Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Viaggi e Massacri, Duello ufficiale

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Numar55
view post Posted on 31/3/2015, 01:01




(Verde, D) Jack Montague VS Loras (Bianca, D)

Primo Post
Jack Montague (Numar)

Player Killing
Off

Numero di Post
1 Post di Presentazione + 5 Post di Combattimento

Arena
Khalir. Un piccolo villaggio di allevatori di capre, situato a sud del Bekâr-şehir.





 
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Numar55
view post Posted on 3/4/2015, 03:54




Le torce infuocate volteggiavano in aria illuminando la notte alla pari delle stelle su quel nero cielo. Il giocoliere si muoveva in sorta di danza improvvisata, gli occhi fissi sulle fiamme e un sorriso stampato sul volto, mentre attorno a lui una folla di persone rideva e applaudiva: diversi bambini fissavano rapiti quelle luci volanti con ingenue espressioni di meraviglia, donne ed uomini si univano al loro divertimento con esclamazioni ed applausi di tanto in tanto. Nel frattempo ai lati della strada alcuni uomini si erano adagiati accompagnando quell'esibizione battendo ritmicamente su dei tamburi.
Il tutto creava un fantastico quadro di vita quotidiana che si adattava alla perfezione in quella terra desertica; ognuno pareva essere al proprio posto.
Tutti, fatta eccezione per un figura. Avvolto in un mantello grigio, stava un ragazzo, le spalle poggiate al rozzo muro di una casa. Con un sorriso stiracchiato fissava lo spettacolo del circense e si complimentava mentalmente con lui per aver saputo portare un po' di gioia anche se per poco a quella povera gente. Dopotutto Khalir era un villaggio praticamente indifeso e le notizie degli assalti dei demoni era sempre più cupe. Gli serviva proprio una distrazione, seppur breve, alle loro preoccupazioni.
Lui stesso faticava a sentirsi al sicuro ovunque si trovasse. La prima volta che aveva sentito parlar di loro si era limitato ad un facepalm ed un "Oh Merda!"; già era stato difficile accettare di trovarsi in un mondo reale e non nel videogioco che lui e Jason avevano progettato, iniziare a credere all'esistenza di creature demoniache che abitavano le profondità di...Theras, questo era il nome...era fin troppo per la sua sanità mentale. Sì, è vero: lì aveva messi su Asgradel, ma non ciò poteva significare che esistessero anche lì, giusto ?
Naturalmente si sbagliava.
Dopo poco tempo quei mostri avevano iniziato ad attaccare Taanach e lui, mandano a quel paese ogni valore da eroe dei videogiochi, se l'era data a gambe. Sissignore e non intendeva tornare indietro; sperava anzi di andare il più lontano possibile da quelle terre. Aveva da giorni perso ogni speranza di tornare a casa limitandosi a cercare in posto sicuro in quel folle mondo. I nomadi con cui viaggiava gli avevano parlato di Dortan a nord e di come loro stessi là stessero andando, più o meno per gli stessi motivi di Fievel (anche se per fortuna non si erano messi a cantare "Non ci sono demoni a Dortan!"). Con i pochi soldi che aveva raccattato qua e là si era comprato un passaggio e aveva definitivamente abbandonato la metropoli, ben sapendo che ormai era destinata a cadere per mano delle mostruosità di Baathos. La fuga inoltre gli dava la possibilità di dimenticare immagini che troppo spesso ricorrevano nei suoi sogni.
Il sorriso svanì del tutto e si staccò dal muro, voleva restare un po da solo.
Erano passate intere settimane eppure quel ricordo non cessava di tormentarlo. Ogni volta che chiudeva gli occhi rivedeva ancora quel cadavere, la pozza di sangue e quello sguardo gelido fisso su di lui.
Inconsciamente si ritrovò a fissare la katana che gli pendeva al fianco. Si trattava di un'arma meravigliosa, paragonabile solo a ciò che aveva solo visto nei suoi videogiochi, ma anche i suoi più ingenui apprezzamenti erano stati spazzati via appena la lama si era sporcata di sangue. Da allora fodero ed elsa erano legati strettamente tra loro impedendo all'acciaio di vedere la luce del giorno; l'aveva resa così un semplice mazza, ma fino ad ora gli era bastata.

Quante storie... per un solo uomo...

Si guardò in girò, la fronte corrugata. Si era spinto ai confini del villaggio, poteva vedere il territorio desolato che si spingeva verso l'orizzonte. E nessuno a quanto gli stava facendo compagnia.
Che strano! Gli era parso di sentire qualcuno sussurrare, lì vicino.
Scosse la testa, sospirando tra sé e sé. L'incubo in cui si trovava gli stava davvero friggendo il cervello...

Mi aspetto di meglio da te!

Cazzo! Si voltò di scatto guardandosi preoccupato intorno. Questa volta la voce era risuonata più forte, come se ci fosse qualcuno lì a parlargli nell'orecchio. Era una voce di donna, secca, aspra e stranamente annoiata. Mosse qualche passo incerto in varie direzioni ma non sapeva dove andare. Non sapeva neppure da cosa doveva scappare!

"Chi... ?"

Forse con un piccola spinta...

Il tono divertito che assunse la voce non gli piacque per niente. E neppure ciò che avvenne dopo.
La sua pelle cominciò a riempirsi di numeri neri come il carbone e come uno sciame d'api quelli ronzarono su tutto il suo corpo. E come uno sciame pungeva.
Jack cadde in ginocchio come se fosse stato colpito da una scarica elettrica mentre le mani artigliavano ora il volto, ora le braccia tentando invano di strappare quel doloroso codice da sé. Eppure quello non gli ubbidiva come al solito; il panico lo travolse e fece per urlare, il dolore tuttavia sparì così com'era comparso. I numeri sbiadirono alla velocità di un batter d'occhio e per diversi istanti l'unico suono in quella strada fu il suo respiro affannato.
Tremando si fissò le mani e ci mise un po' prima di rendersi conto che era tutto passato. Cosa cazzo era successo ?!
Non gli era mai capitato prima d'ora di perdere il controllo del proprio codice; in effetti non gli era mai passato per la testa che pure lui avesse un codice... ma questo era un'altro discorso! Si era allenato duramente per imparare a non smolecolarizzare cose a caso con quei suoi "poteri", fino ad ottenere un certo autocontrollo su di essi. Ed ora che finalmente iniziava a capirci qualcosa, ecco che i numeri si mettono a cazzeggiare in giro sul suo corpo.
Troppe assurdità tutte insieme per poterle accettare...
Si portò una mano sulla fronte cercando di prevenire una sua eventuale implosione ma ciò che toccò non fu esattamente la pelle a cui era abituato. C'era qualcosa di scivoloso, quasi liquido; controllò le proprie dita e quasi svenne quando vide che erano macchiate di rosso.
Stava sanguinando ? Com'era possibile ? Non aveva colpito niente, né si era graffiato per sbaglio...
Un momento.
Quello non era sangue. Era più denso, più scuro e soprattutto pareva muoversi di vita propria! Difatti la macchia rossa sulle dita aveva cominciato ad allargarsi ed alzarsi come un serpente avvolgendo sempre di più l'intera mano. Un lieve formicolio alla fronte gli fece comprendere che anche la testa stava subendo quel folle attacco. Cadde nel panico, cercò disperatamente di strapparsi quella roba rossa di dosso ma invano; ogni volta che l'afferrava quella gli scivolava tra le dita o vi si attaccava continuando il suo inesorabile assalto.
Dopo diversi istanti di puro terrore il suo corpo era completamente ricoperto di quel liquido rosso. Si portò una mano alla gola, stava soffocando e non riusciva neppure ad emettere un grido per chiamare aiuto. Il mondo attorno a lui era diventato rosso e quella sua prigione vivente diventava sempre più stretta.
Improvvisamente poi l'ossigeno ritornò e Jack prese un profondo respiro. La sua vista era tornata quella di prima e quel senso di oppressione che percepiva fino a poco fa era completamente svanito. Al contrario si sentiva più forte, rinvigorito.
L'unico fastidio che percepiva era alla bocca, la sentiva appiccicaticcia, le labbra quasi incollate le une alle altre. Provò ad aprirla ma scoprì che era più difficile del previsto; sottili fili sembravano tenerla ostinatamente chiusa. Ci riprovò, ancora e poi ancora, ma quella non si smuoveva. Decise quindi di passare alla soluzione più drastica: mosse di scatto la mandibola, senza ripensamenti, come per staccare un cerotto. Il suono di innumerevoli legamenti spezzati riempì l'aria e il dolore lo travolse quando la sua bocca finalmente si aprì. Era ben più larga dell'ultima volta che l'aveva usata ed era piena di fauci nere come la pece.
Ma questo al momento a lui non importava. Quella ferita autoinflitta faceva male, molto male.
Si comportò nella maniera più naturale possibile.
Un ruggito acuto risuonò nel villaggio.




Jack Montague


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 75%

Mente: 75%

Energia: 150%


Passive:
- Può trasformarsi nella sua forma demoniaca di notte (5)
- Gli attacchi fisici causano danno all'energia (6)
- Malia psionica che spinge ad abbassare le armi (6)

Attive:


Note:

Semplicemente il mio pg entra nella sua forma demoniaca e si mette a ruggire. A te :v:

 
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LordDreamer
view post Posted on 5/4/2015, 18:41






Il sole era calato oramai da un po' e il caldo torrido aveva lasciato posto a una leggera brezza notturna, il sole cocente aveva ceduto il dominio dei cieli alla fredda luna, che con i suoi raggi aveva avvolto il deserto rinfrescandone le sabbie.

"Cibo, craaak, cibo"

Loras frugò nelle tasche e ne tirò fuori qualche chicco di grano, aprì la mano e il corvo vi si posò a beccare.
C'era ancora strada davanti a lui prima che potesse vedere le magnifiche porte del sultanato, sicurezza, cibo, acqua e magari qualche soldo. A Khalir aveva trovato acqua, cibo e ospitalità, la gente del posto era accogliente e semplice: un tetto sotto il quale dormire, del pane, del formaggio e acqua fresca in cambio di.. niente, gli sembrava il minimo ricambiare con quello che lui sapeva far meglio, intrattenere, far dimenticare a chi lo osservava, anche solo per cinque minuti di tutti i problemi, della fame, della povertà, dei demoni...
Le case erano in una specie di fango cotto, il pozzo al centro del paese quasi asciutto, vivevano di pastorizia, poveri eppure erano disposti a dare quel poco che avevano verso chi chiedeva aiuto.
Mentre si preparava allo spettacolo poteva sentire i rumori dei preparativi alla festa, una festa improvvisata che stava creando molta agitazione tra le persone del posto. Gli odori del cibo speziato, le risate dei bambini e il vociare delle persone penetravano attraverso le spesse tende rosse riempiendo l'aria di una stana gioia, quasi nell'Akeran fosse tutto normale, non stesse succedendo niente...
La stoffa del panno si impregnò d'acqua e Loras iniziò ad inumidirsi il corpo, la barba e i capelli più di altri. Prese il bastone, l'olio, le torce e uscì, si creò uno spazio tra le persone e inizio a disegnare sul terreno dei disegno con l'olio in una specie di danza, la gente a raccogliersi intorno a lui stupita. Una torcia in mano, un soffio e la magia avrebbe avuto inizio, chiuse gli occhi, fece un lungo respiro:

"Frushh"

Una palla di fuoco nel cielo, la torcia accesa inizio a danzare insieme a lui creando vortici di fiamme nell'aria, con un semplice gesto la torcia incendiò l'olio a terra che disegnò una spirale di fiamme nel terreno, alla torcia prese posto il bastone, un turbine di fiamme sembrava avvolgere Loras.
Bambini, donne, uomini restarono diversi minuti ammutoliti a guardare la scena, poi iniziarono a risuonare i tamburi, i bambini ridevano divertiti e la festa stessa si accese esattamente come le torce del giocoliere.

Mentre faceva il suo numero Loras fissò quella gente per cui si esibiva, lo faceva sempre, era un paese di gente povera, vestiti ricavati da pelle di pecora, fatti con quello che si trovava, molti non avevano le scarpe. Le facce scure, dure e le mani callose, erano il segno del duro lavoro sotto il sole mentre i volti e i sorrisi erano quello della semplicità.
Una solo era diverso, un ragazzo avvolto in un mantello grigio, appoggiato ad un muro lo fissava sorridendo. Eppure il suo volto e il suo fisico non sembravano segnati dal lavoro sotto il sole e nemmeno i suoi vestiti sembravano quelli di uno dei paesani, forse una mercenario assoldato per difenderli dai demoni, o forse un viaggiatore proprio come lui, un'altro cittadino del mondo. Poco importava chi fosse quel ragazzo, l'importante era che per il momento non sembravano esserci demoni nei dintorni.

Lo spettacolo continuò e la folla mutò, qualcuno ballava, altri barcollavano dopo aver alzato un po' il gomito, il ragazzo al muro era sparito e la gente che passava lì vicino si fermava per poi andarsene a passo svelto.



Ad un certo punto, le voci, i tamburi, il fruscio del fuoco nell'aria venne rotto da un rumore agghiacciante, un ruggito fese l'aria, tutto si ammutolì, la gente cambio espressione, qualcuno rimase ad osservare, qualcuno fuggì. Loras stesso fermò l'esibizione e facendosi spazio tra le persone, si affacciò a vedere lo spettacolo.

Qualcosa era a terra, una massa rossa, il corpo di quella cosa sembrava cosparso di una sostanza vischiosa e la bocca sembrava tagliata da quanto si poteva aprire.

"brutto, craak, brutto"

"Stai zitto uccellaccio"

Loras cacciò il corvo con un gesto, e questo volo via, perdendosi nel cielo notturno.

Si avvicinò ancora di più alla bestia. Dall' acqua mista a sudore che perlava la sua pelle iniziavano a cadere goccioline, i piedi scalzi artigliavano la sabbia fredda come se non volessero perdere la presa con il terreno.

Si avvicinò lentamente all'essere, non era un bello spettacolo da vedere e a differenza del suo spettacolo aveva radunato ben poco pubblico, non più di cinque persone erano rimaste, tutte a distanza più che di sicurezza.

Regnava di nuovo il silenzio, Loras sentiva il battito del suo cuore e il sangue scorrere nelle vene, sentiva il respiro suo e della bestia, il crepitio del fuoco ancora acceso.
Erano giorni che non vedeva un demone e tantomeno si sarebbe immaginato di trovarlo lì, in mezzo alla festa di paese, era arrivato all'improvviso, abbastanza da prendere tutti di sorpresa eppure non aveva fatto niente, era lì, in ginocchio che si fissava la mani mentre la gente fuggiva in ogni direzione.

Perché? che senso aveva non farsi notare per poi non muoversi, ma in fondo quello era un demone, non doveva esserci un senso in quello che faceva. Loras prese coraggio e disse:

" Dovresti andartene"



Loras


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 125%

Mente: 75%

Energia: 100%


Passive:
- Può sputare fuoco dalla bocca (5)

Attive:


Note:

Dopo lo spettacolo incuriosito dal trambusto creato da te e ti si avvicina

 
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Numar55
view post Posted on 10/4/2015, 04:47




L'incubo finì. E il sogno iniziò.
La rivoltante massa rossastra che l'aveva aggredito smise finalmente di contorcersi, compattandosi e formando quello che pareva un corpo. Il suo fisico era ora composto da più muscoli di quanti avrebbe potuto sperare di avere in una vita intera, la pelle era cosparsa da numerose venature rosse e nere che parevano quasi muoversi come un ammasso di tanti piccoli vermi. Racchiuse le mani, poggiate a terra, in un pugno e le dita scavarono dei solchi nel terreno tanto erano divenute affilate. Lentamente le alzò studiandosele incuriosito; non sapeva esattamente come doveva sentirsi. Beh... in realtà lo sapeva: avrebbe dovuto essere terrorizzato, disgustato e avrebbe dovuto cercare di strapparsi quella roba rossa di dosso.
Eppure era calmo, come mai lo era stato dalla sua comparsa su Theras. Alzò la testa al cielo con gli occhi chiusi (ma ce li aveva almeno degli occhi ?), prendendo profondi respiri con le fessure che avevano preso il posto del suo naso.

"Dovresti andartene."

Aprì gli occhi. Solo si rese conto che il suo grido di poco fa aveva richiamato una piccola folla; perlopiù erano popolani che lo fissavano terrorizzati ma tra di loro si distingueva chiaramente colui che aveva parlato. Lo riconobbe immediatamente come il circense che aveva ammirato prima.
Di certo era una persona ragionevole, gli avrebbe spiegato la sua situazione, avrebbe semplicemen...
Ruggì con la maggior ferocia possibile.
Non ne comprendeva il motivo ma quell'uomo, il circense che dava speranza agli uomini, lo odiava. Lo odiava come aveva odiato pochi in vita sua. Come si permetteva di farsi avanti e dargli degli ordini ?
Chi cazzo credeva di essere ?

"Na, xera mard!"

La sua voce era raschiante e roca come se fosse stata strofinata nella carte vetrata, ma non gli importava. Ciò che davvero importava era che due metri di muscoli rossi avevano preso il posto del debole Jack e lui non si sarebbe fatto scappare un'occasione simile. Sollevata una gamba, si rimise in piedi mostrandosi in tutta la sua grandezza. Rivolse un sorriso gelido e bestiale all'omuncolo senza perderlo di vista neppure un istante.
Anche in quelle condizioni li vedeva; erano apparsi poco a poco fino a diventare un'enormità: migliaia di piccoli numeri verdognoli che si muovevano attraverso l'uomo come un banco di pesci.
Per lui significavano solo una cosa. Potere.

"Fekron az soma qatel..."

Lentamente mosse i primi passi, larghe falcate che lo avvicinarono sempre più all'avversario. Levò in avanti un braccio facendo arretrare molti abitanti terrorizzati, strinse la mano in un pugno e se l'avvicinò al petto. Nulla sarebbe successo secondo la loro limitata visione della cose, nessuno avrebbe visto il codice del circense spezzettarsi e volare dritto tra le sue dita come falene attirate da una fiamma.
Con un ringhio mosse l'altro braccio fendendo l'aria; questa volta avrebbe scombinato quei numeri, facendo assaporare a quel povero idiota le conseguenze del suo coraggio. Il sangue sarebbe diventato scuro come pece e caldo come olio bollente. Sì, si sarebbe divertito molto a vederlo starnazzare prima del colpo di grazia.
Una semplice artigliata avrebbe messo la parola fine a quella fin troppo rapida esecuzione. Un vero peccato a pensarci bene...
Ormai mancavano pochi passi.
E lui aveva intenzione di goderseli fino in fondo.



Jack Montague


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 75%

Mente: 75%

Energia: 150%-20%-20%= 110%


Passive:
- Può trasformarsi nella sua forma demoniaca di notte (4)
- Gli attacchi fisici causano danno all'energia (6)
- Malia psionica che spinge ad abbassare le armi (6)

Attive:

Combattere: il primo passo per una morte rapida
Questo mondo è pieno di esperti combattenti: esperti spadaccini, esperti maghi, esperti arcieri, esperti assassini...e poi ci sono io! Un semplice videogiocatore che non può più sfruttare le proprie combo di tasti per tirarsi fuori dai problemi.
Che situazione di merda la mia! Con il tempo però ho imparato alcuni trucchetti per evitare uno scontro che altrimenti vedrebbe il mio esile corpicino finire in tanti piccoli, sanguinolenti pezzi.
Le parole, per esempio, possono fare miracoli per calmare le persone; modificare i loro codici fa addirittura di meglio! Non molto, solo quei pochi numeri necessari a fargli passare la voglia di uccidermi...

Esistono tuttavia individui pericolosamente inclini alla violenza in questo mondo e con loro è praticamente impossibile intrattenere una conversazione senza includere mutilazione varie. Siccome sono piuttosto felice quando al mio corpo non mancano pezzi mi sono allenato a sottrarre diverse quantità di dati dalle persone per terminare il più in fretta (e meno dolorosamente possibile!) uno scontro; non li ferirò ma c'è una buona probabilità che crollino esausti a terra.
E se tutto ciò non funzionasse ? Diciamo che ho scoperto come rendermi intoccabile per qualche secondo: scompongo i miei dati per evitare la spada-ascia-qualunquecosavogliauccidermi di turno e poi li ricompongo tornando me stesso in tutto e per tutto. Ma preferisco non usarlo troppo spesso...non sono sicuro che disintegrare continuamente il proprio corpo sia salutare!
Passiva di Talento 1°livello "Pacifismo": Le persone attorno al pg subiscono una malia psionica che li induce ad abbandonare la violenza ed abbassare le armi (Utilizzi: 6) - Abilità Personale 5: Consumo Variabile di Energia; Offensiva a bersaglio singolo; Natura Psionica; Danno Variabile a Energia - Abilità Personale 2: Consumo Nullo di Energia, Difesa Assoluta, Natura Magica

Esplorando il corpo umano, quanti danni che causiamo!
Alla pari della materia di questo posto, i suoi stessi abitanti hanno un aspetto differente dal mio: è come se fossero fatti di dati informatici; spesso mi è capitato di fissare per diversi secondi qualcuno con aria stranita dopo aver visto parte del suo corpo assumere qualche strana colorazione, o addirittura evaporare e poi riformarsi. Senza che né lui né chiunque altro se ne accorgesse!
Non amo agire in questo modo sugli esseri viventi, non mi sembra giusto. Ma ho imparato ad usufruire di questo strano evento nel caso questi ultimi non siano esattamente amichevoli; con un po di concentrazione riesco ad individuare i punti deboli del loro "codice" e modificarlo a mio piacimento. Se voglio semplicemente infliggere danno mi basterà scombinarlo con un gesto: qualche neurone scoppia come popcorn, il sangue cambia colore e comincia a bruciare...
Abilità Personale N.4: Consumo Alto di Energia; Danno Medio al Fisico e Danno Medio alla Mente; Natura Psionica



Note:

Il mio pg mantiene la sua forma demoniaca e si muove verso il tuo. Inizialmente casta la variabile offensiva a consumo alto per infliggerti danno all'energia, poi l'altra abilità personale a consumo alto che fa danno suddiviso tra fisico e mente. Infine ti raggiunge attaccando con gli artigli dal basso verso l'alto.
Scusa l'attesa, a te!

Traduzione Lingua dei Demoni Antica:

Na, xera mard! ---> No, piccolo uomo!
Fekron az soma qatel... ---> Credo che ti ucciderò...

 
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LordDreamer
view post Posted on 13/4/2015, 10:32





Pallidi occhi lo fissavano, un'altro ruggito, un tremito percosse la colonna vertebrale di Loras

"Na, xera mard!"

La creatura si alzò rivelandosi più alta di quel che sembrava da inginocchiata, le poche persone che erano rimaste stavano velocemente scomparendo una ad una, forse avrebbe dovuto farlo pure lui ma restò lì, immobile, come pietrificato di fronte a quell'immondo spettacolo che mostrava in una specie di sorriso un irta fila di denti. Distolse lo sguardo da quell'orrore, vide la sabbia illuminata, percepì il calore del fuoco e solo allora si ricordò di avere ancora il suo bastone acceso, questo gli diede un po' di forza. Strinse la mano intorno al bastone tanto che sembrò affondare nel metallo.
Non doveva mostrare paura, doveva reagire, il dubbio era se combattere o scappare.

Nemmeno il tempo di pensarci

"Fekron az soma qatel..."

Di sicuro era inutile parlarci con quell'essere, non sembrava amichevole e non si comprendevano.

Il demone avanzò a lunghe falciate e allungo un braccio, Loras col corpo teso e flessibile come un giunco scattò indietro rapidamente ma un dolore lo pervase in tutto il corpo, le orecchie fischiavano e il sudore scendeva in piccole perle dalla fronte del circense che chiuse gli occhi, tutto divenne nero, non c'era più il demone, non c'era più Khalir, c'era solo il nero, pace, tranquillità. Il dolore si alleviò, riaprì gli occhi pronto a contrattaccare ma il demone era già su di lui, il dolore era di nuovo aumentato, la sua temperatura corporea aumentata improvvisamente e le orecchie tornarono a fischiare.

"fshhh"

gli artigli del mostro fendevano l'aria, in un attimo il bastone incontrò l'avambraccio avversario fermandone l'attacco. Loras capì che quello era il momento, doveva lasciare da parte il dolore, la paura, doveva attaccarlo.

Fece roteare il bastone intorno al corpo facendoli prendere velocità, mosse due passi intorno alla bestia, aprì la bocca e soffiò, una palla di fuoco fuoriuscì, bella quanto pericolosa per un attimo illuminò la zona. Le case in fango cotto proiettarono luci traballanti ovunque, la piazza vuota lasciò dentro Loras un senso di smarrimento ma le sue braccia si erano mosse per lui, proprio come durante gli spettacoli il corpo agiva anche se a volte la testa si perdeva. Il bastone roteava velocmente e le fiamme fendevano l'aria in una specie di ruggito unico, ora quelle fiamme stavano puntando dritte alla testa del mostro, una rapida rotolata laterale dopo lo avrebbe portato ad una distanza di sicurezza.

Rimaneva dell'idea che sarebbe dovuto scappare, ma forse era troppo tardi, grosse vene solcavano i suoi arti, scure e gonfie bruciavano dall'interno, sarebbe durato poco in una gara di velocità, e nell'ombra magari il demone poteva vederci meglio di lui.

Inginocchiato nella sabbia si pulì il sudore sui pantaloni e senza mai perdere d'occhio il mostro si avvicinò al muro di uno delle case



Loras


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 125 - 10 -10 = 105 %

Mente: 75 - 20 - 10 - 5 = 40%

Energia: 100 - 15 = 85%


Passive:
- Può sputare fuoco dalla bocca (4)

Attive:

Colpo veloce: Loras attraverso un gioco di rotazioni concatenate Loras fa prendere velocità alla sua arma in modo tale da colpire il nemico con più forza pero Loras rimane affaticato di più che eseguendo un colpo normale
consumo medio fisico. danno fisico medio, natura fisica

Concentrazione: dopo anni ad esibirsi Loras ha imparato con un dispendio basso di energia mentale chiude la propria mente dal mondo esterno e si concentra solo su se stesso.
consumo basso mentale. Difesa psionica bassa. Natura psionica

Note:
Il circense usa la difesa psionica per ridurre il danno della tua abilità ma subisce completamente il danno della seconda, si sente alle strette ma riesce comunque a controattaccare sputando una palla di fuoco e nel mentre usa colpo veloce, si porta in prossimità di un edificio e tiene le distanze dal demone. :lui: A te


Edited by LordDreamer - 13/4/2015, 12:09
 
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Numar55
view post Posted on 22/4/2015, 04:30




Curioso come novità ormai appurate possano continuare a rivelarti nuove sorprese.
I codici, per esempio. La prima volta che li aveva dominati ne erano rimasto affascinato (ok sul momento era terrorizzato, ma solo perché qualcuno cercava di ucciderlo). Una nuova visione della vita, una coscienza di sé e di ciò che lo circondava che nessun altro umano avrebbe mai potuto sperare di ottenere.
E per di più erano potere.
Il poter sentirli scorrere attorno a sé e il poterli manipolare come creta gli davano una sensazione di onnipotenza che mai in vita sua aveva provato. Ed ora riusciva a percepirli con una facilità inaudita!
Il debole Jack, il fragile Jack, si era eclissato come un sole morente la cui utilità era ormai cessata; il nuovo Jack, il potente Jack era appena nato e quel piccolo e patetico villaggio sarebbe stato il primo testimone della sua forza.
Che importava se parlava una lingua sconosciuta e se il suo corpo sembrava uscito da un incubo ? Dopotutto esiste davvero un prezzo troppo alto per diventare un dio ?
Mentre fissava compiaciuto il codice della sua prima vittima che scompariva all'interno dei suoi bicipiti, si disse che il gioco valeva davvero la candela. E, accompagnato da questi piacevoli pensieri, osservava sempre più da vicino gli spasimi di dolore del nemico, la lingua che saettava tra i denti gustandosi sadicamente quello spettacolo. Gli artigli si muovevano irrequieti assaporando l'aria in attesa di conficcarsi nella carne viva.
Un'attesa che fu disillusa dal frapporsi del bastone tra il suo proprietario e Jack. Un acuto ringhio di disappunto fuoriuscì dalle sue fauci. Non apprezzava il fatto che i suoi pensieri di onnipotenza venissero vanificati sul nascere e il circense ne avrebbe pagato le conseguenze.
Quello sgambettò attorno a lui tentando di distrarlo con numeri da circo ma lui non si sarebbe fatto sorprendere.
...
Ok, la palla di fuoco era piuttosto inaspettata. Ma non si lasciò comunque trovare impreparato: di scatto ruggì di nuovo mostrando le zanne alle fiamme in avvicinamento e l'aria si solidificò dinnanzi a lui. Numeri semitrasparenti avevano formato una resistente ed invisibile barriera a poco più di un braccio dal suo volto. Il fuoco vi si schiantò contro consumandosi in fretta ma senza ledere il suo nuovo corpo.
Il volto rossastro si distese in un sorriso crudele. Ancora una volta ripensò a quanto il suo potere si fosse accresciuto dopo la metamorfosi ( un tempo avrebbe dovuto agitare a caso le mani per poterci riuscire). I codici di Theras gli parevano così evidenti ora, li vedeva scorrere attorno a sé; centinaia di numeri di sfumature diverse che si muovevano lentamente ed ovunque. Sui muri della case, sul terreno, sul bastone che gli stava venendo incontro...
Il violento colpo del legno lo fece indietreggiare di un passo, la mano corse al ventre dolorante mentre dalla bocca usciva un verso strozzato. Prima che potesse afferrarlo il suo assalitore si allontanò con una capriola e lui dovette accontentarsi di guardarlo con odio.
Quel bastardo si era appena giocato la possibilità di una morte rapida.
Con lentezza calcolata strinse le mani a pugno e si concentrò sui codici che viaggiavano attraverso l'aria. Il principio era lo stesso della barriera usata un attimo prima ma questa volta immaginò che i numeri prendessero colore, forma, velocità. Calore.

"Bebinid! Bedun dastan!"

Come una diga che viene abbattuta dalla potenza di un fiume, le sue fauci vomitarono fiamme nere quanto la notte stessa. Il fuoco sovrannaturale avrebbe straziato la pelle del circense e lui avrebbe gioito ancor di più nel vedere la sua impudenza punita. Per di più alla stessa maniera in cui quello aveva cercato di abbatterlo !
Oh ma Jack non si sarebbe fermato a qualche semplice ustione; i suoi artigli bramavano ancora del sangue dopotutto. Le gambe gli diedero una spinta in avanti avvicinandolo nuovamente al nemico. Le mani caddero, come le scuri di un boia impietoso, verticalmente sul collo ove la giugulare, una volta squarciata, avrebbe creato una magnifica fontana di sangue.
Nel frattempo lui sarebbe stato lì, immobile, a dissetarsi mentre vedeva la luce abbandonare gli occhi del bastardo.




Jack Montague


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 75%-10%= 65%

Mente: 75%

Energia: 110%-5%-10%= 95%


Passive:
- Può trasformarsi nella sua forma demoniaca di notte (3)
- Gli attacchi fisici causano danno all'energia (6)
- Malia psionica che spinge ad abbassare le armi (6)

Attive:

Ah, la brezza di Theras...
Sul serio, persino la stessa aria pare avere un altro odore. Più pesante.
Talmente pesante che mi pare quasi di toccarla; inizialmente lo vedevo come un fattore negativo e me ne lamentavo, poi ho scoperto che mi avrebbe potuto parare il culo e...beh, mi ci sono abituato! Basterà il semplice sentore del pericolo per poter modificare la compattezza dell''ossigeno attorno a me creando resistenti barriere invisibili che mi proteggeranno da qualunque follia questo strano mondo mi riverserà contro.
Abilità Personale N.1: Variabile Difensiva a bersaglio singolo; Consumo Variabile di Energia; Potenza Variabile; Natura Magica

I'm hot, baby!
Il fuoco in sé è piuttosto semplice da creare, più che altro per il fatto che non devo attingere da alcun codice esterno. Mi basta attingere ad una piccola parte dei miei dati personali per creare un piccolo sole nelle mie mani, come fosse una parte di me.
Certo, il fatto che provenga da dentro di me e sia completamente nero non mi rende molto sicuro di come dovrei sentirmi ma perlomeno brucia come un fuoco normale.
Forse persino più voracemente...
Abilità Personale N.3: Consumo Medio di Energia; Danno Medio a Corpo, Natura Magica




Note:

Scusa davvero l'enorme ritardo ma come ti ho detto in privato questo è un periodo piuttosto impegnato, mi impegnerò comunque dai prossimi post a risponderti con maggiore celerità. Per quanto riguarda lo scontro: Jack si difende con la difensiva variabile a costo basso dalla palla di fuoco ma subisce il colpo del bastone subendo un danno medio; contrattacca poi con la palla di fuoco di potenza media e due artigliate portate contemporaneamente dal basso verso l'alto mirando al collo.

Traduzione Lingua dei Demoni Antica:

Bebinid! Bedun dastan! ---> Guarda! Senza mani!


 
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LordDreamer
view post Posted on 27/4/2015, 00:19




Le fiamme si aprirono prima di colpire il volto del demone e gli girarono intorno richiudendosi subito dietro.

come aveva fatto?

forse quella bestia non era al suo livello, avrebbe dovuto girarsi e correre nel buio del deserto, poi il bastone affondò nel demone, Loras era coperto di sabbia, affaticato e ferito, eppure non poté che sorridere, si sbagliava, quella bestia non era fuori dalla sua portata.

La bestia indietreggio dopo aver subito il colpo ma rimase in piedi, il corpo rosso si ergeva dinanzi a lui, illuminato solo dalla luna e dal fuoco che crepitava ai lati del bastone di Loras, l'enorme demone aveva stretto e tra un dito e l'altro piccole fiamme soffocate ballavano la loro danza.

Il circense non poté che sorridere, quel ballo lo conosceva bene, anni e anni aveva giocato col fuoco, anni e anni aveva subito ustioni, bruciature e ora il suo corpo si era abituato, un attacco così non poteva fargli male, lo avrebbe subito per poi contrattaccare immediatamente. La bestia vomitò fiamme nere che inondarono Loras, quelle fiamme erano strane, particolarmente calde, abbastanza che persino lui dovette coprirsi il volto, non avrebbe dovuto sottovalutarlo, il rosso si stava già espandendo sul petto e presto ogni movimento avrebbe arrecato ulteriore dolore

"Penso tu lo abbia notato, anche io so giocare col fuoco"

Loras iniziò a danzare col bastone, una coreografia di cerchi e figure infuocate riempì l'aria intorno a lui di calore, il suo corpo iniziava a riscaldarsi, durante tutto ciò chiuse gli occhi, movimenti automatici ma fluidi come l'acqua andarono avanti, mentre la sua mente focalizzava cosa doveva fare, riusciva a vedersi mentre correva verso il demone.
Aprì gli occhi e corse, i piedi affondavano nella sabbia per poi alzarla dietro di se, i piccoli granelli picchiavano come piccoli aghi sulle sue gambe. Era solo contro quel demone, solo la notte avrebbe assistito alla sua vittoria o alla sua disfatta, in effetti il gioco valeva la candela?

Girò su se stesso, il bastone scivolò nella sua mano, teneva l'estremità infuocata con la mano nuda, ma quel fuoco non poteva ferirlo, quel fuoco era suo amico.

Il colpo vibrò nell'aria con incredibile forza e velocità puntando alla nuca del nemico, con un agile movimento avrebbe vorticato dall'altra parte, colpendo con la stessa violenza e senza perdere velocità.
Il sapore della sabbia, piccoli granelli che scivolavano tra i suoi denti facendo uno strano rumore, dovette richiudere gli occhi per non rimanere accecato, si chiuse in posizione fetale, esattamente sotto il mostro.

Il suo stesso corpo ora era avvolto da rosse fiamme, che da deboli diventarono sempre più forti, di lì a poco sarebbe letteralmente esploso. Gli succedeva nei momenti di rabbia, di panico, gli ci erano voluti anni per imparare a padroneggiarlo. Aveva scoperto quella maledizioni durante i primi anni della sua carriera, aveva sbagliato un numero, era sdraiato a faccia in alto nel tendone, sentiva gli occhi del pubblico su di lui, una lacrima solcò il suo viso, la vergogna, la tristezza di aver sbagliato, si chiuse su se stesso e nella sua mente apparse vivida l'immagine di sua mamma, sua mamma che poco tempo prima aveva abbandonato nell'Edhel e di cui ora non sapeva più niente. Quando riaprì gli occhi c'erano solo fiamme, il pubblico scappava, estinte le fiamme, una piccola bambina giaceva distesa sul terreno, carbonizzata e col terrore sul volto.
Ma questa volta non doveva controllarlo, doveva scatenarlo! Avrebbe incenerito il mostro che era sopra di lui, lo avrebbe fatto per il villaggio, per sua mamma, per quella bambina...



Loras


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 105 - 10 - 10 = 85%

Mente: 40%

Energia: 85 - 10 - 20 = 55%


Passive:
- Può sputare fuoco dalla bocca (4)

Attive:

Gran finale: Loras proprio come quando ci si prepara ad una grande azione per lasciare a bocca aperta il pubblico con un semplice respiro profondo e un dispendio alto di energia fisica Loras aggiunge alla sua riserva 4cs alla sua forza e 4cs alla sua velocità
consumo alto. power up fisico

Nova: Loras si chiude in posizione fetale e dopo poco esplode in una sfera di fiamme infliggendo diverse ustioni al nemico, questa esplosione ustiona pure loras seppur lievemente
Autodanno medo corpo, consumo energia medio. Natura magico. Danno alto fisico

Note:
Loras convinto che come le fiamme normali neanche quelle del demone lo avrebbero ferito pieni in pieno petto la tua tecnica subendone il danno, dopo essersi accorto del vero danno subito decide di contrattaccare, esegue una breve coreografia durante la quale si prepara al Gran Finale, riceve un power up di 4cs in velocità e 4 in forza che utilizza subito per sferrare due colpi (2 cs in forza e 2 in velocità ciascuno). Tutto questo sfruttando al massimo la lunghezza del suo bastone così da poter scivolare sotto le gambe del demone per poter esplodere con Nova
O almeno questo è quello che cerca di fare :) a te

 
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Numar55
view post Posted on 5/5/2015, 01:47




Un sorriso genuino e maniacale al tempo stesso si formò sul suo volto mentre vedeva la pelle del nemico cuocere come un porco arrosto. L'unica cosa che mancava era uno spiedo con cui impalarlo!
Ma, a ben pensarci, quello si era portato dietro un bastone...
Rise da solo con voce secca e profonda, e non seppe nemmeno lui se per la battuta o perché gli era appena venuto in mente cosa fare al cadavere.

"Penso tu lo abbia notato, anche io so giocare col fuoco"

Dopo essere stato quasi bruciato vivo, uno dovrebbe imparare a starsene un po' zitto e lasciare che i grandi si beino dei propri pensieri. E invece no! Quel brutto idiota era più duro a morire di quanto sembrasse e non aveva nemmeno perso il vizio di parlare a sproposito. Avrebbe voluto rispondere a tono (per dimostrare la sua evidente superiorità in qualsiasi campo) ma quello aveva già ricominciato a fare le sue stupide piroette con il bastone e quindi tutto ciò che riuscì a fare fu un ringhio infastidito. Iniziava a chiedersi quando quel tizio avesse iniziato a fare sul serio, mentre l'idea dello spiedo diveniva sempre più attraente.
Se sperava che gli lanciasse delle monetine per il balletto, allora...

Ehi, Eroe...

La testa scattò di lato, come quella di un serpente che percepisce il pericolo. Cos'era quella voce ? Era simile a quella che aveva sentito in precedenza eppure gli pareva più calda, maschile, quasi confortevole. Non gli piaceva per niente!
Prima che potesse accorgersene il bastone scattò verso di lui, pronto a colpire di nuovo la sua carne coriacea. Tutto ciò che riuscì a fare fu sollevare il braccio destro e percepire il dolore da sordo divenire sempre più intenso raggiungendo i suoi nervi. Strinse i denti senza scomporsi ma dovette abbandonare la sua voluta aria da "essere invulnerabile" quando il bastone lo raggiunse in volto. Il colpo lo disorientò non poco costringendolo a fare qualche passo indietro per evitare di perdere l'equilibrio; mentre la testa pulsava e il mondo non cessava di girare attorno a lui, vide una figura gettarsi ai suoi piedi. Era il circense... e stava prendendo fuoco.

"Braz!"

Mosse la mano davanti al suo viso ma fu troppo tardi. La barriera d'aria si era formata in un attimo ma non aveva raggiunto la resistenza necessaria per resistere a quell'assalto. Una vera e propria ondata di fuoco fuoriuscì dalla pelle del bastardo sotto di lui, abbattendo rapidamente il suo scudo e sbalzandolo indietro di diversi metri.
Stette così, schiena a terra, per qualche istante a fissare il cielo. Un breve attimo di completa lucidità, cullato dal dolore delle ustioni. Poi tornò la rabbia, più violenta e forte di quanto non fosse stata prima; pareva nutrirsi del suo stesso dolore per potersi alimentare e crescere.
Le dita artigliarono il terreno lasciando profondi solchi e un ruggito esplose dalle sue fauci. Con rapidi e pesanti respiri si rialzò cercando di controllare le fitte che gli attraversavano il corpo. Appena gli occhi si posarono sul circense, sferrò un artigliata nell'etere.
Quel bastardo pensava di poter vincere perché giocava con il fuoco ?

"Man bâ šakhʂ."

Ancora una volta modulò i dati del nemico per sconvolgerne l'intero organismo. Ma vederlo piangere in ginocchi mentre il suo sangue bolliva, non era che una magra consolazione: lo avrebbe macellato e sparso i suoi resti lungo tutto il villaggio per il divertimento dei corvi. Una volta in piedi lanciò un nuovo ruggito e caricò con violenza la sua preda. Ancora una volta il braccio si tese verso l'alto assaporando l'istante in cui avrebbe aperto il petto dell'avversario.
Chissà se la carne viva bruciava a contatto con l'aria notturna ? Lui sperava di sì.
Ma qualcosa accadde. Gli artigli, ormai diretti contro le debole carne nemica, assunsero una sfumatura violastra lasciando dietro di sé scie del medesimo colore, come piccole stelle cadenti. La mano era diventato più leggera, quasi eterea; la carne scomparì fino al polso lasciando spazio solo ad un protesi di dati.
Ma in questo modo non avrebbero intaccato la carne, solo i codici! Com'era possibile ? Lui non voleva questo!

Meglio evitare troppo sangue!
Fidati, finirai per pentirtene...




Jack Montague


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 65%-5%-10%-10%= 40%

Mente: 75%

Energia: 95%-10%-20%= 75%


Passive:
- Può trasformarsi nella sua forma demoniaca di notte (2)
- Gli attacchi fisici causano danno all'energia (5)
- Malia psionica che spinge ad abbassare le armi (6)

Attive:

Ah, la brezza di Theras...
Sul serio, persino la stessa aria pare avere un altro odore. Più pesante.
Talmente pesante che mi pare quasi di toccarla; inizialmente lo vedevo come un fattore negativo e me ne lamentavo, poi ho scoperto che mi avrebbe potuto parare il culo e...beh, mi ci sono abituato! Basterà il semplice sentore del pericolo per poter modificare la compattezza dell''ossigeno attorno a me creando resistenti barriere invisibili che mi proteggeranno da qualunque follia questo strano mondo mi riverserà contro.
Abilità Personale N.1: Variabile Difensiva a bersaglio singolo; Consumo Variabile di Energia; Potenza Variabile; Natura Magica

Esplorando il corpo umano, quanti danni che causiamo!
Alla pari della materia di questo posto, i suoi stessi abitanti hanno un aspetto differente dal mio: è come se fossero fatti di dati informatici; spesso mi è capitato di fissare per diversi secondi qualcuno con aria stranita dopo aver visto parte del suo corpo assumere qualche strana colorazione, o addirittura evaporare e poi riformarsi. Senza che né lui né chiunque altro se ne accorgesse!
Non amo agire in questo modo sugli esseri viventi, non mi sembra giusto. Ma ho imparato ad usufruire di questo strano evento nel caso questi ultimi non siano esattamente amichevoli; con un po di concentrazione riesco ad individuare i punti deboli del loro "codice" e modificarlo a mio piacimento. Se voglio semplicemente infliggere danno mi basterà scombinarlo con un gesto: qualche neurone scoppia come popcorn, il sangue cambia colore e comincia a bruciare...
Abilità Personale N.4: Consumo Alto di Energia; Danno Medio al Fisico e Danno Medio alla Mente; Natura Psionica


Note:

Molto bene; distratto dalla voce nella sua testa e data la differenza di CS, prende un danno basso al braccio destro, portato in alto in una vano tentativo di difesa, e un danno medio alla testa. Colto alla sprovvista si difende parzialmente dalla tua tecnica con la variabile difensiva a consumo medio; usa la tecnica alta che fa danno suddiviso tra mente e corpo e poi attacca con un artigliata al petto. Quest'ultima (seppur narrativamente senza che lui lo voglia) sfrutta un utilizzo della passiva che fa danni all'energia e non al corpo.
A te!


Traduzione Lingua Demoniaca Antica:

Braz! ---> Merda!
Man bâ šakhʂ. ---> Io con le persone.


 
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LordDreamer
view post Posted on 8/5/2015, 08:22




Era ancora steso a terra, la sabbia tutta intorno a lui si era aperta per via dell'esplosione, ora Loras giaceva a terra, ancora fumante, in un mare di sabbia e piccolissimi ciottoli luminosi, sabbia diventata vetro per via del calore, rise pensando fosse finita, era vivo!

"ahahahahahahaha"

Poi lo vide, in piedi, poco distante da lui, il demone era ancora lì, il terrore prese il sopravvento, come poteva ancora essere vivo, lo aveva investito in pieno con l'esplosione, anche se fosse sopravissuto non avrebbe dovuto essere così "sano", se è possibile definire sano quel orrendo ammasso di muscoli e altra roba strana.

La notte all'improvvisa era diventata fredda, il vuoto intorno a se si era proiettato dentro di se lasciandogli un orrenda sensazione di vuoto. Senzazione che in un attimo fu riempita dallo stesso dolore che aveva provato poco tempo prima, il demone doveva aver rifatto quella cosa, la testa pulsava, il corpo ribolliva dall'interno. Fece così male che dovette chiudere gli occhi e stringere i pugni per piangere, rigagnoli di sangue uscirono da una mano a causa delle ferite auto infertasi

Lì apri appena in tempo per vedere l'artiglio del mostro abbattersi su di lui, entrare nella carne ed uscirne ma con sua sorpresa non uscì sangue, non si aprirono squarci, ma il dolore fu reale, fu interno, come se avessero colpito dentro di lui, senza lasciare traccia.

Quel mostro era troppo, doveva fuggire, doveva correre, una ad una conficco le estremità in fiamme del bastone nella sabbia, poi lo lasciò lì, baluardo della sua disperazione, cadde sulle ginocchia. Sentì la sabbia graffiargliele e immaginò il mare, le onde, lì nell'Akeran il mare non era terribile come nel estremo Nord dove era cresciuto, aveva deciso, sarebbe corso verso le onde, lì si sarebbe imbarcato sulla prima barca, in mezzo al mare non avrebbe dovuto incontrare altri demoni, o almeno così sperava.

Rialzatosi prese con una mano il bastone mentre con l'altra un pugno di sabbia e vetro, sarebbe stato veloce mai quanto lo era mai stato, era il momento giusto. Corse verso il suo nemico per un'ultima volta, lo vide in faccia, ripensò a quel ragazzo appoggiato al muro, che fosse lui?! No, probabilmente quel mostro lo aveva divorato a quel ragazzo, ma non era il momento per fare l'eroe, proprio no.
Il colpo fu velocissimo, bastone roteò una sola volta e poi vibrò verso le gambe, mentre una palla di fuoco fuoriuscì dalla sua bocca verso la faccia del mostro, prima l'aveva bloccata ma questa volta l'obiettivo era diverso, non era ferirlo ma distrarlo, la palla fu seguita dal pugno di sabbia e vetro che tirò dritto in faccia al demone e poi via, verso la notte, nella corsa tirò su il suo zaino e iniziò a correre verso la luna, c'era una sola falce di luna quella notte, non poteva chiedere di meglio, forse questo lo avrebbe celato, mentre correva il suo corpo parve dissolversi nella notte, prese le distanze iniziò a camminare cautamente cercando di far perdere le tracce, la sabbia è infima quando ci si vuole nascondere, non si fermò mai.

Era allo stremo delle forze, sputava sangue e la testa pulsava, eppure il terrore era sparito, combattere lo aveva divertito in fondo e lo avrebbe fatto anche di più se fosse stato più forte, forse era il momento di cambiare qualcosa nella sua vita, doveva allenarsi, cercare qualche avventura, qualche brivido, quel brivido che un tempo gli aveva dato la sua professione ma che ora non dava più, il brivido del pericolo e la gioia di battere la morte.

Non torno mai sui suoi passi il villaggio non era troppo lontano ma era sicuro che il demone lo era ancora di meno, non poteva fermarsi...



Loras


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 85 - 10 - 10 = 65%

Mente: 40 - 10 = 30%

Energia: 55 - 5 - 20 = 30%


Passive:
- Può sputare fuoco dalla bocca (3)

Attive:

Colpo veloce: Loras attraverso un gioco di rotazioni concatenate Loras fa prendere velocità alla sua arma in modo tale da colpire il nemico con più forza pero Loras rimane affaticato di più che eseguendo un colpo normale

consumo medio fisico. danno fisico medio, natura fisica

Occultamento Maledetto Fortificato: Il Ladro cela la propria presenza per prepararsi a colpire il suo nemico. È una tecnica di invisibilità che permette di celare il proprio corpo per un turno, senza però annullare eventuali rumori prodotti da esso o tracce lasciate dal proprio passaggio. Inoltre, il Ladro potrà aggiungere 2 CS in velocità e il prossimo attacco fisico che effettuerà contro il suo avversario sottrarrà a questi 2 CS, se non difeso. L'effetto funziona solo se il Ladro è ancora sotto l'effetto di invisibilità.

consumo: alto energia, natura magica.

Note:
Loras se la ghigna pensando di aver vinto finché aprendo gli occhi non rivede il demone, allora si alza, spegni il bastone in previsione della successiva corsa notturna, dopodiché torna alla carica, usa colpo veloce per cercare di colpire gli arti inferiori del demone, mentre una palla di fuoco (passiva di razza) e la sabbia volano verso la faccia dell'avversario, dopo di che corre verso la luna, mentre corre usa Occultamento Maledetto Fortificato, quindi diventa invisibile e rallenta facendo in modo di far perdere le tracce e continua il suo cammino verso la luna

 
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Numar55
view post Posted on 19/5/2015, 04:35




Gli artigli attraversarono il corpo ma solo dati rimasero sulle sue dita. Esplose in un ringhio di frustrazione; lui voleva sangue, carne...
Voleva sentire le ossa del bastardo frantumarsi sotto i suoi colpi ed ingozzarsi con le sue viscere. Era un desiderio tanto semplice da realizzare, eppure qualcosa glielo impediva. O qualcuno.

Non sei in te, Jack. Cerca di calmarti!

Furioso, ruggì al vuoto stringendo la testa con le proprie mani. Non lo voleva nella sua testa, chiunque lui fosse doveva andarsene... ora! Lo vide appena in tempo: il circense si stava nuovamente gettando verso il suo boia con il bastone teso tra le mani. Un'altra giravolta e il pezzo di legno fece per impattare contro le sue gambe. Fortunatamente fu abbastanza lesto da solidificare il codice dell'aria davanti a sé e quell'inutile attrezzo di scena si fermò a pochi centimetri dalla carne rossastra. Aprì le fauci, desideroso di azzannare quel tenero collo, ma una manciata di sabbia rese impossibile quel desiderio lasciandolo pieno di amarezza (e con un forte di sapore di sporco in bocca!).
I granelli di polvere gli punsero anche gli occhi costringendolo ad indietreggiare. Memore della mazzate alla testa di prima, portò un braccio davanti al volto per proteggersi da un altro eventuale colpo del bastone. Piccola nota personale: mai dimenticarsi che il proprio avversario sa sputare fuoco. Una palla incandescente arrostì il suo avambraccio e un acuto grido di dolore fuoriuscì dalla sua bocca. Lestamente si strinse l'arto ferito con l'altra mano come per proteggerlo mentre cercava maldestramente di soffocare le sue grida serrando i denti.
Ora basta! L'esistenza di quel figlio di puttana era durata fin troppo a lungo. Gli avrebbe strappato le budella per poi ficcargliele in gol... ma dov'era ?! Si guardò in giro con la stessa ferocia di un predatore affamato.
Dove. Cazzo. Era ?!
Fece una mezza corsa in avanti per controllare meglio sulle altre strade ma non trovò che desolazione; gli stessi abitanti parevano essersi dileguati alla sua presenza. Era solo. E con diverse ustioni e contusioni che non potevano più essere vendicate...

Prendi un bel respiro.

Ringhiò al nulla e senza accorgersene strinse ancor di più il braccio bruciato. Ululò alla notte e non seppe neppure lui, se per rabbia o per dolore. Forse per tutte due, forse solo per disperazione.
Ascoltò la propria voce rimbombare nel vuoto del villaggio per qualche istante, un rumore sempre più fioco, portatore di rabbia inespressa. Le mani penzolavano lungo i fianchi con gli artigli che si aprivano e chiudevano spasmodicamente mentre il respiro si faceva sempre più sommesso. Tutto quel silenzio era...
D'un tratto si gettò in avanti verso la casa più vicina a lui sfondando con una spallata la fragile porta in legno. L'interno era povero come ci si sarebbe aspettato: un tavolo, qualche sedia e un letto. Mosse qualche passo all'interno per poi guardarsi in giro ma, naturalmente, non trovò alcun essere vivente. Strinse i denti e con furia inaudita abbatte i pugni sul tavolo, spaccandolo in due. Continuò a tempestarlo di colpi finché di quello e delle sedie non rimase che un ammasso di frammenti di legno, poi si gettò contro il letto ribaltandolo ed affondando gli artigli nella paglia usata come materasso.
Chiuse gli occhi mentre lo faceva immaginandosi nel bel mezzo di una folla. Sperava così di saziare la furia che aveva in corpo ma non funzionò. I frammenti di legno non erano ossa, la paglia non era carne e quando riaprì gli occhi non c'era sangue attorno a lui ma solo rifiuti. Quella casa era inutile, non c'era niente lì per lui. Non c'era niente nemmeno là fuori, se si voleva essere precisi.
Lui stesso non era niente senza qualcuno su cui riversare la sua violenza.
Con un grido di frustrazione diede un pugno al muro, e un altro, e un altro ancora. Non accennava a smettere, non poteva smettere, non sapeva cos'altro fare.

Respira, ragazzo. Respira...

Ancora quella fottuta voce! Perché non si presentava davanti a lui con un corpo ? L'avrebbe ucciso!
Ma... era davvero questo che voleva ? Certo!
Non gli era mai piaciuta la vista del sangue. Il sangue era il suo nettare!
Non aveva mai voluto far male a nessuno. N-non era vero! Lui...
Lui non era così. Lui...
Gemendo si portò le mani al volto scoprendolo più molle di quanto avrebbe dovuto essere, pareva quasi gelatina. Lentamente ma inesorabilmente alcuni pezzi di quella carne rossastra caddero a terra evaporando a contatto con il suolo. Ben presto il resto del corpo seguì la stessa fine, lasciando il suo proprietario più stanco e confuso che mai. Esausto, si lasciò cadere in ginocchio e si fissò incredulo le mani, finalmente libere da quella strana sostanza.
Poi ricordò ciò che aveva fatto. E ciò che voleva fare.
E gli occhi gli si riempirono di lacrime.




Jack Montague


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 40%-10%= 30%

Mente: 75%

Energia: 75%-10%= 65%


Passive:
- Può trasformarsi nella sua forma demoniaca di notte (1)
- Gli attacchi fisici causano danno all'energia (5)
- Malia psionica che spinge ad abbassare le armi (6)

Attive:

Ah, la brezza di Theras...
Sul serio, persino la stessa aria pare avere un altro odore. Più pesante.
Talmente pesante che mi pare quasi di toccarla; inizialmente lo vedevo come un fattore negativo e me ne lamentavo, poi ho scoperto che mi avrebbe potuto parare il culo e...beh, mi ci sono abituato! Basterà il semplice sentore del pericolo per poter modificare la compattezza dell''ossigeno attorno a me creando resistenti barriere invisibili che mi proteggeranno da qualunque follia questo strano mondo mi riverserà contro.
Abilità Personale N.1: Variabile Difensiva a bersaglio singolo; Consumo Variabile di Energia; Potenza Variabile; Natura Magica


Note:

Ok, ci ho messo molto più tempo di quanto avessi programmato ma eccoci qui. Come ci siamo messi d'accordo in privato questo è l'ultimo post e il mio pg qui si limita a difendersi dalla tecnica con la variabile difensiva, subisce la palla di fuoco sul braccio sinistro, portato a difesa del volto, riportando un danno medio e si ritrasforma in umano quando non vede più nessuno in giro.


 
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K i t a *
view post Posted on 11/6/2015, 12:37




CITAZIONE

Giudizio
JACK VS. LORAS
separatore



Numar55 ~

Scrittura – Ho notato parecchie disattenzioni da parte tua, che fanno notevolmente calare il livello dei tuoi post. Cominciando con l’ortografia, spesso scorretta o assente quando necessaria, per passare a errori grammaticali sparsi nel testo; non credo dipendano da una tua mancata conoscenza, quanto a una frettolosa, se non addirittura assente, rilettura del post, che da ora in poi ti consiglio di fare con maggiore tranquillità e attenzione, perché così i tuoi scritti acquisiranno molta più forza e piacevolezza alla lettura.
Inutile dire che anche il tuo personaggio risente di questo stile altalenante, incapace di uscire dal testo, e di apparire vivo e concreto. Nonostante abbia scelto un concept per il tuo PG che si è già visto sulla piattaforma, ho apprezzato alcuni elementi che ritengo originali, come la manipolazione dei dati informatici. Purtroppo la profondità, le emozioni, la struttura stessa del personaggio, non sono che una nota sbiadita sullo sfondo, e i post sono incentrati unicamente nel descrivere i movimenti compiuti, con brevi accenni alla sua psicologia. Lavora su questo punto, cerca di dare maggiore spessore al suo carattere approfondendo maggiormente quello che gli succede e in che modo questo lo coinvolga. I presupposti per migliorare ci sono tutti, indubbiamente.
Voto: 4,5.

Strategia – Tutto sommato la tua strategia è stata abbastanza efficace, visto che hai costretto il tuo avversario alla fuga. Non so, però, quanto questo sia un merito tuo, o un demerito tuo. Comunque, in linea di massima le tue scelte hanno finito per premiarti, perciò non ho tante cose da segnalarti.
Ci sono state delle scelte strategiche che ho apprezzato, come l’utilizzo di attacchi fisici in combinato con abilità a consumo attivo per mettere in difficoltà il tuo avversario; l’ho trovata una scelta intelligente e, visto l’andamento dello scontro, vincente. Ciò che mi ha fatto storcere il naso è stato l’uso di un’abilità attiva di difesa per proteggerti da un attacco fisico del tuo avversario, per poi subire subito dopo un’abilità attiva offensiva; visto che eravate a parità di CS non mi è sembrata la scelta più strategica da fare, visto che hai subito un danno medio.
Voto: 5,5.

Sportività – Questo è il campo in cui ho meno da segnalarti. Ti sei comportato bene nella gestione dello scontro, sei sempre stato chiaro e corretto con il tuo avversario, nonché rispettoso del regolamento. L’unica cosa che mi sento di sottolineare è un eccesso di ritardi nel corso della giocata, che non sono mai propizi a un corretto svolgimento della stessa. Non vorrei che anche questo comportamento abbia spinto il tuo avversario a una resa prematura.
Comunque, al di là di questa nota, che ti consiglio di tenere presente per il futuro perché ci sono situazioni più ufficiali in cui simili ritardi non sono assolutamente tollerati, dal punto di vista della correttezza sei stato irreprensibile.
Voto: 6,5.

In generale si è trattato di una prova buona, dove la strategia e la sportività recuperano le mancanze che hai avuto nella scrittura; concentrati sul migliorare questo campo, e ti assicuro che farai dei grandi passi in avanti.

Voto Finale: 5,5.



Lord Dreamer ~

Scrittura – Anche per te questo campo si è rivelato particolarmente inficiante per il giudizio. Anzitutto ho notato alcuni problemi con l’ortografia: tendi a utilizzare moltissime virgole, frammentando il discorso, anche quando non necessario, o quando servirebbe altra punteggiatura. Commetti poi diversi errori di distrazione, come ripetizioni, apostrofi mancanti o messi dove non dovrebbero esserci (per esempio “un altro” non necessita di apostrofo, perché maschile, mentre “un’altra” – così come qualsiasi altra parola femminile – sì.), e accenti mancanti, il che provoca errori di coniugazione. So benissimo che dipende dalla scarsa attenzione, non credo tu non conosca simili regole, perciò t’invito a rileggere sempre il post, anche più di una volta, e di aiutarti con programmi di scrittura come word, che ha anche la possibilità di revisionare il documento.
Per quanto attiene l’interpretazione del personaggio, l’ho trovata abbastanza piatta, il che dipende senza dubbio dal fatto che si tratti di un personaggio nuovo, con cui devi ancora prendere la mano. Hai saputo rendere discretamente i suoi movimenti, facilitandomi sempre la comprensione di ciò che accadeva nel combattimento, ma della psicologia e del carattere del tuo personaggio risalta ben poco. Concentrati maggiormente sulle sue emozioni, su come queste si ripercuotano nelle sue azioni, perché sono fattori importanti anche all’interno di un combattimento e danno maggior spessore al personaggio.
Voto: 3,5.

Strategia – Le scelte strategiche che hai compiuto non sono male, e per essere il tuo esordio sul forum ti sei comportato discretamente. Ho particolarmente apprezzato la strategia del secondo turno attivo, che ha saputo mettere in difficoltà il tuo avversario. In generale imbastisci attacchi abbastanza differenziati e ben articolati; ciò che non riesco a comprendere però è la necessità di fuggire al terzo turno attivo. Inutile ti dica che non è strategicamente la cosa migliore da fare, ed è una situazione che sminuisce il tuo giudizio, purtroppo.
Voto: 5,5.

Sportività – Questo è il campo in cui sono costretta a penalizzarti maggiormente: nel primo turno attivo commetti un errore grave, cioè ti difende da due abilità distinte con una sola abilità difensiva. Questo è assolutamente sbagliato: con un’abilità difensiva puoi difenderti solo da un’abilità offensiva, altrimenti il tuo avversario si troverebbe a spendere il doppio mentre tu te la cavi con così poco. Fai attenzione la prossima volta, dai uno sguardo più approfondito ai regolamenti; è tutta questione di esperienza, pian piano imparerai a destreggiarti con maggiore facilità.
Quello che però più abbassa il tuo voto è, ancora, l’abbandono. Questo perché non solo non mi permetti di giudicarti in modo completo, come invece potrei fare con un duello completo, ma costringi anche il tuo avversario ad avere un giudizio parziale! La prossima volta, se avrai intenzione di ricevere un giudizio, sforzati di completarlo nonostante tutto, poi starà a noi verificare eventuali problemi o incorrettezze.
Voto: 5,5.

In generale, per essere la tua prima prova su Asgradel puoi ritenerti soddisfatto; rileggi bene i regolamenti per imparare ciò che ti è sfuggito, e cerca di prestare più attenzione nella scrittura, in special modo nella rilettura, e nell’interpretazione del personaggio. Sono certa che la pratica e l’esperienza ti aiuteranno a fare grandi passi in avanti.

Voto Finale: 4,8


Il vincitore dello scontro è Numar55, cui assegno 400 gold, a Lord Dreamer assegno invece 200 gold. A me vanno 400 gold per la correzione. Per qualsiasi dubbio o chiarimento non esitate a contattarmi via MP.
 
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10 replies since 31/3/2015, 01:01   293 views
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