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| La fortezza di Al Kareem ~ Rovinosa Caduta
Al Kareem, una piccola oasi a due passi da Qushar; prima e dopo, solo il deserto. Per giorni interi, Garrett, aveva viaggiato con l'unica compagnia della sabbia e del vento e, una volta ritrovata la civiltà, la prima cosa che gli venne in mente fu di trovare una locanda, dove riempirsi lo stomaco e tracannare la birra migliore che quella cittadina potesse offrire. Gli bastarono pochi minuti per rinfocillarsi e ciò che al ladro restava da fare era trovare un passaggio verso Dorhamat, quello era il suo obiettivo finale. Il viaggio lo avrebbe ad attraversare ancora una volta il deserto e la Capitale del Sud, prima di raggiungere l'oceano di Zar e una guida sembrava d'obbligo. Seppur nel bel mezzo del regno dei nani, quel giorno Garrett sentiva di essere al centro del mondo; Al Kareem, appariva essere il principale crocevia dei traffici commerciali, legali e non, del sultanato; le strade erano piene di gente, e persino dentro la taverna mezza vuota si riusciva a sentire il baccano provenire dall'esterno. Sarà stato il sollievo di esser sopravvissuto al deserto, o forse lo stomaco pieno dei deliziosi manicaretti del sud, o anche l'alcol che aleggeriva la sua testa, ma il ladro quel giorno sentiva l'animo molto più lieve di quando parecchio tempo prima era approdato in quel novo continente in cui tutto gli era nuovo. Eppoi c'era quel luogo, il Sultanato, che gli ricordava casa, la Capitale, ormai un nostalgico ricordo nella sua mente, mentre i pensieri correvano e, disteso su una sedia di legno, con le mani incrociate sullo stomaco pieno, davanti agli ochi socchiusi e sonnolenti, balenavano i proggetti futuri: nuovi furti, fughe roccambolesche, tesori nascosti, rivali sempre più ostici e sfide impegnative. Come in un gioco di colori, la vita futura gli scorreva davanti agli occhi, in un caleidoscopio di storie che ancora dovevano essere scritte, mentre un sorrisetto si allargava sul suo volto sfregiato. All'improvviso, un rumore sordo fece quasi trasalire il giovane furfante, che ri ritrovò difronte l'oste nerboruto che con i pugni sul tavolo gli urlò in tono minaccioso: "Questo non è un rifugio per senza tetto e vagabondi, moccioso! Paga e smamma! E non farmi rivedere la tua brutta faccia da queste parti o ti concio per le feste!" Il Ratto si alzò di scatto, facendo cadere all'indietro la sedia, rivolgendo al taverniere uno sguardo glaciale, prima di sfoggiare uno dei suoi migliori sorrisi: "Calma, buon uomo. Non avevo intenzione di infastidirla. Spero che questo ripaghi il disturbo, che le ho arrecato con questo mio volto sfigurato." Disse il giovane con tono pacato, poggiando le sue mani sulle spalle dell'energumeno, prima di porgergli un sacchetto di monete che abilmente gli aveva sfilato durante la conversazione. Tutto felice, il locandiere si scusò con il ragazzo per aver frainteso una "persona di tale elevatura" per uno straccione, ribadendo per ben due volte che sarebbe stato un piacere per lui riavere il ladro nella sua umile locanda. Detto ciò, indicò al giovane la porta, con aria dimessa, mentre Garrett sorrideva sotto i baffi, pensando a quando il poveretto si fosse accorto della truffa. Uscito in strada, lo spettacolo che lo accolse riempì il suo cuore di gioia: tutta quella gente che indaffarata camminava per le strade, per il Ratto era un nascondiglio perfetto, nessuno lo avrebbe notato derubare gli ignari passanti; per le guardie del vicino fortino sarebbe stato impossibile seguirlo fra la folla o sui tetti dei bassi edifici di quella ciddadina nel deserto. E mentre con l'aria stranita s'incamminava, pensando alla ridicola quantità di denaro che avrebbe potuto rubare a quelli che, immediatamente, ai suoi occhi apparvero come polli da spennare, inciampò in qualcosa, cadendo con la faccia nella polvere. Affianco a lui, immobile come un masso in mezzo alla strada una nana stralunata si rivelò essere la causa della rovinosa caduta dell'esile giovanotto. Rimessosi in piedi e spolveratosi i vestiti, si rivolse dolcemente, avvicinandosi, a quella figura che ai suoi occhi apparve poco più che una bambina: "Oh, poverina! Fatta male? Tutto apposto? Dov'è la mamm...ehm..." S'interruppe all'improvviso, rendendosi conto dell'errore madornale che stava per commettere: i nani non sono noti per farsi passare sotto al naso affermazioni sulla loro statura. Riprese in fretta il discorso, cercando di riparare alla svista. "Volevo dire, dov'è che le ho fatto male? Le consiglio comunque, di stare attenta! È così che i furfanti derubano i distratti..." Disse sorridendo, prima di aggiungere un'offerta finale: "Se le va bene, posso ripagare il danno ofrrendole qualcosa... Conosco una locanda qua vicino" Concluse, cercando lo sguardo della sua nuova amica nana, sperando di non essersi messo nei guai prima del dovuto; non aveva granchè voglia di scappare da un nano infuriato appena dopo essersi ingozzato, nè tanto meno di combattere. Ma c'era qualcosa in quella situazione, che faceva presagire che le cose non sarebbero andate proprio nel modo più tranquillo.
CITAZIONE Energia: 100% Fisico: Illeso. Psiche: Illesa. Passive: CS: 4 (3 Maestria Armi 1 Velocità) Vista perfetta ~ La protesi meccanica che sostituisce l'occhio destro del ladro ne migliora la vista, amplificandola e rendendola simile a quella di un gatto. Grazie a questa caratteristica riesce a vedere bene anche in condizioni di visibilità non ottimali o con poca luce. La vista migliorata, inoltre, permette a Garrett di prendere la mira con precisione e di poter seguire il bersaglio anche se visibile solo in parte, riuscendo a calcolare con precisione le distanze. (Passiva Razziale dell'Elfo: Sensi migliorati (vista) + Passiva Talento: Tiratore I)
Tiro multiplo ~ Uno dei più grandi limiti di chi preferisce usare armi a distanza è il poter concentrarsi su un solo obbiettivo, il che rende lo svantaggio numerico molto più pesante per un tiratore. Per ovviare a questo problema, Garrett si è allenato molto nell'uso della propria arma, raggiungendo livelli di destrezza tali da poter incoccare più dardi insieme oppure scoccare molte frecce in rapida successione, tale da rendere gli attacchi contemporanei fra loro, anche mirando a bersagli distinti e lontani l'uno dall'altro senza dover rinunciare alla precisione. (Passiva Talento: Tiratore II)
Cecchino ~ Ormai all'apice della carriera, il Ratto ha raggiunto anche il traguardo finale del proprio addestramento, diventando un maestro nell'arte dell'arciera. La sua abilità nelle armi è quasi senza pari, così come le prodezze di cui è capace. Tiratore unico nel suo genere, Garrett nasconde su di se munizioni in numero quasi illimitato, riuscendo a sorprendere chiunque creda che le frecce nella sua faretra siano ormai terminate. Infine, all'apice delle proprie possibilità, il talentuoso ladro è anche capace di scagliare un unico dardo preciso e letale, impossibile da schivare per qualunque uomo comune. Costo: Alto (Abilità personale 3/10; Passiva: Livello aggiuntivo Talento + Passiva Talento: Tiratore III + Attiva Talento: Tiratore III)
Riassunto: Garrett, dopo un viaggio nel deserto, si rinfocilla in una locanda. Uscendo, inciampa su Arsona , sperando di non aver innescato una reazione violenta nella nana distratta. Note: Scusa il ritardo e il post scadente. Diamo il via a questo scontro e che vinca il/la migliore ^^ |
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