Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Changeling, Arrivo di Tanith

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Vermilion
view post Posted on 18/10/2014, 11:03




Changeling

I denti acuminati più simili a quelli di bestia che d'uomo si avventavano voraci sulla carcassa dell'animale, gli occhi completamente privi d'iride fissavano vacui il nulla, ciechi davanti al piacere del cibo. Stava rannicchiato come un animale, pochi stracci coprivano le carni pallide e sporche, quasi callose ad un attenta osservazione. Rahn, è ora di prepararsi. Abbiamo una nuova ospite. La voce graffiata e divertita risuonò nelle ombre della caverna, e le fauci di quell'essere che a quanto pare prendeva il nome di Rahn si staccarono dalla carne guardando con un agghiacciante sorriso verso la sua interlocutrice. Gettò in un angolo il moncherino smangiucchiato, e dopo una risata più tossita che altro si erse in piedi in tutta la sua statura in una sinfonia di ossa. Stava dritto ora, circa un metro e settanta con fisico atletico di chi ha dovuto imparare a muoversi nella natura selvaggia ma sempre quel volto da bestia a specificare la sua natura. Lascia fare a me Madre, avremo le nostre scorte per l'inverno, promesso. Detto ciò afferrò una torcia spenta, sputandoci sopra e ottenendo una reazione alchemica che nel giro di qualche secondo trasformò la saliva in fiamme. La luce invase la grotta, e il volto di Rahn assunse immediatamente l'aspetto umano. Ghignò, voltandosi verso l'uscita e lasciando che il fuoco bagnasse col suo calore le dozzine di corpi appesi al soffitto di pietra.

Scese per il crinale di una montagna armato solo dei pochi stracci che indossava e un coltello primitivo. Il suo scopo era chiaramente quello di cacciare, ma il modo non era dei più tradizionali. Doveva trovare un diversivo, una scusa per approcciare alla preda, e come gli avevano insegnato l'ospitalità era l'arma migliore per portare il pasto dritto a casa. Ci spese una quindicina di minuti a trovare e sgozzare un coniglio selvatico, e con la selvaggina ben in vista prese a scendere il torrente fino a trovare la sua vera preda. Una giovane ragazza, di bell'aspetto, anche se un po troppo magra per durare più di un pasto. Fece spallucce, in fin dei conti era sempre carne in più. Si schiarì la voce, mettendo bene in vista entrambe le mani in segno di resa. Disturbo? chiese sfoderando l'espressione più umana possibile Non ti ho mai visto da queste parti, e non sembri un abitante delle rocche. Fece per avvicinarsi, sempre in modo estremamente cauto e ponderato. Io mi chiamo Rahn, abito in una grotta poco distante da qua. adocchiò il coniglio della ragazza, accennando ad esso con il capo magari ti va di unire le nostre prede per uno stufato. La notte è parecchio rigida. Si congratulò mentalmente con lui stesso, una tattica perfetta che unita al suo aspetto perfettamente umano non avrebbe fatto una piega.

Benvenuta!
Mi prenderò carico del tuo arrivo nel corso del quale verrai valutata per capacità narrative, scelte fatte e risoluzione di eventuali problematiche in-game. Al termine di questa giocata ti verrà assegnata una delle tre fasce: Bianca, Gialla o Verde e potrai ufficialmente iniziare a ruolare! Questo è il primo passo del tuo personaggio, e molto spesso è il più importante quindi prenditi tutto il tempo necessario e dai il massimo!
Per chiarimenti, c'è il bando del tuo arrivo e non esitare a chiedere qualunque cosa: non sono qua solo per giudicarti, ma per aiutarti a cominciare questa nuova esperienza al meglio!
Buon Gioco! ^^
 
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view post Posted on 18/10/2014, 17:38
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VgRsawd
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Sull'allerta lo era sempre. Forse per questo aveva l'aria così stanca di chi porta addosso molti più anni di quelli che in realtà possiede. Rinfilati i guanti Tanith abbassò lo sguardo sul povero animale morto: quel coniglio le faceva una tristezza incredibile, lì, col suo corpo che si induriva gelido, quegli occhi strabuzzati che fissavano il vuoto. Ma in assenza di altro, un pasto resta sempre. Stava per scuoiarlo, così come aveva imparato da un abitante delle colline, più a ovest, un'operazione che non le piaceva molto. Quanto avrebbe preferito trovare una locanda calda dove per un attimo sbarazzarsi di quei pezzi di ferro che foderavano la sua tuta aderente fungendo da armatura. Quando una voce richiamò immediatamente la sua attenzione, non pensò più a queste cose, ma si voltò di scatto con la mano sull'elsa della sua spada che sembrava quasi vibrare al suo semplice tocco. Era un semplice umano. Disturbo? In realtà sì, ma non rispose subito: magari quello sconosciuto avrebbe saputo indicarle un luogo non così impervio e disagiato. Si fermò poi un attimo a soppesare la sua offerta, giunta in maniera precipitosa, quasi non volesse farsi fendere dalla sua lama prima di aver finito il suo discorso. Ancora non rispondeva. Cenare con uno straniero non pareva essere il genere di cosa che le andava a genio. Preferiva conoscerle le persone, valutarne l'animo, sentirle a pelle almeno per un po' prima di accettare inviti, offerte, doni o qualsiasi cosa d'altro. Non che il personaggio in questione le ispirasse particolare violenza, ma era diventata così solitaria, così schiva che non sembrava nemmeno più lei. Si mosse verso del terriccio più morbido e si rinfilò gli stivali lentamente dicendo con voce monotona e lanciando la sua preda al tizio Prenditi questo, io mi troverò qualcos'altro.. se sei a caccia di conigli dubito che tu conosca una qualche bettola dove passare la notte. La tua grotta mi interesserebbe in questo caso.. si fermò a guardarlo meglio, avvicinandosi. Sentiva uno strano odore di stantìo che le fece arricciare il naso. Mancava ancora un bel po' a che scendessero le tenebre, quindi aveva tutto il tempo che voleva a pensarci bene, ma era stanca. Tuttavia nei suoi occhi baluginava ancora una scintilla di vivacità che la portò ad analizzare il suo interlocutore: Chi sei? Battè le palpebre una volta poi aggiunse Non il tuo nome, quello l'ho afferrato.. chi sei.. o chi pensi di essere? C'era una nota sia di ilarità che di minaccia nell'ultima frase, e con quella si sedette su una roccia ripulendo il suo coltello con un paio di foglie secche, prima di riporlo al suo posto nello stivale di pelle.


 
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Vermilion
view post Posted on 19/10/2014, 09:50




Changeling

La reazione della ragazza lo colse impreparato, non voleva il suo maledetto coniglio, voleva lei! Bettole? chiese retorico e quasi divertito il mostro. Solo rocche e dimore per i nobili. Nessuno riuscirebbe a sopravvivere aprendo un alloggio per i viandanti. Gettò il suo coniglio sopra quello già a terra, continuando a domandarsi come poter convincere la giovane. Chi sei...o chi pensi di essere? La domanda arrivò come una secchiata d'acqua gelida che spinse Rahn a guardarsi istintivamente le mani per timore di essersi involontariamente trasformato. Tutto era regolare, e il suo cuore riprese il normale regime. Si accucciò sulle ginocchia, grattandosi la nuca per guadagnare tempo nel pensare. Chi sono? un poveraccio. Chi penso si essere? Un poveraccio che cerca di aiutare la gente. Sorrise, sperando di aver risposto giusto a quelle domande così difficili per una creatura mutevole e cangiante come lui. Accetti dunque? Se non ti unirai a me per cena è meglio che vada a cercare altro per conto mio. Chiuse infine sorridendo con lo scherzo sulle labbra.


Non fare caso alla lunghezza/qualità dei miei post, tu prenditi il tempo che serve e falli al meglio. A te la penna ^^
 
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view post Posted on 20/10/2014, 09:17
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VgRsawd
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Sorrise ironica guardandolo accucciarsi e darle una risposta fin troppo scontata. Sembrava lui un coniglio così conciato, ricoperto di stracci e senza dubbio di quello strano olezzo che gli aleggiava intorno. "Hai un'alta opinione di te stesso, vedo. Cosa ne ricaveresti ad aiutare me? Sempre che di aiuto si possa parlare.." Fece spallucce voltandogli la schiena mentre badava alla sua cavalla che si era fatta irrequieta. E' troppo ben educato per far parte di un posto come questo, pensò dubbiosa. Però la fame cominciava a farsi sentire, e forse aveva sbagliato a lasciargli la sua preda, che dopotutto giaceva ora inerme sopra quella del suo "amico", come se.. sì, come se non fosse di conigli che avesse fame l'uomo. Ma lei dopotutto sì.
Mentre accarezzava il manto scuro di Beruthiel si domandava cosa avesse da rischiare. Forse non era dire troppo che anche la conversazione con quel tipo la stressava. Ultimamente si stancava più facilmente, forse per via della scemata speranza di trovare un luogo ospitale. "Hai detto case di nobili?" si ricordò le parole nel mezzo delle sue riflessioni "Bè, sono la principessa di un castello, e su di me padroneggia un maleficio" disse sorniona ma incredibilmente sincera, tale da risultare non credibile. "Forse mi faranno entrare, non pensi? La tua grotta.." disse lanciando uno sguardo circospetto verso le radici delle montagne "..dev'essere alquanto inospitale come questo posto. Tuttavia se desideri scambiare qualche parola con me, mi troverai nella radura laggiù, c'è uno spazio adatto a un fuoco.. cucinerò il coniglio prima di ripartire." Detto questo, che era già fin troppo, riempì la sua bisaccia d'acqua e fece bere la bestia al suo fianco. Una folata di vento le mosse distrattamente i capelli cenerei rivelando il collare pesante che portava come fardello dal giorno del suo sedicesimo compleanno. Si sentiva addosso per qualche motivo gli occhi dell'uomo solitario, e ciò non le garbava particolarmente. Si girò quindi quanto prima, di modo da non dargli troppo le spalle e controllarlo. Perché per fidarsi, non si fidava. Quasi di nessuno, mai, e non sapeva dire se fosse per carattere o per imparata arte.


 
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Vermilion
view post Posted on 22/10/2014, 18:18




Changeling

Una principessa? Non riuscì a trattenere le risate scadendo in un irrispettoso sfoggio della sua primitiva educazione. Quella donna, vestita di stracci e armatura, sporca e in mezzo al nulla dell' Ystfalda, era quindi una principessa? Sinceramente disse non appena si fu ripreso dal mal di pancia penso che ti prenderebbero a sassate solo per aver osato bussare alla porta del loro castello conciata in quel modo. Mosse qualche passo, afferrando infine il suo coniglio per le orecchie e lasciando a terra l'altro. Torno nella mia inospitale grotta...Milady chiuse ironico scimmiottando un inchino per poi voltarsi e dirigersi a passo sicuro su per gli inerpicati sentieri rocciosi.
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Un barlume nella notte, il piccolo fuoco illuminava col suo tremolio giallastro il volto della donna e quello del cavallo poco distante da lei. Due bastoncini reggevano quel che rimaneva del coniglio, e il silenzio della notte veniva rotto solo dal saltuario crepitio del fuoco. Ghignò tra se e se la creatura, che aveva assunto la sua forma originale di spaventoso folletto. Sfregò i denti accuminati gli uni sugli altri, stringendo gli occhi neri senz'iride in una smorfia raccapricciante. Stava basso, piatto al suolo e abbastanza distante da non farsi notare mentre con le dita ossute muoveva l'aria come se stesse tirando dei fili invisibili. Flebili particelle di luce simili a spore scesero attorno al falò, un incantesimo per indurre in sonno, intorpidire i sensi un istante prima di attaccare. Estrasse la lama ricavata dalla roccia, iniziando a muoversi più rapidamente contando sul diversivo. Camminava tripede, come le peggio bestie degli incubi: denti accuminati, orecchie puntute che cadevano sotto il loro peso e arma levata dietro la nuca. Il bello del cacciare in quelle terre è che a nessuno importava nulla di ciò che accadeva fuori dalle mura del loro castello: potevano urlare quanto volevano che non una guardia avrebbe osato mettersi di mezzo al selvaggio mondo della Ystfalda. Un sorriso si delineò lungo tutto il volto della creatura un istante prima di menare il colpo, preciso e senza esitazione, un gesto quasi quotidiano che mirava alla bocca dello stomaco e un lieve respiro quasi volesse dire e anche oggi abbiamo la cena.


La creatura si congeda, e nel frattempo viene la notte. Trovi come hai detto lo spazzo e il materiale per fare il fuoco, ma dopo che hai consumato il pasto la creatura si ripresenta con intenzioni più ostili. Stando quatto a terra si porta dietro di te a svariati metri di distanza e ti casta l'equivalente di una tecnica Bassa Psion per inibire i sensi. Subito dopo aumenta il passo, postandosi in corpo a corpo e attaccando con un colpo mirato alla bocca dello stomaco di potenza Media.
A te la penna, trattalo come un combattimento NON autoconclusivo per cui 2 slot tecnica. Per domande, chiarimenti ecc. chiedi pure nel bando che hai aperto.
 
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view post Posted on 23/10/2014, 09:09
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VgRsawd
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Il suo intuito era ancora portentoso se la reazione di quell' "uomo" fu di questo tipo bislacco e cafone. L'aveva derisa di quello che, in realtà, dopotutto era, e si era congedato in maniera precipitosa e affatto gentile. Al suo dire che l'avrebbero presa a sassate disse solo "forse" guardandosi impolverata, e al sentirsi chiamare Milady sorrise, sicura ora di avere un'ospite quella sera, volente o nolente.

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Il coniglio era magrolino ma soddisfò la sua voglia di carne. La sua spada invece era digiuna da parecchio ormai e se ne stava nel suo fodero, riposta da ore, e pareva sonnecchiare come ora Tanith, che con la pancia perlomeno mezza piena si affaccendava a trovarsi un letto di arbusti più morbidi del suolo acciottolato. Non riusciva a trovare in nessun modo la posizione adatta ad un pisolino (non poteva certo arrischiarsi a una dormita lunga), e solo il tepore del piccolo fuocherello le donava un po' di conforto. Un attimo dopo si alzò un vento gelido che le fece aprire gli occhi di scatto, poiché aveva riconosciuto il fetore familiare della sua bizzarra conoscenza di quel giorno. Si sentì leggermente svenire e la sua mano a fatica trovò l'elsa della sua spada: troppo tardi, perché un colpo allo stomaco le sconquassò le membra e la fece quasi rimettere. Col fiato mozzo arrancò verso una figura appena illuminata dalle braci roventi. Quando riuscì a rimettersi in piedi, brancolando nel semibuio, la stanchezza e la rabbia di non poter riposare in pace lasciarono il posto a un'ira che la portò a sussurrare sicura di essere udita "Ti aspettavo." Con quella voce diabolica sembrava non aver davvero aspettato che il momento di fender colpi con la sua spada bastarda. Bastarda era proprio l'espressione giusta, perché con un cipiglio pressoché folle Tanith la sfoderò puntandola dritta davanti a lei, verso quella creatura viscida che digrignava i denti come se avesse fame già da ora della sua carne. Non attese un momento, e per liberarsi del suo incomodo assalitore, che era sicura trattarsi dell'uomo che l'aveva viscidamente ingannata, fece a tempo a scagliare otto fulminei colpi per trucidare il suo avversario, non senza emettere qualche scintilla di elettricità che la ferì, tanta era la sua foga. Finito l'attimo di adrenalina cadde carponi, esausta, alzando la testa solo per vedere che ne era stato del suo rivale.




Prima tecnica usata: Intimorire - Consumo pari a basso
Seconda tecnica usata: Furia - consumo pari ad alto
Spero vada bene, se ci sono problemi o cose da aggiustare fammi sapere ^^
 
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Vermilion
view post Posted on 27/10/2014, 18:33




Changeling

Il coltello di pietra le squarciò le carni, uscendone lavato del caldo e rosso sangue della ragazza. Lo leccò avidamente, passando la lingua serpentina a raccogliere ogni singola goccia. Rovesciò indietro gli occhi tanto era il piacere di quel gesto, le sue orecchie percepivano solo il ruvido strisciare prodotto dal gesto e un fremito lo colse donandogli un aria ancora più grottesca. Barcollò invece la donna, riuscendo a sostenersi solamente grazie alla pesante arma. Lo sguardo di lei era più significativo delle poche parole che pronunciò: occhi infossati di chi sta accusando il dolore, ma sguardo fiero di chi possiede la volontà di arrecarne. Gli penetrò la mente, lo bloccò nel suo gesto schifoso lasciandolo interdetto e quasi intimorito dalle mille e più parole non pronunciate e comunicate solamente da quel volto. Sbattè le palpebre ritornando a far scorrere il tempo, fermo a quell'attimo nella sua mente e trovandosi la spada a già a sfregiargli il petto, più e più volte in un turbine folle di lame. Una furia mai vista prima, la spada menata come fosse un gracile bastone a sferzare colpi che andavano a comporre un complesso arabesco di sangue sulla tela che era la sua pelle. Calò l'ultimo assalto, appoggiando la punta monda di sangue della spada al suolo e lasciando la creatura a stento in piedi. Si mise le mani al petto, guardandole poi grondare di sangue. Capì la sua fine, sollevò il volto con sguardo vacuo e dopo un tremolio simile a quello della morte, un conato di vomito che riversò un getto verde direttamente dalle fauci dell'essere e diretto al volto della giovane. Acido, o una sostanza altamente corrosiva che quelli della sua razza usavano come ultima arma, come asso nella manica per portare il proprio assassino nella tomba con loro.



Scusa intanto il ritardo, ma ho avuto problemi con del lavoro e delle consegne. Detto questo la creatura si prende in pieno tutto e risponde, morente con una tecnica a Potenza Critica sotto forma di vomito corrosivo, dopo la quale muore.

Per quanto riguarda il tuo post, suggerirei di farti uno specchietto riassuntivo da allegare in spoiler (o anche no) che comprenda i parametri significativi per la giocati quali: Energia residua; Tecniche Attive (con breve descrizione); Tecniche Passive (con breve descrizione); Danni subiti (sia fisici che mentali); e un breve riassunto del post.
Puoi trovare ispirazione in un qualunque combattimento tra gli utenti, visto che è una prassi ormai diventata quasi una regola non scritta.
Per il resto, scusa ancora e vediamo di concludere così che tu possa giocare ^^
 
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6 replies since 18/10/2014, 11:03   74 views
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