« Le Voci hanno parlato per conto della Sfinge. » il manipolo d'ombre riunito attorno all'enorme Portale si destò dal suo dormiveglia; la voce della Falange li aveva incuriositi. « Preparatevi, perché l'orda del Signore delle Maschere sta per essere rilasciata.
Lei ha parlato; ci ha chiesto di combatterla in suo nome. Ci ha chiesto di annientarla e di pretendere ciò che è nostro.
Ogni Voce sta per riunirsi al proprio gemello, quindi è ora che ci prepariamo per la battaglia, perché le fauci dell'oscurità stanno per divorare l'Edhel intero.
È tutto scritto nella profezia, lo sappiamo. »
Ed ognuno di loro, effettivamente, lo sapeva; ne era ben conscio, più di quanto potessero immaginare.
Il destino di ognuno di loro sembrava inscritto nella profezia, tratto d'unione di quell'esercito d'ombra, unica fonte di comunione tra quella vastità di storie e racconti, di singolarità e molteplicità. Non era il miglior esercito mai costruito, questo era certo, ma la Sfinge aveva pensato ad ognuno di loro come pedine perfette per il proprio lavoro di nullificazione del potere di Shahryar; ogni singolo pezzo di materiale che era riuscita ad inscrivere nell'ordine di un compito era per lei fondamentale. Essenziale per la vita dell'esercito e per la riuscita del compito, ogni attore di quell'enorme storia aveva nei suoi pensieri la riuscita della missione, accompagnato soltanto dalla nostalgia della propria casa, di ciò che erano nella dimensione del sogno e di ciò che nel passaggio di dimensione avevano perso.
Non avrebbero disposto centinaia di guerrieri in fila, né avrebbero marciato verso l'origine del problema. No, non era quello lo stile delle Pagine di Pietra.
Si sarebbero sparpagliati lentamente nel loro territorio, in ciò che meglio conoscevano con il cambio; si sarebbero nascosti, avrebbero disposto gli Eventi come da ordine. Li avrebbero aspettati. Avrebbero aspettato il momento propizio per distruggere i demoni del sottosuolo, uno dopo l'altro, così da rispettare gli ordini della Sfinge.
Così da infrangere la Profezia, di essa figli, ma fautori di un diverso destino che avrebbe trasformato la dimensione della realtà nel ricordo del sogno.
Ognuno ai propri posti, avrebbe continuato la Falange. Ed ognuno sarebbe andato al suo posto, senza alcun ripensamento. Come battute di un dialogo perfettamente rispettate. Come note di una melodica armonia disposte una dopo l'altra, con assoluta precisione.
E avrebbero aspettato il loro momento, sotto lo sguardo attento di colei che li aveva creati.
La Sfinge
" Il Signore delle Maschere distruggerà tutto ciò che conosciamo, che abbiamo conosciuto e che potremmo conoscere nel nostro futuro.
Sento le sue mani viscide muoversi lungo il mio corpo come una maledizione dei miei pensieri. Solca il mio animo con distorsioni di pura distruzione e desolazione. Lo sento, sento le sue estensioni muoversi nell'oscurità del sottuosuolo. Percepisco il vuoto che genera con i suoi passi, sempre più vicini e disperati. La sento, la sua disperazione. Non riesce a completare il suo regno, non riesce a completarsi. Si è svegliato da un lungo sonno e ne ha tratto vigore, è cresciuto ed è migliorato, ma non ha finito. Non ha finito di costruire ciò che ho sognato, quel mondo di sole tenebre e oblio nel quale vorrebbe rinchiudermi. Non ha finito e non concluderà in fretta, a meno che ciò che la realtà ha da offrirgli non diventi suo. Sta sussurrando alle orecchie dei suoi servitori più fedeli che il momento è giunto, che ognuno di loro potrà ricevere nuovo potere e nuova conoscenza, se si impegna abbastanza. Ha messo in palio delle maschere, il suo strumento di controllo, la sua occasione di completa necessità che sfocia in materia di interminabile potenza.
Ci sta guardando. Sta guardando tutto ciò che possediamo, reclamandolo come suo.
Non manca molto. La sua forza gli permetterà di radunare un esercito degno di questo nome e di raggiungere la superficie in poco tempo. Manderà alcune delle sue truppe in ricognizione, poi inizierà parte della sua conquista, infine si rivelerà. In quel momento, l'Edhel intero cadrà nelle sue mani; e con esso, subito dopo il resto di Theras. Nemmeno i continenti oltreoceano riusciranno a difendermi. Giungerà a me e divorerà la mia essenza, acquisendo il potere di plasmare il mondo dei sogni a proprio piacimento.
Con esso, tutto sarà distrutto. Devo intervenire prima che tutto ciò possa accadere.
Il Signore delle Maschere distruggerà tutto ciò che conosciamo,
se non faccio nulla per impedirlo. "
