Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Il confine, Arrivo di Astreas Val'Kay

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view post Posted on 1/2/2015, 18:07
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Cardine
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Il confine
I


Sulle montagne discese il rapido e impietoso crepuscolo dell'Erydlyss: un velo scuro quasi come la notte, che inghiottì le cime ancora illuminate e preparò il cielo ad accogliere le stelle.
   Il buio piombò ovunque, anche sulla famosa barriera, granitica e massiccia, che congiungeva una vetta con l'altra, impedendo a chiunque il passaggio attraverso l'angusto valico. L'unica apertura era proprio al centro di essa, e sul varco torreggiavano due enormi statue monolitiche, simili a guerrieri di pietra in silente ed immobile attesa chissà da quante centinaia di anni.
   Le loro spade, non appena giunse la notte, cominciarono a brillare di una luce fredda ed intensa. Era essa che, come un faro, guidava i viandanti verso quell'ultimo rifugio sicuro, in un luogo così estremo.

72ez1iO


   «Ecco la tua cena» grugnì un omaccione barbuto, avvicinatosi al busto della statua dopo aver percorso la sgangherata passerella interna alle mura. Sembrava si rivolgesse proprio ad essa, e non era un'impressione del tutto sbagliata: sulla schiena del guerriero dormiente vi era una nicchia, della forma adatta per accogliere un corpo. E a quelle parole così scortesi un altro uomo, dai capelli canuti e la schiena curva, staccò il volto dalla pietra. Sembrava esausto.
   Si levò con calma la tunica e la porse all'energumeno che, senza dire una parola, se la mise addosso.
   «Buon turno» augurò al collega, che intanto si era già posizionato al suo posto di guardia. I suoi lineamenti aderirono alla pietra gelata, e la sua coscienza si abbandonò alla forza arcana della statua.
   La vedetta, ormai libera dal quell'oneroso compito, cominciò a consumare la sua cena. La spade di pietra pulsavano ora di luce nuova e brillante.


CITAZIONE
Benvenuto! Io sono Hole, e gestirò questa giocata d'arrivo. (:
Comincio con le solite informazioni di routine: si tratterà di una scena in cui ti metterò alla prova, valutandoti nei tre campi fondamentali del GdR, ovvero scrittura, strategia e sportività. In base al risultato ti conferirò un premio in gold e una eventuale promozione di fascia a gialla oppure a verde. Inutile dire che è il caso di dare il massimo, per dimostrarmi quali sono le tue vere potenzialità! Ricorda che hai tutto il tempo che ti serve per scrivere - basta che una volta al mese batti un colpo. Ti consiglio inoltre di rileggere integralmente il tuo scritto prima di postarlo, per correggere eventuali errori. Forse già lo fai, ma si tratta di un'ottima abitudine, qui sul forum. Non prendere i miei post come esempio: saranno brevi ed essenziali, per garantire una certa velocità nel risponderti.
Beh, quale punto migliore in cui cominciare la storia di Astreas nell'Edhel, se non dall'arrivo sulle montagne nevose dell'Erydlyss? Hai raggiunto il valico e stai cercando un rifugio per la notte. Poco più avanti ci sono delle luci - dovresti essere in vicinanza dell'avamposto di Uomini di Pietra che probabilmente hai sentito: si trova proprio su una delle poche strade "sicure" per varcare la catena montuosa. Gestiremo questa prima fase via confronto. Se non ti è chiaro il metodo puoi dare un'occhiata a qualche altro arrivo, o chiedere a me nel topic di servizio. A te la parola!!
 
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Valeren
view post Posted on 11/2/2015, 12:00




Parlato Pensato

La notte era fredda e silenziosa,Astreas era in viaggio da settimane dopo aver abbandonato l'ultimo villaggio dove si era nascosto: si stava ormai chiedendo se le sue gambe avrebbero retto fino alla sua destinazione, la stanchezza dovuta a marce sfiancanti ed alle pochissime ore di sonno che si concedeva stava iniziando a pesare sul fisico e sulla mente del guerriero per quanto,ormai, fosse vicino alla sua destinazione. "Non posso andare avanti cosi, se non sarò in grado di riposare decentemente e di mangiare un pasto degno di questo nome probabilmente non durerò più di altri quattro giorni..." si ritrovò a pensare Astreas mentre si guardava intorno: la zona era ricoperta di neve e la foresta che si era lasciato alle spalle aveva lasciato spazio ad una steppa brulla dove ogni tanto spuntava qualche arbusto e nulla più, anche le prede erano scarse come il mezzo demone aveva avuto modo di scoprire quando era andato in cerca di selvaggina per mangiare due giornate prima.

Nonostante tutto doveva andare avanti, doveva raggiungere l'Edhel cosi da poter trovare la tanto agognata sicurezza di cui aveva bisogno e da poter iniziare a pianificare la sua vendetta con la dovuta calma, calma che ad Astreas mancava da fin troppo tempo: il suo viaggio era stato cosparso da imboscate e lui non aveva potuto stare tranquillo neanche un attimo e anche se egli considerava la paranoia un' abilità di sopravvivenza assai utile a questo punto un po' di tranquillità e riposo avrebbero di sicuro giovato alla sua mente, mentre camminava vide una luce esattamente al centro della montagna che aveva davanti, una luce che stava esattamente davanti a quello che egli riconobbe essere un valico; "Finalmente sono arrivato..." si disse mentre camminava verso l'imponente montagna che si ergeva dinnanzi a lui, la montagna di fronte a lui era imponente come mai ne aveva viste in vita sua: un simbolo della potenza del tempo e della natura di questo mondo, un sublime aspetto della terra che si erge dinanzi al celo a dispetto dell'acqua e del vento che l'erodono man mano che gli anni passano.

Più l'ex mercenario si avvicinava ad essa più essa si faceva grande e, quasi, oppressiva tanto da lasciare l'individuo senza fiato mentre egli contemplava la bellezza selvaggia e aspra di quel luogo, man mano che si avvicinava distingueva sempre più nitidamente l'origine di quella luce, cioè due statue che rappresentavano dei guerrieri a guardia del valico, con le loro spade fermamente piantate nel terreno "Aspetta, di certo questo valico non sarà lasciato a se stesso facendo si che chiunque sia in grado di andare e venire come vuole... e se vi trovassi dei nemici invece che un riparo?Se dovessi aprirmi la strada a colpi di lama per passare?Potrei provare ad allungare il mio viaggio per vedere se esistono strade alternative ma, a guardare quest'enorme montagna, penso che sarebbero tutti sforzi inutili...al diavolo!O la va o la spacca:l'unico modo che ho di sopravvivere è passare di la e reagire il meglio possibile a quel che mi troverò davanti, chissà che non riesca a cavarne fuori qualcosa di buono...tipo la cena."

Ormai arrivato a cinque metri dalla statua si fermò: apparentemente il luogo era deserto e lui non notava nessuno ma le cose non potevano certamente essere cosi semplici, arrivato a questo punto lo sapeva per esperienza. Mentre si stava avviciando all'entrata del valico decise di fermarsi, esattamente davanti alle statue, e in quel momento disse ad alta voce:"Il mio nome è Astreas Val'kay, sono un viandante che da settimane sta viaggiando per raggiungere questo luogo: se c'è qualcuno mostratevi a me e, per favore, concedete almeno la possibilità di avere un posto caldo dove dormire in queste gelide notti e un pasto caldo a quest uomo allo stremo delle sue forze!

Ed invero c'era qualcuno, se Astreas non fosse stato cosi stanco ed assorto nei suoi pensieri avrebbe sentito la voce dei due guardiani grazie all' eco ed al vento ma evidentemente non era cosi.
Il mezzo demone si avvicinò ancor di più alle statue ed attese risposta, se nessuno avesse parlato di li a poco avrebbe dovuto semplicemente continuare il suo viaggio verso nord senza cibo e senza potersi riparare adeguatamente.
"E per fortuna che mi sono comprato una pelliccia per precauzione, altrimenti sarei congelato ancora prima di vedere questo luogo."
Fu l'unico suo pensiero.



Energie: 100%
Danni: nessuno

Astreas è finalmente arrivato al valico, stanco, affamato ed infreddolito decide di vedere se c'è qualcuno che può dargli un rifugio dove poter riprendere le sue forze almeno per quella notte.
 
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view post Posted on 15/2/2015, 20:39
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Cardine
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Il confine
II


«Maledizione».
   Il nano uscì controvoglia dalla piccola casupola dei guardiani, imbacuccato in modo estremamente ridicolo. Sembrava un blocco di granito ancora non squadrato, nella sua spessa e folta pelliccia grigia. Lì a Gaeaf era impossibile vederlo in giro senza che la indossasse, poiché non era mai riuscito ad abituarsi davvero a quel tremendo gelo delle montagne, così diverso dalle roventi pianure del Sultanato. La pelliccia gli risparmiava un po' di agonia. Certo, era stata sua la scelta di spingersi così a nord con i suoi sette fratelli, quindi non poteva biasimare nessuno se non se stesso. Sopportava il gelo ogni giorno, senza lamentarsi.
   Arrivato a Gaeaf da solo - i fratelli avevano preso direzioni diverse, non raccontò mai cosa fosse successo in realtà - si era dovuto ingegnare. Quel lavoro come guardia, anche se con l'eterno turno di notte, gli andava a genio. Era troppo piccolo per vegliare dalle Statue, e di conseguenza il suo compito era quello di perquisire chi volesse entrare. Ma poiché di notte non arrivava mai nessuno, egli se ne stava la maggior parte del tempo nella casupola, vicino al fuoco, in attesa che lo chiamassero. Ed era successo due volte in due giorni - evento straordinario! Già cominciava a innervosirsi.
   Sbucò dalle mura procedendo goffamente sul sentiero ghiacciato che cominciava tra le due statue monolitiche. Si aiutava nel cammino con la lunga lancia. Il suo umore era nero quanto la notte stessa.
   «Magnifico, di nuovo un disperato con il mantello rosso. Cos'è, sei forse amico di quell'altro simpaticone?» lo apostrofò scortesemente. Puntò la picca diritta verso il viandante, più per abitudine che per sicurezza.
   «Non rompere i coglioni, alza le mani e fa' un giro su te stesso. Non vogliamo criminali, in casa nostra»


Semplice e brevissima role con la guardia: gestiamo il dialogo, questa volta, via confronto. Devi descrivere off topic, in linee unicamente generali, cosa fa il tuo personaggio e che parole pronuncia - senza quindi descrizioni particolari. Poi, quando te lo dirò, svilupperai il tutto in un post vero e proprio, come questo.
 
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