Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Legami, Contest Maggio 2016 ~ Male di vivere

« Older   Newer »
  Share  
Ashel
view post Posted on 16/5/2016, 20:55





Legami
PoV: Astrid


Il suo cuore si era spezzato.
Di nuovo.

- Adesso che siamo qui... - le aveva detto, tanto tempo prima, un amico - ...dobbiamo affrontare il destino che entrambi ci meritiamo.

Ma lei non credeva di meritarselo.
Non aveva fatto niente di male.
O meglio, qualcosa doveva averlo fatto per forza.
Aveva combattuto in una guerra senza uccidere nessuno, aveva fatto a botte con nani, umani e scarti di Baathos uscendone viva e senza portare rancore, aveva diviso la ciotola di zuppa con un... con un...
Con chi?
Un non-morto?
Un vampiro?
Non se lo ricordava poi tanto bene.
Lo sguardo di Remis, o Ben Hammet, o qualunque fosse il nome di quel maledetto, quello sì che avrebbe fatto fatica a dimenticarselo.
Ma, visto che era già morto, averlo buttato giù dalla scialuppa non poteva essere considerato, ai suoi occhi, un omicidio vero e proprio.

Certo che ne era passato di tempo.
Tanti anni spesi a girovagare per mare, a lucidare pavimenti, svuotare latrine e servire orgogliosi capitani di vascello sempre pronti a ricevere una promozione ma mai abbastanza umili da ringraziare i loro mozzi più fedeli; e tutto questo per sfuggire alle ire degli Onesti, con i quali aveva più di qualche conto in sospeso.
Tutto sommato la vita sulle navi non era stata poi così male, soprattutto se la si paragonava alle merdose miniere di ferro del Plakaar in cui era vissuta per buona parte della sua esistenza.
Aveva rinunciato alla terraferma: non c'era niente per lei, laggiù; niente per cui valesse la pena morire lottare.

Del suo passato rimpiangeva solo due cose.

Suo figlio, prima di tutto.
Quello che aveva sentito crescere dentro di lei per mesi, la sua àncora di salvezza da una vita miserabile, il debole fiore senza spine che gli uomini le avevano prima regalato e poi sottratto con uguale crudeltà seppellendola viva in una buca.
Non era stato facile tastare il proprio ventre e trovarlo vuoto e freddo.
E non era certo di conforto pensare che non sarebbe accaduto mai più, possedere una cosa preziosa e perderla all'improvviso: sapeva che tutto, in quel mondo, veniva dato e tolto con la medesima semplicità e senza alcuna indulgenza.

Poi, beh, l'amore della sua vita.
Il primo incontro con qualcosa che non fosse marcio, feroce o contaminato.
Erano solo due adolescenti quando si erano ritrovate a vivere insieme nella stessa cella, compagne di catena; per questo forse, non si era mai fatta tanti problemi circa il fatto che fosse una schiava come lei.
O una donna.
O un'umana.

Era quella la follia degli uomini; credere di poter possedere qualcuno con il solo denaro, o con la forza, o con la circuizione.
Astrid non badava a simili assurdità, anche se, nelle sue vene, di sangue umano ne scorreva più di qualche goccia.

Nonostante la vita non avesse regalato loro alcuna gentilezza, nonostante la loro infanzia e la loro adolescenza fossero state spazzate via con un colpo secco, Astrid non aveva mai neanche accarezzato l'idea di farla sua.
Di possederne la libertà, o i sentimenti.
Si sarebbe donata volontariamente, quando e se l'avesse voluto.


Eppure ci aveva provato a sottrarla da quella setta di pazze bigotte che l'avevano raccolta per strada, obbligandola a officiare i loro sciocchi rituali.
Ma l'aveva illusa.
Le aveva promesso, sì, che avrebbero riavuto indietro gli anni rubati.
Che sarebbero andate via, in un luogo che prevedeva ancora l'innocenza.

La pietà nel suo sguardo aveva reso la loro ultima separazione un po' meno penosa del dovuto.
Del resto entrambe sapevano riconoscere una bugia quando la vedevano.
La certezza che non sarebbe più tornata, un po' come quegli anni spesi nella miniera, l'aveva atterrita senza rimedio.

Anche se erano finalmente libere.

Avere dei legami...
Significava vivere.
Soltanto adesso lo capiva.

E il suo cuore si era spezzato.
Di nuovo.




Si tratta del primo personaggio che ho creato su questa piattaforma; un personaggio che ho abbandonato per dare spazio ad altri progetti, ma anche perché in fondo non lo ritenevo adatto al tipo di percorso che avevo in mente.
Invece ero io, probabilmente, a non essere alla sua altezza.
Con questo contest ho voluto ridargli un po' dell'attenzione che meritava, chiudendo alcune questioni che erano rimaste in sospeso.
 
Top
0 replies since 16/5/2016, 20:55   33 views
  Share