Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Can't say Goodbye to Yesterday, Corsa all'Oro - Avidità

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 14/9/2015, 16:15
Avatar

what a thrill
····

Group:
Member
Posts:
1,015

Status:


Il fruscio degli alberi e il tiepido scivolare dell'acqua sotto la zattera erano gli unici suoni ad accarezzare Fray.
Attorno a quello specchio d'acqua, il verde dell'Erynbaran risplendeva come una gemma. Il cielo terso sopra la sua testa era come un secondo lago, più ampio, profondo e freddo. Il monaco era in piedi su quella precaria imbarcazione, che aveva trovato sulla riva, ed aspettava la venuta della Veggente.
Il mondo, allora, non aveva ancora conosciuto gli orrori della Guerra del Crepuscolo. Era un periodo in cui le forze politiche si stavano ancora formando, in cui il nord non era infestato dalle ombre, il sud non era dominato dalle città libere, i territori umani non erano ancora uniti sotto l'egemonia di Rainer.
Fray era in vita da cinquantacinque anni. Tre decenni erano passati da quando il suo vecchio maestro, Orobo, lo aveva condannato all'immortalità. Fray aveva assistito e partecipato nella morte dell'uomo, quindi era fuggito, cercando di crearsi una nuova vita. Aveva conosciuto l'amore e la tenerezza di una donna, Linsey. Aveva deciso di abbandonare i rigidi dogmi della dottrina che gli era stata impartita da Orobo, che lo aveva tradito, e si era concesso la felicità -ma non sarebbe durata. Il monaco sentì ben presto il peso della sua maledizione, e iniziò a vagare per il mondo in cerca di un modo per curarla. Non aveva avuto altra scelta se non abbandonare Linsey, promettendole che sarebbe tornato.
Fray mantenne la parola. Ma lei...

« Benvenuto, Fray. »
Il monaco di voltò di scatto verso quella voce familiare. E la vide, seduta al suo fianco, a contemplare lo spettacolo della natura dinnanzi a lei. Era bellissima, più bella di quanto Fray si ricordasse: portava abiti che le erano stati estranei in vita, di tipo orientale, larghi e lunghi. Le cadevano addosso come un velo sottile, lasciando intravedere le sue curve. Il suo volto era truccato come quello di una bambola, irradiava perfezione.
« Linsey... »
Fray non poté che rimanere pietrificato dinnanzi alla visione della sua amata, incapace persino di pensare.
« No. » lo corresse lei, scuotendo la testa e accennando un delicato sorriso. Non guardava Fray, ma solo il suo riflesso nell'acqua. « Questa è solo la forma che mi hai dato, monaco. Io sono la veggente che stai cercando, e al contempo non lo sono. »
Fray chinò il capo e smise di remare. Si mise a sedere, rimanendo vicino all'immagine della sua amata e senza distogliere gli occhi da lei per un solo istante. Era come un miraggio inafferrabile. La sua bellezza era ultraterrena, inavvicinabile, innaturale. « Conosco il motivo della tua visita, Fray. Ma c'è molto di cui dobbiamo discutere. Il tuo futuro è limpido come il cielo sopra di noi, oggi. »
« Non sono venuto per parlare del mio futuro, Veggente. Voglio sapere cosa accadde nel passato. Puoi esaudire la mia richiesta? »
« Posso, e lo farò. » annunciò la veggente con voce fredda come il ghiaccio. Fray non aveva mai sentito Linsey parlare in quel modo. Quell'immagine di assoluta perfezione era forse l'esatto opposto della verità stessa. « Ma non posso sfuggire alle pieghe del destino. Il mio tempo qui è breve, perché il tuo cuore è debole. »
« Cosa intendi? » le chiese, confuso. « Io non sono di questo mondo, Fray. Questo corpo non è il mio -è solo un frammento della tua memoria. Ti sei specchiato in questo lago, riflettendo i tuoi sentimenti, ed io ne ho tratto la forza per manifestare la mia voce qui su Theras. Non c'è mezzo migliore di uno specchio per attraversare i confini di un mondo che si nasconde in piena vista. Ma il tuo cuore si sta affaticando, vessato dalle tragedie e dalle delusioni. Sta diventando freddo e duro come pietra, mi impedisce di attraversare completamente il confine tra sogno e realtà. Per questo ti chiedo di lasciarmi parlare, giovane monaco. »
« Sono venuto fin qui per ascoltare le tue parole, Veggente. Non c'è altro che io voglia.
Non comprendo ciò che mi dici, ma col tempo lo farò -di questo ne sono certo. Parla ora, dunque.
»

Ti dirò del tuo passato, e ti dirò del tuo futuro.
Questo sarà il tuo terzultimo viaggio nelle terre dell'Edhel, Fray. Molti aspetti della tua vita sono confusi ai miei occhi, ma ti dirò ciò che vedo chiaramente: fuoco. Vedo la neve sui picchi sciogliersi e un'armata nera, infuocata, marciare sul mondo. Verrai travolto e distrutto, ma sopravviverai, perché non potrai morire. Fuggirai. Fuggirai lontano, disperato e sconfitto. Ma poi tornerai, spinto dalle stesse parole che stai udendo ora. Tornerai, perché sai che una parte importante del tuo destino si svolge in queste terre. E quando finalmente riuscirai a mettere piede nell'Edhel per l'ultima volta, avrai risposte che provengono dal passato stesso. Vedo la tua sete di conoscenza, Fray.
Vedo la tua avidità.
Non hai niente, ma vuoi tutto. Vuoi l'amore che ti è stato sottratto, vuoi liberarti dalla maledizione, vuoi morire senza condannare un altro al tuo stesso destino. La tua stessa esistenza non è che un agglomerato di desideri irrealizzabili. Eppure... vedo speranza, per te. Una speranza che per chiunque altro sarebbe una tragedia.
Linsey ti attende là dove non puoi raggiungerla. Come e quando andrai finalmente da lei, non lo so... ma sappi che avrai il suo amore solo se le resterai fedele per il resto dei giorni in cui camminerai su Theras. Esatto, Fray: Linsey ti ha sempre voluto. Ma il tuo abbandono è stato troppo per lei -così ha infranto la promessa. E ora ti chiede di non marciare nelle sue orme. Accettare o no sta a te.


« Il mio tempo qui sta per scadere. Ma ho un'ultima cosa da dirti, Fray -come ringraziamento per avermi fatto respirare l'aria di Theras ancora una volta. Presto una guerra coinvolgerà il mondo intero, e tutto perirà. Negli intrecci del destino, tu non appari -non potrai fare nulla per impedire questa tragedia. Il tuo vero viaggio inizierà quando tornerai qui da me, tra decenni. Sì... vedo chiaramente i primi passi del tuo percorso, della tua corsa all'oro. »

« Ve l'ho detto, Veggente: le parole sul mio futuro non mi interessano. Vi dico addio ora, ma vi prego di riferire alla mia amata un messaggio. Quando tornerete dall'altra parte dello specchio, vi prego, ditele... »

iH4uLzP

I muttered your name inside my heart
Although my feelings won't reach you there
Now it's distant, that beloved face
Floats in this night sky, even with my eyes closed
Those pleasant days when we laughed together
Are still now warm in my heart
The light of the moon glows in the blue night
As though bringing to light the radiance of those days
Not even able to wipe away your tears
These two hands of mine can only tremble here
Now I am alone on an unending journey
I do nothing but wander on these weary feet
The glow we encountered, that day we spent together
Is still now warm in my hands
The light of the moon simply shines on silently
As though stirring up this rusted heart

« " A presto. " »

The light of the moon simply shines on silently
As though stirring up
this... rusted heart

 
Contacts  Top
0 replies since 14/9/2015, 16:15   42 views
  Share