| Shavronne |
| |
Il ragazzo si era rialzato mostrando la sua vera natura. I suoi pantaloni chiari vennero fatti completamente a pezzi per fare spazio ad una grande estremità da serpente. Il volto, prima nascosto, era diventato ben visibile ed ora mostrava una bocca spropositatamente grande e due occhi chiari con pupille verticali. Al posto della pelle il suo corpo venne interamente ricoperto da squame dal colorito marroncino, molto simile al colore della sabbia ora che regnava il buio. Il suo aspetto emanava un'aura spietata e ferale. La ragazza aveva lasciato l'impugnatura del parasole e si stava lentamente avvicinando alla creatura con fare lento, apparentemente tranquillo e ammirato. Sostenne il suo sguardo e mostrando la sua lingua biforcuta iniziò a parlare con tono suadente. "Siamo uguali io e te... non posso andare contro il mio stesso sangue... ti prego di accettare le mie..." Mai come in quel momento il demone si accorse di quanto fosse perfetta la ragazza che aveva di fronte, una tale perfezione non poteva essere rovinata da scelte stupide come quella dell'abbandono. Doveva essersi ricreduta e tutto stava ritornando al suo posto, lui stava per gioire, stava per comunicarle la sua approvazione... ma non fece in tempo. Assorto nei suoi pensieri aveva perso il contatto visivo per pochissimi secondi e prima che riuscisse a realizzare sentì una fitta di dolore al fianco sinistro. Hebiko era scartata di lato improvvisamente e dopo aver estratto il suo pugnale nascosto nel vestito l'aveva conficcato sopra l'anca del suo nemico, perforando le sue squame e causandogli una vistosa emorragia. Con un grido di dolore e rabbia il ragazzo reagì rapido e con un morso affondò i suoi denti nella spalla sinistra della principessa. Poteva sentire i suoi canini farsi largo nella carne, sentire i muscoli di lei contorcersi e il sangue inondargli la bocca. Hebiko, nonostante il dolore alla spalla, si accorse di star sudando copiosamente: provò un forte dolore in tutto il corpo, come se il suo sangue fosse diventato tutt'a un tratto bollente. Il morso doveva essere velenoso: sotto gli occhi e sui polsi stava comparendo un alone grigiastro. La ragazza nel tentativo di liberarsi da quell'abbraccio mortale estrasse la sua arma dal fianco del serpente e menò qualche disperato fendente alla cieca verso il volto dell'aggressore. Il secondo colpo centrò la guancia di lui, formando un brutto taglio orizzontale all'apertura della bocca e facendogli mollare la presa. Il colpo successivo però venne anticipato, una mano era scattata a bloccare il polso dell'arto da cui partiva l'attacco mentre l'altra aveva afferrato il pugnale ed ora lo stava ricoprendo di una sostanza verde fumante. Hebiko lasciò la presa prima che questa raggiungesse l'impugnatura facendolo così cadere nella sabbia del deserto. In quell'esatto momento il ragazzo facendo un rapido giro su se stesso la colpì con la sua coda al torace, scaraventandola a diversi metri di distanza. Hebiko cadde a terra rovinosamente, era sicura di aver almeno una costola incrinata ma riuscì comunque a notare con soddisfazione le lamentele del suo aggressore: poco prima di venire colpita era riuscita a rilasciare un pò del suo veleno nell'aria ed ora diverse scaglie erano marcite e si stavano staccando dal suo corpo. "Che cosa mi hai fatto, MALEDETTA!" La rabbia del ragazzo era esplosa ed ora guardava la principesse senza nascondere il suo intento omicida: la bocca allargata dalla ferita unita ad un lembo di pelle penzolante avevano conferito al suo volto un'espressione ancora più mostruosa. Hebiko decise che il momento era giunto, si rialzò in modo innaturale: le gambe erano sparite e da sotto il kimono era comparsa l'estremità del serpente. La sua pelle venne ricoperta da un manto di scaglie argentate e i lineamenti del suo viso assunsero i classici connotati della sua stirpe. Si accorse di essere ritornata nel punto in cui aveva lasciato il suo parasole conficcato nella sabbia, lo afferrò con una mano ed estrasse la katana nascosta nel manico. Poi con la lingua vibrante nell'aria e con uno sguardo ipnotico si rivolse al serpente color sabbia. "Ammira la tua principessssa!" Il ragazzo in un primo momento restò meravigliato dal nuovo aspetto demoniaco assunto dalla giovane, ma quella sensazione l'aveva gia provata. Il suo verò re era Noboru e lei era soltanto una traditrice. Non si meritava la sua attenzione e non si sarebbe lasciato più abbindolare dai suoi giochetti, così con un gesto rapido ma deciso si diede un morso all'avambraccio procurandosi un ampio taglio. Il dolore lo riportò alla realtà e alimentò la sua rabbia, strisciò velocemente verso di lei e in un batter d'occhio le fu addosso. L'impatto tra i due fu violentissimo, i corpi si attorcigliarono tra loro formando una spirale di sabbia e argento. Rotolarono al suolo: lei con la spada era riuscita a procurargli diversi tagli superficiali sparsi su tutto il corpo, lui aveva ribattuto ad ogni ferita con un morso provocandole altrettanti squarci. La svolta avvene quando il giovane riuscì ad afferrare il polso della mano armata di lei mentre con l'altra mano le sferrò un pugno al volto con talmente tanta forza da scaraventarla ad un metro di distanza. Era sicuro di averle fratturato il naso e spezzato qualche dente. Hebiko si rialzò subito, aveva una mano che le copriva il volto mentre l'altra fortunatamente non aveva mollato la presa sull'arma, ed ora la teneva puntata verso l'avversario cercando di ripristinare un margine di distanza. "Come hai osato!" Mentre pronunciava queste parole con rabbia, la mano sul volto eseguì uno strano movimento, come se si stesse togliendo una maschera. Un attimo dopo aveva scoperto un volto con un naso e una dentatura perfettamente nuovi, ma ancora con evidenti lividi, ed ora stava lasciando cadere quella che sembrava una grande e floscia faccia. La principessa d'argento capì che per avere la meglio in uno scontro fisico aveva bisogno d'aiuto; era arrivato il momento di disturbare i suoi ricordi più remoti. Ci volle solo un istante, fu come percorrere un corridoio a velocità sovrannaturale e trovarne al fondo una nuova forza: l'essenza della sua razza. Partì all'attacco con la spada in pugno, il ragazzo nel tentativo di anticiparla aveva provato a sbilanciarla con un colpo di coda ma lei si mosse ancora prima del suo cervello: si abbassò con il petto a sfiorare il terreno sabbioso ed evitò così l'offensiva, poi iniziò a sferrare fendenti precisi ed efficaci. Il serpente color sabbia ora si trovava in seria difficoltà, uno dei colpi era andato a segno provocandogli un lungo e profondo taglio in pieno petto. Inoltre l'idea che la ragazza potesse semplicemente cambiare le parti di corpo danneggiate lo fece desistere dal continuare a proseguire lo scontro sul piano fisico. Appena trovò l'occasione sollevò la punta della coda e su di essa apparvero dei sonagli circolari di colore grigio che iniziarono a vibrare. Hebiko venne colpita da un forte senso di nausea che le fece terminare l'azione offensiva; ora stava strisciando in modo impacciato attorno al ragazzo formando diversi solchi circolari nella sabbia. Le immagini divennero sfocate e le tempie avevano cominciato a dolerle per lo sforzo di concentrazione. Aveva provato a tapparsi le orecchie con le mani nel tentativo di fermare il malessere ma senza risultato, così decise di contrattaccare rilasciando ancora una volta il suo veleno silenzioso nell'aria, sperando di cogliere nuovamente impreparato il suo avverasario. Il ragazzo vide nuovamente il suo corpo marcire e la rabbia per la prima volta divenne paura. La carne attorno alle dita era ormai completamente putrefatta così come molte altre parti; in bocca sentì un sapore disgustoso: anche la sua lingua doveva essere stata intaccata da quel morbo misterioso. Alla fine un dolore lacerante alla schiena lo fece cadere a terra, nella sabbia ormai colorata dal suo stesso sangue. La ragazza aveva approfittato del momento di disperazione del nemico per attaccarlo alle spalle con un ampio fendente, ed ora incombeva su di lui con fare minaccioso. Lo scontro era finito e lei, esausta e ferita aveva vinto.
Due parole per iniziare: ho voluto creare uno scontro tra "bestie" dove entrambi gli attori hanno come priorità quella di ferire, entrambi non usano tecniche difensive(io non ne ho XD). Per la natura stessa dell'incontro ho voluto provocare danni ingenti al corpo dei ragazzi e per farlo ho ripetuto alcune tecniche. Riassunto combattimento: inizia Hebiko che casta Tentatrice per natura e grazie alla distrazione mette a segno Fiducia immeritata. Ragazzo risponde con un attacco fisico a cui applica Proprietà velenose, ma subisce una ferita alla guancia, e dopo aver disarmato con Disarmare colpisce la ragazza con un altro attacco fisico. Lei avvelena l'avversario con Veleno mentale e dopo essersi trasformata utilizza nuovamente Tentatrice per natura. Lui cura i suoi danni mentali con Lucidità e dopo uno scambio di attacchi fisici sferra Colpo duro. Hebiko utilizza Cambio muta per curarsi con consumo medio e poi sferra un attacco fisico più dannoso del solito grazie all'uso di Istinto primordiale. Il ragazzo utilizza due volte Confusione per sommarne gli effetti. Hebiko termina lo scontro con un ulteriore utilizzo di Veleno mentale seguito da un attacco fisico. Note:1)Alcune tecniche utilizzate dal ragazzo non sono uguali a quelle del saggio: confusione dovrebbe usare la mano ma l'idea del serpente a sonagli mi piaceva e proprietà velenose era un basso su due turni invece io l'ho convertito in un medio in un turno. 2) In confronto avevamo detto che i costi erano tutti in energia ma io ho usato lucidità che è mista(metà energia e metà danno fisico) comunque mi pare di ricordare che fosse così anche prima della patch. 3) L'utilizzo di lucidità sotto un aspetto strategico magari non è il massimo però ho provato a giustificare perche nella mente del ragazzo è nata questa la scelta. 4)Il ragazzo usa una tecnica in meno perchè perde prima. 5)Scusami per questo spoiler dannatamente lungo ma volevo mettere tutto.(Spero non sia troppo confuso!) Stati finali -----HEBIKO----- Stato fisico: danno basso da morso sul collo - danno medio da veleno - danno basso da impatto alle costole - danno basso da morsi superficiali durante la zuffa - danno medio da impatto al volto(curato di un basso) - danno alto da malanno. Totale: 50% Stato mentale: danno alto da confusione. Totale: 80% Riserva energetica: 2 bassi - 3 medi - 2 alti. Totale: 20% CS: 2 istinto Armi ultilizzate: pugnale(danneggiato), kasabuki(spada). TECNICHE UTILIZZATE: Forma Hachurui Con l'esposizione al buio della notte gli Hachurui possono mostrare il loro vero aspetto. Quando Hebiko compie la trasformazione i suoi tratti demoniaci, normalmente solo accenati, prendono il sopravvento sulla forma umana. La sua pelle viene interamente ricoperta da squame argentee, la lingua si biforca e le pupille diventano verticali. Il cambiamento maggiore però si svolge dalla vita in giù: al posto delle gambe prende forma un enorme coda di serpente. Oltre ai puri cambiamenti estetici la nuova forma ottenuta risveglia nella mente della razza una sete di sangue latente, un istinto predatorio primordiale. Proprio a causa di quest'ultimo aspetto la principessa serpente tende a trattenere la liberazione della forma demoniaca quando nelle vicinanze vi sono persone la cui esistenza resta gradita. Passiva razziale: forma demoniaca. Oltre hai cambiamenti estetici, con la forma demoniaca avviene una riassegnazione dei CS: la totalità dei punti assegnati all'astuzia viene trasformata in istinto.
Tentatrice per natura Nel mezzo di un combattimento il guerriero noterebbe lo sguardo malizioso, il mendicante ceco il suo dolce profumo, e la sua voce per le strade svuoterebbe le case. Non importa la razza, il sesso o l'età chiunque trovatosi al cospetto di Hebiko ne verrebbe inevitabilmente tentato. Grazie al bell'aspetto unito ai modi eleganti e sensuali, la principessa serpente è riuscita a perfezionare questa sua dote innata. Infatti la malia esercitata non si limita ad un mero piacere carnale ma ad una impossibilita di opposizione: le sue proposte risulteranno all'orecchio dell'assoggettato stranamente allettanti e la sua ingombrante presenza difficilmente ignorabile. Passiva di talento: aura di malia psiconica, passiva e sempre presente attorno al caster. Sentimento esercitato: tentazione. Attiva di talento: spendendo un consumo pari a Basso Hebiko è in grado di sfruttare la sua penetrante personalità per infliggere una malia psionica ai danni di un singolo bersaglio. Questo, quindi, ove non si difenda, subirà un danno alla mente pari al consumo, venendo assoggettato per il singolo turno di cast al possessore e ponendosi favorevolmente rispetto a questi. La tecnica ha natura psionica. Consumo di energia: basso
Veleno mentale L'aspetto più pericoloso degli Hachurui è sicuramente quello riguardante il loro veleno. Hebiko ha plasmato questa sostanza secondo la sua personalità: un arma subdola quanto letale. Un gas inodore ed incolore, rilasciato dalla bocca, con la capacià di raggiungere con precisione la vittima designata. Esso, a differenza dei comuni veleni, andrà a colpire la mente del contagiato creando in lui la macabra convinzione di stare andando in putrefazione. Sebbene questa sostanza agisca sulla psiche gli effetti immaginati prendono realmente forma sul corpo dell'assogettato, creando veri e propri decadimenti dei tessuti fisici del corpo. Pergamena mentalista: necrosi mentale. La tecnica è di natura psionica e ha un costo di energia pari ad alto. I danni causati invece saranno fisici e pari al consumo della tecnica stessa. Consumo di energia: alto
Fiducia immeritata Mai fidarsi di un serpente perchè è proprio quando perdi il contatto visivo con esso che si diventa vulnerabili. Hebiko è una maestra nel cogliere le falle nelle difese del nemico distratto. Questa condizione unita ad una totale assenza di rimorso permette la realizzazione di un colpo perfetto. Pergamena mentalista: vigliaccheria.La tecnica ha natura fisica. Il caster compie un unico, rapido movimento con cui colpire il proprio nemico rimanendo nascosto alla sua vista. Il colpo potrà essere portato a mani nude o tramite armi, purché siano da mischia, e la ferita inferta sarà di livello Medio. La tecnica sarà utilizzabile per colpire solamente alle spalle, o in un punto laterale del nemico, mai frontalmente. Consumo di energia: medio
Istinto primordiale Hebiko, come tutti gli Hachurui, possiede ricordi della propria stirpe. Normalmente essi provengono dai genitori o delle generazioni più recenti, mentre più si cerca di scendere nel passato più le immagini si fanno ofuscate e confuse. La principessa serpente con un notevole sforzo è riuscita a penetrare nei meandri più antichi dei ricordi, dove immagini o pensieri restano troppo oscurati dall'essenza della razza stessa. Ricordando le origini della sua stirpe Hebiko acquisisce un istinto primordiale, eredità dei suoi avi. Pergamena mentalista: ispirazione. La tecnica è un power up di natura psionica. L'utilizzatore guadagnerà 4 CS all'istinto per tutto il singolo turno nel quale la tecnica resta attiva. Consumo di energia: medio
Cambio muta Verrebbe da chiedersi come faccia Hebiko ad avere una pelle perfetta, senza nessun'impurità di sorta e senza cicatrici. La risposta è semplice: il cambio muta. Questa caratteristica tipica della sua razza le permette di ricambiare letteralmente un tessuto o una parte del corpo danneggiata. L'utilizzo di questa tecnica non serve solo a soddisfare la vanità della principessa, ma è una vera e propria cura contro qualsiasi tipo di danno subito dal corpo. Abilità personale: è una tecnica di guarigione di natura fisica in grado di curare danni sul corpo pari ad un grado inferiore dell'energia spesa. Il costo della tecnica è variablie in quanto può spaziare da un semplice ricambio di un lembo di pelle alla sostituzione di un intero arto. Consumo di energia: variabile
-----RAGAZZO----- Stato fisico: danno medio da pugnalata al fianco - danno basso da taglio alla guancia - danno alto da veleno - danno medio autoinferto da morso al braccio - danno basso da tagli superficiali durante la zuffa - danno medio da taglio sul petto - danno alto da veleno - danno medio da taglio sulla schiena. Totale: 10% Stato mentale: danno medio da tentazione(curato). Totale: 100% Riserva energetica: 1 basso - 5 medio. Totale: 45% CS: 2 istinto Armi utilizzate: denti(arma naturale), coda(arma naturale) TECNICHE UTILIZZATE: Colpo duro: il guerriero esegue un attacco più potente del normale, in grado di ferire gravemente l'avversario. La tecnica ha natura fisica. Consente al guerriero di eseguire una singola azione offensiva più pericolosa della norma. L'azione in questione potrà essere personalizzata con differenti stili o modalità di esecuzione, ma in ogni caso consisterà in uno e un solo attacco - sia esso a mani nude o portato con un'arma bianca. La tecnica dura infatti solo il tempo necessario a portare a termine il colpo successivo al momento in cui è stata attivata. Andrà considerata come tecnica fisica di potenza Media e fronteggiata in quanto tale. Consumo: Medio
Lucidità: Il mentalista ferisce il proprio corpo, usando il dolore fisico per ritrovare lucidità nella sua mente. La tecnica è una guarigione di natura psionica. Il mentalista sfrutta il dolore fisico per ritrovare la propria lucidità mentale, concentrandosi su questo e ritrovando la propria sanità intellettiva. Infliggendosi una ferita di livello Medio, e spendendo un ulteriore consumo energetico, il dolore provocato dal gesto distoglierà la mente del caster dalle afflizioni mentali subite, guarendo la propria mente. Il mentalista sarà quindi in grado di curare un danno psionico pari a Medio, pur senza ignorare il dolore fisico causato dalla ferita autoinflitta. Consumo: Medio + Autodanno Fisico Medio
Disarmare: Il mentalista compie un gesto molto rapido con la mano, colpendo l'arma del proprio avversario ed impedendone l'utilizzo. La tecnica è un danno all'equipaggiamento di natura fisica. Il caster colpisce l'arma dell'avversario, applicandogli un effetto tale che impedisca al bersaglio di utilizzarla. Il disarmo è applicabile a qualunque arma, che sia da mischia, da tiro, da fuoco, che sia uno scudo o qualsiasi altra cosa trattenga in mano in quell'istante. L'armamento o l'oggetto così disarmato subirà un effetto totalmente personalizzabile (l'arma si arrugginisce, si rompe, diventa incandescente, ecc.) che dovrà avere, però, come scopo quello specifico di impedire al bersaglio un recupero rapido e sicuro dell'arma/armamento, oltre che il suo utilizzo. La tecnica applica un danno all'equipaggiamento della vittima di livello Basso: il danno potrà essere "curato" solo da tecniche apposite in grado di ripristinare "danni all'equipaggiamento". L'arma che subisce tale danno non potrà essere utilizzabile fintanto che permarrà il danno all'equipaggiamento. Consumo: Basso
Confusione: Il negromante allunga una mano verso l'avversario e penetra nella sua mente; lì la sconvolge, costringendolo alle ginocchia e avvolgendolo in un potente senso di nausea e debolezza. La tecnica ha natura psionica. Il caster attacca la mente dell'avversario direttamente, provocandogli danno. Questo si manifesta nella vittima come un forte senso di nausea, debolezza e giramenti di testa, proprio come se il bersaglio fosse afflitto da una forte forma di influenza. Subire ripetutamente i danni provocati da questa tecnica può provocare conseguenze peggiori come l'attenuarsi della vista, l'incapacità di reggersi sulle ginocchia e simili. Per castare la tecnica è necessaria la percezione del proprio avversario, anche solamente visiva. La tecnica provoca un danno totale medio al fisico della vittima, ha potenza media, e può essere ostacolata solamente da opportune difese psioniche. Consumo: Medio
Proprietà velenose: Il negromante impregna la propria arma di una potente maledizione, affondandola poi nel corpo del proprio nemico e distruggendone l'organismo. La tecnica ha natura magica, elemento veleno. Il caster incanta la propria arma, dotandola di un veleno che, al primo colpo messo a segno, affonderà nelle membra dell'avversario e gli provocherà danni all'organismo. A seconda della personalizzazione è possibile far sprigionare o meno un'aura inoffensiva all'arma soggetta, di qualsiasi forma, aspetto e colore. Potrà essere incantata qualsiasi arma, sia essa da mischia, dalla distanza o addirittura naturale. La potenza dei colpi sferrati non cambia - questi rimarranno sempre attacchi fisici. Tuttavia, ai normali danni dell'attacco fisico, che andranno calcolati come di consueto, il nemico dovrà aggiungere un danno medio all'organismo. Consumo: Medio
|
| | |
| |
|