro di lui, allungò la mano nel tentativo di afferrare il ragazzino ma non riuscì nel suo intento, ritentò svariate volte senza successo, mancavano sempre pochissimi centimetri.
Dopo qualche minuto passato ad inseguire il ladruncolo decise di tentare il "tutto per tutto", si lanciò addosso al ragazzino, cercando di prenderlo tra le sue braccia per bloccarlo.





Riassunto:
Nemeroth ha sentito parlare di un luogo pieno di ricchezze e decide di andare a vedere se qualcosa riesce a ricavare da quel posto, passa un giorno intero a camminare sotto il sole e arriva in un paesino di sera, la mattina dopo si sveglia e comincia ad "esplorare" il paese, mentre sta camminando un ragazzino gli ruba il sacchetto dove tiene le monete, Nemeroth si gira di scatto, insegue il ladro e cerca di acciuffarlo. Non si è ancora accorto dell'uomo che lo sta seguendo
 
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view post Posted on 27/9/2014, 14:00
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Lo sconosciuto sembrava essere stato colto di sorpresa. Forse era affaticato, forse il calore di quelle terre aveva avuto la meglio sulla sua forza fisica. Di certo la scena di quel guerriero che inseguiva un ladro di strada doveva essere molto insolita nel paesino. L’uomo ammantato sorrise, concedendosi il tempo si osservarli, trattenendo il fiato quando lo sconosciuto si lanciò sul ladruncolo e cercò di atterrarlo.
Troppo goffo.
Il ragazzino sarebbe di sicuro riuscito a scappare con la propria refurtiva, e tutto sarebbe potuto finire con una brutta umiliazione e la ripresa di una giornata banale e poco interessante. Sarebbe scesa la notte su quel furto e tutto sarebbe stato dimenticato. Qualcuno avrebbe mangiato un lauto pasto alle spalle di qualcun altro. Ma non era questo che la spia aveva in mente.
Rapido, scivolò tra la folla, così silenzioso che pochi si accorsero del suo passaggio. I suoi movimenti erano improvvisamente divenuti agili, sinuosi, difficili da seguire. Gli ci volle il tempo di due respiri per raggiungere il ladruncolo ormai certo di essersela svignata. Gli bastò un battito di ciglia per afferrare la cintura dei suoi pantaloni. Prima di avere schioccato la lingua sul palato con evidente compiacimento, l’aveva già sgozzato. Il corpo giaceva rannicchiato ed esanime a terra, dove forse qualcuno di più compassionevole l’avrebbe raccolto.
Ripose il coltello e il suo passo tornò ad essere irregolare, da uccello trampoliere. I suoi occhi persero il bagliore che li aveva animati durante la caccia. Attraverò qualche vicolo, in modo da apparire di fronte allo straniero. Quando gli fu davanti, gli lanciò il sacco di denaro, facendogli compiere un’elegante parabola nel cielo. Nel frattempo calò il cappuccio dell’ampio mantello, mostrando il viso ambrato e il sorriso accattivante, sovrastato da un lungo naso dritto, quasi severo.


Dovresti avere più cura delle tue cose, maceracı*


İ suoi occhi, color dell’oro, ammiccarono verso il guerriero coperto di sudore. Perfettamente rilassato, la pelle asciutta nonostante fosse completamente coperto dal mantello e dai vestiti, attese a pochi passi da lui. La sua testa si inclinò lentamente da un lato e dall’altro, quasi volesse guardare la scena da angolature diverse.


Se le presti potrebbero non tornare”.
Aggiunse infine, stringendo le labbra morbide in una smorfia ironica.



*avventuriero


CITAZIONE
Proseguiamo l'interazione con il nuovo arrivato nel topic dove hai chiesto l'arrivo, come fosse una sezione di confronto. Così poi potrai riunire tutto in un solo post ^^

 
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