Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Respect The Wilderness, Arrivo di Eldarion

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view post Posted on 23/10/2014, 15:45
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Cardine
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Respect The Wilderness
I


La foresta è silenziosa, solenne e scura.
   Le fronde si agitano placidamente, zittendo ogni altro rumore con il loro sussurro.

   Ogni buon cacciatore ha il suo momento propizio per cacciare: che sia all'alba, quando i primi cerbiatti accorrono ai ruscelli per dissetarsi, o che sia la sera, quando le lepri si godono gli ultimi istanti di calore prima di tornare a rintanarsi. Ogni buon cacciatore affila le sue armi e calma la sua mente, prima di abbandonare il suo rifugio e sfidare la natura. Ma se nell'Edhel non sei un buon cacciatore, scaltro e preparato, va a finire che trovi una preda più grande e spietata di te, e non si tratta più di cacciare, ma di sopravvivere.
   C'è chi crede che le foreste del Dortan non siano poi così dissimili da quelle dell'estremo nord. E in un certo senso hanno ragione: ad un occhio poco attento le differenze possono essere minime. Gli alberi hanno lo stesso colore, il vento non è più forte del solito, né la luce è meno splendente. Ma sono solo apparenze, nulla di più. Chi tra i Rahm as Aid si sognerebbe mai di fare una passeggiata nelle terre selvagge, come gli uomini amano fare nei loro bei regni? Abbiamo tutti bisogno della sublime natura, ma apprezzarla è un conto. Viverci dentro è tutta un'altra cosa.
   Ci sono molte storie su avventurieri sbranati da qualche bestia mai vista, o di viandanti che hanno smarrito la via e non sono più usciti da quello che pareva essere un piccolo boschetto. Molte storie, certo, ma alle quali si da poco conto. Spesso gli abitanti dell'Edhel ci scherzano su, le raccontano agli stranieri per spaventarli e ci credono meno di quanto dovrebbero.
   Non dovrebbe essere così.

   La foresta è silenziosa, ma il suo vero respiro, quello che pochi riescono a sentire, è profondo e terribile.
   Quando si sfida la natura, bisogna essere pronti a temerla e rispettarla.

Violate the law of the wild, see her lose her temper.

Drink the wine from her stream:
have a time, she's there for thee.



CITAZIONE
Benvenuto nel fantastico e mirabolante territorio dell'Edhel!

Io sono Hole, il gerarca che si occuperà di questa tua scena di arrivo. Procederemo insieme, seguendo una trama che sarai in gran parte tu a dettare, ed io ne approfitterò per metterti alla prova in più o meno tutti i campi del sistema di gioco. Tranquillo, però: cercherò anche di facilitarti la vita, e farti notare cosa potresti migliorare - nel caso servisse. Al temine di questa mini quest riceverai un giudizio classico (cioè che prende in considerazione scrittura, strategia e sportività da te dimostrate durante ogni intervento) e riceverai una ricompensa, più un'eventuale promozione di fascia.

Consigli utili di carattere generale che in genere possono aiutare: rileggi e ricontrolla i post quando hai finito di scriverli e stai per inviarli, in modo da scongiurare errori grammaticali o di battitura; fa' del tuo meglio e prenditi tutto il tempo necessario per scrivere; accertati di aver compreso gli aspetti fondamentali del regolamento. Non sarà una giocata complessa, ma non sottovalutarla e punta a fare il tuo meglio! Io cercherò di rispondere in modo tempestivo, e per questo ti chiedo di sorvolare sulla scarsa qualità che certi miei interventi potrebbero avere, proprio al fine di garantirti una certa costanza. Per ogni domanda di carattere generale puoi usare il topic da te aperto, cercherò di risponderti subito.

Questo primo turno mi serve per valutare principalmente la tua scrittura e la tua fantasia. Dovresti descrivere i preparativi di una normale mattinata in cui Eldarion esce per andare a caccia (in che momento della giornata lo lascio decidere a te): nulla di complicato, quindi. Fermati pure appena dopo la partenza - sarò io a dirti cosa ti capiterà appena dopo - e magari approfittane per chiarire meglio come funziona la vita del ramingo in quel luogo. Non dimenticare l'immedesimazione nel personaggio! Cerca di descrivere le sue sensazioni e i suoi pensieri - senza esagerre, s'intente - e scrivi anche qualsiasi altra cosa/episodio pertinente ti venga in mente. A puro livello informativo ci troviamo nell'Erymbaran, la vasta foresta abitata anche degli Arshaid (attento a come si scrive!). Puoi trovare i topic di ambientazione sia nel subforum dove si trova questo topic, sia nella sezione "Ambientazione" del Regolamento. Il titolo è ispirato all'omonima canzone dei Sonata Arctica. Spero sia in linea con il tema che avevi pensato per la giocata.

Iniziamo! (:

 
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view post Posted on 27/10/2014, 14:56
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Kisuke Urahara
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Come se un'orologio nella sua testa iniziasse a suonare,Eldarion, aprì gli occhi,sapendo che era giunto il momento di iniziare una nuova giornata.Di conseguenza si sarebbe dovuto preparare minuziosamente per uscire dal suo piccolo rifugio. Da quando era riuscito a costruirsi la sua accogliente abitazione,per quanto rudimentale poteva essere, aveva deciso di stabilirsi per un po' di tempo in quelle terre,sapendo già a priori le possibili difficoltà che avrebbe potuto incontrare durante la sua permanenza. La prima fra tutte era sicuramente la presenza massiccia di insediamenti degli Arshaid,comunità elfica che da tempo immemore combatteva guerre contro le altre due congregazioni,i predatori di Neiru e i Rahm as Aid, negli ultimi risiedevano le origini dell'elfo ramingo. In più non si poteva mai sapere una volta varcata l'uscita del rifugio,quali insidie naturali o del destino potevano colpirti all'improvviso,senza darti troppo tempo per prepararti. La foresta era un posto difficilmente vivibile,soprattutto da chi sprovvisto di armi da maneggiare,ma soprattutto dal coraggio per calpestare quelle terre. Dato che era un viaggiatore ormai da molti anni aveva sentito molte storie e leggende sul luogo che da un po' di tempo a questa parte era diventato la sua casa. Ma era stato proprio quel luogo tanto misterioso e pericoloso a fargli conoscere un amico e compagno fedele,Ombromanto è il suo nome, un cavallo davvero maestoso e particolare,soprattutto per l'affinità che fin da subito si era instaurata a prima vista. Infatti in quella foresta sapeva di non essere mai solo,potendo contare sulla presenza del suo partner di vita.
Si tirò lentamente su,lasciando il tempo ai propri occhi di adeguarsi alla luce mattutina. Bastarono pochi attimi prima di potersi alzare in piedi,dirigendosi ad un piccolo secchio di legno,dove all'interno vi era dell'acqua fresca. Essendosi sistemato in una piccola radura senza possibilità di avere fonti di acqua vicine si era dovuto aggiustare,facendo almeno una volta ogni tre giorni la spola tra il fiume più vicino e la sua abitazione,per procurarsi quel liquido tanto caro. Immergendovi le mani iniziò a lavarsi il viso,così da riuscire a svegliarsi del tutto,allontanando i segni del sonno dal suo volto. Si spostò subito dopo verso una sedia rudimentale,dove era solito lasciare gli abiti del giorno prima,li indossò uno ad uno, finendo con il sistemarsi il mantello sulle spalle,tirandosi il cappuccio sopra il capo. Per ultima cosa recuperò le sue armi,le due spalle gemelle e l'arco,con faretra,ne controllò come ogni mattina l'affilamento delle prime e la tensione della corda della seconda,prima di posizionarli accuratamente sulla schiena,pronte ad essere utilizzate in caso di bisogno. Dal tavolo li vicino,prese della carne essiccata che aveva immagazzinato nel tempo,così da avere sempre un primo nutrimento per l'inizio della giornata,anche se esiguo dava abbastanza energia per la battuta di caccia,avrebbe avuto tempo successivamente per saziare la propria fame. Incamminandosi con passo leggero,scese dal suo rifugio,compiendo due salti, non appena il piede toccava il ramo,dava già la spinta per il prossimo spostamento. Atterrò al suolo con un leggerissimo rumore,dato dal contatto del proprio corpo con il terreno erboso.

E' ora di darsi una mossa, la foresta non aspetta nessuno,nemmeno le mie prede aspetteranno che io inizi la mia battuta,dovrò essere silenzioso e preciso,in modo da portare a casa un bel po' di selvaggina.

Dando una prima occhiata alla giornata che si sarebbe prospettata notò subito la presenza della solita nebbia mattutina,che celava molti pericoli agli occhi dei più sprovveduti,ma non ai suoi,che da mesi ormai avevano visto minuziosamente tutti i dintorni della sua dimora, sapendo bene come muoversi. Sicuramente non bastava solo quello per sopravvivere in un luogo così infido. Iniziando a muoversi lentamente e silenziosamente si spostò verso una piccola stalla rudimentale,dove all'interno vi risiedeva il suo compagno di mille avventure. Al suo avvicinarsi,Ombromanto si accorse della sua presenza,portando la testa oltre l'apertura,in modo da lasciarsi accarezzare dall'elfo,che non tardò ad effettuare il gesto affettivo. Tutte queste azioni ormai erano diventate una quotidianità,ma era sempre bello compierle.

Io vado a caccia,avvertimi se avverti qualcosa di strano nelle vicinanze,farò il possibile per raggiungerti nel più breve tempo possibile,ma questo ormai lo sai bene,dato che te lo ripeto ogni volta che mi allontano.

Non ti preoccupare,sarò come sempre vigile su ogni movimento sospetto,fai solamente attenzione a quello che potresti incontrare,soprattutto agli Arshaid.

Dandogli un'ultima carezza,l'elfo di allontanò dal suo rifugio,inoltrandosi nella foresta,ogni volta che un appostamento per scovare le sue prede provava un senso di tranquillità,come se fosse la cosa più naturale del mondo avventurarsi in un luogo pericoloso. Ma era fatto così,per destabilizzarlo dall'equilibrio che con il tempo aveva trovato,ci voleva veramente qualcosa di temibile ed estremamente problematico. I suoi spostamenti tra gli alberi erano nulli, nessun rumore veniva prodotto dai suoi piedi nell'istante in cui toccavano il terreno. Nascosto dalla nebbia procedeva spedito per una direzione già prestabilita ancor prima di partire,sapeva già dove si sarebbe diretto,con il passare del tempo era riuscito ad assimilare abbastanza informazioni sulle normali routine delle prede che solitamente cacciava. Estrasse silenziosamente l'arco da dietro la schiena,prendendo anche una freccia,così da posizionarla. Si spostò ancora di una decina di metri prima di fermarsi,rimanendo accovacciato ad ascoltare tutto quello che lo circondava,così da poter udire i movimenti della propria cacciagione. Era una mattinata silenziosa, con poco vento,infatti le foglie degli alberi si muovevano placidamente,lasciando la possibilità ad un orecchio acuto di poter udire ogni calpestio,fruscio, scricchiolio,che il paesaggio introno a lui poteva offrire.



CITAZIONE

Specchietto

C.S.:Destrezza 2 pt.
Stato fisico:perfetto
Stato mentale:perfetto
Mana:100%

Razza:Elfo
Classe:Guerriero
Talento:Assassino

Abilità razziale:Riflessi fulminei [Il personaggio reagirà a tempo zero agli attacchi a sorpresa ed alle situazioni che richiedono grande rapidità. La rapidità dell'elfo sarà tale da consentirgli di reagire quasi di riflesso, istintivamente, a qualunque situazione di pericolo che lo stesso possa subire. Tale abilità si applicherà sia alle reazioni fisiche, che a quelle magiche, non potendo - sostanzialmente - l'elfo venir penalizzato dalla brevità del tempo a sua disposizione per elaborare una reazione efficace al pericolo subito.]
Abilità passiva: il possessore del talento ha sviluppato una capacità innata di annullare gran parte delle emanazioni fisiche del proprio corpo. Grazie a questa peculiarità, infatti, egli sarà in grado di vincolare qualunque rumore produca al fine ultimo della propria esistenza: ovvero il nulla. Qualunque movimento, spostamento o azione egli compia, dunque, non produrrà rumore o, comunque, produrrà un suono talmente lieve da risultare impercettibile a qualunque orecchio, umano e non. Allo stesso modo, però, finanche ogni odore sarà vincolato al patto innato di vuoto che caratterizza il proprio spirito. Il fisico non emanerà odori, né effluvi tali da poterne evidenziare la presenza ad alcuno. In questo modo, la sua presenza sarà quasi del tutto impercettibile, risultando esistente al pari di una qualsiasi ombra del terreno. Visibile soltanto se visto, ma impossibile da individuare attraverso i suoni o gli odori.
Abilità attiva:

Equipaggiamento:Spade gemelle,Anglachel-Anguirel /arco,Calandriel/mantello rosso.

Note:

 
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view post Posted on 29/10/2014, 18:07
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Cardine
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Respect The Wilderness
II


Non sarebbe stato difficile per Eldarion accorgersi che qualcosa non andava.
   Era giunto in una zona dove la foresta vera e propria confinava con un frondoso e vasto acquitrino, dal suolo melmoso e in gran parte sommerso. Esso si estendeva proprio di fronte a lui. Un grande dosso, come una barriera naturale, gli impediva di vedere cosa ci fosse alla sua sinistra. Ma non ebbe il tempo di andare a dare un'occhiata: qualcos'altro di ben più strano attirò la sua attenzione.
   Trovò molte tracce di animali lasciate sul soffice suolo, come se di lì fosse passata una mandria di cervi. Parevano in fuga da qualcosa, e probabilmente questa strana presenza di tracce lo avrebbe insospettito, e non poco.
   E in un istante solo l'elfo si trovò in una situazione surreale: la foresta si risvegliò, ed in lonananza centinaia di animali corsero via dall'acquitrino, verso il folto del bosco. Qualche imponente cervo gli passò a meno di una decina di metri di distanza, destreggiandosi nella fitta vegetazione. Non avrebbe avuto il tempo di scagliare una freccia, o provare ad attaccarli: il terreno tremava, e non per loro.
   La bestia zannuta proruppe dalla vegetazione, saltando il dosso alla sua sinistra e sradicando molte piante sulla sua traiettoria. Era un enorme cinghiale, alto come un uomo, e con una grossa zanna spezzata a metà. Il suo pelo era intriso di sangue scuro. La creatura sbuffava furiosamente e la sua corsa pareva inarrestabile; quando si accorse di Eldarion lo puntò, con il muso schiumante e i piccoli occhi che saettavano da tutte le parti.
   Il cacciatore avrebbe dovuto reagire con prontezza a quell'improvvisa minaccia, se non voleva essere travolto e schiacciato dal terribile essere.



Cominciamo subito con l'azione!
Ti imbatti immediatamente in una minaccia. Arrivi fino a una zona acquitrinosa, dove trovi moltre tracce di animali, soprattuto cervi o simili, e ti trovi nella situazione da me descritta. Ma la terra trema, e in un istante le cose si complicano.
L'attacco del cinghiale impazzito conta come una tecnica di natura fisica di potenza Alta. Nel caso ti travolgesse, subiresti un danno Medio al fisico e ti ritroveresti letteralmente gambe all'aria (effetto di potenza Media, ma che non provoca danni). Subito dopo l'animale ti tira una zoccolata con le zampe posteriori - attacco fisico a 2 CS.
Rispondi direttamente qui, vedendo tu come reagire a questo attacco considerandolo come un normale combattimento. Ti ricordo che l'animale sembra in pessime condizioni fisiche.

 
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view post Posted on 3/11/2014, 10:30
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Kisuke Urahara
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Ogni individuo prova diverse sensazioni che possono essere positive o negative,in base alla situazione che si presenta davanti. Come per tutti era così anche per Eldarion non poteva essere diversamente, infatti,da quando si era accovacciato con l'arco in mano,provavo un senso di stranezza,non sapeva ancora bene il perché,ma intuiva che era un campanellino di allarme. Alla sua sinistra aveva un dosso naturale che gli impediva di guardarsi intorno verso quella direzione,mentre di fronte a se aveva un cambiamento repentino del paesaggio,infatti dalla foresta fitta di alberi,con un suolo erboso si stava passando ad un vero e proprio acquitrino. Il suolo erboso aveva lasciato spazio alla melma e all'acqua,che in parte aveva già sommerso buona parte del paesaggio che aveva di fronte,rendendo gli spostamenti in quella zona molto difficoltosi. Il solo sapere di non poter sapere quello che vi era dietro a quella barriera naturale alla sua sinistra lo infastidiva leggermente, ma non ebbe il tempo di spostarsi dalla sua posizione per andare a controllare che un altro particolare attirò la sua attenzione. Mentre il suo sguardo spaziava da destra a sinistra notò delle tracce molto evidenti di animali,ve ne erano più di uno,che da poco erano passati da li. Osservando meglio,poté intuire che dalla forma che aveva l'impronta si trattava di cervi, vi era però qualcosa di strano perché solitamente questi animali si spostavano più solitari,almeno da quello che aveva visto nei suoi lunghi viaggi, ma la cosa che ancor di più lo insospettì che sembravano scappare tutti dalla stessa direzione,come se un entità sconosciuta li avesse spaventati a morte.

Qualcosa non quadra, da dove stanno scappando tutti questi animali,che vi sia un pericolo nelle vicinanze.

C'era sicuramente qualcosa che non andava in quel luogo,ma il giovane elfo non sapeva bene cosa,troppe cose non tornavano,quei cervi che fuggivano,la sensazione che stava provando di inquietudine,come se da un momento all'altro un problema sarebbe sopraggiunto. Ma come si dice non si ha mai il tempo di pensare troppo che vieni preso di sorpresa da quello che ti circonda. La foresta come se fosse realmente viva si sveglio, iniziando a scuotersi,nel mentre diversi versi di animali si soprapponevano li uni agli altri. In quei attimi di trambusto Eldarion si tirò su in piedi,pronto a scoprire l'entità di tutti quei problemi. Poteva chiaramente sentire il suolo sotto di se tremare animatamente,mentre in lontananza poté osservare decine,se non centinai di animali scappare dall'acquitrino,dirigendosi verso di lui, infatti alcuni cervi gli passarono a qualche metro da lui,volgendo la loro fuga verso il folto del bosco. Stavano sicuramente fuggendo,ma da cosa?.

Tsk,rhach

Anche con l'arco in mano non riuscì a scoccare una sola freccia,nonostante i suoi riflessi fulminei,c'era altro che al momento stava attirando la sua attenzione,il tremolio del terreno non era prodotto da quegli animali in fuga,ma da qualcos'altro di molto più pericoloso,almeno così pensava. Poi una figura spuntò fuori dal dosso che si trovava alla sinistra dell'elfo,esattamente scavalcò quella barriera naturale, continuando incessante la propria avanzata. Tutto ad un trattò puntò il ramingo, procedendo spedito verso di lui. Era un enorme cinghiale,alto quasi quanto Eldarion,aveva il corpo intriso di sangue scuro,sembrava il proprio, un altro particolare era la grossa zanna spezzata a metà,segno che era successo già qualcosa prima di giungere in quel luogo. Al suo avanzare tutti gli ostacoli che incontrava li sradicava,per lo più piante,dalla sua espressione sembrava del tutto fuori controllo,sbuffava furiosamente. Il suo incedere costrinse l'elfo a mettersi in moto,altrimenti sarebbe stato preso in pieno e non sarebbe stato molto gradevole. I muscoli delle gambe erano pronti,scalpitanti per l'azione, non appena la creatura fu a qualche metro,aspettò che si avvicinasse ancora un po' per compiere un balzo laterale, il tutto eseguito molto velocemente,per togliersi prima di tutto dalla sua traiettoria. Rotolo due volte prima di rimettersi in piedi e posizionare l'arco sulla schiena,prendendo le sue due spade, anglachel e anguriel, le impugnò saldamente per il manico,posizionandole davanti a se in modo da potersi difendere. La sua corsa era fin troppo irregolare,simbolo che era in condizioni non ottimali, doveva essere ferito in diverse parti del corpo per essere ridotto in quello stato, ma il problema non era quello, nonostante la sua schivata,Eldarion non era ancora a sicuro,quella creatura aveva ancora qualcosa in serbo per lui, un'ulteriore attacco portato con le zoccoli posteriori,dritti al petto del giovane elfo. Non c'era il tempo materiale per escogitare qual si voglia schivata,doveva cercare di attutire il colpo in qualche modo. Con i piedi ben saldi nel terreno fangoso,per quanto era possibile incrociò entrambe le lame a formare una X,in modo da far cozzare gli zoccoli del cinghiale con il ferro, sperando di attutire almeno in parte la forza del colpo. Come si aspettava ciò non sarebbe bastato, infatti,grazie anche alla poco precaria stabilità sul suolo melmoso fu spinto indietro di due metri, ritrovandosi ancora in piedi,ma con le braccia leggermente indolenzite dal contraccolpo. Bisognava dire che aveva una forza fuori dal comune,in aggiunta alla sua enorme stazza.

Damnú ort!

Le parole appena pronunciate dall'elfo non provenivano dalla sua posizione,ma bensì da qualche metro davanti a lui,dove gli alberi erano più fitti,la sua abilità nell'usare il ventriloquo in quel caso poteva risultargli utile almeno per distrarre momentaneamente la bestia,in previsione della sua prossima offensiva,aveva deciso di attaccarlo,ora ne avrebbe pagato le conseguenze. Grazie al suo talento innato nell'essere silenzioso nei movimenti ed inodore per la maggior parte delle persone,con le due spade elfiche ancora sguainate si spostò velocemente sulla superficie melmosa,toccando il terreno solamente per muoversi verso il nemico, che se distratto dalle parole che giungevano da un'altra parte sarebbe stato troppo occupato per pensare anche a lui,in più le sue condizioni non erano neanche ottimali. Le due lame durante lo spostamento,presero a circondarsi di un alone bluastro, pronte per scatenare la loro pericolosità,raggiunta la creatura alle sue spalle, cercò con un fendente ad incrociare di ferirlo alla schiena,provocandogli dei seri danni. Alcun rumore sarebbe stato emanato fa tale offensiva,tipico dei murtair che ormai fanno di questo silenzio un arma mortale per molti. Non voleva ucciderlo,ma solamente renderlo inoffensivo,così da non procurare danni ad altri animali o alla natura stessa.



CITAZIONE
Specchietto

C.S.:Destrezza 2 pt.
Stato fisico:Inbolenzimento alle braccia
Stato mentale:perfetto
Mana:65%
Parata(10)-Abilità personale(20)-Assassino(5)

Razza:Elfo
Classe:Guerriero
Talento:Assassino

Abilità razziale:Riflessi fulminei [Il personaggio reagirà a tempo zero agli attacchi a sorpresa ed alle situazioni che richiedono grande rapidità. La rapidità dell'elfo sarà tale da consentirgli di reagire quasi di riflesso, istintivamente, a qualunque situazione di pericolo che lo stesso possa subire. Tale abilità si applicherà sia alle reazioni fisiche, che a quelle magiche, non potendo - sostanzialmente - l'elfo venir penalizzato dalla brevità del tempo a sua disposizione per elaborare una reazione efficace al pericolo subito.]
Abilità passiva: il possessore del talento ha sviluppato una capacità innata di annullare gran parte delle emanazioni fisiche del proprio corpo. Grazie a questa peculiarità, infatti, egli sarà in grado di vincolare qualunque rumore produca al fine ultimo della propria esistenza: ovvero il nulla. Qualunque movimento, spostamento o azione egli compia, dunque, non produrrà rumore o, comunque, produrrà un suono talmente lieve da risultare impercettibile a qualunque orecchio, umano e non. Allo stesso modo, però, finanche ogni odore sarà vincolato al patto innato di vuoto che caratterizza il proprio spirito. Il fisico non emanerà odori, né effluvi tali da poterne evidenziare la presenza ad alcuno. In questo modo, la sua presenza sarà quasi del tutto impercettibile, risultando esistente al pari di una qualsiasi ombra del terreno. Visibile soltanto se visto, ma impossibile da individuare attraverso i suoni o gli odori.
Abilità attiva:
Parata: il guerriero, muovendo abilmente la propria arma o scudo davanti a sé, può proteggersi da un attacco nemico.La tecnica ha natura fisica. Il guerriero potrà mulinare la propria arma, o sollevare il proprio scudo dinanzi a sé per bloccare, deflettere o intercettare un'offensiva fisica volta a danneggiarlo. La tecnica consiste in una difesa ampiamente personalizzabile, e può essere attuata anche a mani nude purché nei limiti di buonsenso e sportività. In nessun caso l'attacco parato potrà essere ritorto contro l'avversario. Può bloccare offensive di portata Media o inferiore.
Consumo di energia: Medio

» Effetto attivo: spendendo un consumo pari a Basso, il personaggio sarà in grado di produrre un suono lontano, grazie ad una sua innata capacità da ventriloquo. Il possessore, dunque, potrà produrre un rumore generalmente breve, semplice e contraddistinto per la sua assoluta non complessità. Sarà un'eco lontana, un urlo accennato, un verso semplice o una parola appena intonata. Un qualunque rumore, quindi, che gli consentirà di distrarre tutti coloro che lo circondano. Il suono, come detto, sarà riprodotto fisicamente dal possessore, ma allo stesso non sarà naturalmente riferibile, giacché sembrerà distante, lontano, quindi proveniente da una fonte diversa e distante. I nemici lo percepiranno come una fonte di distrazione e dovranno difendersi, necessariamente, con una comune difesa psionica; diversamente, infatti, verranno inevitabilmente distratti dal rumore, dovendo concentrare su di esso il proprio interesse. In termini tecnici tale abilità non causa danni al fisico o alla mente, ha effetto per una singola azione ed è considerabile ad area. Inoltre, la stessa è di natura fisica, ma causa una malia psionica e va difesa con tecniche di natura psionica.

Eldarion grazie ai suoi innumerevoli allenamenti con la spada è riuscito a sviluppare un affinità con esse, fino a raggiungere il culmine con un aura magica di colore bluastro che circonda entrambe le lame delle spade, conferendogli la possibilità di scagliare un colpo di potenza media a turno,per due turni.E' un abilità di natura magica
Consumo di energia: alto

Equipaggiamento:Spade gemelle,Anglachel-Anguirel /arco,Calandriel/mantello rosso.

Note:
Riassumo velocemente,quando il cinghiale mi carica grazie ai riflessi fulminei riesco ad schivare lanciandomi di lato,successivamente per difendermi dalla zoccolata utilizzo la parata,per poi passare all'offensiva,utilizzando l'effetto attivo di assassino,facendo provenire una voce lontana dalla mia posizione,per poi attaccare con l'abilità personale dritto verso la schiena della creatura. Spero che sia giusto,devo ancora abituarmici un po'
 
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view post Posted on 6/11/2014, 18:02
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Respect The Wilderness
III


Il cinghiale resistette strenuamente ai colpi di Eldarion, che affondarono spietatamente nelle sue carni. Ma nonostante le innumerevoli ferite sul suo corpo, che sarebbe stato un eufemismo definire letali, l'animale non sembrava minimamente intenzionato ad arrendersi. Nei suoi occhi, rossi e furiosi, c'era una ceca determinazione, un voto alla sopravvivenza che risplendeva come fiamma viva. Stava per voltarsi e scappare, anche se non sarebbe andato molto lontano in quelle condizioni.
   Ma quella luce nel suo sguardo si spense, di punto in bianco.
   Ci fu un rumore simile allo schiocco di una frusta, e l'animale venne tranciato in due davanti agli occhi dell'elfo. Il sangue schizzò ovunque, e le viscere scivolarono a terra con un suono ripugnante. Ma già in quegli istanti l'elfo poteva udire un altro suono minaccioso: un ringhio cupo e sommesso della bestia che ora stava davanti a lui, al posto del quadrupede zannuto.
   La sua livrea era totalmente scura - impossibile capire se si trattasse di pelle glabra oppure di scaglie perfettamente levigate. La sagoma invece ricordava quella di un rettile, o meglio, di un drago: quattro zampe possenti, ampie ali membranose, una lunghissima coda che terminava in una sorta di spuntone affilato - ora imbrattato di sangue - e un muso schiacciato e irto di zanne e spuntoni accuminati. Attorno ad esso c'era una membrana, anch'essa nera, che vibrava e si gonfiava allo stesso ritmo del respiro. La creatura era più piccola di quanto ci si potesse aspettare, poiché l'altezza della sua schiena non superava quella di Eldarion. Il suo aspetto, nel complesso, era però alquanto bizzarro - di certo non quello che ci si immaginava dalle descrizioni di un drago nelle antiche leggende.
   La bestia era giunta senza provocare il minimo rumore, quasi come fosse apparsa dal nulla, forse per reclamare il trofeo di caccia che gli era sfuggito poco prima. Ora il suo sguardo insaziabile si era posato sul Rahm as Aid, e fisso in lui sarebbe rimasto fino a che uno dei due non avrebbe avuto la meglio.
   Il drago spalancò le fauci, e un proiettile di fiamme scure saettò verso quella sua nuova preda. Poi colpì di nuovo: voltandosi, fece saettare la coda come fosse una frusta, nel tentativo di far fare all'elfo la stessa orribile fine del cinghiale.



Il combattimento continua, com'è giusto che sia, ma il tuo avversario cambia. La bestia che appare, dopo aver dilaniato il cinghiale che tu avevi quasi ucciso, sembra un drago di piccole dimensioni e dall'aspetto bizzarro. Sembra però famelico e molto aggressivo.
Ti aggredisce subito con un proiettile di energia infuocata, che conta come una semplice tecnica magica di potenza Media, che provoca danno medio se ti colpisce. Subito dopo ti sferra un attacco con la bellezza di 8 CS. Continuamo a combattere: difenditi se lo ritieni opportuno e contrattacca come credi. (:

 
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