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| Il Sacro Dicastèrio
Af̱tí̱ eínai i̱ alí̱theia ti̱s písteo̱s epivevaió̱nei to Kyríarcho Tágma kai ti̱n eniaía archí̱ tou stémmatos ti̱s Basiledra echthroí eínai óloi sio̱pi̱loí psíthyroi , kataskópous , dieftharméni̱ kai áthlia echthroús tou vasileíou, na timo̱ri̱thoún me káthe trópo , na akyro̱theí sti̱n atomikóti̱tá tous, sit pacem in Theras
Sia pace in Theras sia perseguita con ogni mezzo e perseguiti gli oppositori, siano puniti tutti i silenziosi sussurri, le spie, i corrotti e gli abbietti nemici del regno, affinché la verità della fede sola affermi l'ordine Sovrano e l'autorità unica della corona di Basiledra
Background e Dettagli
Il Dicasterìo è l'eredità degli antichi Corvi, trasformata da Caino e riorganizzata come un Tribunale e corpo d'arme autonomo. All'indomani della sconfitta della Guardia Insonne, il Priore ha emanato un editto - "Pacem in Theras" - col quale ha reso fuorilegge tutte le spie, i silenziosi sussurri e gli eretici che possano, in futuro, minacciare il potere della Corona e l'autorità del Sovrano. Da allora, gli Arconti, volgarmente chiamati i "Corvi Neri", hanno assunto il ruolo, oltre che di sacerdoti del culto, anche di difensori della fede, giudici della moralità del popolo e - in casi estremi - esecutori delle penitenze. Invero, la trasformazione ha anche dato inizio alla scissione degli antichi Corvi, ove soltanto coloro che erano fedeli a Caino sono entrati a far parte degli Arconti, mentre i restanti hanno semplicemente abbandonato l'abito sacro o rinfoltito le file dei "Corvi leici" di Zeno. Per questo, il Dicasterìo si è visto costretto ad assumere mercenari, briganti e manovalanza generica nei livelli più bassi di Basiledra e delle più grandi città del regno; questi, sono andati a formare i ranghi più bassi del dicasterio trasformandosi, di fatto, da predoni fuori legge a criminali legalmente abilitati all'oppressione e persecuzione dei più deboli.
Ideologia e Pensiero Leggere attentamente prima di affiliarsi
La fazione riveste un ruolo fondamentale nell'ambito dell'evento "Arcana Imperii", sostenendo principalmente le ragioni del "clero" e tutte le ideologie a esso connesse. In un ambito puramente concettuale, la fazione è composta da tutti coloro (affiliati o semplici fedeli) che credono fermamente nell'importanza del dogma religioso in se stesso, che ritengono di doverlo difendere e diffondere in tutto il continente si profondono in una crociata costante contro tutti i mali che hanno causato il crollo dell'impianto sociale dei Quattro Regni. Per questo motivo, tutti i PG affiliati alla fazione dovranno necessariamente sentirsi legati al dogma del Sovrano e avere volontà di difenderne i dettami e i fedeli, nonché di contrastare le eresie e gli eretici. In astratto, come per tutte le fazioni dell'evento, non è possibile definire il Sacro Dicasterio come una fazione "malvagia" o "buona", in quanto ciascun suo esponente può interpretarne l'ideologia secondo il proprio personale convincimento, rimanendo fermo - però - il proprio attaccamento al dogma sacro. I png descritti di sotto sono a disposizione di tutti per essere utilizzati in qualunque giocata, tutelata o meno, che rientri nell'evento "Arcana Imperii". I personaggi che vogliano affiliarsi al Dicasterio dovranno possedere un background in qualche modo "coerente" con l'ideologia appena specificata, onde renderla plausibile e realistica in game. Qualunque affiliazione che si dimostri prima di fondamenti logici, oppure semplicemente pretestuosa, sarà penalizzata in game.
Editto di Caino
« Sono nemici del regno: i Silenziosi Sussurri, meschini traditori che hanno abbandonato il loro ruolo garante di giustizia per preservare la propria incolumità, mettendo a rischio l'integrità del regno; le Spie e gli Assassini, ovvero tutti coloro che complottano contro il regno per un proprio tornaconto personale, mettendo a rischio la pace e l'incolumità del popolo; gli Eretici e gli Apostati, nonché tutti coloro che ritengono che il culto del Sovrano non sia vero o sia diverso da come inteso dal Dicastério, tradendo la propria natura e la bontà del dio; i Diversi e le Bestie, ovvero coloro corrotti nel corpo e nell'animo dal tradimento, dalla malvagità e dai demoni, che ordiscono piani oscuri e tradiscono i propri fratelli per amore del caos; gli Evasori ed i falsi Precettori, ovvero coloro che non contribuiscono col proprio lavoro alla crescita del regno o che ritengono di profondersi in sforzi diversi dalla costruzione di un mondo migliore. Costoro saranno giudicati senza appello ed immediatamente, valutati per i propri peccati e messi in condizione di non arrecare più alcun danno al popolo sovrano. »
Milizia del Dicastério (Truppe)
Accoliti. Sono le Truppe "laiche", ovvero prese dai ranghi più bassi e corrotti della popolazione, sfruttati dagli Arconti come mera manovalanza. Di fatto, gli Accoliti sono integrati al Dicasterio come milizia ed assolvono tutte le funzioni di cattura, persecuzione ed esecuzione delle sentenze. Sono composti da qualsivoglia bandito, assassino o brigante arruolato ed assoldato col mero scopo di rinfoltire l'esercito degli Arconti. Hanno una istruzione spesso approssimativa, solitamente proporzionata al grado "militare" rivestito nel corpo d'armata: i più furbi (o quelli che sopravvivono) scalano la gerarchia. Gli altri, asservono a mera "carne da cannone". Non hanno alcun potere di giudicare ordini o emettere sentenze, ma solo di eseguirle e rispettare i precetti degli Arconti. I ranghi più alti degli Accoliti svolgono funzione di "gestione" e comando, delle truppe di rango più basso. Per proteggersi e nascondersi portano maschere di cuoio nero sul volto che coprono gli occhi e parte del mento, con corpetti di cuoio su cui è inciso il nome dell'Arconte che li ha arruolati ed un numero identificativo (per questo spesso il nome dell'Arconte è riportato nel loro, es. Groug, Falange di Caino). Hanno una psicologia aggressiva e - al tempo stesso - banale, il cui unico scopo è uccidere o farsi uccidere. Sono solitamente umani, ma anche pelleverde di basso rango o mezzo sangue particolarmente avvezzi a questi tipi di compiti o altre razze scacciate dai loro simili.
Arconti. Sono ciò che resta degli "antichi Corvi". Anche detti "Corvi neri", per distinguerli dai Corvi Leici, sono la mente che regge il dicasterio. Strutturati al loro interno in vari rami, a seconda del compito, hanno in parte (o del tutto) tralasciato la loro antica funzione di "salvatori del popolo" e "sacerdote della fede", per assumere quella più sanguinosa di "inquisitori". Per difendere l'ordine nel regno, giudicano, perseguono ed ordinano la prigionia o la morte di tutti coloro che considerano "pericolosi" per la pace. Per questo, sono principalmente Giudici, ma anche studiosi e - all'occorrenza - maghi o generali, col compito di comandare gli Accoliti e perseguire gli ordini emessi da loro stessi o dai loro superiori. Sono, in proporzione agli Accoliti, di numero inferiore e costituiti da ciò che è rimasto dell'antico ordine di Caino; eppure, svolgono la funzione tramite le funzioni ricoperte, spesso di alto livello ed ai vertici dell'amministrazione del regno. Vestono con lunghe tuniche nere, circondate da ampi mantelli con simboli di colore rosso e porpora. Portano le classiche maschere da "Corvi", inespressive e bianche, ma rigate con striature rosse, arancio o color oro, a seconda del compito o dell'ordine ricoperto.
Trinità di Caino (Leader di Fazione)
La Trinità di Caino, in quanto Leader di fazione, non è utilizzabile direttamente dall'utenza. Trattasi di Png che non possono essere coinvolti se non su autorizzazione della Gerarchia, che - nel caso - si prende anche incarico di gestire il personaggio nella scena. I Png sono al servizio del territorio per scene ad hoc e possono divenire oggetto di giocate soltanto nei casi previsti espressamente dal regolamento dell'evento Arcana Imperii o per quest specifiche approvate dalla gerarchia. Possono comunque essere citati nelle giocate a titolo informativo, in quanto vertici della fazione. La Trinità di Caino è un triunvirato di Arconti cui è affidata la gestione del Dicasterio. Si dice che i membri della trinità fossero, un tempo, Corvi di alto rango che si sono votati corpo ed anima a Caino. Da allora sono considerati suoi fedelissimi e costituiscono occhi ed orecchie del Priore. Oltre a questo, la trinità è in possesso di capacità peculiari: ciascun membro possiede proprie caratteristiche che si fondono e si completano vicendevolmente, rendendoli, insieme, un unico essere perfetto ed imbattibile in duello, come nel giudizio.
Dulwig Mente di Caino.
Mago ♦ Mezz'elfo ♦ Stratega Pallido; Bello; Alto ♦ Riservato; Freddo; Silente | | Dulwig è preposto al comando degli Arconti e presiede l'Alto Tribunale del Dicastério, benché sia solito farlo esclusivamente nelle occasioni di particolare rilevanza. In verità, ha un carattere schivo, asociale e riservato. Poco si conosce del suo passato, se non che ha trascorso gran parte della vita dietro i libri e negli anfratti oscuri di torri remote. E' arrivato a Basiledra poco prima della fine della guerra contro la Guardia Insonne, chiamato personalmente dal Priore. Si dice fosse il suo secondo diretto presso Acque Perdute e che sia, di fatto, il più fedele dei suoi servitori. Nonostante ciò, per le poche volte che Dulwig è solito mostrarsi in pubblico, mostra una indole alquanto calma e caritatevole. Infatti, non è infrequente vederlo allontanarsi in tarda sera nei borghi più bui della città, per parlare e consolare i mendicanti ivi presenti. Le malelingue affermano che la sua "riservatezza" sia, in verità, uno scudo; egli si protegge dai problemi schermandosi dietro la propria intimità, mostrandosi apparentemente benevolo e caritatevole verso di essi, ma covando rancore e rimorso verso la società. Quanto detto, però, è per lo più frutto di pettegolezzi e poco altro. In verità, Dulwig ha ereditato da Caino la parte più razionale e ragionata: è un politico votato al consolidamento del proprio potere e alla custodia del Regno e delle sue istituzioni. | | Per questo, non è infrequente vederlo appoggiare mozioni di levatura popolare o concessioni al popolo volte a mantenere la pace nel Regno, in netto contrasto con quanto di turpe hanno fatto i Corvi in passato. Nonostante ciò, rimane un uomo inflessibile e integerrimo, dal profondo rigore morale che non si piega alla carità e alla pietà, ma risponde soltanto agli ordini del suo padrone, ai richiami del dogma o alle necessità dello Stato. Al di là di questo, Dulwig partecipa molto poco alla vita politica della città, ma è considerato - dai più - la vera "eminenza grigia" dietro la trinità, la voce più autorevole, il primo interlocutore delle autorità e il pensiero politico di Caino stesso seduto dietro gli scranni del potere. Le capacità di Dulwig si profondono nella magia più arcana, legata alle manipolazioni degli elementi della natura Dulwig è in grado di manipolare sopratutto l'aria e la terra in ogni sua forma, piegandoli al suo pieno controllo. Sono comunque in pochi coloro che possono dire di averlo visto all'opera sul campo di battaglia, in quanto è risaputo che Dulwig rifugga la violenza in generale, non come concetto, ma come espressione del pensiero. Ritiene che la logica politica e ragionata sia l'unica arma di cui debba servirsi un gentiluomo; la violenza in quanto tale, infatti, è una forma di decadenza morale e sociale, propria di chi non agisce nella politica. | |
| Teslat Corpo di Caino.
Ladro ♦ Umano ♦ Acrobata Magro; Aggraziato; Forte ♦ Furbo; Infido; Estroverso
Testal è il comandante degli Accoliti. A lui sono preposte la gran parte delle funzioni di arruolamento degli Accoliti nella manovalanza locale, nei bassifondi di Basiledra ed ovunque sia possibile. Nonostante ciò, Teslat è solito esercitare questi compiti con l'impulsività di un ragazzino. Infatti, nella trinità è quello col carattere più estroverso e imprevedibile; adora passare il tempo nei locali ed in compagnia di belle donne, trasgredendo gran parte delle regole del culto di cui è ai vertici. Nel profondo, però, è di fatto infingardo e diffidente verso tutto il genere umano. È solito prendersi gioco di tutto e di tutti, fingendosi compiacente e amichevole, ma tendendo tranelli e usando chiunque come un mezzo per arrivare ai suoi scopi. È, quindi, sostanzialmente cinico al pari del Priore, ma molto meno ambiguo nel mostrarlo agli altri: non fa mistero di essere un furbo infingardo, ma si dice spesso disposto a comprarsi i favori altrui con altri favori. Ama anche il gioco di azzardo e numerosi altri vizi "comuni", al pari di qualunque giovane della sua età. Si è votato alla causa di Caino in virtù di un "patto" stipulato dallo stesso con Testal, il quale spesso ribadisce di odiare e amare il Priore allo stesso tempo, considerandolo un turpe modello di egocentrismo, ma di volerlo spesso imitare. Testal è dotato di una grande agilità e di doti di combattimento notevoli. Nonostante sia magro ed apparentemente gracile, possiede una grande forza nelle braccia che, unita alla sua rapidità, lo rende un avversario temibile. Predilige il combattimento a mani nude, sfruttando le sue unghie robuste come coltelli. Possiede un fisico resistente, nonostante sia molto esile; pochi l'hanno visto ferirsi o soffrire, nonostante ingaggi combattimenti e risse praticamente ogni giorno. Possiede un suo personale corvo dagli occhi rossi, Ancio, con cui spesso parla e si confida. Si dice che Testal sia legato da un rapporto empatico col corvo, tanto che spesso lo si vede svolazzare su Basiledra o sui campi di battaglia, come se Testal stesso stia volando e scrutando la situazione, individuando traditori, passatemi o qualunque circostanza di suo interesse. |
Viluca Anima di Caino.
Mentalista ♦ Progenie dei demoni ♦ Ammaliatore Elegante; Bella; Pallida ♦ Affabile; Sicura; Infantile
Viluca è la vestale preposta alla direzione delle funzioni sacre in tutte le chiese di Dortan. È la "minore" della trinità, nonché unica donna autorizzata a presenziare alle sedute dell'Alto Tribunale del Dicastério e ricoprire il ruolo di Arconte. La sua investitura da Arconte è considerata alquanto sospetta, dacché è stata autorizzata con un Editto di Caino in persona, con cerimonia tenutasi nel Priorato di Acque Perdute, prima che intervenisse la riforma del sistema. In qualità di consigliera, Viluca è considerata una maestra dell'inganno politico, nonché capace di intervenire in qualunque materia del Dicastério, scavalcando spesso i comuni canali di comunicazione. Del suo passato si dice che sia figlia di una mezzo demone, una donna violata da un demone che l'ha abbandonata ancora in fasce dinanzi al monastero di Acque Perdute. Per questo motivo Viluca mantiene da sempre un'aspetto adolescenziale, proprio di una donna umana di poco meno di 18 anni. In realtà di anni Viluca ne possiede almeno quanto Caino stesso ed è da sempre una sua "protetta", in virtù di alcune sue qualità ammaliatrici. Qualunque uomo le parli si infatua di lei e si convince ad esaudire ogni desiderio, adottandola come se fosse la propria "piccola amante"; le donne, invece, tendono a considerarla di grande conforto, al pari di una confidente molto stretta ed a rivelarle ogni segreto. Viluca avvalora queste sua capacità con un indole che è, alternativamente, compiacente ed amichevole quando serve, altrimenti infantile e capricciosa quando si è guadagnata i favori della propria vittima. Intimamente, però, Viluca è profondamente perversa e sfrutta ampiamente le sue doti amorose per guadagnarsi i favori sessuali delle sue vittime, uomini o donne che siano. Si dice che passare una notte con lei significhi legarvisi costantemente, in quanto tende a corrompere l'animo dei suoi amanti e a tenerli al suo giogo per l'eternità. E' solita giudicare personalmente le questioni che implicano relazioni sentimentali ed è capace di indagare nell'animo umano, potendo scoprire segreti, amori e tradimenti,
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Edited by janz - 6/5/2015, 14:31
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