| Ogni individuo prova diverse sensazioni che possono essere positive o negative,in base alla situazione che si presenta davanti. Come per tutti era così anche per Eldarion non poteva essere diversamente, infatti,da quando si era accovacciato con l'arco in mano,provavo un senso di stranezza,non sapeva ancora bene il perché,ma intuiva che era un campanellino di allarme. Alla sua sinistra aveva un dosso naturale che gli impediva di guardarsi intorno verso quella direzione,mentre di fronte a se aveva un cambiamento repentino del paesaggio,infatti dalla foresta fitta di alberi,con un suolo erboso si stava passando ad un vero e proprio acquitrino. Il suolo erboso aveva lasciato spazio alla melma e all'acqua,che in parte aveva già sommerso buona parte del paesaggio che aveva di fronte,rendendo gli spostamenti in quella zona molto difficoltosi. Il solo sapere di non poter sapere quello che vi era dietro a quella barriera naturale alla sua sinistra lo infastidiva leggermente, ma non ebbe il tempo di spostarsi dalla sua posizione per andare a controllare che un altro particolare attirò la sua attenzione. Mentre il suo sguardo spaziava da destra a sinistra notò delle tracce molto evidenti di animali,ve ne erano più di uno,che da poco erano passati da li. Osservando meglio,poté intuire che dalla forma che aveva l'impronta si trattava di cervi, vi era però qualcosa di strano perché solitamente questi animali si spostavano più solitari,almeno da quello che aveva visto nei suoi lunghi viaggi, ma la cosa che ancor di più lo insospettì che sembravano scappare tutti dalla stessa direzione,come se un entità sconosciuta li avesse spaventati a morte.
Qualcosa non quadra, da dove stanno scappando tutti questi animali,che vi sia un pericolo nelle vicinanze.
C'era sicuramente qualcosa che non andava in quel luogo,ma il giovane elfo non sapeva bene cosa,troppe cose non tornavano,quei cervi che fuggivano,la sensazione che stava provando di inquietudine,come se da un momento all'altro un problema sarebbe sopraggiunto. Ma come si dice non si ha mai il tempo di pensare troppo che vieni preso di sorpresa da quello che ti circonda. La foresta come se fosse realmente viva si sveglio, iniziando a scuotersi,nel mentre diversi versi di animali si soprapponevano li uni agli altri. In quei attimi di trambusto Eldarion si tirò su in piedi,pronto a scoprire l'entità di tutti quei problemi. Poteva chiaramente sentire il suolo sotto di se tremare animatamente,mentre in lontananza poté osservare decine,se non centinai di animali scappare dall'acquitrino,dirigendosi verso di lui, infatti alcuni cervi gli passarono a qualche metro da lui,volgendo la loro fuga verso il folto del bosco. Stavano sicuramente fuggendo,ma da cosa?.
Tsk,rhach
Anche con l'arco in mano non riuscì a scoccare una sola freccia,nonostante i suoi riflessi fulminei,c'era altro che al momento stava attirando la sua attenzione,il tremolio del terreno non era prodotto da quegli animali in fuga,ma da qualcos'altro di molto più pericoloso,almeno così pensava. Poi una figura spuntò fuori dal dosso che si trovava alla sinistra dell'elfo,esattamente scavalcò quella barriera naturale, continuando incessante la propria avanzata. Tutto ad un trattò puntò il ramingo, procedendo spedito verso di lui. Era un enorme cinghiale,alto quasi quanto Eldarion,aveva il corpo intriso di sangue scuro,sembrava il proprio, un altro particolare era la grossa zanna spezzata a metà,segno che era successo già qualcosa prima di giungere in quel luogo. Al suo avanzare tutti gli ostacoli che incontrava li sradicava,per lo più piante,dalla sua espressione sembrava del tutto fuori controllo,sbuffava furiosamente. Il suo incedere costrinse l'elfo a mettersi in moto,altrimenti sarebbe stato preso in pieno e non sarebbe stato molto gradevole. I muscoli delle gambe erano pronti,scalpitanti per l'azione, non appena la creatura fu a qualche metro,aspettò che si avvicinasse ancora un po' per compiere un balzo laterale, il tutto eseguito molto velocemente,per togliersi prima di tutto dalla sua traiettoria. Rotolo due volte prima di rimettersi in piedi e posizionare l'arco sulla schiena,prendendo le sue due spade, anglachel e anguriel, le impugnò saldamente per il manico,posizionandole davanti a se in modo da potersi difendere. La sua corsa era fin troppo irregolare,simbolo che era in condizioni non ottimali, doveva essere ferito in diverse parti del corpo per essere ridotto in quello stato, ma il problema non era quello, nonostante la sua schivata,Eldarion non era ancora a sicuro,quella creatura aveva ancora qualcosa in serbo per lui, un'ulteriore attacco portato con le zoccoli posteriori,dritti al petto del giovane elfo. Non c'era il tempo materiale per escogitare qual si voglia schivata,doveva cercare di attutire il colpo in qualche modo. Con i piedi ben saldi nel terreno fangoso,per quanto era possibile incrociò entrambe le lame a formare una X,in modo da far cozzare gli zoccoli del cinghiale con il ferro, sperando di attutire almeno in parte la forza del colpo. Come si aspettava ciò non sarebbe bastato, infatti,grazie anche alla poco precaria stabilità sul suolo melmoso fu spinto indietro di due metri, ritrovandosi ancora in piedi,ma con le braccia leggermente indolenzite dal contraccolpo. Bisognava dire che aveva una forza fuori dal comune,in aggiunta alla sua enorme stazza.
Damnú ort!
Le parole appena pronunciate dall'elfo non provenivano dalla sua posizione,ma bensì da qualche metro davanti a lui,dove gli alberi erano più fitti,la sua abilità nell'usare il ventriloquo in quel caso poteva risultargli utile almeno per distrarre momentaneamente la bestia,in previsione della sua prossima offensiva,aveva deciso di attaccarlo,ora ne avrebbe pagato le conseguenze. Grazie al suo talento innato nell'essere silenzioso nei movimenti ed inodore per la maggior parte delle persone,con le due spade elfiche ancora sguainate si spostò velocemente sulla superficie melmosa,toccando il terreno solamente per muoversi verso il nemico, che se distratto dalle parole che giungevano da un'altra parte sarebbe stato troppo occupato per pensare anche a lui,in più le sue condizioni non erano neanche ottimali. Le due lame durante lo spostamento,presero a circondarsi di un alone bluastro, pronte per scatenare la loro pericolosità,raggiunta la creatura alle sue spalle, cercò con un fendente ad incrociare di ferirlo alla schiena,provocandogli dei seri danni. Alcun rumore sarebbe stato emanato fa tale offensiva,tipico dei murtair che ormai fanno di questo silenzio un arma mortale per molti. Non voleva ucciderlo,ma solamente renderlo inoffensivo,così da non procurare danni ad altri animali o alla natura stessa.
CITAZIONE Specchietto
C.S.:Destrezza 2 pt. Stato fisico:Inbolenzimento alle braccia Stato mentale:perfetto Mana:65% Parata(10)-Abilità personale(20)-Assassino(5)
Razza:Elfo Classe:Guerriero Talento:Assassino
Abilità razziale:Riflessi fulminei [Il personaggio reagirà a tempo zero agli attacchi a sorpresa ed alle situazioni che richiedono grande rapidità. La rapidità dell'elfo sarà tale da consentirgli di reagire quasi di riflesso, istintivamente, a qualunque situazione di pericolo che lo stesso possa subire. Tale abilità si applicherà sia alle reazioni fisiche, che a quelle magiche, non potendo - sostanzialmente - l'elfo venir penalizzato dalla brevità del tempo a sua disposizione per elaborare una reazione efficace al pericolo subito.] Abilità passiva: il possessore del talento ha sviluppato una capacità innata di annullare gran parte delle emanazioni fisiche del proprio corpo. Grazie a questa peculiarità, infatti, egli sarà in grado di vincolare qualunque rumore produca al fine ultimo della propria esistenza: ovvero il nulla. Qualunque movimento, spostamento o azione egli compia, dunque, non produrrà rumore o, comunque, produrrà un suono talmente lieve da risultare impercettibile a qualunque orecchio, umano e non. Allo stesso modo, però, finanche ogni odore sarà vincolato al patto innato di vuoto che caratterizza il proprio spirito. Il fisico non emanerà odori, né effluvi tali da poterne evidenziare la presenza ad alcuno. In questo modo, la sua presenza sarà quasi del tutto impercettibile, risultando esistente al pari di una qualsiasi ombra del terreno. Visibile soltanto se visto, ma impossibile da individuare attraverso i suoni o gli odori. Abilità attiva: Parata: il guerriero, muovendo abilmente la propria arma o scudo davanti a sé, può proteggersi da un attacco nemico.La tecnica ha natura fisica. Il guerriero potrà mulinare la propria arma, o sollevare il proprio scudo dinanzi a sé per bloccare, deflettere o intercettare un'offensiva fisica volta a danneggiarlo. La tecnica consiste in una difesa ampiamente personalizzabile, e può essere attuata anche a mani nude purché nei limiti di buonsenso e sportività. In nessun caso l'attacco parato potrà essere ritorto contro l'avversario. Può bloccare offensive di portata Media o inferiore. Consumo di energia: Medio
» Effetto attivo: spendendo un consumo pari a Basso, il personaggio sarà in grado di produrre un suono lontano, grazie ad una sua innata capacità da ventriloquo. Il possessore, dunque, potrà produrre un rumore generalmente breve, semplice e contraddistinto per la sua assoluta non complessità. Sarà un'eco lontana, un urlo accennato, un verso semplice o una parola appena intonata. Un qualunque rumore, quindi, che gli consentirà di distrarre tutti coloro che lo circondano. Il suono, come detto, sarà riprodotto fisicamente dal possessore, ma allo stesso non sarà naturalmente riferibile, giacché sembrerà distante, lontano, quindi proveniente da una fonte diversa e distante. I nemici lo percepiranno come una fonte di distrazione e dovranno difendersi, necessariamente, con una comune difesa psionica; diversamente, infatti, verranno inevitabilmente distratti dal rumore, dovendo concentrare su di esso il proprio interesse. In termini tecnici tale abilità non causa danni al fisico o alla mente, ha effetto per una singola azione ed è considerabile ad area. Inoltre, la stessa è di natura fisica, ma causa una malia psionica e va difesa con tecniche di natura psionica.
Eldarion grazie ai suoi innumerevoli allenamenti con la spada è riuscito a sviluppare un affinità con esse, fino a raggiungere il culmine con un aura magica di colore bluastro che circonda entrambe le lame delle spade, conferendogli la possibilità di scagliare un colpo di potenza media a turno,per due turni.E' un abilità di natura magica Consumo di energia: alto
Equipaggiamento:Spade gemelle,Anglachel-Anguirel /arco,Calandriel/mantello rosso.
Note: Riassumo velocemente,quando il cinghiale mi carica grazie ai riflessi fulminei riesco ad schivare lanciandomi di lato,successivamente per difendermi dalla zoccolata utilizzo la parata,per poi passare all'offensiva,utilizzando l'effetto attivo di assassino,facendo provenire una voce lontana dalla mia posizione,per poi attaccare con l'abilità personale dritto verso la schiena della creatura. Spero che sia giusto,devo ancora abituarmici un po'
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