– E l'inferno è certo. ······· - Group:
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| « Il gioco di Alluka » ~ Alluka non ti stringe la mano. Si limita ad osservare il tuo dito insanguinato, e dopo un attimo interminabile di silenzio per lei smetti di esistere. Torna a stringere i suoi pupazzi e il demone sembra essere uscito dal suo cuore... per il momento. Sospiri profondamente, non saprai niente da lei. E detesti non sapere cosa sta succedendo della tua vita, è una sensazione che non sai esprimere a parole ma che provi in continuazione. Quella di non avere alcun controllo. « Vorrei soltanto sapere perché sono qui... » Una domanda che resterà senza risposta.
« Basta così! » « Basta così! » Tu e Alluka sussultate nello stesso istante udendo quelle voci gracchianti. Ti volti e quasi non credi ai tuoi occhi, l'ordine arriva da due pagliacci. Sono praticamente identici ma come specchiati, al negativo: uno è totalmente rosso, mentre l'altro veste solo di blu. Indossano grandi cappelli a più punte e ogni volta che muovono la testa i campanelli che vi sono attaccati suonano. Ma non ti fanno ridere, per niente. Stringi i denti, quei pagliacci non sono lì per il vostro divertimento. « Ti era stato detto di comportarti bene, Alluka. » « Avevi promesso che avresti fatto la brava, Alluka. » Dietro di te senti le mani di Alluka che si stringono alla tua giacca, usando il tuo piccolo corpo come scudo. « Cosa volete da lei, non ha bisogno dei vostri ordini. » E' vero che chiedere un dito a uno sconosciuto come desiderio non è catalogabile sotto il "fare la brava", ma per qualche motivo quei due pagliacci ti fanno paura più di Alluka e di Nannika. « Sei stata molto cattiva, Alluka, ora dovremo punire il tuo ospite. » « Dobbiamo cacciare questo intruso, Alluka, sai che non puoi giocare con gli esterni. » E all'unisono estraggono una coppia di pugnali, loro non si accontenteranno di un solo dito. Sei un intruso, un esterno, un virus da estirpare. Ma non sei stato tu a decidere di entrare in quel castello, ma sarai tu a decidere come e quando ne uscirai. Da vivo. « La Madre ci darà un bel premio, ne sono certo. » « Ci lascerà giocare con i pupazzi di Alluka, ne sono certo. » Ma tu, Bambino, non li lascerai giocare con te. Arretri di un passo, i pagliacci sono molle pronte a scattare. Senti il richiamo di Alluka, i suoi occhi lanciano disperati segnali di aiuto... e lo fanno anche i tuoi. Ma questa volta, forse per la prima volta nella tua vita, non sei tu quello da salvare. Sei il più forte, e dovrai comportarti da eroe. Ce la puoi fare, Bambino. « E' il tuo turno, Io.. » La bambina vuole che tu continui il gioco, ma tu scuoti la testa. « Io non voglio più giocare, Alluka. E' questo il mio desiderio. Questo non è più un gioco, non è mai un gioco quando inizia a scorrere del sangue. » E tu lo sai, ne scorrerà altro.
Gli occhi del pagliaccio blu si illuminano, a mani nude, senza una sola goccia di sangue, scardina la sua gabbia toracica. Un rumore di ossa spezzate, e ti ritrovi a fissare l'abisso del suo corpo. Vorresti chiudere gli occhi, ma semplicemente non puoi farlo. Occhi rossi si agitano nel buio del suo stomaco. Non un battito d'ali, molti di più, come una tempesta. E uno stormo di corvi ti investe. Perdi l'equilibrio, e mentre cadi scorgi con la coda dell'occhio il riflesso della luce sul coltello del pagliaccio rosso, vicino al tuo braccio sinistro. « Ahhh! » Gridi, e perdonami, Bambino mio, se ho più paura di te e non ho il coraggio di guardare. Quando finalmente riapro gli occhi, qui Chissàdove, vedo quello che non mi sarei mai aspettata. Pensavo di trovarti a terra riverso in una pozza di sangue, ti sottovaluto sempre. Quello che vedo sono occhi famelici in cerca di vendetta.
In qualche modo ti sei riportato in piedi, sanguini e ansimi e la ferita nel tuo braccio sembra profonda. Il sangue sgorga e non accenna a fermarsi, ma tu non lo guardi. Hai occhi solo per i due pagliacci. « Io... Io e Alluka siamo molto simili. » Il corpo di un angelo, l'anima di un demone. « Lei non ha bisogno di voi, non ha bisogno neanche di una finta Madre che la tiene ingabbiata. Non saremo mai i vostri giocattoli. Ecco cosa vuol dire essere noi. » Da terra, sotto al pagliaccio blu, prendono a uscire le mani dei morti. Portano con loro delle catene, e vogliono portare giù, con loro, quel clown. Si avvinghiano alle sue gambe per impedirgli ogni movimento. « Ti prego, Madre, aiutami. » Sussurri, nelle tue mani si genera un globo nero, con un singolo gesto lo scagli in alto. E io rispondo alla tua preghiera. « Cosa stai facendo? » Urla il pagliaccio rosso, gettandosi contro di te in preda all'ira, ma tu questa volta non ti fai cogliere impreparato. Un lampo nei tuoi occhi e un fantoccio, uno spaventapasseri con la testa di zucca, si frappone tra te e il suo pugno, assorbendolo completamente per poi esplodere in coriandoli di paglia. Non sembra, ma sei un Bambino pieno di amici che non possono permettere che tu muoia. « Guarda dietro di te. » Il pagliaccio rosso si volta, quello che vede è un fulmine nero cadere addosso al compagno ancora intrappolato. I campanelli sul suo cappello suonano per l'ultima volta. « Ha provato cosa vuol dire vivere come Alluka. Ora tocca a te vedere come vivo Io. » Con l'unico braccio che hai a disposizione lo afferri per la collottola e lo guardi fisso negli occhi. E con quel semplice contatto, lui diventa te. Paura, sgomento, depressione, gli fai provare cosa vuol dire essere un Bambino sperduto in un mondo più grande di te, cosa vuol dire essere il pesce più piccolo dello stagno. Venire sballottolati qua e là dal fato, senza risposte se non altri enigmi. Non sopporti la tua vita, vuoi che anche la sua gli diventi odiosa.
« CHI È LA MADRE. » Gli urli addosso mentre lo tieni ancora per il bavero. Sei stanco di mezze risposte e di indovinelli, sei ferito e vuoi portare fuori di lì Alluka, ma anche te stesso. Confidi che nello stato attuale il pagliaccio sia più incline a parlare. Per un ulteriore incentivo estrai il paio di forbici che nascondevi nella manica e gliele punti al collo, pronto a scattare. Dio, fai paura. Fai paura anche a me. Rivolgi lo sguardo ad Alluka. Sanguini per lei e vuoi che lo sappia. « Alluka, io voglio aiutarti. Ma per farlo, ho bisogno che anche tu aiuti me. » I tuoi occhi le dicono anche che non hai paura dei mostri che cela nel suo animo. Che forse potete combatterli insieme. Ma vuoi risposte, vere stavolta. Il gioco è finito.
Energia ~ bianca. CS ~ 1xagilità, 1xintelligenza. Condizioni ~ danno medio alla psiche, danno medio al braccio. Energie ~ 95-10-10-5-20=50% - - - Armi ~ Coltellaccio da cucina; un paio di forbici; cerbottana. - - - Innocenza ~ Passiva che rende Bambino innocuo agli occhi degli altri. Passiva che rende imperscrutabile l'allineamento e le intenzioni di Bambino. - - - Fantasmi ~ Bambino può richiamare, spendendo un quantitativo di energie pari a medio, un esercito di fantasmi delle storie raccontategli fin dalla culla. Queste figure spettrali usciranno dalla terra su cui poggia i piedi il nemico, per tentare di legarlo con pesanti catene e immobilizzargli le gambe. Saranno però incapaci di provocare alcun danno fisico: la tecnica infatti ha natura psionica, questi morti viventi non saranno che una proiezione mentale che Bambino riverserà nei suoi nemici. La tecnica se non difesa causerà un danno Basso alle gambe della vittima, e avrà l'effetto di immobilizzarla per quel turno. {Tecnica media} Preghiera ~ Bambino rivolgerà una preghiera a sua Madre, che scaglierà un fulmine nero dal cielo. Nelle mani di Bambino si creerà un piccolo globo nero, dall'aspetto praticamente innocuo, che lancerà in alto, fino a sopra le nuvole. Il colpo ricadrà sul proprio nemico quando vorrà Bambino - entro due turni compreso il turno del cast - in maniera del tutto inaspettata. Avrà l'aspetto, appunto, di una saetta oscura, e se non protetta causerà danni da ustioni. Essendo la tecnica di natura magica e utilizzando l'elemento sacrilego causerà un danno alto ai draghi, mentre ai demoni un danno basso. Il costo sarà sempre, in ogni caso, medio. {Tecnica media} Jack-o'-lantern' ~ Giacomo il lanternino è riuscito a scappare dal Diavolo, è molto astuto e sa sempre trovare un modo per salvarsi la vita. Bambino evocherà un fantoccio con la tipica testa di zucca intagliata che si frapporrà tra lui e il nemico, per difenderlo da colpi sia fisici sia magici. Il fantoccio, di natura magica, può essere più o meno resistente a seconda del consumo speso per crearlo, e potrà bloccare o rallentare gli attacchi che vengono a contatto con questo rudimentale spaventapasseri. {Attiva variabile difensiva magica Bassa} Empatia ~ Forse vi verrebbe da chiedervi com'è la situazione mentale di Bambino. Ecco, non fatelo. Bambino infatti può far vivere anche ai nemici la sua condizione di tristezza e paura perenne, insinuandosi e condividendo i mostri che si aggirano nella propria testa. Con un consumo alto potrà far provare al suo bersaglio un sentimento di perdita, di desiderio per qualcosa che non si sa cos'è e che comunque è irraggiungibile. Una sensazione di paura vaga, di indefinito: ecco, è proprio questa la condizione che Bambino condividerà, il suo non avere risposte, il suo vivere fuggendo, il suo essere debole, insomma, una forte depressione che potrà essere personalizzata nei suoi effetti da chi la subisce - dalla perdita di volontà fino alle vere e proprie lacrime. La tecnica, che ha natura psionica e presuppone un contatto fisico o visivo con la vittima, causerà un danno medio al turno di cast, e proseguirà i suoi effetti anche nel turno successivo, procurando un ulteriore danno medio. {Tecnica alta} - - - Riassunto azioni ~ Dunque, i pagliacci attaccano con la combo Stormo illusione, classe Mentalista, e Colpo duro, classe guerriero, che subisco completamente. Io uso Fantasmi e Preghiera su quello blu. Mi difendo con Jack-o'-lantern' da Accumulo di energie, sempre guerriero, del rosso, per migliorare i CS in forza, e lo tengo vivo sotto l'effetto di Empatia visto che dura due turni per farmi rivelare più infos. Note ~ Scusa tantissimo Yu per il ritardo, ma è stato un post travagliato, di cui non sono soddisfatto e per cui avevo pochissima ispirazione - e tempo -, ma se aspettavo entrambe le cose chissà quando rispondevo. A te la penna!
Edited by i am who? - 28/12/2014, 01:18
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