Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Litania di un demonio., Contest Mensile di Dicembre ~ Profondo.

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view post Posted on 16/12/2014, 02:53
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Chi sei?
Vieni con me e lo scoprirai.

La tua storia si era fermata così, con le parole di un demonio sussurrate al tuo orecchio. Le avevi ascoltate con attenzione, forse perché era l'unica cosa che potevi fare in quelle condizioni, forse perché semplicemente ti saresti aggrappato a qualsiasi speranza di vita, pur di non rinunciare ai tuoi sogni. Perché in fondo, diciamocelo chiaramente, Mercante dei Desideri. Tu vuoi vivere, vuoi insistere nel tuo perseverare per raggiungere la completezza che ricerchi da sempre attraverso il pentimento, dunque il perdono. Desideri risalire l'abisso nel quale sei ormai sprofondato e accetteresti a qualsiasi prezzo un aiuto nel farlo. Stringeresti qualsiasi accordo, senza paura alcuna delle conseguenze, nonostante tu sappia perfettamente quanto possa costare la magia dei desideri. Eri davvero vicino alla riuscita del tuo piano: li avresti salvati tutti, di lì a poco. Avresti regalato a Caino una vita migliore, recuperato Pentagruel dall'oblio e reso felice il tuo compagno di viaggio, Gargantua; niente più guerre, niente più sofferenza. Avresti creato un mondo nel quale non bisogna desiderare null'altro se non esistere e quindi perseverare in ciò che si è. Ti mancava poco, davvero molto poco per farlo, ma, ancora una volta, la tua debolezza ti ha condannato.

Miserabile mortale. Debole, insulso, feccia.
Ricordi di aver sentito di appartenere a tutte queste categorie, poco prima di afferrare quella mano che ti avrebbe finalmente spinto fuori dall'oblio. La stessa mano che ti accompagnava lungo quel fiume dalle acque color pece e le rive dalle forme indefinite. Lo ricordi perché eri lì. In qualche modo riuscivi ancora a percepire ciò che succedeva attorno a te, anche se sotto una forma diversa: eri morto, eppure in un certo senso ti sentivi rinato.
Così vicino, Kermis, così vicino a completare la tua missione.

« Eppure.. » ancora quella voce. L'avresti riconosciuta tra mille e più voci, nelle sue note cupe. « hai fallito, ancora una volta.
Per quanto tu possa sforzarti, Kermis, sei destinato a fallire. Hai sprecato la tua vita cercando di raggiungere un obiettivo che ti ha portato solo alla morte.
Che spreco di tempo.
»
Avresti tanto voluto rispondere, ma il tuo corpo non riusciva a reagire. Quasi come un vegetale, ti eri limitato a digrignare i denti ed a socchiudere le palpebre.
« Non posso ammettere in alcun modo un tale spreco.
Sei prezioso, Kermis. Hai capacità molto interessanti, sono sicuro riuscirai a far divertire il Re. E' da tempo che cerca intrattenimenti così interessanti, sai?
Ultimamente è molto giù d'umore, ma con le tue capacità vedrai che tornerà a sorridere.

Non lascerò che tu possa sprecare nuovamente tempo nella ricerca della felicità.
La felicità, Kermis,
non esiste.
Mettitelo in testa, una volta per tutte. Non ti ho concesso una seconda possibilità per lasciarti predicare di quanto possa essere bello un mondo senza guerre, senza sofferenza e tutte le stronzate con le quali ti sei illuso negli anni. Hai perso il vero te stesso in questi vaneggi. E' tempo di tornare ad essere il demone che eri una volta, non credi?
»
Ricordi bene quanto a lungo risuonò nella tua testa la risata del demone.
« Non aspettarti titoli di alcun tipo, qui nell'Abisso.
La corte del Re ti vuole per ciò che sai fare, non per quello che dicono di te.

A breve capirai e vedrai che il cambiamento verrà di conseguenza.
»
Sì.
« Tornerai ad essere ciò che eri un tempo. »
Sì.
« Il potere sarà nuovamente la tua ossessione. »
Sì.

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Demone dei Desideri

Io ho fallito.
Non sono riuscito a realizzare il mio desiderio, non sono nemmeno riuscito ad avvicinarmici. Cosa ho fatto della mia vita? Perché ho cercato di migliorare un mondo che non mi interessa affatto cambiare? Io non sono questo. Io sono altro, sono ben altro rispetto a ciò che professavo essere. Io.. Io desidero il potere più grande di tutti, desidero vendetta e distruzione. Ciò che voglio è essere me stesso, senza la pretesa di somigliare a qualcun altro. Voglio vivere, per una volta.
Vivere per me stesso e nessun altro.

Per troppo tempo ho finto di essere un eroe, perché desideravo il mio lieto fine.
Ma chi ha detto che un demonio non possa ottenerlo, a suo modo?
L'Abisso sarà la mia nuova casa, d'ora in poi.


« Vieni.
Il Re sta aspettando.
»
Sì.

† † †

Ed una volta che tocchi il fondo del baratro, ciò che puoi fare è solo risalirne le pareti.
E' la tua ultima occasione, Demone dei Desideri.
Non sprecarla.



Profondo.
Il tema è sviluppato in diversi livelli. Il primo - quello più immediato - è sicuramente il luogo della scena - e dei pensieri di Kermis - vale a dire una delle tante grotte di Bathos, nel sottosuolo. L'altro livello è ben più metaforico, perché rivolge la propria attenzione alla profondità che il Mercante era riuscito a raggiungere - prima di morire aveva scavato così profondamente in sé stesso da raggiungere un ideale di pace che avrebbe reso tutti felici - e a quanto profondamente sia stato cambiato dall'intervento di questo demone - la cui entità è ancora sconosciuta - che lo ha salvato in parte poco prima che potesse morire nelle scene di "Lacrime d'Oriente". Ragionando ancora sulla parola in sé, allora possiamo considerare l'intero scritto una riflessione profonda sul profondo, cioé su ciò che è avanti il fondo, quello che rimane. Cosa rimane di Kermis, una volta che è svuotato di tutto ciò che è stato?
 
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