Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Le ali di una farfalla, Contest Febbraio 2014

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/2/2015, 18:35
Avatar

Esperto
······

Group:
Member
Posts:
2,776

Status:


 
La libertà è un dono il cui valore ci è chiaro solo nel momento in cui ci viene negato, un piacere indefinibile di cui molti nemmeno si accorgono, come l'aria che respiriamo continuamente senza averla mai ringraziata per mantenerci in vita ogni giorno.
Essere liberi è diritto di tutti, anche se in pochi ne beneficiano realmente, molti sono resi schiavi dalle situazioni, altri lo nascono, molti altri credono di non esserlo solo perché possono fare tutto ciò che vogliono, quand'essi sono i primi ad intrappolarsi in catene che hanno la forma di familiari, beni, lavori, ed ogni cosa che si possa definire propria.
Qualcuno un giorno mi ha detto che le cose che possiedi alla fine ti possiedono, e non c'è nulla di più vero al mondo. Al tempo ero solo un ragazzo, uno stupido ed impulsivo figlio di puttana che non credeva a nient'altro che a se stesso, eppure quell'uomo, un ubriaco qualsiasi seduto al bancone di una delle bettole più squallide che abbia mai visto, aveva ragione. Il significato delle sue parole è stato lampante, un illuminazione che di fatto ha cambiato il mio modo di pensare e di vivere, il primo fondamentale passo su quella che poi è diventata la mia strada.
Per questo posso dire di aver vissuto da uomo libero, ho lasciato casa da ragazzino, abbandonando una famiglia che non sapeva che fare con la prima bocca da sfamare, figuriamoci con l'ottava. Prima di andarmene ho rubato la pistola di mio padre, l'unico oggetto che ho sempre portato insieme a me, l'unica cosa che mi è appartenuta in tutta una vita, anche se averla rubata non me ne garantiva nemmeno a pieno la proprietà.
Nient'altro, mai avuta una donna che durasse più di una notte, mai avuto un conto in banca o più di qualche spiccio in tasca, mai avuto amici o un posto da chiamare casa. Qualcuno potrebbe pensare che una vita del genere non sia proprio il massimo, eppure vi garantisco che non c'è modo migliore per sentirsi libero.

Non ho mai pensato più di tanto al giorno della mia morte, eppure avevo due certezze, sapevo da sempre che non ci sarebbe stato nessuno a piangere le mie spoglie, e che qualsiasi trapasso mi sarebbe andato bene, senza alcuna preferenza. In ogni caso sarebbe stata la massima espressione di un'esistenza passata a non lasciar tracce sul proprio cammino, un uomo senza lascito il cui nome sarebbe risuonato a lungo nella bocca di molti, senza che nessuno potesse però esser certo della sua effettiva esistenza. È cosi che avrei voluto andarmene.
Purtroppo non è andata come speravo, anzi, quello che mi è stato fatto supera di gran lunga la peggior ipotesi che avrei mai immaginato sulla mia fine. Colui che ha intrappolato la mia anima mi conosceva bene, sapeva molte più cose sul mio conto di chiunque altro abbia mai incontrato sul mio cammino, forse anche più di quante ne sapessi io a quel tempo. Egli sapeva che per me la morte sarebbe stata un trionfo, l'epilogo perfetto di un'esistenza schiva e disparata che nel suo ultimo periodo non aspettava altro che una degna fine, un'estrema evasione che avrebbe dato un senso alla mia vita, donandomi la libertà totale cui avevo sempre inconsciamente aspirato. Per questo quel maledetto ha ben pensato di intrappolare la mia anima in uno scrigno, una prigione che avrebbe custodito il mio spirito in eterno, negandomi l'unica cosa che fino a quel momento aveva un valore per me,ovvero la mia preziosa libertà.

Ora pensate ad un essere vivente che basi la sua intera esistenza sulla propria libertà, una farfalla per esempio, i cui pochi giorni di vita hanno come unico obbiettivo quello di svolazzare in giro, apparentemente senza alcun senso. In realtà essa, col suo volo leggiadro, allieta lo sguardo di coloro che hanno la fortuna di osservarla, donando pochi ma preziosi secondi di inquantificabile felicità. Avete mai provato ad intrappolare una farfalla in un bicchiere? Essa continua a sbattere contro le pareti che la imprigionano, senza sosta fino a che non muore, poiché la sua natura la porta a fare ciò. È una bellezza fugace, improvvisa e che non lascia ricordo. Proprio per questo è stupenda. Immaginate ora di imbalsamarne una, metterla su una mensola ed osservarla ogni giorno, credete che la sua bellezza rimanga invariata? No, essa svanisce dopo poco, poiché non è per questo che è stata creata.
E così io, rinchiuso in una prigione di vetro, ho sofferto e patito per non so quanti anni dentro a quel maledetto bicchiere. La farfalla può morire, la mia anima era destinata a struggersi per sempre. Che poi per sempre, credetemi se vi dico che il periodo che ho passato rinchiuso rasenta l'eternità, ho visto giornate passarmi davanti agli occhi all'infinito, perdendo rapidamente il conto. Allo stesso modo anche io ho perso ogni caratteristica della mia natura, divenendo presto un'entità vuota. Non avendo modo di quantificare la mia reclusione, per me ogni giorno era eterno, il tempo è diventato presto inesistente, inutile, una mera illusione. Ho visto gente d'ogni genere e razza passarmi davanti senza potermi vedere poiché non ne erano all'altezza, tante volte da portarmi a maledire me stesso, poiché proprio ciò che sono stato in vita ha causato tutto ciò.
Poi però è arrivato lui, un ragazzo giunto forse per caso al mio rifugio, o forse no. Si è presentato allo stesso modo di molti altri in quel luogo, tutta gente che guardandosi intorno non aveva trovato altro che sabbia e polvere. Egli però era diverso, il suo sguardo fin da subito si è posato su di me, poiché poteva vedermi. Di colpo ogni speranza, seppellita da tempo immemore sotto una montagna di disperazione e sconfitta, ha riacquistato vita e colore, riprendendo a struggersi per un'impossibile fuga, la quale però ha attirato l'attenzione di colui che sarebbe presto diventato il mio salvatore. Si è avvicinato, pochi passi e due occhi che già spiegavano tutto, era solo questione di attimi, che in confronto ad un'eternità in gabbia sono stati niente.
Quando lo scrigno si è aperto sono stato avvolto da una sensazione inspiegabile, un'esplosione di emozioni che mi hanno avvolto e spinto fuori, riportandomi in questo mondo. Un orgasmo, un mix di sensazioni che nemmeno ricordavo, tutte insieme in un botto. La mia essenza ha riempito lo spazio, dipingendo l'aria d'una luce dorata e splendente, il colore della mia libertà.

 

Il breve scritto racconta la prigionia dell'ombra che poi si è impossessata del mio personaggio. Mi serve a chiarificare leggermente le storie, oltre che ha dare un inizio alla mia avventura. Non è un gran che, lo so, ma ho avuto pochi giorni per prepararlo, dimenticandomi tra l'altro del fatto che febbraio ha 28 giorni XD
 
Top
0 replies since 27/2/2015, 18:35   45 views
  Share