Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Il peccato originale ~ ceza

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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 30/3/2015, 13:55




Oleg
e la bella vita

— ceza —

23iy0pj

Oleg
sera; Qashra


« Ah, che pace! » l'uomo si accarezzò la barba di un colore sgargiante, prendendo un sorso dal bicchiere di vino che teneva tra le mani. Si trovava in una sauna privata al centro di Qashra, circondato dai fumi e dagli aromi sparsi dalle lozioni sciolte nell'acqua. Un servo si avvicinò per versare altro vino nel suo bicchiere, ma l'uomo lo interruppe con un cenno della mano. Nonostante i piaceri di quella vita, aveva ancora il buonsenso di non esagerare mai nel bere. Oleg era sempre stato un uomo prudente, e quando la Guardia Insonne aveva preso possesso dei Quattro Regni si era limitato a uccidere i membri di una famiglia nobile per prenderne il posto e le ricchezze. Si era circondato delle comodità che non aveva mai avuto, visto il suo ruolo secondario nell'Altaloggia, godendo della vita da nobile e dei piaceri che questa comportava.
« Ma niente in confronto a Qashra. » mormorò, dando voce ai suoi pensieri ed emergendo completamente dall'acqua. Un servo si avvicinò con un ampio asciugamano che lui usò per asciugare i capelli lunghi e il corpo flaccido. Infine iniziò a vestirsi, sorridendo per la rapidità con cui si era abituato a quelle comodità e agli agi della ricchezza del Sultanato. Si guardò in un lungo specchio, sistemandosi il turbante sul capo e lisciando con ampie manate le vesti leggere che coprivano il suo corpo. Con la barba tinta e quei vestiti difficilmente sarebbe passato per un fuggitivo della Guardia Insonne. Quando alle sue orecchie era giunta voce della caduta di Mathias Lorch, aveva raccolto le sue ricchezze e si era diretto rapidamente a Sud, razziando e sciacallando dove poteva, senza guardare in faccia nessuno. Aveva assunto una guida esperta e un gruppo di mercenari per proteggere il suo viaggio nel deserto, e infine era arrivato a Qashra. Se ripensava ai patemi del suo passato, un sorriso affilato come quello di uno squalo gli attraversava il volto: si era dato al commercio di stoffe e pellami, e le sue merci vendevano molto bene. Tuttavia la prudenza non era mai troppa, nè nel commercio e nè nella sua vita odierna: il suo passato era sempre dietro l'angolo, e non intendeva abbassare la guardia.
Per iniziare a commerciare si era appoggiato a un uomo fidato di Lhissra'had: una donna che lo aveva sempre affascinato ma che non aveva mai incontrato di persona. Aveva ricevuto consigli preziosi su come iniziare i suoi commerci e investire le sue ricchezze, al prezzo di una piccola percentuale sulle sue vendite: una sciocchezza, visto quello che guadagnava da un pò di tempo a quella parte. Tuttavia il peso del suo passato lo tormentava, e quindi si era rivolto al serpente: aveva ingaggiato un mercenario che gli guardasse le spalle ovunque andasse, e fino a quel momento non aveva mai avuto problemi. Lasciando i bagni e fermandosi per un attimo a godere della frescura notturna, la sua guardia gli si avvicinò. Oleg annuì, soddisfatto.
Non aveva più nulla da temere.



CITAZIONE
ceza = criminale

Benvenuti al secondo round del peccato originale. La scena vi si presenta come sopra descritta e qui sotto vi farò un elenco il più sintetico possibile sui vostri obiettivi.
• L'obiettivo dell'utente a favore dei corvi leici è quello di catturare Oleg e riportarlo nei Quattro Regni. Può compiere questa azione come preferisce (con le proprie tecniche o azioni fisiche - ricordiamo che il nuovo regolamento delle armi gli permette di portarsi nella scena tutto l'equipaggiamento appropriato per compiere il suo obiettivo) ma non deve essere autoconclusivo nei suoi tentativi di cattura. Il suo obiettivo si sintetizza nell'"immobilizzare il bersaglio". In GdR-On ciò avviene poiché i Corvi Leici vogliono dimostrare che nessuno può farla franca e rimanere impunito. Oleg ha assoldato un mercenario che lo protegga da questi tentativi finchè non si saranno calmate le acque.
• L'obiettivo speculare dell'utente contro i corvi leici è quello "proteggere il bersaglio". Il suddetto utente potrà gestire Oleg e i dettagli della sua fuga, descrivendo secondo la sua sportività gli esiti delle tecniche e degli attacchi fisici del suo avversario.
• Siccome il vostro obiettivo è quello di "difendere il bersaglio" o di "catturarlo", il vostro voto in strategia dipenderà in buona parte anche dal successo finale ottenuto in queste azioni, oltre alla normale valutazione.
• Entrambi avrete a disposizione due slot speciali valenti per la giocata. Lo slot speciale ha un consumo Medio (di una risorsa scelta al momento del cast), consuma uno slot tecnica e genera un effetto di potenza Media giustificato da un intervento esterno: ad esempio per il giocatore in attacco potrebbe essere costituito da una fiumana di mercanti che interrompe la fuga del bersaglio, mentre per il giocatore in difesa potrebbe essere una folla che nasconda il bersaglio alla vista.
• Se l'utente a favore dei corvi leici non utilizza appropriate tecniche per nascondersi, allora il giocatore in difesa può individuarlo automaticamente dopo il primo post attivo. Una volta individuata la minaccia, il bersaglio inizierà a scappare immediatamente.
• Per il resto, la giocata segue le normali regole di un duello ufficiale:


Montu VS Lamrael Redskin
Gialla VS Verde
B VS A


Primo post: Montu
Durata: un post di presentazione a testa e quattro post di combattimento
Tempi di risposta: a cinque giorni dalla risposta del proprio avversario verrà applicata una penalità di 0.25 punti alla sportività del giocatore. Tale penalità è cumulativa per ogni ulteriore giorno di ritardo.
Regole: Il duello non deve interrompersi per alcun chiarimento - usate vie private, nel caso. Non si possono modificare i propri post dopo le risposte dell'avversario. Si seguono le normali regole di un duello ufficiale.
 
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view post Posted on 4/4/2015, 19:58
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Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
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-Si chiama Oleg.-
Il Dortan si era spaccato, e Montu non aveva avuto molte esitazioni nello schierarsi al fianco di Zeno, e dei suoi Corvi Leici. I Sussurri erano scomparsi, la voce inutilizzabile, e già i bardi di Theras cantavano di come la Mano avesse sconfitto Mathias Lorch lì dove fu il Cuore di Marmo, e dove ora la cicatrice causata dalla voragine sfregiava il volto di Basiledra.
Mozzata la testa al serpente, come previsto, la Guardia Insonne perse la sua presa sull'intero territorio, grazie anche al sapiente lavoro preventivo e di guerriglia attuato da Resistenza e Silenziosi Sussurri. Della Mano non vi era più traccia, la Voce era di nuovo muta e in silenzio ognuno piangeva i propri morti. Il Demone sapeva che uno dei suoi migliori amici, l'uomo che aveva affrontato e poi stimato e a cui avrebbe affidato la sua stessa vita, era caduto nella Capitale. Infrantosi come un onda sugli scogli. Sorrise pensando che allo Sciamano, forse, quell'immagine sarebbe piaciuta.
Ma per l'Eterno il tempo della commemorazione era passato in secondo piano, perchè ancora una volta il suo ruolo si era frapposto tra ciò che voleva e ciò che doveva fare.
Corvi Leici, Pari e Dicasterio. Era forse facile descrivere la nuova situazione politica della regione, ed era forse facile dire che, semplicemente, Montu era dalla parte dei primi, ma chi era veramente il Demone, dopo la disfatta del più grande nemico che il Trono che non Trema aveva affrontato?
Montu era un Silenzioso Sussurro, facente parte della Resistenza, e la sua rete di conoscenze si era diramata in ogni villaggio, ogni città, ogni locanda; non c'era luogo in cui il guerriero non potesse raccogliere informazioni. L'anonimato a cui Zeno obbligava i suoi adepti non era una novità per il Demone, che aveva convissuto anni con il segreto che Kuro gli aveva imposto, e secoli con quello a cui la sua stessa natura demoniaca lo incatenava. Quindi chi era Montu, se non uno degli uomini più informati del Dortan. Di certo la scomparsa della Mano non gli aveva fatto abbandonare i suoi contatti, che venivano pagati per raccogliere voci e dicerie, non certo per domandarsi il perchè di tanta curiosità. E a costoro si erano aggiunti gli "amici" della Resistenza, troppo pavidi per entrare nelle fila dei rivoltosi, ma abbastanza schierati da appoggiarli nell'ombra, e chi apertamente -almeno finchè gli emissari di Caino o le truppe di qualche signorotto locale non facevano capolino- avrebbe visto volentieri un dominio dei Corvi Leici sul Dortan, e questi ultimi parlavano tanto e spesso a sproposito, ma al prezzo di qualche boccale di birra o idromele qualcosa di interessante si poteva apprendere.

E così la sua rete era stata gettata nella Ystfalda, e da quelle fonti, tra le fitte nevicate del nord, era con fatica venuto a sapere che un signorotto della Guardia Insonne era fuggito alla giustizia del dopoguerra.
La reale storia dell'uomo era avvolta da una sottile patina di mistero che nessuno era riuscito a togliere. Semplicemente, prima sconosciuto all'interno di Altaloggia, era comparso quando la Guardia Insonne aveva preso possesso del Dortan, qualcuno vociferava che la sua ascesa improvvisa era sporca del sangue di una famiglia di second'ordine. Non si era mai esposto troppo, non si interessava di politica e non bramava potere nè notorietà. Si era goduto gli agi della sua vita privilegiata in discreto silenzio, pestando i piedi ai piccoli con cui poteva permetterselo, continuando a crogiolarsi nell'ozio e nell'opulenza.
Questo fin quando il Lorch non era caduto.
Poi il nulla, era scomparso e le proprietà erano state abbandonate. Di lui nessuna traccia, qualcuno diceva fosse morto, ma, si sa, la ricchezza dove passa lascia il segno, specie se passa dove ricchezza non ce n'è.
Montu dall'Ystfalda, come un segugio che bracca la sua preda, si era spostato a Sud, seguendo l'entusiasmo di locandieri che avevano affittato tutte le stanze per un uomo e il suo esiguo seguito, seguendo la disperazione degli osti che avevano subito il saccheggio delle cantine, seguendo il dolce profumo delle monete d'oro, che in un Dortan distrutto era raro vedere se non tra le mani dei più scaltri, o dei più stupidi.
E quindi in fretta giù nelle Hooglans, seguendo poi le rotte naniche attraverso il Deserto dei See per raggiungere l'Akeran, dove le tracce si erano confuse, e l'uomo di cui non sapeva nemmeno il nome era scomparso tra le sabbie del Sultanato.
Fino a quel giorno, in una taverna nel Qatja-yakin.
-Si chiama Oleg.-
Il nano era ubriaco, ma le sue parole sembravano tanto sicure da essere vere. Chi mente per scroccare alcol non è mai così preciso.
-Mio cugino di secondo grado... o forse terzo... dalla parte di mia madre, lavor... Si, terzo grado, non è neppure un nano vero e proprio, perchè la madre è stata violentata da uno di voi uomini, quindi sembra solo un piccoletto... un po' deforme a dire il vero. Comunque ti dicevo, che mio cugino, Asci, lavora a Qashra, vende pelli. E in quell'ambiente... come ovunque ormai qui da noi... c'è una donna, dama Lhissra'had, che controlla tutto. E chi vuole iniziare deve andare da lei, e darle dei soldi.-
Aveva sentito parlare degli "Occhi del Serpente", la "banca" dell'Akeran, anche se in fondo non erano altro che criminali e strozzini. E la testa di quel Serpente era Essien cuorenero Lhissra'had. La sua preda aveva amicizie potenti.
-E la cosa strana, da quel che dice Asci, è che il nuovo venuto non aveva problemi economici, e aveva pagato immediatamente a dama Lhissra'had un'altissima percentuale, senza vendere niente, oltre a comprare le merci, che non aveva a disposizione. Dall'accento di cui mi ha parlato mio cugino sembrerebbe proprio l'uomo che stai cercando.-
Si, poteva essere lui, almeno ora aveva un nome.
-Ma... perchè lo stai cercando? Sei anche tu un mercante di pelli? Affari?-
-Si... Affari, in un certo senso.-
-Beh allora sei l'uomo giusto per Oleg, non sembra averne mai abbastanza dell'oro, e ha trattato bene anche Asci quando gli ha proposto un buon affare... non era buono per Asci, che voleva solo farsi qualche amico, ma l'ha trattato bene.-
-Dove posso trovarlo?-
-Oh... La sua è una delle più grandi proprietà di Qashra, e poi chiedi di Oleg, il Mercante di Pelli! Ormai lo conoscono tutti.-

E infatti a Qashra l'aveva trovato, posto lussuoso, non certo una casa per chiunque lì nell'Akeran, e anche tra i ricchi mercanti pochi potevano permettersi un qualcosa di simile.
Ed effettivamente si accorse che Oleg era ben conosciuto, le migliori pelli potevano essere comprate solo da lui, e questo giustificava le sue ricchezze, aumentate in maniera esponenziale da quando era arrivato, e che avevano attirato l'attenzione di tutti -nonostante il Serpente tenesse bene a bada i suoi interessi-.
Era sera quando arrivò di fronte la pesante porta di quella che era una tipica villa del Sultanato: lussureggiante giardino, pareti bianche e qualche cupola d'oro a riflettere il tramonto, e quell'immagine, moltiplicata su decine e decine di tetti, rendeva Qashra semplicemente bellissima, da ammirare, e sicuramente da vivere. Ma quella ricchezza non era altro che l'immagine riflessa di una povertà diffusa, e su quella povertà i ricchi facevano presa per arricchirsi ancora, in un gioco senza fine di potere e denaro, di condanne e sangue.
Bussò, e ad accoglierlo fu uno schiavo, che non degnò nemmeno di uno sguardo le vesti del Sultanato con cui si era addobbato Montu, nascondendo il suo equipaggiamento. Nota positiva, perchè non doveva sembrare null'altro che un mercante pronto a fare affari.
-Vorrei parlare con Oleg, il Mercante. Ho affrontato un lungo viaggio, per fargli una proposta che non potrà rifiutare. Affari che, sono certo, il buon fiuto del tuo padrone non si lascerà sfuggire. Porgigli le mie scuse, per l'orario a cui mi presento, ma gli affari non conoscono orari, e i guadagni non si coricano con gli uomini, ma fuggono rapidi.-



Energia: 150%
Fisico: 75%
Mente: 75%

Equipaggiamento:
Shokan: Riposta
Pistola: Riposta
Corda

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
//

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Note: Mi dispiace aver iniziato subito in ritardo di qualche ora, ma avevo letto male l'orario sul post di apertura della scena. Comunque nulla di particolare da segnalare, se non l'arrivo di Montu nell'abitazione di Oleg dopo varie indagini, e la richiesta che il Demone fa allo schiavo.
 
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view post Posted on 9/4/2015, 21:49

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Taanach; residenza Redskin

« Il mio padrone desidera i suoi servizi. »

Un uomo, intorno alla quarantina, con gli occhi scavati e i capelli corvini, era seduto dinanzi a Lamrael, e lo guardava, come a cercare di capire l’uomo che aveva di fronte. Lamrael, come suo solito, era vestito come un soldato, Genzaniku pendeva dal fianco, mentre Magnitudo era poggiata sopra al grosso tavolone in legno, e ne prendeva per intero la lunghezza. Di contro, Lamrael, non pareva dar molta rilevanza al proprio interlocutore, d’altronde era solo lo schiavo di un uomo di cui Lamrael se ne importava men che zero. Lo guardò annoiato, sgranocchiando una mela rossa come il sangue, rumorosamente.

« I Corvi Leici gli danno la caccia - proseguì noncurante lo schiavo - dopo la caduta di Mathias Lor…»
« Fermati.»

Lo interruppe bruscamente Lamrael, alzando la mano sinistra a palmo aperto.

« Queste sono cose che non mi interessano.»

Il guerriero s’alzo, variando per la prima volta la pigra posa che aveva assunto all’inizio della conversazione. Diede un altro morso alla mela e cominciò a camminare per la stanza con lo sguardo rivolto verso i quadri; stava deliberatamente perdendo tempo. Lo schiavo l’osservò con trepidazione, perdendosi nella ricchezza, alla quale per altro era abituato, della stanza. La residenza di Lamrael era una villa di modeste dimensioni nella parte alta della città di Taanach, costruita con il sangue versato dalle mani del guerriero, costruita con i guadagni di una vita da mercenario. Quando si fermava a pensare, Lamrael non era particolarmente fiero di quella piega che aveva preso la sua vita, né di ciò che aveva fatto per sopravvivere. Eppure, non aveva avuto altra scelta, i rimorsi di coscienza erano ormai lontani, mentre la pietà nei propri occhi era ormai cosa sconosciuta. Non aveva più umanità, quando combatteva diventava una macchina da guerra spietata, che si crogiolava nel sangue delle vittime, come un leone famelico. Più sangue otteneva, più ne desiderava, diventandone man mano sempre più ingordo, sempre più avido. Quella casa, dall’ampio salone, era una casa che non rappresentava né il Lamrael che fu, né quello che era diventato. Quella casa, come suggerito da Seagon, era solo una mera facciata, agghindata di ogni lussuoso e inutile sfarzo, era la casa di un uomo potente, un uomo che doveva rendersi disponibile per un certo tipo di clientela, quella più facoltosa, quella con più denaro, quella che gli avrebbe permesso di realizzare la sua personale vendetta. Poiché un uomo potente non va a cercare un mercenario in una bettola, ma lo vuole il più possibile simile a lui, per sentirsi a proprio agio. Era semplice psicologia spiccia da quattro soldi, quella casa dava certezze, dava stabilità, rassicurava il cliente, era come se ogni mattone, arazzo, libro, quadro e scultura narrassero le gesta di Lamrael, rendendolo invicibile. Per questo lo schiavo ne era affascinato e non poteva far altro che guardarlo con cieca ammirazione. Lamrael era l’esempio lampante d’un uomo che si era fatto da solo.

« Non mi interessa cosa ha fatto il tuo padrone, né tanto meno chi o cosa gli sta dando la caccia. »
Disse Lamrael, dopo qualche attimo di silenzio.
« Tutto ciò che mi interessa è quanto le sue tasche siano gonfie. Ma, soprattutto… » prese ancora tempo, teatralmente, mangiando un altro pezzo di mela, « …quale prezzo riesce a dare alla sua vita. »

A quel punto sorrise, mostrando i suoi denti bianchi, la sicurezza di cui il suo corpo era intriso.
« Molto – disse lo schiavo lanciando un sacchetto pieno di monete d’oro – questa è solo la prima metà, consideralo un anticipo. »
« Bene, abbiamo un accordo. »

Qashra; residenza Oleg

Era ormai passata qualche settimana da quanto Lamrael era stato assoldato per la protezione di Oleg, in verità, in quelle settimane, l’unico momento d’azione fu quando un giovane ladro, d’origine nanica, aveva cercato di rubare il guadagno giornaliero del mercante. Il nano, tutto sommato, se l’era cavata con poco: preso da Lamrael, aveva ricevuto una strigliata e poc’altro, il ragazzo aveva avuto talmente paura del mercenario, da scappare a gambe levate, lasciando ovviamente la refurtiva. Il lavoro, dunque, procedeva noiosamente. La capitale del regno nanico era una perla dell’Akeran, ove le cose da fare di certo non sarebbero mai mancate, ma Lamrael era pressoché sempre costretto a girare intorno alla sottana dell’uomo, e in due settimane aveva dormito veramente poco e, tra le altre cose, anche male. Lo accompagnava al mercato ogni mattina, a vendere le pelli e le stoffe, a fare nuovi acquisti e compravenditi, più che un mercenario, Lamrael pareva un suo schiavo sempre al suo fianco e, persino lui, iniziava a dare segni d’insofferenza. Quella sera, una sera come tante altre passate lì, Oleg era andato ai bagni termali per rilassarsi dopo una giornata di lavoro e Lamrael era stato costretto ad aspettare immobile dinanzi alla porta, guardando il cielo stellato e lottando contro la forza che lo spingeva ad assopirsi, per qualche istante. Rimase fermo lì, per un’ora o forse due, a fissare le costellazioni e notare quanto fossero piccole da laggiù e di quanto, al contrario, fosse immenso il firmamento. Iniziò a far viaggiare la sua mente verso elucubrazioni che non appartenevano al suo intelletto, sforzando di mantenere la sua mente sveglia con quei pensieri. Suo padre, gli aveva raccontato come le stelle non fossero altro che le anime degli antenati che, da lassù, proteggevano i discendenti ancora in vita. Erano pensieri semplicistici fatti da un uomo di grano, pensieri che ormai più appartenevano a quel Lamrael, puro e innocente. Ricordò quel giorno con un certo dolore, una stretta gli avvolse il cuore, lasciandolo per qualche attimo senza fiato. Con rammarico constatò per l’ennesima volta che quel contadino, che credeva che i suoi avi fossero delle stelle, era ormai morto.

« Andiamo.» Disse Oleg uscendo dalla porta, dopo essersi goduto per qualche istante anche lui la brezza notturna, in grado di raffreddare quei luoghi così bollenti. « Per questa sera è abbastanza, andiamo a dormire. »

Per Lamrael, quella parola, aveva perso del tutto significato, e in quelle settimane ancor di più. Effettivamente l’uomo non dormiva, bensì cadeva in uno stato di trance in cui i suoi sensi erano sempre vigili, seppur il suo cervello, e il suo corpo, riuscissero a trovare qualche ora di riposo.

« Si, andiamo. »

Disse stancamente, facendo un gesto del capo.

[...]

Tornarono alla proprietà di Oleg, una villa di modeste dimensione in cui lo sfarzo la faceva da padrone. Il mercante era indubbiamente un uomo ricco, a cui piaceva ostentare ciò che possedeva. Viveva adagiato in un lusso sfrenato, fatto di giardini colmi di piante rare, a cupole costruite nello stesso oro. Pare che Oleg avesse comprato quella villa da un mercante caduto in disgrazia e divenuto un senza scaglie, destinato alle cave del Bekâr-şehir, a un destino peggiore della morte.
Chiope, lo schiavo che era andato fino a Taanach per ingaggiare Lamrael, entrò nella stanza, di fretta.

« Padrone, un uomo che ha tenuto celato il proprio nome, chiede di lei all’ingresso. Pare voglia far affari con lei.»

Non di rado, mercanti e clienti raggiungevano la proprietà di Oleg per trattare e proporre affari, tuttavia mai nessuno era giunto a quell’ora della notte e la cosa insospettì, e non poco, Lamrael.

« Mandaci Lamrael, come sempre. »

Lamrael annuì e insieme a Chiope lasciò la stanza.

[...]

« Buonasera signor? Il mio schiavo non ha buona memoria in fatto di nomi. »

Lamrael raggiunse l’uomo all’ingresso, lo squadrò dalla testa ai piedi, cercando di non destare nell’occhio. Il mercenario era vestito in maniera semplice, pantaloni larghi tipici di quei luoghi, sgargianti e di un rosso acceso e, nella parte superiore del corpo, una veste del medesimo colore copriva la cotta di maglia e Genzaniku legato in cintola. Sembrava in tutto e per tutto un semplice mercante pronto per andare a dormire.

« Il mio nome è Oleg, ma questo lei già lo sa. » Sorrise Lamrael, allungando una mano verso di lui, amichevolmente. « Cosa posso fare per lei a quest’ora tarda della notte?»



CITAZIONE
Note: Specchietto al prossimo turno, buona quest. ^^
 
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view post Posted on 13/4/2015, 23:21
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Quando la porta della villa di Oleg si riaprì il Demone fu spiazzato.
Non lo diede a vedere; controllare le sue emozioni non era difficile, e spesso riusciva anche ad evitare che il loro più piccolo manifestarsi modificasse i suoi lineamenti.
-Buonasera signor? Il mio schiavo non ha buona memoria in fatto di nomi.-
Ad aprirgli la porta non era stato di nuovo lo schiavo che l'aveva accolto, ma...
-Il mio nome è Oleg, ma questo lei già lo sa. Cosa posso fare per lei a quest’ora tarda della notte?-
Ma non era nemmeno Oleg. L'uomo che aveva davanti, che gli sorrideva e tendeva la mano verso di lui presentandosi come il padrone di casa, non corrispondeva minimamente alla descrizione che aveva del mercante. Sapeva che Oleg era tutt'altro che un uomo d'azione, il corpo segnato dal tempo, dall'ozio e dai piaceri della vita, ma davanti a lui, in un completo tipicamente del Sultanato, di un caratteristico rosso acceso, l'uomo che lo fissava era alto tanto quanto il Demone, perfino sotto le vesti larghe si intravedeva la possente muscolatura, il viso spigoloso e scuro lasciava intuire la sua natalità akeraniana, ma l'Eterno dubitava del suo essere mercante, e ancor di più della sua appartenenza al Consiglio di Altaloggia.
Un guerriero, senza dubbio. E il Demone avrebbe scommesso qualsiasi cosa che non era un guerriero come tanti altri, ma un uomo abituato a combattere in prima fila, un individuo forgiato dalle battaglie, forse non troppo fino di mente, ma sicuramente ben capace nel corpo a corpo, e probabilmente più resistente di qualsiasi avversario mai affrontato dall'Eterno. Un mercenario. Al soldo di Oleg, che probabilmente ben sapeva cosa avrebbe comportato la sua fuga.
Nonostante il suo impegno nel cancellare e confondere le tracce, nonostante la protezione che il Serpente gli assicurava, aveva voluto affiancarsi un uomo di fiducia.
Montu sperava solamente che nè il mercante, tanto meno il suo tirapiedi, pensassero che il nemico bussasse semplicemente alla loro porta. L'orario era sospetto, ma l'aveva anticipato allo schiavo, gli affari non possono aspettare, e Oleg era un affare da sbrigare al più presto. Prima che le sue ricchezze o il Serpente lo avessero reso intoccabile.

Mentre una mano scivolava in una delle voluminose tasche a cercare la Bambola Montu proruppe in un vistoso inchino.
-Mi scuso ancora per il mio apparire così brusco, spero di non averla distolta dai piaceri della notte. Giungo a Qashra desideroso di incontrarla, non potevo aspettare l'alba per saggiare di persona il fiuto per gli affari e il buongusto di Oleg, il Mercante di Pelli!-
Lo spillo si conficcò nella bambola, e alla fitta al petto seguì un attimo di lancinante dolore, che salì dal costato fino al cervello, per poi trasformarsi in fredda lucidità. La mente sgombera da qualsiasi altro pensiero, ora il Demone poteva concentrarsi esclusivamente sull'uomo che lo separava dalla sua preda. Non gli avrebbe impedito di uccidere Oleg, non l'avrebbe fermato.
Rialzandosi il Demone continuò a parlare.
-Mi sorprenderei piuttosto dell'intuito del vostro servo, se questi vi avesse rivelato il mio nome, poichè -lo ammetto- l'ho tenuto celato. Oh, non me ne vogliate, sono sicuro però che un mercante anonimo a quest'ora della notte abbia stuzzicato la vostra mente più dei tanti che assediano la vostra porta ogni giorno.-
Tese la mano, stringendo quella del mercenario.
-Il mio nome è Azrael.-
Un tocco, il semplice sfiorarsi delle mani, e colui che si fingeva Oleg avrebbe saggiato per primo la potenza di Montu. Scoraggiare un mercenario non era cosa da poco, ma la vista del Demone per quell'uomo avrebbe significato dolore e morte.



Energia: 150 -20 =130%
Fisico: 75%
Mente: 75 -10 =65%
Riserva CS: 4 (4 Intuito)

Equipaggiamento:
Shokan: Riposta
Pistola: Riposta
Corda

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
La bambola è furba. Dal diario di Leade (madre): Reoh mi ha parlato di questo suo nuovo progetto, qualcosa a che fare con le bambole e con dei riti. Non volevo nemmeno entrarci, ma lui mi ha costretto, ha detto che se uno di noi non avesse partecipato, avrebbero preso le nostre anime, o qualcosa del genere. Mi ha insegnato a costruirle, quelle strane bambole, ma i riti proprio non mi piacciono, sono spaventata. Eppure, ogni giorno che passa, sento di star imparando sempre cose nuove, ad un prezzo; forse aveva ragione, forse la mia anima sta lentamente esaurendosi. Non dovevamo proprio iniziare con tutta questa faccenda. {Tecnica di natura Magica, Nullo. Infliggendosi un danno Medio alla psiche, rappresentato da un senso di dolore lancinante nel punto colpito dallo spillo, il caster godrà di quattro CS aggiuntive all'Intuito. La tecnica necessita di uno spillo}

Personale 11/25 Accidia. Consumo Energetico: Alto (20%)
Il negromante si insinua nella mente dell'avversario, prosciugandolo di ogni forza e facendogli perdere la voglia di vivere.
La tecnica ha natura psionica. Il caster, attraverso un contatto fisico o visivo con la vittima, scatenerà in lei uno scoraggiamento crescente che potrà andare da un forte abbattimento psichico a un tormentoso male di vivere. La sensazione sarà descritta e personalizzata da chi la subisce, che potrà semplicemente scoraggiarsi moralmente, o addirittura arrivare a scoppiare in lacrime, purché la descrizione resti nei generici limiti della depressione. La tecnica causa alla Mente della vittima un danno Medio al turno di cast, e un ulteriore danno Medio durante il turno successivo. Può essere contrastata con una normale difesa psionica.

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Intuito: abituati da sempre a barcamenarsi tra i rischi del continente, i possessori di questo talento hanno sviluppato un intuito fuori dal comune che gli permette, con una semplice occhiata ad un interlocutore, di capire cosa sia in grado di fare, di fatto apprendendone la classe e il talento di appartenenza. (Numero di utilizzi: 5)

Note: Dopo aver usato la Passiva dello Stratega Intuito per capire Classe e Talento di Lamrael, insospettito dal fatto che l'uomo non corrisponde alle descrizioni che Montu ha di Oleg, il Demone usa La bambola è furba per ottenere una maggiore lucidità (in GdR PU 4CS Intuito), per poi provare a destabilizzare la mente del falso Oleg, usando la Personale 11 Accidia
 
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view post Posted on 19/4/2015, 22:10

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Qashra; residenza Oleg

Lamrael sorrise, il suo volto si riempì di ebra gioia. Aspettava quel momento ormai da settimane, con tensione e un filo di noia in corpo che, immediatamente, scomparvero in quell’istante. Fu come una liberazione, fu come rinascere nuovamente dopo una breve ma duratura morte. Rinacque Lamrael in quel lampo stampato sul suo volto, nella scintilla che illuminò il suo sguardo, in tutta la pura rabbia e follia che, in un baleno, si accalcarono sul suo riso. Magnetico e gioioso, malvagio e repellente, risorse l’uomo e il demone, il guerriero e il mercenario.

« Risposta sbagliata. »

Disse secco, perentorio, con la sua voce fredda e imperturbabile, col sorriso sghembo che gli frastagliava il viso imberbe. Azrael aveva semplicemente peccato di superbia, sottovalutando chi aveva di fronte, pensando che una semplice intrusione mentale potesse destabilizzare il guerriero. Più che dolore fu un semplice solletico, un piccolo parassita che provò a farsi largo in mezzo al labirinto della sua mente ma, che finì, inghiottito dal male all’interno del suo corpo, quella famelica corruzione che sbranava qualsiasi cosa potesse minacciare il guerriero. Ella ruggì rabbiosa e famelica, infastidita da tale mancanza di rispetto; Lamrael la sentì persino quasi sorridere poiché, anch’essa, fremeva dal desiderio di sangue, e lui avvertiva la bramosia dipanarsi dalle viscere come un vulcano pronto a eruttare.
Divorò, sbranò, dilaniò il parassita, mentre la risata di Lamrael s’espanse echeggiando nell’aria, parve un folle, un pazzo durante una crisi, chi lo guardava forse nemmeno avrebbe capito il motivo di tanto ridere.
Lo schiavo che era dietro a Lamrael capì immediatamente, aveva – in quelle settimane – imparato a cogliere le sfaccettature della personalità di Lamrael e, solo un’altra volta, aveva visto quella tremenda scintilla negli occhi, quella follia perversa. Lo schiavo, per un attimo, guardò con pena l’uomo che s’era spacciato per mercante, l’uomo mandato da chissà chi a uccidere il suo padrone, sapeva che, quell’uomo, era ormai un uomo morto, solo in attesa del momento dell’esecuzione. Chiope entrò rapidamente dentro, lasciando alle spalle la porta, Lamrael e Azrael, lasciandosi alle spalle la battaglia che di li a poco sarebbe imperversata, fuggendo dalla furia di Lamrael, di quel demone cremisi.
Lamrael, a quel punto, strinse la mano del mercante con tutta la forza che aveva in corpo, poi cercò di tirarlo a sé, cercando di portare il suo busto verso il basso, così avrebbe approfittato di quel momento per colpire con tutta la forza e la velocità che era in grado di scatenare. Una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci ginocchiate in rapida successione che si sarebbero infrante contro il naso del suo nemico, che sarebbe esplose con violenza e velocità inaudita. Lamrael, non avrebbe ancora liberato la bestia, la corruzione, ma avrebbe fatto esplodere in un attimo tutta la noia e la rabbia accumulata in quelle settimane; tutta la sua umana bramosia.
Successivamente a quella serie di ginocchiate, Lamrael avrebbe tirato un calcio frontale con la pianta del piede contro la testa dell’avversario, per allontanarlo come una semplice e inutile carcassa. A quel punto Lamrael avrebbe avuto il tempo per estrarre Genzaniku, il suo fidato martello che, per l’occasione, si trasformò in un’ascia bipenne di notevoli dimensioni, che Lamrael impugnò con facilità nonostante la mole. Un’arma del genere era in grado di sostituire Magnitudo, un’arma del genere era adatta al suo scopo:
Recidere, dilaniare, tagliare, ogni parte del corpo del suo avversario, che avrebbe sofferto e avrebbe implorato la propria morte. Solo allora Lamrael gli avrebbe reciso la testa, innalzandola come memento per chiunque tentasse nuova impresa.

« Voglio essere gentile, voglio darti una nuova possibilità – disse Lamrael sorridendo – kaçar.»

Probabilmente l’uomo non avrebbe capito quella parola ma, altrettanto probabilmente, l’avrebbe intuita dal tono di voce del guerriero, dalla rabbia di cui era intrisa.
Quella parola puzzava tremendamente e mortalmente come una minaccia.
O una possibilità da cogliere al volo.

Pov; Oleg

« Padrone, dobbiamo rimanere qui dentro fin quando Lamrael non avrà concluso.»

Chiope e Oleg erano chiusi in una stanza segreta della villa, una di quelle nascoste dietro qualche muro, dietro qualche armadio, solto a qualche botola nascosta, una di quelle non presente nei progetti iniziali e una di quelle stanze che ogni ricco aveva, una via di fuga facile collegata direttamente con la città.
Era una stanza spartana, ma ricolma di ogni cosa potesse servire per la sopravvivenza di qualche settimana.
Una latrina, un po’ di cibo, acqua e idromele da bere, qualche arma per la necessità. La lieve fiamma d’una candela illuminava flebilmente l’ambiente, e creava strani giochi di luci e ombre con il pietrisco delle pareti.

« Sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento.»
Disse Oleg, tradito tuttavia da un pizzico di preoccupazione umana.
« Speriamo che le abilità del mercenario siano all’altezza della sua fama. »
« Speriamo»






Lamrael Redskin



Energia: 80%
Status Fisico: 130 %
Status mentale: 50%
Slot Cs: 1 Forza. usato.
Armi: Genzaniku; cotta di maglia



Abilità Attive:
~ Skill
Abilità, forza, rapidità, potenza, controllo del proprio corpo e delle proprio armi. Queste sono alcune caratteristiche basilari per un buon guerriero. Capacità che, col tempo, Lamrael ha acquisito. Da grezzo contadino che combatteva solo per la vendetta e l'istinto di sopravvivenza è diventato un guerriero dei più letali e dei più esperti, un guerriero forgiato sul campo di battaglia e non dentro le caserme d'addestramento. Tuttavia, lì dove i suoi sforzi non bastavano, ecco che la corruzione ha dato più forza e più potenza a ogni attacco portato dal guerriero, tuttavia ogni attacco portato con la corruzione ha un prezzo da pagare. In termini di gdr Lamrael, a seconda del consumo speso, potrà effettuare una serie di affondi, colpi, e fendenti con qualsiasi arma e anche a mani nude. La tecnica ha natura fisica e il numero dei colpi è a discrezione di chi l'utilizza poiché, il danno risultante, è sempre pari al consumo speso a prescindere da quanti colpi il guerriero porta. La tecnica avrà un unico bersaglio e la risorsa che andrà a intaccare sarà il corpo, difatti, sforzando il corpo, ogni attacco portato creerà un contraccolpo al fisico. [Variabile personale]. Alto

~ Mental shield
Contro gli psionici, contro i mentalisti, la corruzione all'interno di Lamrael ha sviluppato una difesa naturale, un bunker che, con un po' di sforzo, si chiude rendendo impermeabile la sua mente. Gli basterà, con un piccolo sforzo, concentrarsi sulla sua mente per renderla vuota. Priva di informazioni, priva di ogni cosa. Questo muro, questa difesa, sarà in grado di proteggere Lamrael nella sua debolezza più grande, ovvero la mente, perché la corruzione non può permettere che il proprio ospitante cadi in battaglia, in nessun modo. A seconda del consumo speso, Lamrael potrà schermare la sua mente per difendersi dalle offese di natura psionica [Variabile personale]. Alto.

Abilità Passive:
Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 5)

<i> {Altresì, e nello stesso modo, qualora l'avversario dovesse utilizzare una tecnica di Power-up, Lamrael potrà aggiungere 1CS alla forza nella riserva. (Numero di utilizzi: 5)[Pergamena Vigore riflesso]. }

{Abilità passiva. Ogni volta che Genzaniku viene estratta la sua forma muta istantaneamente in quella di una altra arma da mischia sia essa una lama, un’altra arma ad impatto o una con portata quali ad esempio una lancia. In questa forma per quanto possa essere normalmente utilizzata in combattimento non è possibile sfruttarne le tecniche attive. (Numero di utilizzi: 5)}


Normal Hero

Null'altro che un umano, un contadino forgiato dal sudore e dalla fatica, un guerriero addestrato alle armi da un padre troppo severo e non troppo abile. Eroe creato dal caso e dal destino avverso, un eroe atipico e moderno, dalla grande forza e dall'incredibile resistenza alla stanchezza e al dolore. Umano dello Akeran, lì dove li dove la vita è più dura e il nettare della povertà contamina l'acqua e abbevera gli infanti più del seno delle madri. Lamrael è instancabile, mai arrendevole, in grado di oltrepassare ogni suo umano limite ed elevarsi in qualcosa di più, un guerriero spietato e senza paura. In termini di Gdr quando Lamrael utilizza una tecnica di Power-Up, consumando un utilizzo di questa passiva, ottiene 1CS aggiuntivo da sommarsi a quelli normalmente forniti dalla tecnica dello stesso tipo. (Numero di utilizzi: 6)[Abilità Raziale]. Altresì, e nello stesso modo, qualora l'avversario dovesse utilizzare una tecnica di Power-up, Lamrael potrà aggiungere 1CS alla forza nella riserva. (Numero di utilizzi: 6)[Pergamena Vigore riflesso]. Corpo forgiato dalla fatica e dal lavoro, dal fisico muscoloso e ben allenato. Contadino avvezzo al dolore fisico, dalla grande forza e dalla grande resistenza alle ferite più di qualsiasi altro umano. Lamrael non è come gli altri, la sua condizione e il suo luogo natio hanno sviluppato in lui caratteristiche diverse e particolari che lo hanno reso più simile a demoni, gli stessi che lui caccia e abbatte. Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 6) Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 6) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 6) [I-II Passiva del talento Avanguardia + Passiva personale]. Eroe normale per definizione, la sua forza più grande è quella di non arretrare mai dinanzi agli avversari più forti di lui, anzi è dinanzi a loro che Lamrael combatte con ancor più forza e devozione, divenendo in grado di accrescere le sue doti fisiche. In termini di gdr ogni qual volta l'avversario utilizza tecniche magiche, e spendendo uno slot, le caratteristiche fisiche di Lamrael crescono. Per la durata di quel turno Lamrael acquisisce 1 CS in caratteristiche fisiche (Numero di utilizzi: 6) Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisica alla propria riserva. Inoltre, spendendo uno slot, Lamrael sarà in grado di ignorare totalmente gli attacchi fisici portati senza l'utilizzo di CS. [Passiva personale + III-IV Passiva del talento Avanguardia]. Alcune persone nascono con la dote del leader, con un carisma superiore rispetto a tutti gli altri. Questo non è il caso di Lamrael, sconosciuto che gli eventi lo hanno portato a divenire eroe, uomo dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà che gli eventi hanno forgiato in un leader, in un comandante esperto, una dote meritata e non innata. Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 6) [Passiva personale]. La sua innata dote, i suoi duri allenamenti e le ore sfiancanti di lavoro, gli hanno permesso di elevarsi rispetto gli altri guerrieri, di essere sempre un passo avanti rispetto ai pari di livello e, altresì, questa dote gli permette di specializzarsi in altri modi di combattere. Lamrael sblocca il livello successivo di dominio [Cristallo del Talento].


Note: Mi difendo dalla tua tecnica. Uso uno slot passiva per aumentare un cs (che uso immediatamente nel momento del calcio frontale), per cambiare la forma di genzaniku in un'ascia bipenne e un altro per impugnare l'ascia con facilita. uso la tecnica skill consumo alto per colpirti con 10 ginocchiate rapide al naso poi attacco con un calcio frontale alla testa, verosimilmente, per allontanarti.

 
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view post Posted on 24/4/2015, 20:50
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Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
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-Risposta sbagliata.-
E così la mente di quell'uomo non era così facile da soggiogare, anzi l'attacco del Demone sembrava aver esaltato il mercenario.
Poi scoppiò in una fragorosa risata, malvagia e folle, che riempì l'aria fredda della notte, mentre il servo scivolava nuovamente in casa, abbandonando i due uomini sull'inizio di quello che, inevitabilmente, sarebbe divenuto uno scontro mortale.
La passione che muoveva Montu lo spingeva a perseverare, la caccia ai superstiti della Guardia Insonne era diventata per lui quasi un'ossessione, come a voler trovare una qualche pace interiore massacrando quelli che erano stati i nemici del Regno.
Capì, forse solo in quel momento, ascoltando quel suono demoniaco, che con la scomparsa della Mano quello che sentiva essere il suo ruolo nel Dortan, il suo essere Sussurro, era venuto meno. E come lo era stata per centinaia di anni la vita dell'Eterno era ora vuota, e quella guerra civile a cui partecipava come una delle tante pedine, sacrificabili, era l'occasione di rivalsa che cercava.
La mano del mercenario si strinse su quella di Montu, che quasi cadde in avanti, tirato dall'enorme forza del suo avversario. Abbassò la testa quel tanto da permettere all'uomo di sferrare una serie di devastanti ginocchiate sul suo viso. Alzò appena in tempo, quasi d'istinto, il braccio libero, riparandosi il volto nell'incavo del gomito ed evitando che l'osso del suo nemico gli frantumasse il setto nasale. Le ginocchiate, che non sembravano volersi fermare, colpirono però abbastanza forte da raggiungere la mascella del Demone, che sentì la fitta di dolore salirgli al cervello, pregando che l'osso non fosse uscito dalla sua naturale posizione. Una frazione di secondo, l'ennesimo colpo atteso non arrivò, e Montu si costrinse ad alzare gli occhi, appena in tempo per vedere arrivare sul suo viso la pianta del piede del suo avversario. Il braccio, ancora in posizione, bastò ad ammortizzare quel colpo, inferto non con abbastanza forza per far veramente male, ma quel tanto da allontanare il pesante corpo di Montu.
Stordito, con la mascella al suo posto ma dolorante, il Demone si allontanò di tre passi, facendone ancora due di sua volontà, per rimanere fuori dalla portata del mercenario, che quasi sicuramente lo superava in abilità ed efficacia nel corpo a corpo.
Impugnando facilmente un'enorme ascia bipenne, quasi fosse uno stiletto nelle mani dell'uomo, questi parlò:
-Voglio essere gentile, voglio darti una nuova possibilità- disse sorridendo, durante la sua offensiva quel sadico ghigno non aveva mai abbandonato il suo volto -kaçar.-
Il Demone gli sorrise di rimando, lo guardò negli occhi e sentì le scie di fuoco nelle sue pupille ardere incontrollate; il suo vero io voleva mostrarsi, ma non era ancora tempo, non era ancora necessario, se anche il suo nemico poteva contare su qualche difesa mentale non avrebbe potuto contrastare per sempre le offese di Montu.
Il suo muro sarebbe crollato, come un castello di carte in un uragano, e le certezze del mercenario si sarebbero infrante contro la supremazia del mentalista.
-Non è carino parlare lingue sconosciute a chi hai di fronte. Il tuo padrone non te l'ha detto?-
Estrasse la katana, tenendola distesa lungo il fianco, con la punta della lama che quasi sfiorava il terreno.
-مرگ خود را، زندگی من-
Non era del Demone che doveva avere paura il mercenario, ma di sè stesso, dei suoi incubi, di ciò che il suo inconscio teneva sopito.
Il potere che si stava pian piano scatenando nel corpo di Montu l'avrebbe sopraffatto di lì a poco, ma in cuor suo l'Eterno dubitava che ce ne sarebbe stato bisogno, nessun uomo comune avrebbe sopportato tanto dolore, tanto terrore.



Energia: 130 -10 -40 =80%
Fisico: 75 -10 =65%
Mente: 65%
Riserva CS: 7 (4 2 Intuito, 2 Forza, 1 Velocità, 2 Maestria nell'uso delle Armi)

Equipaggiamento:
Shokan: Sguainata
Pistola: Riposta
Corda

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
Personale 5/25 Parata Consumo Energetico: Medio (10%)
il guerriero, muovendo abilmente la propria arma o scudo davanti a sé, può proteggersi da un attacco nemico.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero potrà mulinare la propria arma, o sollevare il proprio scudo dinanzi a sé per bloccare, deflettere o intercettare un'offensiva volta a danneggiare il suo Fisico. La tecnica consiste in una difesa ampiamente personalizzabile, e può essere attuata anche a mani nude purché nei limiti di buonsenso e sportività. In nessun caso l'attacco parato potrà essere ritorto contro l'avversario. Può bloccare offensive di portata Media o inferiore.

Personale 14/25 Incubo Consumo Energetico: Critico (40%)
Il negromante si insinua nella mente del proprio avversario, mostrandogli una visione insopportabile e facendo il suo cervello in pezzi.
La tecnica ha natura psionica. Per essere castata necessiterà di un contatto con il proprio avversario, anche solo visivo. Il bersaglio, subita la tecnica, avrà una visione decisa nella sua totalità dall'utilizzatore: potrà mostrargli la sua morte, un futuro orribile, i suoi incubi più tremendi, oppure ancora un paradiso, un mondo ideale, i propri cari, e altro ancora. Non vi è limite alle possibilità di questa illusione, che può spezzare anche i limiti del tempo, durando ore e giorni interi, quando nel mondo reale sarà passato solamente un istante. Indipendentemente dalla durata della visione, infatti, nella realtà della giocata sarà passato solamente un attimo, meno di un solo secondo. La potenza della tecnica è Critica, e così sono i danni che provoca alla Mente della vittima.

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Personale 2/25: Il caster ha imparato a preservare e focalizzare la propria attenzione sull'avversario, accrescendo le proprie abilità di discernimento e d'analisi in momenti di confusione. Con il consumo di un utilizzo di questa passiva il caster sarà in grado di aggiungere 1 CS (Forza) alla propria riserva quando l'avversario utilizza abilità di natura psionica. (Numero di utilizzi: 5)

Note: La tua difesa Psionica mi fornisce un CS alla Forza grazie alla Personale 2/25. Ammortizzo il danno delle ginocchiate con la Personale 5/25 Parata, subendo quindi un danno Medio al Fisico. Neutralizzo il calcio frontale spendendo 2CS precedentemente assegnate all'Intuito, per capire in tempo le intenzioni di Lamrael e difendermi spostando il braccio, già favorevolmente posizionato. Sguaino la spada, e insieme alla frase (La tua morte, la mia vita. Nella Lingua dei Demoni Antica Persiano) casto la Personale 14/25 Incubo e attivo un Corallo, aumentando la mia riserva di 4CS.
 
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view post Posted on 29/4/2015, 21:21

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Qashra; residenza Oleg

Era d’un nero assoluto l’oblio, un nero di quelli che spaventano, che lasciano ogni cosa immersa in una profonda coltre impenetrabile. Impossibile scorgere qualcosa, era il nulla totale, l’assenza di ogni cosa e, in quel nulla, che si sviluppava la paura.
Non era la mera paura del buio, un uomo come Lamrael non poteva semplicemente impaurirsi per quello.
Ciò che temeva era qualcosa di più profondo, di più complesso, era il non scorgere più la Luce.
La luce che guida ogni persona verso il giusto e il bene, la luce che ti permette di possedere ancora un’umanità, che ti incammina nella direzione giusta, su strade sicure e battute, la purezza che ti mantiene la mente integra e a non sfociare in sentieri impervi ricolmi di follia.
Ecco, quella luce, in Lamrael, funzionava a intermittenza. Si spegneva portando l’uomo sul baratro della follia, il suo cuore, una volta rosso e pulsante come quello di ogni altro essere, stava diventando nero, divorato dalla famelica corruzione che perpetua s’avvicinava sempre più verso il nucleo in cui risiedeva quell’unico barlume di bontà, di speranza, di purezza. Una fiammella fugace, che minacciava di spegnersi con un alito più forte di vento ma che, eroicamente, persisteva in quella battaglia tra bene e male.
Ma era una battaglia impari, destinata a una conclusione scontata, prima o poi la corruzione avrebbe spento il fuoco della purezza e avrebbe preso interamente il controllo dell’umano.
Quindi, in quella macabra visione, Lamrael vedeva tutto nero, e intorno a lui sentiva mille e più urla di dolore, mille e più grida di terrore, rimbombava ripetutamente nella sua testa come un eco sordo, roboanti deflagrazioni che scoppiavano nella sua testa minandola e distruggendola, demolendo quelle certezze e sicurezze che Lamrael aveva sempre avuto.
Poi c’erano i graffi, gli artigli che gli lambivano le interiora, le squartavano con forza, sentiva il cuore percosso e lacerato. Le zanne che affondavano lì dove la carne era più morbida, assaporandone il sapor di ruggine nel sangue, come una deliziosa e succulenta leccornia.
E, in fondo a tutto quel dolore, a tutto quello strazio, v’erano le risa: risa malvagie e macabre, il suono metallico era struggente, intonava una litania di folle morte.
Ed era lui l’origine di quelle risa.

Non aveva paura, non era terrorizzato da tutte quelle sensazioni, né provava dolore.
Lamrael era finalmente sereno, nel suo cuore v’era una calma ritrovata, una quiete disattesa:

v’era gioia, v’era potere, v’era la furia che diveniva forza.

Era finalmente tornato a casa.

« No, non può finire così.»

D’improvviso, qualcosa nella sua mente esplose, quell’unico barlume di coscienza, quella piccola fiammella che era l’ultimo baluardo di difesa, ruggì con forza e potenza, ruggì con orgoglio e violenza, ruggì, riprendendosi il dominio della sua mente ed esplodendo di pura rabbia.
Nonostante la stanchezza, nonostante sarebbe stato più facile cedere alla corruzione, qualcosa in Lamrael esplose nuovamente.
Era energia pura, era il volersi ribellare al destino già scritto, e infine torno a vedere.
Le nubi nere vennero spazzate da una poderosa folata di vento, il nero si squarciò mentre la luce penetrò facendo crollare quel soffitto oscuro che circondava ogni cosa. I pezzi caddero pesantemente al terreno, come percossi da un terremoto, la luce riportò la vista, la vista riportò i colori.
Meravigliosi colori sgargianti e vividi, lucidi, colori reali e caleidoscopici che appartenevano agli incantevoli edifici di Qashra.
Una colonna di luce avrebbe investito Azrael dal basso, avrebbe assaggiato tutta la purezza che il cuore di Lamrael poteva generare, avrebbe saggiato la sua forza, la sua volontà, il suo orgoglio. Ma avrebbe assaggiato anche l’altra parte della medaglia, quella oscura, tremenda, mostruosa, folle. Il corpo di Lamrael si gonfiò, le vene emersero rigonfie su tutto il corpo, mentre lo stesso iniziò a diventare nero, pervaso dalla corruzione.
Lamrael aveva sciolto la bestia e sarebbe stato in grado di controllarla.

« Ora affronterai la mia paura.»

Lamrale partì con l’ascia in mano, volteggiandola con semplicità e maneggevolezza. Poi scattò d’improvviso, guardando la sua preda con gli occhi spiritati, avrebbe colpito l’avversario in due punti differenti del corpo, all’ultimo secondo si sarebbe abbassato colpendo il ginocchio destro con una spazzata laterale, poi si sarebbe rialzato colpendo tutto il busto dell’avversario dal basso verso l’alto, dilaniandogli le budella.
Squartandolo, una volta per tutte.



Lamrael Redskin



Energia: 40%
Status Fisico: 130 %
Status mentale: 30%
Slot Cs: 4 (forza)
Armi: Genzaniku; cotta di maglia



Abilità Attive:
~ Pure
Eppur, nel primo caso, la sua tecnica è utile soprattutto quando Lamrael si trova accerchiato da una buona porzione di demoni, ma il guerriero rosso deve poter combattere anche quando testa a testa con un demone, anche quando si ritrova di fronte a un mostro gigantesco. Lamrael utilizzerà un'arma, o qualunque parte del suo corpo, per trasferire la sua energia dalla sua anima al terreno. A quel punto, il terreno verrà percorso da questa forza fino a giungere sotto i piedi dell'avversario e, in quello stesso momento, una colonna di luce rossa esploderà dal terreno per ustionare il demone. La tecnica ha natura magica, dominio sacro. Tramite un consumo Alto di energie, Lamrael colpisce il terreno con forza, trasmettendo l'energia sacra dal suo corpo al terreno. L'energia attraverserà rapidamente la distanza tra lui e l'avversario fuoriuscendo ai piedi di quest'ultimo. La tecnica provocherà danno Critico alla progenie demoniaca mentre, contro la progenie draconica, il danno declasserà a Medio. Al momento della difesa, tuttavia, conta come una tecnica di potenza Alta. [Alta personale].

~ Mental shield
Contro gli psionici, contro i mentalisti, la corruzione all'interno di Lamrael ha sviluppato una difesa naturale, un bunker che, con un po' di sforzo, si chiude rendendo impermeabile la sua mente. Gli basterà, con un piccolo sforzo, concentrarsi sulla sua mente per renderla vuota. Priva di informazioni, priva di ogni cosa. Questo muro, questa difesa, sarà in grado di proteggere Lamrael nella sua debolezza più grande, ovvero la mente, perché la corruzione non può permettere che il proprio ospitante cadi in battaglia, in nessun modo. A seconda del consumo speso, Lamrael potrà schermare la sua mente per difendersi dalle offese di natura psionica [Variabile personale]. Alto.

Abilità Passive:
Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 4)


Normal Hero

Null'altro che un umano, un contadino forgiato dal sudore e dalla fatica, un guerriero addestrato alle armi da un padre troppo severo e non troppo abile. Eroe creato dal caso e dal destino avverso, un eroe atipico e moderno, dalla grande forza e dall'incredibile resistenza alla stanchezza e al dolore. Umano dello Akeran, lì dove li dove la vita è più dura e il nettare della povertà contamina l'acqua e abbevera gli infanti più del seno delle madri. Lamrael è instancabile, mai arrendevole, in grado di oltrepassare ogni suo umano limite ed elevarsi in qualcosa di più, un guerriero spietato e senza paura. In termini di Gdr quando Lamrael utilizza una tecnica di Power-Up, consumando un utilizzo di questa passiva, ottiene 1CS aggiuntivo da sommarsi a quelli normalmente forniti dalla tecnica dello stesso tipo. (Numero di utilizzi: 6)[Abilità Raziale]. Altresì, e nello stesso modo, qualora l'avversario dovesse utilizzare una tecnica di Power-up, Lamrael potrà aggiungere 1CS alla forza nella riserva. (Numero di utilizzi: 6)[Pergamena Vigore riflesso]. Corpo forgiato dalla fatica e dal lavoro, dal fisico muscoloso e ben allenato. Contadino avvezzo al dolore fisico, dalla grande forza e dalla grande resistenza alle ferite più di qualsiasi altro umano. Lamrael non è come gli altri, la sua condizione e il suo luogo natio hanno sviluppato in lui caratteristiche diverse e particolari che lo hanno reso più simile a demoni, gli stessi che lui caccia e abbatte. Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 6) Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 6) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 6) [I-II Passiva del talento Avanguardia + Passiva personale]. Eroe normale per definizione, la sua forza più grande è quella di non arretrare mai dinanzi agli avversari più forti di lui, anzi è dinanzi a loro che Lamrael combatte con ancor più forza e devozione, divenendo in grado di accrescere le sue doti fisiche. In termini di gdr ogni qual volta l'avversario utilizza tecniche magiche, e spendendo uno slot, le caratteristiche fisiche di Lamrael crescono. Per la durata di quel turno Lamrael acquisisce 1 CS in caratteristiche fisiche (Numero di utilizzi: 6) Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisica alla propria riserva. Inoltre, spendendo uno slot, Lamrael sarà in grado di ignorare totalmente gli attacchi fisici portati senza l'utilizzo di CS. [Passiva personale + III-IV Passiva del talento Avanguardia]. Alcune persone nascono con la dote del leader, con un carisma superiore rispetto a tutti gli altri. Questo non è il caso di Lamrael, sconosciuto che gli eventi lo hanno portato a divenire eroe, uomo dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà che gli eventi hanno forgiato in un leader, in un comandante esperto, una dote meritata e non innata. Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 6) [Passiva personale]. La sua innata dote, i suoi duri allenamenti e le ore sfiancanti di lavoro, gli hanno permesso di elevarsi rispetto gli altri guerrieri, di essere sempre un passo avanti rispetto ai pari di livello e, altresì, questa dote gli permette di specializzarsi in altri modi di combattere. Lamrael sblocca il livello successivo di dominio [Cristallo del Talento].


Note: La tua tecnica intacca il mio cervello, la paura più grande di Lamrael è cedere definitivamente alla corruzione, tuttavia mi difendo con un alto, di fatto dimezzando il colpo. Nel medesimo istante esplodo con colonna di luce (alto) e assumo corallo quindi aggiungo 4 cs alla mia riserva


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Il mercenario riaprì gli occhi, come pervaso da nuova vita, come se nel suo incubo avesse ritrovato quello stimolo a combattere ancora, a riprendersi e affrontare il nemico a testa alta. La tenacia, lo sprezzo del pericolo, Montu non poteva non ammirare, in cuor suo, chi come l'uomo che aveva davanti era abituato alla prima linea, abituato a godere di ogni secondo che la vita gli donava, abituato ad assaporare il dolce gusto del sangue un giorno sì e l'altro pure, fino a poter sussurrare alle impietose orecchie della morte... E sussurrare ogni volta che non era il momento giusto per andarsene.
Ammirazione, certo, ma il mercenario che aveva davanti in quel momento non voleva far altro che appoggiare la sua enorme bipenne sulla gola del Demone, fare forza e separare la testa dal resto del corpo.
Per un secondo, Montu pensò ad Oleg, al suo potere che aveva generato altro potere, e a quel suo bramoso attaccamento all'oro. Quale uomo non era, in fondo, un avido? Quale uomo avrebbe, veramente, donato i suoi averi per un mondo più giusto?
L'Eterno, perso nei suoi pensieri, senza una guida, si rese conto che Zeno poteva diventare il mentore sociale che non aveva mai avuto. L'uomo predicava di certo la democrazia, l'oro dei popoli forse, ma cosa albergava nel suo cuore? Per la prima volta da quando aveva iniziato la sua caccia all'uomo Montu si rese conto che, nella partita a scacchi che si stava giocando nel Dortan, lui non poteva continuare a dare la caccia ai pedoni, non poteva accontentarsi di abbattere un alfiere, di demolire una torre, doveva definire il suo Re.
Definirlo significava accettarlo, accettarlo significava viverlo, e solo vivendolo il Demone avrebbe fatto suoi i pensieri di Zeno. Perchè a rendere forte un'idea sono gli uomini che combattono per essa, gli uomini che per essa muoiono. E Montu, forse, sarebbe potuto morire al fianco di Zeno.

Una colonna di luce si alzò verso il cielo, e il Demone sostava, inerme, nel mezzo.
Sentì il fuoco scorrergli nelle vene con più rabbia di quanta non ne avesse mai sentita, sentì la sua parte demoniaca urlare di dolore, contorcersi ed espandersi, sentì gli artigli premere sulla sua gabbia toracica, le corna cercare di svilupparsi sul suo cranio e la lava uscire a fiotti dalla sua bocca e dai suoi occhi, infernale rigetto.
Cadde in ginocchio quando la luce si spense, cadde su un mucchio di ossa bianche, pulite dalla sabbia dal deserto, dalle bestie della terra e dal tempo implacabile, cadde su quel patetico muro che avevo erto a difesa del suo essere.
Si rialzò, sentiva le sue braccia andare a fuoco, ma le fiamme potevano ancora aspettare, non poteva mettere a repentaglio tutto, non poteva rischiare che qualcuno venisse allarmato, in quella tranquilla notte a Qashra, non poteva abbandonare la ragione e cedere all'istinto.

La spada ancora stretta in pugno, guardò la pelle del suo nemico scurirsi, diventare nera come la notte che lo circondava. Vide il suo avversario cedere a qualcosa che, forse, era terribilmente simile a ciò che lo stesso Montu nascondeva. Aveva forse un demone davanti?
Prima che potesse pensare ancora il mercenario si scaraventò su di lui brandendo la sua bipenne con estrema facilità, si abbassò in fretta, ma con un secondo di ritardo affinchè fosse letalmente efficace. L'Eterno non poteva di certo puntare sulla forza, non poteva mettere interamente la sua lama contro il filo dell'ascia, così optò per una deviazione lontano dal ginocchio. Ma l'impeto non era finito, con un balzo il mercenario alzò la sua arma verso il cielo, e solo grazie all'istinto Montu evitò che le sue budella si sparpagliassero sul viale d'ingresso della residenza di Oleg, il Mercante di Pelli.
Il suo avversario era vicino, terribilmente vicino, non poteva sprecare quell'occasione.
Non aveva il tempo di allontanarsi, non aveva la freddezza necessaria a devastare ancora la sua mente dopo aver evitato per un soffio una terribile morte.
Alzò la spada e cercò prima di recidere il bicipite del braccio destro, per poi affondare la katana all'altezza del plesso solare spingendo con tutta la forza che aveva in corpo, sfruttando la spalla in rotazione e puntando verso l'alto, verso il cuore.
L'uomo, guardando Montu negli occhi, avrebbe scorto forse il suo vero Io, osservando le fiamme danzare e divampare nelle sue pupille alla pallida luce della Luna piena, mentre il mentalista evocava un Lupo infernale.
La tremenda creatura, con tizzoni ardenti al posto degli occhi, e zanne acuminate che uscivano lucide di saliva dal muso, balzando fuori da uno degli esotici cespugli del giardino, avrebbe azzannato alla gola la sua vittima, strappandolo dal freddo dell'acciaio dell'Est e destinandolo al Mondo degli Spiriti, sbranandolo senza pietà.



Energia: 80 -10 -10 =60%
Fisico: 65 -20 -5 =45%
Mente: 65%
Riserva CS: 5 (2 Intuito, 2 3 Forza, 1 1 Velocità, 2 Maestria nell'uso delle Armi, 1 Intelligenza)

Equipaggiamento:
Shokan: Sguainata
Pistola: Riposta
Corda

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo
Corallo
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
Personale 10/25 Muro d'Ossa. Consumo Energetico: Medio (10%)
Il negromante richiama davanti a sé una barriera invalicabile composta dalle ossa dei suoi nemici, bloccando gli attacchi che gli sarebbero rivolti contro.
La tecnica ha natura magica. Il caster richiamerà un muro di ossa dal terreno per bloccare le offensive rivolte contro il suo Fisico; a seconda della personalizzazione, la barriera potrà essere composta da ossa, carne, lame o qualsiasi altro materiale solido che possa essere utilizzato per la stessa funzione. La tecnica ha potenziale difensivo pari a Medio e nessun potenziale offensivo. Le dimensioni coperte dal muro potranno essere particolarmente grandi, permettendo di generare una difesa non solo potente, ma anche di grande portata.

Personale 1/25 Il caster richiama un alleato (o una somma di alleati) sul campo di battaglia, per farlo combattere al suo fianco o al suo posto. La creatura così evocata disporrà di una riserva di 4CS (2CS Forza; 2CS Ferocia) e sparirà dopo due turni, oppure dopo aver accumulato un danno complessivo pari a medio.
[Evocazione Fisica - Consumo Energetico Medio (10%); Consumo Fisico Basso (5%); Consumo Mente Basso (5%)]

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Personale 2/25: Il caster ha imparato a preservare e focalizzare la propria attenzione sull'avversario, accrescendo le proprie abilità di discernimento e d'analisi in momenti di confusione. Con il consumo di un utilizzo di questa passiva il caster sarà in grado di aggiungere 1 CS (Forza) alla propria riserva quando l'avversario utilizza abilità di natura psionica. (Numero di utilizzi: 4)

Note: La tua difesa Psionica mi fornisce ancora un CS alla Forza grazie alla Personale 2/25. Quindi ammortizzo il danno della colonna di luce con la Personale 10/25 Muro d'Ossa subendo un Alto al Fisico. I tuoi due attacchi fisici li neutralizzo spendendo dalla mia riserva 1CS Intuito sia per il primo che per il secondo attacco, per un totale di 2CS. Rispondo con, anche io, un duplice attacco con la katana. Il primo taglio mira al braccio destro, bicipite, mentre l'affondo successivo mira alla bocca dello stomaco puntando verso il cuore (per portare gli attacchi spendo dalla mia riserva 2CS Forza, 1CS Velocità, 2CS Maestria nell'uso delle armi = totale 5CS). Contemporaneamente agli attacchi evoco un lupo di medio-grande dimensione, grazie alla mia Personale 1/25, che ti attacca con un morso alla gola sfruttando i suoi 4CS (2CS Forza, 2CS Ferocia).
Infine assumo un Corallo, quindi ripristino la mia riserva di 4CS.
 
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Qashra; residenza Oleg

Era bizzarro il modo in cui gli avversari cercassero di abbattere Lamrael. Lodevoli erano, solitamente e come in quel caso, i tentativi di arginare la furia del guerriero cremisi. V’era volontà, spirito d’iniziativa, inventiva, coraggio, v’erano tante belle e utili qualità, eppure il tutto scemava lì, perso in un cimitero lastricato di buon intenti. C’era chi riusciva persino a ferirlo, ricorrendo anche ad aiuti esterni, chi provava a soggiogarlo con poteri mentali, chi ancora con magie richiamate da chissà quale tremenda oscurità. Eppure Lamrael, il buon contadino, come un fuscello piegato al temibile vento, seppur la sua grandezza rievocava più una quercia secolare dal tronco ben solido, non si spezzava e, probabilmente, mai si sarebbe spezzato.

Invero, per quanto si sforzasse, rammentava a stento cosa significasse provar dolore – per lo meno quello fisico, la sua anima era fin troppo logora e sofferente e il suo cuore dolente – per cui, anche quando i buon intenti si trasformavano in successi, Lamrael generava nell’avversario la sensazione terribile di star combattendo contro una mastino infernale e inarrestabile; un mostro d’unica perseveranza combattiva.

Sorrise quando il primo colpo di spada gli trapassò il bicipite destro, rise quando il successivo infranse la cotta di maglia ma non riuscì a giungere al cuore, penetrando lo sterno ma non andando oltre, infine esplose, quando – anche grazie a un suo impercettibile movimento che evitò danni peggiori – il lupo gli azzannò il trapezio strappandoglielo quasi di netto.

Esplose, ridendo come un ossesso, invaso da una follia perversa, pervaso da un’incontrollata furia.

Gli occhi scintillarono come tizzoni ardenti, l’oro in essi baluginò balenando di fuoco e fiamme. Il suo corpo, infine, divenne d’una disumana grandezza, nero come la corruzione stessa, imponente come il più spietato demone dell’Abisso. E quel fuoco, forza concentrica del suo organismo, dal quale si dipanava il tutto e l’essenza, esplose diramandosi in ogni suo arto, in ogni fibra del suo corpo, in ogni muscolo e in ogni nervo, fino aggiungere alla sua arma, prolungamento ideale e naturale del suo braccio. Genzaniku vibrò, investendosi d’una luce rossa come il fuoco, invisa a ogni nemico naturale poiché qualcosa che esulava dalla normalità umana, ma che esaltava l’essenza stessa di quel temibile combattente che, da ordinario contadino, aveva innalzato il suo essere a qualcosa di più, a qualcosa di altro; ancor poco definibile.

Non era un demone, non era un dio, non era nulla di tutto ciò, eppure era tutto questo e molto altro.

Era l’uman combattente che si ribellava al fato e al destino, che s’opponeva a forze ed esseri più grandi e forti di lui, era un super uomo che accettava se stesso e il suo corpo, che spezzava le catene del passato, col corpo pervaso da emozioni e sentimenti che collimavano in unica forza distruttrice. Odio e amore in quell’aurora di potere non erano più in collisione, ma si mischiavano in guazzabuglio di forze ed energie vitali che spiravano inondando il corpo di caleidoscopici strali e flussi, che determinavano e sorreggevano quel corpo in un equilibrio statico e dinamico di perfezione assoluta.
Con forza cercò di colpire il lupo, spazzandolo via come se non fosse null’altro che una fastidioso cagnolino, colpendolo col piatto della lama, in seguito la sua attenzione si sarebbe rivolta al suo nemico, alla sua preda, a colui che sarebbe morto, punito e purificato da Lamrael il distruttore, il guerriero cremisi, l’ammazzademoni, il leone rosso.

Lamrale Redskin, un uomo, più di un uomo, nient’altro che quello.

I suoi occhi si posarono sul finto mercante, erano spiritati, pozze d’oro fuso; il sorriso smostrava un volto già mostruoso di suo, che non risentiva il dolore e che non si sarebbe fermato dinanzi a nulla. Dalla tasca dei pantaloni tirò fuori con la mano sinistra due erbe che mise rapidamente in bocca. Successivamente, con tutta la forza che aveva in corpo, avrebbe menato un singolo fendente verso il bacino dell’avversario, da destra verso sinistra. L’intento era chiaro, Lamrael non avrebbe più giocato, non avrebbe più cercato d’intimorirlo o di indebolirlo, un colpo del genere era mirato a uccidere, a tagliare di netto l’avversario in due parti uguali e di ugual misura. Lo scontro era durato fin troppo e se non con quell’offensiva, l’avversario sarebbe capitolato molto presto. Il colpo successivo semplicemente era l’esaltazione della velocità, fu un movimento umanamente inconcepibile, sfruttando l’inerzia dell’ascia, alzò l’arma verso l’alto che, con velocità e forza, avrebbe compiuto un unico e distruttivo gesto: la lama sarebbe calata sul corpo dell’uomo come la sentenza d’un boia.

« Lo scontro termina qui.»

Sentenziò rabbioso, mentre masticava due erbe da un sapore strano, che lo rinvigorirono ancor di più.
Lamrael Redskin era semplicemente indistruttibile.

Un demone con gli occhi d’angelo e il cuor d’umano.





Lamrael Redskin



Energia: 25%
Status Fisico: 70 % (corpo spossato in più parti, affaticamento generale, danno alla bocca dello stomaco poco profondo, danno al bicipite destro poco profondo, danno mediamente profondo al trapezio).
Status mentale: 35%
Slot Cs: 9 (forza)
Armi: Genzaniku; cotta di maglia



Abilità attive:
~ Skill
Abilità, forza, rapidità, potenza, controllo del proprio corpo e delle proprio armi. Queste sono alcune caratteristiche basilari per un buon guerriero. Capacità che, col tempo, Lamrael ha acquisito. Da grezzo contadino che combatteva solo per la vendetta e l'istinto di sopravvivenza è diventato un guerriero dei più letali e dei più esperti, un guerriero forgiato sul campo di battaglia e non dentro le caserme d'addestramento. Tuttavia, lì dove i suoi sforzi non bastavano, ecco che la corruzione ha dato più forza e più potenza a ogni attacco portato dal guerriero, tuttavia ogni attacco portato con la corruzione ha un prezzo da pagare. In termini di gdr Lamrael, a seconda del consumo speso, potrà effettuare una serie di affondi, colpi, e fendenti con qualsiasi arma e anche a mani nude. La tecnica ha natura fisica e il numero dei colpi è a discrezione di chi l'utilizza poiché, il danno risultante, è sempre pari al consumo speso a prescindere da quanti colpi il guerriero porta. La tecnica avrà un unico bersaglio e la risorsa che andrà a intaccare sarà il corpo, difatti, sforzando il corpo, ogni attacco portato creerà un contraccolpo al fisico. [Variabile personale] Critico

~ Anti demons
Ma l'energia sacra che attraversa il corpo di Lamrael non finisce qui, ogni mezzo è utile per combattere i demoni, ogni modo è necessario per sedare la propria sete di vendetta, per uscire vincitore da uno scontro che, altrimenti, lo vedrebbe quasi sicuramente sconfitto. Lamrael riuscirà a impregnare qualsiasi arma a sua disposizione di quell'energia sacra che gli attraversa il corpo, per portare attacchi molto più forti e letali del normale. L'arma prescelta si ricoprirà di un alone rosso luminescente, simile al riverbero delle fiamme. La tecnica ha natura magica, dominio sacro. In termini di Gdr, ogni colpo eseguito con l’arma infliggerà danno Medio oltre al normale danno derivante dall'attacco fisico, riuscendo ad infliggere danni indipendentemente dall'aver colpito con più o meno vigore. Il danno fisso inferto sui demoni sarà di un livello superiore, ovvero Alto; allo stesso modo, il danno fisso inferto sui draghi scalerà di un livello risultando pari a Basso. La tecnica dura due turni di gioco compreso quello di attivazione, perdendo la sua efficacia al termine del secondo o prima, al desiderio del caster. [Alta personale].


Abilità Passive:
Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 3)Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 5) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 5)Eroe normale per definizione, la sua forza più grande è quella di non arretrare mai dinanzi agli avversari più forti di lui, anzi è dinanzi a loro che Lamrael combatte con ancor più forza e devozione, divenendo in grado di accrescere le sue doti fisiche. In termini di gdr ogni qual volta l'avversario utilizza tecniche magiche, e spendendo uno slot, le caratteristiche fisiche di Lamrael crescono. Per la durata di quel turno Lamrael acquisisce 1 CS in caratteristiche fisiche (Numero di utilizzi: 5)


Normal Hero

Null'altro che un umano, un contadino forgiato dal sudore e dalla fatica, un guerriero addestrato alle armi da un padre troppo severo e non troppo abile. Eroe creato dal caso e dal destino avverso, un eroe atipico e moderno, dalla grande forza e dall'incredibile resistenza alla stanchezza e al dolore. Umano dello Akeran, lì dove li dove la vita è più dura e il nettare della povertà contamina l'acqua e abbevera gli infanti più del seno delle madri. Lamrael è instancabile, mai arrendevole, in grado di oltrepassare ogni suo umano limite ed elevarsi in qualcosa di più, un guerriero spietato e senza paura. In termini di Gdr quando Lamrael utilizza una tecnica di Power-Up, consumando un utilizzo di questa passiva, ottiene 1CS aggiuntivo da sommarsi a quelli normalmente forniti dalla tecnica dello stesso tipo. (Numero di utilizzi: 6)[Abilità Raziale]. Altresì, e nello stesso modo, qualora l'avversario dovesse utilizzare una tecnica di Power-up, Lamrael potrà aggiungere 1CS alla forza nella riserva. (Numero di utilizzi: 6)[Pergamena Vigore riflesso]. Corpo forgiato dalla fatica e dal lavoro, dal fisico muscoloso e ben allenato. Contadino avvezzo al dolore fisico, dalla grande forza e dalla grande resistenza alle ferite più di qualsiasi altro umano. Lamrael non è come gli altri, la sua condizione e il suo luogo natio hanno sviluppato in lui caratteristiche diverse e particolari che lo hanno reso più simile a demoni, gli stessi che lui caccia e abbatte. Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 6) Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 6) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 6) [I-II Passiva del talento Avanguardia + Passiva personale]. Eroe normale per definizione, la sua forza più grande è quella di non arretrare mai dinanzi agli avversari più forti di lui, anzi è dinanzi a loro che Lamrael combatte con ancor più forza e devozione, divenendo in grado di accrescere le sue doti fisiche. In termini di gdr ogni qual volta l'avversario utilizza tecniche magiche, e spendendo uno slot, le caratteristiche fisiche di Lamrael crescono. Per la durata di quel turno Lamrael acquisisce 1 CS in caratteristiche fisiche (Numero di utilizzi: 6) Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisica alla propria riserva. Inoltre, spendendo uno slot, Lamrael sarà in grado di ignorare totalmente gli attacchi fisici portati senza l'utilizzo di CS. [Passiva personale + III-IV Passiva del talento Avanguardia]. Alcune persone nascono con la dote del leader, con un carisma superiore rispetto a tutti gli altri. Questo non è il caso di Lamrael, sconosciuto che gli eventi lo hanno portato a divenire eroe, uomo dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà che gli eventi hanno forgiato in un leader, in un comandante esperto, una dote meritata e non innata. Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 6) [Passiva personale]. La sua innata dote, i suoi duri allenamenti e le ore sfiancanti di lavoro, gli hanno permesso di elevarsi rispetto gli altri guerrieri, di essere sempre un passo avanti rispetto ai pari di livello e, altresì, questa dote gli permette di specializzarsi in altri modi di combattere. Lamrael sblocca il livello successivo di dominio [Cristallo del Talento].


Note: Approfitto del tuo attacco, più soft degli altri, per dare sfogo all'istinto omicida del mio pg (ironia mode:on) subisco in toto ogni tuo attacco (ps: muro d'ossa mi dona un cs in forza) (pps: non hai diviso i cs del tuo attacco quindi ho presupposto in 3 al primo e 2 al secondo) quindi riporto due danni bassi e uno medio. Assumo corallo, portando la mia riserva a 9 cs. In seguito attivo Anti demons. Cerco di colpire il lupo, senza utilizzare cs, poi ti attacco con tutte e 9 le cs in forza a mia disposizione con una spazzata da destra verso sinistra e in seguito uso la variabile Skill a consumo critico per colpirti un ulteriore e velocissima volta. Infine assumo due erbe medicinali, una per la mente e una per l'energia.
Sprecando slot alle passive permetto a Lamrael di non sentire dolore e, inoltre, di continuare a combattere nonostante le ferite. Ahimé, ho fatto ritardo, ma ho avuto 3 giorni di fuoco lavorativi in cui tornavo a casa alle 8 e 45 di sera ed uscivo alle 7 di mattina, quindi ho avuto solo oggi praticamente, fa nulla ^^ ti chiedo scusa comunque.

 
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Infine si mostrò.
Nero come il catrame, come l’odio che Montu sentiva vibrare nell’aria, il demone si erse davanti al suo simile. Rise quando Shokan affondò nella sua carne, rise e gli occhi gli si riempirono di quella follia che sembrava donare al mercenario ogni secondo maggior vigore. Nonostante il colpo al plesso solare avesse chiaramente sfondato l’armatura dell’uomo la lama non aveva raggiunto il suo bersaglio, e nonostante il bicipite reciso e il trapezio quasi strappato interamente via dal lupo il demone rideva.
Rise rivolto al cielo stellato, alla Luna che muta assisteva a quel macabro spettacolo di sangue e morte.
Rise mentre l’Eterno arretrava sorpreso, gli occhi spalancati nel vedere la figura che aveva di fronte crescere a dismisura, pronta ad abbattersi su di lui, esplodere di luce rossa. Il lupo guaì spaventato, arretrando insieme al suo evocatore che temette, sentendo la ferocia della bestia nota per il suo coraggio venir meno, che quello fosse l’atto finale dell’assurdo spettacolo in scena a Qashra. I due attori erano stati perfetti nelle loro parti, il finto mercante, il finto Oleg, il demone venuto dal Nord che si finge uomo, l’uomo del Sud che senza più freni si finge demone.
Il piatto dell’ascia colpì senza pietà il lupo, ormai ridotto a poco più di un cucciolo spaventato, che volò per diversi metri nel giardino della villa.
La marcia incontrollata del demone sul viottolo selciato sarebbe terminata sul cadavere di Montu, lo sapevano entrambi.
Mise in bocca qualcosa, e mentre la masticava alzò l’ascia.
Montu strinse l’elsa della katana, le nocche divennero bianche. Non sarebbe arretrato ancora di un passo, piantò i piedi tra i piccoli sassi bianchi schiacciando gli steli d’erba cresciuti fra essi.
La spada sul fianco destro, lo sguardo fisso sugli occhi d’oro dell’essere che voleva ucciderlo.
Iniziò la fine, senza che potesse evitare alcunché.

Un movimento circolare, da destra verso sinistra, all’Eterno sembrò di vederlo ancor prima che il demone compisse la sua azione. La katana si spostò velocemente per anticipare il fendente mortale, che mirava a tagliarlo di netto all’altezza del bacino. Si spostò verso l’ascia con quanta forza Montu poteva imprimere, ma sembrava non poter essere abbastanza.
Quando l’ascia si scontrò con la spada quest’ultima schizzò via dalle mani del Demone, che sentì la lama della bipenne ferirgli l’addome.
Cadde in ginocchio, le braccia distese lungo i fianchi, disarmato.
Poi l’ascia si abbattè, dall’alto, su di lui. Arma di un inarrestabile boia. Calò sferzando l’aria, mentre gli occhi di Montu la seguivano impotenti. Metallo.
Metallo contro metallo. Un ultimo, disperato, tentativo di sopravvivenza.
L’intero busto del Demone inginocchiato divenne resistente come l’acciaio temprato delle armi, ma la lama affondò. Affondò fin quasi al cuore, tagliando all’altezza del trapezio ossa e muscoli fino a incidere il polmone sinistro.
Un grido, dolore come non aveva forse mai provato, rabbia per tentare di rimanere ancorato alla vita, fiamme che circondarono per qualche attimo il corpo di Montu.
Inginocchiato, ferito, vivo e pericoloso. Bruciò la sua umanità, bruciò la sua coscienza, bruciò Montu mentre gridava, e dalle ceneri risorse il Demone.
L’Eterno aveva mantenuto la sua forma umana, nonostante per pochi secondi le fiamme lo avessero avvolto si erano poi spente senza lasciare traccia sulle carni dell’uomo inginocchiato.
Spento il fuoco era arrivata la consapevolezza, un’ultima carta.
Gli occhi di lava incrociarono quelli dorati dell’impietoso boia, la sua mente DOVEVA cedere.
L’attacco più potente che il Demone poteva portare al suo avversario, che avrebbe ridotto il mercenario in uno stato catatonico immediatamente precedente la morte.
La mano destra raggiunse la pistola, e dal basso Montu, puntando sotto il mento della creatura che lo sovrastava, esplose un colpo. Il sapore di sangue gli riempì la bocca, non aveva la forza nemmeno per tenere ancora sollevata l’arma, che cadde a terra mentre la vista gli si offuscava. Sperava solo che il cervello vuoto del mercenario, annichilito dalla sua offensiva, si spargesse per il giardino.

Oleg lo attendeva ancora dentro la villa. Una volta sconfitto il cane da guardia raggiungerlo e consegnarlo a Zeno sarebbe stato un gioco da ragazzi; nonostante le ferite, con l’inganno avrebbe condotto il mercante lontano dal Sultanato.
Tutto… nel caso in cui non fosse morto.



Energia: 60 -10 -40 =10%
Fisico: 45 -5 -30 =10%
Mente: 65%
Riserva CS: 0 (3 Forza, 1 Velocità, 1 Intelligenza)

Equipaggiamento:
Shokan: Caduta
Pistola: Caduta (Colpi Sparati: 1)
Corda

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo
Corallo
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
Personale 7/25 Tempra di Ferro. Consumo Energetico: Medio (10%)
il guerriero rende una parte del proprio corpo resistente come il ferro, in modo da poter parare i colpi.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero rende il proprio corpo o una parte dello stesso, che sia essa il petto, la testa, un arto, o anche solo un dito, resistente quanto il ferro. Questo potrà provocare un parziale mutamento del suo aspetto fisico, ma non al punto tale da renderlo irriconoscibile. In questo modo la parte mutata sarà in grado di parare un colpo rivolto al Fisico per un totale di forza pari a Medio o inferiore. Riacquisterà le proprie naturali sembianze subito dopo l'urto.

Personale 13/25 Morte Cerebrale. Consumo Energetico: Critico (40%)
Il negromante annichilisce le facoltà mentali della vittima, riducendola in uno stato cerebralmente morto.
La tecnica ha natura psionica. Attraverso un contatto fisico o visivo, il caster sarà in grado di annullare temporaneamente qualsiasi attività cerebrale della vittima, facendole provare l'esperienza che più si avvicina alla morte. Questa afflizione, della durata di un solo turno, non solo causerà danni di entità Critica alla Mente dell'avversario, ma gli farà perdere brevemente cognizione di sé e di ciò che lo circonda. Inoltre, quando si risveglierà, avrà la sensazione di essersi destato da un coma profondo. La tecnica è contrastabile con una opportuna difesa psionica e possono essere aggiunti effetti scenici che non ne pregiudichino la sostanza.

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Forma demoniaca [Per alcune razze di Theras, il concetto di "forma" è limitato. I demoni possono apparire agli altri sia con l'aspetto di umani qualunque che con la forma più consona di creature mostruose come li si rappresenta solitamente, a seconda della necessità. Consumando un utilizzo di questa passiva e soltanto se durante la notte, una progenie dei demoni può assumere una forma che manifesti la sua discendenza: per alcuni si tratterà di trasformarsi in un mostro vero e proprio, mentre per altri di assumerne solo alcuni tratti tipici (corna, ali, ecc.).] (Numero di utilizzi: 5)

Note: Uso le 5 CS rimaste nella mia Riserva per ammortizzare il tuo primo attacco fisico, subisco solamente un Basso considerando anche la Pelle Coriacea (Armatura Naturale). Cado in ginocchio e attivando la Personale 7/25 Tempra di Ferro ammortizzo il Critico, subendo comunque un danno Alto+Medio. Per il dolore, e solo per un pochi attimi, il mio corpo viene avvolto dalle fiamme (essendo una caratteristica del Demone, seppur non durando tutto il turno, ho comunque scalato un utilizzo di Forma Demoniaca), e infine ti casto la Personale 13/25 Morte Cerebrale sparandoti immediatamente dopo un colpo di pistola sotto il mento, cercando di spappolarti -figurativamente e poi letteralmente- il cervello (attacco fisico a 0CS).

Grazie mille per questo combattimento. Lamrael è stato un avversario devastante, sotto ogni punto di vista. Mi sono appassionato molto cercando di non soccombere e di impegnare il tuo PG, spero di essere riuscito a divertirti almeno quanto mi sono divertito io. In bocca al lupo per i giudizi :lul:
 
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view post Posted on 20/5/2015, 16:42

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Qashra; residenza Oleg

Ritornò tutto nero.
Come un doloroso ritorno al passato, un rimembrar perpetuo di ciò che era e nuovamente sarà.
Nient’altro che un circolo vizioso che riconduce l’esser e l’essenza al punto d’inizio, lì dove ogni cosa era cominciata. L’inizio del duello s’era aperto così, col nero che lambì la sua mente, con l’oscurità che abbracciò ogni lembo dei suoi pensieri. V’era qualcosa di romantico in tutto quello: l’impotenza del suo avversario nell’utilizzar la ragione, nel perpetuar in strade già battute e fallimentari; v’era la follia, che Lamrael esplorava in quei sogni esoterici, in cui la natura non era altro che la proiezione soggettiva dei turbamenti dell’uomo; il desiderio del desiderio che animava l’animo di Lamrael, che lo spingeva a oltrepassare i suoi limiti umani e terreni per spingersi in qualcosa di altro, in qualcosa di molto più, soffocato da quella realtà terrena, priva d’amore e di gioia, nel ricordo di qualcosa che nel futuro più non avrebbe potuto stringere.
Infine, c’era il dolore, dolore nudo e crudo in quanto non fisico ma emotivo, lo struggimento estremo che l’uomo riportava in quei meandri nascosti della sua mente, in quella bolla di nero dolore. Un viaggio catartico alla scoperta delle proprie paure e dei propri sentimenti.
Mentre il sublime era tutto lì, intorno a loro, in quella cornice fiabesca e lussureggiante fatta di cupole variegate e pietre colorate, di stelle e di nuvole, infine della luna, che rifletteva il candor del sole, dormiente e latitante fino al dì successivo.
Era un quadro di sublime estetica, rappresentazione perfetta del bello naturale.
Lì dove la notte, con il suo palcoscenico artistico donava alle gesta dei combattenti il bello, Lamrael con il suo essere aggiungeva il sublime, sconvolgendo il silenzioso equilibrio di quelle notti a Qashra, divenendo protagonista d’un quadro immortale.
Difatti, i curiosi, sentendo i boati che imperversavano dal luogo del combattimento, si riversarono nelle strade, assonnati e disturbati, per lo più desiderosi di guardare ciò che stava accadendo.
Il brusio sommerse quel silenzio, il magico incantesimo della notte fu rotto da quel vociare sibilino, era il risveglio anticipato d’una città enorme e antica, della capitale del mondo nanico.
Dunque s’aprirono finestre, s’affacciarono nani, molti si riversarono nelle strade coi capelli arruffati, le facce ancora impresse nel cuscino, i pigiami sgargianti e stropicciati, le pantofole dalle forme strane.
Altri sbraitavano qualcosa, altri ancora impugnavano armi sbadigliando nelle loro corazze di puro oro e stropicciandosi gli occhi.
Fu forse tutta quella improvvisa baraonda, che spezzò persino il tintinnante e solitario cantar dei grilli, a ridestar Lamrael da quell’incubo mortal, o fu semplicemente la sua enorme tenacia, seppur – in questo caso – decadrebbe il romanticismo dietro quell’impresa.
Ancora una volta Lamrael si ridestò di soprassalto, sentendosi spaesato come catapultato in un mondo che non conosceva. Non ne riconobbe immediatamente i connotati, le sfumature di quella città di notte; non capì la presenza della gente; non riusciva a spiegarsi come il proiettile non lo aveva ucciso poiché, con un ultimo istintivo movimento, l’uomo aveva tirato dietro il capo prima che il colpo arrivasse.

« Ancora non lo capisci? stupido e inutile demone, non puoi uccidermi! »

Urlo furioso, estasiato, immerso in una follia primitiva. Priva di ragione.

« Non ci sono riusciti centinaia di esseri come te.» Sorrise, diabolico, « perirai, come tutti gli altri.»

Alzò nuovamente l’ascia, che in quel momento sfregiò l’aria ancora una volta, pervasa dall’energia cremisi proveniente direttamente dal cuore dell’uomo.
Poi, mentre menò il colpo che probabilmente avrebbe posto fine alla vita del demone, la porta dietro di lui sbatté, con forza.
Oleg, il mercante, fece capolinea in quel quadro immortale che, d’attimo dopo attimo, si riempiva sempre più di figure principali, mentre le comparse osservavano attoniti dai lati della scena.

« Io, Oleg il mercante – disse l’uomo con un pizzico di superbia e d’orgoglio – non aspetterò la morte in uno scantinato, bensì porrò fine io stesso a questo mortale combattimento.»

Pareva, più che un guerriero, un attore che recitava la parte – in malomodo – d’un eroe che salvava il mondo dalle grinfie d’un terribile mostro. Nella mano destra, con la quale distribuiva ora merci, ora monete, aveva un fucile a canne mozze, di fattura chiaramente nanica.
L’indice premette il grilletto, mentre il frastuono del colpo esplose nell’aria destando uccelli e corvi dal loro dormire. Il rinculo sbalzò lontano il mercante, che atterrò col sedere sulle dure scalette di pietra della sua casa.
Il colpo, miracolosamente ben indirizzato, era diretto verso la testa del demone, mentre Lamrael, chinato per dare maggiore forza al colpo, stava tentando di affondare l’ascia nel ventre dello stesso.
Sorrise, un attimo prima di affondare con forza il colpo.
Sorrise, pensando che quei denti bianchi, immersi in un corpo tornato umano, sarebbero stati l’ultima cosa che il demone avrebbe guardato prima di morire, prima che i frammenti del proiettile di Oleg gli trapassassero il cranio.



Lamrael Redskin



Energia: 5%
Status Fisico: 60 % (corpo spossato in più parti, affaticamento generale, danno alla bocca dello stomaco poco profondo, danno al bicipite destro poco profondo, danno mediamente profondo al trapezio).
Status mentale: 15%
Slot Cs: 1 (forza)
Armi: Genzaniku; cotta di maglia



Abilità attive:
~ mental shield
Contro gli psionici, contro i mentalisti, la corruzione all'interno di Lamrael ha sviluppato una difesa naturale, un bunker che, con un po' di sforzo, si chiude rendendo impermeabile la sua mente. Gli basterà, con un piccolo sforzo, concentrarsi sulla sua mente per renderla vuota. Priva di informazioni, priva di ogni cosa. Questo muro, questa difesa, sarà in grado di proteggere Lamrael nella sua debolezza più grande, ovvero la mente, perché la corruzione non può permettere che il proprio ospitante cadi in battaglia, in nessun modo. A seconda del consumo speso, Lamrael potrà schermare la sua mente per difendersi dalle offese di natura psionica [Variabile personale]. Alto

~ Anti demons
Ma l'energia sacra che attraversa il corpo di Lamrael non finisce qui, ogni mezzo è utile per combattere i demoni, ogni modo è necessario per sedare la propria sete di vendetta, per uscire vincitore da uno scontro che, altrimenti, lo vedrebbe quasi sicuramente sconfitto. Lamrael riuscirà a impregnare qualsiasi arma a sua disposizione di quell'energia sacra che gli attraversa il corpo, per portare attacchi molto più forti e letali del normale. L'arma prescelta si ricoprirà di un alone rosso luminescente, simile al riverbero delle fiamme. La tecnica ha natura magica, dominio sacro. In termini di Gdr, ogni colpo eseguito con l’arma infliggerà danno Medio oltre al normale danno derivante dall'attacco fisico, riuscendo ad infliggere danni indipendentemente dall'aver colpito con più o meno vigore. Il danno fisso inferto sui demoni sarà di un livello superiore, ovvero Alto; allo stesso modo, il danno fisso inferto sui draghi scalerà di un livello risultando pari a Basso. La tecnica dura due turni di gioco compreso quello di attivazione, perdendo la sua efficacia al termine del secondo o prima, al desiderio del caster. [Alta personale]. secondo turno

CITAZIONE
Slot speciale medio: Il mercante esplode un dardo esplosivo che provoca un danno medio alla vittima. Consumo Medio corpo.

Abilità Passive:
Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 3)Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 4) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 4) Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisica alla propria riserva.(Numero di utilizzi: 5) Inoltre, spendendo uno slot, Lamrael sarà in grado di ignorare totalmente gli attacchi fisici portati senza l'utilizzo di CS.(Numero di utilizzi: 5)


Normal Hero

Null'altro che un umano, un contadino forgiato dal sudore e dalla fatica, un guerriero addestrato alle armi da un padre troppo severo e non troppo abile. Eroe creato dal caso e dal destino avverso, un eroe atipico e moderno, dalla grande forza e dall'incredibile resistenza alla stanchezza e al dolore. Umano dello Akeran, lì dove li dove la vita è più dura e il nettare della povertà contamina l'acqua e abbevera gli infanti più del seno delle madri. Lamrael è instancabile, mai arrendevole, in grado di oltrepassare ogni suo umano limite ed elevarsi in qualcosa di più, un guerriero spietato e senza paura. In termini di Gdr quando Lamrael utilizza una tecnica di Power-Up, consumando un utilizzo di questa passiva, ottiene 1CS aggiuntivo da sommarsi a quelli normalmente forniti dalla tecnica dello stesso tipo. (Numero di utilizzi: 6)[Abilità Raziale]. Altresì, e nello stesso modo, qualora l'avversario dovesse utilizzare una tecnica di Power-up, Lamrael potrà aggiungere 1CS alla forza nella riserva. (Numero di utilizzi: 6)[Pergamena Vigore riflesso]. Corpo forgiato dalla fatica e dal lavoro, dal fisico muscoloso e ben allenato. Contadino avvezzo al dolore fisico, dalla grande forza e dalla grande resistenza alle ferite più di qualsiasi altro umano. Lamrael non è come gli altri, la sua condizione e il suo luogo natio hanno sviluppato in lui caratteristiche diverse e particolari che lo hanno reso più simile a demoni, gli stessi che lui caccia e abbatte. Lamrael, tramite un consumo di utilizzo, sarà in grado di maneggiare armi pesanti come se fossero armi normali, sarà in grado di sollevare pesi altresì impossibili da alzare e di abbattere porte rinforzate a mani nude. (Numero di utilizzi: 6) Inoltre Lamrael, pervaso dall'adrenalina della battaglia, riuscirà a essere insensibile al dolore previo la spesa di uno slot. (Numero di utilizzi: 6) Spendendo un slot consumo, la sua capacità lo porterà persino a combattere o a utilizzare arti rotti, sarà in grado dunque di correre con una gamba spezzata o effettuare un fendente con una spalla lussata, rischiando persino di aggravare la situazione, ma Lamrael non si fermerà fino alla morte. (Numero di utilizzi: 6) [I-II Passiva del talento Avanguardia + Passiva personale]. Eroe normale per definizione, la sua forza più grande è quella di non arretrare mai dinanzi agli avversari più forti di lui, anzi è dinanzi a loro che Lamrael combatte con ancor più forza e devozione, divenendo in grado di accrescere le sue doti fisiche. In termini di gdr ogni qual volta l'avversario utilizza tecniche magiche, e spendendo uno slot, le caratteristiche fisiche di Lamrael crescono. Per la durata di quel turno Lamrael acquisisce 1 CS in caratteristiche fisiche (Numero di utilizzi: 6) Tuttavia, sforzando il suo corpo oltre il limite del dicibile, e trovandosi a combattere con avversari di gran lunga più forti di lui, ogniqualvolta Lamrael dovesse assistere ad una tecnica avversaria di natura fisica, con il consumo di un utilizzo di questa passiva potrà aggiungere 1 CS prettamente fisica alla propria riserva. Inoltre, spendendo uno slot, Lamrael sarà in grado di ignorare totalmente gli attacchi fisici portati senza l'utilizzo di CS.(Numero di utilizzi: 6) [Passiva personale + III-IV Passiva del talento Avanguardia]. Alcune persone nascono con la dote del leader, con un carisma superiore rispetto a tutti gli altri. Questo non è il caso di Lamrael, sconosciuto che gli eventi lo hanno portato a divenire eroe, uomo dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà che gli eventi hanno forgiato in un leader, in un comandante esperto, una dote meritata e non innata. Lamrael sarà in grado, spendendo un slot per ogni utilizzo, di infondere fiducia agli alleati, ogni personaggio sarà istintivamente portato a fidarsi di lui, a combattere con maggior sicurezza e non si perderanno d'animo nemmeno nelle condizioni più disperate (Numero di utilizzi: 6) [Passiva personale]. La sua innata dote, i suoi duri allenamenti e le ore sfiancanti di lavoro, gli hanno permesso di elevarsi rispetto gli altri guerrieri, di essere sempre un passo avanti rispetto ai pari di livello e, altresì, questa dote gli permette di specializzarsi in altri modi di combattere. Lamrael sblocca il livello successivo di dominio [Cristallo del Talento].


Note: Mi difendo con un alto dalla tua tecnica, quindi prendo un alto alla psiche, con la passiva posso ignorare i tuoi attacchi fisici portati senza cs, inoltre grazie alla tua tech fisica di difesa guadagno un cs in forza che utilizzo al momento dell'attacco. Al mio risveglio verosimilmente ho pensato che il baccano attirasse gente così, Oleg, più per gloria personale che per coraggio, esce dal suo nascondiglio per colpirti, in sintesi utilizzo lo slot speciale a medio, in più ti colpisco sempre con la tecnica anti demons che, ricordo, fa un danno alto oltre il normale colpo fisico. comunque. grazie mille per il combattimento, mi è stato molto utile per assestare qualche cosa nella mia scheda e mi sono divertito molto. Devo dire che sei stato un buon avversario, i miei più vivissimi complimenti.


[/QUOTE]

Edited by Lud† - 21/5/2015, 01:15
 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 30/5/2015, 23:27




Montu VS Lamrael Redskin
il peccato originale

— ceza —

RamsesIII
Scrittura; voto: 5.00


   Ancora acerba. Montu è un personaggio che ha vissuto molto all'interno del Dortan, nascendo quando ancora gli eventi di Row dovevano prendere piede e inserendosi a poco a poco nel background. Il demone infatti si inserisce abbastanza bene nella giocata, con una storia fortemente intrecciata con gli eventi trascorsi dai Sussurri e dalla Resistenza dopo la guerra della Guardia Insonne. Questo principalmente ha portato a due facce della stessa medaglia. Se da un lato vediamo il Montu Sussurro, convinto di agire per il bene del Regno e della fazione che appoggia, dall'altra abbiamo un Montu che senza questo background... non ha molto da offrire. Ogni tanto infatti accenni alle sue origini demoniache, al suo lato oscuro che cerca di trattenere: purtroppo però questo porta a nascondere troppo ciò che il tuo personaggio è in realtà, e alla fine del combattimento non sappiamo molto di più rispetto all'inizio del combattimento. Eri in un territorio diverso, in un'ambientazione completamente differente: come giudica il Sultanato, gli usi e i costumi diversi? Era una grande occasione e un modo per far vedere al lettore il modo in cui ragiona Montu, e purtroppo l'hai sprecata, peccato.
   Il tuo stile di scrittura è abbastanza scorrevole, con qualche errore qua e là che però ne mina la bontà. Devi stare attento soprattutto ai tempi verbali, ad alcune frasi veramente troppo lunghe, che avresti potuto spezzare con la punteggiatura, e alle ripetizioni. Per i primi due errori ti do il classico consiglio della lettura ad alta voce, che ti permette di capire subito "ad orecchio" dove hai sbagliato e dove hai fatto bene. Per l'ultimo errore il buon vecchio comando "trova" (lo trovi sia nei programmi di testo che nei browser usando la scorciatoia Ctrl+F) spesso funziona: nel caso di dubbi su Google puoi trovare tutti i dizionari di sinonimi che vuoi. Cerca di sfruttare questi consigli, mi raccomando, perchè sono dettagli che migliorerebbero davvero il tuo rendimento in scrittura.
   Ultima cosa che mi preme farti notare è la scarsa presenza di descrizioni all'interno del tuo scritto: perlopiù i tuoi testi sono formati dai pensieri di Montu su ciò che gli accade attorno. In questo modo accentri l'attenzione sul personaggio, ma è come se provassi a disegnare qualcosa su un foglio che rimane bianco. Costruendogli attorno un contesto, un luogo e un mondo che va avanti anche senza di lui, lo rendi più realistico e godibile. Purtroppo a questo senso di mancanza contribuisce anche la scarsa lunghezza dei tuoi post, che sicuramente non aiutano in tal senso.


Strategia; voto: 3.75

   Pessima. Purtroppo all'interno del duello compi svariati errori, che ora ti andrò ad elencare. Cominciamo dal vero obbiettivo del duello: la cattura di Oleg. Il primo post, che introduceva il duello, vedeva l'ex Guardia Insonne appena uscito da una delle saune di Qashra, in sera inoltrata, e diretto verso casa. Perchè quindi non sfruttare questa situazione, che ti dava tutti i vantaggi del caso (come la descrizione del luogo e l'effetto sorpresa)? Invece no, hai fatto una scelta che ti condanna fin da subito: ti presenti alla sua dimora, a tarda notte. Giustamente Oleg non si fida del visitatore e manda avanti la guardia del corpo: lo avrebbe fatto chiunque avesse avuto un passato come il suo.
   Continuiamo sempre a proposito di Oleg. Il vero scopo di queste giocate era renderle più particolari grazie a degli obiettivi che dovevano rendere tutto più movimentato, allontanandosi dal normale concetto di duello 1 vs 1. Non so se non l'hai capito o non ti era chiaro, ma non hai nemmeno provato ad avvicinarti al tuo obiettivo. Da questo l'esito è semplice: se Lud non avesse deciso di far mettere fuori la testa al mercante, tu non l'avresti nemmeno visto! Ed essendo questo lo scopo del duello, ti comporta una penalizzazione pesante.
   Altro punto: il sistema CS. Mi è parso palese che non ti è ancora ben chiaro. Se, infatti, l'uso del power up al primo turno è una buona idea e avrebbe dovuto darti un buon vantaggio, almeno sul piano degli attacchi fisici, il resto del duello è un inanellarsi di errori. Ti faccio un paio di esempi: nel secondo turno attivo usi 2 CS per difenderti da un attacco fatto con 1 CS, quando ti sarebbe bastato usarne uno soltanto per descriverne la parata/schivata in maniera sportiva. Stessa cosa al terzo turno attivo, quando usi 2 CS per difenderti dai due attacchi a 0 CS del tuo avversario. Purtroppo questo è uno spreco delle CS che avevi accumulato: vista la quantità che avevi nella riserva avresti potuto usarle in maniera più continuativa durante i turni. Infine, non sarebbe stato male l'uso degli slot speciali messi a disposizione nel duello, anche per variare la tua sequenza di attacchi e cercare di sgusciare via dagli attacchi di Lamrael. Ti consiglio un ripasso del sistema CS: capisco che ultimamente sia cambiato, ma questo non giustifica i tuoi errori. Anche leggere i duelli di utenti più esperti potrebbe aiutarti a capirlo meglio, basta solo un po' di impegno!


Sportività; voto: 4.5

   Il duello si è svolto in maniera corretta da entrambe le parti, e questo fa indubbiamente piacere. Perchè il voto negativo? Principalmente per tre errori, che passo a illustrare.
   Inizio dal più grave. Terzo turno attivo: Lud casta la tecnica Alta Antidemons, che per due turni infligge un danno Alto aggiuntivo (Montu è un demone) oltre a quello normale degli attacchi fisici. Poi ti porta contro un attacco da 9 CS, che tu smorzi con 5 delle tue, subendo un danno Basso. Di fatto hai semplicemente ignorato la sua tecnica: seguendo questo ragionamento infatti avresti dovuto subire un danno Basso+Alto. Ignorandolo, di fatto hai negato un'opportunità al tuo avversario: se guardi il tuo specchietto infatti ti rimaneva solo il 10% di resistenza fisica, e quindi Montu sarebbe morto incassando quel colpo. Lud voleva costringerti ad usare una tecnica per parare il suo colpo fisico, mentre tu l'hai semplicemente ignorato. Ricordati di leggere per bene sempre il testo delle tecniche altrui, perchè errori come questi sono davvero molto gravi. Nel dubbio puoi sempre mandare un mp al tuo avversario per dei chiarimenti, non c'è nulla di male, e anzi fa capire che tieni a essere il più sportivo possibile.
   Parlando sempre dell'attacco fisico portato da Lud con 9 CS, cui tu contrapponi 5 CS, ritengo che l'aver preso un danno Basso sia troppo poco. La differenza di 4 CS è decisamente pesante, e la scusante che hai scritto nello specchietto (l'armatura naturale) non è molto valida, considerato che con 9 CS in Forza avrebbe potuto tranquillamente lacerare qualunque tipo di armatura.
   Infine, se gran parte del tuo specchietto mi è risultato chiaro, non posso dire lo stesso della tua riserva CS. Spesso ho dovuto scrollare su e giù mentre leggevo per capire effettivamente quante CS avevi usato, in cosa e quante ne avevi guadagnate. Se a questo errore (marginale rispetto agli altri) aggiungi anche i 2 giorni di ritardo (-0.50 alla Sportività), capisci bene che il tuo voto non può essere che negativo. Mi spiace, anche perchè il duello tra voi giocatori è stato molto corretto.


Media complessiva: 4.416






Lud†
Scrittura; voto: 6.25


   Anche tu, come Ramses, scrivi poco, molto poco. Di fatto è come se vi foste influenzati a vicenda per tutto il corso del duello. Al contrario del tuo avversario però tu riesci a creare dei piccoli accorgimenti (sopratutto nei primi post) che rendono Lamrael molto vivo, e sicuramente interessante. Ho apprezzato particolarmente i piccoli dettagli, come il modo in cui Lamrael ha deciso di arredare casa, per dare un'immagine elevata di sè a chi lo avrebbe assunto, o nella breve e infastidita descrizione del mercante. Sono piccole cose, presenti peraltro solo nella parte iniziale del narrato, ma secondo me rendono molto vivo il personaggio: sono i piccoli dettagli e le frivolezze a rendere un personaggio davvero vivo, ricordatelo.
   Proprio per questo ho trovato davvero piccoli i tuoi post, in rapporto alla quantità di cose che potresti dire sul tuo personaggio. Lamrael mi piace, e gli manca a mio parere solo un altro piccolo sforzo per fare il passo di qualità che lo renderebbe davvero completo: purtroppo mi hai come dato l'impressione di non credere nemmeno tu nella bontà del personaggio, una svogliatezza generale che si vede sopratutto nelle descrizioni del combattimento, davvero limitate a una mera lista delle azioni. Nessun dettaglio sullo scontro, nessun pensiero fugace o particolare apprezzabile: solo pura e semplice descrizione. Sono sicuro che puoi fare molto meglio di così, anzi ne sono più che certo.
   Infine, so che qui si entra più nella soggettività che nell'oggettività di un giudizio, ma a mio parere il tuo stile stona davvero troppo con quello che Lamrael è e come si comporta. Forse ti piace semplicemente il contrasto che si genera tra l'uso di una forma aulica e l'asprezza del comportamento di Lamrael, ma lasciati dire che a me è piaciuto davvero poco. Più che il piacere del contrasto io l'ho trovato più uno stridio. E non perchè scrivi male, ma perchè il tutto fa sembrare il Redskin come un pesce fuor d'acqua, non nel suo elemento.
   Mi rendo conto di essere stato molto severo nel giudizio, ma sto cercando di farlo in modo da essere il più costruttivo possibile: sono sicuro che con Lamrael puoi fare davvero molto, devi solo capire quali sono i paletti che ti sei autoimposto e superarti. A volte è bene scegliere uno stile e seguire quella strada, ma nel tuo caso secondo me scegliere una forma più libera e flessibile si adatterebbe meglio al tuo modo di scrivere.


Strategia; voto: 7.00

   Sicuramente sei stato tu il vincitore sul campo, c'è poco da dire da questo punto di vista. Non solo Oleg rimane perfettamente al sicuro (e illeso) per tutto il duello, ma anche nel semplice scontro 1 vs 1 hai dettato i tempi dell'azione e imposto il tuo ritmo. Di fatto Lamrael è una piccola macchina da guerra, fatta apposta per distruggere i demoni: con tecniche ad hoc che ti portano inevitabilmente in vantaggio.
   Conosci bene i limiti del tuo personaggio, cosa può e cosa non può fare, e lo sfrutti a dovere anche grazie alle passive. Subisci tanto, questo è vero e ti penalizza leggermente, ma causi anche tanti, tantissimi danni. Di fatto, se il tuo avversario non avesse ignorato la tua tecnica Antidemons, sarebbe inevitabilmente morto. L'uso delle passive in tuo possesso ti permette di poter combattere sulla lama del rasoio, ma attento che in questi casi un minimo errore può sempre essere fatale, anche perchè finisci il combattimento con il 5% di energia e il 15% di mente (nonostante il consumo di erbe). Sarebbe bastato ben poco per ribaltare le sorti dello scontro, se ti fossi trovato di fronte un avversario più esperto.
   In generale una buona prova, che ti garantisce la vittoria sul campo e un buon voto.


Sportività; voto: 4.0

   Purtroppo questo è il tuo campo peggiore, e il numero è ben più eloquente di qualunque parola. Perchè questo voto così basso? Hai fatto molti errori, durante l'intero corso del duello. Inizio dalla tua comprensione delle CS: di fatto, come per il tuo avversario, è abbastanza che non ti è ancora chiaro come utilizzarle, sopratutto in difesa. Mi riferisco in particolar modo alla serie di attacchi fisici subiti nel tuo terzo turno attivo. Posso capire che spostando appena il corpo riesci a limitare i danni dell'attacco al braccio e alla spalla, ma subisci in pieno un attacco a 5 CS direttamente al centro del petto, a cui non frapponi nulla. Di fatto quell'attacco, portato con l'ausilio di 2 CS in Forza e altre caratteristiche, ti avrebbe trapassato il cuore e ucciso. Ricordo che un qualunque attacco fisico, anche uno portato senza l'ausilio di CS può infliggere un danno potenzialmente letale, come in questo caso. Fai molta più attenzione la prossima volta, perchè un errore del genere è davvero grave, sopratutto da parte di un giocatore con la tua esperienza.
   Passiamo al secondo grande errore del tuo duello. Sempre il terzo turno attivo: assumi un Corallo e due erbe, quando è chiaramente scritto nelle liste dell'erboristeria che un uso corretto degli oggetti è di uno per turno. Usarne addirittura 3 nello stesso turno è chiaramente un abuso, e come tale va punito.
   Infine, i ritardi reiterati (ben 4) ti comportano una penalità di un punto pieno al voto finale in Sportività.


Media complessiva: 5.75






4.416 - 5.75
vince Lud†

— Lud† viene ricompensato con 860G. RamsesIII viene ricompensato con 352G e 117 punti per la fazione dei Corvi Leici (per riscattare questi ultimi è comunque necessario compilare l'appropriato modulo nel bando di Arcana Imperii, in virtù dei potenziali achievements). Il vincitore ha diritto a un post autoconclusivo di vittoria. —

 
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11 replies since 30/3/2015, 13:55   445 views
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