Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Finale 3° Girone: Ray Vs. Ru, A Vs. C

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view post Posted on 19/3/2007, 14:08
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CITAZIONE
Regole: Nessuna lamentela in OT. In caso di comportamento scorretto da parte dell'avversario, avvisare privatamente un giudice (Ray, Bankotsu o Trias), che terrà conto della scorrettezza nella valutazione finale del duello. Qualsiasi lamentela all'interno del topic stesso verrà utilizzata come penalizzazione all'interno del duello ai fini della valutazione in sportività.
Regole: Un post di presentazione più cinque post di combattimento.
Luogo: Grotta sotterranea. Descrizione approfondita a vantaggio del primo utente.
Ora: 22:45 P.M.
Avvertenze: In caso di impegni gravosi, l'utente può richiedere una proroga in questo topic per allungare il limite di tempo per il suo post, in caso contrario, ogni partecipante avrà tre giorni per postare una risposta, in caso contrario, al quarto giorno perderà automaticamente l'incontro.
Primo post: TKO

 
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TKO
view post Posted on 21/3/2007, 21:40




Mancava poco allo scoccare delle undici. Il calore del giorno aveva ormai abbandonato l’ambiente lasciando spazio alle temperature decisamente più rigide della notte. Allo stesso modo anche il sole aveva ceduto il posto alle luna ed alle infinite stelle che rischiaravano un cielo altrimenti completamente nero.
Non c’era nessuna fonte di luce, oltre a quelle naturali, e così la radura era immersa nell’ombra. Una figura se ne stava seduta, immobile, su un grosso masso. Come tutto il resto anche di essa si potevano distinguere solo le fattezze principali: non sembrava molto alta, più bassa della maggior parte degli uomini, qualcosa gli pendeva lungo il fianco, probabilmente il fodero di una spada. non si riusciva a capire altro. se ne stava immobile con lo sguardo puntato di fronte a sé. Un gruppo formato da tre, forse quattro, alberi secolari incombeva sull’uomo a poca distanza da lui. il vento faceva muovere le piante e gridava passando tra le loro fronde dando loro un aspetto spettrale.
La figura continuava a restarsene immobile nella sua posizione, tutta l’attenzione puntata su una parete di roccia che si innalzava verso il cielo.
Non si vedeva, ma Ru sapeva che lungo quel costone di roccia si trovava l’entrata della grotta sotterranea che doveva raggiungere. La via d’ingresso per il luogo dove lui si sarebbe scontrato con Ray. Era da molto che aspettava, che desiderava, misurarsi contro di lui e finalmente il momento era arrivato.
Il duello sarebbe iniziato presto e lui non era del tutto certo di essere pronto, eppure non aveva altra scelta. Non c’era più tempo per prepararsi meglio.
Il mezzo demone appoggiò le mani sulla fredda roccia e si diede una spinta con la forza delle braccia tornando in posizione eretta. Il fodero, nel quale riposava Shan, emise un leggero tintinnio quando andò a sbattere leggermente contro il masso sul quale Ru era stato seduto fino ad un attimo prima. Il ninja non ci fece caso e si avviò verso la parete rocciosa che aveva osservato fino a quel momento.
Si mosse con passi lenti e misurati, chi lo avesse visto in quel momento avrebbe forse pensato che lo faceva di malavoglia. Non era così. Camminare piano lo aiutava a concentrarsi ed in quel momento doveva essere concentrato al massimo, doveva essere subito pronto a combattere. La sua mente si liberò poco a poco di tutti i pensieri, i piani ed i problemi che lo attanagliavano ogni giorno, lasciando spazio alla calma piatta che avvolgeva sempre Ru prima di un combattimento. Poco a poco, mentre i pensieri “inutili” venivano messi da parte i passi del mezzo demone si fecero sempre più silenziosi e, contemporaneamente più leggeri, fino a quando il rumore che il ninja produceva movendosi fu praticamente annullato ed i suoi piedi non lasciarono più impronte sul terreno.
Ci mise quasi cinque minuti ad arrivare nei pressi della parete. Era stato fortunato, l’entrata della grotta non era molto spostata rispetto al punto nel quale si era trovato il masso sul quale lui si era seduto. Ora era di fronte ad essa. Sembrava una grande bocca, senza denti e senza fondo. Non si riusciva a vedere nulla all’interno, era tutto completamente buio. Attese qualche istante e poi finalmente mosse il primo passo per entrare.
Il vento si alzò all’improvviso e lo investì. Un attimo e poi la folata era sparita di nuovo. Ma tanto era bastato a mandargli brividi lungo tutto il corpo, quel vento era gelido. Alzò un attimo, inconsciamente, lo sguardo verso le stelle. C’erano alcune nuvole, ma si erano spostate di molte rispetto all’ultima volta che aveva guardato in alto, ora non coprivano più la luna. Osservò l’astro per qualche secondo e poi la sua attenzione venne attirata da qualcos’altro. Una stella. Anche questa era coperta dalle nuvole prima, ma ora era visibile. Non era come tutte le altre, non emanava la solita luce bianco-gialla, no, questa aveva una tonalità quasi rossa. Un astro che in molte culture era considerato proprio dei guerrieri e dei combattenti in generale.
«Hai scelto un’ottima serata per comparire.» mormorò Ru.
Poi voltò le spalle al cielo, alla radura ed alla poca luce emanata dagli astri notturni immergendosi nel buio totale del cunicolo che portava all’interno della caverna.
Si mosse ancora più lentamente che in precedenza, misurando i passi e tenendo una mano appoggiata alla parete alla sua destra. Rischiò di inciampare un paio di volte, ma, per fortuna, non aveva ancora percorso una decina di metri che iniziò ad intravedere una luce di fronte a sé.
Camminò ancora ed alla fine raggiunse la fonte luminosa. Il tunnel si piegava su sé stesso girando verso destra e, dalla svolta in poi, torce erano appese ai muri ed illuminavano il cammino da percorrere. Il cunicolo si allungava verso il basso.
Ru continuò a seguire la strada segnata dalle torce, movendosi con passo sicuro, finalmente. Le numerose fiamme accese per illuminare la zona avevano anche contribuito a riscaldare l’ambiente ed il mezzo demone sentiva già la fronte bagnata dal sudore.
Passò una decina di minuti prima che il cunicolo iniziasse ad allargarsi. All’inizio la via diventò solo leggermente più ampia, poi, arrivati ad una nuova svolta verso destra il tunnel finì in un’ampia cavità. Aveva forma vagamente circolare con un diametro di una cinquantina di metri all’incirca. Esattamente di fronte al punto da cui osservava Ru in questo momento, dall’altra parte della cavità, vi era un incavo nella parete, una specie di piccola stanza. Da quello che si poteva vedere anche questa era circolare, ma con un raggio di un paio di metri, forse poco di più.
Torce erano appese alle parete per tutta la circonferenza della grotta, ad una distanza di un paio di metri l’una dall’altra al massimo, anche se non erano disposte in maniera così regolare.
Il soffitto era alto per essere quello di una grotta, quasi tre metri, e da esso scendevano stalattiti, anche se le più grandi non raggiungevano nemmeno il metro di lunghezza. Dal pavimento, in contrapposizione, si innalzavano stalagmiti, di circa le stesse dimensioni delle loro controparti. Su alcune di queste formazioni rocciose erano fissate altre torce o lanterne in modo che tutta la grotta risultasse illuminata e non solamente il lati della stessa.
In un punto in particolare, vicino al centro. Tre stalattiti si erano sviluppate tanto da arrivare a congiungersi con altrettante stalagmiti ed ora assomigliavano alle sbarre di una rudimentale prigione o a delle colonne. Lo spazio tra di esse era di circa una cinquantina di centimetri.
Sul lato sinistro, rispetto al punto di osservazione di Ru, da un foro nella parete rocciosa scendeva una piccola cascata d’acqua, che poi percorreva tutta la grotta fino a scomparire in un nuovo foro. Il rio formato in questo modo aveva una larghezza di circa un metro ed una profondità che raggiungeva forse gli ottanta centimetri.
Il mezzo demone si avviò verso il centro dell’arena, perché era questo che era in fondo. Non sapeva se Ray era già lì oppure no, doveva solo aspettare che arrivasse o che decidesse di farsi vivo.
 
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view post Posted on 22/3/2007, 19:52
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~ Melody ~


Post di presentazione ~



Una sola nota, a sfondo. Mesta e pacata. Piatta, mortifera, bassa e greve. Una notte che poteva rispecchiarsi solo in tale suono, in tale melodia. Immobile... decaduta e indivisibile. Una melodia priva di vita, di senno e di scopo, incorniciata da una meravigliosa luna piena. L'aria parve quasi vibrare sotto la forza di quei toni e di quei segni, presagi inconfondibili dell'imminente arrivo di qualcosa di ancor più catastrofico.
Un passo, e poi un altro ancora. Come sotto le dita di un abile musicista, ogni passo del ragazzo si tramutò magicamente in un tintinnio di vetro, una nostalgica composizione di pianoforte. Rapida a tratti, lenta a discernersi. E mano a mano che le sue fattezze si confondevano con quelle delle ombre della caverna, soggiogandole e facendole sue, il suono dei suoi passi riecheggiava sempre più, nel profondo, traducendosi in melodia.
Era seccato. Immensamente seccato. Benché la stessa grotta pareva tremare sotto la sua forza, succube della sua composizione, nulla di quello che stava facendo lo rallegrava minimamente, e anzi, lo innervosiva ancor di più.
Un nuovo scontro? Un altro duello? A che scopo, si chiedeva, quando il vincitore era già scelto? Perché mai avrebbe dovuto scontrarsi con un altro avversario pur consapevole di vincere anche quello scontro, e senza dubbio alcuno. Tutto quel comporre e tradurre in melodia ogni suono che lo circondava ormai, alla lunga, iniziava a parergli uno squallido spreco di tempo.
Non sarebbe nemmeno uscito di casa se non fosse stato per quella meravigliosa luna piena. Placida, pallida e luminosa l'aveva trascinato all'esterno del palazzo, attraverso i prati e le colline, fino a giungere a quella grotta, il luogo dell'incontro.
Aveva sperato che l'avversario non si presentasse, ma tanto vani erano stati i suoi desideri quanto l'essere usciti di casa quella stessa notte. E benché il vento gli avesse fatto da compagno cantando le sue melodie, la sua stizza non aveva accennato a diminuire.
Passò qualche minuto e raggiunse l'area del duello. Il suo avversario era già lì.
Mosse le labbra in un unico gesto di superiorità, folgorandolo con lo sguardo, gelido al tempo stesso.

₪ Perdonami per il deplorevole ritardo. Possiamo iniziare. ₪


Al chiudersi delle sue labbra la melodia che imperiava nella sua testa da lì a qualche minuto prima conobbe nuovi toni e si fece più pressante, ma lui la ignorò. Non sarebbe stato lui a doverle obbidire, quella notte.

CITAZIONE
Energia ~ 100%
Ferite ~ Nessuna
Equip ~ Completo
Abilità e tecniche utilizzate ~ Sii la mia forza x Ray è in grado di incutere paura nelle persone a lui accanto. Il livello di paura sarà sempre presente, e non condizionato dalle caratteristiche psicologiche dell'altro, ma in quantità diverse, a seconda di quanto e come si entrerà in contatto con lui. Percepirne solo l'odore, infatti, provocherà semplicemente un leggero brivido lungo la schiena. Ascoltare le sue parole, o i suoi passi, accrescerà questa sensazione, alimentando i brividi e la paura. Entrare in un contatto visivo profondo e analitico, oppure troppo prolungato con Ray causerà un lieve senso di terrore. Percepirne la presenza ma non poterlo vedere aggiungerà a questo anche un lieve senso di ansia. Un contatto prolungato con il suo corpo provocherà vero e proprio terrore, e cercare di entrare nella sua testa per utilizzare un'illusione è un rischio che nemmeno i più coraggiosi potrebbero arrischiarsi a compiere, uscendone sani. Quest'ultimo effetto risulta praticamente inutile in quanto Ray, possessore della "mente lucida", resterebbe immune alle illusioni in ogni caso. Questi effetti sono comunque attuabili solo su utenti di energia pari o inferiore. La paura, in sostanza, equivale a quella di ritrovarsi da soli in una stanza completamente buia, senza sapere da cosa si è circondati.
La paura non è né magica, né illusoria. E' semplicemente una sensazione emanata dal personaggio più assimilabile al concetto che "Ray fa paura" per i suoi comportamenti e il mistero che aleggia intorno alla sua figura. Un'abilità quindi più utile a scopo narrativo che all'interno di un duello.

 
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TKO
view post Posted on 24/3/2007, 19:51




CITAZIONE
₪ Perdonami per il deplorevole ritardo. Possiamo iniziare. ₪

Un brivido gli percorse l’intera colonna vertebrale al solo udire quelle parole. Al mondo, non erano molte le persone in grado di incutere paura con semplici parole, ma Ray era tra queste. La sua sola presenza era in grado di intimorire anche i guerrieri più potenti, Ru aveva sentito parlare di questo. Nonostante ne fosse a conoscenza, però, non aveva mai dato peso a questo fatto fino.. ad ora. Sentirne parlare e provarlo di persona era tutt’altra cosa.
Il mezzo demone respirò a fondo ed alzò lo sguardo sul suo avversario. Fino a quel momento aveva tenuto gli occhi fissi sulla parete alle spalle di quest’ultimo. Nonostante fossero in pochi coloro che erano in grado di intimorirlo e lui fosse in grado di tenere a bada la maggior parte delle emozioni questa volta non era così. La paura che incuteva Ray era riuscita in qualche modo ad infrangere la barriera che il mezzo demone aveva eretto attorno alla sua anima durante l’intera sua vita.
E lo aveva fatto con una facilità disarmante.
Voltò lo sguardo su Ray, ma senza guardarlo negli occhi. Respirò a fondo più e più volte, per ritrovare la calma che gli serviva per combattere. Ci mise qualche secondo, poi riuscì a calmarsi, in parte. La sgradevole sensazione di terrore rimaneva sempre in agguato dietro l’angolo.
Devo stare calmo, se mi faccio spaventare solo dalla sua presenza come posso pretendere di combattere con lui? Forza! Dannazione! Devo reagire!
Estrasse la sua spada dal fodero e la tenne dritta davanti a sé. Il problema era che lui non era mai stato un maestro nel combattimento corpo a corpo, non credeva di avere molte possibilità contro Ray in quel campo, doveva spostare il duello verso un’altra direzione. Cercare di guadagnarsi un vantaggio.
Alzò finalmente lo sguardo verso gli occhi del suo avversario, li incontrò e…niente andò come le altre volte.

Lame gli penetrano il petto.
Le costole si rompono.
Il dolore che invade il corpo per un attimo immensamente lungo.
Il dolore che sparisce insieme alla vita.
La rinascita.
E poi di nuovo il dolore. Rivivere quella scena infinite volte nel giro di un attimo.

Poi Miura. La biblioteca.

E poi tutto il resto.


Ru era crollato in ginocchio a terra. Solo ora che iniziava a mettere di nuovo a fuoco ciò che gli stava attorno si rese conto di essere crollato… e dell’errore che aveva fatto cercando di penetrare nella mente di Ray.
Il suo corpo era scosso da tremori e la testa gli doleva. Era come se le lame che avevano ucciso Ray in passato gli si fossero piantate nel cervello. La sensazione era quella di tre lame fredde come il ghiaccio, gelide come la morte, conficcate in mezzo alla sua testa.
In pochi istanti, per sua fortuna, la sua vista era tornata alla normalità. Si tirò in piedi, cercando, con scarsi risultati, di mettere fine ai tremiti che gli scuotevano la carne e l’anima.
Quanto tempo era stato inginocchiato? Di solito le sue abilità di Occlumante non richiedevano molto tempo per venire a conoscenza del passato della persona che si aveva di fronte, ma ora, davanti a lui c’era Ray. Per quello che ne sapeva poteva essere trascorso un secondo, come un minuto, come un’ora.
E Ray cosa aveva fatto durante quei momenti? Aveva di certo notato il suo attimo –ma era stato solo un attimo?- di debolezza.
Non poteva permettergli di attaccarlo e guadagnare così un ulteriore vantaggio. Doveva attaccare.
Si gettò di corsa verso il suo avversario, stringendo Shan con tutta la forza che aveva. Arrivato a pochi passi da Ray sollevò la sua spada sopra la spalla destra ed all’istante successivo la calò in un fendente diagonale cercando di colpire il suo avversario alla spalla destra.

SPOILER (click to view)
Energia: 87%
Danni: nessuno.
Pergamene utilizzate: Occlumante.
Abilità utilizzate: nessuna.


SPOILER (click to view)
Ok, ho fatto la cosa più stupida del mondo usando la tecnica Occlumante, ma dopotutto Ru non sapeva che avrebbe avuto questo effetto su di lui.
Non prendetemi per idiota. XD
 
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view post Posted on 27/3/2007, 13:45
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CITAZIONE
Lo sai che con la tua abilità razziale (Che non hai quotato né di conseguenza usato) avresti potuto difenderti, almeno parzialmente? :what:
Tralasciando questo non è stata una strategia molto efficace, eh...? Scrivo questo, comunque, per farti i miei complimenti per la sportività. :sisi:

~ Immanent god blues ~


I Post di combattimento ~



Patetico. Incredibilmente patetico. Come un'aria delle più complesse scaturisce dalle dita del saccente pianista, da lui scaturiva timore, brividi e angoscia. E ognuna d'esse serpeggiava dalle sue parole, strisciando e azzannando, diffondendosi come un virus per tutta la caverna e disegnando nella sua mente una tonalità greve, tappezzata da innumerevoli segni acuti, squillanti e incredibilmente allegri. La sua gioia.
Ed era bastato solo questo, solo l'incipit della sua composizione per costringere il ninja ad allontanarsi da lui, in primis, e in secondo luogo a compiere un gesto a dir poco... folle.
Guardandolo negli occhi, scrutando in quegli stralci di lacustre timore, sentì distintamente la presenza dell'avversario all'interno di se, come alla ricerca di qualcosa... ma nessuno, nessuno poteva arrischiarsi a penetrargli nella mente e poi ritrovare ancora le forze di combattere.
Pazzo.
Che cosa avrebbe sperato di vedere? Illusioni non gli avrebbero fatto nulla, e lì dentro dominava solo e soltanto il suo ego... lui non aveva passato e non aveva memorie. Gli erano state sottratte dall'Asgradel fin troppo tempo prima, e le uniche che aveva erano quelle della sua vita da patetico mezzodemone e da glorioso umano, dopo quell'avvenimento. Non avrebbe trovato nulla se non la morte all'interno della sua mente.
Non ci volle molto, infatti, prima che Ru, colpito da chissà quali dolori si accasciò in terra, dolorante e sofferente come non mai, tremando come una foglia sospinta dal vento.
Incredibilmente stupido. E pensare che quando era stato un mezzodemone aveva raccontato della sua storia, della sua perdita di memoria... e Ru era lì con lui in quel momento. Eppure l'aveva sentito chiaramente rovistare nella sua mente, alla ricerca di chissà che cosa...
Lui era invincibile.
Dopo qualche secondo, il ninja si rialzò da terra, sofferente e, in un nuovo attacco di follia, si lanciò verso di lui per colpirlo con un... fendente di spada.
Lo vide avvicinarsi, e non fece nulla.
La lama calò su di lui, e non fece nulla.
La lama toccò la sua spalla, e qualcosa successe.
Improvvisamente, il corpo di Ray si scompose in una miriade di corvi gracchianti, tonalità grevi, dure, esplosero in tutte le direzioni, schiamazzando ovunque lungo la grotta, come se lo stormo fosse completamente impazzito.
Come un unica macchia nera, i corvi sparati in tutte le direzioni dal corpo di Ray si muovevano in un unico stormo, veloci, potenti, incredibilmente assordanti.
Ma dov'era Ray?
Ray non si era ancora mosso. La spada l'aveva sicuramente tagliato. Aveva sentito il gelido metallo entrare nel suo corpo e, infatti, era ancora lì. Lungo la sua spalla destra, una ferita incredibilmente profonda aveva squarciato la spalla. Il sangue luccicava lungo le sue vesti e il pungente odore ferrose avrebbe sicuramente raggiunto le narici del ninja, attente, come le sue orecchie avrebbero colto il pesante ansimare del capo clan, che aveva subito una ferita incredibilmente pericolosa.
Tra un respiro e l'altro, però, sul volto del Ray ferito si dischiuse un sorriso.

₪ ...Sei...patetico... ₪


Smise d'ansimare quando cessò anche il gracchiare dei corvi, soddisfatto.
BLAM!
Dietro a Ru un secondo Ray, dal volto scheletrico. Specchio di tragedia le sue sole iridi. La sua ira già infiammata. Un colpo di fucile già sparato, alla schiena del ninja... proprio in corrispondenza al terminare delle parole della sua... "copia".
Un'incredibilmente gravosa tonalità.


CITAZIONE
Energia ~ 76%
Ferite ~ Nessuna
Equip ~ Ira °°°°°°
Fiamma °
Canto della sera °
Illusione del mattino °°
Specchio di tragedia °
Abilità e tecniche utilizzate ~ Sii la mia forza x Ray è in grado di incutere paura nelle persone a lui accanto. Il livello di paura sarà sempre presente, e non condizionato dalle caratteristiche psicologiche dell'altro, ma in quantità diverse, a seconda di quanto e come si entrerà in contatto con lui. Percepirne solo l'odore, infatti, provocherà semplicemente un leggero brivido lungo la schiena. Ascoltare le sue parole, o i suoi passi, accrescerà questa sensazione, alimentando i brividi e la paura. Entrare in un contatto visivo profondo e analitico, oppure troppo prolungato con Ray causerà un lieve senso di terrore. Percepirne la presenza ma non poterlo vedere aggiungerà a questo anche un lieve senso di ansia. Un contatto prolungato con il suo corpo provocherà vero e proprio terrore, e cercare di entrare nella sua testa per utilizzare un'illusione è un rischio che nemmeno i più coraggiosi potrebbero arrischiarsi a compiere, uscendone sani. Quest'ultimo effetto risulta praticamente inutile in quanto Ray, possessore della "mente lucida", resterebbe immune alle illusioni in ogni caso. Questi effetti sono comunque attuabili solo su utenti di energia pari o inferiore. La paura, in sostanza, equivale a quella di ritrovarsi da soli in una stanza completamente buia, senza sapere da cosa si è circondati.
La paura non è né magica, né illusoria. E' semplicemente una sensazione emanata dal personaggio più assimilabile al concetto che "Ray fa paura" per i suoi comportamenti e il mistero che aleggia intorno alla sua figura. Un'abilità quindi più utile a scopo narrativo che all'interno di un duello.
~ Sii la mia ombra x Un'ottima tecnica elusiva. Una volta subito un colpo, o in un momento del duello a sua scelta, Ray potrà dividere il suo corpo in innumerevoli corvi gracchianti, neri come la pece, che si disperderanno nell'aria muovendosi in gruppo, in un unico stormo. I corvi si riuniranno poi in un altro punto deciso dall'agente stesso, riformando il corpo del portatore.
Questi corvi in realtà, sono mera illusione, in quanto non possono essere feriti e non possono ferire l'avversario, quindi la tecnica è solo una sorta di lento teletrasporto, facilmente individuabile, però, attraverso il movimento degli uccelli, che disegneranno nell'aria la traiettoria seguita dal ragazzo nello spostarsi. (Pergamena "Stormo illusione")
Consumo di energie: Medio
Sii il mio volto x Una delle abilità di punta del ragazzo. A un misero costo basso infatti, il ragazzo è in grado di materializzare nel campo di combattimento una qualsiasi immagine, di qualsiasi dimensione, che ama usare per sconvolgere la psiche avversaria. Una volta formata, l'immagine potrà muoversi, provocare suoni e avrà odore, ma non potrà in alcun modo attaccare l'avversario o progettare un qualsiasi tipo di azione offensiva, finta o reale che sia. Allo stesso modo, non potrà essere utilizzata come scudo dal proprio padrone poiché, essendo un'immagine, i colpi l'attraverseranno giungendo comunque al bersaglio, di qualsiasi tipo si tratti. In sostanza, quindi, le immagini restano comunque come dei dipinti tridimensionali all'interno dell'area del duello, estremamente convincenti e reali. Una volta creata l'immagine, non vi saranno costi di mantenimento, e farla muovere, parlare o spostarsi non avrà consumi energetici. E' possibile trasformare un'immagine in un'altra spendendo un consumo pari a "Basso".
Non è possibile utilizzare quest'abilità più di una volta per turno. Se nello stesso turno si crea un'immagine, non la si potrà modificare o trasformare in un'altra nello stesso, quindi.
Le immagini non sono un'illusione bensì l'energia magica di Ray che prende forma sotto i suoi comandi, come il quadro sotto le mani di un sapiente pittore. L'immagine di per se, quindi, esisterà, ma essendo composta di sola energia magica verrà attraversata da ogni oggetto fisico come se non esistesse.
Consumo di energie: Basso

CITAZIONE
Penso tu abbia capito cos'ho fatto, ma te lo scrivo lo stesso.
Mentre la spada mi colpisce il mio corpo si divide sotto la lama, scomponendosi in corvi che "esplodono da tutte le parti". Dov'ero io lascio un'immagine di me ferito, e io mi sposto dietro di te dove ti sparo nel momento stesso in cui la mia immagine termina di parlare.
Quello che vedrà Ru saranno semplicemente dei corvi che esplodono in tutte le direzioni nel momento in cui colpisce Ray. :sisi:



Edited by Ray~ - 1/4/2007, 12:41
 
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view post Posted on 31/3/2007, 15:25
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Chiedo e do una proroga al mio avversario, che ha tempo per postare ora fino alle 15:21 del 03/04/07
 
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view post Posted on 5/4/2007, 21:02
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Pur avendo concesso al mio avversario, anche se non formalmente, qualche giorno di proroga, il limite è stato ampiamente superato. Mi decreto quindi vincitore dello scontro.
 
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6 replies since 19/3/2007, 14:08   353 views
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