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Il popolo Van, approfondimento

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view post Posted on 22/5/2016, 13:01
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Approfondimento: Il popolo Van

Storia ed origini - Il termine “Van” appare per la prima volta nei registri imperiali dei Quattro Regni all’interno della copia di un trattato di pace datato 120 a.C., redatto a poche settimane dalla definitiva sconfitta delle tribù umane native del nord che in seguito si stabilirono definitivamente nei territori montuosi dell’Erydlyss, prendendo eventualmente il nome di Anahmid, “cuori di pietra”. La tribù dei Van è menzionata accanto a quelle già note dei Guth e dei Burghound, ed assieme ad un certo numero di clan che per la prima volta compaiono nel documento, fra cui quello dei Lancbert, degli Huns (divenuti poi celebri per le loro crudeli pratiche belliche) e dei Dax. Ai Van, come alle altre etnie anahmid coinvolte nel patto, si imponevano stretti vincoli di sudditanza ed il sostanziale trasferimento di gran parte della popolazione dalle fertili pianure fluviali del Dortan settentrionale alle inospitali distese rocciose al confine con Akeran; si trattava di una pratica comune, quella della migrazione forzata, che l’impero imponeva ai popoli sottomessi per indebolire il loro legame con il territorio natio e facilitarne l’assimilazione culturale nella grande macchina imperiale.
L’orgoglio degli uomini di pietra, sconfitti ma non piegati, portò molte delle tribù a preferire l’aspra scalata delle gelide montagne dell’Erydlyss al pacifico ma sottomesso destino che le bianche mura di Basiledra imponevano ai popoli vassalli. I sogni di una nuova vita nell’Edhel furono però infranti dal clima inaspettatamente ostile di quella regione e, soprattutto, dalla caotica situazione politica che in quegli anni vedeva le antiche potenze elfiche scontrarsi contro l’inarrestabile onda di marea che si propagava dalla torre di Velta: gli eserciti dei guerrieri di Eitinel prima, le legioni di ombre poi. Incapaci di schierarsi, la maggior parte delle popolazioni anahmid finirono per insediarsi nelle ostili regioni della catena dell’Erydlyss, tornando poi ad allacciare nuovi rapporti economici con il Dortan solo dopo la guerra del Crepuscolo, ma mai abbandonando la loro nuova patria ed adottando definitivamente il nome che gli elfi avevano dato loro –Anahmid, appunto. I Van però seguirono un percorso diverso, preferendo la vita nell’Edhel, lungo le coste del mare di ghiaccio ad occidente, alle differenti ma non maggiori asperità dei monti. Il prezzo di un clima meno crudele e di uno sbocco marittimo fra i fiordi gelati fu, però, quello della battaglia continua: i primi a voler sottomettere la tribù dei Van furono i predatori di Neiru, che però dovettero interrompere la loro opera di distruzione proprio allo scatenarsi del Crepuscolo.
Poco numerosi e ben armati, i Van si limitarono a fornire alcune truppe di fanteria all’appena formato esercito degli uomini dell’Erydlyss, che prese parte alla battaglia conclusiva del conflitto. In quel periodo viene anche eletto il primo dei re Van, sino ad allora governati da un concilio di capifamiglia: è Northelmir, figlio di Bergelmir, che per primo organizza un corpo di fanteria Van organizzato per rispondere alle necessità della guerra su larga scala, abbandonando gli antichi metodi barbarici ed adottando, come già altre etnie anahmid avevano fatto prima di loro, un rigido codice di addestramento e condotta militare.
Una figura di spicco della guerra, che alcuni ritengono abbia avuto origini Van, fu il cavaliere rosso Arthur Finnegan, generale di Eitinel nella battaglia finale al fianco di Lady Alexandra e Shakan Anter Deius. Tuttavia, molti sostengono che il cavaliere rosso fosse uno degli aneliti di Velta, un’ombra richiamata dall’Oneiron per servire la bianca dama dell’Edhel nelle sue campagne, e gli negano ogni possibile origine anahmid.
Gli anni successivi alla guerra sono, per i Van, un periodo di crescita vigorosa. Noatun, unica città propriamente detta nelle terre dei Van, viene rinforzata con alte mura di pietra e circondata da sette torrioni quadrati e da un vivace borgo portuale. Nel Vanaheim (terra dei Van), con il ridursi delle incursioni dei Neiru, si diffondono la coltivazione (prevalentemente tuberi) e l'allevamento di bestiame. Nasce una vera flotta da guerra, dalla confisca da parte di Bergelmir II di tutte le imbarcazioni pirata non autorizzate. Infine, temprate dai lunghi anni di lotta agli incantatori elfici e alle ombre fuori controllo, le truppe di fanteria pesante che già avevano preso parte alla guerra del Crepuscolo vengono codificate e riordinate, divenendo di fatto le più efficienti forze anti-mago a disposizione di un popolo umano a nord di Basiledra. Con il riallacciarsi dei rapporti politici e commerciali con Dortan, favoriti dai nuovi collegamenti marittimi, i così chiamati Soldati-Specchio Van contribuiscono a dar lustro a quel popolo quasi sconosciuto e, non ultimo, a far convergere sempre più ricchezze entro le mura della piccola Noatun, ora una potenza marittima e terrestre che i grandi popoli del nord non possono più permettersi di ignorare.

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Edited by Kactuar - 22/5/2016, 14:47
 
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