Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Grida dal Cielo ~ Imperfezione

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view post Posted on 14/8/2015, 10:26
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sfinge_zpsgevm9oic

Sfilò lentamente lo spillo turchese dalla sua pelle, affacciandosi al mondo tramite le proprie creature.
Le sue terre stavano lentamente epurando ciò che di marcio era nato sotto gli occhi di tutti e che aveva risalito in maniera incessante le profondità del continente. Il cielo rivelava ruggiti e possenti battiti d'ali, la città della conoscenza lasciava trapelare i propri interventi e le foreste ancora inneggiavano a gridi di resistenza da parte degli elfi e delle ombre. Uno dopo l'altro, tutti avevano preso il proprio posto all'interno della sua scacchiera. Aveva previsto tutto, nei minimi dettagli, perché in fondo non poteva permettersi altrimenti. Aveva programmato la difesa dei suoi territori in maniera così scrupolosa che nessun dettaglio era stato lasciato al caso, seguendo tappe obbligatorie che avevano cancellato quasi completamente l'egemonia del signore delle maschere. Il suo nemico, colui che avrebbe, se non fermato in maniera adeguata, distrutto il mondo, ingoiandolo e rigettando un concentrato di odio e distruzione che non avrebbe lasciato spazio che a sé stesso.
Ma, almeno per questa volta, la creatura nata dal sogno aveva vinto. La Sfinge aveva salvato l'Edhel, in un certo modo, portando al presente ciò che il passato gli avrebbe sicuramente negato.
Lasciò cadere lo spillo.
Nonostante tutto, non era affatto soddisfatta.
Al contrario; il suo volto, quasi sempre inespressivo e carico di una neutralità che aveva imparato a fare propria, stavolta appariva estremamente turbato. Preoccupato, quasi. Forse - si era detta, tra sé e sé - non aveva pensato proprio a tutto. Qualcosa era sfuggito al suo controllo, aveva occupato posizioni che non aveva previsto sarebbero state sfruttate. I suoi diari non erano stati in grado di reagire a tutto ciò che il mondo aveva manifestato. Erano stati fallaci, deboli. Imperfetti.
Avevano reso lei e la sua armata vulnerabili.
Com'era potuto accadere? Cosa poteva essere andato storto?
Le sue Voci riflettevano il timore di un inaspettato problema, facendo fatica a controllare i suoi Figli, più instabili che mai. Le armate apparivano confuse, incapaci di organizzarsi e di prendere il loro posto. Nemmeno gli scrittori dei diari riuscivano più a prevedere le conseguenze di quel gesto.
Dove aveva sbagliato?
Poi lo sentì. Forte e chiaro, ma da una prospettiva completamente diversa. Il ruggito di un creatore, le armi perfette che erano state in grado di sgominare la minaccia demoniaca. E nel suo ruggito avvertì tutta la sua forza e la sua possanza. Con esse, l'incapacità di essere dominati.
Allora capì, la Sfinge. Capì dove aveva sbagliato, fidandosi di qualcosa che nemmeno lei era stata in grado di concepire in maniera perfetta.
Aveva utilizzato delle armi troppo forti. Armi che non poteva controllare in alcun modo. Armi che in un futuro lontano avrebbe potuto vedere come sue nemiche, ostacoli alla creazione del suo mondo perfetto.
Gridò.
E le sue Voci risposero in coro, soffrendo per l'inattenzione compiuta.
Doveva rimediare ai suoi errori. Stavolta, però, senza tralasciare nulla. Senza dettagli tralasciati dai suoi diari.
Avrebbe creato il suo piano perfetto.

Il nuovo mondo era così vicino che riusciva quasi a toccarlo.

 
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