Camminai per l'accampamento, un paio di soldati in uniforme mi tagliarono la strada, trascinandosi dietro una cassa di legno dall'aria piuttosto pesante viste le smorfie contrite dei due. Altri tre erano davanti alla tenda a fumarsi un tocco di quello che a giudicare dall'odore doveva essere un prodotto di pessima qualità. La robaccia dell'Akeran, quasi peggio dei suoi liquori. Meglio bersi un bicchiere di acqua e sabbia, anche quella non manca mai.
Avevo la lettera di raccomandazione ancora accartocciata in tasca, il mio ex datore di lavoro è rimasto fin troppo soddisfatto del mio operato, per me un lavoro vale l'altro, ma questo è interessante. L'odore di uomini e animali si mescolava in un tanfo pungente, l'unica cosa che odio. Mi muovo tra le tende disposte ordinatamente, trovare la tenda dal mio nuovo capo non fu difficile: era molto più grande delle altre e la si vedeva con chiarezza. Varcai l'ingresso: c'erano diverse persone all'interno, uno corrispondeva perfettamente alla descrizione di lamriel.
Salve. Mi voltai verso Lamriel, poi abbassai lo sguardo e dissi:
Ci sono informazioni sulle difese della città?Purtroppo le mie spie hanno ceduto alla tentatio, né posso fidarmi molto delle informazioni che mi giungono. Le mura della città sono ben costruite e non ci sono passaggi segreti di sorta, sono stati molto attenti a questo. L'esercito nemico è prevalentemente composto da caduti, quindi l'esercito che andremmo a combattere sarà un esercito misto composto da forze oscure. Cercheranno di tentarci in tutti i modi ma, caduto Aundara, gli altri cadranno di conseguenza. Non avere spie affidabili può essere un problema, non mi piace andare allo sbaraglio specie contro i caduti. Spero Lamrael abbia ragione, una toccata e fuga, non chiedo di meglio.
Josiah, per servirlaRivolsi un occhiata al nuovo arrivato e mi voltai di nuovo verso i presenti.
Quante porte? E quali sono meno rinforzate?L
e porte sono una per lato, egualmente rinforzate, non ci sono segnali in tal senso, noi comunque attaccheremo dalla porta Nord. della città.Rimasi ad ascoltare le preziose informazioni, passai la mano sulla nuca e diedi una vigorosa grattata.
Se volessimo creare una breccia per entrare, io scaverei una mina sotto le mura a nord e mi aprirei un varco. non sono molto pratico di assedi, però questo dovrebbe andare.
No, io entrerò nella città insieme a Seagon e a una squadra di pochi uomini, voi dovrete guidare l'esercito in mia vece. A quanto pare il capo ha già dei piani. Spostai lo sguardo verso Seagon, sembrava sapere il fatto suo. Sospirai e incrociai le braccia intorpidite. Per me va benissimo che se ne occupino loro, meno grattacapi per me. Tanto poi mi pagano uguale non importa quante volte cercano di uccidermi.
La città ha delle fogne? Potremmo anche concentrare i nostri attacchi nella zona Sud e quindi spostare la maggior parte del loro esercito da quella parte, rendendo a voi più facile entrare da Nord. Che dite?
Spostare l'esercito sarebbe infattibile, siamo in un numero troppo grande e facile bersaglio da parte del nemico. Sarebbe più conveniente spostare un piccolo gruppo. Le fogne ci sono, proprio sotto le mura, ma non so quanto siano protette e, per uno come me, sarebbe difficile passarci agilmente.
Possiamo tenerli occupati a nord, mentre un piccolo gruppo si infiltra a sud, se riescono a scalare le mura, magari con delle corde, o scavare un tunnel sotto le mura per passare.
Dover affrontare un assedio prolungato è la peggior cosa che può capitare a un generale. Noi dobbiamo solo dare battaglia con astuzia mentre voi vi introducete in città. Forse è il caso di aprire una breccia nelle mura con metodi poco convenzionali. Sir Redskin, ci sono altre cose che dovremmo sapere?»Per quanto il grosso dell'esercito nemico sia a nord , scavare e scalare sarebbero operazioni troppo lente, in quel lasso di tempo saremo vulnerabili. Sarebbe più conveniente distruggere le mura. Che altro volete sapere? Il nemico vi tenterà, non usare sempre e solo armi convenzionali, e vi troverete a combattere contro voi stessi, le vostre tentazioni e i vostri dubbi.Un brivido mi corse lungo la schiena, l'idea di subire i subdoli attacchi del nemico non mi ispira minimamente. Sono forte, ce la posso fare, ce la posso fare. Merda, già sudo freddo. Controllai il tremito delle braccia e dissi:
Allora ripropongo la mia idea di una mina per far crollare le mura. altrimenti con i cannoni è fattibile? Si, bisogna aver fiducia nelle proprie idee.
Fammi capire, dovremmo semplicemente distruggere le mura a cannonate e farvi entrare esattamente da dove l'esercito è più numeroso, senza modi particolari per nascondervi? Se davvero stanno così le cose io una scalata nel lato sud me la farei, fossi in voi.
Che ci provino. Troveranno un osso più duro dell'altra volta.
E allora attaccheremo tutti assieme. Aspetteremo che lo scontro entri nel vivo e solo a quel punto Lamrael e i suoi fidati si staccheranno dalle altre guarnigioni ed entreranno in città. In questo modo eviteranno il grosso dei nemiciallora dovremmo comunque creare un varco per permettergli di passare, secondo me trovare un modo per farli entrare da sud, o comunque fargli evitare il vivo della battaglia è d'obbligo. Facciamoli andare subito verso l'obbiettivo, non ci tengo a far rimanere gli uomini troppo in battaglia, vorrei evitare il maggior numero di perdite per quanto possibile. Io le mie proposte le ho fatte, tra le due credo la più rapida sarebbe l'uso dei cannoni.
Rimasi ad ascoltare le proposte, prendendo mentalmente nota delle decisioni.
GIORNO 2
Ero sdraiato sopra di una coperta di pelle nella mia tenda. Mi sporsi dalla tenda un ultima volta per accertarmi che nessuno venisse a disturbarmi e tolsi ogni cosa. Che liberazione, avevo le cicatrici sudate che prudevano, dovevo assolutamente fargli prendere aria. Cominciai a massaggiare la pelle scagliosa accanto ad esse, avevo una gran voglia di grattarmi, ma l'ultima volta le avevo scorticate e ancora mi facevano male. Mi distesi, il terreno era fresco, morbido. I muscoli si distesero, tirai un sospiro di sollievo. Mi versai un bicchiere di vino aromatizzato, avevo anche un tocco di quella cosa schifosa che chiamano fumo. Il vino non era male come pensavo, era bevibile ecco. Sul fumo non mi ero sbagliato, ma questo passava il convento e negli ultimi tempi ero diventato bravo ad abituarmi.
Inspirai a fondo: domani dovrò guidare degli uomini a combattere contro dei mostri, non mi piace.
Mi rigiro sul fianco, vorrei dormire, ma tra la tensione e le cicatrici doloranti non ci riuscii. Resistere alla tentazione... dovrei, devo riuscirci.
Mi tirai su, mi rivestii e feci un giro per l'accampamento.
Il morale sembrava migliore del mio, nell'aggirarmi cercai di non mostrare indecisione o paura. In fondo anche questo fa parte dei miei doveri, non posso prendermi il lusso di mostrarmi debole. E non voglio farlo. Trovai un artigliere alle prese con la cura del cannone. Mi avvicinai e dissi:
Artigliere, quei cannoni sono a posto? Funzionano bene?L'uomo alzò lo sguardo, aveva una macchia di sporco sulla guancia, somigliava alla polvere nera ma non credo che lo fosse.
I cannoni sono ben funzionanti per un limite di due colpi a cannone.Annuii Beh, due colpi sono meglio di niente, ben concentrati sono ottimi per scompaginare le fila nemiche. Molto bene. Risposi e ripresi a camminare fino a ritrovarmi davanti alla mia tenda.
Dovrei pregare? Forse. Ma chi? Non credo che agli dei importi molto di me, a me non importa molto di loro. Mi tornò alla mente la missione contro la setta scura e quel nano... quel nano, io ero il suo fringuello ferito. Un patetico fringuello senza ali, brutta storia. Qualcuno aveva salvato lui, mi ero illuso che qualcuno sarebbe venuto a salvare me. Mi sbagliavo, ma forse è bene così. Io so badare a me stesso, risolverò da solo i miei problemi senza bisogno di aiuto.
Rimasi tutto il giorno a studiare il piano da battaglia, poi mi addormentai.
Spero di non aver dimenticato/confuso nulla.