"...e allora gli ho detto: non mi importa il colore delle lenzuola, vorrei solo che per una notte possa tornare in camera senza trovare tua madre tra le coperte ad aspettarmi!"Grasse risate seguirono la fine di quel racconto e tutti quelli seduti al bancone vicino ad Elias brindarono alla sua simpatia.
Il ragazzo era piuttosto giovane, mediamente alto, capelli rossi e occhi verdi.
Un umano, cresciuto in una citta` portuale fino alla morte dei suoi genitori.
Ora girava di citta` in citta`.
Di locanda in locanda.
Vivendo come bardo e venditore di informazioni, cercava sempre piste che potrebbero portare a "Hermunn", il misterioso individuo verso cui I suoi genitori avevano dei debiti.
E anche il mandante dei loro omicidi.
Era chissàdove, ma Elias era sicuro fosse ancora ad Akeran, avendo fondato la sua fortuna sul commercio marittimo.
In 9 anni di ricerche, aveva seguito molte piste, ci era arrivato molto vicino ma ogni volta...gli sfuggiva.
A quanto pare era diventato molto piu` influente e temuto di quanto non lo fosse un decennio prima
Quello forse meno ubriaco, un nano dal` armatura scura che faceva un tuttuno di colore con la barba nera disse:
"Niente male per un semplice bardo, ma non sappiamo neanche se sai suonare davvero!"Ovviamente ormai ogni frase in quel discorso faceva partire una grande risata collettiva
"Se quel`incapace non la smette di soffiare a caso nel flauto il mio liuto suonerà, sulla sua testa probabilmente!"Nonostante si fosse assicurato la simpatia di quel gruppetto di persone, non aveva perso per niente cognizione del tempo e di ció che accadeva.
Senza farlo notare stava bevendo la stessa pinta di birra da inizio serata ed era solamente a metà.
Ogni tanto buttava l`occhio verso l`uomo all`angolo della locanda.
Ci aveva visto giusto, era venuto a quest`ora.
Il suo comportamento era come quello di chi viene in una locanda sperando sostanzialmente in un posticino tranquillo ma si ritrova fra pessima musica e nani ubriachi, per non parlare del fatto che fosse diventato vittima di scherno.
Leòn.
Sapeva molto poco di quella figura.
Il che lo incuriosiva, dato che lui sapeva sempre tutto.
L` unica pista che aveva in questo periodo, nella sua infinita ricerca..era la sua.
Trovatosi dalle parti del sultanato, era riuscito a estorcere informazioni ad un Ex Pirata conoscendo lui la Lingua del Mare ed era saltato fuori il nome Leòn.
Aveva solo bisogno di trovare un modo per approcciare ora, aveva bisogno di informazioni e probabilmente lui ne aveva o magari conosceva chi poteva averle.
"Non esiste davvero della buona musica in questa bettola?"Servito su un piatto d`argento, pensò.
Batté una mano sulla spalla del nano accanto a lui
"Ramar, ora vedrai."Detto questo si alzo`.
Ed inizió.
Inizió a fare quello che faceva sempre, osservare.
Continuamente.
Perché se guardi troppo da lontano, non vedi nulla in particolare.
Ma se vedi troppo da vicino, ti perdi cosa succede davvero.
Questo era quello che si ripeteva sempre, era importante anche se un po` criptico.
Meglio mischiare le cose allora.
Mentre si avvicinava tra I tavoli...
Contava due persone con pugnali nascosti, uno nella cintola, l`altro nello stivale, non bevevano molto, forse per non intorpidire I sensi. Guardavano in giro in modo piuttosto paranoico,
si erano anche notati tra loro.
Sicari in licenza probabilmentte.
E li` sulla destra un giovane bello e elegantissimo.
Nei modi, non era il piu` garbato a volte.
Probabimente era un giovane che si é vestito cosi` solo per attirare l`attenzione della ragazza che fissava da un`ora, una mezz`elfa dai modi molto rozzi, attrata dal fisico scolpito di quel bruto di fronte a lei.
Almeno all`apparenza.
Un`occhio attento avrebbe notato la goccia verde di veleno che gli aveva inserito nel liquore qualche minuto prima, e che ancora l`uomo non aveva ingerito, troppo sovrappensiero, probabilmente per la moglie, considerato Il suo gesto di sfregarsi l`anello al dito di continuo, nervosamente
Informazioni che era convinto sarebbero tornate utili da li a poco.
"La mia musica non ti piace nobile Leòn? Allora forse dovresti mostrarci come sai suonarlo bene tu, il flauto"."Non sará necessario"Elias Interruppe il nano, mentre tendeva il flauto a quell`uomo, ll quale era come in trans
"Ohh e` arrivata mammina, perché non ci suoni tu qualcosa, elfo mancato?" Si riferiva probabilmente al verde acceso dei suoi occhi.
Elias posò una mano sul flauto e lo abbassò.
"Con vero piacere, nobiluomo."Disse prendendolo in giro davanti a tutti.
Si posizionó grossomodo a centro sala.
Prese il Liuto legato dietro la sua schiena e inizio` a carezzarlo dolcemente. Mentre pensava che il suo dialogo con León, qualora riuscisse a scaturire il suo (interesse tanto da instaurarne uno) sarebbe dovuto passare in secondo piano per evitare di essere ascoltato.
Sapeva benissimo cosa fare.
Inizio` ad intonare la sua migliore melodia
E inizio` a cantare una storia.
La storia di un uomo distrutto per amore, che di li a poco sarebbe morto, avvelenato a sua insaputa.
Elias si sforzava di non ridere mentre cantava, una canzone mirata ovviamente.
E quella mezz`elfa aveva preso a fissarlo
Sentendosi scoperta...e forse colpevole.
Il suo sguardo divento` piuttosto malinconico.
Qui spero di aver capito come usare le tecniche...
Decido di usare "La Melodia Del Bardo", ad area, naturaa magica, utilizza 20% energia e danneggia 10% mente di tutti quelli che ascoltano, rendoli meno concentrati e piu` facili da raggirare
La melodia impregnó l` aria.
Tutta la locanda aveva cambiato atmosfera ed il Bardo, aveva conquistato la serata.
Ci fu un applauso alla fine della canzone, mentre Elias si inchinó al nano che lo aveva sfidato poco prima.
La mezz`elfa a cui era dedicato quel brano...era stata molto coinvolta...quasi commossa.
Probabilmente ci avrebbe ripensato, forse avrebbe impedito all` uomo di bere.
Ma non illudiamoci
Elias non l`ha fatto certo per quel pover`uomo dall`aspetto bruto
Per lui, poteva pure morire, anzi, sarebbe stato esilarante li` dinnanzi ad una platea.
Ma era tutto parte del piano, se si guarda troppo da vicino, non si riesce a vedere il quadro completo.
E ovviamente il suo dialogo dovra` passare in secondo piano, inosservato.
Cosa meglio di una rissa?
Passo` vicino al ragazzo elegante
"Attento alla tua donna, fatti valere"Elias sorrise, sapeva cosa aveva provocato.
L`uomo muscoloso stava per bere il suo liquore avvelenato, la mezz`elfa presa dai sensi di colpa, gli rovescio` il bicchiere per terra con un colpo netto, impedendogli di berlo.
"Hey cosa? Che cavolo ti prende? Come ti permetti?"Il ragazzo, messo in guardia da Elias, pensó che l`uomo stesse per aggredire la ragazza
"Lasciala perdere!"Il ragazzo lo caricò
E parti una scazzottata
Uno dei due sicari mise istintivamente mano al pugnale
L`altro in preda alle sue paranoie si giro`, vedendo l`altro armarsi gli tiro` un pugnale di istinto, schivato, l`altro gli salto` addosso.
Tutti lentamente iniziarono a picchiarsi tra loro.
Ed eccolo, il suo diversivo.
Si appoggió con il liuto in mano, sul muro vicino a León.
"Piacere, io sono Il Bardo"Disse sorridente, con uno sottofondo di devastazione e cazzotti.