Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Dall'abisso; Akeran, Fazioni

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view post Posted on 5/3/2015, 23:44
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« Zeheb Al Adhel »
il II sultano

basso, austero e pulito / severo, conservatore e prudente


Detto anche Zeheb "il giusto", il II sultano fu un compagno d'arme dell'eroe Jahrir Gakhoor durante gli eventi di Erdkun, la gloriosa riunificazione della razza dei nani. Sono in molti a sostenere che egli abbia combattuto fianco a fianco con l'eroe per lungo tempo e contro nemici terribili, benché la sua rinomata modestia e serietà lo spingano spesso a negare tali fantasiosi racconti. Nonostante egli sia chiamato il secondo sultano, di fatto è il primo nano a sedere sul trono di Qashra, considerato che il titolo di "primo sultano" è stato attribuito a Jahrir come onorificenza, dopo la sua presunta dipartita.
Zeheb si è dimostrato un sovrano saggio e conservatore, fermamente attaccato ai diritti del popolo nanico e navigato grazie alla sua esperienza in battaglia. Ha fatto sì che il sultanato crescesse esponenzialmente in ricchezza, donandogli strade, infrastrutture, canali artificiali, mercati e chi più ne ha, più ne metta. Ha coperto d'oro la razza dei nani e l'ha difesa strenuamente contro chiunque la insultasse, pur non chiudendo i confini del proprio regno anche alle altre razze.
Caratterialmente si presenta come una persona seria e compassata, lungimirante e silenziosa; una somma di umori che incorniciano perfettamente il suo cipiglio severo, la sua barba scura e il suo grosso naso (tutte caratteristiche tipiche della razza dei nani). Prova un odio particolare nei confronti degli schiavisti e - nonostante sia ben conscio che le armate dell'Ahriman siano una minaccia ben più grande - non ha la minima intenzione di allearsi con le città libere, abitate e governate da questi individui. Egli è convinto che i nani abbiano più possibilità di difendersi da soli contro i demoni, e che dare rifugio agli abitanti delle città libere non farebbe altro che comportare altri rischi per loro, introducendo persone a rischio di trasformazione in demone fra le loro difese.
Se costretto al combattimento, Zeheb si dimostra debole e arrugginito, e si affida principalmente alle sue guardie del corpo per essere difeso [pericolosità B].

L'esercito del sultano
Composto quasi interamente da nani, è stato stanziato a Qashra col principale obiettivo di difendere la popolazione nanica contro gli attacchi dell'Ahriman. I nani sono esperti nel combattimento contro i demoni e si lanciano in battaglia armati di pesanti armature, spalleggiati dagli alchimisti che fanno piovere fuoco sui loro nemici. Le terre circostanti Qashra sono già state trasformate dall'esercito in un coacervo di trappole facenti largo uso della polvere da sparo, un'invenzione di fattura orgogliosamente nanica. Le fattorie hanno lasciato il posto a spaziose palizzate e primitivi campi minati, mentre i canali sono stati trasformati in trincee dalle quali gli alchimisti lanciano le proprie misture sui nemici. L'esercito del sultano è senza dubbio quello meglio armato dell'Akeran, nonché il più numeroso e potente, fra tutte le fazioni che popolano il meridione. Ciò nonostante, Zeheb è fermamente deciso nelle sue intenzioni di non impiegarlo all'offensiva, quanto piuttosto di mantenerlo a difesa di Qashra; questa sua severa decisione sta compromettendo il destino di molte delle città libere, di cui lui tuttavia sembra non curarsi [a seconda dell'elemento, pericolosità C o D].



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« Tito Cassio Duilio »
lo Tsar di Taanach

virile, aitante e autorevole / irascibile, impulsivo e superbo


Taanach ha sempre avuto un governo controverso. La città è ufficialmente controllata dai tre Beik, i capi delle principali famiglie nobili che la abitano, ognuno dei quali è specializzato in un particolare settore del mercato. Tuttavia non è difficile immaginare che una città dalle fondamenta così antiche, abbia delle tradizioni altrettanto antiche, a seconda delle necessità.
Quando sono minacciati da una forza ostile, infatti, i Beik sono soliti farsi da parte e in favore di uno Tsar che non appartiene a nessuna delle famiglie: un generale della legione e il cosiddetto "campione di Taanach", che assume il controllo diretto della città e trasforma il governo in un vero e proprio dictat militare, molto più rapido nell'esecuzione dei provvedimenti.
L'attuale Tsar è Duilio, un ex-schiavo che ha servito come soldato semplice nella legione fino a distinguersi per abilità e potenza, al punto tale da elevare il proprio status sociale al di sopra di quello dei suoi compagni. Lentamente è passato da schiavo a servo, da servo a libero e da libero a campione, anche se ha sempre continuato a indossare l'anello d'oro al collo tipico degli schiavi, per ricordarsi le sue origini. Duilio è tristemente rinomato a Taanach per la sua irascibilità e per la sua mostruosa forza fisica: è arrogante, superbo e impulsivo. Sa di essere uno dei duellanti più potenti dell'Akeran e ne fa pubblicamente vanto; addirittura scende spesso in combattimento senza indossare alcuna armatura, ma solamente con un elmo di ferro in testa e una tunica rossa attorno alla vita. Sono in molti a temere che - dato il suo carattere vizioso - egli è particolarmente incline a trasformarsi in un demone da un momento all'altro, ma fortunatamente ciò non è ancora successo. All'interno della legione, però, sono in pochi coloro che sono ancora disposti a tollerare i suoi ordini perentori e la sua apparentemente infinita sete di battaglia.
Duilio è sempre in prima fila durante i combattimenti e ritiene che la violenza sia il modo più semplice per risolvere una diatriba. È esperto nell'utilizzo di qualsiasi arma e sfoggia frequentemente la propria maestria anche in strumenti non convenzionali, come reti e tridenti. Adora essere acclamato dai suoi sottoposti durante il combattimento e ama deridere il suo avversario prima di dargli il colpo di grazia, lasciandogli spesso l'opportunità di riprendersi [pericolosità B].

La legione
La legione è l'esercito privato di Taanach, ora comandato direttamente da Duilio. È composto perlopiù da schiavi, servi, soldati semplici e uomini addestrati dai Beik a fare loro da guardie del corpo, dunque non è particolarmente adatto a schierarsi contro i demoni sul campo di battaglia. Ciò nonostante, la legione è l'ultima linea difensiva fra le forza dell'Ahriman e il resto di Theras, e gli uomini che la compongono sono stati accampati tutti all'esterno di Taanach, in grosse tende bianche e rosse, pronti a respingere i frequenti assalti dei demoni e a impedire agli abomini di entrare in città, dove si nascondono i civili.
Fra gli uomini serpeggia la paura: i combattenti sanno perfettamente di essere inferiori ai demoni sia in forza che in numero, e che basterebbe che l'Ahriman decidesse di attaccare sul serio per abbatterli. Inoltre Taanach non è certo composta da una città virtuosa e già in molti abitanti (sia tra i civili che tra i soldati) si sono tristemente trasformati in demoni, e sono stati dovuti abbattere. In molti scommettono che il prossimo a trasformarsi sarà proprio Duilio, e il malcontento cresce di giorno in giorno.
Gli uomini della legione combattono con armature leggere, scudi leggeri e lance lunghe. Sono addestrati a schierarsi in formazioni che li pongono in linea o a testuggine, e a rimanere compatti durante il combattimento. A coprire la loro avanzata vi sono solitamente numerosi arcieri equipaggiati similmente [a seconda dell'elemento, pericolosità C o D].



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« Guilherme Lopes De Santos »
l'ammiraglio degli Onesti

enigmatico, alto e avvenente / malizioso, scaltro e doppiogiochista

Più di ogni altra città dell'Akeran, Dorhamat è abitata da disonesti, truffatori e opportunisti; ciò la rende un bersaglio perfetto per la corruzione, come si sono spiacevolmente accorti i suoi abitanti nei primi giorni di apparizione dell'Ahriman in superficie. Giorno dopo giorno una quantità sempre maggiore di nobili, pirati e ladri ha iniziato a trasformarsi in demoni, scatenando il panico e il caos all'interno della città. Come se tutto ciò non bastasse, Dorhamat ha visto anche un incredibile influenza di chiunque volesse lasciare o raggiungere l'Akeran: essendo il porto principale della regione, si è trasformato rapidamente nella meta di molti profughi spaventati e mercenari ambiziosi.
Tutto questo disordine aveva necessità di essere regolato. È per questa ragione che il governo di Dorhamat ha istituito il corpo degli Onesti, una sorta di guardia armata col compito principale di contenere lo scompiglio della città portuale, utilizzando qualsiasi mezzo fosse necessario per farlo. Al loro comando vi è Guilherme Lopes De Santos, un uomo dal passato oscuro rinomatamente legato al governo di Dorhamat in senso spregiativo: Guillherme è un criminale che ha dovuto scegliere fra la forca e la nomina a capo degli Onesti, dato il suo indiscutibile carisma, e ovviamente ha propenso per la seconda opzione. Ora si ritrova al comando di una vera e propria flotta, al soldo del governo; tuttavia ciò gli permette di fare il bello e il cattivo tempo nelle taverne del porto, al solo prezzo di giustiziare di tanto in tanto qualche scocciatore.
Guillherme è un'opportunista dal fascino esotico e dalla parlantina sciolta. È bello d'aspetto e la cicatrice che ha in viso - così come i suoi occhi dai colori differenti - non fanno che renderlo ancora più protagonista delle fantasia delle signore. Ama concedersi ogni tipo di vizio possibile, dalla droga al gioco d'azzardo, ma non è né uno stupido, né uno sprovveduto: nella sua vita ha sempre saputo trovarsi al momento giusto e al posto giusto, vivendo tutto ciò che gli accadeva come un entusiasmante gioco di cui avrebbe dovuto trovare la soluzione. Non ama combattere, ma se è costretto a farlo si dimostra un esperto utilizzatore delle arti psioniche, che usa principalmente per ingannare il nemico, illuderlo o confonderlo. È anche un valente assassino, esperto utilizzatore di qualunque genere di lama sottile [pericolosità B].

Gli onesti
Ironicamente, gli Onesti sono stati nominati fra alcune delle personalità più influenti di Dorhamat e sono dunque composti perlopiù da ex pirati, avventurieri e mercenari ora al soldo del governo. Hanno a disposizione una vera e propria flotta e spadroneggiano per Dorhamat aggirandosi sempre in vesti ufficiali, punendo chiunque capiti loro a tiro ed elargendo pene capitali come se fossero caramelle. Naturalmente ciò è perfettamente concorde al piano del governo di Dorhamat, che è fermamente convinto che utilizzare il terrore sia il modo più semplice per controllare il disordine di Dorhamat ed evitare che la maggioranza della popolazione si trasformi in demoni.
Essendo un gruppo di delinquenti elevati a rango di polizia, gli Onesti non esitano minimamente ad abusare del proprio potere in qualsiasi ambito: si fanno offrire gratuitamente i servizi di locande e bordelli, impediscono l'attracco e la partenza delle navi che desiderano, arrestano gli uomini a piacimento e sfoderano le proprie armi per la minima provocazione. Tutti quanti indossano un lungo impermeabile blu scuro, vesti e medaglie dall'aria ufficiale. Ciascuno di loro è armato di una sciabola e di una rudimentale arma da fuoco, che necessita di lunghi tempi di caricamento tra un colpo e l'altro [a seconda dell'elemento, pericolosità C o D].

 
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