Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

L'anima dei mostri, Scena free

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view post Posted on 24/2/2016, 20:34
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥
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L’anima dei mostri - Lasciandosi alle spalle gli schiavi -
Era tutto finito, ne era ben consapevole, ma non riusciva a togliersi dalla testa la figura di quella strana creatura. Mentre lavorava non si permetteva nemmeno un attimo di distrazione, non si era avvicinata a nessuno, aveva solo pensato ad adempiere al meglio al suo compito nascondendo la propria natura e cercando di sbirciare quella degli altri e ne aveva notato uno in particolare. Una creatura, maschio o femmina non avrebbe saputo dirlo bene, sembrava però essere fatto di energia pura, energia simile a quella di Lilith con la differenza che quella di quella creatura sembrava essere ancora più effimera.

"Forse perché il mio potere è in grado di uccidere…."


”Anche il suo non mi sembra molto sicuro…forse dovresti smetterla di sentirti tanto superiore. In questo mondo così vasto io e te valiamo meno di un granello nel deserto, spero che tu te ne renda conto.”


Con la mente, il cuore e l’anima stava discutendo abbastanza animatamente con il demone ma all’esterno non si sarebbe mai detto. Si era lasciata i confini del sultanato alle sue spalle, così come la vita di quegli schiavi che erano stati sotto la sua ala protettrice fino a quel momento. Ma lo stava facendo per una giusta causa, lo stava facendo per inseguire quella creatura. Non sapeva bene il perché ma si sentiva molto vicina a lui, sentiva quasi di poter essere capita perché, per quanto Lilith parlasse in continuazione di quanto loro due fossero una cosa unica, sapeva bene che il demone non la capiva, non capiva la sua umanità mischiato al suo dolore a al senso di inadeguatezza che nasceva ogni volta che qualcuno posava il suo sguardo sulle sue corna.
Si mise quasi a correre cercando di raggiungere quella cosa e, quando fu abbastanza vicina, fece uno scatto finale allungando la mano destra per appoggiarla sulla sua spalla e rendere palese il fatto che lo stesse inseguendo.

«Scusami se ti disturbo ma non abbiamo avuto modo di parlare durante la missione….volevo scusarmi con te per il fatto di essere stata tanto ombrosa e scostante….»


Se la creatura si fosse fermata e voltata verso di lei, Ririchiyo avrebbe ritirato la mano velocemente e, con altrettanta destrezza, avrebbe abbassato il suo cappuccio per rivelare quel peccato non suo che si portava dietro e che aveva sempre segnato la sua vita fino a quel momento.

«Io sono Ririchiyo Shirakiin e mi chiedevo se avessi un po’ di tempo da dedicarmi o se avevi urgenza di partire e lasciarti tutto alle spalle.»


In altre occasioni, per le pieghe che aveva preso la situazione, la ragazzina avrebbe tentato di fuggire il più lontano possibile prima di essere riconosciuta, o peggio, scoperta, ma in quel momento non gliene importava più di tanto, le interessava molto di più scoprire quella creature e, soprattutto, capire come fosse in grado di andare in giro in quel modo senza nascondersi, senza percepire lo sguardo degli altri. Forse poteva insegnarglielo.


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-GdrOff-

CITAZIONE
Premetto che con gli inizi sono sempre terribile XD ahahah meno male che è una free! Ad ogni modo ecco aperto :33 vediamo un po’ cosa ne viene fuori :3

-GdrOn-
 
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¬K a h ø r i
view post Posted on 25/2/2016, 17:37




Ririchiyo Shirakiin, il demone.


La Tentazione era rimasta ad osservare i paesaggi che circondavano Qashra per un bel po', prima di decidere che fosse l'ora di ricominciare il suo viaggio. Scelse di dirigersi ancora in direzione sud, rimanendo nell'Akeran: c'erano molte cose interessanti in quella regione e, da quello che aveva potuto capire, era capitata di lì proprio in un'epoca di grandi cambiamenti, che rendevano il tutto ancora più intrigante.
Immersa nei suoi pensieri e nel cercare di trovare delle risposte a quelle strane sensazioni che ancora sentiva nel petto, non si accorse per nulla di essere seguita da qualcuno e, mentre fluttuava lentamente, iniziò a mettersi in libertà, slegando i suoi fasci d'ombra da quel corpo umano fittizio e riprendendo la sua forma originale. Credeva di essere sola e non ci sarebbero stati problemi finché nessuno l'avesse vista così.
Fu però proprio durante quel suo rito abituale che qualcosa la fece sobbalzare, interrompendo la sua trasformazione di colpo: si sentì toccare la spalla destra e subito addensò le sue ombre per ricomporsi, voltandosi con molta tranquillità per non spaventare il presunto viandante che le si era avvicinato. Quando si voltò, quello che vide la lasciò piuttosto perplessa: di fronte a lei si trovò una ragazzina con i lineamenti del viso delicati, dai lunghi capelli neri e gli occhi violacei. Sembrava in tutto e per tutto un essere umano, una comune mortale forse in cerca di indicazioni, ma scrutandola meglio l'ombra di accorse della sua pelle coriacea e delle due piccole corna che spuntavano dalla folta chioma, ricurve ed appuntite. Quella ragazzina non era mortale, né tanto meno umana, ne era certa.
- Scusami se ti disturbo ma non abbiamo avuto modo di parlare durante la missione….volevo scusarmi con te per il fatto di essere stata tanto ombrosa e scostante… -
Il suo tono era insicuro e la sua voce un po' tremolante, come se non fosse abituata ad approcciarsi con altre persone. Quel suo modo impacciato di iniziare una conversazione le ricordava sé stessa in molte delle occasioni in cui aveva avuto a che fare con altri mortali.
L'ombra la osservò dall'alto in basso, inclinando leggermente il capo, cercando di capire di quale missione stesse parlando. C'era effettivamente qualcosa in lei che le sembrava familiare. Forse era una dei tanti mercenari assoldati da Jahrir, ma nessuno di quelli con cui aveva lavorato le era sembrato così gentile e pacato.
- Mmmh... Perdonami, ma non mi ricordo di te. -
Non avrebbe voluto trovare problemi fin da subito, ma con tutto il da fare che aveva avuto nel proteggere quegli schiavi, gli unici uomini che ricordava con chiarezza erano il nano, il sacerdote, il messo e l'informatore che aveva tentanto di ucciderla.
- Io sono Ririchiyo Shirakiin e mi chiedevo se avessi un po’ di tempo da dedicarmi o se avevi urgenza di partire e lasciarti tutto alle spalle. -
La ragazzina non sembrava affatto spaventata da quella creatura davanti a lei, piuttosto le parve incuriosita e desiderosa di chiacchierare con lei. Quello che capiva era perché scegliere di parlare proprio con un mostro come lei: se davvero avevano lavorato insieme, doveva aver visto cos'era capace di fare.
- Mmmh... Del tempo da dedicarti? Lasciarmi tutto alle spalle? - Chiese senza capire cosa intendesse esattamente. - Di tempo ne ho, sicuramente. Cosa vorresti sapere, mh? -
Oh sì, di tempo ne aveva, aveva tutta l'eternità davanti. E quell'esserino non sembrava particolarmente pericoloso, né intenzionata a farle del male, quindi avrebbe approfittato dell'occasione per conoscere meglio un essere strano quanto lei, o forse di più.
Osservando meglio le sue vesti, si ricordò quindi che uno dei suoi compagni indossava un mantello con un cappuccio identici ai suoi quando erano stati attaccati da quei sette ragazzini nel centro della città: il mercenario che aveva attaccato uno degli assassini e l'aveva catturato, per poi andarsene senza dire una parola. Forse era quello che intendeva con "non aver avuto modo di parlare durante la missione".

CITAZIONE
Here i am! :riot:
Non prendere i modi dell'ombra a male, lei non sa proprio relazionarsi con gli altri :asd:
Ti ho lasciato campo libero, così la tua pg potrà chiedermi quello che vuole. Per qualsiasi cosa manda pure un MP ^^

 
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view post Posted on 9/3/2016, 21:30
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥
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L’anima dei mostri - Legami -
Non si ricordava di lei e questo, in qualche modo, la consolava. Voleva dire che riusciva a passare inosservata quando copriva il suo capo e quindi le sue corna con il cappuccio del mantello. Trasse alla fine un profondo respiro di sollievo e accennò quasi l’ombra di un sorriso sulle labbra.

«Io mi chiedevo dove fossi diretta…hai una casa dove tornare?»


"Cerca di non esgerare….mi pare che tu stia sconfinando in un campo che non è affar tuo."


Il demone aveva decisamente ragione ma in fondo nemmeno lei sapeva perché l’aveva fermata, non riusciva a capire bene cosa si aspettasse da quella creatura. Voleva forse diventarle amica? Davvero pensava che potessero esistere quel genere di sentimenti in un mondo come il loro, in creatura dalla natura demoniaca e oscura?

«Scusami…non voglio intromettermi in quello che fai. Non so nemmeno perché ti ho seguita. Forse mi incuriosisci, ho voluto avvicinarti perché sei come me, forse mi aspettavo solo di provare a diventare tua amica…»


Nonostante tutto quello che aveva visto e subito lei era pur sempre una ragazzina alla quale il mondo aveva negato ogni legame e ogni affetto, affiancandola ad un demone senza scrupoli. Gli occhi ametista della giovane fissavano trepidante quella creatura così simile a lei ma allo stesso tempo così diversa.

"Fai quasi tenerezza…davvero ti aspetti che un mercenario, qualcuno che lavora solo per soldi potrebbe avere interesse a diventare tuo amico? Sei proprio una stupida ingenua…."


”Mi pare che anche noi lavoriamo per soldi eppure questo non mi ha impedito di aiutare quegli schiavi lì dentro e di avvicinare ora questa creatura. Quindi taci!”


Lilith grugnì dentro la sua anima, cercando di non far arrabbiare ulteriormente la ragazzina che dentro sembrava esplodere di ira ma, all’esterno, era soltanto una ragazzina curiosa, con un paio di corna sulla testa, uno sgargiante mantello viola e due occhi grandi pieni di speranza.


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-GdrOff-

CITAZIONE
Scusa mi ero dimenticata ^^" ç_ç

-GdrOn-
 
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view post Posted on 12/3/2016, 12:51




Amicizia?


Le due continuarono ad osservarsi, intente a scrutare ognuna l'animo dell'altra. La ragazzina tirò un lungo sospiro e le abbozzò un sorriso.
- Io mi chiedevo dove fossi diretta… Hai una casa dove tornare? -
L'ombra non capì il senso di quella domanda: era una creatura oscura, spaventosa, e di tutte le cose che le erano state chieste nella sua vita quella era la più insolita. Forse quell'esserino cercava soltanto un po' di compagnia, qualcuno con cui fare la strada di ritorno a casa. Ma lei non aveva una casa, o meglio, non aveva mai riflettuto sull'argomento.
- Sono diretta a sud, per esplorare queste terre... - Con una ampio gesto della mano indicò le vallate desertiche dietro di lei. - Una casa, mh? - Si portò l'indice alle labbra, picchiettando. - Se intendi un edificio con quattro mura in cui dormire la notte, no, non ho una casa. Ma di solito gli umani intendono un posto sicuro in cui tornare ed in quel caso... Mmmh... Si potrebbe dire che la mia casa non si trova in questo mondo. -
Decise di restare sul vago, perché ricordava ancora le parole del nano e di altri prima di lui: non raccontare in giro quale fosse la sua vera natura per evitare guai.
- Scusami… Non voglio intromettermi in quello che fai. Non so nemmeno perché ti ho seguita. Forse mi incuriosisci... - Disse prontamente, continuando a fissarla con i suoi occhi ametista. - Ho voluto avvicinarti perché sei come me, forse mi aspettavo solo di provare a diventare tua amica… -
Gli occhi gialli dell'ombra si fecero più vividi al suono di quelle parole: diceva di essere come lei, ma non si assomigliavano per nulla, e nessun'altro le aveva mai chiesto di esserle amica.
- Sono come te, mh? - Si guardò i fasci che spuntavano al posto delle gambe e poi osservò di nuovo la ragazzina. - Mmmh... Non ci assomigliamo molto quindi... Cosa sei esattamente? -
Sapeva che chiedere direttamente una cosa del genere avrebbe potuto portare ad uno scontro, ma dopo tutto era stata proprio quella creatura ad avvicinarla ed ora avrebbe dovuto accettare quello scambio di informazioni.
- E poi... Mmmh... Io non so cosa significhi essere amica... - Capì che quella discussione sarebbe durata ancora un po' e si mise a sedere sul terreno. - Ti dispiacerebbe spiegarmelo? -
Continuò a fissarla dal basso, cercando di capire in cosa potessero essere tanto simili loro due: entrambe erano evidentemente incapaci di intrattenere una discussione normale ed entrambe avevano qualcosa da nascondere. Ma lei era un'ombra, una creatura eterea temuta da tutti, mentre la sua compagna era semplicemente una fanciulla dalle sembianze umane con due corna sulla testa. Probabilmente un demone, questo l'aveva intuito, ma quale terribile segreto avrebbe potuto racchiudere quel corpicino?

CITAZIONE
Non ti preoccupare ^^
Mi scuso per il post un po' scarno, ma come ho scritto anche nel confronto della quest non sto molto bene :asd:
Se vuoi accordarti su qualcosa manda pure un mp ;)

 
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view post Posted on 20/3/2016, 21:32
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L’anima dei mostri - Qualcuno che non ti uccide -
Non erano esattamente le risposte che si era aspettata ma le andarono bene comunque. Rimase ferma a fissare quella creatura con un enorme sorriso, sincero, curioso, davvero voleva sapere se quella creatura l’avrebbe tradita come l’ahriman oppure no. Non bastava avere davanti qualcuno di buono per stare al riparo, bisognava avere davanti qualcuno che potesse capire.

«Sud?»


Guardò le vallate desertiche dietro di lei e storse il naso. Il sud non era una buona idea ma, in fondo, per lei nessun posto dove ci fossero essere viventi non era una buona idea.

«Non è in questo mondo…e come mai sei tanto lontana da casa? Non dovresti abbandonarla!»


Aveva decisamente passato troppo tempo sulla difensiva, troppo tempo a comportarsi come un’adulta e come una guerriera costruendo barriere su barriere per non permettere a nessuno di avvicinarsi a lei abbastanza per poterla tradire, per poterla pugnalare al cuore che ora tutto il suo lato infantile veniva fuori. Dentro di lei il demone storceva il naso, le toccava l’anima facendole sentire tutto il suo disappunto ma Ririchiyo lo ignorò continuamente, arrivando addirittura a provare a creare un vero e proprio muro per lasciarla fuori, per non permetterle di disturbarla.
Forse stava sbagliando, forse si sarebbe rivelato un errore ma doveva tentare, doveva tentare di trovare qualcuno che potesse comprenderla anche soltanto un pochino.

«Beh….forse non ci somigliamo tanto ma…ecco…io sono un mostro, sono un demone e tutte le creature con cui ho avuto a che fare o mi hanno comprato come mercenaria per i miei servigi o hanno tentato di uccidermi. Forse…forse con te non ci hanno provato, magari incuti troppa paura….forse tu hai a casa persone che ti vogliono bene!»


"Ririchiyo basta, smettila! Non dire altro, ci stai mettendo nei guai…tutte e due...TU NON NE HAI DIRITTO!"


”Mi hai rovinato la vita fino a questo momento…perdonami ma credo di avere tutti i diritti di questo mondo!”


Lilith era riuscita a toccarla passando attraverso uno spiraglio di quel muro che la ragazzina aveva eretto intorno alla propria anima e, con la sua ultima frase, la giovane coprì pure quel buco lasciando l’oscura creatura fuori da quel discorso e togliendole il permesso di intervenire. Aveva imparato a trattare con lei e, con il tempo, anche a controllare il proprio corpo e il sopravvento che aveva su di essa.
Durante quel breve dibattito interno, Ririchiyo, era rimasta ferma a fissare la Tentratrice, soffermandosi su una frase: amicizia. Avrebbe voluto dirle qualcosa tipo “Ma come, non lo sai? Non hai amici nel tuo mondo?”, però nemmeno lei sapeva spiegarne bene il significato, non ne aveva mai avuti però poteva sempre provare a spiegare quello che intendeva lei per amicizia.

«Beh, non ne sono sicura, ma credo che l’amicizia si fondi sulla fiducia. Amico è qualcuno che non ti tradisce, qualcuno che combatte al tuo fianco e che ti aiuta e che agisce per il tuo bene, qualcuno che ti guarda le spalla e ovviamente viceversa. Un rapporto a doppio senso dove si combatte per l’altra persona…qualcuno che non cerca continuamente di ucciderti. Credo che sia questa l’amicizia!»


La cosa la rendeva abbastanza triste e, in effetti, il suo sorriso si capovolse mentre i suoi occhi si spensero di allegria. Nemmeno Lilith la poteva considerare un’amica perché, sapeva bene, se il demone avesse trovato un modo per distruggerla e prendere possesso di quel corpo l’avrebbe fatto senza alcuna remora.


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4 replies since 24/2/2016, 20:34   65 views
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