Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Cuore di Ghiaccio ~ Incipit

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view post Posted on 25/11/2015, 20:01
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h e l l i s n o w
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PoV: ???

(The Throat)




Nell'oscurità vi era un solo suono, come di onde distorte che in lontananza si infrangevano sugli scogli.
Proveniva dal piccolo nucleo pulsante sospeso nell'ipotetico centro, lì dove una nera figura vi si protendeva per scrutare. Vicina a sufficienza perché la luce rosata della sfera ne illuminasse la bocca deturpata, lontana quel che bastava perché il resto del suo viso rimanesse dominio delle ombre. Alle sue spalle altre due sagome in solenne attesa, una donna e un uomo senza volto.

L'osservatrice mormorò qualche parola in una lingua sconosciuta e fece scorrere le mani sulla superficie di cristallo, facendo ben attenzione a non graffiarla con gli acuminati artigli di metallo che ne foderavano le dita. L'oggetto reagì alla gentile carezza emettendo lampi di colori caldi, le restituì un'immagine che la donna non condivise con gli altri. Lei possedeva la sfera e la sfera possedeva lei, in un reciproco e vorace atto d'egoismo che non lasciava spazio ad altri contendenti. Così era sempre stato, e così sarebbe sempre stato.

« Una Strega senza Cavaliere. »
affermò saldamente, con voce matura
« Un Cavaliere senza Strega. »

Dietro entrambi i presenti si curvarono quasi impercettibilmente; davanti la sfera si accese come una torcia - avviluppando entrambe le mani della sua attendente in una massa di luce pura e rutilante. Le ombre nella sala si squagliarono e assunsero nuove configurazioni, facendosi di volta in volta un passo più indietro - fino a quando non vi fu più spazio dove ritrarsi. Le fiamme continuarono invece a crescere d'intensità, e proprio quando sembrarono troppo forti da sopportare, quando sembrò quasi certo che ogni cosa sarebbe stata da esse consumata - svanirono come soffiate via da un colpo di vento, trascinando nuovamente la tenebra nella sala. Per diversi attimi regnò un silenzio assoluto, spezzato soltanto dal respiro dei presenti.
Poi l'osservatrice decise di frantumare la stasi.

« Il tempo è giunto. »
le parole uscirono limpide dalla sua bocca
« La meta è stata posta. »

Ansimava nel buio provata dalla strenuante comunione che le aveva affaticato il corpo, ma che allo stesso tempo le aveva lustrato la mente donandole una chiarezza da lungo tempo perduta. Ogni pensiero era al suo posto, il posto giusto.
Così non restava che agire.

« Che le ruote del fato si rimettano in moto,
e che la voce della tragedia riprenda a intonare
la melodia dimenticata --
»

  LAIRE1_zpszidzx79e

« -- sino al suo ultimo accordo. »

 
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