Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Corsa all'oro - [ A g o g n a r e ], avidità

« Older   Newer »
  Share  
Lunatic ( )
view post Posted on 11/9/2015, 11:43




[ A g o g n a r e ]


ME dormiva come al solito con un occhio aperto il cervello sveglio nei pressi del muro diroccato. Il cielo era una volta di spina nera di roccia di nuvole e sangue. Losapevalosapevalosapeva lo sapeva. Non c'erano altre ragioni per il suo mezzovegliare se non il fine basilare di ogni creatura vivente. La vita. Una precauzione necessaria contro gli sciacalli le bestie i servi le guardie ogni genere di suo simile in agguato da quelle parti. E quindi se ne stava accucciato in un angolo la schiena protetta dalla parete superstite del castello caduto il luogo che una volta era stato il centro del regno della Creatura di Cui non dicevano il Nome. Il re o imperatore o sovrano o monarca o distruttore o guerrafondaio o folle o sanguinario o divino o demoniaco che dir si volesse.

2qlwyvr



Col tempo la sua accortezza portò i suoi frutti. Come sempre aveva fatto. Un suo simile trotterellava nei paraggi la sua forma corporea era disgusto di tentacolo di occhio di zampe d'insetto a forma di falce. Che fosse stato quello il suo aspetto anche nel mondo di là? Difficile a dirlo. Molti suoi simili dimenticavano losapevalosapevalosapeva la forma che avevano avuto una volta. Così inventavano forme nuove tratte dall'immaginario corrotto dal vivere in quel luogo per troppo troppo troppo tempo. Lui era stato solo di poco più saggio portava l'eco ricordo del suo essere passato nascosto a fondo a fondo a fondo dentro la sua forma attuale.
L'altro indugià notando che non stava dormendo. Nonostante l'aspetto di falci di zampe di chele di schifo sembrò amichevole nel suo torbido cinguettare parole.

«Hai sentito? Lui aprirà di nuovo le porte.»

Aveva sentito si lui era sveglio era attento era in attesa. C'era ansia nella voce del compagno c'era smania e trepidazione la stessa che poteva esserci nel suo cuore ma per altri o altri motivi.

«Ho sentito che ad entrare sarà un'intera città. »

Stupido stupido stupido l'essere reagì alla sua informazione tradendosi con uno zampettare felice di gambe. Era un basso grado infimo essere di quelli che aspettavano l'apertura per uccidere razziare cibarsi e che finivano facilmente uccisi razziati cibati. Altri erano pericolosi. Altri erano calmi e calcolatori sapevano giocare al gioco. ME era uno di quelli. Non voleva sapere dei poveracci che entravano stupidi speranzosi combattenti per il potere la Creatura dava a ognuno possibilità di avere e essere avuto lottare e essere lottato crescere e essere usato per accrescere. Potere a un prezzo.

«Si, Si!
Il loro Re da tempo è in contatto con lui ...
»

Potere a un prezzo potere a un prezzo. Losapevalosapevalosapeva lo sapeva. Lo sapeva sopra lo scalpicciare euforico dell'altro che danzava gioioso davanti a lui. La Creatura prometteva doni in cambio di sacrifici così come una volta nel mondo di là Lui aveva sacrificato e aveva ricevuto. Il re dei nuovi arrivati credeva di poter dare in pasto alla Creatura i suoi sudditi e aver garantita la fama la vita la forza ma si sbagliava si sbagliava si sbagliava. Stupido stupido stupido. La Creatura era terribile ed equa. Non importava chi fosse il re dei nuovi le stesse possibilità losapevalosapeva erano offerte a tutti. Chi aveva sacrificato poteva trovarsi preda delle sue vittime cacciatore di mosche carne da macello sull'altare dell'ambizione altrui. Lo sguardo della Creatura favoreggiava chi sopravviveva non chi credeva la sopravvivenza garantita.

«Ci sarà molto da vedere.»


Disse con calma piatta indifferenza al movimento interrogativo del suo compagno. Non avebbe avuto tempo di proferire altre confuse parole poichè la sua zampettante stupidità l'aveva già annoiato. Farlo andar via sarebbe stato pericolo pericolo perché anche un essere infimo come quello poteva conoscere orde e orde di altri e dire la sua posizione. ME si fece denti e bagliore e zanne e saliva e balzo e artiglio e lama.

Nel turbine di sangue di maglio di lacerazione e taglio l'insetto gridò. Non durò molto.
ME era preciso. ME era letale.
ME non aveva dimenticato.




Guardava un'esterna nello squarcio sul mondo di là. La sua menta di ombra di carne di ingranaggio ricordava lettere precisazioni nomi theras theras THERAS era la parola. Mentre guardava l'esterna pensava alle orecchie allo sguardo di ghiaccio pensava. Nostalgia e incogruenza e inquietudine e interesse ma possibilità. Voleva forse sfruttare certo ma anche qualcosa di più. La Creatura aveva scelto il Re e lui avrebbe scelto quell'esterna per la sua uscita per la sua occasione per la sua ... possibilità era voglia di uscire di tornare di essere individuo e forma e specifico e stanco di lotte continue mezzeveglie tenere assieme se stesso con pezzi di consapevolezza rubata attorno al nucleo di ciò che ricordava.


Quando lo squarcio si squarciò sul mondo di là, ME saltò nelle ondate dei nuovi arrivati orecchieorecchieorecchieorecchie non per dilaniare squartare nutrire.

Me
saltava aldilà.
Io saltavo aldilà.

Io saltavo in Theras ed ero libero, libero, libero di nuovo.


Io non avevo dimenticato.





Le dovute precisazioni. Questo post non è tratto da un delirio post traumatico, ma è in verità uno stralcio di background della creatura - il demone di Laplace - che accompagna Ciale (e che acquisterò successivamente come compagno animale). Al momento lei pensa ancora che si tratti di una visione generata dalla sua testa, quindi non c'è molto dialogo tra i due.

Au contraire Laplace è legato a molti aspetti della storia di Ciale, sa per esempio come mai l'intera popolazione di Cernaborg è sparita ed ha salvato la vita all'Inquisitrice sterminando i segugi corrotti che la inseguivano non appena arrivato nel mondo di Theras.

Ho cercato di rendere l'avarizia in tre modi. Da una parte c'è la sete di potere del Re, che lo spinge a cercare l'entità oscura a capo di questa dimensione alternativa - la Creatura - credendo che sia un mezzo per ottenere tutto ciò che vuole. Dall'altra c'è il desiderio di molte degli abitanti di questa dimensione di ingurgitare, mangiare, ottenere, come nel caso dell'orrore zamputo che Laplace incontra nel flashback. Infine, c'è il sentimento di Laplace che agogna la libertà e la possibilità di tornare nel mondo di là - theras.

Mi scuso per il modo di scrivere, ma ho provato volontariamente a non usare virgole per rendere lo stato di pensiero - e di forma - degli esseri rinchiusi in questo reame tormentato.

 
Top
0 replies since 11/9/2015, 11:43   43 views
  Share