Cardine ······· - Group:
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| 中 «Gli abili guerrieri dell'antichità agivano innanzitutto in modo da non poter essere vinti, e attendevano il momento in cui poter vincere il nemico. [...] Un abile guerriero si attesta quindi su posizioni di imbattibilità e non perde occasione per sottomettere l'avversario». Non smise di ripeterselo nemmeno per un istante, mentre percorreva a lunghi passi il corridoio. Ed il mantra aveva un immediato effetto benefico sul suo corpo dal, momento che i suoi muscoli si stavano rilassando e rinvigorendo, e i suoi riflessi andavano affinandosi istante dopo istante. Era quello il suo metodo di prepararsi allo scontro imminente, la sua via per attestarsi su posizioni di imbattibilità. Presto, grazie soltanto alla sua straordinaria concentrazione, si sentì saldo ed energico come i suoi avi nel mezzo delle battaglie più cruente. Poco prima, quando il ladro non aveva arrestato la sua ritirata nosostante l'ultimatum dello stratega, questi aveva sistemato il libro e i documenti nella sacca facendo attenzione a non sgualcirli e si era subito lanciato al suo inseguimento. Era semplicemente impensabile che quello se ne scappasse con i suoi manoscritti; una remota eventualità che avrebbe dovuto evitare in ogni caso, persino se fermarlo si fosse tradotto con il distruggere definitivamente le pergamene. La gelosia nei confronti dei segreti inscritti nel suo Bingfa lo incendiava - impossibile dire se fosse lo stesso tomo a trasmettergli questa emozione - ma Josiah non se ne rendeva nemmeno conto. Per lui le priorità erano semplicemente preservare i segreti dei suoi avi, che la famiglia di sua madre aveva custodito per centinaia di anni, e assicurarsi che essi non finissero in mani sbagliate. Non era preoccupato che un comune studioso fosse in grado di comprendere qualcosa di concreto dal Bingfa, ipotesi che considerava ancor meno che improbabile, ma quel pelleverde era tutto fuorché comune. Aveva intravisto, in fondo ai suoi occhi, quel guizzo di genialità necessario per decifrare anche gli enigmi più intricati. Aveva percepito che i suoi segreti - la sua arte - era in pericolo. Non guardò nemmeno le porte ai lati del corridoio, ma procedette con passo sicuro fino in fondo ad esso. Era l'intuito, quello che ogni abile stratega deve possedere e saper interpretare, a guidarlo. Il rumore di un mobilio che veniva trascinato, al di là del muro, confermò quel che l'istinto gli aveva dettato. Poggiò la sinistra sulla maniglia della porta e la destra sull'elsa della spada. Prese un altro respiro ed entrò.
Mentre la vampata si propagava in una nube cremisi all'altezza della sua spalla, non poté fare a meno di sorprendersi di quanto lo stratagemma del nemico fosse stato ingegnoso: aveva posizionato una fiala in equilibrio sopra la soglia, trascinando davanti ad essa un tavolino in modo che, aprendo, l'intruglio infiammabile fosse caduto. E nell'entrare Josiah era stato attento solo a ripararsi dietro la porta, per proteggere la fronte e i fianchi, ma mai avrebbe pensato a un attacco dall'alto. Sfortunatamente aveva capito - e in qualche modo apprezzato - il funzionamento di tale tranello solo quando esso era sul punto di travolgerlo. Si protesse il viso come poteva, scartando di lato per sfuggire alla fiammata che però arrivò a bruciare parte delle sue vesti e ustionargli la spalla. Soffocò le fiamme rimaste sfregando con la manica e cercando di ignorare il dolore, curiosamente gelido - che cominciava a diffondersi dalla bruciatura. «Non hai nient’altro di meglio da fare farti ammazzare per due scartoffie??» gli domandò lo studioso, aiutando così lo stratega a individuare subito e con certezza assoluta la sua posizione. Reagì quindi con sorprendente agilità, ancor prima di vedere la balestra sollevata e puntata nella sua direzione. Si mosse in avanti, ribaltando il tavolino con uno strattone vigoroso e chinandosi in fretta dietro di esso, come in una trincea. Il proiettile si infranse contro il legno con una potenza inaspettata. Mandò in frantumi il mobile, e una scheggia larga un pollice in più delle altre si piantò nella schiena di Josiah, provocandogli ulteriori fastidi. Nulla che non potesse sopportare stringendo bene i denti, in ogni caso. «Quei rotoli erano nascosti, tu li hai rubati. Non ti appartengono!» gli urlò, cercando così di zittire il dolore che somigliava ora a un assordante lamento, proveniente dalla sua schiena. Non capisce, pensò, mentre intravedeva il deforme scappare verso il balconcino alle sue spalle. Maledisse la curiosità sfrenata che muoveva certe menti, tanto da spingerle a compiere gesti sconsiderati. Che motivo aveva per non separarsi da scartoffie incomprensibili? Qualcosa doveva sapere. Forse era davvero un essere demoniaco, e non aveva trovato per caso i frammenti del Bingfa. Si fece forza e seguì il trafugatore, lanciandosi anch'egli giù dal balcone con un salto.
Per qualche attimo si trovò immerso nel biancore diffuso e spettrale di Lithien, avvolta dalle nubi. Il complesso di edifici della biblioteca si estendeva in ogni direzione - impossibile ammirarlo in tutta la sua ampiezza. Quella luce così peculiare e quell'aria tanto gelida rammentarono allo stratega i molti anni passati lì a studiare, che ricordò non con nostalgia ma con prudente affetto.
Atterrò in perfetto equilibrio, non avendo nulla per le mani ed essendo bene allenato, ma sentì le ginocchia tremare pericolosamente all'impatto con il tetto, che emise scricchiolii poco rassicuranti. Solo a quel punto sfoderò la spada e recuperò dalla sacca il Bingfa, contemporaneamente. In anni di intenso e disciplinato esercizio aveva imparato a maneggiare entrambi i suoi strumenti, senza che uno intralciasse l'altro. Andava estremamente fiero della maestria così raggiunta, che gli permetteva persino di consultare il tomo mentre menava affondi a destra e a manca; una capacità essenziale, per ricorrere a certi incantesimi con il massimo effetto. Lo aveva già avvertito, poco prima, ed egli aveva fatto come se nulla fosse. Da quel momento in poi Josiah non esitò nell'aggredirlo in modo energico - forse eccessivamente drastico. C'era di buono che da là sopra non rischiava di carbonizzare i testi della biblioteca. Avrebbe potuto scatenare la furia degli elementi senza inibizioni di sorta. Rincorrendo il fuggitivo non gli servì nemmeno concentrarsi, gli bastò solo volerlo: il tomo brillò nella sua mano sinistra e per qualche istante brillò anche l'aria accanto allo studioso, attraversata da circoli arcani di energia scarlatta e incandescente. Solo per qualche momento, però, poiché essi detonarono presto in un'esplosione improvvisa e violenta, il cui centro si trovava dalla parte opposta all'alchimista rispetto a dove si trovava lo stratega. Sperava così di tagliargli la via di fuga. Lo avrebbe raggiunto di corsa, menando un fendente e subito dopo un rapido affondo, quest'ultimo diretto alla coscia. Forse una dimostrazione del genere sarebbe bastata a fargli comprendere che non si trattava di un litigio tra studiosi per un misero libello, ma qualcosa di ben più serio. 中 JOSIAH Fisico: 55% [- danno da attacco fisico (5%); - danno da attacco fisico (5%)] - ustione bassa alla spalla destra; - perforazione bassa alla schiena. Mente: 65% [- Dominio (10%)] Energia: 105% [- Fortificazione minore (5%); - Dominio (10%)] CS: 7 (2 in forza, 2 in agilità, 2 in maestria, 1 in costituzione); - 6 (difesa da attacco fisico); - 1 (attacco fisico) = 0
POTERI PASSIVI AMULETO DELL'AUSPEX - (2/6) utilizzi. Capacità di auspex degli avversari, tramite il tomo; TERRA - (2/6) utilizzi. 1 CS in costituzione se l'avversario utilizza una tecnica fisica; VIA - (1/6) utilizzi. Capacità di combattere reggendo, utilizzando e consultando il tomo senza esserne minimamente intralciati; REGOLA - (2/6) utilizzi. Attacchi ad area di potenza uguale al consumo speso; STUDIOSO MAGICO - (1/6) utilizzi. Con il consumo di un utilizzo di questa passiva, l'Arcanista sarà in grado di utilizzare qualsiasi abilità di natura magica in tempi nulli, senza preparazioni di sorta o rituali specifici; L'ARTE DELLA GUERRA - (2/6) utilizzi. Capacità di vincere gli scontri a parità di CS grazie soprattutto all'utilizzo strategico dell'ambiente circostante.
TECNICHE ATTIVE FORTIFICAZIONE MINORE - (Guerriero) - natura fisica, consumo di energie, 2 CS in maestria; DOMINIO - natura magica, consumo variabile (alto) bipartito tra energia e mente (energia se basso). Attacco ad area tramite detonazioni magiche controllate, precedute dall'apparizione di simboli arcani, che feriscono il fisico;
OGGETTI UTILIZZATI CORALLO - il possessore di un Corallo vedrà le proprie CS aumentare di 4 unità (2 CS in forza, 2 in agilità).
RIASSUNTO @Correttore: avviso qui che l'arrivo del mio personaggio nella stanza, al termine dell'inseguimento, è stato concordato e non è un'autoconclusione da parte del mio avversario, ma un semplice espediente per dare continuità e dinamicità allo scontro. Ho inoltre postato con un giorno di ritardo, che andrebbe sottratto dai due "di proroga" che precedono le penalizzazioni sistematiche. Chiedo scusa al mio sfidante, ma non potevo fare altrimenti! Tornando a noi: mi sono dovuto sbizzarrire nel trovare un modo adatto per limitare i danni che la tua strategia mi avrebbe causato, ma infine mi sono deciso deciso! Quel che succede è che Josiah ti insegue, sfruttando l'AMULETO DELL'AUSPEX - un potere infusogli dal tomo che si traduce in una intuizione più o meno precisa dei movimenti nemici, proprio come prima. Nel farlo consuma un utilizzo di TERRA, poiché hai utilizzato a una tecnica fisica, che dona una CS in Costituzione. Per meglio prepararsi all'inseguimento recita un mantra (contestualizzazione di un CORALLO) che aumenta ulteriormente le CS portandole a un totale di 5, e infine ricorre nello stesso modo a FORTIFICAZIONE MINORE con cui arriva a un totale di 7. Apre la porta, subendo il tuo ingegnoso attacco, ma se la cava con un danno basso dovuto alle ustioni. Reagisce al tuo attacco a 8 CS consumando 6 delle sue (tutte tranne una in maestria), e subendo pertanto un ulteriore danno Basso. Ti segue saltando giù dal tetto; a quel punto passa al contrattacco! Si fionda verso di te e ricorre a DOMINIO, consumo alto, potenziato da STUDIOSO MAGICO (istant cast delle tecniche magiche) e REGOLA (non perde potenza pur essendo ad area). L'esplosione detona in modo da ostacolarti la via di fuga, cioè poco avanti alla direzione in cui fuggi. Contemporaneamente utilizzando VIA (capacità di consultare il tomo anche combattendo) insegue Nitro e mena un fendente con la CS rimasta in maestria, e rincara subito con un affondo a zero CS ma potenziato con L'ARTE DELLA GUERRA. Sono stato volutamente vago con le tempistiche, dicendo che Josiah ti insegue, per permetterti di scappare dove ti pare e rendere più dinamica la scena, ma idealmente esplosione e attacchi avvengono a distanza ravvicinata. In ogni caso lui insegue Nitro e cerca di raggiungerlo il prima possibile - un buco descrittivo che preferisco concederti per non forzare la cosa. Ultimo appunto: ho descritto che non è notte e c'è una luce diffusa che filtra tra le nuvole, altrimenti una volta fuori saremmo stati al buio più totale, lol.
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