Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

A Nation of Thieves - at world's end

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view post Posted on 10/5/2015, 19:03




A NATION OF THIEVES
at world's end




( Oceano Zar, Orgoglio )
pov - Vassandra

Vassandra aveva sempre saputo di essere potente.
Era stata addestrata a lungo nella magia druidica. La comunione spirituale che la legava alla natura era infinitamente superiore rispetto a ciò che un normale essere umano avrebbe potuto provare, persino in momenti di particolare trascendenza. La Trama magica si sviluppava attorno alle dita come un pregiatissimo tessuto di seta, accarezzandole i polpastrelli con la delicatezza di un caldo respiro. Il lungo bastone nodoso era un eccellente catalizzatore; i tatuaggi blu che impreziosivano la sua pelle erano pregni di saggezza runica; la mente stessa della ragazza era stata fortificata durante interminabili meditazioni nei territori più impervi di Nuronat, l'isola ai confini del mondo.
Nonostante tutto questo, però, gli sforzi di una vita intera non erano che granelli di sabbia rispetto al deserto costituito dalla travolgente potenza di Laurens de Graaf.

Percepì la realtà stessa distorcersi, come risucchiata verso l'alto dalla gigantesca massa generata dalla meteora sopra le loro teste; era un'attrazione fatale e irresistibile, impossibile da sfuggirvi - come la luce che cerca invano di sfuggire dalle tenebre della notte, quando cala il sole.
Il calore la raggiunse. Buona parte del legno di cui era costruita la caracca si asciugò all'istante, come se non avesse mai attraversato alcuna tempesta: sbuffi di bianco vapore si sollevarono con la stessa rapidità dei venti che turbinavano alle loro spalle. Le navi, legate assieme dalle funi e dai rampini, gemettero assieme - e questo lamento fu l'unica parola che udirono. Paralizzati, i marinai a bordo delle imbarcazioni attesero l'ineluttabile fine osservando il macigno infuocato che lentamente riempiva il cielo.
Solo Urrka tenne lo sguardo basso - concentrato sulle spalle della sua figlia adottiva.

« Darian! Diogelu ni! »

Vassandra tese il bastone verso l'alto, gettando tutta se stessa in una ragnatela d'energia verde che s'infranse contro la mortale sfera bruciante; ogni fibra del suo corpo, ogni pensiero positivo, ogni particella che la circondava venne convogliata nella spirale lignea che costituiva la cuspide minuta dell'asta. La magia prorruppe con violenza, attorcigliando la pelle delle sue braccia - unite in una presa ferrea per tenere saldo il bastone preda di tensioni umanamente insopportabili.

« ...os gwelwch yn dda... »

La lotta durò diversi secondi; Vassandra non si accorse delle lacrime che scorrevano lungo le sue guance, scossa dal dolore che quell'incantesimo stava provocando su tutto il suo corpo. Kanca - un mago esperto e competente - aveva perso il braccio, pagando a carissimo prezzo la magia di protezione che aveva costruito attorno al capitano Urrka. Ciò che la giovane druida stava tentando era qualcosa di molto simile (per quanto nella teoria le loro Trame magiche attingessero a reami completamente differenti), ma su scala enormemente più grande: una formica può, sollevando le zampe, fermare il tallone di un crudele essere umano?
Pregò; non smise mai di pregare. Voljund non le avrebbe affidato quel messaggio se avesse previsto una loro immediata disfatta, una volta raggiunta l'isola alla fine del mondo.
Doveva avere fiducia. Chiuse gli occhi, gridando la propria frustrazione mentre le energie le venivano meno.
I barbigli verdi della ragnatela si infilarono nelle crepe della meteora, resistendo alle fiamme e alla gravità; Vassandra, nello stesso istante, prese a sanguinare dagli occhi, dalla bocca, dalle orecchie.
Doveva avere fiducia - doveva credere.

Il bastone si frantumò nelle sue mani, scagliandola violentemente all'indietro. L'onda d'urto scosse completamente la Orgoglio, facendola rollare e urtare lo scafo esterno della Garmurath.
La ragnatela ebbe un sussulto, come se avesse improvvisamente preso vita; in un istante, l'energia color smeraldo stritolò la meteora con un bagliore accecante, annichilendo così entrambi gli incantesimi.

( Oceano Zar, Pirate's Bay )
pov - Ged, Vaalirunah

« Il sartiame dell'albero di mezzana è bruciato, ma... » Cleomenes scosse il capo, lasciando che le restanti parole gli morissero in gola.
La spiaggia era gremita di marinai; mezza dozzina di pirati stavano trascinando le lance lungo la sabbia, strappandole alla corrente marina che mugghiava attorno all'isola. La maggior parte di loro, tuttavia, sedeva attonita a terra osservando sconsolati il relitto ancora fumante della Garmurath, duecento piedi dalla riva.
La Orgoglio si era salvata dall'apocalisse che il Kraken aveva scatenato, nonostante avesse subìto ampi danni sul ponte superiore. L'equipaggio sbarcato si esprimeva con grida secche e solitarie, simili a latrati di un cane ferito e poco battagliero; avevano attraversato prove indicibili da quando quella sciagurata spedizione era iniziata, e più di un terzo di loro non era più lì per raccontarlo.
Cleomenes spostò lo sguardo verso la caracca, ancorata là dove il fondale era sufficientemente profondo da garantire spazio di manovra quando sarebbero risalpati (il che sarebbe accaduto molto tempo dopo); "almeno non abbiamo fatto la fine della ciurma di Urrka", sembrava dire la sua espressione afflitta. In effetti, i nani avevano ricevuto la sorte peggiore di tutte: già decimati dalla battaglia, molti di loro non erano riusciti a balzare sulla Orgoglio quando i frammenti della meteora - stritolata dall'incantesimo di Vassandra - avevano tempestato entrambe le imbarcazioni. La Garmurath era già in condizioni pessime quando era stata abbordata: le rocce incandescenti che erano piovute all'ordine di Laurens de Graaf avevano sferrato il colpo di grazia alla fregata del famoso, vecchio corsaro.
La Garmurath bruciava ancora, laggiù in mezzo al nulla, rapita dalle alte onde della tempesta alle sue spalle. Erano molto distanti dal relitto, ma per molti pirati lo spettacolo era tristemente vicino: pareva quasi di vedere le salme di molti nani - rivali e nemici, ma pur sempre uomini di mare - e dello sfortunato Kanca bruciare silenziosamente, divorate dalle fiamme.
Oltre di essa, un muro invalicabile di nubi e venti tempestosi parevano precludere ogni dubbio: erano lontani centinaia di miglia da ogni forma di civiltà, accerchiati dalla desolazione distruttiva della natura nella sua forma più primigena.

Quella era la fine del mondo.

« Avrei dovuto ascoltare quel rettile e ucciderti a Nuronat, Xari. »
Floki si fiondò sull'esotico avventuriero come una belva braccata, afferrando rudemente il bordo della sua strana armatura colorata. « La tua ambizione ha quasi ammazzato tutti noi. Se non fosse stato per lei, », disse, indicando la pallida Vassandra, sdraiata priva di sensi sotto una lunga palma inclinata. « ora in questa baia ci sarebbero due navi a bruciare. » La druida non si era ripresa affatto dalla poderosa magia che aveva scatenato per resistere alla meteora di de Graaf, e inizialmente tutti avevano creduto che ciò le fosse costato la vita. Olivia, tuttavia, aveva sentito il suo respiro farsi debolmente largo tra le labbra dischiuse e ora, pur senza sapere come accudirla, la ladra di Dorhamat stava seduta accanto a lei bagnandole la fronte con della stoffa umida; che lo facesse per espiare alle proprie colpe o per stare il più lontano possibile da Urrka (legato insieme a molti altri nani nella stiva della Orgoglio) forse solo il mezz'orco lo sapeva.
Xari, dal canto suo, rispose alle accuse del sicario con sguardo egualmente duro. « Se non fosse stato per me, lei non sarebbe neppure qui. Stava inseguendo me, come tutti voi. Avete fatto una scelta. »
L'assassino parve sul punto di sfoderare il pugnale che portava alla cintola, ma poi fece un passo indietro sputando nella sabbia il suo disprezzo. « Le tue promesse non valgono niente, pirata. »
« Tutto questo è opera tua, Drenthe; », intervenne Belu-Maz, allontanandosi dalla guardia perenne al fianco della figliastra di Urrka. « ma non sarò così ipocrita da dire che l'ipotesi di trovare il tesoro del Kraken non mi interessi. »
« Eppure, il Kraken vive ancora. Sono certo che sarà più che felice di lasciarci rubare il suo brigantino volante... », commentò Floki, evidentemente sarcastico.
« Sempre ammesso che la Neptune sia qui... », intervenne Olivia, ascoltandoli dall'ombra della palma a qualche passo da loro. La ladra sembrava aver perduto buona parte della sua bellezza, come se la battaglia e la disperazione l'avessero privata di una luce interiore che ora soltanto Belu-Maz pareva in grado di scorgere: i capelli, un tempo rossi e vivaci, ora erano scuri e sporchi. Polvere e fumo le sporcavano il volto donandole un'espressione torva e introversa, decisamente ostile. Era una donna spezzata quasi quanto il suo padre adottivo, e non aveva più nulla in cui credere.
« Se quest'isola fosse vuota, Laurens non sarebbe qui. », rispose semplicemente Xari, allargando le braccia. Il Kraken era apparso volando sopra le loro teste scandendo chiaramente il proprio disappunto nel trovarli alle porte di casa sua, ma dopo aver sferrato quel gigantesco attacco era sparito. Non avevano alcuna idea di dove potesse trovarsi al momento. « Nè Vassandra avrebbe avuto quelle visioni se qui non ci fosse qualcosa che i suoi spiriti non desiderano riscoprire. » Il tono di Drenthe era chiaramente scettico, come se non credesse nelle manie profetiche della sua sorellastra. I legami tra loro erano ancora molto oscuri, ma Xari non sembrava darle molto credito. Quel che era certo era che l'avventuriero pareva aver perduto il suo unico alleato in quella vicenda - Floki Noctis.
« Nessuno di voi ha il diritto di decidere le sorti del mio equipaggio, », esclamò Cleomenes, rompendo violentemente il silenzio con questa risoluta dichiarazione. « o di scegliere quali mosse compiere d'ora in avanti. »
Il cinquantenne nocchiero pareva dimentico delle ferite che aveva patito per mano del mezz'orco sulla spiaggia di Nuronat: si ergeva fiero e determinato, fronteggiando tutti loro con occhi convinti.
« La Orgoglio ha ancora un valido capitano e dei consiglieri leali che hanno sconfitto da soli Urrka e Kanca. »

Si voltò, indicando con il pomo della daga Lirin, Ged e Vaalirunah.

« Quindi tacete e lasciate che parlino. »


QM POINT ::
Benvenuti all'ultimo, breve capitolo della trilogia iniziale di ANoT!
La quest riprende un paio d'ore dopo il cliffangher finale di ANoT - the high seas; Vassandra protegge buona parte di voi dalla meteora del Kraken, ma sviene - subendo anche gravi danni. La Garmurath viene evacuata alla bell'e meglio, venendo rapidamente avviluppata dalle fiamme, mentre la Orgoglio riesce a sganciarsi e avvicinarsi alla spiaggia di Pirate's Bay. Mentre quel che resta della ciurma di Urrka viene riposto sotto chiave nella stiva della caracca, molti membri dell'equipaggio (tra cui voi e i png più importanti) sbarcano sull'isola.
Recuperate entrambi il 50% delle energie; potete rispondere direttamente qui o in Confronto qualora vogliate imbastire una conversazione. Se decidete di postare direttamente, avete tempo sino al 15/05 compreso (o 5 giorni dallo STOP in Confronto). A voi, e buon divertimento!

 
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view post Posted on 16/5/2015, 17:29
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h e l l i s n o w
······

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Ponte della Garmurath
PoV: Vaalirunah



Sospirò profondamente, carezzandosi il dorso squamato reso quasi rovente dal clima.
Al suo orrizonte visivo, sulla costa, la nave gli appariva come un gigantesco capodoglio di legno spiaggiato in agonia, in attesa dell'inevitabile. I marinai che vi si arrampicavano sopra, che entravano ed uscivano dalle falle nello scafo, come insetti intenti a divorarne la carcassa. Non poteva fare a meno di pensarlo, di considerare come tutta quella storia potesse - molto verosimilmente - concludersi nel peggiore dei modi.

Tutto per colpa di quel pirata, Xari.

Vaalirunah spostò gli occhi brillanti - ridotti a due fessure - sulla figura del corsaro. Probabilmente la cosa che lo irritava di più non era tanto essere stato giocato e portato contro la sua volontà in una situazione simile; si trattava piuttosto della disarmante tranquillità tipica di quell'uomo, capace di apparire a suo agio persino sull'orlo di un crepaccio profondo come l'inferno, circondato da bestie fameliche che desideravano il suo sangue. Riusciva anche a capire per quale ragione fosse capace di tutto ciò: del resto, Drenthe aveva vinto. Il suo piano era andato liscio come l'olio, e ora ai suoi piedi aveva un branco di corsari incazzati - sì - ma anche consapevoli di non poter semplicemente girare i tacchi e lasciare l'isola, tantomeno liberi di scuoiare quel traditore. Si trattava dell'unico che aveva una vaga idea di quale sarebbe stato il prossimo passo, e loro - volenti o nolenti - non potevano toccarlo.
Non ancora, per lo meno.

Non si era mai sentito più sconfitto di così, ma non era mai stato tipo da gettare la spugna, e non si era dimenticato di Lirin; doveva trovare il modo di tirarla fuori dai guai prima che fosse troppo tardi. E al momento tutto ciò che potevano fare era andare avanti, senza guardarsi alle spalle. Certo, non significava che non nutrisse ben più di qualche dubbio sulle circostanze, e quando difatti Cleomenes ebbe finito di parlare, si fece avanti per metterlo in chiaro:

« L'obiezione del sicario resta, Xari.
Per quale ragione De Graaf dovrebbe cederti la nave? O qualsiasi altro tesoro sia rimasto in questa isola dannata?
»

Per quanto si sforzasse di celare il dolore, le ferite riportate impedivano alla sua voce di reggere il gioco. Stanchezza e pena filtrarono tra i denti, deformarono la sua pronuncia in qualcosa di vagamente simile a un basso ringhio.

« Ormai non ha più importanza. »
Lirin si intromise prima che potesse giungere una risposta, scrollandosi i capelli con la mano destra
« Non possiamo andare da nessuna parte finché non finiamo le riparazioni della nave, e l'idea di restare qui ad aspettare che quel demonio ricompaia per finire il lavoro non mi piace. »

Le immagini finali della battaglia passarono nuovamente dinanzi ai suoi occhi, e Val si trovò quasi involontariamente a fissare Vassandra - accasciata sotto un albero poco distante. Non fosse stato per quella donna sarebbero stati cibo per pesci, tutti quanti. De Graaf li aveva quasi ammazzati, e lui si sentì profondamente in colpa e stupido nell'aver tacciato di mera leggenda il Kraken.

« Ce l'hai almeno una mappa di questo posto? O dobbiamo setacciare tutta l'isola? E un piano, Xari? Ce l'hai un piano per fottere la Neptune al tuo collega? »

« No-- » rispose inaspettatamente il pirata. « --nessun piano. » Xari si voltò, osservando la giungla che si affacciava sulla spiaggia « Tutto ciò che avevo pianificato era trovarmi qui, con voi come capitani di una nave priva di comandanti altezzosi e rivali pericolosi. »

Dal tono, si capiva si stesse riferendo a Ortiz e Urrka.

« Non mi aspettavo di trovare il Kraken; onestamente credevo fosse davvero scomparso, morto. La leggenda dice che Pirate's Bay si trova in un luogo dimensionalmente traslato rispetto a Theras, ma nessuno ha mai verificato questa interpretazione. Non ho altre informazioni su questo luogo. » Rimase zitto per qualche istante, pensieroso. « Laurens non si è accanito su di noi: posso solo supporre stia recuperando le forze, oppure esista qualcosa che lo freni. Dopotutto, è rimasto fuori dalla circolazione per un decennio... Forse c'è un motivo dietro questa costrizione. »

Per come la vedeva lui era solo questione di tempo. Che fosse stremato per via dell'arcano che aveva evocato su di loro, o si fosse rintanato da qualche parte nell'isola per chissà quale ragione, aveva messo ben in chiaro che non erano ospiti graditi. Tempo, quindi. Ne avevano sempre di meno.

« Fantastico. »
affermò la giovane laconica
« Immagino che non ci sia molta altra scelta, eh? »

Vaalirunah scosse la testa e superò il gruppo senza aggiungere altro. Si avvicinò a passi pesanti alla sacerdotessa e si chinò su di lei tastandole la tempia. Sperava vivamente che potesse superare la difficoltà e riprendersi, ma francamente ne dubitava. Lo sforzo doveva essere stato immenso per il suo corpo e la sua mente. Respirava ancora, certo, ma per quanto?

« Se qualcuno di voi ha un'idea brillante si faccia avanti, perché ne abbiamo davvero bisogno. »
il capitano dell'orgoglio alzò un poco la voce, assicurandosi che tutti potessero sentirla
« L'unica cosa che so per certa è che non possiamo lasciarla qui da sola sulla spiaggia in quelle condizioni. Non dopo quello che ha fatto per tutti noi. Escludendo il trasporto per ovvi motivi, qualcuno deve rimanere qui ad assisterla mentre noi giochiamo alla caccia al tesoro. »

« Starò io con lei. »
affermò Belu-Maz, facendosi innanzi dopo qualche attimo di indecisione
« In questo modo potrò anche sorvegliare Olivia. »
« Coordinerò le riparazioni alla nave da qui. »
il nocchiero si unì al coro
« Farò del mio meglio, ma potrebbe volerci parecchio tempo. »
« Quindi stiamo per avventurarci nella tana di un leone senza possibilità di fuga e con un gruppo di individui pronti a saltarsi reciprocamente alla gola... Splendido. »
« Non è colpa mia se avete tutti un pessimo carattere. »

Il lucertoloide non replicò, l'occhiata incendiaria che scoccò a Xari sarebbe stata più che adeguata.

« Bellissime parole. »

Il prete, che fino a quell'istante era rimasto silente, canalizzò su di se l'attenzione; impossibile non notare la smorfia sul suo viso.

« Sembra che a nessuno importi di essere usato e ingannato. Sono partito per esplorare i mari, e ora mi ritrovo alla ricerca di una nave. Una nave volante.. »
« Sono in debito con una sola persona.. a cui noi tutti dobbiamo la vita. »

Ged si avvicinò a sua volta a Vassandra, replicando parte dei suoi stessi gesti, palesando la medesima preoccupazione - e forse anche la stessa consapevolezza. Cercò di incastrare lo sguardo a quello dell'uomo, di trasmettergli in silenzio la propria empatia. Ma forse sarebbe stato troppo infuriato per accorgersene. Val lo comprendeva.

« Cerchiamo De Graaf. »

Lo comprendeva fin troppo bene.

« Sì, cerchiamo De Graaf... ma Ged-- »
a quel punto gli avrebbe poggiato la mano artigliata sulla spalla, se gli fosse stato concesso
« --ti assicuro che non mi sono dimenticato dell'inganno, e quando sarà il momento i colpevoli di questo massacro la pagheranno. »

Ebbe appena tempo di rivolgere un ultimo sguardo carico di risentimento a Xari, prima che Lirin siglasse definitivamente la scelta.

« Va bene, muoviamoci!
E cerchiamo di non farci ammazzare!
»






Vaalirunah ~ Starlight Shard
▌Stato fisico: ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ ♥♥♥♥ (danno da lacerazione al fianco; graffi e ferite superficiali sparse; lacerazioni sparse di entità complessiva pari ad un medio; ferita all'avambraccio pari ad un medio; ferita alle spalle pari ad un basso; ferita al torace pari ad un basso)
▌Stato mentale: ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ ₪₪₪₪ (danno alto da stordimento)
▌Energia residua: 80%

Passive:
— Memoria fotografica (6/6 utilizzi)
— Resistenza psionica (6/6 utilizzi)
— Immunità al dolore psionico (6/6 utilizzi)
— Percezione delle Illusioni (6/6 utilizzi)
— Auspex su classe e talento (6/6 utilizzi)
— Conoscenza geografica/culturale dell'Akeran (6/6 utilizzi)
— Possibilità di usare l'alleato in combattimento (6/6 utilizzi)
— Percezione di punti critici vitali (6/6 utilizzi)


Oggetti ed equipaggiamento (Val):
— Tridente (recuperato dall'armeria della nave)
— Sciabola (recuperata dall'armeria della nave)
— Corazza di squame (arma naturale)
— Coda prensile (arma naturale)
— Bomba stordente (1/1)
— Sabbia rimodellante (1/1)


Oggetti ed equipaggiamento (Lirin):
— Sciabola
— Coltello
— Armatura di cuoio leggera
— Corallo (1/1)



Note: ed eccoci qui, pronti a ripartire. Visto che non ci è stato detto niente a riguardo, ho assunto che le ferite riportate nella precedente quest siano rimaste. Buona giocata a tutti!




 
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Wolfo
view post Posted on 20/5/2015, 21:44





« A Nation of Thieves »
at world's end

─ ─ ─


I biondi capelli del sacerdote danzavano sotto una lieve brezza, lasciandosi trasportare dal volere del vento di quell'isola. Ged non riusciva a vedere nient'altro che ombra; un'oscurità tetra e densa; un tornado che l'aveva risucchiato assieme ai suoi compagni, trascinandolo in una lunga e fitta trama di inganni, tradimenti e menzogne. Era inorridito, detestava il pirata... quello Xari. Quel rifiuto che aveva posto i propri interessi davanti alla vita dell'equipaggio che l'aveva protetto, senza il quale non sarebbe riuscito nemmeno a solcare l'oceano.

Sputò tutto il suo risentimento nella sabbia, sospirando e guardandosi intorno.

Erano trascorsi soltanto pochi momenti dal sacrificio di Vassandra, ma gli altri sembravano più interessati ai propri affari. Chi suggeriva astutamente di esplorare l'isola, chi voleva fuggire... e chi voleva vendicarsi. E fu proprio in quest'ultima categoria che si delineò la figura di Ged.

Sacerdote, certo. Un pastore votato al bene, consacrato alla giustizia... si, si. Nessuno ne dubita. Ma per quanto gli ideali spingano un uomo alla realizzazione di sè stesso, esiste sempre un limite; un confine invalicabile che nessuno dovrebbe mai superare.

Ged discende direttamente dai draghi, e porta con sè un istinto terribile e dormiente.

Prima l'assalto Urrka, poi il tradimento e le menzogne di Xari.
Ora, la comparsa di un nemico ancora più temibile.

Ged era furente, non più uomo...
...ma drago.


Strinse i denti, cercando di contenere i propri pensieri. Ignorando le sue ferite.

« Bellissime parole. » disse rivolgendosi ai discorsi del gruppo « Sembra che a nessuno importi di essere usato e ingannato. Sono partito per esplorare i mari, e ora mi ritrovo alla ricerca di una nave. Una nave volante... » l'ultima frase vantava un accento abbastanza ironico.

« Sono in debito con una sola persona.. a cui noi tutti dobbiamo la vita. »

Si incamminò verso Vassandra e, poggiandole le mani sulla fronte, si racchiuse nel silenzio, recitando una lenta, ma accogliente, melodia.
Dopo qualche istante, aprì gli occhi in direzione di Xari: « Cerchiamo De Graaf. »

Accettò con un cenno il gesto di Val...
...tuttavia, in quel momento, dubitò anche di lui.

Non si sarebbe più fidato di nessuno di loro.



CITAZIONE
Energia: 65%
Mente: 100%
Corpo: 30%

Ferite
-

Abilità utilizzate
-

Note
Ho calcolato le ferite/energie in questo modo (visto il cambio patch):

Prima:
Energia: 15/100
Corpo: 40/100

Ora:
Energia: 65/125 (15 di prima + il 50 di ora)
Mente: 100/100 (invariato)
Corpo: 30/75 (il 40% di 75)

...spero abbia senso.

 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 16/7/2015, 13:33




La quest viene chiusa per assenza del Qm.
I partecipanti ricevono 100 Gold per il lavoro svolto.
Il topic della quest rimarrà aperto per permettere al Qm la conclusione della storia, nel caso volesse.

 
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3 replies since 10/5/2015, 19:03   102 views
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