Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

A Nation of Thieves - the high seas

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Drag.
view post Posted on 5/12/2014, 22:08




( Oceano Zar, Garmurath )
pov - Xari Drenthe

Cercava di respirare piano, convincendosi che tutto sarebbe andato per il meglio.
Xari sapeva essere paziente, ma in quel momento non c'era nulla che potesse fare se non aspettare; seduto sugli assi di legno umidi, rinchiuso in una piccola cella nella pancia della Garmurath, il pirata contava i secondi che lo tenevano lontano da Pirate's Bay. La sentina della fregata di Urrka non assomigliava affatto all'elegante ponte di coperta: lì il freddo si insinuava tra i vestiti, intirizzendo le ossa e indebolendo lo spirito. Tutto ciò che teneva compagnia all'astuto prigioniero era il perpetuo rollìo dell'imbarcazione: le onde colpivano la nave di prua, facendosi strada oltre lo scafo accarezzando le pareti ricurve e bagnandone gli interstizi.
Di tanto in tanto due gatti bighellonavano placidamente dinanzi a lui, incuriositi dall'ospite rinchiuso dietro le sbarre di ferro. Tutte le navi avevano almeno un felino a bordo - arruolato come cacciatore di ratti. Dovevano essere dello stesso sangue, perchè il taglio degli occhi ed il loro manto era davvero simile, per non parlare del colore castano del loro pelo.

« Anche voi a caccia, amici miei? »

Drenthe tese la mano mancina, invitando gli animali ad avvicinarsi; questi, però, decisero di ignorarlo. Era nella natura dei gatti vedere e preoccuparsi di ciò che gli esseri umani non potevano percepire - vivere liberi, in perpetuo movimento.
Sospirò, reclinando indietro il capo e appoggiando la nuca alla parete della cella. Doveva convincersi che ogni sua mossa fosse stata perfetta, studiata e fruttifera. Era sufficiente che un solo tassello del puzzle si trovasse fuori posto per far crollare l'intero quadro: se Ortiz; se Cleomenes; se Urrka; se Floki, Vaalirunah... Ged...

No, si disse. Funzionerà.
I Prigionieri non avevano voluto seguirlo in quell'avventura - lo capiva. Si trattava di acque pericolosissime, inesplorate - navigate soltanto da Laurens de Graaf. Non potevano permettersi il rischio per una favola. Onestamente non sapeva come Shaqra fosse venuta a conoscenza della rotta per Pirate's Bay: la vecchia sciamana aveva risorse che nessuno di loro poteva comprendere, salvo forse Jericho (per quanto questi una volta gli avesse spiegato che il loro approccio con la magia ed il sovrannaturale fosse molto diverso). Ma l'arcimago non si era spinto oltre per lui: tutto ciò che aveva fatto era mettere la pulce nell'orecchio del Governatore. Persone fidate ed avidi consiglieri avevano fatto sì che quella spedizione verso il Nuovo Mondo vedesse effettivamente la luce - la più grande bugia dell'ultimo decennio. Xari voleva soltanto uno strumento per attraversare il mare e raggiungere Nuronat; da lì, poi, avrebbe dovuto inventarsi qualcosa.
Rimasto solo ad arrangiarsi, il piano che aveva escogitato aveva funzionato meglio di quanto si aspettasse: seminaria disordine e zizzania tra l'equipaggio era stato molto semplice, soprattutto data la natura superstiziosa di molti marinai di Dorhamat. Gli era bastato accendere una miccia per scatenare un intero falò: era incredibile quanto fosse profonda la sacralità di molti pirati. Non aveva i numeri, nè gli alleati, per catturare la Orgoglio - senza contare poi la presenta di Urrka ed i suoi, che egli sapeva essere ostili al Governatore. Giocare con le parti era stato pericoloso, ma profittevole: la scommessa più grande l'aveva giocata con Vaalirunah e Floki.
Avrebbe davvero desiderato portare con sè il sicario, ma doveva farsi catturare dai nani e preferiva avere un alleato sull'altra nave che un amico in catene accanto a lui. Quello era l'unico modo per raggiungere il leggendario tesoro del Kraken, e l'avrebbe conquistato una menzogna alla volta.

Doveva solo sperare che Shaqra consegnasse l'Amuleto Tracciante all'uomo-lucertola ed al sicario, e che questi conducessero la Orgoglio all'inseguimento della Garmurath. Se Urrka non avesse attaccato gli uomini di Ortiz, questi non avrebbero avuto alcun movente per vendicarsi e mettersi sulle loro tracce - sempre ammesso che il rampollo dei de Santos fosse ancora vivo.
Era il più grande azzardo della sua vita.
« Venitemi a prendere alla fine del mondo... »

A NATION OF THIEVES
the high seas




( Arcipelago di Dorhamat, estremo sud, l'ultimo porto di Nuronat - Akeran )
pov - Ged; Vaalirunah; Floki Noctis

Nuronat bruciava ancora.
Decine di abitanti correvano verso la spiaggia, formando una sottile cordata di improvvisati pompieri; le mani si intrecciavano passandosi l'un l'altro tutto ciò che potesse contenere dell'acqua, tentando disperatamente di spegnere le fiamme. Tanti uomini giacevano morti sulla sabbia alle spalle del porto, dilaniati dalle cannonate della fregata corsara. Nessuno si capacitava di cosa fosse accaduto - ed in pochi se lo domandavano. Lo sconcerto stava rapidamente lasciando il posto al cordoglio... e poi sarebbe giunta l'ira.
Il puzzo di carne bruciata e di sangue era insopportabile. Alcuni volenterosi, per lo più donne con una manciata di nozioni mediche, stavano lavorando alacremente per accudire coloro che avevano ricevuto le ferite più gravi. I moribondi, purtroppo, erano lasciati a se stessi.

Ortiz non si era svegliato.
Erano trascorse due ore dal tradimento di Urrka: Cleomenes aveva fatto del proprio meglio per tenere la vita del comandante appesa ad un filo, ma le cure di Shaqra - convocata in fretta e furia dagli anziani del villaggio, e remunerata con il personale denaro del nocchiero - avevano solo evitato un'inesorabile, luttuosa fine. "Non esiste alcun unguento o magia della terra che possa svegliarlo, ora.", aveva dichiarato l'anziana sciamana. "La salvezza o la disfatta dipendono soltanto dalla lotta che sta combattendo dentro di sè."
Il navigatore della Orgoglio aveva stretto i denti, cacciando in gola le peggiori bestemmie che T'al avesse mai udito su Theras. Sapeva che vi sarebbe voluto tempo, ed era già un miracolo sufficiente vederlo respirare flebilmente - seppur immobile e spezzato, addormentato in un coma senza ritorno.
La mente pratica del vecchio pirata aveva valutato i danni alla nave e contato gli uomini: avevano subito perdite ingenti. Molti cominciavano a guardarsi attorno, a fare domande, ed a chiedere giustizia. L'equilibrio su una nave è molto fragile - soprattutto su un'imbarcazione di mezzo-pirati e farabutti reclutati a Dorhamat.
Andavano prese delle decisioni - spese delle parole.

« Signori! », gridò, radunando l'equipaggio - o almeno coloro che erano in grado di reggersi in piedi - sul ponte della Orgoglio. L'imponente caracca era danneggiata e malconcia, alcune delle sue vele strappate, ma reggeva ancora con lo stesso spirito di un indomito, anziano gendarme. « Vi starete domandando cosa sia accaduto - perchè sia accaduto. »
« Non ho queste risposte; non sono ancora divenute certezze. Quel che posso dirvi, però, è tutto ciò che possiamo fare ora.
Ho giurato sul corpo del comandante Ortiz che avrei riportato quel cane di Urrka ed i suoi schifosi tirapiedi dinanzi al boia del Governatore, e non intendo mancare alla parola data.
»
Tra la folla notò i volti di Vaalirunah, di Ged, di Lirin e di Floki.
« Ma il comandante non sarà dei nostri, perchè sta ancora lottando per la propria vita come molti dei nostri fratelli e sorelle. Dobbiamo vendicarci di questo pugnale codardo che ci ha aggrediti alle spalle, ma non possiamo farlo senza una guida. »
Il nocchiero guardò tutti quanti negli occhi prima di parlare nuovamente. La sua voce era vibrante, determinata e tenace.
« LA ORGOGLIO HA BISOGNO DI UN CAPITANO. »


QM POINT ::
Benvenuti al secondo capitolo di A Nation of Thieves! Sono molto lieto di rivedervi a bordo.
Questo primo post si ricollega immediatemente dopo gli avvenimenti descritti nell'ultimo post di Take What Is Ours - precisamente, meno di due ore più tardi. Vi trovate ancora su Nuronat e la situazione è terribile: molti uomini e donne dell'equipaggio sono rimasti feriti o uccisi, la nave è danneggiata e siete senza ufficiali eccezion fatta per Cleomenes.
Uno di voi - Vaalirunah - ha un modo per inseguire la Garmurath, ma spetta a lui decidere se rivelarlo o meno, poichè solo lui, Shaqra e Lirin sanno la verità. Vi ricordo che vi trascinate dietro le ferite accumulate nella quest precedente, ma il vostro mana è completamente ricaricato.
Questa prima fase verrà svolta in Confronto: non ho descritto il fato di molti png - Belu-Maz, Liam ed i suoi, Barthèz (ucciso da Cleomenes, ma questo non lo sapete) e sta a voi, se vi aggrada, scoprirlo. Il punto fondamentale di questo passaggio, però, è nominare il nuovo capitano della Orgoglio: dei 150 uomini a bordo siete rimasti in circa 90, ed ognuno di voi ha diritto ad un voto - e si può votare per se stessi. Potete domandare lumi in Confronto a Cleomenes, ma spetta a voi per primi tirar fuori il nome.
Avete tempo sino a quando dirò STOP in Confronto. A voi, e buon divertimento!
 
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.Azazel
view post Posted on 10/12/2014, 07:48




A Nation of Thieves
the high seas, Atto I
___ _ ___


~


Camminava tra i corpi martoriati dalle cannonate, i feriti e le varie persone che, come api operaie, si muovevano senza sosta avanti e indietro per spegnere l'incendio derivato dalle esplosioni di poco tempo prima e che avevano fatto tremare l'intera isola. La situazione non era delle più rosee, certo, ma non poté non notare che, nonostante la difficoltà generale, ogni uomo della ciurma stava dando il massimo per rimediare al danno subito perché sì, tra i tanti morti e i molti feriti, quella che necessitava di maggiori cure ed aiuto era proprio l'Orgoglio.
La nave era tutt'altro che in buoni condizioni ma l'equipaggio - dovette ammetterlo - nonostante composto da una miriade di zoticoni, buoni a nulla e farabutti stava dando il massimo per cercare di rimettere in condizioni decenti l'imbarcazione. E ai suoi occhi appariva come un lavoro titanico.
L'Orgoglio non era la Piangente del capitano Black, poco ma sicuro non l'avrebbe mai vista cavalcare le acque dello Zar con gli squarci nelle fiancate come faceva la nave fantasma del vecchio Joe.
Il lavoro era frenetico e tutti si davano da fare ma tale concetto non valeva per Floki, appoggiato al parapetto e con le braccia incrociate, osservava diligentemente ogni movimento e ogni azione fatta da qualsivoglia membro dell'equipaggio che aveva la sfortuna di capitargli dinanzi agli occhi. Ogniqualvolta che un marinaio passava nello spazio visivo del sicario poteva percepire il suo sguardo tagliente, analizzarlo e valutarlo, e tutt'un tratto sentirsi in dovere di aumentare immediatamente il ritmo - già abbastanza forsennato - di ciò che stava facendo per aiutare l'Orgoglio. In un certo senso, Floki, per vie indirette, poteva dirsi di star contribuendo alla rinascita, o per meglio dire al mancato affondamento, della nave del fu Comandante Ortiz.
Cleomenes radunò l'equipaggio distogliendolo momentaneamente dalla frenesia generale che regnava sulla caracca semidistrutta.

« Signori! »
Gridò a pieni polmoni attirando definitivamente l'attenzione del resto della ciurma.
« Vi starete domandando cosa sia accaduto - perchè sia accaduto. Non ho queste risposte; non sono ancora divenute certezze. Quel che posso dirvi, però, è tutto ciò che possiamo fare ora.
Ho giurato sul corpo del comandante Ortiz che avrei riportato quel cane di Urrka ed i suoi schifosi tirapiedi dinanzi al boia del Governatore, e non intendo mancare alla parola data. Ma il comandante non sarà dei nostri, perchè sta ancora lottando per la propria vita come molti dei nostri fratelli e sorelle. Dobbiamo vendicarci di questo pugnale codardo che ci ha aggrediti alle spalle, ma non possiamo farlo senza una guida.
»
Fece una brevissima pausa nella quale sembrò voler saggiare le reazioni generali a tali parole poi, con tono determinato e voce vibrante, terminò il proprio discorso.
« LA ORGOGLIO HA BISOGNO DI UN CAPITANO. »

« Sono qui per rivelarvi che il vostro desiderio di rivalsa potrà presto esaudirsi! La schermaglia con il pirata non è stata inutile, poiché Lirin è stata in grado di recuperare da quest'ultimo un artefatto capace di guidare questa nave in qualsiasi buco fetido si nasconda l'infame nano! Esattamente! È a lei che si deve merito per questa impresa, lei che meglio di me è riuscita a sostenere il peso degli scontri e del viaggio - come la realtà stessa ci dimostra - lei che più di molti altri si è distinta nel corso della feroce battaglia degli scorsi giorni. Quindi, signor Cleomenes, se chiede a me chi ritengo sia più adatto a guidarci in questa impresa con successo, io voto per lei. Sono certo che sotto la sua guida sarà un eccellente capitano per questa spedizione. »
Floki, per poco, non cadde all'indietro oltre il parapetto della nave in un turbinio di risate folli e urla incomprensibili di follia ma, fortunatamente, si trattenne. Proporre Lirin come capitano? Una donna doveva dare ordini? Sarebbe stato più producente e meno pericoloso affidare il comando ad un cieco senza lingua.
Come suo solito, però, l'intera faccenda stava prendendo una piega inaspettata e la cosa lo intrigava, perciò si limitò a starsene in silenzio senza dare alcuna preferenza sul successore di Ortiz.

« Io, Ged, guiderò la Orgoglio. Troveremo Urrka e lo consegneremo alla giustizia. Ma questo viaggio, non lo farò da solo... se scegliete me, guideremo la nave a modo mio.
Lirin, Vaalirunah e Cleomenes comanderanno assieme a me questa spedizione.
»
L'assassino si guardò attorno con un sorrisetto canzonatorio. Dopo la donna ci mancava solamente il sacerdote pronto a prendere le redini del comando di una nave di mezzi pirati e feccia di Dorhamat. S'aspettava di vedere saltare fuori da un momento all'altro un terzetto di nani giullari pronti a scimmiottare i tre ufficiali al comando del grande e temerario Sacerdote Ged, il terrore dello Zar, tutto ciò in un sottofondo musicale composto esclusivamente da risate e pernacchie.
Stava assistendo al tripudio della follia.
Dopo un breve botta e risposta tra Liam e Hoomer a proposito della scelta del nuovo comandante, Cleomenes riprese la parola.

« Il signor Vaalirunah ed il signor Hoomer hanno espresso il loro voto. Mi fido del loro giudizio, e spero sia ben riposto. Non posso non menzionare il coraggio che il signor Ged ha mostrato, salvando molti di noi dal bombardamento - pagando con il suo stesso sangue questo sacrificio.
Io voto per la signorina Lirin. E poichè il sacerdote è un baluardo irreprensibile per noi tutti, da questo momento è il vicecapitano della Orgoglio.
»
Così fu deciso.
Lirin capitano e Ged vice.
Per un momento l'istinto gli disse di lanciarsi in acqua e salvarsi, ma era soltanto uno dei tanti messaggi che il suo sarcasmo gli lanciava sull'ironica e delirante situazione in cui riversava. Forse era l'unico a non vedere nulla di buono in quella parvenza di democrazia, più falsa che altro, ma il resto dell'equipaggio appariva entusiasta nel risultato finale delle votazioni. D'altronde non poteva aspettarsi granché da un branco di capre.
Difficilmente le capre diventano volpi dal giorno alla notte.
In parte si sentì soddisfatto anch'egli, non tanto per i soggetti posti al comando della nave - dei quali avrebbe preferito due pescatori indigeni presi a caso -, ma solo perché la sua insana fame di curiosità cresceva nel conoscere i risvolti futuri che li attendevano, il problema era che la maggior parte delle volte il suo desiderio di sapere, unito ad un menefreghismo assoluto nei momenti delle scelte comuni o di quando si tratta di schierarsi da una parte o dall'altra, sfociava in eventi poco piacevoli e dai quali era difficile districarsi ed uscirne vivi.
L'Orgoglio infine ripartì in tarda serata.
Nella testa gli ronzava perennemente il messaggio lasciatogli da Drenthe.
Sorrise leggermente nel ripeterselo fra sé e sé.

"vamos a tomar lo que es nuestro"


Floki Noctis
lo Spettro

CS 8 ~ Agilità 1 - Destrezza 3 - Intelligenza 4

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 100%
Status Fisico: Danno medio sotto forma di lacerazione (braccio sx).
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Spada d'acciaio__ Riposta.
Pugnale__ Riposto.
Opale dell'Erynbaran__ Riposto. []
Veleno Necrotico (Miscela Necrotica)__ Inutilizzato.
Veleno Logorante (Miscela Logorante)__ Inutilizzato.
Liquido del Camaleonte (Gemma della Trasformazione)__ Inutilizzata.


Abilità in uso

filius umbra__Impossibile da individuare attraverso i suoni o gli odori.
Nessuna vibrazione prodotta e non produrrà tracce sul terreno.
Annullamento completo dell'aura.
{Passiva Lvl.1, 2 e 3 Talento Assassino}

ante gradum__Non sarà possibile per gli altri personaggi intuire che cosa stia macchinando.
Si confonderanno le sue bugie con la verità e viceversa.
+ 2CS al campo "Intelligenza" ogniqualvolta il nemico usa una tecnica magica.
{Razziale Ombra "Allineamento Imperscrutabile" + Pergamena Discendenza Arcana - Mago}

spettro di Isla Sorta__ Il corpo di Floki è avvolto da un'aura smeraldina quasi invisibile o percettibile solamente dagli spiriti eterei. Segno inconfondibile del potere di Isla Sorta.
{Passiva di Immortalità}

aranae__Capacità di camminare ovunque, dalle pareti e ai soffitti
all'acqua, persino usando l'aria come appoggio.
{Pergamena Sostegno - Ladro}

oculi noctem__Le tenebre non ostacolano la sua vista, né il fumo o la nebbia.
{Pergamena Scrutare nelle Tenebre - Mentalista}

cerebrum inviolabilem__Difesa psionica passiva.
{Pergamena Mente Impenetrabile - Mentalista}

una cosa sola__Indistruttibilità, munizioni infinite dell'Opale.
{Passiva Artefatto}

l'infallibilità dell'Opale__+2 CS in Destrezza fino alla fine del turno ogniqualvolta si utilizzi una tecnica dell'Opale.
{Passiva Artefatto}


Attive Utilizzate

///


Note: nello specchietto riassuntivo ho aggiunto le passive dell'artefatto e l'abilità passiva di Immortalità, unici acquisti che non c'erano nel precedente capitolo :sisi:



 
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view post Posted on 13/12/2014, 15:20
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h e l l i s n o w
······

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Ponte della Orgoglio
PoV: Lirin


[...]

« Ebbene, sono qui per rivelarvi che il vostro desiderio di rivalsa potrà presto esaudirsi! La schermaglia con il pirata non è stata inutile, poiché Lirin è stata in grado di recuperare da quest'ultimo un artefatto capace di guidare questa nave in qualsiasi buco fetido si nasconda l'infame nano! Esattamente! È a lei che si deve merito per questa impresa, lei che meglio di me è riuscita a sostenere il peso degli scontri e del viaggio - come la realtà stessa ci dimostra - lei che più di molti altri si è distinta nel corso della feroce battaglia degli scorsi giorni. Quindi, signor Cleomenes, se chiede a me chi ritengo sia più adatto a guidarci in questa impresa con successo, io voto per lei. Sono certo che sotto la sua guida sarà un eccellente capitano per questa spedizione. »

Se quelle parole potevano aver colto diversi membri della ciurma come un fulmine a ciel sereno, era invece certo che la più stupita fra tutti fosse proprio la diretta interessata. Per poco non le cadde a terra l'artefatto oltre che la mascella.

« Il signor Vaalirunah ed il signor Hoomer hanno espresso il loro voto. Mi fido del loro giudizio, e spero sia ben riposto. Non posso non menzionare il coraggio che il signor Ged ha mostrato, salvando molti di noi dal bombardamento - pagando con il suo stesso sangue questo sacrificio. Io voto per la signorina Lirin. E poichè il sacerdote è un baluardo irreprensibile per noi tutti, da questo momento è il vicecapitano della Orgoglio. »

E non solo Cleomenes l'aveva appoggiata, ma persino tanti altri membri dell'equipaggio - che ora gridavano il suo nome assieme a quello del sacerdote. Le orecchie presero a fischiarle, e mentre cercava di fare ordine nella confusione che le aveva assalito la testa dovette appoggiarsi al corrimano per non rischiare uno scivolone. Che diavolo poteva essere passato per la testa di quella vecchia lucertola? Fare di lei il capitano della nave? Non sapeva neppure da che parte iniziare! In una situazione così delicata poi, quando la ciurma aveva appena subito gravi perdite e le conseguenze di un tradimento quasi fatale... sarebbe toccato a lei mettere assieme i cocci e portare tutti a largo?

« Ordini, capitano? »

Il nocchiero la incalzò costringendola ad alzare lo sguardo. Per un attimo temette il rischio di metterlo al corrente del suo stato d'animo, forse la cosa peggiore che poteva fare come nuovo capitano della Orgoglio, ma Val si frappose immediatamente fra di loro e le si fece vicino. Le poggiò una mano sulla spalla, e mentre stava per superarla le sussurrò poche ma semplici parole.

« Ho fiducia in te. »

In qualche modo furono sufficienti a destarla dal torpore.
Strinse i pugni e si distaccò dal bordo del ponte, facendo qualche passo in direzione di Cleomenes.

« Io... »
cominciò ancora in parte titubante, ma acquistò ben presto convinzione
« ...ritengo sia saggio pensare alle riparazioni prima di lanciarci all'inseguimento. »
la ragazza scoccò un'occhiata nervosa al resto dell'equipaggio per verificarne la reazione
« La nave non mi sembra in buono stato, e come dice il sacerdote se dovessimo essere attaccati durante la tratta rischieremmo l'osso del collo. Anche se le possibilità sono poche abbiamo già perso molti uomini sulla spiaggia, le nostre fila sono sguarnite e non riuscirebbero a far fronte ad un'emergenza in tempi brevi. Da qualsiasi parte Urrka sia diretto non potrà comunque sfuggirci facendo leva sul tempo soltanto. Abbiamo modo di rintracciarlo ovunque si rechi, fosse anche alla fine del mondo. »

Non era sicura che fosse la decisione giusta, ma era quella che le sembrava più ragionevole considerando le circostanze. Forse un po' di lavoro aggiuntivo non sarebbe piaciuto agli uomini assetati di vendetta, ma a che poteva servire salpare immediatamente se poi rischiavano tutti di colare a picco alla prima difficoltà? Era suo compito ora alzare lo sguardo e scrutare un poco più in là di tutti gli altri. Per fortuna non ci furono problemi: dopo qualche brusio tutti si apprestarono ad eseguire quanto comandato. Lirin non fece troppo caso alla comparsa del mezz'orco e a quello che successe immediatamente dopo. Aveva troppi pensieri per la testa; ricostruzioni lampo di possibili scenari e relative soluzioni le sfrecciavano davanti in continuazione, e lei cercava di darci un senso nel disperato tentativo di farsi trovare in qualche modo pronta per le prove del futuro. Si chiedeva che cosa ci si aspettasse da un capitano, mentre si limitava a rispondere con un cenno positivo con la testa alla richiesta di reintegrazione di Belu-Maz. Probabilmente le risposte le sarebbero giunte da sole, con il tempo; sperava soltanto che lo facessero nel migliore dei modi.

« Signor Ged, signor Cleomenes, avrei bisogno di parlare con voi in privato appena i preparativi per la partenza sono ultimati. »

Mentre si avviava in direzione del timone, Lirin colse quelle parole al volo e stranamente non si sentì umiliata nel mancare dalla lista. Per una volta non sentiva il bisogno di considerazione, non da parte di Val: del resto gli aveva appena messo il ruolo di capitano nelle mani, e ora tutto ciò che le importava era assicurarsi di fare tutto al meglio, di essere sempre al posto giusto al momento giusto. Aveva nelle mani l'occasione di dimostrare definitivamente il proprio valore, e non intendeva sprecarla.



Vaalirunah ~ Starlight Shard
▌Stato fisico: ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ (danno da lacerazione al fianco; graffi e ferite superficiali sparse; lacerazioni sparse di entità complessiva pari ad un medio)
▌Stato mentale: ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ (danno alto da stordimento)
▌Energia residua: 100%

CS:
— 1 in Istinto
— 2 in Saggezza
— 1 in Intelligenza


Passive:
— Memoria fotografica
— Resistenza psionica
— Immunità al dolore psionico
— Percezione delle Illusioni
— Conoscenza geografica/culturale dell'Akeran
— Affinità naturale con le bestie
— Percezione di punti critici vitali (anti-immortale)



Note: Niente da segnalare, se non che è un post un po' frettoloso e me ne scuso. Purtroppo questi giorni sono oberato di cose da fare e chiedere proroga al primo turno è un crimine. In paricolar modo se si è solo chiaccherato un po' in confronto xD quindi insomma, recupererò i prossimi turni :8D:




 
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Wolfo
view post Posted on 15/12/2014, 10:00





A Nation of Thieves
the high seas


Z18bS


La furia della battaglia aveva lasciato le sue cicatrici. L'intera spiaggia era costeggiava da morte e dolore, e le famiglie delle vittime non facevano altro che chiedersi il perché di tutto questo.
Ged era lì, dolorante e ansioso di rincorrere il capitano Urrka e tutta la sua nave, per catturarlo e consegnarlo alla giustizia. Riusciva a sorreggersi in piedi malamente, ma in quel momento preferiva ignorare il dolore e concentrarei sul resto.
Cleomentes chiedeva il suo aiuto.

- Vi starete domandando cosa sia accaduto - perchè sia accaduto.
Non ho queste risposte; non sono ancora divenute certezze. Quel che posso dirvi, però, è tutto ciò che possiamo fare ora.
Ho giurato sul corpo del comandante Ortiz che avrei riportato quel cane di Urrka ed i suoi schifosi tirapiedi dinanzi al boia del Governatore, e non intendo mancare alla parola data.
Ma il comandante non sarà dei nostri, perchè sta ancora lottando per la propria vita come molti dei nostri fratelli e sorelle. Dobbiamo vendicarci di questo pugnale codardo che ci ha aggrediti alle spalle, ma non possiamo farlo senza una guida.

LA ORGOGLIO HA BISOGNO DI UN CAPITANO. -


Un nuovo capitano.
L'unico modo per riprendere a solcare il mare era quello di trovare un nuovo capitano, che avrebbe sostituto ilbpovero Ortiz, rimasto ferito dal mezz'orco, durante la violenta battaglia di qualche ora prima.
Il sacerdote si fidava di pochissime persone, e fu proprio una di quelle a prendere la parola per primo:

- Ebbene, sono qui per rivelarvi che il vostro desiderio di rivalsa potrà presto esaudirsi! La schermaglia con il pirata non è stata inutile, poiché Lirin è stata in grado di recuperare da quest'ultimo un artefatto capace di guidare questa nave in qualsiasi buco fetido si nasconda l'infame nano!
Esattamente! È a lei che si deve merito per questa impresa, lei che meglio di me è riuscita a sostenere il peso degli scontri e del viaggio - come la realtà stessa ci dimostra - lei che più di molti altri si è distinta nel corso della feroce battaglia degli scorsi giorni. Quindi, signor Cleomenes, se chiede a me chi ritengo sia più adatto a guidarci in questa impresa con successo, io voto per lei. Sono certo che sotto la sua guida sarà un eccellente capitano per questa spedizione. -


Si fidava di Val, si fidava molto. Ma Lirin capitano? Sarebbe stato pericoloso, qualcuno avrebbe potuto tradite la sua autorità, o peggio.
Per quanto quella giovane fosse coraggiosa e abile, Ged temeva per la sua incolumità.

- Lirin è forte, amico mio... - disse rivolgendosi a Val - ...ma tu non eri qui quando è successo. -

- La furia di Urrka si è abbattuta su di noi, e solamente in pochi sono sopravvissuti. Il ruolo di "capitano" è tanto ambito quanto pericoloso.
Per questo chiedo a te, e a tutti voi, di lasciarmi il comando. -


Una breve pausa, poi continuò.

- Io, Ged, guiderò la Orgoglio. Troveremo Urrka e lo consegneremo alla giustizia. Ma questo viaggio, non lo farò da solo.. se scegliete me, guideremo la nave a modo mio.
Lirin, Vaalirunah e Cleomenes comanderanno assieme a me questa spedizione.

Solamente loro godono della mia fiducia; scegliere me come capitano, vorrà dire scegliere loro come ufficiali. -


Cleomentes rifletté per qualche minuto, sotto gli sguardi attenti dell'equipaggio.

- Io voto per la signorina Lirin. E poichè il sacerdote è un baluardo irreprensibile per noi tutti, da questo momento è il vicecapitano della Orgoglio.
Ordini, capitano? -


Così fu deciso, e Lirin divenne il capitano. Per sua fortuna, Ged fu promosso ufficiale dell'equipaggio, e avrebbe potuto proteggere Lirin dai pericoli del viaggio. Assieme a Val, avrebbero ritrovato il capitano Urrka, e lo avrebbero sconfitto.
Tuttavia, prima di partire decidettero di riparare la Orgoglio, per evitare brutte sorprese durante la spedizione.
Il sacerdote si stupì all'improvviso, bel vedere una vecchia conoscenza attraversare il ponte della nave.

- Permesso di salire a bordo...? -

Ged rimase stupefatto e, dopo qualche istante, sorrise. Si voltò verso la folla e, rivolgendosi più che altro a Cleomenes, chiese loro di fidarsi, e di permettere al mezz'orco di salire a bordo. Quest'ultimo era un forte guerriero, abile e capace, e conosceva Urrka. Un alleato prezioso, che avrebbe permesso a Ged e al suo equipaggio di sopravvivere alla difficile impresa che stavano per compiere.
Dopo essersi confrontato brevemente con il nocchiere e Val, il sacerdote si limitò ad avvicinarsi a Belu-maz e, poggiando una mano sulla sua spalla, lo liberò da suoi dolori.

- Così sia. - disse - Farai parte di questa spedizione, ma dovrai starmi vicino, e accettare le decisioni dei tuoi superiori. -
- Potremmo aver bisogno della tua forza, Belu-Maz. -

Non disse più nulla, fiero delle decisioni che erano state prese. Si ritirò negli alloggi per riposare, in attesa di un nuovo inizio.
Di un nuovo viaggio.


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

Stato fisico: danni critici al corpo (taglio di entità media al braccio destro / taglio di entità media al fianco sinistro / danni alti su tutto il corpo a seguito del contraccolpo);
Stato psicologico: indenne;
Energia: 80%;

CS: 3 (1 istinto / 2 astuzia);

Equipaggiamento: Lancia, armatura naturale;
Oggetti utilizzati: -

Note: Sorry per il "piccolo" ritardo ^^"


- - - - - - - - - -


Passive:

- Ged ha ereditato dalla prestigiosa razza dei draghi un intelletto sorprendentemente acuto, che gli permette di ricordare anche i più infimi dettagli del suo passato.

- Nel caso in cui Ged si dovesse trovare innanzi ad una illusione, indipendentemente dalla natura di quest'ultima, sarebbe sempre in grado di discernerla come tale, pur non dissolvendola né distruggendola. Non si lascerà ingannare dalle più banali illusioni, riuscendo a distinguerle sempre per ciò che sono.

- Il sacerdote vanta di una normale difesa psionica passiva.

- Il sacerdote vanta di un auspex ad area passivo.

- Qualsiasi difesa ad area richiamata da Ged - che sia magica, psionica o fisica - vanterà di un potere difensivo pari al consumo speso.

- Qualsiasi tecnica di cura vanterà di un potere difensivo pari al consumo speso.


Attive:

Il potere di Ged non si limita al mero combattimento, bensì si estende anche nel campo della medicina. Gli anni di vagabondaggio gli hanno permesso di apprendere le nozioni mediche basilari, che il sacerdote ha sapientemente imparato a esercitare assieme ai suoi poteri.
Il pastore, tramite questa tecnica di natura magica, sarà in grado di curare la maggior parte delle ferite del corpo di un singolo individuo; tramite l'imposizione delle mani o semplicemente desiderandolo, Ged potrà risanare nella loro totalità lesioni di livello medio o alto, con un consumo energetico pari alla potenza stessa della tecnica.
In termini di gioco, tutte le tecniche di cura del pastore non saranno soggette ad alcun malus.
[ pergamena iniziale ~ guarire / 2 abilità personali ] [alto]

 
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view post Posted on 24/12/2014, 17:21




( Oceano Zar, Orgoglio )
pov - Ged

Il nocchiero aprì lo sportello sporco di una lanterna, accendendola con un lungo fiammifero. La fiammella impiegò qualche istante a prendere vita, tremando insicura alla corrente d'aria che filtrava attraverso la porta di legno aperta alle sue spalle. Ondeggiando alla ricerca di ossigeno e danzando con il rollìo della caracca, la luce trovò finalmente forza, illuminando perfettamente il vecchio alloggio di Barthèz Cristiano Silva.

« Prego, signore: da questa parte. »

Cleomenes appariva più vecchio, stanco. Nonostante avesse da poco raggiunto i cinquant'anni ed avesse trascorso una vita molto energica e piena di movimento, i suoi gesti ora sembravano quasi legnosi - costretti. Le vicende che avevano travolto la Orgoglio avevano riscosso un pesante tributo sul vecchio pirata, scuotendo la sua lealtà e la sua moralità sin nelle fondamenta. Si era sempre considerato un uomo giusto, nonostante la gioventù trascorsa in scorribande ed arrembaggi ai mercantili della costa occidentale. Le sue mani tradivano più rughe di quanto non gli piacesse ammettere, e persino la forza non era più quella di un tempo. Aveva guadagnato saggezza ed esperienza a caro prezzo - quello che pagano tutti coloro che hanno la fortuna di raggiungere la sua età; sentiva che, in condizioni normali, avrebbe potuto vivere ancora a lungo... Ma la spedizione nella quale si era imbarcato non prometteva alcun settantesimo compleanno.
Il navigatore si passò la mano destra tra i capelli grigi, accarezzando la zazzera rada sulle tempie; una leggera smorfia di dolore gli suggerì di evitare quel gesto abituale: la ferita che portava al fianco, benchè medicata, era ancora molto fresca e dolorosa. Nascondendo la propria sofferenza, Cleomenes mostrò a Ged - il nuovo primo ufficiale della Orgoglio - la camera che era divenuta sua di diritto. Barthèz non era mai stato il vicecomandante della nave - posizione ricoperta da Cleomenes -, ma poichè quest'ultimo aveva ceduto le redini del comando dinanzi all'adunata dell'equipaggio, non poteva rivendicare alcunchè di quel che si trovava in quella stanza. Era costume dei marinai che tutti i beni di cui era proprietario un ufficiale passassero all'ufficiale successivo purchè il primo non lasciasse testamento: il quartiermastro della caracca aveva probabilmente immaginato di vivere ancora a lungo, poichè non aveva lasciato alcun documento dietro di sè. Quel che si trovava in quella stanza, quindi, apparteneva ora a Ged.
Lo sguardo del sacerdote poteva vagliare una branda piuttosto spartana - non dissimile a quella che aveva abitato sino alla sera prima. C'era poi una piccola scrivania personale, una latrina privata e numerosi libri che, prima dell'esplosione di Urrka, dovevano essere riposti sullo scaffale sopra il tavolo e che ora giacevano sparsi disordinatamente a terra.
« Ora che siete il vicecomandante della Orgoglio, dovrete avere la fermezza di decidere per tutti, aiutando il nuovo capitano nelle scelte più difficili e considerare sempre la salvezza del vostro equipaggio come la priorità più assoluta. »
Il volto di Cleomenes pareva oscurato da scuri spettri danzanti alla luce della lanterna, mascherandogli il viso come una pittura da guerra tribale. Il tono della sua voce, solitamente così esperto e determinato, ora suonava estremamente serio.
« Per questo è mio dovere informarla che, dopo essere corso sulla nave dopo il sabotaggio di Urrka, ho cercato il signor Barthèz; l'ho trovato rannicchiato nella cambusa degli ufficiali, e l'ho ucciso. »
Nessuna ragione - nessuna spiegazione per il suo gesto. Neppure una narrazione più edulcorata della realtà: solo la verità nuda e cruda.
Cleomenes era un assassino.

( Oceano Zar, Orgoglio )
pov - Vaalirunah, Lirin

Il sole era ormai calato ad occidente, ma la luce diurna pareva ancora restìa ad abbandonare il cielo - tinto ora di rosso e viola lungo l'orizzonte. La tempesta che si poteva intravedere da Nuronat pareva molto più lontana del previsto, e nonostante il vento fosse piuttosto frizzante e rumoroso del solito, non c'era ancora alcuna nuvola sopra le loro teste.
La Orgoglio procedeva spedita lungo la rotta indicata da Lirin, il nuovo capitano della caracca. I marinai avevano invocato a lungo il nome del nuovo comandante, esultando e rendendo l'entusiasmo quasi contagioso; le procedure di riparazione e partenza erano trascorse rapidamente nonostante molti feriti fossero rimasti sull'isola e la Orgoglio fosse, di fatto, mancante di numerosi uomini. Pur non essendo al cento per cento, l'efficienza della nave garantiva sicurezza sufficiente da rinsaldare il morale dell'equipaggio e allontanare gli spettri del dubbio e della collera verso la Garmurath.

Lirin era al timone. Cleomenes l'aveva assistita per diverse ore nei tratti più impervi, segnalandole come si chiamassero le vele e gli alberi nonchè insegnandole a gestire le onde. Il nocchiero aveva guidato la nave per la maggior parte del tempo, ma poi aveva deciso di lasciare la grande ruota di legno laccato in bronzo nelle giovanissime mani della ragazza dell'Akeran. Nonostante fosse un compito molto pericoloso per una novellina della navigazione - e Cleomenes non fosse neppure vicino ad insegnarle un millesimo di quel che lui aveva appreso in cinquant'anni di mare -, quel tratto era abbastanza tranquillo e sgombro da lasciarle tranquillamente il comando mentre lui mostrava a Ged i suoi nuovi alloggi. "Sarà eccellente per il morale, capitano: vedervi al timone darà nuova linfa all'equipaggio", così la aveva rassicurata.
Sempre sotto l'occhio vigile di Vaalirunah, Lirin si comportava egregiamente; qualcuno le aveva persino promesso una vera e propria divisa da capitano, ma evidentemente c'erano stati incarichi più importanti a cui far fronte, poichè quel marinaio non si era più visto sul castello di comando.

« Le mani della ragazza sembrano consacrate al Dio Abissale. »

Una voce improvvisa spuntò alle spalle dell'uomo-lucertola e della ragazza: il tono era tranquillo, caldo e giovane, appartenente ad una figura rannicchiata sulla paratia di poppa come un falco in attesa della preda. Le grandi lanterne, accese e fiammeggianti, illuminavano i lati di un volto magro e femminile, a malapena visibile attraverso le falde di un grezzo cappuccio di canapa marrone. La donna - una ragazza forse di qualche anno più vecchia della stessa Lirin - era vestita con sottili abiti di cuoio impreziositi da piccole perle e denti di squalo mako; tatuaggi blu tribali le costellavano il corpo - ed anche il volto era attraversato da una spessa riga del color del cielo notturno. Lunghe penne rosse spuntavano da dietro il cappuccio e dalla cintura, come cimeli di una grande aquila o piume di una fenice nata dal grande vulcano di Nuronat.
La ragazza si muoveva con circospezione, ma era apparentemente disarmata; i suoi gesti erano lenti, misurati, come se non fosse avvezza al legno della nave - o a trovarsi su una nave.

« Si tratta dell'ennesimo segno: Voljund vi predilige, ma non vuole che venga profanata la lacrima custodita nella tana del Kraken. »
La misteriosa ragazza fissò il proprio sguardo - magnetico e magico - su Vaalirunah, come a volergli riferire un importantissimo messaggio.
« Devi impedire che Xari Drenthe la conquisti, figlio dei Maegon. Devi! »

( Oceano Zar, Orgoglio )
pov - Floki Noctis

Si dice che un pirata non dorma mai con gli occhi completamente chiusi; nel caso di Floki, la notte era semplicemente il suo alleato più prezioso.
L'assassino non aveva compiuto molto, quel giorno; dopo la votazione - che lo aveva visto semplice spettatore passivo, e furbo - erano cominciati i lavori sulla nave, e nessuno si era minimamente permesso di dare ordini al famigerato sicario di Dorhamat. Le sue occhiate avevano mosso più di un uomo a completare alacremente i propri doveri, fungendo suo malgrado da nostromo della Orgoglio. La sua situazione era delicata: si era apertamente schierato contro Vaalirunah (benchè nessuno a bordo ne fosse al corrente), ed ora la figlia dell'uomo-lucertola era stata nominata capitano. C'erano affari molto più urgenti tra le mani dei due, ma questo non significava che, prima o poi, avrebbero deciso di mettere in tavola tutte le carte e chiedere il conto delle sue azioni.
Dopo cena, l'assassino si era ritirato nel suo abituale alloggio - l'alcova che aveva diviso con Olivia. L'odore della donna aleggiava ancora nella branda, nonostante avessero consumato il loro amore già tre giorni prima e lei fosse ora, presumibilmente, a bordo della Garmurath. Floki non poteva far altro che aspettare: le condizioni non erano favorevoli per azioni che non fossero ben ponderate, e lo status quo pendeva leggermente a suo sfavore. Aveva deciso di scommettere sul piano di Drenthe, ma questa ingegnosa, oscura trama tardava ancora a dipanarsi alla luce del sole. Poteva solo sperare che l'eccentrico pirata fosse astuto come sembrava.

« Floki. »
La voce che lo chiamò proveniva da oltre la porta, abbastanza sommessa da apparire poco più che un bisbiglio per le sue sole orecchie ma sufficientemente distinguibile da capire a chi appartenesse. Liam aveva la schiena appoggiata all'uscio, le mani incrociate sul petto. Il mezzo-pirata era un uomo pieno di difetti, estremamente superstizioso ed avventato, ma aveva un certo carisma su molti uomini dell'equipaggio e vantava abbastanza esperienza da servire come ufficiale - seppur di basso rango - su qualsiasi nave del Sultanato. La vita di Dorhamat l'aveva travolto da ragazzino e da allora non se ne era più andato: il gioco d'azzardo, le losche trame con il contrabbando ed il gioco d'azzardo lo avevano tenuto legato al famigerato arcipelago come un piccolo, tenace paguro al suo guscio. I suoi interessi e la sua avidità regnavano in cima alla sua personalissima lista delle priorità, e non aveva intenzione di morire alla ricerca di un nano pazzo senza alcun pagamento.
« Probabilmente sai più di noi su questa storia, sulla meta che ci attende e su quale sia ciò a cui Urrka miri davvero. »
C'era una nuova traccia di umiltà - di impellenza - nella sua voce. Forse ora stava attribuendo la giusta deferenza all'assassino... o forse no.
« Alcuni di noi non sono proprio contenti del nome che è stato scelto per governare questa nave, e molti altri cominceranno a pensarla così dopo l'iniziale entusiasmo - dopo aver realizzato che non ci attende alcuna paga, nè gloria. »
Tacque per qualche istante, parlando sempre al vuoto oltre la porta di legno.
« Una persona in particolare è particolarmente scontenta; potrebbe presto giungere il momento di riconsiderare le gerarchie. »


QM POINT ::
Rieccoci qua, in pieno periodo natalizio. Innazitutto mi scuso formalmente per questo ritardo: ho sottovalutato il tempo che la sessione invernale mi avrebbe rubato, sommato poi da stanchezza e da altri impegni che mi han tenuto lontano dal pc e, onestamente, privato della voglia di scrivere.
Ognuno di voi si trova di fronte situazioni differenti, alle quali dovrete rispondere direttamente in quest nel modo che preferite. Potete chiedere ulteriori informazioni in Confronto ed eventualmente sfruttare i vostri CS.
Poichè siamo in periodo festivo, ognuno deve preoccuparsi di famiglia e capodanno, pongo la scadenza non tassativa entro il 31/12. Potete ovviamente chiedere proroghe. Avete quindi 7+ giorni per postare. Se in Confronto non riceverò notifica di proroga entro il 31, la scadenza diverrà tassativa. Buone feste a voi ed alle vostre famiglie!
 
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view post Posted on 31/12/2014, 14:36
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Ponte della Orgoglio
PoV: Vaalirunah



Il peso delle fatiche sostenute cominciava a farsi sentire sulle ossa del mezzodrago.
Le ferite mal rimarginate, lo sforzo mentale che gli era occorso per difendersi dal sicario e per focalizzare la propria attenzione durante il viaggio nei ricordi di Xari, dubbi e pensieri che si aggrovigliavano impedendogli di ragionare nitidamente e farsi un'idea chiara su come fosse giusto procedere: era tutto un insieme di cose che accumulate l'una sopra all'altra lo avevano stremato. Si guardava tuttavia bene dal farlo notare a chi ne incrociava occasionalmente lo sguardo o scambiava due parole con lui fra un lavoro e l'altro sulla nave. Sentiva che non poteva permettersi ne di farsi vedere indebolito, ne di prendersi un attimo di riposo. Non finché Floki fosse rimasto in circolazione. Non finché quella storia non si fosse definitivamente conclusa. E per fortuna non si poteva dire che fossero in molti sulla Orgoglio a saper decifrare adeguatamente le espressioni facciali di un rettile umanoide.

Si appoggiò con un sospiro alla paratia del ponte di comando, osservando la propria protetta impegnata a guidare la nave, le mani ben salde sul timone e gli occhi perennemente focalizzati sull'orizzonte morente. Bagnata di quella luce sottile e animata da un nuovo proposito gli sembrava più bella del solito, come si trovasse incastrata nel tassello giusto di quel gigantesco mosaico colorato che era la vita terrena. Forse, tempo permettendo, sarebbe davvero potuta diventare un'abile capitano. Era una delle ragioni per le quali l'aveva scelta come guida della nave. Seppur fosse vero che non si sentiva in grado in prima persona di prendere un incarico del genere, non in quei momenti che gli richiedevano riflessione e riposo - senza considerare che di certo non aveva più esperienza di lei nel comandare un veliero - non si trattava dell'unica motivazione che l'aveva spinto a votare per Lirin. Del resto, fosse stato per quello avrebbe pur sempre potuto proporre Ged per il ruolo: si fidava del mezzodrago. La realtà era che durante la traversata era riuscita a sorprenderlo positivamente, e quella gli era sembrata l'occasione perfetta per metterla alla prova, darle modo di forgiarsi attraverso l'esperienza. L'equipaggio l'aveva accolta meglio del previsto, e Cleomenes si sarebbe assicurato che niente fosse andato storto per quel viaggio. Per il momento, si poteva dire che tutto filasse liscio come l'olio.

« Le mani della ragazza sembrano consacrate al Dio Abissale. »

Una nuova voce raccolse lo sguardo di entrambi, benché il Capitano della Orgoglio tornò quasi subito a fissare la distesa oceanica, forse troppo preoccupata di dover gestire a dovere il colosso di legno in acque tutto sommato tranquille. Vaalirunah, al contrario, osservò con molta attenzione l'esile figura appollaiata sul pontile a qualche braccio di distanza da lui. Ascolto con ancora più attenzione le sue successive parole.

« Si tratta dell'ennesimo segno: Voljund vi predilige, ma non vuole che venga profanata la lacrima custodita nella tana del Kraken. Devi impedire che Xari Drenthe la conquisti, figlio dei Maegon. Devi! »

Tante domande si misero in coda sulla punta della sua lingua. Poteva chiederle chi fosse, come facesse a sapere il vero nome del corsaro e le ignobili origini del vascello di carne e scaglie di cui Val non andava per niente fiero, ma con la mente ottenebrata dalla stanchezza e irritata da quel crescente senso di ansia - attesa per qualcosa di ancora ignoto - gli venne più spontaneo replicare in altra maniera.

« Non so ancora cosa devo fare.
Troppo poco mi è dato sapere su Xari e sui veri propositi che ne dettano le azioni.
»
socchiuse per un attimo gli occhi - poi trafisse le iridi della giovane con il proprio sguardo
« Ma forse lei sa qualcosa che io non so, signorina...? »



Vaalirunah ~ Starlight Shard
▌Stato fisico: ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ (danno da lacerazione al fianco; graffi e ferite superficiali sparse; lacerazioni sparse di entità complessiva pari ad un medio)
▌Stato mentale: ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ (danno alto da stordimento)
▌Energia residua: 100%

CS:
— 1 in Istinto
— 2 in Saggezza
— 1 in Intelligenza


Passive:
— Memoria fotografica
— Resistenza psionica
— Immunità al dolore psionico
— Percezione delle Illusioni
— Conoscenza geografica/culturale dell'Akeran
— Affinità naturale con le bestie
— Percezione di punti critici vitali (anti-immortale)



Note: Ce l'ho fatta! :v:




 
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.Azazel
view post Posted on 1/1/2015, 02:40




A Nation of Thieves
the high seas, Atto II
___ _ ___


~


Immerso nella penombra e leggermente rilassato dal profumo di Olivia che aleggiava tutt'ora nella branda, Floki rifletteva. Amava giocare di risposta, attendeva prima di agire, studiava le mosse degli altri e poi si regolava di conseguenza. Era il proprio modus operandi, insito nella sua natura di assassino e tagliagole, tipico di un predatore che prima di avventarsi sulla preda ne studia i movimenti e cerca di non farla allarmare per risultare invisibile o quantomeno innocuo.
Ma stava utilizzando la strategia giusta?
Per un attimo gli venne in mente di reclamare il posto da capitano ma ben presto etichettò tale pensiero come sciocco e dettato dalla noia che dominava l'Orgoglio. Rivalutò le sue carte, rigirandosi una moneta d'oro fra le dita per poi lanciarla in aria e riprenderla al volo - ripeté questo movimento più volte, con fare meccanico, come se fosse di supporto alla concentrazione e al ragionamento in corso. L'ultimo consiglio di Xari riguardava il fatto di partire all'inseguimento della Garmurath e, momentaneamente, tutto stava filando liscio come l'olio, nonostante ci fosse al timone una donna contro la quale aveva recato offesa, - sia a Taanach che a Dorhamat la cavalleria era morta da tempo, mica per altro -.
Lirin e il lucertolone stavano facendo il suo gioco, seguire la nave dei nani era il suo primario obbiettivo, lanciò la moneta e la riprese, socchiuse gli occhi, nella vana speranza di riaprirli udendo le urla e il fragore della battaglia tra l'Orgoglio e la Garmurath.
L'unica cosa che percepì fu un sussurro nell'oscurità.

« Floki. »
La voce era un flebile bisbiglio ma comprese subito di chi fosse: Liam. Soggetto che sin da subito non gli stava particolarmente a cuore, tutt'altro, gli avrebbe volentieri passato la lama del coltello lungo la gola. Rimase disteso sulla branda e smise di giochicchiare con la moneta, facendo capire all'altro che era in ascolto.

« Probabilmente sai più di noi su questa storia, sulla meta che ci attende e su quale sia ciò a cui Urrka miri davvero. Alcuni di noi non sono proprio contenti del nome che è stato scelto per governare questa nave, e molti altri cominceranno a pensarla così dopo l'iniziale entusiasmo - dopo aver realizzato che non ci attende alcuna paga, nè gloria. »
Già, forse per voi.
Trapelò un sorrisetto beffardo sul volto dell'assassino.
Sembrava alla ricerca di aiuto, di alleati. Manifestava chiaramente la propria disapprovazione sull'elezione del nuovo capitano e sulla rotta che stavano percorrendo.
Se il povero Liam sapesse a cosa stava puntando Floki, in combutta con Drenthe, avrebbe certamente fatto carte false per entrare nel giro e spartirsi un bottino che, molto probabilmente, l'avrebbe sistemato a vita.

« Una persona in particolare è particolarmente scontenta; potrebbe presto giungere il momento di riconsiderare le gerarchie. »
Se l'aspettava, prima o poi la rogna dell'ammutinamento doveva presentarsi e iniziare a serpeggiare tra alcuni membri dell'equipaggio e la cosa non gli andava a genio per nulla. Dovevano continuare a seguire la Garmurath e avrebbe fatto di tutto per far sì che continuassero a percorrere tale strada.

« Le tue parole convolano a nozze coi miei pensieri. »
Esordì serafico Floki.
Falso, falsissimo ma incredibilmente veritiero nel tono e nelle parole impiegate, voleva fare breccia nella fiducia di Liam, ambiva a conoscere il nome, o i nomi, di tutti coloro a cui non andava bene l'intera faccenda e che apparivano desiderosi di recarsi altrove, abbandonando definitivamente la scia della Garmurath.
Non avrebbe permesso intoppi o rallentamenti ulteriori, ancor meno se scaturiti da fattori interni che poteva gestire, o semplicemente debellare.

« Leggo l'insoddisfazione nei volti di molti nonostante l'effimero e passeggero entusiasmo. Ma dimmi, Liam, chi è questa persona con la quale condivido tale malumore e disapprovazione nei confronti degli ultimi sviluppi che ci hanno coinvolto? »
Gli serviva quel nome.
E al volto a cui corrispondeva quel nome serviva una freccia conficcata nel collo.

Floki Noctis
lo Spettro

CS 8 ~ Agilità 1 - Destrezza 3 - Intelligenza 4

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 100%
Status Fisico: Danno medio sotto forma di lacerazione (braccio sx).
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Spada d'acciaio__ Riposta.
Pugnale__ Riposto.
Opale dell'Erynbaran__ Riposto. []
Veleno Necrotico (Miscela Necrotica)__ Inutilizzato.
Veleno Logorante (Miscela Logorante)__ Inutilizzato.
Liquido del Camaleonte (Gemma della Trasformazione)__ Inutilizzata.


Abilità in uso

filius umbra__Impossibile da individuare attraverso i suoni o gli odori.
Nessuna vibrazione prodotta e non produrrà tracce sul terreno.
Annullamento completo dell'aura.
{Passiva Lvl.1, 2 e 3 Talento Assassino}

ante gradum__Non sarà possibile per gli altri personaggi intuire che cosa stia macchinando.
Si confonderanno le sue bugie con la verità e viceversa.
+ 2CS al campo "Intelligenza" ogniqualvolta il nemico usa una tecnica magica.
{Razziale Ombra "Allineamento Imperscrutabile" + Pergamena Discendenza Arcana - Mago}

spettro di Isla Sorta__ Il corpo di Floki è avvolto da un'aura smeraldina quasi invisibile o percettibile solamente dagli spiriti eterei. Segno inconfondibile del potere di Isla Sorta.
{Passiva di Immortalità}

aranae__Capacità di camminare ovunque, dalle pareti e ai soffitti
all'acqua, persino usando l'aria come appoggio.
{Pergamena Sostegno - Ladro}

oculi noctem__Le tenebre non ostacolano la sua vista, né il fumo o la nebbia.
{Pergamena Scrutare nelle Tenebre - Mentalista}

cerebrum inviolabilem__Difesa psionica passiva.
{Pergamena Mente Impenetrabile - Mentalista}

una cosa sola__Indistruttibilità, munizioni infinite dell'Opale.
{Passiva Artefatto}

l'infallibilità dell'Opale__+2 CS in Destrezza fino alla fine del turno ogniqualvolta si utilizzi una tecnica dell'Opale.
{Passiva Artefatto}


Attive Utilizzate

///


Note: penso sia tutto chiaro, comunque sia cerco di acquisire il nome della persona a cui Liam fa riferimento a proposito dello sconforto di cui parla e che colpisce alcuni membri dell'equipaggio. Floki, eterno bugiardo e falso come pochi, finge di essere uno di coloro che cavalca l'onda dell'insoddisfazione solo per farsi "buono" Liam e acquisire tutte le informazioni in suo possesso. L'unico obbiettivo di Floki è quello di segurie la Garmurath e chiunque cerchi di distogliere lui o il resto dell'equipaggio dalla meta sopracitata va tolto di mezzo.



 
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Drag.
view post Posted on 6/1/2015, 20:18




( Oceano Zar, Garmurath )
pov - Urrka, Olivia Herrera

« Non ti puoi fidare. »
La figlia adottiva del corsaro camminava senza pace nella cabina del capitano, aggirando con femminile grazia il mobilio elegante ed i trofei conquistati in decenni di brigantaggio. Urrka aveva una sfrenata passione per tutto ciò che gli ricordava il glorioso passato del suo popolo, ed era curioso come invece aborrisse il presente della razza nanica: uomo di granitici principi ed inflessibile risolutezza, Urrka aveva ripudiato il nuovo governo instauratosi dopo la Riunificazione con un semplice "siete come gli schiavisti". Un tempo, l'anziano nano aveva avuto un clan - una famiglia, dei figli di sangue, nipoti e pronipoti. Ricordarlo era una ferita sempre aperta, un dardo nel cuore che curvava la ragnatela di rughe sul suo volto solitamente inespressivo e lo rendeva una belva inarrestabile. Da allora, Urrka ragionava solo per se stesso e coloro che costituivano la sua nuova famiglia allargata: l'equipaggio della Garmurath e la spavalda Olivia.
« Probabilmente è una trappola; ci sta consegnando alla Cobalto. »
Urrka si prese una manciata di secondi prima di rispondere; caricò la lunga pipa d'avorio nero con del fine tabacco, procedendo con gesti misurati nell'abituale rituale che precedeva l'accensione con un sottile fiammifero sulfureo. Gli occhi grigi del nano osservavano gli arabeschi del pesante tappeto sotto i suoi stivali senza neppure vederli davvero. Erano concentrati sull'analisi della situazione, come se stesse ricostruendo un enorme mosaico andato in frantumi da lungo tempo.
« Nessuna nave ci segue. », disse infine senza tuttavia incrociare lo sguardo della ladra di Dorhamat. « Davanti a noi c'è soltanto l'oceano inesplorato. »
Nessuno poteva esser sopravvissuto sia a Belu-Maz - in missione suicida - sia al cannoneggiamento della Garmurath. Forse la Orgoglio era ancora in grado di prendere il mare, ma le acque pericolose che stavano solcando non sarebbero state attraversate da ufficiali inesperti: morti Cleomenes ed Ortiz, non esisteva uomo che potesse mettersi sulle loro tracce (ammesso che esistesse un modo per farlo).
L'unico uomo che poteva nuocergli - e navigare persino una zattera all'inseguimento di un galeone - era ai ferri nel ventre della sua fregata.
Urrka non voleva sottovalutare Xari Drenthe: conosceva la sua fame e la sua imprevedibilità. Tre volte si erano già scontrati e per tre volte l'esito era stato incerto. Drenthe era un pirata enigmatico ed una pedina pericolosa per l'oscurità dei suoi intenti. Probabilmente aveva dei compagni a bordo della Orgoglio, ma i suoi piani erano saltati in aria quando Olivia lo aveva ascoltato davanti a quella capanna; senza contare che, verosimilmente, i suoi alleati erano morti con Cleomenes. Xari aveva ormai poche carte da giocare, e tutte vertevano sulla veridicità di ciò che affermava.
Pirate's Bay era il tesoro dei tesori alla fine del mondo.
Cosa avrebbero potuto fare con i poteri del Kraken? Se l'isola esisteva davvero ed il suo ventre prezioso aspettava soltanto di essere conquistato, Urrka si sarebe impadronito di un potere immenso. Il corsaro aveva sposato malvolentieri la causa del Governatore di Dorhamat per pura convenienza - perchè percepiva il cambiamento dei tempi -, ma con le armi di de Graaf...
« La verità è che non abbiamo alcuna scelta, figlia mia. », concluse, sospirando. Olivia alzò le sopracciglia sorpresa, scrutando il volto del vecchio padre adottivo. Non si era mai resa conto di quanto quel corsaro fosse avanti con gli anni, di quanto la sua vita temeraria pesasse sulle sue larghe spalle. Urrka faceva del suo meglio per non darlo a vedere - la sua autorità era assoluta, sia sulla nave che tra i grandi pirati dell'arcipelago -, ma Olivia poteva capirlo: sempre più spesso, qualcosa di nuovo spuntava nel tono fermo e nella mente glaciale del nano. Consapevolezza.
Sta arrivando a patti con una verità molto scomoda, comprese.
« Di che parli? »
« Non importa quante menzogne ci raccontiamo, non importa di quante storie ci convinciamo di essere parte...
Siamo soltanto furfanti che aspettano il cappio.
»
« Cosa significa? »
« Che dopo cinquant'anni di mare, io - e Cleomenes, suppongo - sono l'unico che è diventato più stupido con l'età. »
Non esistono vecchi bucanieri - non esiste più un'età d'oro della pirateria.
Pirate's Bay avrebbe cambiato tutto. Doveva.

( Oceano Zar, Orgoglio )
pov - Vaalirunah, Lirin

« Vassandra. Mi chiamo Vassandra. Non dovrei essere qui. »
La ragazza parlava sempre con tono mistico e si muoveva con incredibile circospezione. Pareva evidente - quasi tenero - la sua totale inesperienza con il rollìo di una nave. Scesa dal suo trespolo in un angolo buio del castello di poppa, la giovane misteriosa tirò nervosamente il cappuccio di canapa sul volto, nascondendo i suoi lineamenti; la luce proiettata dalle grandi lanterne alle sue spalle gettava un'ombra scurissima su di essa, che dava loro le spalle. Per Vaalirunah, che le stava innanzi, sarebbe stato piuttosto complesso incrociarne lo sguardo.
« Non so per quale motivo Xari abbia architettato tutto questo - saziare la sua avidità, immagino.
Ma la maestra Shaqra ha ricevuto un avvertimento dal Dio Abissale che io ho deciso di non ignorare.
»

Vassandra allungò una mano, indicando con l'indice la schiena di Lirin; la giovane dell'Akeran, sapientemente, aveva deciso di non lasciarsi distrarre dall'insolita apparizione pur tendendo l'orecchio per capire ogni frase pronunciata.
« Sei una delle poche anime volenterose su questo battello, figlio dei Maegon; Voljund non è bugiardo: lui non s'interessa della genìa dei viventi che camminano al suo cospetto.
Il mare non è nè buono, nè cattivo: chiede soltanto rispetto. Credo che Shaqra abbia sottovalutato il pericolo che tutti noi corriamo se Xari si impadronisce della lacrima del Kraken... per questo sono qui. Per avvertirvi.
»

Il tono di Vassandra, che inizialmente era colmo di magia e misticismo, era divenuto urgente, impellente.
I suoi occhi blu, tuttavia, sono catturati da qualcosa che va oltre la spalla di Vaalirunah. Il tramonto cala ad occidente ed il sole allunga sull'acqua i suoi raggi arancioni, ma il colore vermiglio che improvvisamente il mare ha assunto non ha nulla a che vedere con il ruggente tramonto infuocato.
Gradualmente, l'azzuro sembra venir sciacquato via per un rosso sempre più intenso, quasi pulsante: una ragnatela di sinapsi torbide ed intermittenti pare correre lungo la superficie oceanica, tingendo il buio verso cui si dirigevano di colori infernali. Sulla nave calò il silenzio: molti marinai stavano osservando rapiti quell'inconcepibile miracolo, e l'unico suono ora udibile era il vento che accarezzava le vele e lo scricchiolare del legno e delle corde.

« Attenti a quello che desiderate. », sussurrò Vassandra, gli occhi sbarrati dinanzi a minuscole particelle rosse che sembravano levarsi verso il cielo, sbucando impalpabili dall'acqua scarlatta.
« Lui vede. »

( Oceano Zar, Orgoglio )
pov - Floki Noctis

Silenzio. Era difficile da immaginare, ma Floki poteva tranquillamente percepire il sorriso che era sbucato sulle labbra di Liam.
Il mezzo-pirata si riteneva un tipico pragmatico: vivere a bordo era quasi sempre un lancio di dadi con la morte; se doveva mettere la propria vita a repentaglio per una banda di ottusi idealisti, sarebbe andato nel Dortan per unirsi alla ribellione contro la Guardia Insonne. Liam voleva andar molto più in là della semplice sopravvivenza: lui voleva prosperare, godersi le bellezze dell'esistenza e, possibilmente, farlo sulle spalle di qualcun altro. Stava danzando sulle corde di un violino molto delicato, giocando una partita molto pericolosa: la sua vita era sempre stata un rischio di poco conto: mentire era soltanto una parte del mestiere. Poteva sopportare venir chiamato bugiardo - ciò che contava era uscirne vincitore, in un modo o nell'altro.
« Al tempo. »
Liam tamburellò con le dita callose sull'elsa della sciabola, mettendo ordine tra i suoi pensieri. Era visibilmente eccitato: non si aspettava una così completa partecipazione da parte del sicario. Quell'uomo era un completo enigma, una promessa letale per chiunque vi si fosse avvicinato troppo; ciononostante, Floki era anche la sua arma migliore: la sua chance di trasformare il vil ferro in nobile oro. Doveva rischiare.
« La nostra comunione d'intenti suggerisce pazienza, in attesa di tempi più propizi.
Posso soltanto dirti che... si tratta di un personaggio recentemente reclutato. »
Ammesso.
« Come detto, però, è ancora troppo presto per agire. Quando sarà giunto il momento, sarai dalla parte giusta. »

Non terminò mai il pensiero: i sussurri di Liam si tramutarono in silenzio attonito, come un manto di mutismo che aveva improvvisamente ovattato l'intera nave: le minuscole particelle senza corpo che erano apparse dall'acqua stavano attraversando le assi della nave come sottili fantasmi rossastri. Fuori dall'oblò, Floki avrebbe potuto osservare lo stesso spettacolo di cui erano increduli spettatori gli uomini sul ponte.
I pixie scarlatti erano innocui ed impercettibili, non fosse stato per un odore vagamente dolciastro ed umido - come se provenissero dalle profondità della terra stessa.

Essi domandavano - chiedevano.
Cosa desideri davvero?


QM POINT ::
Proseguiamo: Wolfo, tu sentiti libero di riprendere il post precedente ed intesserlo con quello attuale. Tutti voi respirate l'aria magica che proviene dai fondali dell'oceano, e che sta colorando tutto il mare di rosso. Essa non crea danno, ma semplici allucinazioni: sembra domandare una singola domanda: "cosa desiderate davvero"?
Il tema di questo post, quindi, è lo scopo, la meta, il fine ultimo delle vostre ambizioni. Dovete affrontarlo come se si trattasse di un "mini-contest", ed avete piena libertà di descrizione della scena. Per chiarimenti (od utilizzo di CS), domandate pure in Confronto.
Avete 5 giorni di tempo da oggi: il termine è fissato quindi per domenica 11/01 compresa.
 
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Wolfo
view post Posted on 10/1/2015, 12:02





A Nation of Thieves
the high seas


Z18bS


- Ora che siete il vicecomandante della Orgoglio, dovrete avere la fermezza di decidere per tutti, aiutando il nuovo capitano nelle scelte più difficili e considerare sempre la salvezza del vostro equipaggio come la priorità più assoluta.
Per questo è mio dovere informarla che, dopo essere corso sulla nave dopo il sabotaggio di Urrka, ho cercato il signor Barthèz; l'ho trovato rannicchiato nella cambusa degli ufficiali, e l'ho ucciso. -


Un assassino.
Ged rimase per molti istanti paralizzato, senza dire una parola. Non era suo compito giudicare il nocchiero, e non lo avrebbe fatto. Ignorava le motivazioni che avevano spinto il povero Cleomentes a compiere un gesto del genere, e dovette combattere contro i demoni della sua mente che - infidi - gli facevano nascere il dubbio. Cleomentes era un alleato o un nemico? Quella domanda lo tormentò per diversi minuti, per poi sparire rapidamente dell'etere della ragione.

- Śiva, il drago della distruzione, giudicherà la tua anima alla morte. Non Ged il sacerdote; ma Śiva.
Sei una risorsa preziosa per la Orgoglio. Uno dei pochi uomini di cui mi fido. -


─ ─ ─


Quando uscì dalla stanza, nel tentativo di prendere un po' d'aria e schiarire i pensieri, quello che vide fu uno spettacolo straordinario e - allo stesso tempo - terribile. L'acqua del mare si era tinta di un rosso scarlatto, colorata dal sangue di centinaia di cadaveri. Alcuni venivano trascinati nelle profondità marine dalle onde, altri sbattevano contro la nave con forza.
Il corpo di decine di pirati tappezzava l'oceano.

- ..?! Presto! Guardate il mare, questo.. questo è un massacro! -

Dalle sue labbra le parole non trovarono alcuna via d'uscita, e Ged si accorse di essere muto e sordo, incapace di comunicare con il proprio equipaggio. D'altra parte, gli uomini della Orgoglio sembravano ignorare le visioni del sacerdote, come se fossero persi nella loro mente. Fu in quel momento che si rese conto di essere vittima di una illusione; vittima di un potere sconosciuto e folle, che attanagliava la sua mente e ingannava i suoi sensi.
Nonostante avesse riconosciuto il "trucco", Ged non fu in grado di scacciarlo.

..che cos'erano quelle visioni? Incubi? Paure?
Ged tremò, poiché si rese conto che i corpi nel mare rappresentavano Urrka e il suo equipaggio.
Ged tremò, poiché si rese conto che desiderava tutto questo.

Ged desiderava la morte di Urrka, e di tutti i suoi uomini.


legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

Stato fisico: danni critici al corpo (taglio di entità media al braccio destro / taglio di entità media al fianco sinistro / danni alti su tutto il corpo a seguito del contraccolpo);
Stato psicologico: indenne;
Energia: 80%;

CS: 3 (1 istinto / 2 astuzia);

Equipaggiamento: Lancia, armatura naturale;
Oggetti utilizzati: -

Note: -


- - - - - - - - - -


Passive:

- Ged ha ereditato dalla prestigiosa razza dei draghi un intelletto sorprendentemente acuto, che gli permette di ricordare anche i più infimi dettagli del suo passato.

- Nel caso in cui Ged si dovesse trovare innanzi ad una illusione, indipendentemente dalla natura di quest'ultima, sarebbe sempre in grado di discernerla come tale, pur non dissolvendola né distruggendola. Non si lascerà ingannare dalle più banali illusioni, riuscendo a distinguerle sempre per ciò che sono.

- Il sacerdote vanta di una normale difesa psionica passiva.

- Il sacerdote vanta di un auspex ad area passivo.

- Qualsiasi difesa ad area richiamata da Ged - che sia magica, psionica o fisica - vanterà di un potere difensivo pari al consumo speso.

- Qualsiasi tecnica di cura vanterà di un potere difensivo pari al consumo speso.


Attive:

-

 
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.Azazel
view post Posted on 12/1/2015, 12:26




A Nation of Thieves
the high seas, Atto III
___ _ ___


~


Aveva fatto centro nella fiducia di Liam anche se, quest'ultimo, parve non sbottonarsi più di tanto optando per una saggia scelta basata sulla cautela.
« Al tempo. »
L'eccitazione nel pirata divenne palpabile anche se trattenuta a forza da una forte dose di prudenza e freddezza.
« La nostra comunione d'intenti suggerisce pazienza, in attesa di tempi più propizi.
Posso soltanto dirti che... si tratta di un personaggio recentemente reclutato. »
Bingo.
Un sorriso malsano si generò sul volto di Floki, sfigurandolo, nelle tenebre del suo loculo.
« Come detto, però, è ancora troppo presto per agire. Quando sarà giunto il momento, sarai dalla parte giusta. »
Sì, la mia.
Poi, tutt'attorno, il mondo parve cambiare sprofondando in un mutismo universale. Osservò che fuori dall'oblò stava manifestandosi un curioso fenomeno - non seppe dire se naturale o derivante da altri fattori ma era decisamente insolito -. Le acque dello Zar si dipinsero di un rosso indefinito e la sostanza che le donava loro nuovo colore attraversò anche il legno della nave, inglobandola.
Non sapendo minimamente cosa fosse quella sorta di bruma rossastra, si mise sul chi vive ma ben presto capì che era innocua e possedeva un odore dolciastro ed umido, quasi afrodisiaco: abbassò la guardia.
I suoi occhi sprofondarono in un buio senza fine, senza preavviso, senza alcun apparente motivo. Si spaventò, e non poco contando che era in grado di vedere comodamente fra le tenebre come alla luce del sole. Urlò qualcosa di indecifrabile a Liam chiedendogli se lui centrasse qualcosa in tutto quello ma non uscì alcun suono dalle sue labbra.
Immobile, paralizzato, rimase qualche istante sulla brandina mentre dinanzi al suo campo visivo si delineava un ambiente che mai aveva visto se non in qualche suo sogno d'ambizione. Solo in quel preciso istante comprese che era sotto l'effetto di una sorta di allucinogeno, di una droga o comunque qualcosa in grado di fargli rivivere i suoi desideri più sfrenati che solo i sogni avevano la possibilità di manifestare in un'altra realtà. Così, non essendo più in apparente pericolo, si rilassò nuovamente sulla branda, attendendo che la visione prendesse forma piano piano dinanzi ai suoi occhi.
Si materializzò una stanza: piccola, quadrata, senza spiragli, finestre o pertugi di alcun tipo, probabilmente era sottoterra. Le pareti erano in marmo, come il pavimento e il soffitto molto basso. Era illuminata da una doppia coppia di fiaccole disposte lungo le pareti, unica e preziosa fonte di illuminazione della stanza sotterranea. Il fuoco non era di origine naturale ma le sue lingue elementali, che danzavano continuamente a ritmo forsennato, erano di un arcano azzurro intenso. D'altronde in un luogo costruito sotto la superficie dove il ricircolo dell'aria era pressoché nullo delle fiamme composte da semplice fuoco si sarebbero esaurite in un attimo, era molto più conveniente utilizzare del fuoco magico.
La visione proseguì scortandolo come un fantasma al centro della stanza quadrata dove si ergeva una colonna tranciata a metà e che fungeva da piedistallo per un oggetto di cui aveva sentito parlare solo nelle leggende che si sussurravano ladri e sicari di Taanach e Dorhamat, o che aveva visto disegnata in vecchi tomi di un tempo passato e sotterrati da montagne polverose.
Più precisamente una maschera.
Sussurro Nero.
O, nel linguaggio delle ombre: la Shalis'ulis.
Semplice e meravigliosamente bella, nera come un cielo privo di stelle e con intagli e arzigogolii arcaici e indecifrabili che ne ricoprivano l'intera superficie.
Era un sogno ricorrente, quello, reso ancora più fervido dagli effetti della sostanza rossa che proveniva dalle profondità dello Zar e che, da quel che intuì, faceva riafforare i desideri più reconditi e segreti di un individuo. Ma non era tanto la maschera in quanto tale ad essere identificata come ambizione finale, bensì le leggende celate dietro essa e nel suo possessore.
Conoscenza.
Un sapere sconfinato, antico e alquanto pericoloso, in grado di saturare le menti più brillanti facendole sfociare nella pazzia a causa dell'incredibile quantità di informazioni assimilate nel momento in cui la si indossa.
La conoscenza era la chiave che apriva tutte le porte secondarie alle quali ambiva Floki: ricchezza e potere.

« Shalis'ulis. »
Bisbigliò a denti stretti mentre la visione proseguiva.
La maschera era solo un mezzo per giungere alla metà finale.
La conquista di tutto, senza il bisogno delle armi, di eserciti o guerre, bensì di sussurri bisbigliati alle orecchie giuste o ricatti impossibili da rigirare al mittente.
Perché erano le informazioni, le conoscenze dei segreti più gelosamente custoditi dalle persone a far tremare i sovrani e i loro preziosi troni.
Tieni in pugno i segreti di un Re e avrai il suo regno.
Incantato da tale visione fece per allungare le mani e cingere a sé la Shalis'ulis ma prima che potesse solamente sfiorarla, essa svanì nel nulla e tutta la stanza prese a vorticare con fare forsennato lasciandolo con un pugno di mosche in mano.
Era solo un'illusione, una fantasia ricostruita direttamente da un sogno eretto dalla sua stessa mente e derivante da una leggenda che, probabilmente, non aveva nemmeno alcun fondamento di veridicità. Il risultato finale era sempre lo stesso, però: il desiderio di sapere, di conoscere qualunque cosa.
Un potere sconfinato, pericoloso.
Soprattutto se riposto nelle mani di un assassino come Floki.


Floki Noctis
lo Spettro

CS 8 ~ Agilità 1 - Destrezza 3 - Intelligenza 4

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 100%
Status Fisico: Danno medio sotto forma di lacerazione (braccio sx).
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Spada d'acciaio__ Riposta.
Pugnale__ Riposto.
Opale dell'Erynbaran__ Riposto. []
Veleno Necrotico (Miscela Necrotica)__ Inutilizzato.
Veleno Logorante (Miscela Logorante)__ Inutilizzato.
Liquido del Camaleonte (Gemma della Trasformazione)__ Inutilizzata.


Abilità in uso

filius umbra__Impossibile da individuare attraverso i suoni o gli odori.
Nessuna vibrazione prodotta e non produrrà tracce sul terreno.
Annullamento completo dell'aura.
{Passiva Lvl.1, 2 e 3 Talento Assassino}

ante gradum__Non sarà possibile per gli altri personaggi intuire che cosa stia macchinando.
Si confonderanno le sue bugie con la verità e viceversa.
+ 2CS al campo "Intelligenza" ogniqualvolta il nemico usa una tecnica magica.
{Razziale Ombra "Allineamento Imperscrutabile" + Pergamena Discendenza Arcana - Mago}

spettro di Isla Sorta__ Il corpo di Floki è avvolto da un'aura smeraldina quasi invisibile o percettibile solamente dagli spiriti eterei. Segno inconfondibile del potere di Isla Sorta.
{Passiva di Immortalità}

aranae__Capacità di camminare ovunque, dalle pareti e ai soffitti
all'acqua, persino usando l'aria come appoggio.
{Pergamena Sostegno - Ladro}

oculi noctem__Le tenebre non ostacolano la sua vista, né il fumo o la nebbia.
{Pergamena Scrutare nelle Tenebre - Mentalista}

cerebrum inviolabilem__Difesa psionica passiva.
{Pergamena Mente Impenetrabile - Mentalista}

una cosa sola__Indistruttibilità, munizioni infinite dell'Opale.
{Passiva Artefatto}

l'infallibilità dell'Opale__+2 CS in Destrezza fino alla fine del turno ogniqualvolta si utilizzi una tecnica dell'Opale.
{Passiva Artefatto}


Attive Utilizzate

///


Note: ///



 
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view post Posted on 12/1/2015, 22:21
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h e l l i s n o w
······

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Ponte della Orgoglio
PoV: Vaalirunah



Val chiuse gli occhi.
Nella stasi tinta di rosso che avvolgeva la nave e ottenebrava i sensi, la divinità si sentì spinta ad entrare in sincronia con quel silenzio quasi assoluto - e si raccolse in meditazione. Non rispose alle parole enigmatiche della donna, non vi ragionò neppure, si limitò a lasciarsi trasportare dal flusso di emozioni che aveva spontaneamente iniziato a trascinare i suoi pensieri in una singola direzione, senza domandarsene il perché. Quando riaprì le palpebre, all'orizzonte vi erano i suoi desideri, o meglio, il suo unico - vero - desiderio.

Sulla superficie del mare vedeva un nucleo pulsante di luce, che ad ogni fluttuazione della misteriosa sostanza che lo componeva rifletteva un'immagine differente - ma solo una frazione di essa, un tassello incompleto. E per quanto ci si sforzasse, Vaalirunah non riusciva mai a scrutare più di un fotogramma alla volta, incapace di cogliere il tutto. La prospettiva cosmica che una volta gli apparteneva e che ora gli era negata. Incompiutezza, incertezza, ignoranza. Cose terribili che erano proprie dei mortali, che non si sarebbe mai aspettato di dover sopportare. Ma non era stata la sua più grande sofferenza. Il vero dolore, la ferita che mai si sarebbe rimarginata, era stata perdere la propria identità. Strappato senza ragione dalla sua realtà - ora dimenticata - costretto a vestire spoglie disgustose e camminare per strade lastricate di dolore e peccato, senza nessuna possibilità di poter recuperare ciò che aveva perduto.

L'integrità.
E con essa le sue memorie, il suo stesso essere.
L'unica chiave che poteva riaprire le porte sulle sue origini giaceva ora in un'altra, una giovane donna che per ironia della sorte vedeva tutti i giorni, di cui si curava tutte le ore, e che rappresentava l'unico vero legame che aveva stretto con quella terra maledetta. In quegli istanti la osservò guardarsi attorno con aria stupefatta, quasi estatica, forse a sua volta travolta da visioni similari. La osservò in maniera diversa dal solito. La osservò in un modo che gli fece male, un dolore difficile da esprimere o quantificare. Perché lei ora era tutto ciò che aveva, e allo stesso tempo tutto ciò che lo separava da recuperare ciò che un tempo aveva avuto. Passato e futuro separati da una netta linea di demarcazione, una scelta che negava l'altra. Come anni prima gli era stato rivelato in un luogo remoto, l'unica maniera che aveva per ritornare in contatto con la propria altra metà era strapparla con mani lorde di sangue dal suo nuovo vascello. Aprire una nuova ferita per sanare la vecchia. Commettere un crimine per saldare il torto che aveva subito. Vile e persino futile, poiché una volta siglato l'atto, una volta compiuto ciò che andava fatto, non sarebbe davvero tornato ad essere se stesso. Del resto ome poteva, con una simile cicatrice sul cuore, tornare a sentire l'universo con le medesime orecchie - a vedere le stelle con gli stessi occhi? Il suo sogno non si sarebbe mai potuto realizzare, poiché anche nel trionfo egli sarebbe stato sconfitto. Avrebbe perso qualcosa di forse più importante di ciò che già aveva perduto. Per questo il suo più grande desiderio era anche la sua più grande maledizione.

La consapevolezza della propria impotenza di fronte a ciò che la giostra del fato aveva deciso tagliava come una lama, e quel dolore sordo che provava lo faceva sentire come loro. Mortale, debole. Piegato da forze più grandi. Così il suo capo si volse verso il cielo, dove un tempo apparteneva, e vi lanciò un pensiero disperato - quasi una supplica. La speranza di avere un giorno di nuovo quella forza che un tempo gli era appartenuta, il potere di manovrare il destino, di cambiare le sorti. Sperò con tutto il cuore che vi fosse qualcuno lassù in grado di udirlo, di aiutarlo. Poi tutto sembrò fermarsi. La sua mente si svuotò, le percezioni si azzerarono.

In quell'istante di bruciante certezza comprese realmente il motivo della sua caduta.



Vaalirunah ~ Starlight Shard
▌Stato fisico: ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ (danno da lacerazione al fianco; graffi e ferite superficiali sparse; lacerazioni sparse di entità complessiva pari ad un medio)
▌Stato mentale: ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ (danno alto da stordimento)
▌Energia residua: 100%

CS:
— 1 in Istinto
— 2 in Saggezza
— 1 in Intelligenza


Passive:
— Memoria fotografica
— Resistenza psionica
— Immunità al dolore psionico
— Percezione delle Illusioni
— Conoscenza geografica/culturale dell'Akeran
— Affinità naturale con le bestie
— Percezione di punti critici vitali (anti-immortale)



Note: //




 
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view post Posted on 22/1/2015, 20:06




( Oceano Zar, Garmurath )
pov - Xari Drenthe

Passava continuamente dalla veglia al torpore; le ore di prigionia si dilatavano con la stessa lentezza del ghiaccio primaverile che si scioglie ad ogni carezza del freddo sole di marzo, lasciandolo intontito ed inerme.
Mangiava poco, parlava ancor meno. Doveva accumulare le forze, ma era difficile evitare di venire scalfiti dall'ombra, dalla mancanza d'acqua e dalla totale immobilità alla quale era costretto. Il pirata si sforzava di mostrare un sorrisetto sagace sulle labbra riarse, ma si trattava di una maschera soprattutto per se stesso che per gli altri. Era una prova alla quale si era preparato: doveva resistere a tutti i costi, scommettendo sui semi gettati nel campo a bordo della Orgoglio.
Xari scosse il capo, come scacciando insetti invisibili: persino pensare non gli era concesso. Doveva stare ben attento a quel che transitava dalla sua mente, o lui avrebbe mangiato la foglia. Kanca avrebbe capito.

« ... »

Gli sembrò di udire un corno, in lontananza; il cinguettìo melodico di qualche passerotto, il vento tra le fronde degli alberi...
Luci confuse, abbaglianti: stava guardando il sole...? Non si trovava più nel ventre della Garmurath... ma altrove. In un posto più caldo, più amico. Vedeva un piccolo villaggio, un porto. Ora il suono dominante era quello del mare, lo sciabordìo dell'acqua sulla sabbia bianca. Conosceva quel luogo, era...

« ... »

Il rumore dell'acqua ora si era trasformato nell'impercettibile, incessante battito delle gocce: la pioggia cadeva fitta sul porticato di legno, coprendo come un velo suadente e difforme il panorama che si intravedeva dalla casa coloniale. Si sentiva debole: la pelle non sembrava provare alcuna sensazione a contatto con l'umidità; nessun sollievo dall'arsura, nessun tremito inaspettato. Il pirata tese la mano, osservando l'acqua scivolare lentamente tra i suoi polpastrelli sino a raccogliersi nel palmo aperto a coppa. In quell'istante, realizzò che, per la prima volta durante la visione, egli aveva un corpo. Ciò che successivamente comprese fu che quell'acqua, in realtà, non esisteva.

« Non riuscirai a violarmi. »
« ... »
Kanca lo stava fissando; non sapeva dire da quante ore il vicecapitano della Garmurath lo stesse esaminando, puntando i suoi grandi occhi scuri sul cranio di Drenthe con brutale intensità. Il nano era immobile, seduto su tozzo sgabello ricavato da una mezzabotte spaccata. Le sue mani tatuate - come la nuca rasata - erano incrociate sul grembo, ferme come una statua di pietra. Kanca era un pilastro imperturbabile che si faceva largo nella mente di Xari con la sottigliezza di un serpente e la grazia di un pachiderma. Il pirata percepiva ogni assalto, ogni ondata di confusione come se a colpirlo fosse un pugno, e non la furiosa potenza psichica del mago di bordo. Kanca non si fidava: voleva scoprire quali macchinazioni Xari avesse architettato, e la sua paranoia aveva come unico obiettivo quello di mettere a soqquadro ogni singola memoria del prigioniero e rivelare ogni mistero.
Se nel mentre avesse appreso la rotta per Pirate's Bay (sigillata nel cervello di Drenthe), tanto meglio.

( Oceano Zar, Orgoglio )
pov - Vaalirunah, Lirin, Ged, Floki Noctis

Con il passare delle ore, tutti i marinai a bordo della Orgoglio riuscirono ad allontanare gli effetti allucinogeni delle "acque rosse". Alcuni impiegarono pochi minuti a riaversi, mentre altri trovarono se stessi solo molto più tardi; c'era qualcosa nell'aria che li aveva rapiti tutti, facendo loro vedere ed immaginare cose che credevano celate nel profondo del loro cuore. Molti, addirittura, scoprirono ambizioni che consapevolmente non conoscevano ancora. Venire a patti con i propri desideri più reconditi era stato un momento di profondo raccogliemento per tutti, e sulla nave era calato un silenzio innaturale.
La notte trascorse tranquilla: nessuno fiatò, nè discusse dell'accaduto. Poichè non v'era stato alcun membro dell'equipaggio a soffrire per via delle allucinazioni - fatto salvo per leggero stordimento e confusione -, ogni allarmismo scomparve con la stessa ineluttabilità con la quale la fregata dei de Santos oltrepassò quel tratto vermiglio di oceano.
Solo molto più avanti qualcuno ipotizzò si trattasse di un evento naturale: le particelle rosse che avevano inalato erano uno strano genere di polline e la tonalità scarlatta dell'acqua era stata resa dalla gigantesca foresta di alghe che si innalzava dal profondissimo fondale oceanico. Il polline doveva esser stato sollevato dalle correnti sottomarine, ed aveva ottenuto curiosi effetti stupefacenti sugli umanoidi a bordo. Vassandra scrisse tutte queste annotazioni su delle pergamene che allegò al diario di bordo di Cleomenes una volta che il nostromo della Orgoglio venne reso partecipe della presenza della clandestina. Sospirando, l'ufficiale non aggiunse nulla alle parole di neutra cautela suggerite da Vaalirunah e dal capitano Lirin: poichè l'inesperta Vassandra affermava di essere la discepola di Shaqra (la sciamana eremita che aveva curato Ortiz a Nuronat), non aveva nulla in contrario a garantir per lei un posto a bordo.

La Orgoglio procedeva rapidamente lungo le acque dello Zar, spiegando le vele per sfruttare raffiche di vento favorevoli che le permettevano di fendere le onde del grande mare come una fantastica spada damascata.
L'evento del tardo pomeriggio precedente aveva gettato una sorta di tacito divieto a bordo, quasi fosse proibito discutere degli accadimenti recenti per concentrarsi sui compiti correnti: l'assalto delle creature marine, la battaglia di Nuronat e le allucinazioni del "mare rosso" erano tutte storie che i sopravvissuti avrebbero raccontato con meraviglia, ma che al momento nessuno aveva interesse a resuscitare. La vita a bordo era frenetica e molto rapida: molti marinai saltavano da un albero all'altro con l'ausilio di corde e funi, rammendando i punti cedevoli delle vele appena riparate e correggendo la tensione nelle pulegge secondo gli ordini di Cleomenes. Lirin stava sempre al timone, seguendo l'occasionale bagliore che il talismano di Vaalirunah indicava. Tutta la nave viveva la situazione osservando l'orizzonte, cercando di notare le vele nere della fregata corsara di Urrka: sebbene le mansioni fossero dure e severe, ogni marinaio era in attesa; stavano attraversando acque mai solcate da creature di Theras, ed ogni lega macinata era un passo più lontano da casa a capofitto nell'ignoto: spaventoso ed eccitante allo stesso tempo.

« Signore! », gridò Hoomer dalla coffa.
La vedetta stava aguzzando la vista verso qualcosa che solo lui era in grado di vedere, molto innanzi alla rotta che la Orgoglio stava seguendo. L'uomo, risparmiato da Ged e Val durante il pericoloso linciaggio perpetrato da Liam, aveva un'innaturale dote: i suoi occhi erano così aguzzi da rivaleggiare con quelli di un'aquila, rendendo il suo compito un ruolo chiave a bordo della fregata. Ogni marinaio sollevò lo sguardo verso l'alto, osservando la vedetta posta quasi ventitrè piedi sopra le loro teste scrutare l'orizzonte.
Molti volti si tesero, udendo Hoomer chiamare l'attenzione degli ufficiali: diversi uomini misero mano alla cintola, afferrando le armi senza tuttavia sfoderarle: sguainare le spade senza esplicito ordine dei superiori, in assenza del suono della campana d'emergenza, era un atto d'insubordinazione piuttosto grave. Nell'espressione di tutti, tuttavia, parve chiara al consapevolezza che Urrka fosse ormai vicinissimo.
Il grido di Hoomer, tuttavia, gettò assoluta perplessità sull'equipaggio guerrigliero. « Secca a dritta! Una lega approsimativa! »
« Cosa?! », sbottò Cleomenes, altrettanto confuso. I marinai sul ponte fecero eco all'esclamazione del navigatore, esternando tutta la loro sorpresa con grida o mormorii. Molti si affacciarono sull'impavesata superiore di prua, cercando di scrutare ciò che Hoomer, dall'alto della coffa, riusciva a vedere.
« E' impossibile. Siamo in aperto oceano: non può esserci un bassofondo. », commentò, facendosi passare un cannocchiale. Alle sue spalle, Vassandra si reggeva ad un curioso bastone nodoso ben più alto di lei, sbucato da chissà dove. Il volto della ragazza era stirato, quasi grigio, come se non riuscisse a comprendere quel che percepiva.
« In effetti vedo le onde infrangersi contro qualcosa, anche con una certa violenza, ma la bruma impedisce di intuire di che si tratti. »
Cleomenes passò il cannocchiale a Ged, affinchè anche il sacerdote vedesse quel che aveva appena dichiarato; l'umidità generata dalle acque che colpivano il fondale rendeva davvero difficile comprendere di che cosa si trattasse, ma il fronte di quel frangiflutti era insolitamente esteso: se a turno avessero guardato attraverso il cannocchiale, essi avrebbero potuto notare come le onde colpissero qualcosa lungo una linea davvero vasta - almeno quattrocento piedi.
« Non ho mai visto un fenomeno del genere in quarant'anni di mare. », disse Cleomenes ai presenti - Vassandra, Lirin, Val e Floki. « difficile a dirsi, ma forse potremmo aggirarlo. Siamo ancora piuttosto distanti... »


QM POINT ::
Prima di tutto, perdonate il ritardo. Questa fase viene fatta in Confronto: avete piena libertà di azione, interazione con i png, utilizzo di CS; la situazione è quella descritta nel post: lungo la rotta segnalata dal talismano Tracciante trovate un fenomeno apparentemente assurdo: una secca in mezzo all'oceano Zar. Decidete come comportarvi: se indagare, aggirarla, ignorarla...
Avrete tempo 6 giorni dal momento in cui vi dirò STOP in Confronto. A voi.
 
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Wolfo
view post Posted on 2/2/2015, 17:32





A Nation of Thieves
the high seas


Z18bS


Alla vista della creatura, Ged rimase impietrito. Le parole gli si strozzarono in gola, e fu incapace di respirare per qualche istante. Il mostro marino pareva inoffensivo, ma chiunque avrebbe tentennato di fronte a tanta maestosità.
Il sacerdote iniziò a tremare; posò lo sguardo sulle sue mani e, incredulo, si accorse che non accennavano a fermarsi. Tremava, come mai aveva fatto prima di allora. All'improvviso gli vennero alla mente le idee più folli e insensate, affiancate alla paura di morire. Sarebbe bastato un semplice cenno, e quella belva avrebbe potuto ribaltare la Orgoglio, mandando a morte tutto il suo equipaggio.
Gli intrighi e le guerre degli uomini non erano niente se paragonati al volere di creature del genere; avrebbe potuto decimare intere flotte, e probabilmente Ged non stava ammirando l'unico esemplare.

L'uomo non era solo, e nemmeno faceva parte della razza dominante.
Sotto la terra e il mare si annidavano creature antiche tanto quanto la vita stessa.

La scialuppa fu inghiottita dalle acque, travolta dai lenti movimenti della bestia.

- Voglio la ciurma ai posti da combattimento, signor Cleomenes! Cercheremo comunque di aggirarlo e di ignorarlo, ma se dovesse decidere di attaccare dobbiamo farci trovare pronti. - ordinò il capitano, nel tentativo ti smuovere gli animi dell'equipaggio.

- Voljund ci protegga, è l'essere più terrificante che io abbia mai visto. - disse il nocchiero, mentre l'imbarcazione si allontanava dal mostro. Ci volle diverso tempo per aggirare l'ostacolo, ma per il sacerdote sembrarono passati interi giorni.

- Siamo stati fortunati e saggi nelle scelte. Segnerò questo evento nel diario di bordo. -; fu in quell'istante che Ged si destò e, con voce atona, raccontò una storia vecchia di mille anni.

- Quando ero solo un ragazzino, Al-Jahziz, un anziano sacerdote del mio ordine, mi raccontava sempre la storia di un pesce gigante, che chiamava Zaratan, vecchio di migliaia di anni. -

Si fermò qualche istante, per riflettere su quella che sembrava una innocua storiella per bambini.

- Al-Jahziz mi disse di non aver mai incontrato nessuno che abbia visto quel gigante con i propri occhi.
Mi raccontò di aver sentito di marinai che asseriscono di essersi spinti verso certe isole, vedendo valli boscose e spaccature nella roccia, e di essere sbarcati per accendere un gran fuoco; e che quando il calore delle fiamme ebbe raggiunto la spina dorsale dello Zaratan, questo abbia iniziato a immergersi nell'acqua con loro sopra di lui, e con tutte le piante che vi crescevano, fino a che solo quelli capaci di nuotare furono in grado di salvarsi. -


Rabbrividì al pensiero, immaginando le urla di quei poveri marinai.

- Non ho mai creduto a certe storie..
..tuttavia, forse lo Zaratan esiste. Forse non si tratta di una semplice favola. -



legenda

basso: 5% - medio: 10% - alto: 20% - critico 40%

Stato fisico: danni critici al corpo (taglio di entità media al braccio destro / taglio di entità media al fianco sinistro / danni alti su tutto il corpo a seguito del contraccolpo);
Stato psicologico: indenne;
Energia: 80%;

CS: 3 (1 istinto / 2 astuzia);

Equipaggiamento: Lancia, armatura naturale;
Oggetti utilizzati: -

Note: La piccola leggenda è preda dal mito della "balena-isola", figura che compare in diversi racconti.
Non sarebbe male integrarla nelle leggende dell'Akeran. ^^


- - - - - - - - - -


Passive:

- Ged ha ereditato dalla prestigiosa razza dei draghi un intelletto sorprendentemente acuto, che gli permette di ricordare anche i più infimi dettagli del suo passato.

- Nel caso in cui Ged si dovesse trovare innanzi ad una illusione, indipendentemente dalla natura di quest'ultima, sarebbe sempre in grado di discernerla come tale, pur non dissolvendola né distruggendola. Non si lascerà ingannare dalle più banali illusioni, riuscendo a distinguerle sempre per ciò che sono.

- Il sacerdote vanta di una normale difesa psionica passiva.

- Il sacerdote vanta di un auspex ad area passivo.

- Qualsiasi difesa ad area richiamata da Ged - che sia magica, psionica o fisica - vanterà di un potere difensivo pari al consumo speso.

- Qualsiasi tecnica di cura vanterà di un potere difensivo pari al consumo speso.


Attive:

-

 
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view post Posted on 6/2/2015, 09:39
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h e l l i s n o w
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Ponte della Orgoglio
PoV: Lirin



Si sentiva di potersi dire fortunata ad aver trovato un ostacolo sulla propria strada.
Il fato le aveva dato qualcosa di diverso a cui pensare che non fossero le visioni avute la giornata precedente, le quali le avevano già portato via il piacere del sonno notturno. Certe cose che giacevano sul profondo della coscienza, negli antri più oscuri dell'anima, non avevano un posto alla luce del sole. Non le si voleva affrontare, si preferiva dimenticarle - o far finta di dimenticarle - finché qualcosa le riportava a galla costringendo ad un severo faccia a faccia.
Lirin non si sentiva pronta per quel momento.

« C'è qualcosa che non mi piace ...Urrka deve essere passato di qui, quindi vi deve essere qualche maniera di aggirare quell'anomalia. Io suggerirei di cercare un'altra via, è troppo rischioso avvicinarsi senza avere bene chiaro di che si tratti. »

Non era l'unico a percepire una minaccia in quella strana "secca" in mezzo all'oceano, il vecchio lucertolone; non era abbastanza esperta di mare per poter dire di avere fiuto per i pericoli d'acqua salata, ma aveva abbastanza esperienza per sapere che qualcosa del genere - lì in mezzo non ci sarebbe dovuto essere.

« Ci sarà da litigare un po' con la corrente, ma credo si possa aggirare... Qualsiasi cosa sia. »

- Abbiamo sacrificato troppe vite in questa spedizione. La Orgoglio non verserà altro sangue.
Se anche il capitano è d'accordo, aggiriamo l'ostacolo e proseguiamo. -


Diamine se era d'accordo, non ci teneva a finire la sua carriera di capitano prematuramente andandosi a cacciare in chissà quale sbaglio della natura; era infatti già bella che pronta a dare l'ordine, quando fu interrotta dal sacerdote:

- ..mandiamo una scialuppa.
Vuota, senza nessuno a bordo. Metteremo solo un po' di stracci per creare l'ombra di una persona.
L'imbarcazione arriverà alla secca e, a quel punto, scopriremo se si tratta di una trappola di Urrka. -


« Se ritiene che le correnti siano abbastanza forti da trascinare la barca proprio in quella direzione, allora si faccia in questo modo. Ma non possiamo permetterci di perdere troppo tempo. »

L'idea le sembrava buona, quindi non si oppose. I marinai si prodigarono immediatamente a calare la scialuppa, la corrente fece il resto. La piccola imbarcazione venne trascinata con crescente rapidità verso l'anomalia, fino a quando accadde l'impensabile: sotto gli occhi sbalorditi di tutti - lei compresa - una bestia immonda emerse dalle acque inquiete, ribaltando l'insignificante ammasso di legno e puntando i suoi occhi viscidi in direzione della Orgoglio. Quando incrociò lo sguardo della bestia, Lirin si sentì rabbrividire. Non aveva idea di che cosa fosse, ne le interessava, ma sapeva che non desiderava in alcun modo mettersi sulla sua strada. La nave era stata riparata, per fortuna, ma un combattimento in mare aperto con una bestia del genere poteva concludersi nel peggiore dei modi. Fu in quell'istante che sentì per la prima volta tutto il peso di dover prendere una decisione sulla quale pendeva non solo la sua vita, ma anche quella del suo equipaggio. E per fortuna la maggiorparte degli uomini era troppo occupata a fissare quel coso per rendersi conto della sua espressione terrorizzata. Ciò le diede il tempo di riprendere un poco di coraggio e incanalarlo tutto nelle sue successive parole, gridate a gran voce:

« Voglio la ciurma ai posti da combattimento, signor Cleomenes! Cercheremo comunque di aggirarlo e di ignorarlo, ma se dovesse decidere di attaccare dobbiamo farci trovare pronti. »

La frenesia che seguì non allarmò il mostro, per fortuna, che a dispetto del suo aspetto poco amichevole non si dimostrò particolarmente interessato a una battaglia. L'Orgoglio riuscì ad allontanarsi e ad aggirare l'ostacolo; non ci fu mai bisogno di usare i cannoni.

« Quella creatura non sembrava malvagia: era solo antica, forse quanto l'oceano stesso. Chissà da quanti secoli riposava laggiù. »
« Malvagia o no, sono contenta di non essere finita nel suo stomaco. La prossima volta sarà meglio agire con maggiore prudenza. »

La frase non voleva esserlo, ma probabilmente dovette apparire come una frecciatina alla decisione di Ged; nel realizzarlo il Capitano si morse le labbra, maledicendosi in silenzio per non sapere dar freno alla propria lingua. Le succedeva di continuo in situazioni di forte tensione.

« Voljund ci protegga, è l'essere più terrificante che io abbia mai visto.
Siamo stati fortunati e saggi nelle scelte. Segnerò questo evento nel diario di bordo.
»

Lirin annuì in risposta, e mentre Ged rievocava una vecchia leggenda sulla creatura abissale, si ritrovò a riflettere sul posto che avrebbero preso negli annali dello Zar - semmai fossero riusciti nell'impresa. La prospettiva di finire su un libro di storia non le dispiaceva troppo; sperava solamente di poter tornare e raccontare l'avventura di prima persona. Il viaggio era ancora lungo e nessuno aveva idea dei pericoli che li attendevano.



Vaalirunah ~ Starlight Shard
▌Stato fisico: ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ (danno da lacerazione al fianco; graffi e ferite superficiali sparse; lacerazioni sparse di entità complessiva pari ad un medio)
▌Stato mentale: ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ (danno alto da stordimento)
▌Energia residua: 100%

CS:
— 1 in Istinto
— 2 in Saggezza
— 1 in Intelligenza


Passive:
— Memoria fotografica
— Resistenza psionica
— Immunità al dolore psionico
— Percezione delle Illusioni
— Conoscenza geografica/culturale dell'Akeran
— Affinità naturale con le bestie
— Percezione di punti critici vitali (anti-immortale)



Note: Ho deciso di fare il post sotto la prospettiva di Lirin perché onestamente avevo ben poche idee.




 
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.Azazel
view post Posted on 6/2/2015, 13:53




A Nation of Thieves
the high seas, Atto IV
___ _ ___


~


Lo strano fenomeno, derivante dalla bruma rossa proveniente dagli abissi oceanici, scomparve dopo pochi minuti lasciando dietro sé un silenzio assordante a bordo dell'Orgoglio. Nessuno sapeva cosa dire; frastornati e confusi dagli effetti di quella sorta di allucinogeno marino, il quale non arrecò alcun tipo di danno a nave o all'equipaggio, tutto tornò alla normalità. I giorni seguenti passarono velocemente: vi era una vitalità sconcertante a bordo di una nave, tutti lavoravano di gran lena e nessuno batteva la fiacca, ogni singolo individuo aveva una ben precisa mansione da svolgere e i compiti di tutti si riunivano nel riuscire a mantenere la nave in condizioni di percorrere la rotta prescelta e alla velocità massima possibile. Floki salì sul ponte dell'Orgoglio e s'appoggiò con i gomiti al parapetto osservando l'infinito blu dinanzi a sé, in ogni direzione solo quel colore, ovunque, ascoltava il rumore delle vele gonfiarsi dalle sbuffate più o meno violente del vento e tale suono - non riusciva bene a capire come - lo rilassava. Sembrava tutto perfetto, un quadro idilliaco e colmo di serenità.
Ma Hoomer richiamò all'attenzione tutti, infrangendo quei miseri istanti di calma.
La vedetta aveva avvistato qualcosa e messo in allarme un pò tutta la ciurma.

« Secca a dritta! Una lega approsimativa! »
Floki si voltò verso Cleomenes e osservò il suo volto mutare dal serio e impassibile allo stordito e confuso dall'affermazione della vedetta.
Come diavolo potevano imbattersi in una secca in pieno oceano?
Il quartiermastro prese un cannocchiale e ci guardò attraverso.
« In effetti vedo le onde infrangersi contro qualcosa, anche con una certa violenza, ma la bruma impedisce di intuire di che si tratti. Non ho mai visto un fenomeno del genere in quarant'anni di mare. Difficile a dirsi, ma forse potremmo aggirarlo. Siamo ancora piuttosto distanti... »
Dalle bocche di molto fuoriuscirono una valanga di idee su come aggirare o comprendere l'entità del fenomeno che sbarrava loro la strada, alla fine della breve discussione - alla quale Floki stette bene alla larga per evitare di offendere qualcuno per la propria stupidità - si scelse di utilizzare la proposta mossa dal sacerdote, ovvero quella di mandare allo sbaraglio una scialuppa con un fantoccio composto da stracci verso l'anomalia e osservarne gli esiti.
Dopo pochi minuti erano pronti a gettare la scialuppa in acqua e ben presto venne attirata verso l'anomalia, oltrepassando la coltre d'umidità. Secondo il quartiermastro, intento ad osservare il tutto attraverso il cannocchiale, doveva trattarsi di un mulinello ma la sua voce si interruppe tutt'un tratto.
La scialuppa scomparve, inghiottita dai flutti, mentre dall'oceano stesso venne rigurgitata una creatura indescrivibile, gigantesca e antica quanto il continente stesso.
La ciclopica figura squamata e dal dorso chitinoso emerse dalle acque come un incubo lasciando di stucco tutto l'equipaggio. Lo Zar nascondeva follie sotto la sua superficie, follie e aberrazioni antichissime e che nemmeno le leggende erano in grado di descrivere e narrare. La mostruosità dagli occhi gialli si scrollò di dosso quel moscerino ligneo dal dorso, infastidito dal sonno interrotto punto lo sguardo verso l'Orgoglio.
Lirin diede l'ordine all'equipaggio di andare ognuno ai propri posti di combattimento, qualora il destino fosse stato così bastardo da spedirli contro morte certa.
« Avete sentito il capitano, uomini! Caricate l'intera batteria di tribordo! Spiegate le vele, andatura di bordeggio! »
La campanella d'allarme iniziò a suonare e tutti s'accinserò ad eseguire gli ordini. Floki prese il proprio arco ed attese, chiedendosi cosa potesse fare con le proprie armi ad una creatura che sembrava fuoriuscita dai racconti dell'orrore di uno scrittore pazzo. L'Orgoglio acquisì velocità e s'allontanò sempre più dalla creatura marina, la quale osservò il piccolo oggetto di legno andarsene via senza provocare altre scocciature al suo sonno millenario. La gigantesca figura torreggiò per diversi minuti lungo l'orizzonte e quando scomparve agli occhi di tutti ci fu un sospiro di sollievo generale.

« Quella creatura non sembrava malvagia: era solo antica, forse quanto l'oceano stesso. Chissà da quanti secoli riposava laggù. »
Commentò Vassandra.
« Siamo stati fortunati e saggi nelle scelte. Segnerò questo evento nel diario di bordo. »
Concluse Cleomenes, nuovamente rilassato.
La possibilità di impossessarsi del tesoro più grande del continente valeva il rischio di imbattersi in pericoli come quello a cui erano appena fuggiti?
Floki se lo chiese una, due volte.
Rinfoderò l'arco e si rimise ad osservare l'infinità dello Zar, sorridendo.
Rivide il volto di Xari Drenthe trasformarsi in un mulinello di monete d'oro e oggetti preziosi e dal valore incommensurabile, poi trovò la risposta.
"Sì, ne vale la pena, Floki."


Floki Noctis
lo Spettro

CS 8 ~ Agilità 1 - Destrezza 3 - Intelligenza 4

~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~

Energia: 100%
Status Fisico: Danno medio sotto forma di lacerazione (braccio sx).
Status Psicologico: Indenne.

Equipaggiamento in uso

Spada d'acciaio__ Riposta.
Pugnale__ Riposto.
Opale dell'Erynbaran__ Riposto. []
Veleno Necrotico (Miscela Necrotica)__ Inutilizzato.
Veleno Logorante (Miscela Logorante)__ Inutilizzato.
Liquido del Camaleonte (Gemma della Trasformazione)__ Inutilizzata.


Abilità in uso

filius umbra__Impossibile da individuare attraverso i suoni o gli odori.
Nessuna vibrazione prodotta e non produrrà tracce sul terreno.
Annullamento completo dell'aura.
{Passiva Lvl.1, 2 e 3 Talento Assassino}

ante gradum__Non sarà possibile per gli altri personaggi intuire che cosa stia macchinando.
Si confonderanno le sue bugie con la verità e viceversa.
+ 2CS al campo "Intelligenza" ogniqualvolta il nemico usa una tecnica magica.
{Razziale Ombra "Allineamento Imperscrutabile" + Pergamena Discendenza Arcana - Mago}

spettro di Isla Sorta__ Il corpo di Floki è avvolto da un'aura smeraldina quasi invisibile o percettibile solamente dagli spiriti eterei. Segno inconfondibile del potere di Isla Sorta.
{Passiva di Immortalità}

aranae__Capacità di camminare ovunque, dalle pareti e ai soffitti
all'acqua, persino usando l'aria come appoggio.
{Pergamena Sostegno - Ladro}

oculi noctem__Le tenebre non ostacolano la sua vista, né il fumo o la nebbia.
{Pergamena Scrutare nelle Tenebre - Mentalista}

cerebrum inviolabilem__Difesa psionica passiva.
{Pergamena Mente Impenetrabile - Mentalista}

una cosa sola__Indistruttibilità, munizioni infinite dell'Opale.
{Passiva Artefatto}

l'infallibilità dell'Opale__+2 CS in Destrezza fino alla fine del turno ogniqualvolta si utilizzi una tecnica dell'Opale.
{Passiva Artefatto}


Attive Utilizzate

///


Note: ///



 
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