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Monogatari- Manifesto, Contest Rivoluzione; Llusern

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Endymion~
view post Posted on 6/12/2015, 19:11






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«Siamo finalmente riuniti qui assieme» disse Endymion, mentre fissava i compagni attorno al tavolo e la sua paura incominciava a scemare, lasciando che la sua voce potesse risuonare finalmente forte e decisa, non più scossa da incertezze.
«La nostra vita non è stata delle migliori fino ad oggi. Io di certo non posso vantare grandi disagi o lunghi periodi vissuti di stenti; non sono stato discriminato né tanto meno sono mai stato schiavo.» disse con lo sguardo rivolto ad Hiryu dalle pupille rosse e corna nere «Non ho perso amici cari, compagni o famigliari per altre ragioni all'infuori della morte naturale» rivelò mentre i suoi occhi si riflettevano in quelli grigi di Richard «Né ho dovuto patire il freddo o la fame o concedere i miei servigi per uno scopo a cui non credevo.» concluse voltandosi dapprima verso Hyperion per poi incrociare un sorriso di sconforto di Asura.
Con l'intenzione di aumentare il pathos, il giovane lasciò un attimo di silenzio.
«È facile» esordì con rinnovato vigore «pensare a se stessi, guardare nel proprio giardino, e fregarsene del vicino sfortunato. Certe volte ci basta avere un raccolto abbondante, e ci dimentichiamo delle avversità fino ad allora fronteggiate. Questo però non può accadere per sempre. Quando prendiamo coscienza di queste nostre male abitudini, del nostro egoismo e dei nostri difetti dovremmo tentare di rimediare a ciò. Non voglio essere però buonista in tutto questo discorso.»
Il ragazzo si chinò sul tavolo, appoggiandovi i palmi, e guardando più intensamente i compagni lì radunati.
«C'è chi lo farà per altruismo, chi per le proprie aspirazioni e magari per egoismo, ma è la stessa missione, quella che da soli non potremmo mai portare a compimento. Siamo qui riuniti per mettere le fondamenta alla realizzazione dei nostri sogni e delle nostre aspirazioni.»
Endymion tirò fuori dalla tasca un foglio piegato, e mettendolo sul tavolo, rivelò una mappa.
«L'Edhel adesso è solo l'ombra di quello che una volta è stato, e non mi riferisco soltanto ad alcuni confini e alla sua forma fisica, ma anche ai suoi abitanti.
Qui una volta, quando Arthur era giovane, la natura era ospitale e le guerre erano solo un'invenzione per spaventare i giovani.
Noi, da oggi in avanti ci impegneremo affinché la situazione attuale cambi! Prenderemo uomini, elfi, ombre e chiunque altro sia favorevole al nostro sogno, a questa utopia, unendoci in un solo gruppo che voglia un futuro più prospero per le generazioni future.
Per fare ciò ci armeremo prima di tutto di una ferrea volontà e poi di un filo in grado di tagliare tutto ciò che è malvagio e ci si oppone. Avvolgeremo le foreste oscure di Matkara con le fiamme purificatrici, estirpando ogni parassita o fiore malvagio; estenderemo il Talamlith ovunque, affinché vi sia una casa per chiunque sempre; sradicheremo la corruzione di Neirusiens, affinché essa rimanga solo storia scritta in qualche libro nella libreria di Lithien. Estenderemo il sapere della Bianca Città ovunque nel nuovo Eden, affinché la conoscenza debelli i pregiudizi e la sempre presente xenofobia che alberga nella mente degli uomini odierni.»

Il silenzio riavvolse la stanza, mentre i presenti attorno al tavolo rimanevano immobili, come statue, a fissare il giovane.
«Ciò non sarà facile anzi, sarà una vera e propria guerra. Arriveremo a passare a fil di spada i nostri oppositori: vedranno in noi dei despota, ma dovremmo fare di tutto e debellare tutte le insidie che si presenteranno durante il percorso.
Qualsiasi fama avremo non importa, perché noi saremo al pari dei cavalieri dell'apocalisse, spazzeremo tutto ciò che ci si oppone nel tentativo di creare qualcosa di meglio.
Mastini sanguinari o paladini straordinari, come ci chiameranno non importa, noi saremo una forza distruttrice e benevola al contempo, porteremo distruzione e pianteremo i semi di una nuova vita.
Noi, da ora in poi, siamo i portatori dei tuoni e della pioggia.»

«Noi siamo gli Stormbringers!»

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-Monogatari
prefazione

Si proclaman figli del Sorya,
ma non son ricordi né memoria.
Dall'Erydlyss al Samarbathe
le loro gesta van cantate.



Edit: Corretto alcune cosine, modificato alcune altre, insomma, un po' di manutenzione :asd:




Edited by Endymion~ - 28/12/2015, 00:26
 
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