Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Una nuova città, Arrivo di Samath

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dra31
view post Posted on 29/11/2014, 14:21




Una nuova città - Ø
Basiledra


È una serata tranquilla, quella che anima la locanda "Lo scoiattolo e il rospo". La birra viene spillata in continuazione, dalla cucina i piatti pieni si alternano a quelli vuoti e nel camino sta rosolando un grasso porcello, inebriando i più vicini con gli odori della cottura.
Il vociare della sala è chiassoso ma non alterato o esagitato, i presenti sono di buon umore e il volume alto delle loro voci è segnale di allegria.
Tutto, allo "Scoiattolo e il rospo", suggerisce che la serata promette tranquillità e un buon riposo.

Per il viandante che giunge a Basiledra per la prima volta, "Lo scoiattolo e il rospo" è uno dei tanti alloggi del Borgo Basso, in uno dei quartieri meno disadattati, sede di varie attività commerciali. Un buon biglietto di visita per il forestiero che cerca un posto dove alloggiare in tutta sicurezza. Per il viaggiatore che giunge alla capitale in cerca di fortuna e futuro, "Lo scoiattolo e il rospo" ospita al suo interno una bacheca delle notizie, pochi stralci di pergamena o carta dove i residenti lasciano le più disparate offerte di lavoro: un garzone per il verduraio o il custode per un gregge, perfino le richieste meno oneste sono tra gli appunti. Si può dire che c'è un piatto per tutti i gusti, basta scegliere.

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- note › Benvenuto nei territori di Dortan.
Mi occuperò io del tuo arrivo. All'esito di questa breve scena, valuterò il tuo modo di scrivere e rapportarti all'ambientazione di Theras, oltre che la tua capacità di descrizione degli ambienti, di introspezione e di rapportarti al mondo di gioco. Al termine ti confermerò la fascia Bianca, o ti assegnerò quella Gialla o Verde.
Non fare caso alla qualità dei miei post, in quanto non sono io quello sotto valutazione. Sarai tu a dover dare il massimo, profondendoti al meglio delle tue capacità.
In questo tuo primo post hai libertà assoluta sul come inquadrare l'arrivo nella zona e l'approccio con le notizie riportate. Hai anche la totale libertà nel decidere cosa trovare nella bacheca della locanda.
Per dubbi o domande, usiamo il topic di richiesta dell'arrivo come confronto off-gdr. Qui va solo il gdr, mi raccomando.
In bocca al lupo.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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Lindow
view post Posted on 3/12/2014, 22:36




FORSAKEN SAINT
At the curtains call
It's the last of all
When the lights fade out
All the sinners crawl

~

Strada per Basiledra; Due giorni prima

La carovana si allontanava e, insieme a lei, i resti della tragedia svanivano all'orizzonte. Quei cadaveri, quegli uomini così stolti da perdere la vita per qualcosa di totalmente insignificante. Erano cinque, quattro uomini adulti e un ragazzo che doveva avere la sua età. Banditi, predoni che commettevano i peggiori peccati per soddisfare la propria avidità; persone che avrebbero potuto un lavoro onesto per guadagnarsi da vivere senza nuocere al prossimo. «Ehi ragazzo, hai detto di chiamarti Samath? Anche se non sembra, sei un valido combattente, hai tutto il mio rispetto» proruppe Johan, uno degli uomini che avevano impedito a Samath di divenire l'ennesima vittima di quegli spiriti abietti. «Sì, mi chiamo Samath e no, se fossi stato un valido combattente, avrei ucciso quei briganti senza dovervi coinvolg--» una fragorosa risata interruppe la frase di Samath. «Se tu non sei forte, Rainier era un pacifista!» replicò l'omaccione al suo fianco. «Rainier?» domandò l'albino che non aveva mai sentito quel nome in vita sua. «Questo qua ci sta prendendo per fessi» la voce di Marlow era bella coma una rosa e pungente come le sue rose. Non aveva ragione di ingannarli, anche se quel tale che era stato nominato doveva aver ricoperto qualche ruolo importante. Per evitare ulteriori fraintendimenti, Samath si limitò a restare in silenzio. «Da dove vieni?» lo interrogò Johan, dal suo tono di voce si intuiva una certa serietà. «Da lontano, molto lontano» e altrettanto distante era la sua voce.

[...]

Basiledra; Prime luci dell'alba

«Sei un bravo ragazzo, non finire nei guai» con quella frase Johan si congedò insieme al resto della compagnia. Degli itineranti che vivevano alla giornata, ogni giorno una nuova avventura fino alla fine del loro tempo. Di sicuro avrebbero avuto storie da raccontare, ricordi piacevoli piacevoli da rivivere prima di coricarsi. La loro era un'esistenza gioiosa, era felice per loro. Era un bravo ragazzo, non doveva finire nei guai: ripensò a quelle parole paterne.
Cosa significava per lui essere bravi? Abili con l'arco o dal cuore gentile? Per redimere il mondo servivano entrambi i pregi; la forza da sola porta alla corruzione, gli ideali non possono forzare le persone a rifuggire il peccato. Cosa aveva visto quell'uomo in lui? Un guerriero, un messia o... ?

Samath lanciò in aria due volte il sacchetto colmo per metà di monete. Parte del conio che possedeva gli era stata donata da Johan, quel testardo, nonostante le resistenze dell'albino, si era ostinato a dargli una somma per evitare di finire a dormire nei bassifondi. L'altra metà apparteneva a uomini che non potevano più farne uso, poiché avevano deciso di loro spontanea volontà di togliersi la vita, provando a ucciderlo. Eppure, il solo pensiero di utilizzare quelle monete intrise di morte, lo disgustava. Per questo, finita la propria razione, Samath si avvicinò verso la bacheca dove chiunque poteva richiedere l'aiuto di esterni per diverse mansioni. Il Puro la studiò con cura certosina.

Si soffermò su una pergamena fra tutte, in quel momento lo stupore e la tristezza lo vinsero; persino in un luogo così ricco di gaudio c'era chi si auspicava la morte del prossimo. Quella locanda, così dissimile nelle fattezze e al contempo specchio della realtà che aveva forgiato Samath. L'annuncio era fin troppo esplicito, il luogo in cui si trovava doveva essere frequentato da mercenari o altra feccia che avrebbe venduto la propria genitrice per una manciata di monete d'oro. Reietti: persino la capitale ne era dimora. Non voleva sporcare la sua anima con efferatezze simili, compiere un delitto per qualcun altro, senza conoscere le ragioni -ammesso che ce ne fossero-, era difatti un insulto a ciò per cui lui stesso combatteva. Eppure, pensò, quella era l'unica cosa che sapeva fare; strappare la vita a un uomo di cui conosceva solo il nome, portare altro denaro all'Ordine e ripetere il ciclo. Spezzare la catena di uccisioni in nome di una causa empia solo per essere incatenato di nuovo dalla cupidigia che muoveva gli indegni.
«L'ultima volta --» parole appena sussurrate. «-- questa è l'ultima volta»
A se stesso e al suo interlocutore invisibile.
In fondo era pur sempre un bravo ragazzo.

Player Point •
Samath Eden; CS: 2 (Volontà 1; Mira 1)

Equipaggiamento
Arco e frecce (15/15).
Spada (1). Materiale: acciaio; peso: 1,5 kg; lunghezza: 80 cm; larghezza: 2,5 cm
Passive
CITAZIONE
La determinazione è per lo spirito l'equivalente delle ossa per il corpo;
senza di essa un uomo sarebbe preda di se stesso, incapace di perseguire uno scopo, schiavo inconsapevole della propria debolezza.
Samath non poteva non essere risoluto, sicuro di sé e deciso a rischiare persino la sua stessa vita in nome dei propri ideali.
Non importa quanto furiosa sia la battaglia, il Puro lotterà spingendo il proprio corpo fino allo stremo pur di far prevalere sull'oscurità.
Sarà sempre e solo la forza di volontà a renderlo capace di compiere quello che potrebbe sembrare impossibile.
Grazie alle sue abilità arcane, Samath sarà in grado di muovere a piacimento gli oggetti intorno a lui senza nemmeno toccarli.
Basterà uno sguardo per far muovere -come se fosse animata- una spada contro un uomo del tutto spaesato;
un sorriso per porgere l'ultimo saluto a un uomo sgozzato dalla propria daga nel sonno.
(Passiva razziale "Ostinazione". Il personaggio non sverrà una volta raggiunto il 10% delle energie.
Abilità personale; passiva. Samath è in grado di muovere la materia con l'ausilio del pensiero.)

CITAZIONE
Il male è sfuggente e i corrotti sono altrettanti abili nell'arte della fuga e dell'inganno.
Pochi affrontano il nemico a viso aperto, molti sono inclini a tattiche poco ortodosse come farsi scudo di un ostaggio.
Samath a seguito di numerosi addestramenti può definirsi il flagello di questi vermi che indossano le spoglie di creature umane.
Allenandosi come arciere, il Puro è in possesso di una mira fuori dal comune;
i suoi attacchi pertanto saranno inferti con una precisione decisamente superiore alla media.
(Abilità passiva del tiratore. Samath è in grado di prendere la mira su un avversario finché ne vede la figura.)



Note
Per sbaglio ho sovrascritto questo post con il successivo, quindi l'ho ri-modificato per ovviare al problema. Inoltre ho colto l'occasione per modificare il colore di due frasi di Samath. Chiedo scusa per l'inconveniente.


Edited by Lindow - 7/12/2014, 15:44
 
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dra31
view post Posted on 5/12/2014, 22:19




Una nuova città - I
Basiledra


Walenty Kowalski è un lenone, un ruffiano senza onore. Arrivato a Basiledra qualche anno addietro dall'Alcrisia, Walenty si è ritagliato un angolo di benessere nel torbido pantano che sono i quartieri più poveri del Borgo Basso: usando dolci parole e subdoli inganni, si è creato nel tempo un discreto numero di fanciulle costrette a servire nel postribolo di sua proprietà.
Si è detto che Walenty Kowalski non ha onore, ed è vero. Per aggiungere nuove ragazze non si fa scrupoli a servirsi di ogni mezzo, dal ricatto alla coercizione, passando per l'usura e la violenza. Se ha messo gli occhi su una giovane piacente, stai certo che in qualche modo riuscirà a farla sua.

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- note › Bene, sopra ti ho descritto in grandi linee quel bel tomo del tuo uomo. Ora ti chiedo di descrivere la ricerca delle informazioni suddette da parte tua. Hai carta bianca sul come procedere: interrogando, pagando, ecc... Il tutto prestando particolare attenzione alle emozioni e i pensieri di Samath man mano che ottiene notizie. Per qualsiasi domanda, usa il topic dell'arrivo.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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Lindow
view post Posted on 7/12/2014, 15:44




Strappò la pergamena e così adempì a quell'infame opera di cui stava per essere l'artefice.
La strappò e con essa accettò il fatto che le sue mani avrebbero strappato anche la vita di un uomo che non conosceva. Libero dall'Ordine, ma assoggettato alle sue regole.
La sua maledizione.

No.

Questa era giustizia; legarsi a futili moralismi non l'avrebbe portato verso nessun'altra strada che non fosse quella che portava alla morte. Ciò che si accingeva a fare era lecito, corretto e santo: annientare le tenebre per rendere più luminoso il domani. Nella sua fede, Samath trovò la risposta alla sua insicurezza: Walenty Kowalski sarebbe perito per mano sua. Il sangue di un peccatore non avrebbe sporcato la purezza del suo spirito.

Accettò di portare la pace e la serenità,
di spezzare ogni oppressione
di condannare le atrocità
e i soprusi

per quella notte
e per quelle
a venire

Accettò che quella
non era affatto
l'ultima volta


«Tu»
E in un istante, come se una forza estranea alla comprensione dei mortali avesse udito la sua tacita promessa, qualcosa si insinuò nella sua mente. Non un germe del peccato, né l'oscuramento dei sensi, semplicemente una voce che non aveva mai ascoltato. Stregoneria, non poteva esistere altra spiegazione; il Puro stette a sentire ciò che egli aveva da dirgli. «Se è tua intenzione portare a termine ciò che hai iniziato, torna qui al crepuscolo. Mi riconoscerai facilmente» quella voce melodiosa e al contempo autoritaria smise di parlare. Il ronzio passò e Samath tornò udire il rumore dei bicchieri, di passi e, soprattutto il vociare dei visitatori. Doveva uscire, altrimenti non sarebbe riuscito a riordinare i propri pensieri.

Non appena fu fuori dalla locanda, l'albino allargò le braccia e respirò l'aria pura, priva di quel sapore di vino e carne arrostita che contraddistingueva l'ambiente che si era lasciato alle spalle. Incominciò a camminare per quella strada, spinto da una curiosità tanto infantile, quanto improvvisa. Tra uno sguardo a un'abitazione e un altro a un gruppo di bambini che giocavano in un viale, il Puro pensò al futuro prossimo. Il committente dell'assassinio, con qualche misteriosa magia, era riuscito a stabilire un contatto con lui attraverso la pergamena, un modo davvero singolare per stabilire un rapporto. O forse era lui, che in quella grande città si sentiva perso dopo ogni metro, non aveva mai visto nulla di così splendido. Splendido e corrotto, purtroppo, l'esistenza di Kowalski non era che una goccia in quell'oceano nero e putrido che ricopriva Basiledra, no, il mondo intero. Si fermò, con la gente che andava e che veniva, come se il tempo si fosse congelato per lui. Uccidere gli abietti, ottenere il potere e tramutare il suo desiderio in realtà. Tornò a camminare: mancava ancora molto al tramonto.

[...]

La locanda non era cambiata per niente, l'andirivieni di clienti e l'aria satura del sapore del cibo erano una presenza fissa. Samath si guardò intorno, tra tutti i clienti vi era un uomo sulla trentina, i suoi capelli erano color pece e gli occhi stretti avevano il medesimo colore. Sembrava uno come tanti, ma il solo guardarlo provocò nella sua mente una strana reazione che gli ricordava quella provata mentre aveva strappato la pergamena. Non fece in tempo a rendersene conto, che si era già seduto di fronte a lui, ora non aveva più alcun dubbio. Il moro rimase in silenzio, limitandosi a studiarlo con lo sguardo. Voleva che fosse Samath a fare la prima mossa. «Samath Eden» appena un sussurro. «Un ragazzo. Determinato, ma pur sempre un ragazzo. Non mi domanderò se le tue motivazioni sono legate al conio, alla brama di sangue o alla semplice vendetta, ma solo se ti ritieni adatto a questo lavoro. Sei sicuro di riuscirci?» colui che diede la conferma di essere il committente, senza nemmeno presentarsi, interrogò il sicario con una voce glaciale. «» replicò l'albino, non c'era nemmeno bisogno di pensarci. «Allora vai, ma prima prendi questa moneta. Quando avrai fatto il tuo dovere, bagnala nel suo sangue, così che io possa essere certo del tuo successo. Non ho altro da dirti; addio o arrivederci, sarai tu a decidere, tra i due, quale sarà il mio commiato»
Freddo come l'inverno. Gli angeli non erano spiriti del giorni.
No, gli angeli erano lame nella notte.

Per trovare il male bisognava cercare nell'inferno, per questo Samath si era spinto nelle zone più povere, dove la mancanza di denaro spingeva gli uomini a compiere le più basse efferatezze. I banditi che lo avevano assalito lungo la strada per Basiledra ne erano stati l'esempio. In silenzio, l'albino camminava senza destare troppe attenzioni, cappuccio sopra la testa, arco nascosto e spada rinfoderata, nessuno avrebbe visto in lui un pericolo. «-- sei stata brava, entrerai presto nelle grazie di Kowalski» disse qualcuno. Kowalski, non aveva sentito male. I sensi di Samath si acuirono, come quelli di un predatore che da lontano osserva la sua preda, in attesa del momento opportuno per scagliarsi contro di lei e divorarla. Non c'erano sentimenti in tutto questo, era solo il suo corpo che si preparava a una situazione dove sarebbe potuta servire la forza. La ragazza non doveva avere più di vent'anni, l'uomo si congedò dandole un bacio sul dorso della mano e si allontanò con sicurezza. La giovane, a passo svelto, per poco non gli andò addosso; stava piangendo. Samath sorrise lievemente, presto avrebbe trasformato quel volto deformato dal dolore in una maschera di gioia. Le lacrime sarebbero state ripagate con il sangue in questa notte fredda.

«Se ti muovi, ti ammazzo» esordì Samath, dopo aver raggiunto con rapidità quel verme dalle sembianze umane. La spada, che si era sfoderato da sola, come se dotata di una volontà propria, ora era puntata contro la gola dell'uomo. L'avrebbe ucciso immediatamente, ma aveva bisogno di sapere tutto il possibile su colui che muoveva i fili nell'ombra. «Ehi, ehi! Fermo, se è il denaro che cerchi, ne ho da affogarci» blaterò la creatura, ogni sua parola la rendeva sempre più ripugnante e meno meritevole di ulteriore tempo su questo mondo. «No, voglio sola un uomo: Kowalski Walenty. Dove si trova, cosa fa? Se non avrò le risposte che voglio, ti ucciderò» replicò Samath, avvicinando le labbra all'orecchio dell'essere. «La Rosa Candida! Si trova lì insieme alle puttane che salva dalla povertà. Ora mi lascerai andare, vero? Immagino che sarai soddisfatto!» la lama si allontanò dal corpo dell'uomo al servizio di Kowalski che non ci mise due istanti a darsela a gambe. Non aveva onore, l'unica cosa che aveva importanza per lui era la vita.


«Per te non c'è più niente da fare» impugnò l'arco.
«Tu e Kowalski non avete salvato nessuno» incoccò la freccia.
«Io non conosco nessun uomo felice che piange dal dolore» prese la mira.
«Ma, se per te la sofferenza è salvezza» sparò.

ijEKVJJ

«Allora io ti salverò, perché io sono il messia»
Colpo alla testa, ferita mortale.

Samath si allontanò rapidamente. Presto, molto presto, la rosa si sarebbe tinta di rosso.
Questa era l'unica giustizia che conosceva.


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Samath Eden; CS: 2 (Volontà 1; Mira 1)

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Arco e frecce (14/15).
Spada (1). Materiale: acciaio; peso: 1,5 kg; lunghezza: 80 cm; larghezza: 2,5 cm
Passive
CITAZIONE
La determinazione è per lo spirito l'equivalente delle ossa per il corpo;
senza di essa un uomo sarebbe preda di se stesso, incapace di perseguire uno scopo, schiavo inconsapevole della propria debolezza.
Samath non poteva non essere risoluto, sicuro di sé e deciso a rischiare persino la sua stessa vita in nome dei propri ideali.
Non importa quanto furiosa sia la battaglia, il Puro lotterà spingendo il proprio corpo fino allo stremo pur di far prevalere sull'oscurità.
Sarà sempre e solo la forza di volontà a renderlo capace di compiere quello che potrebbe sembrare impossibile.
Grazie alle sue abilità arcane, Samath sarà in grado di muovere a piacimento gli oggetti intorno a lui senza nemmeno toccarli.
Basterà uno sguardo per far muovere -come se fosse animata- una spada contro un uomo del tutto spaesato;
un sorriso per porgere l'ultimo saluto a un uomo sgozzato dalla propria daga nel sonno.
(Passiva razziale "Ostinazione". Il personaggio non sverrà una volta raggiunto il 10% delle energie.
Abilità personale; passiva. Samath è in grado di muovere la materia con l'ausilio del pensiero.)

CITAZIONE
Il male è sfuggente e i corrotti sono altrettanti abili nell'arte della fuga e dell'inganno.
Pochi affrontano il nemico a viso aperto, molti sono inclini a tattiche poco ortodosse come farsi scudo di un ostaggio.
Samath a seguito di numerosi addestramenti può definirsi il flagello di questi vermi che indossano le spoglie di creature umane.
Allenandosi come arciere, il Puro è in possesso di una mira fuori dal comune;
i suoi attacchi pertanto saranno inferti con una precisione decisamente superiore alla media.
(Abilità passiva del tiratore. Samath è in grado di prendere la mira su un avversario finché ne vede la figura.)



Note
Se Samath può sembrare un sicario professionista, pronto a usare ogni mezzo per estorcere le informazioni, questo è solo a causa della sua adolescenza (nel suo BG sono presente scene piuttosto crude e più volte si è ritrovato a dover uccidere, in fondo l'Ordine è un gruppo di assassini).
Passando alla parte più tecnica, il mio personaggio riesce a muovere la spada grazie alla passiva di telecinesi e a fare head-shot su un uomo distante una decina di metri al buio grazie alla passiva del dominio. Spero di non essermi preso troppe libertà nell'uccidere l'uomo di Kowalski.
 
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dra31
view post Posted on 8/12/2014, 22:27




Una nuova città - II
Basiledra


Una freccia. Dritta in mezzo alla fronte. Beh, non proprio in fronte.

A parlare, nella stanza adornata di tappeti e mobili, è un uomo dall'accento marcatamente del sud, forse dei territori oltre il Deserto dei See. L'aspetto militaresco ne tradisce la vita passata e presente. Il suo interlocutore, un uomo in abiti borghesi che osserva fuori dalla finestra con le mani curate dietro la schiena, lascia calare il silenzio per un attimo, prima di proseguire.

La ragazza? Ho dei clienti che sono interessati a lei.
Già è in custodia. E ha parlato, il fringuello.
Sappiamo chi ha ucciso Nicolas?

No, si è limitata a piagnucolare che è stato un fantasma. Penso sia solamente paura.

Walenty Kowalski si volta verso l'uomo del sud e gli lancia un sacchetto.

I fantasmi non uccidono. Trova lo stronzo e fallo fuori.

L'uomo saluta con un cenno e lascia la stanza.

[...]


Chi può essere il mandante? Un fratello o un padre distrutto, un fidanzato o un marito vendicativo? Ha importanza?

[...]


La Rosa Candida è un edificio isolato all'incrocio tra due strade, non lontano da "Lo scoiattolo e il rospo". Le pareti bianche e pulite indicano che il proprietario tiene molto alla cura della sua proprietà. Fuori dall'unico ingresso, chiuso come gli scuri delle finestre dei piani superiori, sono presenti due guardie armate. Se cerchi divertimento, giovane uomo, è ancora presto per sfogare i tuoi bassi istinti. Prova a tornare quando la luna sarà alta in cielo.

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- note › Bello sviluppo. Mi dispiace per Nicolas, era un bravo ragazzo :v: . Comunque, siamo al giorno successivo e il tuo morto è stato trovato. In questo turno vorrei vedere Samath organizzarsi per eseguire la missione: andrà per l'approccio diretto e violento o userà mezzi più subdoli?
Per le domande c'è il topic di arrivo.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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Lindow
view post Posted on 11/12/2014, 23:48




zhGrkyk

Il giovane uomo guarda la luna piena; essa è distante e vicina allo stesso tempo, irraggiungibile ma visibile. I sogni sono come gli astri: inafferrabili, eppure radicati nel cuore di ogni creatura, ci sono e non ci sono. Qualcuno avrebbe detto che Samath era un sognatore, un pazzo che ambiva alla stessa luce che l'aveva rinnegato. E divenire un secondo Prometeo, donando agli uomini ciò che non possedevano: il bene. Annichilire i malvagi era solo il primo passo; fatto questo, il resto del mondo andava educato, tuttavia per realizzare una simile opera erano necessari mezzi divini. Mezzi che attualmente non possedeva, ma non per questo smetteva di sognare. Che altro sarebbero altrimenti i desideri, se non la forza che muove le anime?

Era una notte ancora più fredda.
Passi nell'oscurità; anche la città più fulgida durante la notte si poteva trasformare in un covo di demoni.
Passi nel silenzio; dagli edifici provengono dei rumori, ma le strade, soprattutto in un quartiere del genere, sono desolate. Passi, passi solamente: quelli di un uomo come tanti, perché quello sarebbe stato per questa notte. Doveva calarsi nella parte del più viscido dei peccatori, non era bravo, ma doveva. Lo disgustava, ma ne aveva bisogno. D'altronde, ciò che si accingeva a fare, andava contro ogni precetto morale di onore o giustizia. E allora perché lo faceva? Perché non c'era altro modo, semplicemente. Perché gli uomini, se non nascono con determinate virtù, non saranno mai in grado di percorrere la retta via. Tra pochi minuti avrebbe raggiunto la Rosa Candida.

Uccidere un uomo che fa del guadagno sulla sofferenza.
Uccidere un uomo per salvarne dieci.
Uccidere un uomo come monito.
Uccidere un uomo.
Thou shalt not kill

Tutti gli uomini hanno il diritto invalicabile di provare gioia e amore, a meno che queste emozioni non vadano in conflitto con la serenità altrui. Tale paradiso è utopico, ma non irrealizzabile. Se non ci credesse, non sarebbe qui, a pochi passi da un luogo dal quale potrebbe non uscire più. Credere nel miracolo grazie al quale gli uomini possano sorridere senza farsi del male. Essere il fautore di questo miracolo e lottare per far sì che esso sia l'unica realtà per il genere umano. Sì: il libero arbitrio è un'arma a doppio taglio, finché ci sarà la libertà, ognuno potrà decidere per gli altri, anche recando danno al prossimo. Per questo Samath doveva essere l'ultimo tra gli assassini e tra i prevaricatori, perché dopo di lui Theras avrebbe conosciuto il vero significato di armonia.

Passi, gli ultimi passi verso la destinazione. Lungo il tragitto Samath non aveva fatto altro che pensare, rimuginare su ciò che era in procinto di fare e sulla sua ragion d'essere. Non c'erano motivi particolari dietro a questi pensieri: semplicemente, gli davano forza, lo motivavano.
Un ultimo passo, di fronte a lui vi era la porta del postribolo con due guardie armate che, simili a delle statue di marmo, scrutavano con occhi inquisitori i clienti che varcavano l'ingresso. Il giovane simulò la più lasciva delle emozioni e, muovendo le spalle per sgranchirsi le ossa, si avviò all'interno della Rosa Candida. Nessun piano, nessun gioco d'anticipo: l'improvvisazione aveva da sempre avuto un ruolo fondamentale in ciò che faceva. Aveva sperimentato sulla propria pelle che, anche le macchinazioni più elaborate, possono cadere come un castello di carte sotto il soffio della malasorte -o degli imprevisti, che dir si voglia-. Osservare, adattarsi e agire: queste erano le parole chiave di Samath.

C'era molta gente, ma anche in quella confusione l'albino non poteva mettere a soqquadro l'edificio alla ricerca di un uomo di cui non conosceva nemmeno il volto. Aveva bisogno di una donna abbastanza coraggiosa -o colma di rancore- disposta a rivelare la posizione, o quantomeno i dettagli fisici, del proprio aguzzino. Per prima cosa avrebbe cercato lei, la ragazza che aveva visto la notte precedente. Le sue lacrime erano prova inconfutabile di un disprezzo verso il proprio lavoro e, di riflesso, Kowalski. Altri passi verso il centro della sala principale.
Altro freddo, ma questa volta proveniva da dentro di lui.
Nessuna donna avrebbe sciolto quel ghiaccio, solo il calore del sangue.
Del sangue di Kowalski.

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Samath Eden; CS: 2 (Volontà 1; Mira 1)

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Arco e frecce (14/15).
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La determinazione è per lo spirito l'equivalente delle ossa per il corpo;
senza di essa un uomo sarebbe preda di se stesso, incapace di perseguire uno scopo, schiavo inconsapevole della propria debolezza.
Samath non poteva non essere risoluto, sicuro di sé e deciso a rischiare persino la sua stessa vita in nome dei propri ideali.
Non importa quanto furiosa sia la battaglia, il Puro lotterà spingendo il proprio corpo fino allo stremo pur di far prevalere sull'oscurità.
Sarà sempre e solo la forza di volontà a renderlo capace di compiere quello che potrebbe sembrare impossibile.
Grazie alle sue abilità arcane, Samath sarà in grado di muovere a piacimento gli oggetti intorno a lui senza nemmeno toccarli.
Basterà uno sguardo per far muovere -come se fosse animata- una spada contro un uomo del tutto spaesato;
un sorriso per porgere l'ultimo saluto a un uomo sgozzato dalla propria daga nel sonno.
(Passiva razziale "Ostinazione". Il personaggio non sverrà una volta raggiunto il 10% delle energie.
Abilità personale; passiva. Samath è in grado di muovere la materia con l'ausilio del pensiero.)

CITAZIONE
Il male è sfuggente e i corrotti sono altrettanti abili nell'arte della fuga e dell'inganno.
Pochi affrontano il nemico a viso aperto, molti sono inclini a tattiche poco ortodosse come farsi scudo di un ostaggio.
Samath a seguito di numerosi addestramenti può definirsi il flagello di questi vermi che indossano le spoglie di creature umane.
Allenandosi come arciere, il Puro è in possesso di una mira fuori dal comune;
i suoi attacchi pertanto saranno inferti con una precisione decisamente superiore alla media.
(Abilità passiva del tiratore. Samath è in grado di prendere la mira su un avversario finché ne vede la figura.)



Note
Alla fine ho optato per l'opzione (perdona il gioco di parole) più coerente con il background di Samath -che non ha mai assassinato all'interno di grandi città e in solitario- si ritrova a fare ciò sa fare meglio: ideare un piano lì sul posto. Dato che la ragazza che ha visto un certo fantasma è l'unica testimone -e quindi un PnG con un proprio ruolo- ho deciso di non essere autoconclusivo circa la sua presenza. Per il resto, Samath si limita a fare quando descritto: osservare l'ambiente e a cercare la suddetta ragazza. In caso negativo, girerà un po' in giro alla ricerca di quella all'apparenza più affranta, in modo da tentare di convincerla -con mezzi più o meno leciti- a dirgli tutto quello che sa su Kowalski. La parte legata ai dialoghi è stata opportunamente omessa visto che, credo, dovremo ruolarla in stile botte e risposta in confronto come ho visto in altri arrivi. :sisi:
 
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dra31
view post Posted on 14/12/2014, 16:58




Una nuova città - III
Basiledra


La sala al pian terreno è sobria, arredata non diversamente da una qualsiasi abitazione borghese, e pullula di uomini di ogni età e rango: c'è lo sguattero timido e il mercante spavaldo, il nobile rampollo e il soldato veterano di mille battaglie, in quella stanza c'è il sunto della città.
Se presti attenzione ai presenti, puoi notare che quasi tutti hanno una tessera di legno con inciso sopra un numero. Ponendo le giuste domande, puoi comprendere che sia il metodo del bordello per scegliere la ragazza e l'ammontare della scarsella che danno all'anziana donna ai piedi delle scale suggerisce che definisca il numero di ore di cui disporre della donzella. Niente nomi, nessuna merce in bella vista, solo il passaparola.

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- note › D'accordo, ci spostiamo in confronto. Scusa per il ritardo, mi era sfuggita la notifica.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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Lindow
view post Posted on 17/12/2014, 21:45




Putridi.
Li guardava uno ad uno, ma per quanto si sforzasse, non riusciva a trovare nulla di virtuoso negli occhi o nelle parole degli uomini che brulicavano come insetti in quella stanza. Un covo per bruti che sfogavano i propri bassi istinti su donne che erano nulla di più che schiave, come potevano essere definiti altrimenti coloro che contribuivano all'espansione di qualcosa tanto barbara? Il rispetto era morto, la dignità sepolta e l'onore caduto in disgrazia, il denaro era la forza motrice della macchina infernale che lui avrebbe distrutto dall'interno. Non sarebbe stato un agnello in mezzo ai lupi, questo mai, ma un santo tra i peccatori, un angelo attorniato da demoni. Lui non sarebbe stato un martire, ma il precursore di una nuova era, proprio per questo la sua storia non sarebbe stata raccontata da un epitaffio solitario, ma dai canti dei bardi e dalle statue edificate in suo nome. No, non sarebbe stato sbranato dai lupi, per questo non gli restava che essere il loro cacciatore. Con passi lenti e misurati, Samath si avvicinò verso l'uomo che consegnava le tessere ai clienti; per quanto l'idea di portare quella maschera lo potesse disgustare, le circostanze gli imponevano di indossarla. Mostrò il borsello al signore di fronte a lui, muovendo il posto per far risuonare le monete al suo interno, un gesto che per persone come lui doveva rappresentare sicurezza di sé. Si avvicinò di poco verso di lui, mostrando un sorriso lascivo che lasciava intendere un desiderio fin troppo esplicito, tuttavia inesistente nel cuore del giovane. «Per la più bella» un sussurro tanto pretenzioso quanto finto; una recita, niente di più.

«La prima volta qui e punti subito al meglio? Spero di vederti molte volte, allora» replicò l'uomo con un tono di voce piuttosto convincente, un classico degli uomini d'affari. Ciò era ripugnante, ma Samath riuscì a evitare di fulminarlo con lo sguardo e afferrò la tessera simulando compiacimento. Numero: dieci; presto il Puro avrebbe posto fine a tutto ciò, liberato quelle ragazze e le avrebbe restituito il loro nome di battesimo insieme a una vita degna. Giunto il suo turno, l'albino si avvicinò all'anziana che raccoglieva il denaro. Come faceva una donna di quell'età a sopportare un tale peso sulla coscienza? Poteva esserci una sua nipote al piano superiore, ma finché si trattava di persone estranee alla sua famiglia andava tutto bene. Questa è una delle grandi piaghe dell'uomo: l'egoismo. «Nuovo? Una moneta d'oro, una volta. La vuoi per tutta la notte? Dieci monete d'oro» esordì la vecchietta. La seconda opzione era quella più conveniente, avrebbe avuto più tempo a disposizione per convincere la donna e l'oro era il minore dei problemi, dato che in caso di successo ne avrebbe ricevuto molto di più. Il fallimento, invece, non era contemplato. Samath porse alla signora dieci monete e, senza nemmeno voltarsi indietro, si avviò verso il piano superiore. Silenzio, o quasi. Si sentivano rumori bassi, sospiri che non necessitavano di spiegazioni; quello che si stava consumando in questo momento era abietto e dissacrante. Il corpo non è una merce e soggiogare una volontà è uno dei peccati peggiori di cui ci si possa macchiare, stupro legalizzato, ecco di cosa si trattava. Per questo Samath sarebbe divenuto l'unico ad ascoltare il grido disperato che nessun altro poteva udire, esaudendo il desiderio di coloro che non hanno più nessuno in cui credere. Divenendo simile a un faro di speranza, il Puro si sarebbe elevato a qualcosa di più. Qualcosa di più. Qualcosa di più.

Il salvatore? Il profeta?
Dillo

Silenzio. Svuotare i pensieri.
Qualcosa di più

Dopo aver controllato per bene il corridoio, Samath si decise a varcare la porta che lo separava dalla donna che sarebbe dovuta essere di sua proprietà. Il suo cuore sussultò, la sua mano rimase per qualche istante stretta intorno alla maniglia, il suo sguardo tradì tutti i buoni propositi. Era sbalordito: non dai lunghi capelli color del grano, non dal fisico pressoché perfetto e nemmeno dagli occhi chiarissimi e allo stesso tempo profondi. No, il suo stupore era dettato dal ricordo del giorno prima, perché quella ragazza era la stessa che aveva visto parlare con l'uomo che aveva ucciso. Invero non c'era da preoccuparsi, dato che ella le aveva dato ragione di credere che fosse adirata o disperata -o entrambe le cose- per ciò che Kowalski le aveva fatto. Già, perché fra tutte, lei si sarebbe potuta rivelare la migliore fra le complici. Dopo aver chiuso la porta, l'albino si avvicinò di qualche passo, non c'era lussuria nei suoi occhi. «Qual è il tuo nome, donna?» si limitò a dire con voce sommessa. In quel momento la risposta fu chiara.

Io ti salverò e le salverò o
io ti ucciderò e le salverò o
io ti ucciderò e le ucciderò


Ciò che importava era la vita dei più, anche se questo significava sacrificare la giovane che aveva di fronte.

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Samath Eden; CS: 2 (Volontà 1; Mira 1)

Equipaggiamento
Arco e frecce (14/15).
Spada (1). Materiale: acciaio; peso: 1,5 kg; lunghezza: 80 cm; larghezza: 2,5 cm
Passive
CITAZIONE
La determinazione è per lo spirito l'equivalente delle ossa per il corpo;
senza di essa un uomo sarebbe preda di se stesso, incapace di perseguire uno scopo, schiavo inconsapevole della propria debolezza.
Samath non poteva non essere risoluto, sicuro di sé e deciso a rischiare persino la sua stessa vita in nome dei propri ideali.
Non importa quanto furiosa sia la battaglia, il Puro lotterà spingendo il proprio corpo fino allo stremo pur di far prevalere sull'oscurità.
Sarà sempre e solo la forza di volontà a renderlo capace di compiere quello che potrebbe sembrare impossibile.
Grazie alle sue abilità arcane, Samath sarà in grado di muovere a piacimento gli oggetti intorno a lui senza nemmeno toccarli.
Basterà uno sguardo per far muovere -come se fosse animata- una spada contro un uomo del tutto spaesato;
un sorriso per porgere l'ultimo saluto a un uomo sgozzato dalla propria daga nel sonno.
(Passiva razziale "Ostinazione". Il personaggio non sverrà una volta raggiunto il 10% delle energie.
Abilità personale; passiva. Samath è in grado di muovere la materia con l'ausilio del pensiero.)

CITAZIONE
Il male è sfuggente e i corrotti sono altrettanti abili nell'arte della fuga e dell'inganno.
Pochi affrontano il nemico a viso aperto, molti sono inclini a tattiche poco ortodosse come farsi scudo di un ostaggio.
Samath a seguito di numerosi addestramenti può definirsi il flagello di questi vermi che indossano le spoglie di creature umane.
Allenandosi come arciere, il Puro è in possesso di una mira fuori dal comune;
i suoi attacchi pertanto saranno inferti con una precisione decisamente superiore alla media.
(Abilità passiva del tiratore. Samath è in grado di prendere la mira su un avversario finché ne vede la figura.)



Note
Sostanzialmente è quello che abbiamo scritto in confronto con l'aggiunta dei pensieri e di qualche dialogo interiore.
Ah, volevo dirti che mi sto divertendo parecchio. :v:
 
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dra31
view post Posted on 20/12/2014, 14:34




Una nuova città - IV
Basiledra


La giovane guarda lo sconosciuto stupita. Ha l'impressione di averlo già visto, ma il ricordo è sfuggente come il momento di quel fortuito incontro. Lo stupore persiste anche quando le rivolge quella domanda, inattesa e inusuale. Le labbra rimangono ferme un attimo, tremolanti di dubbio e speranza, e la voce fatica a lasciarle, producendo un balbettio incomprensibile prima di liberarsi in un sussulto di paura.

All'improvviso, la porta alle spalle dell'albino si spalanca con violenza, colpita da un pesante calcio. Dov'era fino a quel momento il legno dell'anta ora troneggia un uomo, la cui figura fatica a entrare nella cornice dell'entrata.

T'interessa così tanto il nome di questo fringuello, amico fantasma?

L'accento è quello tipico delle terre oltre il Deserto dei See, la massiccia corporatura e il suo abbigliamento - un misto di abiti di sfoggia meridionale e armatura leggera - lo rendono minaccioso quanto basta per distogliere gli altri clienti a far sbucare solamente la testa dalle porte delle stanze.

Già, è un bel bocconcino. Kowalski ha buon occhio per le donne.

La ragazza si rintana più di quanto non avesse fatto sull'angolo del letto, stringendosi le gambe al petto.

E odia avere ficcanasi negli affari.

Alza la spada verso l'albino e con la mano libera lo invita a provare qualcosa. Gli ordini erano di ucciderlo, il che non precludeva la possibilità di giocarci un po'.

png


- note › Uhm... Sei stato seguito? Ti ha preceduto con l'idea? Qualcuno ha fatto la spia? Chissà... Il fatto sta che l'uomo, chiaramente un mercenario del Sud, ti ha appena trovato e ti sta invitando ad affrontarlo.
Passiamo all'azione con della pratica di combattimento: il tuo avversario ha 4 CS (2 Forza Fisica e 2 Agilità). Non essere autoconclusivo qualunque cosa tu decida di fare; per domande e dubbi usa il topic di arrivo e il questa guida del Regolamento. Hai il primo turno, due slot tecniche.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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Lindow
view post Posted on 22/12/2014, 22:57




Nessuna risposta, solo il suono dei respiri e dei sussurri. L’albino non smise nemmeno per un istante di guardarla con occhi inquisitori, studiava ogni attimo, cercando di comprendere la creatura che si accingeva a salvare. La bocca di lui si schiuse, ma ella non avrebbe mai sentito la frase di Samath, poiché il loro dialogo venne interrotto da un rumore tanto potente, quanto inaspettato. Il rumore causato dall’arrivo di qualcuno che di sicuro non veniva per godersi i disgustosi piaceri offerti dal postribolo. In una manciata di secondi, l’albino aveva già estratto la spada, osservando con uno sguardo privo di qualsivoglia emozione lo sconosciuto. Se Kowalski era la mente, egli doveva essere il braccio armato proteso contro ogni nemico del padrone, un mastino, in poche parole. Il sicario, dopo aver confermato la propria ostilità, esortò il giovane ad affrontarlo in un duello mortale; tutto questo sotto gli occhi di una giovane completamente terrorizzata. Samath lo fissò per qualche istante: era un uomo possente e armato, nella mischia l’avrebbe fatto a pezzi. Sarebbe bastato non farlo avvicinare, ucciderlo prima di essere anche solo sfiorato, umiliare un essere tanto marcescente da servire una causa così vana e infima. Le iridi nere del ragazzo erano simili a delle pietre: freddi e immobili. Era serio, eppure la sua volontà di combattere era quasi tangibile.
Non era accecato dal furore, ma dalla sua stessa luce.

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«Sai, gli uomini, prima di dichiarare la morte del prossimo, dovrebbero assicurarsi di essere al sicuro» replicò con voce solenne, privo di insicurezze, la sua gloria si rifletteva in ogni suo aspetto, dalla tecnica al tono. Aprì il palmo della mano libera con naturalezza, senza distogliere lo sguardo dalla bestia con fattezze umane. Erano entrambi assassini, ma era ciò che guidava le loro lame a definire il loro statuto. Un redentore e un mercenario; entrambi avidi. «Da uno che non si cura nemmeno del proprio bene, come posso aspettarmi un accenno di altruismo?» proseguì, incalzando il proprio avversario non con dei fendenti, ma con parole che probabilmente non avrebbe nemmeno compreso. «Sarebbe fonte di gioia, tuttavia, farti rinsavire prima di schiacciarti come il verme che sei. Non sei d’accordo?» concluse chiudendo il pugno in un gesto quasi teatrale. Proprio in quell’istante, attraverso la forza della sua mente, Samath avrebbe cercato di sovrapporre la propria volontà a quella dell’avversario per gettarlo nel baratro di un rimorso che non conosce requie. Le labbra dell’albino si mossero di poco, quello era il suo sorriso durante uno scontro. Pochi avversari riuscivano a sopravvivere a ciò che era prossimo a scatenarsi, d’altronde i peccatori non erano che viscidi serpi in attesa di essere calpestate da lui. «Tutti gli uomini sono liberi --» sussurrò il Puro puntando il suo nemico con Iustitia. «-- per la tua morte non puoi che incolpare te stesso» continuò incanalando la propria magia all’interno dell’acciaio, rendendo l’acciaio velenoso come il morso di un serpente. Tra i suoi trucchi era uno dei meno onorevoli, ma solo i sognatori credere che esista il rispetto in una battaglia. «Per i tuoi peccati passati e per esserti frapposto tra me e il Paradiso» recitò quelle che, per lui, erano le ultime parole che avrebbe proferito al mercenario. Avrebbe infine lanciato la spada contro la gamba sinistra dell’uomo, per poi farle cambiare improvvisamente direzione a una cinquantina di centimetri di distanza, dirigendola contro la sua gola, nel tentativo di trafiggerla. Così si forgiava il nuovo mondo.

Player Point •
Samath Eden; CS: 2 (Volontà 1; Mira 1)

Energia
100-20-10=70%
Fisico
Illeso
Mente
Illesa
Consumi
Basso [5%] Medio [10%] Alto [20%] Critico [40%]
Equipaggiamento
Arco e frecce (14/15).
Iustitia, spada (1). Materiale: acciaio; peso: 1,5 kg; lunghezza: 80 cm; larghezza: 2,5 cm
Passive
CITAZIONE
La determinazione è per lo spirito l'equivalente delle ossa per il corpo;
senza di essa un uomo sarebbe preda di se stesso, incapace di perseguire uno scopo, schiavo inconsapevole della propria debolezza.
Samath non poteva non essere risoluto, sicuro di sé e deciso a rischiare persino la sua stessa vita in nome dei propri ideali.
Non importa quanto furiosa sia la battaglia, il Puro lotterà spingendo il proprio corpo fino allo stremo pur di far prevalere sull'oscurità.
Sarà sempre e solo la forza di volontà a renderlo capace di compiere quello che potrebbe sembrare impossibile.
Grazie alle sue abilità arcane, Samath sarà in grado di muovere a piacimento gli oggetti intorno a lui senza nemmeno toccarli.
Basterà uno sguardo per far muovere -come se fosse animata- una spada contro un uomo del tutto spaesato;
un sorriso per porgere l'ultimo saluto a un uomo sgozzato dalla propria daga nel sonno.
(Passiva razziale "Ostinazione". Il personaggio non sverrà una volta raggiunto il 10% delle energie.
Abilità personale; passiva. Samath è in grado di muovere la materia con l'ausilio del pensiero.)

CITAZIONE
Il male è sfuggente e i corrotti sono altrettanti abili nell'arte della fuga e dell'inganno.
Pochi affrontano il nemico a viso aperto, molti sono inclini a tattiche poco ortodosse come farsi scudo di un ostaggio.
Samath a seguito di numerosi addestramenti può definirsi il flagello di questi vermi che indossano le spoglie di creature umane.
Allenandosi come arciere, il Puro è in possesso di una mira fuori dal comune;
i suoi attacchi pertanto saranno inferti con una precisione decisamente superiore alla media.
(Abilità passiva del tiratore. Samath è in grado di prendere la mira su un avversario finché ne vede la figura.)


Attive

CITAZIONE
Piegare e spezzare gli animi ormai marcescenti di coloro che rifuggono il bene, forzarli alla conversione e, se anche questo risulta vano, cancellare la loro esistenza. Gli abietti devono essere consapevoli della loro malignità per tornare sulla retta via, per questo Samath diventerà il loro pastore. Guardandoli negli occhi, susciterà in loro un terribile rimorso che li consumerà lentamente; ognuno ha i propri scheletri nell'armadio, basta sapere come e quando aprirlo.
(Pergamena "Accidia" del Negromante. Tecnica offensiva di natura psionica. Consumo: alto; potenza: media; durata: due turni.)

CITAZIONE
Il peccato è una malattia che porta sofferenza e disgrazie; sfortunatamente, quando le parole non sono abbastanza, l'unica cura è la benedizione dell'acciaio. Non sempre, però, i semplici colpi sono sufficienti a piegare l'oscurità che si para innanzi al Puro, in questo caso è bene prendere delle dovute contromisure. Con la sola forza di volontà, Samath sarà in grado di maledire una propria arma, rendendola velenosa.
(Pergamena "Proprietà velenose" del Negromante. Per ogni attacco fisico andato a segno verrà aggiunto un danno basso. Consumo: medio; durata: due turni.)

Note
Si iniziano a menare le mani. :v:
Queste sono, nel seguente ordine, le azioni di Samath.

1) Utilizzo di "Accidia" per infliggere danni psionici e distrarre il mercenario in modo da rendere più efficace l'attacco successivo.
2) Utilizzo di "Proprietà velenose" per infondere nell'arma l'elemento veleno e potenziare così i suoi attacchi.
3) Lancio della spada in direzione della gamba sinistra del mercenario.
4) Cambio di traiettoria dell'arma a opera della passiva personale di telecinesi volta a rendere il colpo ancora più imprevedibile e fatale in caso di riuscita, dato che punto al collo.
 
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dra31
view post Posted on 24/12/2014, 19:50




Una nuova città - V
Basiledra


Berk ascolta il ragazzo con l'espressione in volto di chi è divertito da ciò che sente. Gli sta rinfacciando il suo stile di vita, usando parole e gesti che accentuano l'ilarità del discorso. Si ferma un'istante, quando l'albino abbozza un sorriso irritante quanto le sue parole, per pensare a quanto ascoltato; un dubbio stava facendosi strada nella sua mente, qualcosa di simile al rimorso. Alza lo sguardo al cielo per un momento, il volto contratto nel dubbio, poi nel timore e infine nel sollevato, mentre riporta lo sguardo verso il pavimento scuotendo la testa con mestizia. Falso allarme, ha troppo pelo sullo stomaco per farsi venire i sensi di colpa.

Sorride, divertito e muove un passo indietro quando la spada cambia direzione all'istante, spostando d'istinto la spada ad intercettare l'arma avversaria, deviandone la corsa oltre il bersaglio designato.

Paradiso? Ragazzo, è per caso la prima volta che vai con una donna?

Il braccio armato avvicina il filo della lama alla guancia e poi scende rapidamente in avanti, distendendosi totalmente. Un fendente nell'aria, semplice e pulito come a voler tagliare un fantasma.

Peccato. Sarà per la prossima vita.

Una lama di vento si stacca dalla punta della spada, una volta che questa si ferma indicando l'albino. Per affettare un fantasma basta il vento.

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- note

Berk Mahmut
Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%
CS 4 {2 Forza Fisica - 2 Agilità}

Condizioni ottimali. {Fisico [0B+0M+0A+0C] + Psionico [0B+0M+0A+0C]}
Forma Normale {70% = [0B+1M+1A+0C]}



Berk rimane insensibile alle tue parole grazie ad una difesa psionica di potenza Alta ed evita la spada deviandone la traiettoria con la propria arma. Successivamente ti attacca dalla distanza con la seguente tecnica.
- Tecnica magica a potenza Media; Berk è capace di generare lame di vento tagliente con dei semplici e rapidi movimenti della sua spada. Se non difesa, i danni causati da questa tecnica sono da lacerazione più o meno profondi, ed essa potrà scalfire il metallo ma non tranciarlo di netto.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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Lindow
view post Posted on 25/12/2014, 13:19




L’albino si limitò a guardare il mercenario mentre deviava la sua spada con semplicità, segno che era riuscito ad annullare il sortilegio che gli era stato imposto. Per quanto fosse remota, la possibilità di trovarsi dinanzi a un avversario fuori dal comune era sempre presente; e tutti coloro che non muoiono dopo il primo assalto, lo sono. Contro nemici del genere non c’erano trucchi universali o mosse specifiche da mettere in pratica, vi era una solo una regola: uccidere prima di essere uccisi. Di questo, anche una creatura pura come Samath ne era consapevole.

La spada nemica si mosse e da essa scaturì una bordata di vento, un incantesimo sì forte, ma altrettanto prevedibile; non avrebbe mai dovuto farlo. Non avrebbe mai dovuto gettare fango sui suoi ideali per poi cercare di colpirlo con un espediente tanto infimo. Samath protese il palmo verso la lama d’aria in collisione e in un istante, di fronte al giovane, si formò una barriera nera esagonale. Le due forze si equivalsero, tenebre e vento scomparvero senza lasciare traccia alcuna, il Puro non aveva riportato nemmeno un graffio.

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«Ti avevo dato la possibilità di una morte dignitosa» replicò con freddezza disumana alla provocazione del braccio di Kowalski. «La tua anima avrebbe fatto ammenda, il tuo corpo sarebbe deceduto nel giro di pochi istanti. Per un reietto come te, questo, sarebbe stato il modo migliore di perire» priva di emozioni superflue, priva di rispetto per un essere che era meno di un uomo, di un cane o di un oggetto. La voce di colui che si professava protettore del bene e distruttore del male era glaciale. La creatura che, anche ora, brandiva l’arma contro di lui non era che un demone meritevole di ogni sofferenza che fosse in grado di sopportare prima di spirare. Un nullo: carne da mutilare, mente da spezzare e anima da annichilire completamente. «Non avrò pietà di te, né di coloro che verranno per fermare la venuta del nuovo mondo» sibilò con sprezzo; presto, molto presto il Puro avrebbe liberato il mondo da una presenza tanto aberrante. La sua agonia sarebbe stato il canto di gioia per tutte le donne che aveva contribuito a schiavizzare, nessuno doveva osare mettere in discussione la santità della sua opera. Lui era giudice e boia; ora che aveva decretato la sentenza non restava che far calare la ghigliottina sulla testa del condannato.

Sollevando l’indice della mancina, Samath materializzò un gladio dal colore dell’ebano e con il filo di una lama d’acciaio. L’arma levitava qualche centimetro sopra il dito dell’albino, a un minimo segnale si sarebbe scagliata contro l’essere in piedi davanti a lui. «Donna» sussurrò con un tono che parve aver ritrovato un po’ di calore. «Guarda i tuoi tormenti dissolversi sotto la mia volontà» una gentilezza che esisteva solo per gli oppressi, per coloro che nel loro piccolo desideravano la luce. Un istante dopo, però, la bontà si tramutò in implacabile disprezzo per il male e, allo schioccare delle pallide dita di Samath, il gladio si sarebbe lanciato contro il cuore del nemico della pace. Un lampo di luce comparve negli occhi del Puro, che in quell’istante realizzò di aver vinto.

«La fortuna aiuta gli audaci» recitava un vecchio proverbio.
«La lama nascosta è la più letale» gli disse una volta Robert, membro dell’Ordine e assassino esperto.


Quelle due frasi, così discordi fra loro, sarebbero divenute il grido di vittoria del messia. Iustitia si trovava infatti alle spalle del mercenario, che, dopo averla deviata, aveva smesso di curarsene. Forse non aveva compreso a pieno i poteri di Samath, forse lo aveva sottovalutato, ma oltre questi interrogativi giaceva solo una risposta: quell’errore l’avrebbe ucciso. Ed ecco che Iustitia si sollevava dal suolo, pronta a tracciare una bellissima linea cremisi sulla schiena attraverso un fendente verticale. «Addio» disse alla creatura che già vedeva morta.

Player Point •
Samath Eden; CS: 2 (Volontà 1; Mira 1)

Energia
70-10-5=55%
Fisico
Illeso
Mente
Illesa
Consumi
Basso [5%] Medio [10%] Alto [20%] Critico [40%]
Equipaggiamento
Arco e frecce (14/15).
Spada (1). Materiale: acciaio; peso: 1,5 kg; lunghezza: 80 cm; larghezza: 2,5 cm
Passive
CITAZIONE
La determinazione è per lo spirito l'equivalente delle ossa per il corpo;
senza di essa un uomo sarebbe preda di se stesso, incapace di perseguire uno scopo, schiavo inconsapevole della propria debolezza.
Samath non poteva non essere risoluto, sicuro di sé e deciso a rischiare persino la sua stessa vita in nome dei propri ideali.
Non importa quanto furiosa sia la battaglia, il Puro lotterà spingendo il proprio corpo fino allo stremo pur di far prevalere sull'oscurità.
Sarà sempre e solo la forza di volontà a renderlo capace di compiere quello che potrebbe sembrare impossibile.
Grazie alle sue abilità arcane, Samath sarà in grado di muovere a piacimento gli oggetti intorno a lui senza nemmeno toccarli.
Basterà uno sguardo per far muovere -come se fosse animata- una spada contro un uomo del tutto spaesato;
un sorriso per porgere l'ultimo saluto a un uomo sgozzato dalla propria daga nel sonno.
(Passiva razziale "Ostinazione". Il personaggio non sverrà una volta raggiunto il 10% delle energie.
Abilità personale; passiva. Samath è in grado di muovere la materia con l'ausilio del pensiero.)

CITAZIONE
Il male è sfuggente e i corrotti sono altrettanti abili nell'arte della fuga e dell'inganno.
Pochi affrontano il nemico a viso aperto, molti sono inclini a tattiche poco ortodosse come farsi scudo di un ostaggio.
Samath a seguito di numerosi addestramenti può definirsi il flagello di questi vermi che indossano le spoglie di creature umane.
Allenandosi come arciere, il Puro è in possesso di una mira fuori dal comune;
i suoi attacchi pertanto saranno inferti con una precisione decisamente superiore alla media.
(Abilità passiva del tiratore. Samath è in grado di prendere la mira su un avversario finché ne vede la figura.)


Attive
CITAZIONE
Il peccato è una malattia che porta sofferenza e disgrazie; sfortunatamente, quando le parole non sono abbastanza, l'unica cura è la benedizione dell'acciaio. Non sempre, però, i semplici colpi sono sufficienti a piegare l'oscurità che si para innanzi al Puro, in questo caso è bene prendere delle dovute contromisure. Con la sola forza di volontà, Samath sarà in grado di maledire una propria arma, rendendola velenosa.
(Pergamena "Proprietà velenose" del Negromante. Per ogni attacco fisico andato a segno verrà aggiunto un danno basso. Consumo: medio; durata: due turni.)

CITAZIONE
Il male non è solo lussuria o invidia, ma anche ira cieca, per questo le parole non riusciranno sempre a convincere alcuni uomini di quanto bestiali siano le loro azioni. Alcuni proveranno a soggiogarlo, altri a ucciderlo, ma né le lame né i sortilegi riusciranno a raggiungere la sua carne. Difatti, al suo volere, Samath potrà generare una barriera composta materia oscura in grado di proteggerlo dalle tenebre. Forse allora gli impuri comprenderanno l'inutilità dei loro sforzi, abbandonando le armi contro un nemico impossibile da sconfiggere.
(Pergamena "Muro d'ossa" del Negromante. Tecnica difensiva di natura magica. Consumo: medio; potenza: media.)

CITAZIONE
Viene spontaneo associare alla figura del guerriero un'arma.
Al cavaliere la lancia, all'arciere l'arco, al bruto la spada bastarda; ma cosa potrebbe usare Samath?
I sortilegi non sempre sono efficaci, a volte si verifica il bisogno di essere più incisivi, per questo anche il Puro brandisce la propria arma: Iustitia.
Si tratta di una comunissima spada battezzata nel sangue del precedente proprietario, simboleggia la giustizia e tutta la violenza che viene commessa per essa.
Samath è inoltre in possesso di una lama ben più infida di Iustitia, invero non si tratta di un'arma vera e propria, quanto più di una manifestazione del potere del Puro.
Senza alcun preavviso potrà far comparire un gladio completamente nero che si scaglierà con estrema precisione verso il punto designato.

(Iustitia; arma personale. Tipo: arma da mischia; materiale: acciaio; peso: 1,5 kg; lunghezza: 80 cm; larghezza: 2,5 cm.
Abilità attiva del Tiratore. Consumo basso; potenza: bassa.)

Note
Prima di tutto: buon Natale! :v:
Passiamo alle mie azioni durante questo turno.

1) Utilizzo di "Muro d'ossa" per difendermi dall'attacco di Berk.
2) Utilizzo dell'attiva del Dominio Tiratore che -nel mio caso- mi permette di evocare un gladio nero e successivo attacco con esso in direzione del cuore di Berk.
3) Fendente verticale lungo la schiena di Berk attraverso Iustitia*, che viene "brandita" attraverso la passiva di telecinesi.

*Rimane attivo l'effetto di "Proprietà velenose" che potenzia gli attacchi fisici portati a segno con Iustitia, la spada di Samath.
 
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dra31
view post Posted on 28/12/2014, 14:48




Una nuova città - VI
Basiledra


Con un secco colpo di spada, Berk trancia l'arma scagliatagli contro. Non può nulla, invece, contro quanto lo ferisce alle spalle, lasciandogli un brivido che corre lungo la schiena. Si aspettava delle discrete capacità da chi aveva ucciso senza tracce il povero Nicolas, ma non pensava di trovarsi davanti un Sussurro.

Un brivido più accentuato lo fa barcollar, costringendolo ad appoggiarsi alla porta. Un sudore freddo gli imperla la fronte e la mente è affollata da pensieri e paure. Un pugno pesante scuote il muro e riecheggia nella stanza. Veleno; come uno stolto si è fatto fregare da un moccioso, Sussurro o meno.
Si riporta in posizione eretta e con lo sguardo torvo fissa l'albino e la ragazza.

Parli come un Corvo, per essere un Sussurro. Vediamo se lo sei altrettanto nelle azioni.

Ancora una volta la lama della spada si muove nello spazio tra i due e due nuove lame di vento si generano da essa, dirette verso la ragazza.
Un attimo dopo, Berk si scaglia con veemenza sull'albino, sferrando due rapidi fendenti diretti alla gola e al ventre.

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- note

Berk Mahmut
Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%
CS 4 {2 Forza Fisica - 2 Agilità}

Condizioni ottimali. {Fisico [0B+0M+0A+0C] + Psionico [0B+1M+0A+0C]}
Forma Normale {45% = [1B+1M+2A+0C]}



Berk si difende dal gladio con una difesa fisica bassa, portata con la spada, e subisce il colpo avvelenato. Di seguito attacca nuovamente con le lame del vento e successivamente attacca Samath con due attacchi fisici.
- Tecnica magica a potenza Alta; Berk è capace di generare lame di vento tagliente con dei semplici e rapidi movimenti della sua spada. Se non difesa, i danni causati da questa tecnica sono da lacerazione più o meno profondi, ed essa potrà scalfire il metallo ma non tranciarlo di netto. Ogni lama conta come un attacco di potenza Media.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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Lindow
view post Posted on 29/12/2014, 17:14




Sofferente e sorpreso, questi due aggettivi sarebbero bastati per definire l’essere colmo di boria che si era permesso di sfidarlo e schernirlo. Samath provò un distorto senso di piacere nel vedere l’uomo con le spalle al muro, letteralmente. Non era sadismo, poiché esso scaturiva solo dalle anime più sporche, bensì un’emozione simile alla soddisfazione personale. Lo spadaccino a lui avverso, infatti, non dimostrava nessun segno di cedimento, con tutta probabilità sarebbe morto insieme ai suoi sogni peccaminosi. Questo rendeva la loro non solo una battaglia di corpi e lame, ma una guerra di ideali in cui giustizia e individualismo si sarebbero scontrati ancora. Chi si erge a difesa della pace, chi pianta i semi nel male, chi ama gli altri, chi adora se stesso; il dualismo è ciò che crea i conflitti, le incomprensioni partoriscono le diatribe che sfociano in fiumi di sangue. C’era solo un modo per fermare tutto ciò: distruggere alla radice una delle due forze, l’albino aveva preso la propria decisione molto tempo fa.

Samath respirava più velocemente, se la sua mente era fredda e meccanica, il suo giovane corpo era caldo e caotico, del resto stava pur sempre combattendo al massimo delle proprie capacità. Doveva ucciderlo in fretta e ne era consapevole, più tempo perdeva lottando, più ne regalava a Kowalski per fuggire o per chiamare rinforzi. Iustitia era nuovamente sul pavimento, la lama resa cremisi dal sangue, il maleficio si era dissolto, ma non aveva più importanza adesso. Il Puro era pronto per finirlo con un attacco decisivo, doveva solo volerlo. Ma la frase che quel viscido pronunciò, lo fece tentennare per qualche istante. Corvi? Sussurri? Erano i deliri di un pazzo pronto a morire, o forse tra quelle parole si celava un messaggio ben definito? Samath lesse tra le righe troppo tardi: il vento tagliente era in procinto di essere sprigionato, e l’albino non ne era il bersaglio.

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Era una giornata bellissima, la sua tredicesima primavera. I fiori più belli nascevano, decine di uccelli cinguettavano, persino il clima era perfetto. Camminava lentamente, godendosi ogni istante di quel magnifico paradiso che si presentava ai suoi occhi. Se ne nutriva senza cupidigia e lo benediceva, augurava a ognuno di poter vedere tanta bellezza, eppure malediceva coloro che, come ombre, seguivano ogni suo passo. Il primo fendente fu doloroso, il secondo un po’ meno. Ed ecco il sangue tramutare quello scenario quasi fiabesco in un teatro dell’orrore, mentre i lamenti di agonia si sostituivano ai canti della natura e la realtà si rivelava per ciò che era. Edward Black, boscaiolo. Helana, Ragg, Jeremiah e Matthew, poi altri dieci. Dopo la prima decina, uccidere iniziò a fare meno male. Dopo la seconda, era divenuto naturale. La terza non arrivò mai perché abbandonò prima quel covo di reietti, ma già sapeva che questo non avrebbe interrotto la mattanza. Solo lui poteva sostenere le loro grida senza fine, solo lui poteva donare alle prossime generazioni un mondo che era l’opposto di quello in cui viveva. Rendendo il proprio desiderio più forte di ogni altro, arrogandosi ogni diritto e annientando ogni dissidente, chiudendo il proprio cuore e accettando ciò che ne sarebbe conseguito. Per questo, Samath non di degnò nemmeno di guardarla. Lei, la donna senza nome, l’oppressa, la piangente. Lei, che incarnava Helena, prima donna da lui uccisa, ma era anche Nymeria nell’aspetto e Johanna nella tristezza. Avrebbe potuto salvarla, ma a quale prezzo? Rischiare la vita per il singolo? Rischiare di morire, impedendo a se stesso di salvarne altri mille? No, il suo non era un gesto egoista, ma la sublimazione dell’altruismo. Ascoltò il suono delle lame e le urla di dolore senza battere ciglio. Eppure, nonostante l’indifferenza, il Puro non poteva tollerare un simile atto: non solo si era preso gioco di lui, ma aveva anche colpito una giovane donna disarmata. «Desideri così tanto la morte?!» ringhiò l’albino nello stesso istante in cui l’altro lo caricò. Lo vedeva sempre più vicino, sempre di più. Sempre più vicino alla morte. In un attimo gli fu addosso, il primo fendente si scontro contro la barriera eretta da Samath, riempendola di crepe. Il secondo la frantumò completamente, l’albino cercò di evitare la lama spostandosi indietro, ma lo spadaccino fu più veloce dei suoi riflessi. Il ferro tagliò il tessuto e la carne, mentre una scarica di dolore percorse il corpo del Puro. Non aveva nemmeno bisogno di guardare, la ferita al ventre non era grave, ma questo non la rendeva meno dolorosa. Il giovane strinse i denti e guardò negli occhi il sicario di Kowalski.

«Non so chi siano i Corvi o i Sussurri --» l’inizio della fine «-- ma so cosa sei tu» la fine di una vita.
L’inizio della serenità. La fine del male. L’inizio del suo regno.
«Spazzatura» sentenziò con una convinzione impareggiabile.

[size=3]E non c’era sprezzo nella sua voce, stranamente. Non c’era nemmeno il rammarico di non essere riuscito a salvare una donna.
No, non c’era più nulla nelle parole di quel ragazzo, perché ciò che aveva di fronte non era più nulla. Quanti istanti gli restavano?


Nello stesso momento, l’incantesimo sarebbe stato lanciato contro il proprio nemico, la prima volta non aveva avuto effetto, forse questa volta avrebbe fatto breccia nella sua mente. Tentando di annebbiare la sua ragione con il rimorso, Samath avrebbe posto fine alla sua miserabile esistenza. Iustitia era ancora alle sue spalle, continuava a cadere nello stesso sbaglio. Errare è umano, perseverare è diabolico: questa lezione gli sarebbe costata la vita. Con tutta la forza magica che possedeva, Samath avrebbe attratto la spada verso di sé, ma essendo il corpo del sicario di fronte a lui, la sua lama sarebbe potuta finire nella sua schiena. Guardò gli occhi della creatura ancora una volta, era davvero vicino a lui, eppure così lontano. Lontano come il bene e il male. Lontano come la vita e la morte. Quanti istanti gli restavano? La risposta era: gli istanti che può rimanere vivo un uomo impalato.



Player Point •
Samath Eden; CS: 2 (Volontà 1; Mira 1)

Energia
55-10-20=25%
Fisico
Taglio al ventre (Basso)
Mente
Illesa
Consumi
Basso [5%] Medio [10%] Alto [20%] Critico [40%]
Equipaggiamento
Arco e frecce (14/15).
Spada (1). Materiale: acciaio; peso: 1,5 kg; lunghezza: 80 cm; larghezza: 2,5 cm
Passive
CITAZIONE
La determinazione è per lo spirito l'equivalente delle ossa per il corpo;
senza di essa un uomo sarebbe preda di se stesso, incapace di perseguire uno scopo, schiavo inconsapevole della propria debolezza.
Samath non poteva non essere risoluto, sicuro di sé e deciso a rischiare persino la sua stessa vita in nome dei propri ideali.
Non importa quanto furiosa sia la battaglia, il Puro lotterà spingendo il proprio corpo fino allo stremo pur di far prevalere sull'oscurità.
Sarà sempre e solo la forza di volontà a renderlo capace di compiere quello che potrebbe sembrare impossibile.
Grazie alle sue abilità arcane, Samath sarà in grado di muovere a piacimento gli oggetti intorno a lui senza nemmeno toccarli.
Basterà uno sguardo per far muovere -come se fosse animata- una spada contro un uomo del tutto spaesato;
un sorriso per porgere l'ultimo saluto a un uomo sgozzato dalla propria daga nel sonno.
(Passiva razziale "Ostinazione". Il personaggio non sverrà una volta raggiunto il 10% delle energie.
Abilità personale; passiva. Samath è in grado di muovere la materia con l'ausilio del pensiero.)

CITAZIONE
Il male è sfuggente e i corrotti sono altrettanti abili nell'arte della fuga e dell'inganno.
Pochi affrontano il nemico a viso aperto, molti sono inclini a tattiche poco ortodosse come farsi scudo di un ostaggio.
Samath a seguito di numerosi addestramenti può definirsi il flagello di questi vermi che indossano le spoglie di creature umane.
Allenandosi come arciere, il Puro è in possesso di una mira fuori dal comune;
i suoi attacchi pertanto saranno inferti con una precisione decisamente superiore alla media.
(Abilità passiva del tiratore. Samath è in grado di prendere la mira su un avversario finché ne vede la figura.)


Attive
CITAZIONE
Il male non è solo lussuria o invidia, ma anche ira cieca, per questo le parole non riusciranno sempre a convincere alcuni uomini di quanto bestiali siano le loro azioni. Alcuni proveranno a soggiogarlo, altri a ucciderlo, ma né le lame né i sortilegi riusciranno a raggiungere la sua carne. Difatti, al suo volere, Samath potrà generare una barriera composta materia oscura in grado di proteggerlo dalle tenebre. Forse allora gli impuri comprenderanno l'inutilità dei loro sforzi, abbandonando le armi contro un nemico impossibile da sconfiggere.
(Pergamena "Muro d'ossa" del Negromante. Tecnica difensiva di natura magica. Consumo: medio; potenza: media.)

CITAZIONE
Piegare e spezzare gli animi ormai marcescenti di coloro che rifuggono il bene, forzarli alla conversione e, se anche questo risulta vano, cancellare la loro esistenza. Gli abietti devono essere consapevoli della loro malignità per tornare sulla retta via, per questo Samath diventerà il loro pastore. Guardandoli negli occhi, susciterà in loro un terribile rimorso che li consumerà lentamente; ognuno ha i propri scheletri nell'armadio, basta sapere come e quando aprirlo.
(Pergamena "Accidia" del Negromante. Tecnica offensiva di natura psionica. Consumo: alto; potenza: media; durata: due turni.)

Note
Come traspare dal post, Samath decide di non salvare la ragazza perché questo metterebbe in pericolo anche lui, in fondo lei non ha mai avuto un'importanza superiore a quella di informatrice sacrificabile in primo luogo. Di sotto invece le azioni da me svolte in questo turno, come sempre.

1) Utilizzo di "Muro d'ossa" per bloccare il primo attacco fisico.
2) Samath cerca di evitare il secondo fendente, ma a causa della differenza di CS subisce comunque l'attacco che viene quantificato in un basso da taglio.
3) Utilizzo di "Accidia" per distrarre l'avversario -o comunque costringerlo a concentrarsi per dissipare l'attacco psionico, insomma il solito diversivo-
4) Tentativo di trafiggere alla schiena Berk attraverso la spada. In pratica Samath la attira verso di sé e cerca di impalare il mercenario durante il volo di Iustitia -che, essendo caduta dopo aver ferito Berk, si trova ancora vicina alla porta-
 
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dra31
view post Posted on 30/12/2014, 23:04




Una nuova città - VII
Basiledra


Berk sentì la vita sfuggirgli prima ancora di aver compreso per quale motivo. La foga dell'attacco, la paura di aver di fronte un Sussurro e la fretta di concludere un lavoro come un altro gli fece sottovalutare la pericolosità di aver dimenticato qualcosa d'importante. Quando sentì il freddo metallo attraversargli d'un colpo il possente petto comprese tutto, ma ormai è troppo tardi.
Con l'ultimo briciolo di forza supera l'albino e si scaglia sulla finestra, spalacandola con violenza.

GUARDIE, GUARDIE!! GUA...

L'ultimo atto di Berk Mahmut fu quello di attirare l'attenzione verso quella casa, prima di spirare carponi sul davanzale della finestra.

In un attimo, la casa di piacere si anima dell'agitazione di uomini e donne che si affrettano in ogni modo a dileguarsi prima dell'arrivo delle guardie cittadine che, a sentire i rumori provenienti dalla strada, non stanno tardando ad arrivare.
Due morti, una lama sporca di sangue e un uomo ferito, in un bordello. Basterà per convincere i soldati che stanno salendo le scale, tra le grida sconvolte dei più lenti a fuggire?

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- note
Si conclude qui l'arrivo, sei libero di chiudere la giocata con un ultimo post, come meglio preferisci. Di seguito ti metto il giudizio.
Scrittura: Una scrittura decisamente buona, con una padronanza di linguaggio, capacità descrittiva ed interpretativa che rendono lo scritto, dove sono assenti errori di grammatica e la sintassi è ben costruita,non rallentandone la lettura.
La psiche del personaggio è ben delineata, rendendolo fin da subito piuttosto vivo, con i suoi dubbi e le sue certezze. Le azioni sono ben descritte e chiare nel complesso. Buona anche la parte inventiva dei post: dai pochi spunti che ti ho dato, hai crrato un'interessante trama da giocare, la quale mi ha divertito provare. Complimenti.

Strategia: Per avere poche abilità, direi che te la sei cavata egregiamente. Hai sfruttato in modo corretto gli slot a disposizione, senza scendere in atteggiamenti irregolari. Buona anche la strategia, vincolata soprattutto alla psiche del personaggio: attacchi mirati e scelte ponderate per il fine ultimo, una strategia che, malgrado le poche opzioni a disposizione, è rimasta solida dall'inizio alla fine.

Sportività: In generale è buona, non fai errori di valutazione e nel complessivo sei a conoscenza delle meccaniche del gioco. Corretta anche la valutazione del danno subito per la differenza di CS e il generale approccio al combattimento.
Sinceramente, non mi sembra di aver qualcosa da segnalarti. Complimenti.

Giudizio: Un buon inizio. A livello narrativo, il personaggio è ben delineato, con un buon background e una psicologia solida. Strategicamente soffri i vincoli iniziali della scheda ma nel complesso è buono. Nulla da segnalare per quanto riguarda la sportività. Ti assegno la fascia Verde e 1000 gold. A me, invece, vanno 400 gold per la gestione. Per ogni dubbio,puoi usare i canali privati.

Arrivo di Samath
Dortan

 
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