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Lezioni di Demonologia, Giocata a bivi

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view post Posted on 29/8/2015, 01:12
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« Demoni. Demoni! Che ne sa lei dei demoni, monsieur Roths? »
« Abbastanza, immagino. Del resto è a me che hanno dato la carica, Rosseau. »

Rosseau Tràblain ti lancia un'occhiata infuocata, ma non importa.
Potresti schivare quegli assalti d'invidia tutto il giorno, danzando dalla gioia e sorridendo per la soddisfazione che le ultime ore hanno scatenato in te. Quanti anni sono passati da quando sei arrivato qui? Sei, sette? Forse, finalmente, ora frutteranno qualcosa. Il tuo diretto superiore e professore di Alchimia, Rosseau Tràblain, si alza con fare indispettito dallo scranno che domina il suo maleodorante ufficio. La luce penetra attraverso le finestre con difficoltà, ostruita da strati e strati di polvere, dando alla stanza un'aria surreale. Puoi vedere chiaramente le particelle di sporco che si levano in aria ad ogni movimento del professore, che si è messo a camminare nervosamente avanti e indietro, agitando la sua lunga veste rossastra. Livido in volto, a volte Rosseau ti lancia sguardi terrificanti, e tu li eviti con estrema prontezza. La tua presenza lì, in quel momento, è puramente professionale: sei venuto ad avvisare il tuo superiore che non potrai spendere più lo stesso quantitativo di tempo di prima a fargli da assistente per via di ordini dall'alto. Ma, ovviamente, sei anche venuto in quel disgustoso ufficio per vantarti di essere stato effettivamente promosso a professore.
Professore di demonologia.
Certamente, questa è la carica più ambita da un professore universitario, al di fuori di quella del rettore. Dopo i recentissimi attacchi di demoni nell'Akeran e nell'Edhel, la richiesta di esperti e letterati in grado di dare informazioni sui demoni è cresciuta alle stelle. Persino i contadini e i bifolchi locali, che di solito sputano sull'intero sistema scolastico promosso dalla Saint Anders, ci pensano due volte prima di mandare tra le grazie del Sovrano un demonologo. Se prima erano guardati con disgusto, ora queste personalità sono temute, persino riverite. Rispettate. E non è quello che hai sempre voluto? Sei stanco di sogni di gloria irrealizzati e di lavori ingrati e insoddisfacenti, hai sofferto abbastanza. Questa è la tua chance.

Ti congedi da Rosseau con un saluto, visto che l'alchimista ha smesso di dimenarsi e si è ora arreso sulla sua poltrona, perso in chissà quali pensieri.
Esci finalmente da quell'ambiente disgustoso e degradante (chissà cosa ci combina lì dentro, poi) e riesci a prendere una boccata d'aria pulita fermandoti un secondo nel chiosco. L'università Saint Anders è incredibilmente ampia, forse una delle più grandi del mondo intero. Questo ovviamente non significa che sia la migliore o la più prestigiosa, significa solamente che i primi dirigenti che sono venuti qui circa due decenni fa hanno deciso che acquistare il castello maledetto di Perla e trasformarlo in un'università era una buona idea. Così fiero di te stesso come sei ora, fermandoti a guardare le pieghe gotiche e gli altorilievi che coprono gran parte del castello sei anche incline a pensare per la prima volta che forse è stata davvero una buona idea, quella.

0gLOSjO

Il tuo nome è Grigori Roths.
Sei (finalmente) un supplente dopo anni di atroce agonia come assistente e apprendista del professore di Alchimia, Tràblain. Sei arrivato a Perla in cerca di impiego circa sette anni fa, e i tuoi talenti sono stati riconosciuti da un giovanissimo Felix Letter, il rettore dell'università Saint Anders. Avevi sentito parlare della Saint Anders e non ti intrigava l'idea di immischiarti degli affari di qualcosa di così rischioso, soprattutto dopo la allora recente salita al potere del culto del Sovrano. Era per evitare rischi che ti eri ritirato dall'avventura, e non avevi intenzione di rituffartici. Beh, non era solo quello il motivo per cui hai smesso di rischiare la pelle, ma non ha più importanza ora. Ora hai un'altra vita. Sei tranquillo, hai una casa tua, lavori onestamente e l'unico problema a cui devi badare è la banda di buffoni di cui Felix si è circondato per continuare l'università che gli è stata lasciata dal padre. Sfortunatamente per te, Felix è un uomo capace. Dannatamente capace. La maggior parte dei professori ha avuto una formazione nell'Akeran, tra le alte sfere di Taanach e e le ricche vie di Qashra; molti di loro sono già più ricchi di quanto tu possa mai sognare e non hanno bisogno di una grande paga -vivono per insegnare. Quella frase ti ha sempre fatto venire i brividi, perché le poche volte in cui hai dovuto sostituire Tràblain alla cattedra sono state un completo e totale disastro.
Ti manca tatto, pazienza, comprensività, e soprattutto ti manca attitudine.
Ma non è interamente colpa tua, del resto è stare sette anni chiuso in questo castello che ti ha reso ancora più stanco delle persone.

Con la coda dell'occhio vedi un paio di trecce dorate scomparire dietro un'angolo. Salti in piedi, animato da un'energia quasi innaturale, e raggiungi in fretta la proprietaria di quella chioma splendente: Sophie. Chiami per nome la tua studentessa e lei si gira immediatamente, poco sorpresa di trovarti lì. « Grigori! Non dovresti essere a pulire le ampolle di Tràblain? » la sua voce squillante sembra dare picconate ai tuoi poveri timpani, facendoti ripensare immediatamente il perché hai deciso di fermarla. Gli studenti ti hanno sempre trattato con sufficienza, del resto sei solo un assistente e non sei nemmeno lontanamente un Alchimista capace come Rosseau. Ma questa storia finisce qui. « Dovrai chiamarmi "Signori Roths" d'ora in avanti, signorina. Si da il caso che io sia il tuo nuovo insegnante di Demonologia. »
Sophie balbetta parole di sorpresa e dimostra espressioni che non pensavi una studentessa spietata e fredda come lei potesse avere. Sei piuttosto sicuro che lei potrebbe fare un lavoro migliore di te se sedesse alla tua cattedra, ma per ora non ti importa. Vuoi solo immergerti nell'autocompiacimento e nella pura, inalterata vanagloria.
Spedisci la ragazzina nella tua aula, perché tra poco inizierà la tua lezione.

Durante il tragitto -che compi nella più assoluta calma, in modo da permettere a Sophie di spargere rapidamente la voce della tua promozione e farti fare una gloriosa entrata dinnanzi ad una schiera di alunni in attesa- pensi a come reagiranno gli altri professori. Certamente nessuno di loro sarà contento. Non tutti puntano alla carica di professore di Demonologia, ma tutti riconoscono che senza dubbio è la più importante di questi tempi. E sai, nel profondo del tuo cuore, che tutti loro pensano che sei uno smidollato. Non puoi biasimarli, ma puoi correggerli. Per tua fortuna, lasciando l'università Felix si è portato dietro un certo numero di professori (in modo da coordinare meglio i lavori di costruzione a Ladeca) e ne rimangono solo una manciata, Puoi bene o male prevedere come ognuno di loro reagirà: Karl dirà che sei troppo debole per badare ai demoni, Crupellieux pregherà il Sovrano perché tu riesca a fare qualcosa di buono nella tua vita, e Miss Beauty... lei ti calpesterà come se fossi una foglia caduta alla prima occasione. Ma al diavolo. Questo è il tuo giorno. Ebbene, che la lezione inizi!

Lezioni di Demonologia, parte prima
Ovvero: "Come una salita non è che una discesa al rovescio"

Entri nell'aula magna, dove si tengono le lezioni più importanti.
La sala è immensa, ed un tempo era il teatro di corte. Le arcate sono ricoperte di affreschi e numerosi drappi rossi pendono mosciamente dai capitelli delle colonne. Il suono dei tuoi passi echeggia per tutta la sala, e ad accompagnarlo c'è l'incessante mormorio di una cinquantina di alunni. Gli studenti hanno età estremamente variabili, ma non sono mai troppo vecchi. Generalmente un tipico studente della Saint Anders è un nobile o di qualche casato importante, possibilmente affiliato con altri circoli al sud. Sono in pochissimi i membri del terzo stato che frequentano l'università, e in genere chi lo fa è solo per concessione di Felix. Capisci bene come quell'uomo sia diventato così in fretta quello che è: non è negando ai poveri l'istruzione che si è accaparrato il favore dei potenti, bensì il contrario. Lo studio apre mille porte. Certamente, le università non sono ben viste a Dortan e non lo saranno finché rimarrà la convinzione che incarnano un'intellettualismo liberale e contrario alle vie del Sovrano. Ma il potere che la conoscenza ha sugli equilibri di potere è indubbio. Così Felix aveva concesso questo potere ad alcuni in modo gratuito, permettendogli di rendere chiaro come avesse diritto di vita o di morte su alcune di queste persone. E questi "graziati" erano poi mandati come architetti, matematici, letterati e astrologi il tutto il mondo. Presto avrebbero acquistato ancora più prestigio, e tutto grazie al loro benefattore, all'uomo cui dovevano tutto e a cui tutto avrebbero dato se gli fosse stato chiesto.
In questo modo Felix era riuscito a ottenere il diritto di erigere la prima università di Ladeca, la nuova capitale.
Era onestamente diabolico.

Ti siedi dietro alla tua enorme cattedra, osservando gli spalti sui quali gli studenti ti guardano incuriosito.
Non li conosci tutti e non intendi iniziare a farlo. Felix tornerà tra un mese, e quello che devi fare ora è essere riconosciuto come valido professore.
Sei sicuro che Felix abbia giocato con te, sapendo del tuo passato. Sei sicuro che non vuole altro che provi di che pasta sei fatto, così potrà usarti come fa con tutti. Beh, ti sta bene. Batterai quell'arrogante al suo stesso gioco.
Stai per iniziare a parlare, ma vedi un giovane alzarsi in piedi e guardarti con aria indignata. Sai bene chi è, anche se non vorresti: Stephen Lancelot. Un membro dell'aristocrazia più alta, Stephen era un vero e proprio idolo tra i pochi studenti della Saint Anders. Era il più sveglio, il più carismatico, il più capace. Il leader naturale. I professori erano una rete di contenimento inutile per lui, un ragazzino convinto che diventerà Re. Certamente è la peggiore cosa che ti potesse capitare ora.
Lancelot alza la voce, con un tono dignitoso e potente. « Abbiamo saputo della vostra promozione, Grigori! E ci congratuliamo! »
Un applauso si leva dagli spalti, uno che fa molto male. Sorrisi e ghigni riempiono le facce dei piccoli ingrati mentre ti guardano dall'alto e si prendono il diritto di decidere della tua vita. Non è la prima volta che succede. Non è la prima volta che Lancelot decide di abusare della sua popolarità per schiacciarti sotto il suo stivale. Ma non stavolta. Non lo permetterai di nuovo. « Ma vi conosciamo bene! » le grida e i battiti di mani si fermano ad un solo gesto del Lancelot. Lui è un Dio tra di loro, li plasma come creta. Non puoi fare a meno di chiederti se è quella la capacità che dovresti avere per battere Felix e tutti i suoi professorini. « Voi siete l'assistente Grigori! Siete l'alchimista Grigori! Siete Grigori della Saint Anders! Voi non siete Grigori il demonologo! Quel posto non vi appartiene, e dunque non vi accettiamo! » altre grida d'incoraggiamento si sollevano per innalzare Lancelot allo stato di tribunale divino. Egli è giudice, giuria e boia. Ti alzi dal tuo (faticosamente guadagnato) scranno e fronteggi il Dio degli studenti, il Principe. Non hai abbastanza convinzione per rubargli i cuori di tutte quelle persone, ma ti serve solo la forza sufficiente per sopravvivere alla prova del fuoco che si para tra te e il tuo titolo di professore.
« Io sono stato molte cose, Lancelot. Non ho tempo da perdere con te, perché ho un lavoro da fare. Ma lascia che ti -vi- dica una cosa: se sono qui ora, è perché nessun altro può. Felix Letter, l'uomo a cui molti di voi qui presenti devono la loro attuale formazione, mi ha incaricato di sostituirlo questa mattina stessa, quando è partito per Ladeca. » un brusio commenta le tue parole, e ne sei felice. Ti accarezzi gli sparuti peli che hai sul mento e aspetti che il Principe prenda quel respiro che segna l'inizio del contrattacco, quindi colpisci con violenza! « Ti credi migliore di costui, Lancelot? Ti credi più capace del nostro amatissimo rettore? Egli mi ha affidato un compito e io intendo portarlo a termine, che tu voglia o meno. Se non gradisci la mia presenza qui, sarò costretto a mostrarti la via per tornare a casa. Che senso ha rimanere qui se sei già migliore dei migliori? Non sei d'accordo? »
Non hai più fiato. Cosa ti è saltato in mente? Non ti riconosci più.
Dov'è finito il Grigori discreto e timido? Dov'è finito l'alchimista di poche parole? L'euforia di uscire fuori dalla monotonia di questi sette anni ti ha cambiato così tanto, o sei sempre stato così in fondo? Esiti un secondo, ma ti è fatale. Il duello non è finito finché uno dei due contendenti non è stramazzato al suolo.
Lancelot, livido in volto, urla così forte che temi che i suoi polmoni schizzeranno fuori da quella sua boccaccia viziata. « Forse me ne andrò, allora! Forse uscirò da qui DISGUSTATO da cosa è diventato questo posto, dove anche gli incapaci come te possono fregiarsi del titolo di insegnante! Cosa ne sai tu dei demoni, eh Grigori? Sei solo un vigliacco che ha smesso di combattere appena ha visto cosa succede nella vita vera, contro i mostri veri! E così anche quel posto che ora occupi con tanto orgoglio ti divorerà esattamente come quel mostro ha divorato tu- »
Schianti un pugno contro la tua cattedra
« BASTA! »
Il silenzio è totale.
« Fuori di qui. Fuori. »
Lancelot esegue. Sul suo volto è stampato un sorriso. Ti lascia sconfitto sulla tua cattedra, ancora affamato del rispetto che meriti. Guardi di fronte a te la massa di volti che ti fissano come inebetiti da quello scambio di battute. Nessuno si sarebbe aspettato quelle parole da Grigori l'assistente incapace.
Non puoi fare altro che il tuo lavoro ora, o almeno puoi provarci.
Ti siedi sulla tua poltrona, abbandonandoti, e inizi a spiegare le basi delle basi. Cose che anche un principiante sarebbe. Ma nessuno ti corregge, nemmeno quando sbagli. Le tue parole si espandono nell'aula magna come una litania incessante ma senza significato. Non lo ha per te e non lo ha per loro.
È un fallimento, su tutti i fronti.

Due interminabili ore dopo, gli studenti iniziano a sgombrare i loro posti.
Sei ancora sul tuo scranno, impotente e senza più voce. Come diavolo fa Felix a reggere questo clima?
Il tuo sguardo è basso, come il tuo spirito. Quell'entusiasmo era vano.
Mentre sei perso nei tuoi pensieri, un ragazzo si avvicina a te. Quando sollevi gli occhi per guardarlo, rimani sorpreso per più di un'istante prima di riconoscerlo: è Robinson. Lo conoscono tutti nella Saint Anders, perché è quello da cui bisogna stare lontani. Affetto da una misteriosa malattia che deturpa ogni parte della sua pelle con cicatrici, Robinson è certamente il più noto tra quei poveracci che Felix intende sfruttare. Ma ancora non ti capaciti del perché abbia deciso di raccogliere un bambino dalla strada e crescerlo solo per farlo studiare. Un bambino malato, per giunta.
Robinson ti guarda intensamente anche se tu cerchi di non fissare le chiazze rosse e pulsanti sul suo volto. « Signor Roths, io... sono venuto per chiederle una cosa, ma posso chiederla solo a lei. Si tratta di un favore. »
« Parla, Robinson. Ti ascolto. »
« Si tratta di Felix... -intendo l'eminentissimo signor Letter! Vede signor Roths, di solito è il nostro rettore che mi ospita per le notti... » corrughi istintivamente la fronte. Che diavolo sta complottando quel meschino, a tenere con sé un ragazzo simile? « Ma ha lasciato le sue stanze completamente sigillate! Non posso aprire le porte! Per questo sono costretto a chiedere a voi! Vi prego signor Roths, permettetemi di passare almeno questa notte al riparo da voi! Non voglio tornare tra le strade, sotto la pioggia! »

La tua mente non riesce nemmeno a elaborare l'assurdità di tutto ciò. Non ti resta che prendere una decisione.
« Beh... »

CITAZIONE
Benvenuti in Lezioni di Demonologia. Come avrete capito, questa non è una quest tradizionale, ma una giocata a bivi. Questo significa che non dovete e non potete postare all'infuori del topic di confronto, dove voterete una delle scelte proposte da me, il QM. Ci sono, però, delle particolarità esclusive a Lezioni di Demonologia: innanzitutto è importante sapere che durante la quest, a meno che qualcosa di eccezionale non avvenga, controllerete solo un personaggio -Grigori. L'assistente alchimista sarà considerato al pari del vostro personaggio, e le azioni proposte da me dunque non saranno mai autoconclusive, ad eccezione dei dialoghi. Un'azione rappresenta la volontà di agire, e dunque può fallire. Certamente vi starete chiedendo "che senso ha specificare questo se le strade che possiamo prendere hanno esiti già pianificati?", ma è qui che le vere particolarità iniziano.
Prima di spiegarle però vi parlerò della base di questo tipo di giocata, il voto.
Come funziona la votazione
Il voto è il vostro principale strumento di controllo. Attraverso il voto, piloterete le azioni di Grigori nel modo che ritenete migliore. La votazione si svolgerà in confronto, nel topic della quest. Ogni utente del forum può partecipare al voto, indipendentemente dalla sua iscrizione alla quest o meno, e ricevere una ricompensa in gold. La votazione inizia ufficialmente nel momento in cui il QM posta il suo intervento nel topic principale e propone le azioni da votare. I giocatori possono quindi esprimere la loro preferenza riportando, anche sommariamente, la loro scelta nel topic di confronto. Ogni utente può votare solo una volta per turno, tuttavia questo voto può essere modificato (modificando il vostro primo post di voto) finché il QM non chiude le votazioni, evento che avverrà principalmente una volta che si è decisa una maggioranza schiacciante, oppure generalmente un giorno o qualche ora prima della data fissata per il prossimo post (in modo di avere il tempo di scriverlo). Se si dovesse verificare un pareggio al momento della chiusura delle votazioni, il QM farà appello ai giocatori del forum per decidere la votazione: i giocatori avranno quindi l'occasione di modificare il loro voto. Nel caso di un secondo pareggio o dell'assenza di modifiche o di voti aggiuntivi, il QM sarà libero di scegliere tra le due scelte oppure di crearne una terza che combini elementi di entrambe. Dovete stare attenti, dunque, ad evitare i pareggi: entrambe le fazioni di votanti potrebbero perdere la loro scelta preferita.
Oltre alla meccanica del voto, ce ne sono altre due esclusive a Lezioni di Demonologia:
I Punti Caratterizzazione
I Punti Caratterizzazione sono un modo per misurare l'evoluzione di Grigori durante il corso della quest. In base alle decisioni che gli utenti sceglieranno, Grigori guadagnerà un quantitativo ed una tipologia di PC. Alcune decisioni più marcate conferiranno più PC, mentre altre più "neutre" ne daranno meno. Con l'accumularsi di una tipologia di PC, il comportamento di Grigori inizierà a mutare e dunque le opzioni che gli utenti potranno scegliere ogni turno cambieranno di conseguenza. Anche il comportamento che gli altri personaggi avranno verso Grigori cambierà con la naturale crescita dei Punti Caratterizzazione. Alcuni esempi di PC sono: [Prestigio]; [Onore]; [Affabilità]; [Violenza]; [Codardia] - ma per via della loro natura, le tipologie di PC sono infinite. I PC elencati sotto a ciascuna scelta possono darvi indizi su cosa accadrà se le scegliete!

Le scelte aperte
Durante alcuni turni sarà proposta ai partecipanti una possibilità di scelta addizionale, caratterizzata dalla totale libertà. Scegliendo questa opzione, un partecipante può inventare una sua scelta e influenzare direttamente il corso degli eventi in un modo totalmente imprevedibile. Quando un utente sceglie di scrivere una nuova scelta, questa potrà essere votata dagli altri partecipanti esattamente come le scelte proposte dal QM, e se la votazione le vedrà vincitrici allora queste avranno direttamente effetto nel mondo di gioco e saranno inalterabili da parte del QM, che però deciderà quanti e quali PC verranno assegnati a Grigori in base a questa nuova scelta. Chiaramente, casi di metagame estremo o tentativi di fare l'impossibile risulteranno in miseri fallimenti. Questo meccanismo è atto a creare una libertà di decisione estrema, limitata soltanto dalla vostra capacità di farvi votare, ed è il motivo per il quale la regola dell'autoconclusività si applica anche in questa giocata. Una scelta aperta non è mai autoconclusiva. Le scelte aperte possono anche essere totalmente simili ad una scelta già presente, salvo per qualche dettaglio che desiderate cambiare o aggiungere.
Per qualsiasi domanda, usate il topic di confronto!
Ora che le basi sono state spiegate, passiamo fai fatti.

_______________________________________________---_______________________________________________

{ Link al topic di confronto }

k1oidJF
Sei Grigori, un'alchimista ed ex avventuriero che per caso e sfortuna è finito a fare da assistente ad un professore nella ridente città di Perla, specificatamente nell'università Saint Anders. Tuttavia la dirigenza pianifica di espandersi e trasferirsi a Ladeca, e il rettore della Saint Anders, Felix Letter, lascia temporaneamente il suo ruolo per andare a supervisionare i lavori di costruzione nella nuova capitale del reggno. Felix però è anche l'unico professore di Demonologia, e cercando un sostituto sceglie proprio te. Sei l'unico, infatti, ad aver visto un demone vero durante i tuoi giorni come avventuriero -questo ti rende immediatamente più qualificato del resto dei professori, che non hanno la formazione per insegnare questo tipo di studi. La tua improvvisa promozione a supplente però non fa contenti tutti, anzi: sembra che il mondo si sia improvvisamente accorto della tua esistenza, e che abbia iniziato a odiarti profondamente.
Alla fine della tua prima, faticosa lezione, uno studente viene a parlarti e ti chiede un favore alquanto inusuale.
Come rispondi?
• Decidi con riluttanza di ospitare Robinson nella tua casa. Magari gli racconterai qualche storia della tua giovinezza.
{ +5 generosità; +2 fama; -2 onestà }

• Decidi con riluttanza di ospitare Robinson nella tua casa per stanotte, ma non hai intenzione di fare il socievole; sei già abbastanza di cattivo umore.
{ +2 generosità }

• Decidi di tentare di scassinare la porta del rettore per far dormire Robinson "a casa sua".
{ +7 pazienza; +5 generosità; -5 cautela; +10 stanchezza } (Stanchezza: solo per il prossimo turno)

• "Non credo che sia saggio che tu stia da me, ragazzo. Sono comunque un tuo professore. Prova a chiedere a qualche tuo compagno."
{ +5 cautela; +5 onestà }

• "Ti sembra il caso di chiedere questo genere di sciocchezze ad un tuo professore? Sparisci. Potresti dormire in una fogna e non mi importerebbe di più o meno."
{ +2 cautela; +10 crudeltà; + 10 irrascibilità }

• "Perché dovrei? Sei disgustoso."
{ +99 onestà; +15 crudeltà }

• Mandi via Robinson e non ti curi di lui, hai altro da fare: occuparti di Lancelot una volta per tutte.
{ +35 follia }

• Scelta aperta. I giocatori possono scrivere e decidere cosa fare, votandosi a vicenda.
{ + ???}
Il mio prossimo post arriverà attorno alle 00:01 del 2/09, dopodiché sarò assente fino al 9/09 per via di vacanze, e quindi non potrò postare. Le votazioni iniziano ora, e in mancanza di uno sbilanciamento schiacciante dei voti chiuderanno verso le 12.00 del 01/09. Ricordatevi che per qualsiasi domanda potete usare il topic di confronto. Vi auguro buon divertimento! Ricordate la regola fondamentale: non ci sono scelte giuste o sbagliate, ci solo scelte caratterizzanti!

 
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view post Posted on 1/9/2015, 09:56
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« Non credo che sia saggio che tu stia da me, ragazzo. Sono comunque un tuo professore. »
Robinson abbassa lo sguardo, abbattuto, ma pare che comprenda la tua posizione. Ti sembra di avere davanti un cane bastonato, ma non puoi fermarti ed avere pietà proprio ora. Hai capito che sono molti quelli intenzionati a screditarti ad ogni opportunità, e non puoi permetterti di creargliene tu -hai già abbastanza difetti così. « Prova a chiedere a qualche tuo compagno. » gli dici poi, cercando di congedarti. Robinson in quell'istante alza la testa di scatto per guardarti, e tu non puoi fare a meno di fissare i suoi grandi occhi bruni mentre si riempiono di lacrime. Ma prima che anche una sola di esse possa mostrarsi, Robinson ti dà le spalle, si ringrazia e si allontana in gran fretta. Ti accasci sullo schienale, prendendo un respiro profondo e cercando di dimenticare lo spiacevole episodio. Non avevi altra scelta, ti dici. Hai altro a cui pensare.
Rimani finalmente solo nella tua grande e polverosa aula magna, fissando i banchi vuoti per minuti interminabili.

Quando esci dall'aula magna, ti ritrovi davanti ad una Saint Anders dipinta di nero.
Lentamente i servitori del castello spengono le candele una ad una, facendo piombare l'università in uno stato di immobilità spettrale, come se fosse congelata in attesa del prossimo giorno. La maggior parte degli studenti tornano nelle loro case, alcuni professori rimangono nei loro alloggi all'interno del castello stesso e i più poveri vanno a cercare un rifugio tra le strade. Cammini per le sale e i cortili della Saint Anders mentre l'oscurità della notte ti insegue e la luce del tramonto scompare all'orizzonte, dando un'ultimo assaggio di luce alle sinistre guglie di quel castello maledetto. Le nubi si affollano, mimetizzandosi nel cielo sempre più oscuro, e promettendo tempesta con il grugnito di tuoni in gran lontananza. Decidi che è il momento di tornare a casa, e non perdi tempo. Sei stato promosso a supplente di Demonologia, ma sei comunque un'assistente di Tràblain prima di tutto, e quindi non hai diritto ad abitare nel castello. Ma non te ne lamenti troppo: ti sei trovato una casa rispettabile in un quartiere decente di Perla, piuttosto vicino all'università, e dovrai camminare solo per una ventina di minuti.
La porta di casa tua si apre con uno schiocco della serratura. Estrai la chiave e ti appoggi alla porta con una spalla, scivolando nel tuo rifugio mentre una zaffata d'aria viziata di entra nelle narici. Casa dolce casa. Saresti dell'umore di buttarti sul tuo letto, ma non puoi permettertelo -il litigio con Lancelot non è stata l'unica figuraccia che hai fatto oggi. Tiri giù dagli scaffali tutti i volumi che ricordi contenere anche solo la parola demone, sollevando un polverone, e ti immergi nella lettura sotto la tenue luce di una candela. È solo dopo tre ore che decidi di fermarti e uscire per prendere una benefica boccata d'aria.
Il temporale si è ora scatenato con tutta la sua furia, quindi decidi di rimanere dove le grondaie ed i balconi ti possono proteggere. Cavi fuori dalla tua tasca una pipa ed un mucchietto di quello che al sud chiamano tobacco e inizi a preparare il tuo rimedio. Non sei molto pratico di questi trucchetti, ma condisci il tutto generando una minuscola scintilla con uno schiocco di dita e riscaldi la mistura di polvere ed erba. Nonostante tutto, sei un alchimista. Aspiri con piacere il fumo del tuo aggeggio mentre ti ripeti come sia la cosa migliore dopo una giornata terrificante, come fai sempre, ma purtroppo il tempo per rilassarsi viene chiuso bruscamente. Un lampo riempie Perla di luce per un solo istante, in cui puoi fissare dritto dinnanzi a te un'ombra nera, grossa come un'orco, dirigersi nella tua direzione. Spalanchi gli occhi, incerto sul credere ai tuoi occhi o meno, ma un secondo lampo riconferma la sinistra visione e rincara la dose con altri dettagli: sotto ad un largo cappello nero scintillano due occhi sbarrati, segnati da innumerevoli vene cremisi che si dirigono verso un'iride azzurra come il ghiaccio più freddo. L'uomo solleva una mano e anche se è lontano ancora molti passi, ti sembra che emetta un verso di sollievo mentre rivela dal mantello una lunghissima siringa piena di un liquido vischioso.
Cosa diavolo -

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Il tuo corpo sembra abbandonare ogni pretesa di ubbidire al tuo cervello e, senza nemmeno rendertene conto, in una manciata di secondi ti sei bruciato la mano per spegnere forzatamente la pipa in modo da non generare luce e ti sei fiondato nel più vicino vicolo, immergendoti nell'oscurità che domina completamente quella sottile intercapedine tra il palazzo in cui abiti e quello vicino. Senti lo scrosciare della pioggia e nient'altro per dei secondi interminabili. Non sai cosa fare. Non sai se uscire. Non sai quando sarai al sicuro, ma sai che quell'uomo è pericoloso. Non sai nemmeno se ti ha visto, ma ti senti protetto dal fatto che probabilmente l'edificio ti aveva nascosto con la sua ombra durante quei due lampi. Quando i tuoni si fanno finalmente sentire, maledici quel mondo dannato che ha fatto passare così pochi secondi in un tempo che ti sembra l'eternità, come se fossi un uomo che aspetta di essere ghigliottinato.
Poi lo vedi. Quel... mostro passa davanti al vicolo in cui ti sei nascosto senza nemmeno guardare all'interno. Trattieni il respiro e supplichi al tuo cuore di fermarsi anche solo per dieci secondi di battere così intensamente, perché temi che l'uomo con la siringa lo possa udire.
Appena ti senti sicuro, sgusci fuori dal tuo nascondiglio e in un attimo ti rinchiudi in casa tua.
Solo dopo un'altra ora riesci ad addormentarti, ma quegli occhi di ghiaccio e follia ti perseguitano nei sogni.

___________________ { --- } ___________________

Sei l'ultimo ad entrare nell'aula professori.
È la prima volta che vieni qui: una lunga sala alle cui pareti sono appesi i ritratti dei rettori passati. Un tavolo ricalca l'intera lunghezza della stanza, e numerosissime sedie ne costeggiano i lati. Quel giorno, però, solo cinque individui ne occupano i posti.

ROSSEAU TRÀBLAIN
Il professore di Alchimia, e tuo superiore. Anche se sei temporaneamente sospeso dai tuoi doveri di assistente, Rosseau rimane l'individuo che dopo Felix Letter stesso ha più potere su di te. Una sola parola di scontento e saresti buttato fuori dalla Saint Anders, per non tornare mai più. Fino a due giorni fa quella prospettiva non ti avrebbe schifato così tanto, ma ora la posta in gioco è diversa. Nonostante tutto, puoi dire che Tràblain non è un uomo così terribile come ti piace descrivere: oltre ad essere un talentuoso alchimista, è un ottimo professore che ha avuto modo di insegnare qualche trucco anche a te. Non è molto bravo a gestire le sue emozioni negative però, come evidenziato dal vostro incontro di ieri -gli potevi leggere l'invidia sul volto esattamente come si potrebbe vedere che la maschera è caduta ad un Corvo. Inoltre, le sue abitudini di lavoro sono a dir poco disgustose, motivo per cui il laboratorio di Alchimia è l'area più maleodorante della Saint Anders e la più odiata dagli studenti. Solo tu e lui ci avete fatto l'abitudine, perché ci lavorate.
Rosseau è il più raffinato dei professori, mantiene sempre un'aria distinta ed elegante e veste con le larghe mantelle colorate che vanno di moda nelle prestigiosissime università di Qashra. Sul naso porta sempre un paio di occhiali sottili, che ha realizzato lui stesso.

KARL GROSSIN
Professore di Arti Letterarie. Sicuramente è il più fuori luogo tra i presenti, semplicemente perché è un barbaro nel corpo e nello spirito. Proviene dalle montagne dell'Ystfalda, dove si dice sia cresciuto combattendo orsi e scrivendo poemi col loro sangue. Ad una data imprecisata, ma sicuramente molti anni prima del tuo arrivo qui, Karl è disceso nella civiltà e ha seminato distruzione lungo ogni tappa del suo cammino. Nessuno sa bene quante persone abbia ucciso davvero, ma quel che è certo è che provocare Grossin non è una mossa intelligente per chi vuole arrivare a casa la sera. Fu il suo incontro con Felix Letter che lo ha portato alla Saint Anders, dove invece di spargere sangue ha potuto perseguire il suo secondo interesse: la poesia. Persino tu riconosci che gli scritti di Karl Grossin sono dei capolavori, ma tu e il resto di professori e studenti siete d'accordo che non sarebbe saggio divulgare i macabri contenuti delle sue narrazioni. Nonostante il suo passato e i suoi interessi, Karl è una persona tranquilla e silenziosa, che ha un approccio quasi zen alla sua vita universitaria ed è molto stimato dai suoi allievi -anche se le sue spiegazioni lasciano parecchio a desiderare.
Karl non ha rinunciato alle sue origini, per questo veste molto spesso con delle pelli di animali selvatici tinte di colori variopinti. Il suo segno più distintivo sono i lunghi capelli rossi.

MISS BEAUTY
Professoressa di Antichità. La prima cosa da dire di lei è che, in effetti, non ti ricordi come si chiama e non ti sei mai sforzato di ricordarlo, perché ogni volta che sei in sua presenza non puoi fare altro che perderti nelle sue forme divine. Ovviamente, a questo punto non ti puoi nemmeno permetterti di chiedere a qualcuno il suo nome -ma sei sicuro che in molti sono nella tua stessa situazione. Voci di corridoio dicono che Miss Beauty è in realtà una principessa del Sultanato, giunta a Dortan per spargere la conoscenza del suo popolo alle masse ignoranti dei territori umani. Non puoi smentire completamente questa ipotesi, ma puoi dire che Beauty non ha e non avrà mai l'umanità per fare una simile elemosina. Non sei l'unico che guarda con lussuria il suo corpo e il suo viso, e come te decine e decine di altri maschi sono stati calpestati dalle crudeli parole della donna. Tra tutti quelli in università, tu sei probabilmente l'uomo che lei odia di più: ti giudica codardo, incapace e impotente. Le sue parole ti sfiorano poco, ormai hai capito già da lungo tempo che è solo una stronza.
Miss Beauty è davvero una nobile di Qashra, e veste con i drappi più elaborati e costosi del sud. Si aggira tra i corridoi come un miraggio nel deserto solo per poi distruggere chi tenta di avvicinarsi troppo con i suoi occhi neri. Tra i professori seduti al tavolo, lei è senza dubbio la più capace e preparata.

CRUPELLIEUX
Professore di Arti Matematiche. Per ironia della sorte, Crupellieux è il più terribile e minaccioso dei professori, ma è anche l'unico che non ti considera un codardo, debole o incapace. Crupellieux è un Corvo, arrivato alla Saint Anders durante il periodo della crescente popolarità di Zeno, uomo che -come ti ha confessato- odia profondamente. Nessuno sa molto del passato di Crupellieux, ma è probabile che sia arrivato all'università per mantenere una presa di ferro sulle esuberanti attività di Felix Letter. Da quando Karl Grossin è stato assunto, infatti, l'immagine dell'università è precipitata vertiginosamente in un baratro di vergogna. Si dice che il Corvo sia stato mandato dalle alte sfere del clero alla Saint Anders per controllare le possibili attività eretiche e i dubbi insegnamenti, per questo gira voce che egli sia stato un Corvo Nero. Non puoi fare a meno di credere a quella speculazione: Crupellieux è fin troppo zelante e severo con chiunque, e ucciderebbe la madre se il Sovrano o Caino glielo chiedessero.
Il Corvo veste con gli abiti della sua professione, una lunga tunica nera durante le attività quotidiane e delle cappe molto più ornate durante le funzioni religiose, che soprassiede personalmente. Sul volto porta la caratteristica maschera, che però assume davvero le sembianze di un corvo. Nessuno lo ha mai visto in faccia.

Infine, ci sei tu.
Tu e i colleghi vi sedete ad una distanza ragionevole l'uno dall'altro, e Crupellieux si alza immediatamente in piedi per spiegare gli argomenti del giorno. Essendo il Corvo la più alta autorità al di fuori dell'università tra di voi, Felix ha deciso di conferirgli i compiti del rettore finché sarà assente. Crupellieux, ovviamente, ha accettato quell'onere senza battere ciglio, senza ricevere nulla in cambio.
« Molto bene signori, possiamo iniziare la riunione di questa settimana. » la sua voce suona ovattata quando passa attraverso la maschera. I punti neri che quell'effige di corvo ha come occhi sembrano fissare dritto nella tua anima. Gli altri professori non si curano minimamente di te, come se non esistessi. « Sono sicuro che alcuni di voi lo sapranno già, ma c'è un triste annuncio che devo farvi: »
Crupellieux fa una minuscola pausa, come per raccogliere le sue forze, quindi rivela la notizia che non ti saresti mai aspettato di sentire.
« Uno dei nostri studenti più brillanti, Stephen Lancelot, è stato ritrovato all'alba di questa mattina in questa zona, morto. »
Tu e Miss Beauty scattate sull'attenti, evidentemente perché ignari della notizia. Uno stormo di pensieri e immagini ti invade la mente, dalla discussione con Lancelot del giorno prima alla tempesta di questa notte. Vedi l'uomo nero pugnalare Lancelot con quella sua orrenda siringa, uccidendolo. Non è impossibile. Hai evitato per miracolo lo stesso destino di Lancelot, questa notte?
Poi, una realizzazione ti colpisce più forte di una mazzata. « Robinson... » I quattro professori si voltano a guardarti. Il pallore che hai in viso fa trasparire il tuo stato emotivo. Sei troppo confuso ora, ma tra qualche minuto ti ricorderai come quegli sguardi erano di sospetto. Litighi con Lancelot e lo butti fuori, e lo stesso giorno lui viene assassinato nei pressi dell'università. Non ci vuole un genio per capire che deve esserci una qualche relazione tra queste cose. Tuttavia, ora non ci pensi. Puoi solo immaginare Robinson che viene brutalmente massacrato da quell'orco. « Ieri Robinson era venuto da me a chiedermi di ospitarlo in casa mia per stanotte. Logicamente io ho dovuto rifiutare, però se era fuori questa notte... qualcuno di voi lo ha visto oggi? »
Miss Beauty schianta il palmo sul tavolo, facendo tintinnare i suoi bracciai d'oro, e ti distrugge con lo sguardo. « Ascoltami bene Roths, non abbiamo tempo per i tuoi attacchi di panico ora, e non ho intenzione di vederti balbettare mentre disturbi la riunione. Robinson non è presente oggi, e come lui non lo è un ragionevole numero di studenti. Succede tutti i giorni. Ora smettila di sembrare tanto sorpreso, per favore. Fai pietà. »
Prima che tu o chiunque altro possa rispondere, Crupellieux alza solennemente una mano per chiamare il silenzio. Stringi i denti ma decidi di seguire gli ordini del Corvo, anche se le parole della Qashrana ti spaventano e ti offendono. Pensano che tu abbia a che fare con l'assassinio? Che diavolo sta succedendo?« Vi prego. Manteniamo un clima civile. Tornando alle notizie, ho richiesto oggi stesso l'aiuto del professor Tràblain per identificare il corpo e insieme abbiamo constatato che si tratta davvero del signor Lancelot. Ho anche messo mano ai miei personali fondi per assoldare il migliore ispettore della zona, in modo da avere il quadro completo della situazione. Si tratta di un caso complesso, e temo che le forze civili di Perla non basteranno per risolvere questa terribile tragedia. Spero che siate tutti d'accordo con la mia decisione. »
Tu e gli altri professori annuite silenziosamente, senza trovare parole da spendere. « Preferirei che le attività scolastiche continuassero come di norma, ma senza dubbio la notizia avrà già raggiunto un buon numero di studenti. Il vostro compito sarà di sedare qualsiasi tensione che si potrebbe venire a creare. Se avete la possibilità di ottenere qualsiasi informazione, vi prego di non agire da soli, ma di consultarvi con il consiglio prima. Siamo rimasti in pochi qui alla sede di Perla, perché molti dei nostri stimati colleghi hanno seguito il rettore Letter a Ladeca per aiutarlo nella progettazione e nell'organizzazione. Dobbiamo essere loro grati per il contributo che stanno dando al nostro futuro, ma è anche vero che le nostre forze potrebbero non bastare se questa situazione degenererà in una crisi. Questo è tutto per oggi. »

Uno dopo l'altro uscite dall'aula professori e vi avviate verso i vostri doveri.
Mentre Crupellieux parlava, hai avuto modo di scambiare occhiate con tutti i presenti, e non hai colto altro che ostilità.
I pezzi del puzzle sono ancora sparsi nella tua mente, non trovi appigli fermi, ma una cosa sembra sempre più certa:
la morte di Lancelot sembra una sinistra macchinazione per distruggerti.

La prima cosa da fare è scoprire come.

CITAZIONE
Esito della votazione:

{ 2 Voti } • Decidi con riluttanza di ospitare Robinson nella tua casa. Magari gli racconterai qualche storia della tua giovinezza.

{ 3 Voti } • Decidi con riluttanza di ospitare Robinson nella tua casa per stanotte, ma non hai intenzione di fare il socievole; sei già abbastanza di cattivo umore.

{ 2 Voti } • Decidi di tentare di scassinare la porta del rettore per far dormire Robinson "a casa sua".

{ 5 Voti } • "Non credo che sia saggio che tu stia da me, ragazzo. Sono comunque un tuo professore. Prova a chiedere a qualche tuo compagno."

{ 1 Voto } • Scelta aperta di Lill' - Perso nei tuoi pensieri mandi via Robinson balbettando, non senza un pizzico di insofferenza. Solo una manciata di secondi dopo ti rendi conto di qualcosa, e esci dalla stanza a passo svelto, per poi prendere da parte il ragazzo e invitarlo a casa. Cerchi di non farti notare da nessuno.
Totale voti: 13

Punti Caratterizzazione: Cautela (5); Onestà (5)

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{ Link al topic di confronto }

k1oidJF

Sei Grigori, un'alchimista ed ex avventuriero che per caso e sfortuna è finito a fare da assistente ad un professore nella ridente città di Perla, specificatamente nell'università Saint Anders. Per una serie di motivi sei stato promosso a supplente della cattedra di Demonologia.
Alla fine della tua prima, faticosa lezione, uno studente viene a parlarti e ti chiede un favore alquanto inusuale: dargli riparo per la notte, perché non ha dove andare. Sei costretto dal tuo nuovo ruolo di professore a non avere contatti troppo ravvicinati con gli studenti, quindi rifiuti. Tuttavia, quella stessa notte eviti per miracolo un individuo sinistro che si aggirava attorno alla tua abitazione, sicuramente in cerca di una preda da uccidere.
Il giorno dopo vieni a sapere che uno studente che ti ha dato problemi durante la tua prima lezione, Stephen Lancelot, è stato brutalmente massacrato nei pressi dell'università. Durante il consiglio dei docenti di quel giorno vieni a sapere che la quasi totalità dei tuoi colleghi sospetta che il tuo litigio con Lancelot abbia a che fare con la sua morte.
Il mondo si è voltato a guardarti, ma solo tu riesci a renderti conto che qualcuno sta cercando di cancellarti dai giochi.
Cosa farai?
• Prima di recarti a lezione decidi di confrontare Rosseau Tràblain, il tuo diretto superiore.
{ -65 cautela; -20 sicurezza }

• Prima di recarti a lezione decidi di confrontare Karl Grossin, il barbaro poeta.
{ +15 audacia; -40 cautela }

• Dopo la tua lezione di oggi decidi di confrontare Miss Beauty, la Bella.
{ -2 cautela; -10 felicità }

• Annulli la tua lezione di oggi e decidi di confrontare Crupellieux, il Corvo.
{ +20 cautela; -20 sicurezza }

• Dopo la tua lezione di oggi decidi di confrontare Sophie, la pettegola.
{ +10 cautela }

• Durante la tua lezione decidi di parlare ai tuoi studenti riguardo al caso Lancelot, cercando di vincere la loro fiducia.
{ -5 cautela; +10 audacia }

• Decidi di annullare la tua lezione per andare a ispezionare il luogo dove Lancelot sarebbe morto.
{ -10 cautela }

• Scelta aperta. I giocatori possono scrivere e decidere cosa fare, votandosi a vicenda.
{ + ???}
Questo turno presenta una nuova sfida: il confronto. Questa è una parola chiave contenuta in alcune delle scelte proposte, contraddistinta dal suo essere vaga. Starà a voi intuire di cosa si tratterà questo confronto in base a quello che sapete degli altri personaggi e ai PC proposti sotto le scelte. Grigori potrebbe chiedere informazioni, cercare alleati o accusare. L'unico modo per aggirare questa limitazione è usare una scelta aperta. Usando una scelta aperta sarà anche possibile combinare due o più opzioni, ma questo comporterà quasi sempre dei punti in [Stanchezza].

Il mio prossimo post arriverà probabilmente il 10/09, perché da questo mercoledì sarò all'estero per una settimana. Mi spiace lasciarvi a secco per così tanti giorni, ma almeno potete discutere e parlare tra di voi con tutta calma. Le votazioni iniziano ora, e chiuderanno appena torno a casa, quindi il 9/09. Ricordatevi che per qualsiasi domanda potete usare il topic di confronto!

 
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view post Posted on 12/9/2015, 15:12
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Il vento cocente del deserto ti accarezza il volto come se fosse una mano ruvida e grinzosa.
Gli speroni di roccia si sollevano attorno a te e Egon come stalagmiti rivolti al cielo. Sono neri come la granite, ti ricordano i denti di un mostro, e l'idea di doverti addentrare nelle sue fauci non sembra più così entusiasmante. « Dormi, Grigori? » è la voce di Egon che ti sveglia da quello che deve essere stato un lunghissimo viaggio nella tua immaginazione. Vieni trascinato indietro alla realtà e lo shock ti fa quasi perdere l'equilibrio. Egon è a pochi passi da te, sulla cima di uno sperone, mentre studia l'ambiente ostile che vi circonda. Il suo mantello rossastro è scosso dal vento e la sua spada saldamente legata e sigillata dal fodero pende dal suo fianco, con la sua mano sinistra che ci riposa sopra. L'altra mano è appena sopra i suoi occhi scuri, per schermarlo dal raggio di sole che proprio in quel momento penetra dalla fitta coltre di polvere che oscura quasi completamente il cielo. Inevitabilmente non puoi che pensare quanto Egon sia più adatto a quel genere di attività di quanto tu potrai mai essere, ma ciò nonostante controlli che il tuo vecchio ma fidato equipaggiamento sia a posto: invece di una spada, al fianco hai legate due pesanti borse che con un semplice tocco si possono srotolare, rivelando una varietà di fialette colorate. Incastrata nella tua cintura c'è una daga (da usare quando Egon non è nei paraggi) più una borraccia ormai vuota.
« Certo che no. Sono pronto. » rispondi con tono sicuro. « Cosa stai guardando, comunque? Non è dei demoni qui sotto che dovremmo curarci? » a pochi passi da te si trova un'apertura nella roccia viva abbastanza grande da far entrare -o meglio, cadere- tre persone. Hai già fissato le corde e le sicurezze necessarie per permettere a te e Egon di entrare e risalire, stai solo aspettando che lui si decida. « Scusa se non voglio essere sorpreso da qualche orchetto o bestia particolarmente molesta, proprio come è successo a te l'altra notte mentre sei sgattaiolato via per fare i tuoi bisogni. »
« Ancora con questa storia! Sbrigati ora, figlio di una gran vacca! Sono stanco di aspettare. »
Egon si volta verso di te, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più divertiti. Nonostante tutto, non sente il peso delle grandi imprese.
« Ti ho già detto troppe volte di non insultare la nostra buona madre. Bah! Mi arrendo: andiamo e basta. »

Guardi mentre tuo fratello si cala per primo nella voragine, poi la tua attenzione viene attirata da qualcosa alle tue spalle.
Ti volti di scatto, pronto a reagire a qualsiasi cosa. O così credevi, perché rimani di sasso: Sophie è seduta su uno sperone di roccia di fronte a te e ti guarda curiosamente dall'alto. Inclina appena il capo quando ti accorge che la stai guardando, quindi continua a dondolare le gambe senza una preoccupazione al mondo. « Ah, grazie al cielo non sei ancora in aula. Ho fatto una corsa spaventosa. » le parole escono dalle tue labbra senza controllo, ma la tua mente non ci bada, come se stessi parlando al vento. Se sei impazzito e stai avendo allucinazioni, non te ne sei accorto. « Tutti si aspettano che io sia la prima ad arrivare a lezione, ma non sono sempre così maniaca. » dalla voce di lei traspare la completa noncuranza di tutto ciò che la circonda, ovvero un deserto potenzialmente letale. « Bando alle ciance, vuoi sapere qualcosa di Lancelot, vero? Quindi non lo hai ucciso tu davvero? » le parole di Sophie ti colpiscono come uno schiaffo e ti rendi rapidamente conto che non sono solo i professori a dubitare di te. Come farai ad affrontare gli studenti a lezione, a questo punto? « Non capisco cosa sia preso a questo mondo. Non avevo nessuna ragione di fare del male a Stephen. E ti ho detto di rivolgerti a me con rispetto - » senti Egon che ti chiama dal fondo della voragine, esortandoti a raggiungerlo, e ti interrompi. Quando ti volti di nuovo verso Sophie non trovi che pietra inanimata e venti aridi. « A-arrivo, Egon. » annunci, ma noti immediatamente che Sophie è ora seduta sull'orlo della fessura oscura. Continua a dondolare le gambe e a guardarti con aria innocente. I suoi capelli e i suoi abiti sembrano risplendere, come se colpiti da dei raggi di sole che però non vedi dinnanzi a te. Solo ora il tuo cervello inizia a capire la stranezza della situazione, tuttavia le parole continuano a uscire senza fermarsi. « - sono un tuo professore, anche se solo per un mese. Non mentirò, sono venuto da te per sentire di Lancelot. Sai qualcosa? » Sophie si porta un dito sulle labbra e alza gli occhi come per pensare a chissà cosa, ma sai bene quello che sta per dirti: « Pro bono? » sospiri. Non puoi farci niente. « La ricetta del prossimo compito alchemico. D'accordo? » il viso della studentessa si illumina -è una proposta che non può rifiutare- quindi inizia a dirti tutto quello che sa. Solo quando ha finito tiri fuori da chissà dove un foglio di carta che ti aveva dato Rosseau e lo porgi alla ragazza, che appena riconosce la calligrafia del professore di Alchimia non può fare a meno di squittire di gioia. « Fare affari con lei è sempre un piacere immenso, Professor Roths. » le parole di Sophie non ti gratificano come avresti sperato, e sai perché.

"Non posso assicurarti nulla di quello che ti dirò, sono tutte voci. Si dice che Lancelot sia rimasto in università fino a molto tardi, stanotte. I suoi amici mi hanno detto che si sono procurati delle bottiglie e si sono messi a bere. Ad un certo punto però Lancelot deve essersi stancato, perché si è allontanato dal gruppo con l'intenzione di tornare a casa. A quanto pare erano tutti ubriachi come spugne, Stephen compreso. Ed io che pensavo fosse un tipo elegante! Beh, comunque dopo non si sa cosa sia successo di preciso, ma uno dei suoi compari lo ha ritrovato a poche centinaia di metri di distanza lungo il muro del castello, morto. Beh, in verità non lo hanno propriamente trovato. Pensavano si trattasse di un mendicante assassinato, o qualcosa del genere. Non lo hanno riconosciuto: Lancelot è stato letteralmente ridotto in fettine. Del suo corpo non è rimasta una sola parte riconoscibile. Poi questa mattina, sul presto, Crupellieux e Rosseau si sono recati sul posto e hanno identificato Lancelot. Non chiedermi come! Forse Crupellieux ha usato qualche incantesimo della memoria o qualcosa del genere, era un Corvo Nero dopotutto! C'è da aspettarsi che sappia fare qualche lavaggio del cervello, anche se ridotto in poltiglia. Beh, questo è tutto quello che so! Ora onora la tua parte del patto!"

Ti congedi da lei e fai per voltarti, ricordandoti che devi andare a provare una cosa nel laboratorio di Alchimia, ma ti blocchi. La voce di Egon arriva disperata dalle profondità della voragine. « Grigori, aiuto! Grigori! » con uno slancio quasi disumano ti precipiti nella fossa mentre Sophie sparisce nel vento, aggrappandoti alla corda e scivolando nelle profondità più veloce che puoi. Due secondi interi passano prima che i tuoi stivali toccano il suolo, schiantandosi con un tonfo secco che si ripercuote su tutto il tuo corpo come un brivido di dolore. Anche la mano con cui tenevi la corda brucia intensamente, scottata dall'abrasione che quella spericolata discesa ti ha procurato. Quando arrivi nell'antro oscuro però trovi Egon a guardarti tenendo le braccia conserte. Ti accorgi che sta tentando di fare un'espressione seria e che sta fallendo, perché la risata sta per avere la meglio sulla sua pantomima. « Brutto figlio di una cagna! » gli urli contro, furibondo. « Mi hai spaventato a morte! Che diavolo pensi di fare? Mi sono anche ustionato! »
« Te lo meriti! Che stavi facendo là sopra? Nel tempo che ho passato ad aspettarti il demone avrebbe potuto mangiarmi e pure digerirmi! » quando il tuo cuore smette di correre, ti rendi conto che tuo fratello ha ragione. Che diavolo stavi facendo? Le tue memorie però sono vaghe, come se stessi cercando di ricordare un sogno fatto qualche notte fa, e non riesci a rispondere. « Stavo facendo gli ultimi preparativi. » menti, capendo di aver messo in pericolo Egon. Lui ti sorride e ti poggia una mano sulla spalla: per lui sei praticamente trasparente. « Forza ora, continuiamo. Sta in guardia. » dice prima che tu ti possa scusare. Sfodera la sua spada, liberandola con un suono strisciante che si propaga nella caverna oscura come il verso di un serpente pronto ad attaccare. Tu slacci la borsa che hai sulla sinistra ed estrai una fialetta più lunga delle altre, che contiene un liquido giallognolo. Ti basta scuoterlo violentemente per un paio di secondi per attivare la reazione: il liquido inizia a frizzare e ad emettere una luce di intensità sempre crescente, che respinge l'oscurità attorno a voi.

« Roths. Che ci fa qui? Tra poco non tocca a lei fare lezione? »
« Sono venuto solo per preparare una cosa. Non starò a lungo. Disturbo? »
« No. Ma deve dirmi cosa vuole fare, le regole sono regole. » « Lo so. Una pozione ricostituente. »
« Cielo. Uno studente è stato male? » « No, è per me. Sarà una giornata lunga. »
« Che sconsideratezza. Questo non è il modo di praticare la nostra professione, Roths. Lei è ancora troppo ancorato ai suoi vecchi metodi di avventuriero, e ha ancora molto da imparare: l'alchimia è scienza ed è arte, non un metodo per ingannare i meccanismi naturali. »
« Lascia la filosofia a Vaash per quando tornerà da Ladeca, Rosseau. Sai che la vediamo diversamente. E poi sei tu a fare gli esperimenti sui cadaveri, non io. »
« Quante volte glielo lo devo dire! Scienza e arte! Entrambe hanno bisogno di educazione. E non si smette mai di imparare. »
« Sarà. Dove sono le erbe ricostituenti? »
« Le ho nascoste, perché gli studenti più diligenti hanno avuto la geniale idea di preparare la sua stessa pozione e si sono sentiti male. Dovrei chiudere il laboratorio a chiave, mi fate impazzire. Adesso gliele prendo, ma poi farà bene a sparire dalla mia vista. »
« Grazie. Senti Rosseau, già che sei qui... sai qualcosa di Lancelot? » « Bada a come parli, incosciente. Ci sono orecchie ovunque qui, dovrebbe saperlo bene. Ci vuole poco per finire sulla cima della lista dei sospetti, e non ho intenzione di rubarle il posto. »
« Come osi! Non ho fatto un bel niente, e lo sai anche tu. Il corpo era ridotto a pezzi, ho saputo. Pensi che io sia in grado di fare una cosa del genere? »
« Proprio il tipo di domanda che farebbe un assassino. Haha! Ovviamente no! L'unico che potrebbe fare una cosa del genere è Karl. »
« Quindi anche tu ci hai pensato. » « Ovviamente. »
« Ecco, ho finito. Devo proprio scappare ora. » « Corra dalle sue nuove pecorelle, pastore. E attento alla pozione. Riconosco che lei è più pratico di uno studentello, ma... »
« Me la caverò, Rosseau. A domani. »

« Grigori, in guardia. Ci siamo. »
Ancora una volta la voce di tuo fratello Egon ti risveglia da un sogno ad occhi aperti. Questa volta però i dettagli sono vividi nella tua mente. Riesci a vedere gli occhiali di un uomo, il suo sorriso compiaciuto. Riesci a sentire la sua voce tagliente e il suo tono di rimprovero. Ricordi la sensazione dell'erba medicinale sulla tua pelle, ricordi una ricetta che non credevi di saper fare. Ma non hai tempo per ragionare, tanto meno per capire.
Tu sei Grigori Roths, avventuriero alchimista, fratello e compare di Egon Roths.
Insieme avete attraversato il Plaakar per raggiungere questo posto, abbattere una creatura, riportarne indietro la testa e ottenere fama e denaro.
Non sei un professore, non lo sei mai stato e per Dio, non lo sarai mai.
Il grugnito della bestia presagisce la sua comparsa. Stai in guardia ora, mentre tu e Egon fuoriuscite dal tunnel più stretto in una zona della caverna così ampia che la tua pozione luminosa non può illuminarla tutta. Seguendo il piano che tu e tuo fratello avete progettato, prepari il tuo equipaggiamento per essere usato immediatamente e versi il contenuto della fiala di luce lungo il terreno, spargendolo nelle tue immediate vicinanze, quindi riponi la fiala e ne estrai altre due di diverso colore. Ne dai una a tuo fratello e rapidamente ne ingurgitate il contenuto -l'effetto è temporaneo, ma l'intruglio permette di scrutare attraverso coltri di nubi. Prendi un'ultima fiala e la stringi saldamente. Il tuo ruolo è di aiutare Egon. Lui ha la spada, tu hai i tuoi trucchi.
Noti che Egon si irrigidisce di colpo. Si volta verso di te, come per pronunciare qualcosa, ma tutto viene interrotto quando un tentacolo nero e viscido emerge dall'oscurità e ti colpisce in pieno petto, sbalzandoti contro la parete rocciosa. Riesci ad udire lo scricchiolio delle tue ossa e dei tuoi occhiali mentre il dolore ti percuote come se fossi la tela di un tamburo, spezzandoti completamente il fiato. Riesci a vedere il tentacolo che si ritrae nel nero e la tua fiala che cade per terra, frantumandosi e liberando una coltre di fumo multicolore, prima di perdere i sensi.

Incredibilmente, arrivi prima di tutti gli studenti.
Hai ingerito la pozione ricostituente dopo aver fatto una corsa per arrivare in aula, in modo da stancare il tuo corpo e non sovraccaricarlo d'energia. Tuttavia ti senti ancora un po' debole. Stringi e rilassi ripetutamente il pugno per capire se c'è qualcosa che non va mentre ti rechi dietro alla tua cattedra, al tuo trono. Da qui il giorno prima hai ricevuto l'umiliazione, ed ora qualcuno sta cercando di incastrarti. Ma chi? Essere professore di demonologia è qualcosa per cui si dovrebbe uccidere? E in quel caso, perché non uccidere te direttamente? Sei sicuro che tutti i professori, a modo loro, sarebbero capaci di progettare un assassinio e se lo avessero fatto tu saresti già morto, o staresti certamente per morire. Ti torna in mente quell'energumeno pazzoide che hai visto questa notte, ma non riesci a legarlo agli avvenimenti che ti circondano.
Guardi immobile mentre i posti a sedere si riempiono, noti che quello di Robinson è effettivamente vuoto e che Sophie ti guarda ghignando diabolicamente. Le fai un cenno come per schernirla e aspetti che tutti siano al loro posto e abbiano finito di parlare tra di loro, quindi ti alzi per iniziare la tua spiegazione e il tuo discorso. Ma qualcosa non va. Ti senti pesante, la testa ti gira. Il tuo cuore accelera all'impazzata, le tue pupille si riducono a due minuscoli puntini neri e sei costretto ad aggrapparti alla cattedra per non cadere. Senti un brusio venire dagli studenti, un rumore che si abbatte sui tuoi timpani e sul tuo cervello come il fragore di una cascata. Cerchi di dire qualcosa, ma non riesci. Guardi gli studenti mentre alcuni di loro si alzano preoccupati e iniziano a venirti incontro, e tra loro c'è tuo fratello, con uno sguardo greve. « Eg... Egon.. » rantoli, precipitando finalmente a terra. Dietro a Egon compaiono anche Robinson e Lancelot, e i tre si chinano su di te.
Senti un sussurro gelido.

68otrNE

" Cosa ne sa lei dei demoni, monsieu Roths? "

Stai per perdere completamente i sensi, e la vita. Gli studenti attorno a te ti scuotono e urlano cose che non riesci a comprendere.
Poi, come un lampo nero, una voce risuona nell'aula e vedi una Sagoma di Donna stagliarsi contro la luce dell'ingresso.
Fate largo, bambocci. Proclama la Donna, avvicinandosi rapidamente. Fate largo, dico.
Quest'uomo sta per essere assassinato.

-

« Io... sono già stato qui. »
Ti rialzi. Grazie al tuo intruglio, riesci a vedere quel che non avresti mai voluto: la Bestia ha preso tuo fratello, stringendolo a sé e fissandolo con il suo unico occhio blu, grande e terrificante. Demoniaco. Sai cosa sta facendo, lo sai perché sei già stato qui. Ti ricordi chiaramente ora. Sophie. La pozione. La lezione. La donna. Ricordi tutto. Tu sei Grigori Roths, assistente alchimista e professore di demonologia. « Egon... io sto sognando? O è tutto vero? »
Egon cade a terra, inanimato. Rimani immobile dinnanzi alla tragedia. Perché non ti sei svegliato prima? Perché non hai capito, perché non hai ricordato tutto? Potevi evitare tutto questo. Potevi fuggire con Egon. Ma è troppo tardi ora.
È tutta colpa tua.
Egon si rialza, ed emerge dalla coltre di mille colori.
Il suo viso è mutato da scaglie orrende, e sanguina in ogni sua parte. I suoi occhi iniettati di follia ma privi di anima ti fissano. Egon è stato mutato, corrotto, conquistato, divorato, distrutto. La sua anima è stata soggiogata dal demone, che ora osserva, in attesa di soddisfare la sua sete di crudeltà e sadismo.

L'incubo è di nuovo qui.

CITAZIONE
Esito della votazione:

{1 voto} • Annulli la tua lezione di oggi e decidi di confrontare Crupellieux, il Corvo.

{5 voti} • Dopo la tua lezione di oggi decidi di confrontare Sophie, la pettegola.

{6 voti} • Scelta aperta di Lill': Confronti Sophie prima della lezione, per poi andare nel laboratorio di alchimia per scolarti una scodella del tuo personale beverone energetico, con lo scopo di farti forza per la giornata. Arrivato a lezione, spieghi cercando di portare gli studenti dalla tua parte. Infine, dopo la lezione, confronti il Corvo Crupellieux.

{1 voto} • Scelta aperta di Volk/Wolf: Grigori si confronta con Sophie riguardo ai pettegolezzi più recenti su di lui e su Lancelot, subito prima di entrare in classe tenta di farsi coraggio bevendosi una bella porzione di una pozione energizzante di suo brevetto. Durante la lezione tenta di vincere il favore degli studenti cercando di renderla più interattiva. Dopo la lezione si confronterà con Crupellieux riguardo agli avvenimenti della sera precedente, raccontando il suo incontro con l'individuo della siringa di veleno ed esponendo le sue preoccupazioni riguardo Robinson: "potrebbe essersi rintanato nelle stanze del rettore, o essersi rimesso a girovagare per la città...Stephen potrebbe non essere l'unica vittima." Sulla via di ritorno verso casa si dà da fare in cerca di Robinson, chiedendo in giro e cercando sotto i ponti e nei vicoli bui che incontra tra l'Accademia e il proprio quartiere.

{1 voto} • Scelta aperta di Fatal_Tragedy: Confrontarsi con Karl Grossin, il barbaro poeta, prima di lezione. Durante la lezione provare a vincere la fiducia degli studenti parlando del caso di Lancelot e in fine parlare con Sophie la Pettegola dopo la lezione.
Totale voti: 14

Risultato della scelta aperta: {-15 cautela; +20 ingegno; +10 audacia}
Punti Caratterizzazione: Cautela (-10); Onestà (5); Ingegno (20); Audacia (10)

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{ Link al topic di confronto }

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Sei Grigori, un'alchimista ed ex avventuriero che per caso e sfortuna è finito a fare da assistente ad un professore nella ridente città di Perla, specificatamente nell'università Saint Anders. Per una serie di motivi sei stato promosso a supplente della cattedra di Demonologia. Al tuo secondo giorno come professore uno studente che ti aveva dato noie viene assassinato, portando i sospetti dei tuoi colleghi verso di te.
Decidi di investigare sull'omicidio rivolgendoti ad un'alunna notoriamente pettegola per ottenere qualche informazione, quindi ti rechi nel laboratorio di alchimia per preparare una pozione energizzante che ti possa aiutare durante la lunga giornata che ti aspetta. Nel laboratorio incontri inaspettatamente il professor Rosseau, che ti permette di creare l'intruglio. Preferisci non restare a parlare con lui, perché devi recarti alla tua seconda lezione. Proprio mentre se in procinto di spiegare agli studenti la tua posizione sull'omicidio, però, hai un malore improvviso e perdi i sensi, ma non prima di vedere l'intervento di una misteriosa donna in nero. La tua confusa coscienza viene catapultata indietro nel tempo, durante i tuoi anni di avventuriero.
Sei costretto a rivivere il momento che ha stravolto la tua vita.
Cosa cambierai?
• Cerchi di far ragionare Egon e di farlo tornare in sé. Troverai il modo di curarlo. È così che sarebbe dovuta andare.
{ +X compassione; +50 pentimento }

• Cerchi di pugnalare Egon. Nessuno può salvarlo ora. È così che sarebbe dovuta andare.
{ +X rassegnazione; +50 pentimento }

• Cerchi di convincere il demone a prendere te invece di Egon. È così che sarebbe dovuta andare.
{ +X coraggio; +50 pentimento }

• Cerchi di uccidere il demone per spezzare il maleficio su Egon. È così che sarebbe dovuta andare.
{ +X audacia; +50 pentimento }

• Lasci che Egon ti uccida. È così che sarebbe dovuta andare.
{ +X disperazione; +50 pentimento }

• Fuggi dal tuo passato.
{ Nessun PC }

• Scelta aperta. I giocatori possono scrivere e decidere cosa fare, votandosi a vicenda.
{ + ???}
Durante lo scorso turno avete preferito una scelta aperta, tuttavia gli eventi non sono andati secondo i piani: per qualche ragione infatti Grigori perde i sensi durante la lezione, annullando tutte le azioni che sarebbero dovute avvenire da quel punto in avanti. Tuttavia, un nuovo percorso (imprevisto) si è aperto, e Grigori non accumula [Stanchezza].
Durante questo turno viene introdotta un'altra meccanica, ovvero quella dei PC variabili, rappresentata dalla X che vedete sotto alcuni voti. Per ogni voto che darete a queste scelte, aggiungerete 10 ai punti caratterizzazione corrispondenti. Più un'opzione è popolare, più saranno intense le ripercussioni sul carattere del personaggio.

Le votazioni iniziano ora, e chiuderanno verso le ore 00:01 del 16/09. Ricordatevi che per qualsiasi domanda potete usare il topic di confronto!



Edited by Snek - 12/9/2015, 17:10
 
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Non c'è nulla che tu possa fare.
Egon protende le sue mostruose mani verso di te, ed il gelo discende sulla tua anima. Non puoi correggere le cose. Non puoi cambiare il passato. Puoi solo ripetere i tuoi sbagli. Quindi fuggi. Lasci alle tue spalle ciò che rimane di tuo fratello e mentre corri verso l'uscita della caverna ti pare di sentire le fauci del demone schioccare ritmicamente; una risata che si allontana sempre più, come gli eventi di quel giorno. Pian piano l'oscurità della caverna fa spazio ad una luce innaturale e tu ti ci tuffi, sperando che conduca il più lontano possibile dal tuo passato. Quel candore si chiude dietro di te, sigillando Egon nella caverna -riesci solo a rivolgergli un'ultima occhiata prima di vederlo sparire e sai che il suo sguardo può significare solo una cosa: salvami. Ma tu non puoi salvarlo, e non potevi nemmeno allora. Non c'è nessuna salvezza dalla Corruzione.
Egon è ancora in quella caverna del Sürgün-zemat, dall'altra parte del continente, vivo e in attesa di qualcuno che lo liberi.
Sei circondato da un infinito bianco ora, ma lentamente lo vedi dissolversi. Dal nulla, come se il mondo fosse diventata una tela da dipingere, dei colori prendono forma. Si stendono e si modellano, guidati da un pennello divino, fino a creare una stanza. Riconosci il lusso di quel luogo, vedi i mobiletti curati e il brillante lampadario, vedi le grandi finestre aprirsi su una città che conosci bene, con un sinistro castello all'orizzonte -è Perla.
Ma una cosa su tutte ti sorprende di più: steso su un divano nel salone ci sei tu. Ti avvicini con esitazione al tuo corpo, temendo che sia morto e che tutto quello che stai vivendo non sia altro che un'esperienza ultraterrena. Ma una voce ti sorprende: « Buongiorno. » non fai in tempo a riconoscere il suono di quella voce perché una donna ti passa letteralmente attraverso, come se non esistessi, e l'esperienza ti mozza il respiro. Hai bisogno di interi istanti per riprenderti prima di poter osservare una scena che non ti saresti aspettato. La donna si siede di fianco al tuo altro corpo e inizia a massaggiarti dolcemente la fronte, giocando con i tuoi capelli. Il tuo corpo in tutta risposta sembra riprendere a respirare e inizia a mormorare qualcosa, frasi che ti fanno capire cosa stia sognando:

Non è dei demoni qui...
Ho fatto una corsa spaventosa...
prossimo compito alchemico...
Non starò a lungo...
E...gon...


« Cosa è successo allora? » ti chiede la donna, con tono materno. Solo ora ti soffermi su di lei e riesci a riconoscerla -è la donna che è venuta in tuo soccorso subito dopo il tuo mancamento a lezione. Ha dei lunghi capelli neri ed un viso grazioso, ma due occhi tremendamente seri, il cui taglio non può che ricordarti quello di Felix Letter. Ti sembra di percepire il calore del suo tocco sul tuo viso e ti senti straniato da quell'esperienza, ma anche addolcito. Se conoscessi il nome o lo scopo di quella donna forse riusciresti ad apprezzarne le carezze, ma per quanto ne sai potrebbe essere stata lei la causa del tuo malore. Malore. Perché sei stato male? La tua pozione era perfetta, era...
« G R I G O R I »
Improvvisamente la donna si volta verso il vero te.
Ma non è più lei. Il demone ti guarda di nuovo fisso. Le forme mostruose della creatura hanno preso il posto di quelle di lei e i suoi occhi evocano in te quella stessa paura che anni prima ti ha fatto fuggire, abbandonando tuo fratello.
La bestia schiude le fauci e lascia uscire la sua mostruosa lingua, emettendo una sinistra condanna.

vezPadg

« N O N A V R A I P E N S A T O D I P O T E R F U G G I R E
V E E E E E E E R O ?
»
___________________________________________________________________

Un urlo di puro terrore riempie la stanza. Il tuo.
Ti alzi a sedere immediatamente, finalmente risvegliato da quell'interminabile incubo. Il tuo viso è madido di sudore e respiri con fatica. Cerchi di alzarti in piedi, ma le tue gambe ti tradiscono e cadi rovinosamente sul tappeto rosso, lo stesso che stavi calpestando qualche secondo prima nel sogno. Sei ancora in quella stessa stanza, ma ti sembra tutto più reale: senti l'aria viziata punzecchiarti le narici e il frastuono della città là fuori ti ricorda come il mondo respiri anche senza di te. Cerchi di alzarti, una, due, tre volte, ma non riesci. La tua gamba destra non risponde correttamente ai tuoi comandi e le tue braccia sono troppo deboli per sostenere il tuo peso. Un terribile senso di angoscia invade ogni tua cellula e inizi a vedere un futuro in cui non puoi muoverti correttamente, menomato per sempre da una pozione che avrebbe dovuto aiutarti, non distruggerti. Ma la voce del salvatore arriva presto, la riconosci: è Crupellieux. « Cosa sta succedendo qui!? » il Corvo nero irrompe nella stanza quasi sfondando la porta con una forza che non gli avevi mai visto dimostrare prima, e vi scambiate uno sguardo di pura sorpresa. Il professore è sorpreso di vederti sveglio e a terra, e tu sei sorpreso di vederlo in volto -un volto sorprendentemente normale e giovane, con lineamenti squadrati che non ti saresti aspettato di trovare sotto la sua maschera dalla linea affusolata, capelli neri a spazzola e due occhi blu pieni di vergogna. Crupellieux infatti si ritira immediatamente appena si accorge di essere stato visto senza maschera, lasciandoti inerme sul pavimento, e tornando solo dopo un abbondante minuto -questa volta indossando la sua ben nota maschera. Il Corvo "corre" ad aiutarti e ti rimette a sedere sul divetto su cui hai fatto incubi che vorresti tanto dimenticare. « Signor Roths, voi siete... sveglio? »
« Non ti sembro sveglio? » gli rispondi di getto, dandogli del tu per la prima volta. Del resto, è più giovane di te. Vedi Crupellieux esitare a risponderti, quindi inizi tu, con l'unica domanda che puoi fare: « Cosa è successo? »
Il Corvo prende un profondo respiro e si mette a sedere sul tavolino di fronte a te, anche se è un po' ostacolato dalle larghe vesti bianche che veste sempre. « Non so nemmeno da dove iniziare, Signor Roths. Temiamo che lei sia stato avvelenato. » sul tuo volto si dipinge un'espressione di pura confusione. « Le spiegherò tutto, partendo da quel giorno. »

Abbiamo raccolto alcune testimonianze che affermano di avervi visto ingerire una pozione, quel pomeriggio. A lezione siete stato colto da un malore, e siete precipitato in uno stato di profonda incoscienza dal quale non siamo riusciti a svegliarvi. Se non fosse stato per l'intervento della proprietaria di questo appartamento, Aura Letter, sareste certamente morto. Aura era stata mandata qui dal nostro Magnifico Rettore per supervisionare la struttura del castello, dopodiché si sarebbe recata a Ladeca per sostituire suo zio come capo del progetto. Tuttavia le cose sono cambiate quando, volendo assistere alla vostra lezione, è stata testimone del vostro mancamento. Questo ve lo dirò in confidenza: Aura è una donna dalla personalità prepotente, ma con buona ragione: è stata lei a capire che nel vostro corpo c'era del veleno mortale, ed è stata lei ad insistere che veniste portato qui in assoluta segretezza. L'intero corpo universitario è ora convinto che voi abbiate provocato volontariamente quel malore per sfuggire alle accuse che in molti stavano iniziando a muovere verso di voi... riguardo al caso Lancelot.
« Questo è ridicolo! » affermi prontamente, scandalizzato.
« Vi prego, lasciatemi finire. »
I sospetti di Aura si sono rivelati corretti. All'interno dell'università c'è davvero qualcuno interessato ad uccidervi. Non so se ci sono motivi personali, visto che mi sembra pura follia uccidere soltanto per una carica universitaria... fatto sta che una settimana fa, un uomo -anzi, una sorta di mostruosità è venuta qui per finire il lavoro. Sono riuscito a scacciarlo, ma è stata una lotta inten...-

« Una settimana!? Sono stato qui per così tanto tempo? »
« A dirla tutta sono due settimane, signor Roths. »
Lo sconforto ti colpisce al petto come farebbe una palla di cannone. « Cosa ne è stato delle mie lezioni? E... Robinson! Robinson è tornato? »
Il Corvo abbassa lo sguardo, avvilito e arreso.
« Robinson non è stato più visto dal giorno dell'omicidio di Lancelot. Anche noi temiamo il peggio...
mentre per la sua cattedra non si deve preoccupare, il professor Rosseau sta facendo di tutto per gestire sia il corso di Alchimia che quello di Demonologia.
»

« Tuttavia, signor Roths, c'è una richiesta che devo farle. »
Aura Letter mi ha considerato degno di fiducia e mi ha permesso di assisterla nel curarvi. Tuttavia, la sua fiducia deriva dal fatto che io sono un agente del Sovrano. Io agisco per conto del Sovrano. Questo è il mio ruolo -sono un Corvo prima, ed un professore poi. In quanto tale, in assenza del nostro caro rettore, sono io ad avere il controllo esecutivo dell'università. Posso aiutarla a riottenere la sua cattedra ed il suo onore. Ormai è innegabile per me che lei sia innocente riguardo all'assassinio del povero Lancelot. Ma c'è una cosa che chiedo da lei, e questo è un giuramento: ora lei è un professore, non più un assistente, e dunque desidero che lei prenda giuramento e si dedichi ad insegnare le vie del Sovrano, in modo da ristabilire il buon nome della nostra università. Gli insegnamenti di Demonologia sono cosa assai pericolosa, ed è la mia missione assicurarmi che nulla possa fomentare gli studenti verso l'eresia.

« Qual'è la vostra risposta, signor Roths? »

CITAZIONE
Esito della votazione:

{ 1 voto } • Cerchi di far ragionare Egon e di farlo tornare in sé. Troverai il modo di curarlo. È così che sarebbe dovuta andare.

{ 1 voto } • Cerchi di convincere il demone a prendere te invece di Egon. È così che sarebbe dovuta andare.

{ 4 voti } • Cerchi di uccidere il demone per spezzare il maleficio su Egon. È così che sarebbe dovuta andare.

{ 5 voti } • Fuggi dal tuo passato.
Totale voti: 11

Punti Caratterizzazione: Cautela (-10); Onestà (5); Ingegno (20); Audacia (10)

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Sei Grigori, un'alchimista ed ex avventuriero che per caso e sfortuna è finito a fare da assistente ad un professore nella ridente città di Perla, specificatamente nell'università Saint Anders. Per una serie di motivi sei stato promosso a supplente della cattedra di Demonologia. Al tuo secondo giorno come professore uno studente che ti aveva dato noie viene assassinato, portando i sospetti dei tuoi colleghi verso di te. Decidi di investigare, ma accusi un malore dopo aver ingerito una pozione di tua stessa fattura.
Quando ti risvegli, vieni a sapere dal Corvo Crupellieux che sono passate due settimane dall'incidente Lancelot, e che hai rischiato di morire. Non ti capaciti di come la tua pozione abbia potuto avere un effetto del genere. Il Corvo ti comunica anche che l'investigazione del caso sta proseguendo, e sono in molti a credere che tu abbia architettato il malore pur di scampare alle accuse. Tuttavia, Crupellieux crede in te: è in contatto con la donna che ti ha salvato e ha saputo da lei che hai rischiato davvero la vita. Infine, il tuo collega ti da la notizia più sconvolgente di tutte: Rosseau è subentrato come professore di demonologia al tuo posto. Crupellieux vuole credere alla tua innocenza, ma ha bisogno di un tuo giuramento dinnanzi al Sovrano per poterti supportare appieno.
Cosa rispondi?
• Riponi onestamente la tua fede nel Sovrano e segui il piano di Crupellieux.
{ +40 onestà, +99 fede }

• Fingi di affidarti al Sovrano pur di seguire il piano di Crupellieux.
{ -40 onestà; +20 ingegno }

• Prendi tempo e aspetti che Aura ritorni.
{ +20 cautela }

• Prendi tempo con Crupellieux e ti dirigi in gran fretta nella tua aula per confrontare Rosseau.
{ +X audacia, dove X è +5 per ogni voto; -15 cautela }

• "Non ho tempo per i tuoi giochetti, Corvo. Riavrò la mia cattedra, anche se dovessi sporcarmi le mani pur di riuscirci."
{ +50 irascibilità, -99 cautela }

• Tutto può aspettare. Prima di tutto devi trovare Robinson.
{ +50 pentimento }

• Scelta aperta. I giocatori possono scrivere e decidere cosa fare, votandosi a vicenda.
{ + ???}
Le votazioni iniziano ora, e chiuderanno come minimo entro quattro giorni. Ricordatevi che per qualsiasi domanda potete usare il topic di confronto!



Edited by Snek - 26/9/2015, 15:11
 
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« La mia fede è sempre stata nel Sovrano, professore. »
Rispondi di getto a Crupellieux, assaporando la menzogna mentre scorre sulla tua lingua. Il Corvo ha potere e prestigio e soprattutto non vuole ucciderti. Se sarà necessario dire una piccola bugia pur di avere il suo aiuto, così sia -questo pensi mentre continui a stringere il patto: « Giuro, se devo. Non farà peso sul mio cuore. » Crupellieux è immobile davanti a te, ancora seduto sul tavolino. Non senti nemmeno il suo respiro, puoi solo fissare nei pozzi neri che la sua peculiare maschera ha come occhi. Quell'oscurità sembra scrutare nelle profondità della tua anima e non sono pochi i momenti in cui sei sicuro che Crupellieux rinuncerà ad aiutarti, rivelando la tua menzogna. « Io... »
« Il vostro spirito di sacrificio mi onora, Grigori. Posso chiamarvi così, vero? » il Corvo ti interrompe, ma è per il meglio. Ha abboccato. Il profondo suono della sua voce combinato con le fattezze quasi sinistre del suo secondo volto creano un contrasto con le sue parole, che sembrano traboccare di ammirazione. Quel profilo cozza violentemente contro l'immagine che le voci di corridoio ti avevano dato di Crupellieux: un uomo spietato, devoto unicamente al Sovrano e al Priore Caino, che ha ucciso decine di uomini per eresie forse mai compiute. Dov'è quel Crupellieux? Ti sembra di vedere solo un ragazzino travestito da Corvo.
« Dovete avere solo pazienza ora, Grigori. Non vi chiederò di fare nulla, non nello stato in cui siete. » porti istintivamente la mano sulla tua coscia destra, che pare inerte. Non si muove quando vorresti e spostarla di un solo centimetro richiede una forza che ora non hai. Crupellieux sembra notare le tue preoccupazioni, perché si alza e va a prendere qualcosa che ha lasciato nel corridoio mentre veniva a soccorrerti. « Cercherò anche un rimedio per il vostro stato, ovviamente. Non lascerò che un vile tentativo di assassinio rovini la vita di un uomo devoto come lei. Intanto, però, temo dovrà accontentarsi di questo... » quando il Corvo torna da te, ha in mano un bastone da passeggio. La sola vista dell'oggetto ti fa sprofondare in uno sconforto che non pensavi di poter provare di nuovo, la sensazione che si ha quando qualcosa di insostituibile viene portato via.
« Grazie, Crupellieux. » è l'unica cosa che riesci a dire mentre impugni il bastone e finalmente riesci ad alzarti in piedi da solo. Anche il Corvo si alza e ti cinge le spalle con un braccio, accompagnandoti verso l'uscita. « Oh, quasi dimenticavo! » dice, fermandosi di colpo e iniziando a frugare nelle pieghe della sua larga tunica grigia. Dopo pochi istanti ti mostra qualcosa che conosci molto bene: la chiave del laboratorio privato di alchimia, usato solamente dal docente e dai suoi professori. Esistono solo tre chiavi, quindi ti chiedi se quella che Crupellieux ti sta dando proviene dalle mani di Rosseau stesso. Ancora una volta Crupellieux ti legge nella mente: « Questa è la chiave personale del professor Rosseau. Non ci siamo di certo spinti a invadere la vostra casa per cercare quella che vi appartiene... o per carità, le stanze del Rettore! Il professor Rosseau mi ha detto di consegnarvela al vostro risveglio, perché avete molto lavoro arretrato. » non puoi fare a meno di chiederti come abbia fatto Crupellieux a crederti, ma ringrazi il cielo in ogni caso. « Ma insomma, non mi spetta nemmeno un periodo di pausa? » le tue lamentele sono inascoltate. Il Corvo apre la porta dell'appartamento di Aura Letter e si congeda velocemente. « Temo di no, Grigori. Dovrò faticare parecchio per convincerlo a ridarvi la cattedra, vi conviene dunque cercare di assecondarlo il più possibile. A presto! »
La porta si richiude alle sue spalle con un click, lasciandoti di nuovo solo tra i tuoi pensieri.

Inizi a passeggiare per l'appartamento. Ogni tuo movimento è accompagnato dal battere del bastone contro il pavimento, un suono che scandisce i tuoi passi e ti rinchiude in un'angoscia orrenda, come se stessi ascoltando il ticchettio di un orologio che segna le ore che mancano ad una tragedia. E mentre giri attorno al salotto dove pare tu abbia dormito per due settimane, gli eventi che ti hanno portato a gestire le lezioni di demonologia si fanno largo tra i tuoi pensieri, gettandosi sotto le luci della tua immediata attenzione. In poco tempo, non riesci a pensare ad altro. Perché a te? Forse è questo il modo del Sovrano di punirti per aver abbandonato Egon?
« Come va la gamba? » ti volti di scatto verso quella voce sconosciuta. Davanti a te si presenta una donna minuta, dai lunghi capelli neri e lo sguardo serio. La riconosci immediatamente: è Aura Letter. « Immagino che Crupellieux ti abbia parlato di me. Il mio nome è Aura. » la sua voce è diversa rispetto a come ricordavi, e lei ti sembra anche più bassa e leggermente più graziosa. « Sono al corrente, sì. » le rispondi, incerto sul da farsi. Ricordi distintamente di averla vista accarezzare il tuo volto mentre dormivi, scostandoti dolcemente i capelli dal viso. Era successo davvero? O era solo uno dei tuoi deliri? « Per favore, siediti. Non dovresti sforzarti così tanto. » nel tono di lei non c'è gentilezza, anche se parla per aiutarti. Sembrano più ordini, i suoi. Obbedisci dunque, e lei si siede su una poltrona rossa. Noti che posa a terra un sacco. « Sarò franca, Grigori. Se sono rimasta qui ad aiutarti, non è per ordine di mio zio Felix. In effetti penso che lui abbia preferito che io mi recassi immediatamente a Ladeca ad aiutarlo. Ma ora che siamo in ballo, balliamo: qualcuno sta cercando di ucciderti. »
« Lo so, lo so. » non puoi che sentirti stanco nel sentire quella novità essere ripetuta per l'ennesima volta. « Crupellieux mi ha anche detto che ha dovuto scacciare un assalitore. Sospetto che sia lo stesso che ho visto fuori da casa mia proprio la sera prima del... incidente. » Aura alza un sopracciglio. « Quindi era davvero venuto per te. Sì, abbiamo dovuto lottare, è vero. Fortunatamente Crupellieux sa il fatto suo -da sola non sarei riuscita a fermarlo. Tuttavia, è fuggito, e temo che colpirà di nuovo. Non pretendo che abbandoni il tuo lavoro o la tua solita vita, ma finché questa storia non sarà finita dormirai qui con me. Tutto chiaro? »
« Prego? No, non posso di certo accettare... » inizi a farfugliare, imbarazzato. Aura alza una mano per fermarti. « Considerato che ti ho salvato la vita, il minimo che puoi fare è assecondarmi. » la donna ti sorride, maliziosa. Poi scoppia in una risatina, incapace di mantenere la farsa. « Non ti preoccupare, stallone. È solo per evitare che i miei sforzi in queste due settimane vengano gettati al vento. Mio zio aspetterà finché non risolveremo tutto. » a questo punto, non puoi che accettare.

« Un'ultima cosa. Hai giurato sinceramente? » nella stanza cala il silenzio, nemmeno turbato dal fragore della città sottostante. « Certamente. »
« Bugiardo. » lo sguardo di Aura si fa di pietra, come se non fosse stato già abbastanza duro. Esiti un secondo e poi fai per difenderti, ma ancora una volta la donna è un passo davanti a te. « Sei fortunato, perché Crupellieux ha abbandonato i suoi mestieri da Inquisitore ormai. Se fosse stato attento come un tempo, è possibile che avresti avuto a che fare con due assassini invece di uno. Non ti preoccupare, non gli dirò nulla. Anzi. » ci sono molte cose di Aura che non capisci, ma è chiaro che è di una pasta diversa rispetto a te o a qualsiasi altro professore. Nei suoi atteggiamenti vedi una donna giovane ma che ha vissuto più di molte altre. Ricordi che non solo è riuscita a entrare in casa senza emettere un solo suono ed è in grado di capire le menzogne, ma che ha anche capito che eri stato avvelenato e che ha aiutato Crupellieux ha scacciare il misterioso assalitore. Chiaramente non è una persona normale, e se da una parte questo ti conforta dall'altra ti fa sentire completamente dipendente da lei. E la cosa non ti piace. « So badare a me stesso. » le rispondi, quasi sbuffando. Lei ti sorride, non capisci se per compatirti o altro.
« Lo so. Ed è per questo che ti ho portato una cosa. » Aura si mette a frugare nella borsa che ha portato con sé e tira fuori un cinturone in cuoio scuro, che posa sul tavolino di fronte a lei, allungandotelo. Ti sporgi per prenderlo, accarezzandone la fibra dura e ruvida, usurata dal tempo. È la tua vecchia cintura degli attrezzi, che usavi durante i tuoi giorni da avventuriero. Il tuo sguardo si fa triste ripensando agli ultimi momenti in cui lo hai dovuto usare. « Ho dovuto sgattaiolare in casa tua per prenderlo, spero non ti dispiaccia. » la differenza tra lei e Crupellieux è palese. « Proprio perché sai badare a te stesso voglio che porti il tuo vecchio equipaggiamento ovunque tu vada. Devi saperti difenderti anche da solo. »
Sospiri.
« È successo tutto così in fretta... non capisco cosa dovrei fare. »
Per la prima volta sul volto di Aura compare della genuina preoccupazione per te.
« Devi vivere, Grigori. Tutto qui. »
_____________________________________________________________

Il castello è deserto.
Del resto, oggi è domenica. Gli studenti che vivono qui di solito sono in giro per i mercati cittadini, ben lontani dallo studio. Ma per te la sorte ha deciso diversamente: lavorerai. Ti muovi lentamente, trascinandoti col bastone. Rischi di inciampare qualche volta. La gente tra le strade ti guarda con compatimento, augurandosi di non finire mai come te. Non solo sei zoppo, ma hai anche una cera orribile -e nessuno si dovrebbe aspettare altrimenti, non dopo due settimane di incubi ininterrotti. Ma per fortuna è domenica. Le sale solo vuote e i cortili abbandonati, riempiendo l'università del silenzio che più s'addice ad un castello maledetto. E forse era davvero maledetto, dopotutto. Per più di un'istante pensi che dovresti andartene, e ricominciare da qualche altra parte. La stretta del tuo cinturone infatti sembra soffocarti, come se fosse una catena che ti lega al tuo passato. Un passato da cui continui a fuggire ma che non riesci mai a seminare, è sempre alle tue spalle, pronto ad angosciarti ad ogni possibile occasione. Se non fosse stato per quel discorsone di Lancelot, infatti, nulla di tutto questo sarebbe successo. O almeno, questo è quello che vuoi credere.
Perché innegabilmente qualcuno che vuole ucciderti c'è.

Dopo un lasso interminabile di tempo in cui hai potuto ammirare le guglie del castello più del solito, giungi finalmente al laboratorio. L'ultima volta che sei stato qui hai riferito a Rosseau la tua promozione, ed ora lui ti ha rubato anche quell'onore. Infili e giri la chiave nella toppa mentre anche nella tua mente la porta di una finale realizzazione viene finalmente aperta, facendoti capire tutto. Ma persino quella rivelazione viene strozzata dal fetore nauseabondo che sguscia fuori dal laboratorio, il puzzo della morte stessa. Le porte di legno si aprono con uno stridio, mosse dal tuo solo tocco, e ti permettono di entrare in un altro incubo.
Fai pochi passi in avanti, fissando ciò che vedi. Sei ammutolito.
Poco davanti a te, appeso ad una corda che gli cinge la testa, un mucchio di carne senza forma definita pende dal soffitto. Non ti è chiaro se quella cosa sia umana o meno, ma non riesci a pensare comunque. Il vento spira nella stanza per la prima volta in due settimane, facendo dondolare e girare l'impiccato. Una massa disgustosa di qualcosa molto simile alla gelatina riveste completamente la schiena e la fronte della creatura. Vedi che le si è staccato un piede, che ora riposa a terra, e che i suoi arti sono piccoli e scheletrici, con brandelli di carne che pendono qui e là. Poi, con un clack, la trave del soffitto che regge la corda scricchiola, inclinandosi pericolosamente. La corda cede, ormai usurata, e la massa di carne precipita al suolo schizzando il suo sangue ovunque, persino sul tuo volto. Fai qualche passo indietro, cercando di ripulirti e di fare ordine nei tuoi pensieri, ma è proprio allora che la creatura alza lo sguardo verso di te.
Oltre a quel cappuccio mostruoso che gli copre la fronte, il suo viso ti è finalmente visibile.

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Robinson.

L'essere si dimena incontrollabilmente, muovendo ogni fibra del suo essere, ed emette un grido udibile solo nei peggiori incubi.
Fai due passi indietro, sconvolto.
Quello che rimane di Robinson spicca un salto verso di te, aprendo le fauci per prendere e fare a brandelli il tuo collo.

Un impulso di puro istinto ti pervade, e dice una cosa sola:
Sopravvivi.

CITAZIONE
Esito della votazione:

{ 9 voti } • Fingi di affidarti al Sovrano pur di seguire il piano di Crupellieux.

{ 2 voti } • Prendi tempo e aspetti che Aura ritorni.

{ 1 voto } • Tutto può aspettare. Prima di tutto devi trovare Robinson.

{ 1 voto } • Scelta aperta di Volk/Wolf: "Ci sono elevate probabilità che Robinson sia il mostro che è venuto a scuola a tentare di finire il lavoro. Questo o quel maledetto di un custode del laboratorio mi ha rifilato della cicuta avariata invece dell'erba ricostituente. Maledetto infame..."
Proferite queste parole si prosegue con • Riponi onestamente la tua fede nel Sovrano e segui il piano di Crupellieux.
Totale voti: 13

Punti Caratterizzazione: Cautela (-10); Onestà (-35); Ingegno (40); Audacia (10)

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k1oidJF
Sei Grigori, un'alchimista ed ex avventuriero che per caso e sfortuna è finito a fare da assistente ad un professore nella ridente città di Perla, specificatamente nell'università Saint Anders. Per una serie di motivi sei stato promosso a supplente della cattedra di Demonologia. Al tuo secondo giorno come professore uno studente che ti aveva dato noie viene assassinato, portando i sospetti dei tuoi colleghi verso di te. Decidi di investigare, ma accusi un malore dopo aver ingerito una pozione di tua stessa fattura. Quando ti risvegli, vieni a sapere dal Corvo Crupellieux che sono passate due settimane dall'incidente Lancelot, e che hai rischiato di morire.
Rispondi positivamente a Crupellieux, mentendo, e ti asciughi il sudore dalla fronte quando capisci che il Corvo non si è curato di appurare se stessi dicendo la verità o meno con qualche trucchetto inquisitorio. Il Corvo ti promette che farà del suo meglio per aiutarti e ti consegna la chiave del laboratorio di alchimia privato, datagli da Rosseau per permetterti di recuperare il lavoro perso. Si avvia verso l'uscita, dove incontra Aura Letter, la donna che ti ha salvato. Tu ed Aura rimanete soli e lei capisce immediatamente che hai mentito a Crupellieux, ma con tuo stupore si congratula, lodando il tuo spirito di sopravvivenza. Aura ti dona il tuo vecchio equipaggiamento da avventuriero, ammonendoti di portarlo ovunque, perché qualcuno sta cercando di ucciderti.
Ti avvii dunque verso il laboratorio di alchimia, ma una volta aperte le porte uno spettacolo di puro orrore si mostra ai tuoi occhi.
L'orrore si getta alla tua gola. Cosa farai?
• Combatti.
{ - ??? }

• Scelta aperta. I giocatori possono scrivere e decidere cosa fare, votandosi a vicenda.
{ + ???}
Il corso della storia procede, inesorabile. Il destino di Grigori è nelle vostre mani.
Durante questo speciale turno, non avrete scelta.
Tuttavia, le vostre azioni nel primo, terzo e quarto turno più il numero dei PC a vostra disposizione vi hanno concesso la possibilità e lo spirito per combattere.
Mi chiedo se sarà la scelta giusta.

Le votazioni iniziano ora, e chiuderanno come minimo entro quattro giorni. Ricordatevi che per qualsiasi domanda potete usare il topic di confronto.
 
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view post Posted on 15/12/2015, 12:41
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what a thrill
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« Era ora che tornassi. »
Aura Letter degnò lo zio di un solo, triste sguardo. Nonostante avesse cercato di impregnare quelle poche parole con l'asprezza e la delusione che sentiva in quel momento riuscì soltanto a sputare un pietoso commento, magro di qualsiasi vitalità o emozione se non per una minuscola traccia di sollievo.
La risposta di Felix non si fece aspettare. Le sue uniche parole erano invece colme dell'esasperazione tipica di un uomo che ha dato molto per niente.
« Vorrei non essere qui. »
Nei suoi occhi bruni era riflessa l'immagine del cumulo di cenere che un tempo aveva chiamato Saint Anders, casa.
Flebili colonne di fumo si alzavano dalle macerie. I muri di pietra erano crollati in pochi giorni, spinte dall'incessante tempesta che aveva sconvolto Perla nelle ore successive all'incendio. Eppure ancora rimanevano delle lingue di quel fumo nero, nerissimo, come testamento che una volta in quel luogo riposavano i sogni di molti. « Ho stretto mani e fatto promesse, a Ladeca. I miei giorni da rettore sono finiti, gli studenti e ciò che rimane del corpo docenti saranno trasferiti nelle nuove strutture della capitale. »
« Temo che quando arriveremo a Ladeca non rimarrà che un mucchio di cenere. »
« Può darsi. » Felix si voltò, abbandonando la Saint Anders. « Sembra finire sempre così, eh? »
« Già. »

Aura Letter restò immobile, osservando la distesa di pietra e desolazione.
Sei ancora lì sotto, Grigori?

Lezioni di Demonologia, parte ultima
Ovvero: "Come non affrontare una deformità di classe due"

Ti sei divertito, lo ammetti.
Mentre fingi di studiare il foglio di pergamena che ti ritrovi tra le mani e ne accarezzi la superficie vagamente ruvida, i tuoi studenti si danno da fare incessantemente. Ti senti un po' colpevole perché tu non hai mai dovuto studiare per una prova, non hai mai dovuto ottenere il permesso di qualcuno per essere dove sei ora. Ci sei semplicemente capitato perché "le cose sono andate così". E ti sei anche divertito: continui ad ammetterlo mentre i tuoi occhi stanchi guardano le teste chine di quei giovani attraverso occhiali sporchi da fin troppo tempo. Ti verrebbe voglia di accavallare i piedi sulla cattedra di fronte a te, ma cerchi di mantenere il decoro che ogni professore di demonologia dovrebbe avere.
Forse non hai dovuto dare esami, ma hai comunque avuto la tua parte di tribolazioni. Sono memorie vecchie ormai, lontane.
Ti sei liberato dalla loro ingombrante presenza molto tempo fa, quando eri un misero assistente. Il lutto e la devastazione sempre presenti nel tuo cuore dopo la morte di alcuni tuoi studenti ti ha perseguitato per anni, ma hai visto molti giovani sedersi ai banchi di fronte a te e hai amato molti di loro come figli. I loro sorrisi e l'ammirazione che provavano e provano verso di te è riuscita a consolarti, e quando non ci riuscivano loro c'era la tua bella Aura.
Ricordi bene come ti accarezzava i capelli la prima volta che l'hai vista, mentre ti cullava dopo un brutto sogno.
Certe cose non sono mai cambiate, e speri che non lo facciano mai.

Gli studenti, uno ad uno, si fanno avanti verso di te per consegnarti la loro prova scritta. Ti bastano rapide occhiate per vedere strafalcioni, cancellature o calligrafie più fitte dell'alfabeto maegon. Una volta raccolti tutti li poni delicatamente nella tua borsa, chissà quando li correggerai.
Ti alzi.
« Bene, ragazzi. Bravi. Siamo alla fine dell'anno ormai, e probabilmente non ci rivedremo se non per qualche saluto tra i corridoi. Ma trattenete le lacrime, oh vi supplico! » sorridi mentre vedi alcuni dei tuoi alunni ridere delle tue pessime battute. Forse alzerai le valutazioni, dopotutto. « Ho passato quello che in molti non esiterebbero a definire inferno per essere qui dietro a questa vecchia scrivania. Non mi capita spesso di alzarmi da questa sedia e pensare di aver fatto un buon lavoro, ma quando succede so che ne è valsa la pena. E voglio che voi tutti, uscendo dalla mia aula, lo ricordiate: il risultato potrebbe non corrispondere ai sogni con cui siete partiti, ma finché riuscirete a cogliere quella scintilla che vi spinge ad alzarvi ogni mattina allora potete dire che sì, ne è valsa la pena.
Buona continuazione, gente. Potete andare.
»

Un brusio si solleva dai banchi mentre tu sprofondi di nuovo nella tua confortevole poltrona, osservando il frutto del tuo lavoro che sfugge dalle tue dita e fa un altro passo verso il futuro. Non ti interessa davvero di quelle stronzate che Crupellieux continua a dire sul creare un Dortan nuovo.
A te basta essere lì, a fare l'insegnante.

"Come mai non sei riuscito a capirlo prima?" ti chiedi, sorridendo tristemente alla tua aula ora vuota.
Ma, alla fine, non importa davvero.

7GyrbND

« Non mi dicevi sempre
"Quello che importa è che tu sia felice ora",
Egon?
»

CITAZIONE
Esito della votazione:

{ 2 voti } • Scelta aperta di Fatal_Tragedy: Tenti di difenderti dall'assalto di Robinson indietreggiando e lanciandogli una miscela esplosiva di tua preparazione prima che possa esserti addosso. Dopodiché gridi nella speranza di attirare l'attenzione di qualcuno nei paraggi.

{ 4 voti } • Scelta aperta di Volk/Wolf: (Difesa Assoluta) Ti lasci cadere all'indietro, sfruttando lo slancio della creatura per far rotolare entrambi nel corridoio, fuori dal laboratorio e in un ambiente maggiormente controllabile. La mano ti corre istintivamente alla cintura in cerca del tua biglia stordente preferita. A questo punto il bersaglio sono le fauci del povero Robinson: "scusa" riesci a sussurrare appena prima di frantumargli la bomba tra i denti.
È il momento di tirare fuori gli attributi ed educare lo studente che ha perso la via. Ignori la possibilità di fuggire e decidi di richiamare da sotto i suoi piedi Fasce di luce abbagliante irte di spine, per danneggiarlo e immobilizzarlo (-20% di Energia, Danno Alto al fisico - Critico se il tipo è un demone. Movimenti impacciati.)

{ 1 voto } • Scelta aperta di miky1992: Scegli di combattere MA non lo ammazzi.

Totale voti: 7

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La decisione di proseguire e concludere la quest è stata piuttosto difficoltosa per me. Non credo che a molti sia sfuggito il motivo della mia assenza. Tuttavia non sono stato completamente deluso da questo gioco: Lezioni di Demonologia mi ha genuinamente divertito, e vedere la quest ancora aperta mi ha convinto a dare la conclusione che alcuni aspettavano. La quest sarebbe dovuta continuare un altro turno per dare una conclusione al restante cast di personaggi, ma chiaramente la situazione vuole che finisca prima del dovuto. Non mi dispiace però: fin dalla fine della votazione avevo deciso come sarebbe andata a finire, e sono contento di non aver dovuto fare modifiche per scrivere la fine della storia di Grigori.

Ringrazio tutti i partecipanti votanti della quest, e mi scuso per come sono andate le cose. Posterò presto la lista dei votanti nel topic di correzione delle quest per farvi avere quei pochi gold che vi spettano per regolamento, 20 per voto. Ecco la lista finale:

RESOCONTO
Voti per turno

Turno 1: 13 voti
Turno 2: 14 voti
Turno 3: 11 voti
Turno 4: 13 voti
Turno 5: 7 voti

Partecipanti e turni di voto
(Conto) [Totale voti: 4] Last Century: 1; 2; 3; 4
(Conto) [Totale voti: 3] Indovino titubante: 1; 2; 3
(Conto) [Totale voti: 4] Y u u: 1; 2; 3; 4
(Conto) [Totale voti: 5] Volk/Wolf: 1; 2; 3; 4; 5
(Conto) [Totale voti: 5] Misato Kojima: 1; 2; 3; 4; 5
(Conto) [Totale voti: 1] Lucious: 1
(Conto) [Totale voti: 5] Ner'Zhul: 1; 2; 3; 4; 5
(Conto) [Totale voti: 5] Miky1992: 1; 2; 3; 4; 5
(Conto) [Totale voti: 3] Endymion~: 1; 2; 4
(Conto) [Totale voti: 3] Ul†ima: 1; 2; 4
(Conto) [Totale voti: 5] Lill': 1; 2; 3; 4; 5
(Conto) [Totale voti: 5] Shervaar: 1; 2; 3; 4; 5
(Conto) [Totale voti: 1] RamsesIII: 1
(Conto) [Totale voti: 2] Orto33: 2; 4
(Conto) [Totale voti: 3] Liath: 2; 3; 4
(Conto) [Totale voti: 4] Fatal_Tragedy: 2; 3; 4; 5

Considerazioni
Questa quest è stata sperimentale in molti modi. Appena è stata pubblicato l'aggiornamento che ha previsto questa tipologia di giocata mi sono letteralmente fiondato sull'occasione, cercando di creare qualcosa di un po' più rischioso. La mole di discussione generatasi in confronto è stata una delle più grandi soddisfazioni nella mia carriera da QM, anche se ci sono state alcune difficoltà da parte degli utenti meno tranquilli che non riuscivano a intervenire nel mezzo di questo torrente in piena. Le scelte aperte sono state un ottimo modo per stimolare questa vitalità, e mi ritengo soddisfatto di averle introdotte come meccanica. L'ultimo turno attivo della quest doveva essere la "scommessona" su cui si metteva in piedi l'intera giocata, ovvero l'obbligo di fare una scelta aperta per non incorrere in spiacevoli situazioni per il protagonista. Tuttavia mi sono rapidamente reso conto che questa è stata una scelta sbagliata: il numero di voti per questo turno ad una settimana dall'apertura della votazione era quattro, dieci in meno degli altri turni. Ammetto di essere stato incredibilmente scoraggiato e di essermi pentito di aver proposto una meccanica così rischiosa; evidentemente il giocatore che partecipa ad una quest a bivi vuole poter fare qualcosa di più "rilassante", e lo capisco. La mia inesperienza con questo genere di sistema si è vista, ma almeno mi consolo pensando che un rischio del genere verrà preso con le pinze da futuri gestori di quest a bivi.
Ho apprezzato la voglia di fare un'azione molto complessa da parte di Volk, che ha proposto la scelta aperta vincitrice, tuttavia alcuni elementi della stessa andavano completamente contro il personaggio di Grigori (principalmente l'uso della magia) e l'idea stessa della quest, che non comprendeva un combattimento tradizionale. La scelta di Fatal era quella più "appropriata" in questo senso. Ma lo ribadisco: ho pensato la quest senza scelte giuste o sbagliate, e ho cercato di rifletterlo in questo post finale.
Spero che vi siate tutto sommato divertiti!



Edited by Snek - 15/12/2015, 13:40
 
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Valutazione

Ritengo che l'esperimento compiuto in questa giocata sia una pietra importante per l'intero sistema delle giocate a bivi. Da ciascun post traspare il grandissimo impegno dell'utente Snek nello strutturare la giocata. Il grande numero di scelte proposte (e dall'approfondimento delle stesse), la precisione delle sue indicazioni, il sottotema dei punti caratterizzazione e la possibilità di inserire scelte aperte sono tutti elementi che lascerebbero sperare in una conduzione più duratura del progetto (o di progetti simili), vista e consideratane l'intrigante complessità. È un peccato per il ritardo sul post finale (che è stato comunque prodotto e si attesta su un livello qualitativamente alto); d'altra parte nessuno di noi può dire di avere il totale controllo sui propri sentimenti e sulla propria ispirazione, purtroppo. Vorrei incoraggiare Snek a non pensare che la carenza di voti sia stata dovuta solamente alla scelta rischiosa dell'ultimo turno; la partecipazione dell'utenza è destinata da sempre a fluttuare intorno a circostanze quantomai lontane dal gioco in sé, e dunque la si potrebbe imputare anche a una serie di sfortunate coincidenze. Anzi, mi sento di dire che lo scoraggiamento spesso opera come un virus, passando da utenti a utente, e da utente a QM, ma non per questo bisogna arrendersi a esso. Mi ripeto: il lavoro da te compiuto è pressoché impeccabile, comunque lo si guardi. Soprattutto, ho apprezzato la tua volontà a metterti in gioco con una modalità di quest nuova, sperimentando un differente tipo di giocata prima ancora che lo staff ne sfruttasse il modello in maniera ufficiale.
Personalmente ho apprezzato moltissimo sia l'idea che la quest, e non intendo andare contro alle indicazioni menzionate dal QM riguardo alle ricompense. Qualora Snek cambiasse idea, la ricompensa che assegnerei a lui sarebbe di 1000G.

Last Century: 80G
Indovino Titubante: 60G
Y u u: 80G
Volk/Wolf: 100G
Misato Kojima: 100G
Lucious: 20G
Ner'Zhul: 100G
Miky1992: 100G
Endymion~: 100G
Ul†ima: 60G
Lill': 100G
Shervaar: 100G
RamsesIII: 20G
Orto33: 40G
Liath: 60G
Fatal_Tragedy: 80G

Aggiorno i conti.

 
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