Hear me Quack! ····· - Group:
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Il Sultanato ~ Un nano scorbutico
Erano giorni di noia, quelli al Sultanato, per Aruj. I suoi erano sparsi per l'Akeran, chissà dove, dopo l'ultima scorribanda andata a buon fine, e lui aveva deciso di tornare in patria solo per rendersi conto che non c'era granché da fare: non poteva certo andare dal vecchio Yakup, bussare alla porta e dire "Padre, il figliol prodigo è tornato" ... No, era fuori discussione! Eppoi, ora che era vicino casa, sentiva uno strano senso di amaro in bocca, un tappo alla bocca dello stomaco, lo spirito del fratello aleggiare su di lui, come un cattivo presagio. Era stata decisamente una cattiva idea, quella di tornare lì, dove tutto gli ricordava tempi migliori, ormai andati in fumo. Per quanto si sforzasse di ricordarlo come tale, il Sultanato non era più casa. Aruj vagava per le strade senza meta, una bevuta qui, una chiacchiera con qualche mercante lì. Stava letteralmente gettando via il proprio tempo. Finché, un giorno, durante una delle sue passeggiate, non s'imbatte in uno strano manifesto: qualcuno cercava aiuto per un pezzo di tecnologia rubato. In men che non si dica, si ritrovò nella bottega di un nano inventore a discutere col solito fabbro scorbutico che non aveva idea di come potesse essere salata una conversazione con il capitano Aruj Shadak. Non che gli importasse fare il proprio dovere civico o aiutare un nano in difficoltà, né avrebbe combattuto per la giustizia o per un magro guadagno, no, quello in cui il pirata era interessato era la tecnologia in se. Da qualche tempo, nell'Akeran, questi prodigi del progresso stavano spuntando, qua e la, ma nel suo vagare non aveva mai avuto la possibilità di ammirare l'avanzamento della scienza nanica in prima persona: quella sembrava l'occasione giusta per mettersi in pari collo sviluppo del caro vecchio Sultanato e magari, aver l'opportunità di migliorare il proprio equipaggiamento. Assieme a lui, in quella bizzarra bottega, s'erano presentati altri tipi volenterosi di aiutare quel nano: che cosa andassero cercando, ad Aruj non importava un fico secco ma sarebbero stati sicuramente d'aiuto ad accorciare i tempi. Quella con l'inventore fu una lunga conversazione e il vecchio non sembrava neanche voler essere invischiato col furto; il mantra del vecchio sembrava essere "Non so e non voglio sapere", il che fece non poco adirare il pirata. Non aveva mai visto tanta omertà dal periodo in cui bazzicava Dorahmat e fu persino sfiorato dal pensiero di abbandonare l'impresa, se il vecchio non avesse iniziato a parlare di un certo aiutante e di un altro mercante. C'erano volute le minacce per strappare al mercante le informazioni che, in genere, chiunque in quella situazione sarebbe stato felice di divulgare e la cosa, ovviamente, creò non pochi attriti fra i due nani. Ancora una volta, però, ad Aruj non interessava nulla di quel vecchio, voleva solo chiudere la faccenda il prima possibile, trovare l'automa e ottenere l'agognata ricompensa, magari assieme alla possibilità di studiare la ferraglia del vecchio, per utilizzarla in seguito. Il tipo, invece, Balin si chiamava, non sembrava poi tanto in regola: nascondeva cose, si teneva i propri segreti, quasi non voleva fosse ritrovata la refurtiva; alla fine della storia, sarebbe uscito che l'inventore era coinvolto più del dovuto in tuta la faccenda, il capitano ne era certo. Alla fine della piacevole chiacchierata, due strade emersero le più plausibili. Una era andare a trovare un certo collega di Balin che, a quanto pare, serbava un certo rancore nei confronti dell'artigiano; l'altra era andare dalle guardie a chiedere del, presumibilmente morto, assistente scomparso, Arn. "Andiamo a fare una visita ai tuoi amichetti della legione, quelle guardie. Sembra che qualcuno sappia in che guai si era cacciato Arn, ma non lo ha voluto dire." Quel tipo disse ad alta voce quello che Aruj già stava pensando; non c'erano dubbi, il lupo di mare sarebbe andato a far l'attaccabrighe con le autorità cittadine e stava aspettando solo che qualcuno si facesse avanti prima di lui, per non ritrovarsi nei guai da solo: "Oh, si, andiamo a fare qualche domanda ai cani da guardia." Un sorriso spunto dalla fitta barba "Ci sarà da divertirsi."
Aruj Shadak
Status fisico: 75% Status mentale: 75% Energia: 150%
Passive in Uso: N/A
Attive in Uso: N/A
Riassunto/Note: Il post è decisamente breve per i miei standard e mi scuso se ho ignorato tutta la parte in confronto, riassumendola in poco, in uno scritto di decisamente scarsa qualità. Prometto di fare come il buon vino e migliorare nei prossimi turni. ^^
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