| Numar55 |
| | "Che cazzo vuoi? Vedi di girare a largo straniero."
Ok, l'IA del png non pareva essere molto amichevole. Difatti appena ebbe finito di parlare gli diede di nuovo le spalle con strafottenza continuando a fare spese. Gli ricordava Jason durante i saldi al negozio di elettronica in città: non c'era spazio per quisquilie come l'etica o le buone maniere, solo la merce comprata e la velocità con la quale la si prendeva contavano. L'unica differenza era che quel tipo non era biondo...e comprava cibo, non pezzi d'elettronica...e oh cazzo quant'era brutto! Pareva quasi che la vita gli avesse mostrato la bellezza solo per strappargliela via dicendogli - "Mi spiace, non fa per te!". Stava per farglielo notare ma le parole gli morirono in gola alla vista di un fenomeno piuttosto bizzarro. Il rapido movimento del ladro aveva lasciato dietro di sé una scia di numeri cremisi che ormai stava man mano svanendo. Nessun altro nel mercato pareva averlo notato e questo lasciava spazio ad un unico sospetto... Un bug, che palle! Beh almeno il ladro non si era messo a saltellare sulla bancarella come in preda ad un ictus nervoso o a sparire completamente, inghiottito dal terreno. Considerando la totale inaffidabilità degli strumenti (perlopiù prototipi) da loro utilizzati e la pesantezza che doveva avere il gioco per mantenere una tale grafica, quei piccoli numeri svolazzanti era il minore tra tutti i problemi che sarebbero potuti capitare. Avrebbe risolto il problema con Jason una volta uscito, ora come ora non gli andava di interrompere la sua prima discussione con un png per riportare un semplice errore di programmazione. Carezzandosi la nuca con una mano, indicò il ladro con l'altra come se fosse un vecchio amico. Neppure per un secondo perse il suo sorriso ironico.
""Ok, come preferisci! Ma prima gradirei i soldi..."
Tac! Colpito nel segno! Il ladro non doveva essere programmato per essere un gran bugiardo dato che davanti al persistere di Jack mostrava una calma paragonabile a quella di un agnello a Pasqua.
"Di cosa cazzo stai parlando? Io non ti devo nessun soldo."
Mentre parlava i numeri apparsi poco fa iniziarono a ricoprirlo ma in modo differente da prima; ora pareva quasi di vederli dentro di lui. Era come guardare i disegni sui libri di scienze in cui le vene erano disegnate in maniera da essere viste anche dall'esterno. Il bug continuava, ed era peggiorato... Non appena avesse finito di parlare con il png, avrebbe informato Jason di quell'errore nel sistema. Stava diventando fastidioso e peggiorava a vista d'occhio, con tutti quei numeri che aumentavano sempre più di luminosità.
"A me no, ma alla donna che mi ha fatto saltare i timpani poco fa pare che tu ne debba molti!"
Allargò le braccia con fare esplicativo, in maniera volutamente irrisoria. Era ansioso di testare il combattimento, la sua parte preferita, con la realtà virtuale. Doveva essere fantastica! Per questo motivo stava cercando di innervosire il più possibile il ladro, sperando che i numeri ormai brillanti non presagissero l'arrivo di un crash.
"Potevi almeno allontanarti un po di più se volevi far perdere le tue tracce."
Alla fine la luce sparì, ma non per il crash. L'ultima cosa che aveva visto era il ladro che gli lanciava contro delle polvere gialla, poi un forte bruciore agli occhi che serrò immediatamente con un lamento. Le dita corsero istintivamente al viso e lì, dove sarebbero dovute impattare contro il casco della realtà virtuale, trovarono invece le morbide palpebre, completamente ricoperte da una sostanza farinosa. Prima che potesse anche solo riflettere su quell'anomalia, qualcos'altro colpì con violenza il suo braccio destro. Gli occhi si spalancarono di botto, le pupille quasi spiritate che fissavano con orrore lo squarcio che il pugnale gli aveva aperto. Il dolore non venne subito: ci fu un attimo di totale estraneità in cui fissò il sangue colare lentamente da quello che una volta era un braccio integro. Poi naturalmente il dolore venne e sembrerà scontato ma...cazzo se faceva male! Come un fulmine a ciel sereno, la sua estraneità lasciò spazio ad un grido di puro terrore che nemmeno la cheerleader di un qualunque film horror avrebbe saputo battere. Cercò di scappare ma il panico gli impediva di muovere con efficienza le gambe, i piedi si incrociarono l'uno con l'altro e presto cadde a terra. Il suo corpo non accennava a smettere di tremare e gli occhi si focalizzavano unicamente sulla ferita e sull'uomo con il coltello.
"C-cosa...?"
"Cosa cazzo sta succedendo" sarebbe la frase che avrebbe voluto dire e che gli rimbombava nella testa, ma è difficile articolare intere frasi quando il proprio braccio sta avendo delle mestruazioni. In pochi istanti il suo sogno era diventato un incubo e da coraggioso eroe era ridiventato ciò che era in realtà, ovvero un semplice ragazzo, bravo solo a smanettare con i codici. Realtà... Una parola piuttosto difficile da descrivere in quel momento. Come poteva essere reale tutto ciò ? Quello era solo un videogioco! Uno stramaledetto videogioco! Non ci si feriva, non si sanguinava, non si rischiava di morire. Si stava sforzando come un ossesso di comprendere la logica di quella situazione; ma quella era andate a puttane già da un pezzo: lui era ferito, poteva percepire la terra bagnata dal sangue e il dolore atroce al braccio, e davanti a lui c'era un uomo che aveva l'intenzione di portare a termine ciò che aveva cominciato. Era tutto vero. Il ladro avanzò verso di lui, il pugnale pronto ad assaporare di nuovo la carne. Terrorizzato, Jack arrancò all'indietro con il braccio sano ma sfinì per sbattere contro il duro legno di un'altra bancarella. Ormai non aveva vie di fuga e il coltello era sempre più vicino. Eccolo, la lama prese velocità mentre si abbassava fino...a fermarsi ? Per una qualche strana ragione il tipo aveva fermato il proprio attacco a mezz'aria, ma era evidente che qualunque fosse stato il motivo non dipendeva dalla sua volontà. Era sorpreso quanto lui di ciò, tuttavia non era altrettanto desideroso di finirla lì, glielo si leggeva negli occhi. Più che la sua volontà fu l'adrenalina che aveva addosso a spingerlo ad agire; un poderoso calcio si infranse sulla tibia del suo assalitore che, a causa del dolore e dell'improvvisa perdita di equilibrio, cadde a terra imprecando a mezza voce. Sfruttando il breve vantaggio che aveva ottenuto si rimise in piedi il più fretta possibile e se la diede a gambe. Attorno a lui la gente pareva impazzita: i clienti correvano di qua e di là allontanandosi sempre di più dallo scontro (cosa che anche lui avrebbe gradito fare al più presto), quasi ogni donna gettava grida isteriche contagiando altre donne che ancora non si erano conte di quel che stava realmente accadendo... Man mano l'intera piazza avrebbe saputo dell'accaduto e, a giudicare dalle reazioni lievemente fuori controllo, non doveva essere un evento comune a...dovunque si trovasse in quel momento. Il gioco avrebbe dovuto portarlo nella città di Taanach nell'Akeran ma ormai non aveva idea di dove fosse finito. Né gli importava granché, al momento la priorità era sopravvivere. Mentre correva premette la mano sulla ferita che sanguinava in modo a dir poco vergognoso (fortuna che non era debole di stomaco!); diede una rapida occhiata alle sue spalle ed emise un gemito sconsolato. Il ladro pareva non darsi per vinto, forse spinto dal desiderio di eliminare l'unico testimone del suo furto, naturalmente fregandosene di macchiarsi di omicidio in mezzo ad una folla per farlo. Jack aveva un lieve vantaggio ma quel tipo non era ferito, e pian piano stava accorciando le distanze. Continuare a correre non era più la scelta più saggia; facendo leva a tutta la sua forza di volontà si convinse a fermarsi per poi voltarsi verso l'uomo che lo voleva morto. Deglutendo mosse la mancina in avanti come per calmarlo e convincerlo a fermarsi.
"Senti...se vuoi i soldi, tienili! Io..."
Poi accadde l'imprevisto. Accanto alle sue dita si formarono lievi strisce di numeri bianchi, sottili come fili di spago, e presero a girare attorno ad esse seguendo il movimento ondeggiante della mano. Prima che se ne rendesse conto, quelli si ammassarono sul palmo e presero a brillare sempre più, fino ad assumere l'aspetto di una piccola fiammella. Appena i suoi occhi si posarono su di essa e prima che potesse chiedersi alcunché, quella scattò come un razzo via dalla sua mano per dirigersi verso il ladro, ormai a pochi metri di distanza. D'altro canto lui non pote che assistere stupefatto alla fiamme che ustionavano il volto del suo assalitore che portandosi una mano sul viso si fermò di colpo gridando per il dolore. Nel frattempo con bocca e occhi spalancati per lo stupore Jack fissava la propria mano cercando di non impazzire per quell'ennesimo stravolgimento degli eventi. Non era ancora riuscito ad accettare di trovarsi in un mondo reale ed ora saltava fuori che lui in un mondo reale poteva sparare palle di fuoco ?! Probabilmente in un'altra situazione avrebbe trovato la cosa un'assoluta figata ma al momento, inseguito com'era da un tizio che voleva ucciderlo, trovava la cosa piuttosto esasperante. Ma non aveva molto tempo per piangersi addosso, il ladro si era ripreso. Lo fissava irato con una guancia molto più rossa di quanto dovrebbe essere normalmente. Perfetto, se prima voleva ucciderlo per essersi intromesso, ora avrà voluto la sua morte per puro piacere personale! Eh già, lui si che ci sapeva fare con le persone... Appena quello mosse i primi passi, lui riprese senza alcuna esitazione a darsela a gambe. Non aveva idea di quello che aveva fatto poco fa, né come c'era riuscito ma non aveva intenzione di beccarsi una pugnalata allo stomaco solo perché aveva sbagliato formula magica o chessoio! Sfrecciava per il mercato senza badare al percorso in sé, limitandosi ad allungare quanto più possibile le distanza tra lui e quella lama; zigzagò tra alcuni banchi di gioielli, diede un paio di spallate ad un paio di passanti random... Per poi arrivare ad un bivio. Destra, sinistra, sinistra, destra, destra, sinistra...sinistra! Con la mano sana afferrò uno dei pali di una bancarella di frutta per aiutarsi a curvare meglio; il tutto non doveva essere stato costruito al meglio (o più probabilmente non pensavano che qualcuno fosse così idiota da sfruttare il palo durante una corsa) perché al suo passaggio quella si piegò pericolosamente di lato fino a...crollare. Già. L'unico suo pensiero mentre il passaggio si riempiva di papaie fu che almeno questo avrebbe rallentato un minimo il suo inseguitore. Ignorando il fiatone che già lo stava opprimendo, si costrinse a continuare la sua fuga prendendo qualche svolta qua e là per depistare al meglio quello psicopatico. Ma fu all'ultima svolta a destra che tutto andò a puttane. Vicolo cieco. Ma come cazzo faceva ad esserci un vicolo cieco in un mercato ?! Eppure era proprio così: le bancarelle poste ai suoi lati e dinnanzi a sé bloccavano completamente il passaggio. Era bloccato, doveva andarsene da lì prima che quel tipo lo raggiunges...e naturalmente lo raggiunse! Pareva trasudare odio da ogni poro ma si diede una calmata appena notò quanto la sua vittima fosse nella merda e il volto scuro lasciò spazio ad un sorriso sadico (cosa che stranamente non lo rincuorò molto).
"Final-mente...figlio...di puttana!"
Il fiatone rendeva difficile al tipo dire più di tre sillabe tra un respiro e l'altro ma era stato abbastanza esplicativo. E perlomeno riusciva a parlare; Jack era messo talmente male da doversi chinare appoggiando le mani sulle ginocchia. Solo dopo aver scatarrato come mai prima d'ora sul terreno polveroso si rimise completamente dritto guardando sconsolato il pugnale avvicinarsi sempre di più. Stava cercando di pensare ad un metodo per tirarsi fuori da quella situazione, nel suo mondo (ok, faceva ancora piuttosto strano dirlo) era questa la sua specialità: evitare, spesso autoschernendosi, altre volte facendo il buffone... Insomma qualsiasi soluzione era accettabile piuttosto che battersi con quel fisico così magrolino. Amava i videogiochi proprio per il motivo contrario; non doveva nascondersi né scappare, doveva solo spaccare culi qua e là. Ma ora...ora la situazione era completamente diversa da qualunque cosa gli fosse mai capitata. Migliaia di pensieri gli passavano per la testa in quel momento impedendogli di ragionare. Come ci era finito in quel casino ? Aveva ancora qualche possibilità di uscirne ? Faceva molto male morire per accoltellamento ? Gettò un'occhiata al braccio destro. Sì,cazzo. Poi l'occhio cadde senza volerlo sull'altra mano e la mente tornò a quel che era accaduto poco fa, a lui che sparava fuoco manco fosse Bowser contro Super Mario. Non aveva idea di come c'era riuscito e aveva preferito non sprecare tempo a rifletterci su ma...beh ormai cosa gli costava provare. Al massimo moriva...merda. Strinse la mano sinistra a pugno e prese un profondo respiro mentre caricava il pugno all'indietro. Giurò a sé stesso che se fosse sopravvissuto gli avrebbe dato un nome decente ma sul momento riuscì solo a dire...
"SFERA DI BOWSER!"
Niente. Il silenzio più assoluto accolse il suo fallimento, mancava solo la tipica palla di sterpaglie a coronare la scena. Da parte sua nessuna parola, solo un gemito sommesso oltre alla certezza di una morte imminente. Eppure il ladro non si muoveva di un passo. Stava lì, pietrificato, ad osservare con un misto di sorpreso e paura alla sua sinistr...cazzo! Al suo fianco stava un grosso rettile, pareva quasi un mastino dalle dimensioni ma le somiglianze con il cane finivano lì: il corpo era cosparso da scaglie rossastre, il muso era corto e tozzo con un dentatura simile a quella di un piranha e le quattro zampe terminavano con piccoli ma affilati artigli. Un drago...ma sul serio ? Appena lo vide fece un balzo di mezzo metro ma l'animale non parve minimamente intenzionato ad attaccarlo, si limitava a fissarlo immobile con occhi simili ad un fuocherello scoppiettante. Un momento...davvero poteva evocare draghi ? Fissò costernato la propria mano e poi di nuovo il rettile che non levava nemmeno per un istante lo sguardo da lui. Quindi volendo poteva... Inclinò la testa di lato. Pareva quasi un tick nervoso ma in realtà stava indicando al drago il proprio nemico sperando fosse comparso per quel motivo. Evidentemente c'era feeling tra loro perché appena mosse il collo, la bestia partì con un debole ruggito alla volta del ladro. Quello non pareva molto felice della piega degli eventi, tuttavia non si fece cogliere impreparato e balzò all'indietro per sfuggire a quelle letali fauci. Subito dopo cercò di attaccare la creatura ma quella era più scaltra del previsto e ritirò indietro il collo con un breve ringhio lasciando fendere al pugnale solo l'aria. Un basso gorgoglio risuonò dalla gola scagliosa mentre il drago tirava leggermente indietro la testa; pochi istanti dopo un getto di vapore fuoriuscì dalla sua bocca investendo il nemico. Sinceramente Jack si sarebbe aspettato del fuoco ma dalle grida di dolore dell'uomo quella nuvola bianca non doveva essere poi così piacevole. Con un balzo l'animale si gettò in avanti cercando di morderlo nuovamente ma quello, nonostante tutto, ebbe la prontezza di rotolare di lato evitando ancora una volta di essere assaggiato. Dal fondo della strada il ragazzo continuava ad osservare la scena, immobile. Ma sentiva in cuor suo di fare qualcosa: non era che il suo drago (un'altra cosa da aggiungere alla lista delle cose strane da dire) sarebbe riuscito a vincere lo scontro. Quel tipo era in gamba, completamente psicopatico ma in gamba. Guardò nuovamente la propria mano e decise di provare di nuovo. Forse il pugno era sbagliato, forse se metteva la mano ad artiglio... Piegò le dita e fissando il suo assalitore allungò nuovamente il braccio verso di lui. Questa volta avendo la decenza di non mettersi a gridare nomi stupidi. Niente fuoco, nemmeno stavolta. E neppure altri draghi. Accadde qualcosa di molto più strano ed inquietante; il braccio del tizio cominciò a tingersi di venature blu mentre i muscoli parevano irrigidirsi. Non doveva essere una bella sensazione visto che quello cadde in ginocchio in quella che pareva un dolore atroce tenendosi stretto al petto l'arto bluastro. E fu in quel momento che giunse il drago. Approfittando della debolezza del nemico si gettò su di lui stringendo con forza tra le proprie zanne una spalla. Il ladro cercò di spingerlo via a mani nude ma la bestia non mollava, anzi stringeva ancor di più la presa. Per un breve istante Jack tirò un sospiro di sollievo. O mezzo sospiro a dire il vero; non riuscì nemmeno finirlo prima che il pugnale si conficcasse nel collo del drago. Bastarono pochi attimi e quello scomparve in una scia di numeri biancastri. Gemendo per il dolore l'uomo si mise a fatica in piedi gettando un'occhiata infuriata sulla causa di tutti i suoi mali di quella giornata. Ovvero naturalmente lui. Mosse un paio di passi incerti ma ben presto acquisì un'andatura sempre più salda. E veloce. Pochi passi li separavano quando Jack mise la mano aperta davanti a sé. Era la sua ultima possibilità. E finalmente (echecazzo!) avvenne. I piccoli numeri attorno alle sue dita, la luce e poi una sfera infuocata che viaggiava verso il nemico. Quello si scansò appena in tempo appoggiandosi per un istante ad una bancarella. Quasi d'istinto mosse la mano destro gettando una nuova vampa di fuoco, beccandolo questa volta alla spalla. Il nemico si morse la lingua per il dolore ma non arretrò gettandosi invece verso di lui con un grido. Un balzo all'indietro salvò lui e il suo intestino da quella rapida lama ma all'affondo successivo ebbe appena il tempo di scansarsi di lato mettendosi alla sinistra del suo aggressore, rimediandosi però un graffio al braccio sano. Non era niente in confronto al taglio di prima ma di certo non gli fece piacere. Nello spostamento la sua mano sfiorò la spalla del ladro e quel semplice tocco fece sì che alcuni dei numeri che aveva visto prima al suo interno evaporassero. Nuove venature bluastre comparvero sul corpo dell'uomo mentre quello barcollava in avanti lamentandosi come se l'avesse toccato con ferri ardenti. Dunque quegli strani poteri...le fiamme, le venature, il drago...derivavano da quei numeri ? Ma...cosa significavano ? Perché li aveva ? Domande più che giuste, ma al momento sbagliato. Il suo assalitore si voltò di scatto caricandolo a testa bassa per poi sollevarlo di peso andando a sbattere contro una bancarella laterale. Il tavolo si piegò sotto il peso dei due trascinando con sé tutta l'impalcatura. Adagiato su grossi e piuttosto scomodi frammenti di legno, Jack cominciò a trascinarsi il più lontano possibile con le proprie braccia. Almeno finché una fitta di puro dolore lo colpì alla gamba; si voltò e ciò che vide lo gettò nel panico. Conficcato nella propria coscia stava il pugnale, stretto ancora tra le dita dell'uomo. Il sorriso sadico del suo nemico era di gran lunga peggiorata, pareva quasi un'oscena smorfia. Si divertì a rigirare la lama nella carne godendosi come un matto le sue urla di dolore. Poi tutto finì. Sentì distintamente il coltello abbandonare il corpo e fiotti di sangue che gli bagnavano i pantaloni, accompagnati da uno straziante bruciore. Una mano lo voltò con forza facendogli poggiare la schiena al terreno. Per un istante i suoi occhi si riflessero in quelli del ladro, quasi perdendosi in quei pozzi d'odio. La lama si levò di nuovo e questa volta non si sarebbe limitata a ferirlo; di scatto levò una mano in alto cercando di afferrare in qualche modo il braccio armato nel vano tentativo di bloccarlo. Ma non ce ne fu bisogno, perché accadde di nuovo: il pugnale si era fermato ancora una volta, l'attacco fermato a mezz'aria. Il nemico aveva il volto contratto dallo sforzo di affondare ancor di più l'arma ma quella rimaneva ostinatamente ferma. Tra la lama e la mano di Jack si poteva notare che l'aria ondeggiava lievemente, come nei giorni più afosi. Dunque era stato di nuovo lui, ma come... No, non poteva pensarci ora, non sapeva nemmeno quanto avrebbe retto quella strana "barriera". Ma forse...forse aveva un'idea. Mosse per qualche secondo la mano libera accanto a sé finché le dita si serrarono attorno ad un pezzo di legno, un frammento della bancarella su cui era rovinato sopra. Prese un profondo respiro. Appena vide il ladro smettere di spingere la propria arma verso di lui, il braccio si mosse rapido e quel randello improvvisato andò a sbattere contro la tempia dell'uomo, sbalzato di lato dal colpo. Più rapidamente che poté si allontanò alla ricerca di un possibile luogo sicuro. Prima di tutto però doveva rimettersi in piedi; la sua attenzione fu catturata da una bancarella ad un paio di metri da lui. Non che fosse diversa dalle altre ma sul tavolo ormai abbandonata si era appollaiata una colomba, che lo fissava con la testa inclinata. Un punto come un altro per appoggiarsi. Un paio di strisciate e riuscì ad allungare la mano verso il bancone per poi tirarsi su. Una nuova fitta partì dalla gamba, dovette collassare sul bancone per non ricadere a terra. La colomba volò via, spaventata dal suo movimento improvviso, ma al momento l'aver quasi schiacciato un innocuo uccello era l'ultimo dei suoi pensieri. Percepiva qualcosa di freddo e metallico al di sotto di sé e dopo essersi rimesso in piedi rimase sconvolto per quell'incredibile botta di culo. Quella bancarella esponeva armi d'ogni tipo. Quante probabilità c'erano di trovare qualcosa di talmente utile in mezzo a quel marasma di merci ? Non poté tuttavia emozionarsi troppo poiché dei passi alle sue spalle lo fece voltare di scatto (facendolo imprecare data la gamba pugnalata). Il ladro si era ripreso dalla botta in testa e, sebbene avesse lo sguardo un po confuso e alcune strisce di sangue cominciassero ad uscire dalla sua testa, stringeva con forza la propria arma. Jack portò velocemente una mano dietro la schiena afferrando la prima cosa che le sue dita toccarono. Poi la portò dinnanzi a sé puntandola contro l'avversario e rimase per un istante stupito dalla bellezza dell'arma: era un katana dalla elsa bianca come la neve e la lama ricoperta da alcune incisioni. Non che fosse un esperto di armi ma aveva craftato abbastanza oggetti in vita sua da saper riconoscere quando un'arma era fottutamente bella. Non che sembrasse un gran guerriero impugnandola a due mani con le braccia tese come stuzzicadenti verso il nemico.
"Non fare un passo! Se ti muovi, io..."
Non doveva averlo impressionato molto dato che dopo aver sputato per terra quello partì di nuovo alla carica. Diede un rapido affondo e il suo pugnale riuscì a ferirlo al fianco nonostante il suo tentativo di schivata. Fortunatamente riuscì ad appoggiarsi al palo di una bancarella o sarebbe finito di nuovo a terra. La lama sfrecciò di nuovo nell'aria ma questa volta fu abbastanza lesto da tirarsi indietro. Tuttavia sapeva di non potersi continuare ancora a lungo; era stanco e ferito, il pugnale l'avrebbe presto raggiunto di nuovo. Un'altra affondo e un'altra schivata che lo portò al fianco del ladro, tuttavia il movimento gli fece poggiare la gamba ferita troppo violentemente al terreno. Un'ennesima scarica di dolore gli invase il corpo. Non ci vide più, voleva solo finirla. Mosse la spada dall'alto verso il basso crollando poi in ginocchio. Al suo fianco udì un tonfo ed un gorgoglio strozzato; il nemico aveva un grosso taglio che gli attraversava la gola inzuppando le povere vesti ed il terreno circostante di sangue. Per interminabili istanti i due si fissarono negli occhi, paura ed odio a confronto. Questo finché l'odio non lasciò spazio ad un freddo astio ed infine ad una totale indifferenza. Era morto. Jack non riuscì a distogliere lo sguardo dal cadavere. Il cadavere dell'uomo che aveva ucciso. Forse dopotutto non era così forte di stomaco. Si piegò in avanti e vomitò. Jack Montague
- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%
CS Forma Umana: Intelligenza/1 - Determinazione/1
CS Forma Draconico: Forza/2
Fisico: Danno Medio braccio destro, Danno Basso a braccio sinistro, Danno Medio a schiena, Danno Alto a gamba sinistra, Danno Medio a fianco destro
Mente: Illeso
Energia: 100%-5%-5%-10%-20%-5%-5%-20%-10%= 20%
Passive: - Può trasformarsi nella sua forma draconica alla luce del sole - Casta illusioni in condizioni proibitive
Attive:
Ah, la brezza di Theras... Sul serio, persino la stessa aria pare avere un altro odore. Più pesante. Talmente pesante che mi pare quasi di toccarla; inizialmente lo vedevo come un fattore negativo e me ne lamentavo, poi ho scoperto che mi avrebbe potuto parare il culo e...beh, mi ci sono abituato! Basterà il semplice sentore del pericolo per poter modificare la compattezza dell''ossigeno attorno a me creando resistenti barriere invisibili che mi proteggeranno da qualunque follia questo strano mondo mi riverserà contro. Abilità Personale N.1: Variabile Difensiva di natura magica a bersaglio singolo; Consumo Variabile
Png completamente personalizzabili Alla pari della materia di questo posto, i suoi stessi abitanti hanno un aspetto differente dal mio: è come se fossero fatti di dati informatici; spesso mi è capitato di fissare per diversi secondi qualcuno con aria stranita dopo aver visto parte del suo corpo assumere qualche strana colorazione, o addirittura evaporare e poi riformarsi. Senza che né lui né chiunque altro se ne accorgesse! Non amo agire troppo sugli esseri viventi, non mi sembra giusto. Ma ho imparato ad usufruire di questo strano evento nel caso questi ultimi non siano esattamente amichevoli; con un po di concentrazione riesco ad individuare i punti deboli del loro "codice" e modificarlo a mio piacimento. Se voglio semplicemente infliggere danno mi basterà scombinarlo con un gesto: qualche neurone scoppia come popcorn, il sangue cambia colore e comincia a bruciare... Pergamena Iniziale Mago "Corruzione Magica": Consumo Alto; Danno Medio al Fisico e Danno Medio alla Mente
I'm hot, baby! Forse sarà per la scelta di usare "Progenie dei Draghi" come razza ma in questo mondo ho un buon rapporto con il fuoco! Trovo che il suo "codice" sia piuttosto semplice da manipolare e non serve che uno schiocco per poter evocare fiammelle danzanti tra le mie dita; fortunatamente non mi feriscono(sarebbe piuttosto patetico evocarle e poi gridare come una ragazzina dal dolore) ma so per certo che gli altri...beh, gli altri non hanno un rapporto così splendido con loro... Pergamena Iniziale Mago "Adepto degli Elementi": Consumo Basso; Danno Basso da Ustione
Buum! Draghi! Già, questa sinceramente non me la spiego! Sono grossi, scagliosi, hanno artigli, sputano fuoco...e spuntano fuori se muovo troppo le mani! Ho scoperto poi che proprio attraverso questo movimento posso decidere la potenza di questi simpatici lucertoloni: per esempio con un gesto secco evocherò un cucciolo piccolo(Della dimensione di un mastino!) e non particolarmente tenero, praticamente incapace di sputare fuoco ma semplice vapore(P.S. Non sottovalutare quello stupido sbuffo d'aria! Brucia quanto un pentola d'acqua bollente). Pergamena Iniziale Mago "Cucciolo di Draco": Consumo Medio; Evocazione di Potenza Bassa per due turni; 1 CS a Forza/1 CS a Velocità
Note:
Prima di tutto scusa nuovamente per l'enorme lasso di tempo che mi sono preso per scrivere questo post ma ho avuto alcuni problemi nel farlo poiché spesso non mi convinceva e l'ho riscritto più volte. Detto questo, qualche precisazione: i numeri sono il modo in cui Jack vede il "codice" di Theras e dei suoi abitanti, non ha alcun valore come tecnica ma è un puro spunto narrativo per spiegare le sue tecniche; il modo in cui trova la spada può sembrare molto random ma c'è una storia dietro che approfondirò in future giocate. Ecco il riassunto del combattimento: - Ladro attacca, Jack non para e prende danno Medio al braccio destro. - Ladro attacca di nuovo, Jack usa difensiva variabile personale a consumo basso per parare - Jack colpisce Ladro a gamba sinistra causando danno Basso, poi fugge - Ladro lo insegue, Jack usa Adepto degli Elementi e causa danno Basso al volto del Ladro - Jack fugge fino ad arrivare a vicolo cieco, Ladro lo raggiunge - Jack usa Cucciolo di Draco ed evocazione attacca Ladro che schiva il morso ma subisce poi danno Basso per getto di vapore - Jack usa Corruzione Magica causando danno Medio a fisico e danno Medio a mente, evocazione morde causando danno Medio - Ladro attacca evocazione causando danno Alto e la uccide - Jack usa due volte Adepto degli Elementi, la prima volta Ladro usa una personale di schivata a consumo basso poi subisce danno Basso al petto. - Ladro attacca, Jack schiva - Ladro attacca, Jack schiva parzialmente e subisce danno Basso a braccio sinistro - Jack usa Corruzione Magica, Ladro subisce danno Medio a fisico e Medio a mente - Ladro usa carica a potenza media, Jack subisce danno Medio da impatto contro la bancarella - Ladro attacca e causa danno alto a gamba sinistra - Ladro attacca con affondo a potenza media, Jack usa difensiva variabile a consumo medio - Jack attacca con pezzo di legno e causa danno Medio alla testa - Jack si rimette in piedi e prende katana - Ladro attacca e causa danno Medio a fianco destro - Ladro attacca due volte e Jack schiva due volte - Jack attacca ed uccide il ladro tagliandogli la gola
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