Rou ~ Moord - II
Oes, Alcrisia.
Poco lontano, Sera.Quando la luna illumina di luce biancastra la terra sottostante e l'accampamento che si staglia nella sera alcrisiana, un piccolo ed eterogeneo gruppo attende paziente davanti ad una tenda. Il costruttore inganna l'attesa osservando i dintorni, chi lo accompagna e chi lo controlla; in un campo di pelleverde come questo, quelli come lui si notano anche essendo ciechi e sordi, così come spicca violentemente la chioma rossa di un volto conosciuto, colui che un tempo si faceva chiamare Gaara. A completare l'appello sono una giovane donna Senza infamia e senza lode e quello che tra loro forse si avvicina più di tutti ai padroni del campo, un pelleverde. Tutti che aspettano di fronte il lembo di stoffa con socchiude la tenda, e tutti presenti in quel momento per lo stesso motivo.
Quando l'occupante esce dalla tenda e si avvicina a loro con passo lento e misurato, Serhat ne osserva la figura con attenzione; sgraziato e ingobbito, per quanto possa essere difficile da credersi, più dei tanti altri pelleverde, lo sguardo luminoso nel volto deformato da lunghi denti. Ringrazia in silenzio la penombra che lo avvolge, per mitigare la prepotenza dell'aspetto di quello sfortunato.
Benvenuti.
La sua voce è sommessa, senza alcun tono d'importanza.
La vostra missione non sarà semplice.
Nessun convenevole, come se non fossero necessari. E al contempo, il pelleverde evita anche di presentarsi, come a voler marcare una distanza da non superare. Il costruttore pare comprendere il perché di quel comportamento, forse anche lui agirebbe alla stessa maniera.
In borgo qui vicino un uomo è morto e i suoi mercenari sono stati accusati.
Mantenendo un approccio diretto, il pelleverde inizia con il contestualizzare il motivo per il quale quegli uomini sono lì ad ascoltarlo.
Il vostro compito sarà di dimostrare che sono innocenti.
Tace qualche istante, fissandoli con attenzione uno per uno.
Non ci interessa se siano davvero non colpevoli. Besigheid is besigheid.
Torna ancora una volta il silenzio, una quiete che Serhat accoglie per assimilare quanto, con poche parole, fosse diventato complesso un lavoro già all'inizio difficile. Si chiese se fosse il caso di declinare, ma la propria coscienza gli ricorda che la decisione è stata presa di sua iniziativa. A bocce ferme avrebbe valutato se fosse stato sbagliato o meno, non seguire il proprio grillo parlante.
Domande?
Con quella frase, il pelleverde si mette a disposizione e il costruttore, viziato da abitudini di una vita, da voce ai suoi pensieri.
Quanto può raccontarci di questo lavoro? Poche informazioni sono meglio di niente.
Nella voce di Serhat non sembra esserci disagio per il trattamento del pelleverde o per la sua persona. Una sicurezza che proviene dalla confidenza del mestre de cases nella sua esperienza a trattare con gente di ogni tipo.
Troppo poco. L'uomo è stato assassinato, si dice dai suoi. Non sarà facile provare il contrario.
Il pelleverde risponde conciso per poi tacere qualche istante, come perplesso, prima di continuare.
Parlo per esperienza.
D'accordo. Abbiamo un nome che ci garantisca, nel lavoro?
Serhat ci pensa un attimo e prosegue, riformulando una frase forse non abbastanza chiara.
In poche parole, chi possiamo usare là fuori?
Cerca di ricavare più informazioni utili possibili per giustificare le loro azioni, qualunque esse siano. Ci sono fin troppi carenze di notizie, non sa se siano volute o meno, e in qualche modo vuole aggirare l'ostacolo.
Il pelleverde attende qualche istante, come se stesse riflettendo, per rispondere.
Voi lavorate per noi. Per le Lame Nere. Ammesso questo possa garantirvi alcunché.
Un nuovo indizio, il nome dei mercenari coinvolti. Troppo poco per iniziare a fare congetture, quel nome ora gli è del tutto inutile, ma per lui quelle briciole di sapere bastano per poter pensare qualcosa durante la lunga notte che lo aspetta.
[...]
Oes, Mattino.Quando raggiungono le prime abitazioni del piccolo borgo, il sole non è ancora sorto sull'Alcrisia. L'eterogenea compagine di avventurieri che di buona lena entra nell'abitato ancora immerso nel sonno; solo il fornaio e il maniscalco sono già al lavoro all'interno delle loro botteghe. L'ordine che gli hanno dato è abbastanza chiaro: dovevano trovarsi lì prima dell'alba e quando una figura ammantata di nero si rivela nelle ombre scure di un androne, capiscono in parte il motivo di quella richiesta.
L'uomo, il cui volto è celato da un cappuccio, saluta i nuovi arrivati con un gesto marziale e la sua voce, quando prende la parola, è appena udibile nel silenzio mattutino, dal tono piatto e pacato.
Signori. Signora. Benvenuti. Purtroppo potrò restare con voi sino all'alba, restare oltre sarebbe per me un rischio eccessivo.
Parla rapido, segno che l'accenno al poco tempo è vero, e lo fa senza ansia.
Come forse sapete Lord Felkin Sander, signore di questo borgo e nostro comandante, tre sere fa è stato assassinato. Noi, le Lame Nere, i suoi uomini, siamo stati accusati della sua morte. Da allora siamo rinchiusi nella nostra caserma, in attesa di giudizio mentre suo figlio Ysten, si gode tutto il potere che il nostro signore non gli avrebbe mai concesso.
La Lama Nera prende fiato, mentre Serhat approfitta di quella pausa per aggiungere nuove informazioni alle nozioni della sera precedente.
Il corpo del nostro signore è ancora nelle mani dei cerusici, che negano una pronta e onorevole sepoltura. Se avete domande è il momento di farle.
Con un cenno del capo indica il sole che inizia ad occhieggiare sulle pianure alle loro spalle.
Tra poco tornerò nella nostra prigione.
Serhat porta per un momento lo sguardo a terra e osserva la sua ombra che lentamente si delinea ai suoi piedi. Quando questa avrebbe iniziato a scurirsi e indietreggiare, il tempo a loro disposizione sarebbe scaduto già da molto. Risoluto, approccia il mercenario con la stessa sicurezza mostrata nei confronti del pelleverde.
Se il tempo ci è contro, abbiamo modo di potervi parlare durante il giorno?
Cerca subito di trovare la possibilità per parlare con calma, con l'intenzione di non bruciare le tappe. Sebbene quel lavoro non rientri affatto in nessuna degli ambiti professionali e delle competenze di un mastro costruttore, Serhat sa bene che una parola usata male può rovinare un rapporto di fiducia; che siano mercenari sotto accusa o borghesi intenzionati a rifarsi la dimora, quello che conta è il modo di trattare.
Potete parlarci alla nostra caserma. È lì che la maggior parte di noi si trova.
La Lama Nera risponde, sebbene con una certa acredine, ...
Ah, prima che andiate. Come mai siete fuori dalla prigione?
... e Serhat ha l'impressione di essere deriso quando l'uomo prosegue.
Delle sbarre non potrebbero contenere le Lame Nere. Tanto meglio confinarci nei nostri alloggi ed evitarsi le grane di un'eventuale ribellione. Nelle segrete ci sono solo quelli di noi accusati di essere gli esecutori materiali dell'assassinio. È lì che ci troviamo. Anche io per quello che ne sanno tutti.
Il costruttore per il momento si sente soddisfatto di quanto ascoltato e lascia che siano gli altri a far emergere nuovi dettagli con le loro domande, approfittando del momento per rivolgersi al pelleverde che poco prima ha manifestato l'interesse per il defunto.
È tra le cose da fare. Sei in grado di giudicare il lavoro dei cerusici?
Se nessuno ha nascosto le prove non dovrebbe essere un problema. Ma mi servirà un po' di tempo con il corpo.
Il pelleverde riprende a questionare la Lama Nera, prima di rivolgersi nuovamente ai suoi compagni.
Vorrei qualcuno con me, qualcuno dall'aspetto più rassicurante del mio per interrogare i locali. Prima di vedere il corpo vorrei sapere cosa cercare, direi di iniziare da dove è stato trovato il cadavere.
Posso aiutarti, almeno fin dove arrivano le mie capacità.
Il costruttore si offre come collaboratore, approfittando del suo interessamento per poter agire con maggior sicurezza. Se fossero stati in due, a muoversi nello stesso posto, qualcuno di loro avrebbe avuto più occasioni di agire in libertà.
E per il tempo, vedremo di trovarlo.
Liquida l'argomento in modo lapidario, conscio che quello del tempo a disposizione è un problema al momento senza soluzione.
Lasciata la Lama Nera libera di ritornare alla sua prigionia e allo stesso modo impedito che la giovane donna si allontanasse con lui, il costruttore e il resto del gruppo dirige i propri passi verso quella che è la residenza del defunto Lord Felkin Sander. Sulla strada, il roscio Gaara si separa da loro per seguire ulteriori percorsi, ampliando così le possibilità di raggiungere la verità dello sparuto gruppo di investigatori.
Quando ferma il suo cammino a pochi passi dalla dimora signorile, Serhat si concede un lungo momento per osservarne l'insieme; il palazzo mostra una struttura solida, dalle linee semplici ma ricercate, denotando un certo gusto da parte del proprietario per le volute e le decorazioni. Circondato su un lato da una corte cinto da un muro posato ad arte, il corpo principale del complesso si sviluppa su tre livelli, le cui destinazioni sono facili da intuire anche a quella distanza. L'occhio allenato del costruttore coglie molti altri particolari a prima vista sfuggenti. Prende gli attrezzi del mestiere e con pochi gesti veloci riporta sul fidato quaderno una planimetria di quanto intuito tramite l'osservazione. L'attimo dopo, prima di avvicinarsi all'ingresso del palazzo, spiega quanto appreso nel modo più semplice a chi lo segue.
Come raggiunge l'edificio signorile in compagnia del pelleverde, le guardie cittadine che perlustrano la residenza lo bloccano immediatamente all'ingresso, rivolgendo una picca per rimarcare il gesto.
Voi chi sareste di grazia?
Serhat Satu. Siamo qui per la questione del defunto Lord Sander.
Senza indugiare, il costruttore risponde alla guardia, la quale storce le labbra nel sentire la motivazione della loro presenza.
Lo sapevamo noi, di non doverci fidare di quella feccia mercenaria. Riuscirete a farli impiccare?
L'üstâd ha un attimo di difficoltà ma poi comprende che il milite ha decisamente frainteso la questione. Non che loro siano stati chiari, è vero, ma decide di approfittare dell'incomprensione.
Dipende da quanta libertà di movimento avremo per lavorare.
Chi ci comanda vuole avere la certezza che i colpevoli siano puniti a dovere.
L'occhiata che le due guardie si scambiano, prima di lasciare il passo, fa intuire che la bugia ha funzionato a dovere.
Dentro restano solo le serve. Badate a non spaventarle o si lamenteranno con noi.
La guardia tace per un attimo, poi pare essersi ricordato un'ultima cosa.
Ah, e non rompete nulla. Altrimenti ripagherete i danni personalmente.
Con un cenno di assenso, Serhat si lascia alle spalle le guardie e entra seguito dal compagno negli ampi locali del pianterreno, dirigendosi verso la corte del palazzo. Qui, in quello che sembra essere un salone di rappresentanza attiguo al giardino, si soffermano un momento per porre alcune domande alle donne della servitù che in quel momento sono impegnate nell'ordinare la stanza. Superando la prima, comprensibile, diffidenza con un sorriso tranquillo e una rapida spiegazione della loro persona, una delle serve risponde con timore alle domande che la bizzarra coppia le pone.
La caserma delle Lame Nere è non molto distante da qui, lungo la strada che attraversa la parte nord della città.
Le prigioni sono accanto alla caserma della guardia cittadina, poco distante dalla piazza centrale.
Il costruttore ringrazia con un sorriso gentile le notizie e adegua il suo comportamento alla domanda che sta per porre, cercando allo stesso tempo di usare il maggior tatto possibile.
Conoscete dove hanno deposto la salma di Lord Sander?
Abbassa lo sguardo e continua.
Vorremmo porgere un ultimo saluto al signore. Dobbiamo molto a lui.
È una mezza bugia, quella che dice alle serve. Alla fine, è vero che il loro signore li sta aiutando, sebbene non nella maniera più comune.
Una delle serve nel rispondere si mostra molto turbata, un atteggiamento comprensibile.
Il padrone non è ancora stato deposto, signore. I cerusici lo hanno portato via in attesa del giudizio.
Ringrazia ancora una volta per la gentilezza e si scusa per la scortese domanda, prima di lasciare modo al suo compare di soddisfare la sua curiosità e proseguire verso l'esterno.
Fino a quel momento, in modo o nell'altro, ogni parola che pronunciato e ogni mossa effettuata rientrano nelle molteplici situazioni in cui si è trovato in passato. Fare domande, leggere tra le parole, cambiare atteggiamento e piegare a proprio uso e consumo gli errori altrui: contrattare gli infiniti aspetti di un accordo di lavoro non è molto diverso da quanto fatto nelle prime ore di questa giornata che si preannuncia piuttosto lunga.
Invece, quello a cui sta avvicendandosi a compiere, esula di molto dalle sue principali competenze, sebbene a prima vista possa sembrare il contrario. È vero, il suo sguardo esperto gli ha permesso più volte di scorgere suggerimenti e indizi da ciò che lo circonda, ma in quelle occasioni sapeva cosa dover cercare; a questo giro, invece, gli sembra di essere un cane da caccia inesperto, incapace di seguire le tracce delle prede e di carpirne la presenza. In qualche modo, però, avrebbe superato la difficoltà; anche non fosse stato indispensabile, al massimo gli altri avrebbero trovato utile il suo lavoro.
La corte interna, un ampio giardino recintato dal muro che ha notato dall'esterno, lo accoglie con una semplice e sobria eleganza; attraversato al centro da un viale pavimentato, il giardino è un prato verde curato con diligenza e punteggiato da fragranti cespugli in fiore e rinfrescato dall'ombra di grandi e vecchi alberi, sotto i quali sono poste sapientemente alcune panche. A completare l'arredo, due eleganti statue di marmo, raffiguranti un imponente guerriero in armatura e una fanciulla in un elegante peplo, osservano il tutto dai loro piedistalli posti ai due angoli del giardino.
Messo piede nel giardino, sceglie di andare a soddisfare la curiosità prodotta dalla scoperta di quel dettaglio intuito all'esterno. Fiancheggia il lato del palazzo fino a raggiungere il punto stimato e, dopo una accurata ricerca, ne scova l'accesso nascosto dietro una macchia di vegetazione. Il cunicolo, abbastanza largo da permette il passaggio agevole di persone, non è così diverso da quello osservato in altre occasioni; molti padroni di casa sono soliti dotarsi di tali passaggi per garantire una certa riservatezza ad alcuni loro ospiti o per soddisfare alcune loro voglie.
Ad ogni modo, facendo attenzione, perlustra il passaggio per alcuni metri verso l'interno, notando il segno di recenti attraversamenti, contraddistinti da macchie di sangue deposte da qualche incauto. A quella vista, una smorfia dubbiosa si affaccia sul volto del costruttore, che non sa se dover ringraziare o meno il distratto proprietario di quelle orme. Rivolge quindi la sua attenzione all'area limitrofa all'accesso nascosto e la inesperta arte di seguire le tracce lo blocca a pochi passi di distanza dall'ingresso, quando le orme scompaiono tra le foglie cadute. Capito che continuare a vuoto sarebbe tempo perso, ritorna a studiare le orme insanguinate, seguendole fin dove possibile, raggiungendo all'incirca i quartieri della servitù. Si gratta il capo pensieroso, incerto su quanto appreso, e decide di lasciar perdere per il momento. Mancano troppi tasselli per aver un'idea anche generica di un mosaico senza direzione.
Nel tornare verso l'esterno, adocchia il pelleverde intento a controllare una parte del giardino e decide di raggiungerlo mentre questi si allontana. Camminando sul viale e osservandosi intorno non è gli difficile individuare il punto in cui è stato trovato il corpo: l'aspetto del prato rovinato da un numero massiccio di stivali e la grossa macchia di sangue che tinge l'erba appiattita sono indizi abbastanza evidenti. Mosso da un guizzo d'intelligenza, il costruttore riporta la posizione del luogo sulla piantina tracciata in precedenza, osservando che il punto si trova dalla parte opposta del viale rispetto alla porta d'ingresso, non distante da uno dei grandi alberi del giardino. Tornando sui propri passi per raggiungere il palazzo e proseguire oltre, lo sguardo gli cade su alcune orme impresse sul viale, non dissimili dalle altre osservate. Giurerebbe di non capirci più nulla, se lo chiedono ora.
Attraversa la sala di rappresentanza e l'ingresso sorvegliato e, lasciandosi alle spalle il palazzo del defunto Lord Sander si dirigendo verso le prigioni cittadine, poco distanti dalla piazza centrale. Una volta arrivato in quel luogo triste che sono le carceri, sfoggiando un sorriso cordiale e un'autorità che non ha, approccia chi di turno in quel momento.
Vorrei poter parlare con i vostri ospiti. Vengo per per la questione del defunto Lord Sander.
Tenta la sorte giocando ancora una volta le stesse carte, incrociando le dita nella speranza di non dover forzare la mano. In quel caso, solo la buona sorte lo avrebbe aiutato.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
Energia × 100% | Fisico × 100% | Mente × 100%
-
condizioni. Ottimali. {Fisico [0
B+0
M+0
A+0
C+0
I] + Psionico [0
B+0
M+0
A+0
C+0
I]}
-
forma. Normale {100% = [0
B+0
M+0
A+0
C+0
I]} + 0 CS {Forza Fisica 0 [0+0] + Intelligenza 0 [0]}
+
ragionare.{Difesa psionica passiva. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Comprensione della classe e del talento avversario. [Stratega I] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Passiva di solo discernimento di illusioni. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Immunità dal dolore psionico e negazione degli effetti delle tecniche psioniche, i danni si mantengono. [Stratega II] [Psionica] [Passiva, 6 usi]} + {Capacità di vincere scontri fisici a parità di CS. [Abilità Personale 1/25] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}
{Difesa psionica variabile personale. [Abilità Personale 2-3-4/25] [Psionica] [Variabile da Basso a Alto]}+
lavorare.{Perizia: quando utilizza una tecnica di Power Up, guadagna 1 CS aggiuntivo alla stessa caratteristica. [Umano] [Passiva, 6 usi]} + {Esperienza: permette di difendersi senza essere antisportivi da un grande numero di attacchi o da attacchi inaspettati, influisce solamente sulle azioni non tecnica. [Amuleto razziale] [Umano] [Passiva, 6 usi]}+
l'agrimensura: criteri e tecniche.{Auspex a bersaglio singolo [Amuleto dell'auspex] [Fisica] [Passiva, 6 usi]}+
l'esperienza del Costruttore. Tre semplici compassi, che con l'ausilio di altri strumenti riescono a riprodurre ogni cosa su carta. Non esistono limiti alla creatività umana, eppure l'arte della costruzione ha raggiunto standard tanto elevati da riproporre ciclicamente gli stessi modelli. Ogni architetto che si rispetti può tracciare le basi per una costruzione, a partire dalla planimetria dell'edificio da erigere. E sebbene i costruttori non studino tanto quanto loro le basi della fisica che stanno dietro agli edifici, i più esperti riconoscono a memoria la matrice al quale un luogo è ispirato. Mediante i compassi e un semplice foglio di carta, il Costruttore esperto potrà tracciare la planimetria di un edificio solamente attraverso pochi dettagli, come una misura del perimetro esterno o la conta delle porte di un lungo corridoio. Perché per quanto sfarzoso ed elegante possa essere all'aspetto, i mattoni saranno sempre gli stessi.
{il costruttore potrà tracciare la planimetria di un edificio osservandone anche solo una piccola parte [Passiva, 5 usi]}-
... ...
{...}+
la strumentazione: attrezzi personali. Armi iniziali [Mazzetta, Accetta, Piombo] per un peso variabile di kg 4~6 | Equipaggiamento GdR non offensivo [Borse degli attrezzi]
+
la strumentazione: strumenti di rilievo e misurazione. Armi acquistate [Corda a tredici nodi]
+
la strumentazione: attrezzi di cantiere. Armi acquistate [Malepeggio, Martellina,
Badile, Sacchetti di gesso x 5]
+
la strumentazione: strumenti di disegno e misura. Oggetti GDR [Compassi x 3] incantati [vedi "Disegno e Scrittura"]
+
la strumentazione: pacchetto di medicazione. Bendaggi con soluzione cicatrizzante [Erba medicinale x 2
(cura bassa, istantaneo)] e Tonici [Corallo x 1
(+4 CS Intelligenza) + Erba ricostituente x 1
(+5% energia)] + pezzi di ricambio {Ripara un equip danneggiato [Abilità personale 12/25] [Fisica] [Medio]} e coltello.
+
cianfrusaglie. Oggetto personale [Quaderni di appunti]
+
doni. Cristallo del Talento + Anello del tuttofare (Dialetto dell'Akeran, Lingua del Nord) x 2
-
note. Si riporta quanto descritto in confronto, chiudendo il post con un'interazione con chi è presente alle prigioni.
Buon gioco.
In caso di necessità si riescono a fare cose inaspettate.
Serhat Satu