Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Giocata di arrivo per Bric-à-brac.

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miky1992
view post Posted on 4/5/2016, 13:35




Ladeca, vicolo anonimo.

Gli ultimi raggi di sole illuminavano i tetti di Ladeca. I negozianti, quelli più volenterosi almeno, stavano sistemando le merci esposte all'interno dei negozi. C'era ancora del movimento nelle vie principali, come sempre. Di tanto in tanto qualche viandante attraversava la strada in tutta fretta, infilandosi in qualche taverna, o in una locanda. I vicoli secondari invece erano già silenziosi per orecchie inesperte e vuoti per coloro che non sapevano dove guardare.
In realtà in quei luoghi si addensava il marcio generato dalla ricchezza della città, vermi che banchettavano con gli scarti del lato “perbenista” della società.
Letteralmente.
Se aveste indugiato in uno di questi vicoli, ignorando il puzzo di escrementi, potreste vedere barboni rovistare tra gli scarti dei nobili alla ricerca di cibo -almeno quello che non era finito ai cani-, o se foste stati fortunati avreste incontrato qualcuno pronto a vendervi elisir e pozioni in grado di farvi dimenticare i vostri problemi -per un po'- e alla gente piaceva indugiare per questi vicoli, non per comprare, ma per lasciarsi tentare.
Una volta abituatisi alla puzza della gente, si potevano apprezzare altri odori caratteristici provenire dalle vie principali: il profumo secco del tabacco, l'esotico aroma dei cibi dell'Akeran, delle prelibatezze dell'Edhel e dei prodotti tipici del dortan. Tutti questi odori così contrastanti si mescolavano stordendo i passanti.
Rick camminava per quelle vie, crogiolandosi in quel caleidoscopio di odori e lasciando la mente libera nella follia indotta dalla droga. -Il bello di questi posti non è tanto il lasciarsi andare, ma il riuscire a resistere. Resisti perché potresti avere di meglio e a minor prezzo, perché potresti beccarti una malattia venerea, comperare droga tagliata, perdere la paga e finire in rovina. Scendi nel marcio e sai già che tutto quello che otterrai sarà una fregatura, comoda certo, allettante sicuramente, ma comunque una fregatura.
Willy camminava di fronte a lui. Era un uomo alto, in età, oltre i quaranta, Indossava stivali di cuoio, pantaloni di lana nera, guanti di pelle, gilè di pelliccia marroncina da pecoraro, il tutto ricoperto da un ampio giaccone di lucida stoffa borchiata, nera. -Com'è che siamo finiti a parlare di questo?
Il volto di Willy era luminoso, o meglio tutto il mondo lo era. Un piacevole effetto collaterale della droga che aveva preso. -La scritta sul muro: morirete giovani perché la guerra vi porterà via. STUCCHEVOLE, non trovi?
-Non ci sarà più alcuna fottuta guerra, e anche ci fosse noi andiamo al nord apposta no?
-Ah, sempre che i nostri cari nobili non decidano altrimenti! Voglio dire, siamo le loro pedine vero?
-Ripeto: come siamo finiti a parlare di questo?
Rick sospirò e schioccò le labbra. Sentiva le ondate di euforia sempre più ravvicinate, riprese il discorso ispirato dalla droga. -Prendi i nostri benefattori: da quel che gli altri dicono i due “amanti” sono braccati da qualcuno che hanno fatto incazzare. Un cugino di secondo grado, o una famiglia a cui hanno fatto qualche sgarbo! Rick scoppiò a ridere e diede una gomitata all'amico. -Non è meraviglioso il mondo in cui centinaia se non migliaia di persone possono morire per una bella donna?
-Quello e suo cugino. Disse Willy.
-Un problema, alla gente le storie in famiglia non piacciono. Secondo te è per questo che sono fuggiti? Rick attese una riposta dal compare, ma questi lo ignorò. -In realtà credo che nemmeno loro lo sappiano con certezza.
-Non me ne frega un cazzo, a me interessa solo raggiungere l'Edhel. Rispose con tono seccato.
-E poi diventeremo ricchi! Con la tua mappa troveremo il
Willy mollò un pugno diretto al volto di Rick. Questi per via della droga nemmeno lo sentì, ma il colpo lo fece comunque cadere a terra. -Cazzo ti prende?
-Cerca di tenere a freno la lingua tossico di merda! Non voglio più sentire parlare di questa storia fino all'arrivo nell'erydlyss.

***


-Questa città puzza. Disse Lady Irieemita Armorsmith, il volto distorto da un'espressione di disgusto. -non vedo l'ora di andarmene.
John Armorsmith, cugino di Lady Irieemita alzò lo sguardo al cielo e trattenne un sospiro. -Mia signora, non potevamo fare a meno di fermarci in questa città, avevamo bisogno di far provviste e dovrebbe essere contenta di poter dormire finalmente su di un vero letto.
-E questo me lo chiami letto? Indicò il letto a una piazza imbottito di paglia sistemato al centro di quella insulsa stanza. -Perché ci hai fatti sistemare in questa topaia?
-Mia signora, le nostre guardie dormono qui e ho ritenuto saggio occupare l'intera locanda per evitare visite sgradite.
Lady Irieemita allargò le braccia e mise in mostra i bracciali d'oro con inciso lo stemma di famiglia, un uccello con le ali spalancate avvolto dalle fiamme. -Ti pare che questo posto sia adatto a me? Io sono Lady Irieemita Armorsmith, figlia della fenice e legittima erede del castello degli Armorsmith e delle sue terre! E tu pretendi che io mi metta a dormire in questo letto umido di urina e Dio solo sa cos'altro?
-Quello che dici è vero, ma vostro padre ci ha dato una quantità d'oro limitata e questa deve bastare per tutto il viaggio. Lithien è lontana e pericolosa. Inoltre dobbiamo fingerci dei semplici nobili caduti in disgrazia, abbiamo una missione.
Gli occhi azzurri di Lady Irieemita si ridussero a due fessure. -So bene cosa dobbiamo fare e so bene cosa dicono gli altri della compagnia.
John snudò i denti bianchi in un sorriso. -Agli uomini piace spettegolare, lasciali fare a noi fa comodo averli e a loro fa comodo avere qualcosa a cui pensare mentre marciano.
-Non sopporterò questo a lungo. Disse Lady Irieemita.
-Quando raggiungeremo Lithien verremo ricoperti d'oro e allora potremmo avere una sistemazione degna del nostro nome.
-Si, ma credo che questa puzza mi resterà addosso per anni.
John sospirò e si strinse nelle spalle. -Non possiamo farci niente.

CITAZIONE
allora niente, ecco il post introduttivo per la giocata di arrivo. Non sarà propriamente una quest, diciamo più una giocata guidata in cui io ti darò delle scelte da compiere e delle sfide che dovrai superare mettendo in pratica ciò che hai imparato nel regolamento. avrai massima libertà di scelta, ovviamente rimanendo coerente con ciò che scriverò.
Bene, in questo primo turno voglio che mi descrivi il tuo viaggio verso l'Erydlyss. Indicazioni: il tuo PG raggiunto il Dortan si unirà alla compagnia dei due nobili Armorsmith, per quale motivo e come rimane a te deciderlo. Puoi inserire PNG, interagire con i PNG da me descritti (cosa che faremo in confronto) unico limite: il tuo pg dovrà assistere alla discussione di Willy e Rick. I due nascondono qualcosa, il tuo PG in questo senso può reagire come vuole; ignorarli, interessarsi e pedinarli per il resto del viaggio ecc...
la seconda scena invece serve solo a farti capire che la nobile Armorsmith è una seccante primadonna. il tuo PG non può udirla in nessun modo. :rotfl:
Quindi ricapitolando: descrizione del viaggio fino all'arrivo nell'Erydlyss, unico vincolo descrivere in che modo il tuo PG assiste alla scena. ti aspetto in confronto.
 
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