Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Caccia all'uomo., Arrivo di Crowen97

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view post Posted on 26/5/2016, 16:00
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Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
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Elfo di merda. Cosa c’entro io con gli orecchie a punta poi!
Adonan Marfire, cacciatore di teste. Se la stava prendendo con sé stesso per aver accettato quel lavoro, si odiava perché per l’ennesima volta si era lasciato abbindolare dal profumo dell’oro.
Sarà facile per uno come te. È poco più che un ragazzo. Maledetto stregone.
Scimmiottava il suo reclutatore parlando da solo mentre le ginocchia gli affondavano nella neve. Certo che sarebbe stato facile! Ma per Zoikar avrebbe potuto dirglielo prima che si sarebbe dovuto spingere fin sulle cime dell’Erydlyss.
Poi cosa significa che devo prenderlo vivo? Nemmeno il gusto di ammazzarlo! Maledetti anche i suoi esperimenti.
Non che ci avesse mai capito qualcosa di magia, o negromanzia, ma quel vecchio era stato chiaro, cristallino, e non aveva l’aria di uno che si sarebbe fatto andar bene un cadavere; di certo Adonan non ci teneva a diventare una cavia al posto dell’elfo.
Come aveva fatto a cascarci? …Giusto, lo ricordava fin troppo bene: tanto oro sul tavolo, subito, e poco importava se i dettagli dell’obiettivo gli sarebbero stati rivelati più avanti. Aveva arraffato le monete, aveva aspettato, e quando il messaggero aveva bussato alla sua porta nella calda Ladeca sulla busta c’era scritto solamente


Edhel. Erydlyss. Eilzeren.


Nemmeno sul versante del Dortan! Questo dannatissimo buco innevato doveva essere uno dei primi villaggi della Terra dei Laghi. Spero che almeno abbiano del buon sidro.
L’uomo, alto e longilineo, seppur stretto negli abiti più pesanti che aveva, con il cappuccio tirato sulla testa e la cappa avvolta intorno al corpo a coprirgli il volto fin sul naso, iniziava ad accusare il freddo glaciale delle montagne del Nord. Se Eilzeren non avesse avuto una taverna in cui potersi scaldare il cuore con dell’alcol -quello buono- probabilmente Adonan avrebbe dato fuoco a tutte le capanne.
Per grande fortuna dei pochi abitanti del villaggio qualcosa di simile ad una locanda c’era: poche stanze, su un piano solo, un camino su cui cuoceva carne di cervo e un bancone di rovere con dietro l’ennesimo elfo.
L’uomo entrò scrollandosi di dosso la neve, lasciò il mantello ad asciugare vicino il fuoco e si avviò verso uno degli sgabelli guardandosi intorno. Si sedette grugnendo, ne aveva già abbastanza di quella razza, fortuna che nel Dortan se ne vedevano molti meno.
Cos’hai da bere?
Se l’elfo era passato per Eilzeren senza dubbio doveva essersi fermato in quel posto.
Miruvor viandante, solo questo. Ma è senza dubbio la cosa più buona che tu possa aver mai bevuto.
Nonostante il tono del cacciatore non fosse stato dei più amichevoli l’insolito oste mantenne tutta la sua cordialità offrendo una delle bevande elfiche più ricercate su tutta Theras: il Miruvor era un cordiale caldo e fragrante che riusciva a donare in chi lo beveva forza e vitalità.
Ignorando le proprietà del liquore l’uomo accettò con uno sbuffo, con un cenno di sufficienza della mano si fece versare un bicchiere e quando lo ingurgitò si sforzò di non dare troppa soddisfazione all’elfo.
Probabilmente la creatura dall’altra parte del bancone notò un accenno di estasi nell’uomo e sul suo volto si aprì un sorriso sornione. Ma Adonan non era tipo da ammettere che gli orecchie a punta potessero fare qualcosa di buono.
Sto cercando un giovane elfo, il padre crede sia arrivato qui da Nord ma è preoccupato; devo assicurarmi che non abbia bisogno di nulla. Si chiama Crow, sai per caso dove posso trovarlo?
Di certo non poteva sbandierare in giro che voleva portarlo ad uno stregone che, con tutta probabilità, gli avrebbe massacrato corpo e mente con i suoi lavoretti. La storia del padre preoccupato suonava bene, riusciva sempre ad inventarsi storielle credibili e agli occhi dei più sembrava solo un buon samaritano. Anche per quello era uno dei migliori.



CITAZIONE
Benvenuto Crowen! Il tuo arrivo inizia ora. Ti illustrerò le dinamiche di gioco e metterò alla prova te e il tuo PG. Per qualsiasi domanda mandami pure un MP.
Per iniziare ci troviamo in un piccolo villaggio sui pendii dell'Erydlyss, Adonan è un cacciatore di teste che sta seguendo le tracce proprio del tuo elfo, il mandante è lo stregone -a cui non ho dato un nome, essendo una parte importante del tuo BG potrai deciderlo tu- che ha torturato Crow.
Per questo primo post dovrai limitarti a descrivere il tuo PG, come sei arrivato ad Eilzeren (se vuoi specificando anche perchè proprio quel villaggio) e come ti sei mosso dal tuo arrivo al momento in cui compare Adonan; puoi anche scegliere di essere nella sala da pranzo della locanda e assistere alla domanda dell'uomo, in una stanza a riposare o ovunque tu voglia. Insomma, totale libertà in questo senso.



Edited by RamsesIII - 26/5/2016, 18:54
 
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view post Posted on 29/5/2016, 00:57


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Era trascorsa quasi una settimana da quando Crow si era messo in viaggio per l’Edhel,il freddo pungente che imperversava sulle catene dell’Erydliss era penetrato ormai fin dentro le sue ossa annullando quel poco calore datogli dai suoi vestiti leggeri,per niente utili contro il clima di quel posto. Per questo,una volta giungo ad Eilzeren,accertatosi della tranquillità del posto,si mise subito in cerca di una taverna o di un qualunque altro luogo dove potersi riposare e scaldare davanti ad un fuoco prima di riprendere il viaggio.
Così decise di chiedere informazioni a qualche abitante del posto,il villaggio era piccolo e quindi molto probabilmente chiunque,anche quel vecchietto seduto fuori quella piccola capanna,avrebbe saputo indicargli un luogo di ristoro.
Buongiorno buon uomo,mi perdoni se la disturbo,sono da poco arrivato in questo piccolo villaggio e mi chiedevo dove potrei trovare un posto dove poter riposare dopo il mio lungo viaggio.
Oh,buongiorno a lei,non mi disturba affatto anzi,è raro vedere nuovi volti da queste parti soprattutto in questo periodo dell’anno,cosa la porta qui?A giudicare dai suoi abiti non mi sembra un mercante e questa non è certo una meta ambita dai visitatori,cerca forse qualcuno
Niente di tutto ciò,sono un umile viaggiatore che cerca di allontanarsi dal caos della città.
Mi scusi se non resto a parlare,ma come le ho già detto sono molto stanco e le sarei grato se mi indicasse una taverna o qualcosa del genere dove potermi fermare.

Ah certo,mi scusi e che molte volte mi perdo in chiacchiere inutili,e come può vedere,non c’è molta gente con cui parlare da queste parti.
Ma tornando a noi, c’è una piccola locanda qui,l’Elfo Dormiente,niente di speciale ma è un buon posto dove trovare un fuoco caldo e un letto confortevole per la notte.

Non si preoccupi,non c’è niente di cui scusarsi. La ringrazio per l’informazione,arrivederci.
L’elfo non ci mise molto a trovare la locanda descritta dal vecchio,non era un granché dall’esterno,una semplice capanna un po più grande delle altre nel villaggio,ma a lui non importava,avrebbe dormito anche in una stalla se non avesse avuto altra scelta.
Entrato nella taverna Crow notò che non c’era molta gente al suo interno,eccetto due ubriaconi che bevevano allegramente accanto al fuoco e un elfo dietro al bancone occupato a pulire,per quanto fosse possibile,un boccale di birra.
L’elfo si avvicinò al bancone e prese posto su uno degli sgabelli.
Salve compagno elfo, arrivo da un lungo viaggio e speravo di trovare una stanza libera e qualcosa da mangiare per riposarmi e per poter saziare il mio appetito,non so per quanto mi fermerò e preferirei che la mia presenza passi inosservata,non so se mi spiego.
Salve ragazzo. Per tua fortuna ce ne sono un paio libere, e se ti piace la carne di cervo qui ad Eilzeren usiamo delle erbe segrete che ti faranno venir voglia di rimanere per sempre.
Non so quanti potrebbero venirti a cercare qui su, ma ei! Non avrai mica commesso qualche crimine vero?!

No amico, nessun crimine tranquillo, e che sono un musicista, e non ha tutti piacciono i musicisti ne tanto meno gli elfi, sono sicuro che tu possa capirmi
Era ovviamente una bugia, ma l'oste non sembrava molto sveglio e per Crow sarebbe stato facile influenzarlo per convincerlo che fosse la verità.
Già, immagino che tu fugga dal Dortan. Sono sempre molto scontrosi con gli stranieri; sono brave persone, in fondo, i Dortaniani, ma puoi star pur certo che ti odieranno se non sei umano.
Esatto amico, sapevo che avresti capito. Bene allora credo che prenderò una stanza finché resterò al villaggio, grazie.
L’oste consegnò a Crow la chiave della stanza legata ad una pietra con sopra disegnata una runa,la stessa che c’era su molte porte.
La camera non era nulla di eccezionale,in fondo c’era un letto con sopra ammucchiate un paio di coperte,un mobiletto con sopra una piccola candela,un baule ai piedi del letto e una finestra sulla parete difronte alla porta e infine il bagno,se così lo si poteva chiamare,formato da un piccola stanzina con un buco nel pavimento,nel ambito generale la stanza era passabile e sopratutto non dava troppo nel occhio.
Così Crow passo più di una settimana alla locanda impiegando il tempo a scrivere altri spartiti per il suo flauto,finché un giorno,mentre era seduto ad uno dei tavoli intendo a fare anelli di fumo con la sua pipa,vide entrare nella locanda un uomo che non aveva mai visto da quelle parti,un forestiero, probabilmente,che subito iniziò a parlare con l’oste ma sfortunatamente l’elfo non era abbastanza vicino al bancone da poter sentire i loro discorsi.

Non sono riuscito a trovare il colore che tu hi messo per l'oste :mumble:
 
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view post Posted on 30/5/2016, 17:53
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No amico, nessun Crow da queste parti, mi dispiace.
Sudava, la mano che teneva il Miruvor tremò lievemente facendo suonare, vetro contro vetro, bottiglia e bicchiere. A tradirlo furono però gli occhi: un leggero movimento a cercare qualcosa -o qualcuno- dietro le spalle del cacciatore di taglie per poi tornare a fingere di concentrarsi sul versare il secondo bicchiere.
Adonan era allenato a riconoscere le menzogne, il corpo umano lanciava segnali quasi impercettibili poiché, a differenza del cervello, i muscoli e i nervi erano incapaci di mentire. Il corpo umano… e a quanto sembrava anche quello delle razze inferiori.
Quindi Crow era dietro di lui, ricordava che la sala comune fosse vuota ma evidentemente il maledetto freddo gli aveva ghiacciato anche il colpo d’occhio.
L’obiettivo era lì, ad un passo, e Adonan non dovette più trattenersi dallo sfogare la sua xenofobia.
Io e te non siamo amici, elfo.
Sputò odio e disprezzo, scolò alla goccia il bicchiere di liquore poi si voltò impedendo una qualsiasi risposta da parte dell’oste. Scese dallo sgabello del bancone dirigendosi lentamente verso il ragazzo, intento a fumare seduto ad uno dei tavoli. Si guardò intorno cercando di prevedere possibili vie di fuga ma l’unica uscita sembrava la porta d’ingresso, abbastanza distante da permettere al cacciatore di piantare un pugnale nella coscia dell’elfo prima che quest’ultimo potesse raggiungerla. Erano soli, bene, minor rischio di danni collaterali. Lo raggiunse e senza preoccuparsi di disturbare spostò una sedia e ci si accomodò con strafottenza.
E tu, ragazzo, conosci un elfo di nome Crow? Dovrebbe avere più o meno la tua età.
Portò la mano destra sulla coscia, nascosta sotto il tavolo di legno, accarezzando i tre pugnali da lancio.
Non fare stronzate ragazzo, te ne pianto uno in una guancia.
Salve, no mi spiace, non conosco alcun Crow ma questo villaggio si trova su un sentiero percorso da molti pellegrini che si fermano per qualche giorno per poi ripartire, l'elfo che cerchi potrebbe essere uno di loro e potrebbe già essersi rimesso in viaggio.
Maledetto bugiardo! Pellegrini? Era seduto lì davanti a lui e osava prenderlo per il culo?!
Adonan maledisse anche lo stregone: avrebbe voluto stringere il collo dell’elfo tra le mani tanto forte da sentire la sua spina dorsale spezzarsi.
Ucciderò l’oste. Non posso lasciare l’Edhel senza aver fatto fuori almeno uno di questi orecchie a punta. Ho una reputazione da mantenere.
Certo. Passano molte persone da qui...
Nonostante tutto gli sorrise, sbeffeggiandolo; in fondo amava sentire le complicate bugie della gente quando lui già sapeva la verità.
Peccato, le mie fonti erano così sicure che si trovasse ancora qui.
Fece scivolare la mano lontana dai coltelli afferrando la sua pipa, aprì la sua scatola del tabacco e iniziò a pressarlo nella camera con il pollice. Sentiva gli occhi di Crow studiare ogni suo movimento, il silenzio era snervante, quasi angosciante.
Finì di preparare la pipa, la portò alla bocca e la accese con un fiammifero lasciando che il tabacco prendesse uniformemente, si riempì la bocca di fumo assaporandolo poi lo buttò fuori voltandosi verso il soffitto. Secondi che sembravano ore.
È strano come nessuno sappia che fine abbia fatto quest'elfo, non trovi?! Beh immaginavo che con le buone non avrebbe funzionato; usiamo le cattive, ti va?!
Diede ancora una boccata alla pipa, poi soffiò il fumo direttamente verso il viso dell’elfo. L’erba velenosa mischiata al tabacco ormai aveva bruciato abbastanza, poteva sentirla in bocca graffiargli le mucose delle guance nonostante la usasse da anni.
Poi battè un pugno sul tavolo, alzandosi e lasciando che la sedia rovinasse a terra.
TU VERRAI CON ME!
La sedia su cui era seduto Crow sembrò prendere vita: dal legno spuntarono grossi rami irti di spine che tentarono di avvolgere tra le loro spire il giovane. Fuggire sarebbe stato dolorosissimo.



CITAZIONE
Secondo giro. Prima tre appunti:
-in merito al discorso sulle autoconclusività che ti facevo è sempre bene specificare che le interazioni con PG o PnG di altri utenti sono state precedentemente accordate, specialmente se questi accordi sono avvenuti come nel nostro caso per vie private;
-ti rinnovo inoltre il mio consiglio a rileggere il post una volta terminato per poter eliminare tutti quei piccoli errori grammaticali o di distrazione che ad una prima stesura possono sfuggire ("e" invece di "è" o il corretto utilizzo delle "h"), ti segnalo inoltre che dopo qualsiasi segno di punteggiatura occorre inserire uno spazio;
fondamentale l'utilizzo di uno Specchietto chiaro per semplificare il lavoro ai correttori, agli utenti che interagiranno con te e per tenere traccia delle tue azioni nel corso delle tue future giocate.
CITAZIONE
Energia: 105 -20 -10 =75%
Fisico: 75%
Mente: 75%
Riserva CS: 3 [1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]

Equipaggiamento:
Pugnale

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]
Guanti di pelle di Drago

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
[21/25] Intoccabile. Consumo Energetico: Variabile (Alto: 20%)
Il Demone sfrutta la sua abilità con la katana, la sua velocità, la resistenza della sua pelle o qualsiasi elemento scenico per difendersi da qualsivoglia offensiva nemica.
Tecnica di natura Fisica. Potenza pari al consumo speso, difende da attacchi rivolti al Fisico di potenza pari o inferiore al consumo speso.

[Spada di Damocle (8/25) - tecnica magica di potenza Media; danneggia il Fisico al turno successivo o alla fine del turno stesso, a desiderio del caster (contro la Progenie dei Draghi il danno varia ad Alto, contro la Progenie dei Demoni il danno varia a Basso. La Potenza rimane invariata).]
Il mio maestro dice che tutti noi possediamo un’energia potentissima, ma dobbiamo imparare a canalizzarla… qualsiasi cosa voglia dire. Comunque si è spaventato moltissimo quando -con un consumo Energetico Medio- sono riuscito a scagliare un grosso ammasso di energia nel cielo, sopra di noi; si è scaricato a terra come un fulmine non appena l’ho desiderato. Ho capito che posso lanciare l’energia anche fin dove non è più possibile vederla, e posso perfino cambiarne il colore anche se il danno all’impatto rimane lo stesso. L’energia “canalizzata” sembra sia particolarmente efficace contro la Progenie dei Draghi, mentre è più debole se viene subita dalla Progenie dei Demoni.
Curioso.

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

[16/25] Fiducia Passiva (Numero di utilizzi: 4)
Montu può rendere le sue parole estremamente convincenti, facendo credere a chiunque lo ascolti che dica sempre il vero. Tale abilità può essere applicata anche alle scelte che il Demone compie, rendendole agli occhi degli altri sempre le migliori possibili.

Ricordo Ancestrale (3 utilizzi): la sostanza bevuta non era solo un semplice tè, ma qualcosa di ben più importante. Così come in passato la bevanda veniva usata per governare sul popolo e renderlo succube del proprio potere, così anche chi lo ha assaggiato potrà utilizzare una parte di quelle capacità. L'eletto che userà un utilizzo della passiva acquisirà per la durata di un turno un effetto mentale su tutte le persone che deciderà di influenzare. L'effetto (come paura o ammirazione) andrà specificato di utilizzo in utilizzo e influenzerà un numero indefinito di bersagli. Sarà comunque un'influenza passiva e come tale potrà essere difesa. Potrà essere impiegato solo con il permesso del gestore della giocata. Gli utilizzi di questa passiva NON si ripristinano alla fine di ogni giocata e una volta terminati tutti la passiva dovrà essere eliminata dalla scheda. Non conta nè nel numero di abilità personali, nè nel calcolo della pericolosità.

[15/25] Telepatia Passiva (Numero di utilizzi: 4)
Montu può comunicare telepaticamente con chiunque, purchè il suo interlocutore non sia eccessivamente lontano. Ostacoli fisici -quali possono essere muri, vetri, persone etc.- non precludono la possibilità di usare la telepatia.

[14/25] Volo. Passiva (Numero di utilizzi: 54)
La naturale capacità del Demone di volare grazie alle sue ali è permeata nella sua forma umana, permettendo così a Montu di levitare anche quando non appare con il suo vero aspetto.

Note: Per quanto riguarda Davakas, essendo un PnG, ho concluso il suo PoV prima dell'attacco dei draghi. Passando a Montu invece come da Confronto ho evitato il danno Alto con Intoccabile, poi ho afferrato Iohan al collo sfruttando 1CS in Forza per non perdere la presa quindi ho consumato un utilizzo di Volo. Raggiunta un'altezza considerevole -tra i dieci e i quindici metri- uso Spada di Damocle per uccidere una guardia (una è stata dilaniata da un drago zanna) poi lascio andare Iohan.

Ti ho riportato lo Specchietto che uso io -ma sei libero di strutturare il tuo come preferisci-: come puoi vedere chiarisco subito la divisione delle mie risorse, scalando le percentuali in base alle tecniche utilizzate nel turno, aggiornando anche la pool di CS specificandone il numero e il tipo; scrivo ciò che ha il mio PG descrivendo le Armi (Equipaggiamento), le Armature e il contenuto dello Zaino (Oggetti) barrando gli oggetti utilizzati; seguono le Pergamene, le Abilità Personali e le Passive utilizzate, scrivendone il nome e l'effetto (nel caso delle Passive anche il numero di utilizzi, scalando ogni volta che ne consumo uno); termina lo specchietto il paragrafo Note in cui riassumo le azioni tecniche che nel post, essendo narrate, possono non essere sempre chiarissime (vedi l'utilizzo delle CS o di alcune Passive).
Uno specchietto chiaro agevola notevolmente chi leggerà i tuoi scritti per valutarti (nel caso di Quest) o chi ti affronterà (nei Duelli - e lo specchietto è una cosa che può influire sul voto in Sportività).

Nel Quote successivo le indicazioni per il tuo prossimo post.

CITAZIONE
Adonan, grazie ad una Passiva di riconoscimento delle menzogne capisce che l'oste sta mentendo e grazie a quel dettaglio scritto nel post capisce anche che Crow è proprio dietro di lui.
L'uomo, una volta seduto al tuo tavolo, ti soffia in faccia del fumo venefico che se respirato provoca un senso di confusione, nausea e giramenti di testa: è una tecnica di natura Fisica, potenza Bassa, che provoca un danno Basso (5%) alla Mente.
La seconda tecnica è ancora una tecnica Fisica, potenza media, che se non difesa provoca un danno Basso al corpo da sanguinamento e un danno Basso all'Energia come effetto del veleno delle spine; in aggiunta Adonan potrà sempre sapere dove si trova Crow seguendo le tracce di sangue.

A te difenderti e, se vuoi, contrattaccare. Puoi decidere di provare a tramortire/uccidere Adonan oppure semplicemente a fuggire, ma in ogni caso dovrai seguire le regole di un Duello -rileggi bene il Regolamento o chiedi pure in MP se hai dubbi- (fai attenzione soprattutto all'utilizzo di due Slot per le tue tecniche attive).



Edited by RamsesIII - 30/5/2016, 20:15
 
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view post Posted on 13/6/2016, 14:41


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Crow, seduto al suo tavolo, non poteva sentire la conversazione tra l’uomo appena arrivato e l’oste, in effetti non gli interessava più di tanto,probabilmente era un semplice viaggiatore che cercava un luogo dove riposare.
D’un tratto, per un frazione di secondo, gli parve che l’elfo avesse guardato proprio nella sua direzione, non ne era sicuro ma improvvisamente anche lo straniero si girò verso di lui e a passo spedito si avvio al suo tavolo per poi sederglisi difronte.
E tu, ragazzo, conosci un elfo di nome Crow? Dovrebbe avere più o meno la tua età.
A quelle parole, Crow, cercò di restare impassibile mentre la mano destra andava a stringersi sulla coscia.
Chi diavolo era quell’uomo, e chi o cosa l’aveva spinto ad arrivare fin qui per lui?
Da quello che l’elfo aveva potuto notare, l’uomo sapeva solo il nome del suo obbiettivo, questo andava a suo favore, gli sarebbe bastato mentirgli e sperare che se ne andasse senza fare altre domande.
Salve, no mi spiace, non conosco alcun Crow ma questo villaggio si trova su un sentiero percorso da molti pellegrini che si fermano per qualche giorno per poi ripartire, l'elfo che cerchi potrebbe essere uno di loro e potrebbe già essersi rimesso in viaggio.
Crow, sperò di averlo convinto a cercare il suo bersaglio altrove, anche se l’uomo non sembrava aver creduto molto alle sua parole.
Certo. Passano molte persone da qui…
Peccato, le mie fonti erano così sicure che si trovasse ancora qui.
Intanto prese un pugno di tabacco che inizio a inserire nella pipa per poi accenderla con un fiammifero.
I fumi delle due pipe andavano man mano a mischiarsi creando una fitta cappa intorno a loro,sembrava quasi che fossero soli nella locanda.
Intanto l’elfo iniziava ad analizzare la locanda,c’era un unica uscita e per fortuna non era molto lontana dal suo tavolo,in caso di pericolo gli sarebbe bastato correre più in fretta del suo interlocutore.
È strano come nessuno sappia che fine abbia fatto quest'elfo, non trovi?! Beh immaginavo che con le buone non avrebbe funzionato; usiamo le cattive, ti va?!
Improvvisamente l’uomo soffio una densa nube di fumo verso Crow che non poté evitare di inalarla,l’elfo si ritrovò d’un tratto stordito e deconcentrato a causa di quello, che molto probabilmente, era un concentrato di sostanze tossiche mischiate al tabacco.
Stava per alzarsi e correre via quando l’uomo si alzo di scatto e colpì violentemente il tavolo
TU VERRAI CON ME!
Improvvisamente Crow senti qualcosa avvinghiarsi alle sue caviglie, e si sorprese quando vide dei rovi, pronti ad immobilizzarlo, spuntare dalle gambe della sedia.
Il ragazzo doveva agire in fretta, si alzo di scatto dalla sedia e mentre sentiva le spine dei rovi graffiargli le gambe, trattenne il dolore e in un gesto folle ribalto il tavolo contro il suo aggressore sperando di guadagnare un po di tempo per la fuga mentre, sotto gli occhi spaventati del locandiere, corse,per quanto la gamba ferita gli permettesse, verso l’uscita della taverna.
Una volta fuori aguzzo la vista cercando un posto dove nascondersi, finché non vide una piccola stalla con un cavallo al suo interno, mentre cercava di raggiungere rapidamente la struttura si rese conto che il suo spirito di osservazione questa volta l’aveva tradito, era stato così distratto dalla fuga che non si era reso conto che la gamba ferita stava lasciando enormi tracce di sangue sulla neve, quell’uomo l’avrebbe trovato comunque!
Una volta nascosto nella stalla, Crow, pensò rapidamente a un modo per nascondere le tracce di sangue lasciate sul suolo.
Eliminò qualunque pensiero lo affliggesse in quel momento, stabilizzò il respiro e rimase immobile, mentre nella sua mente prendeva forma un illusione adatta a nascondere lui e il suo nascondiglio dagli occhi del suo aggressore.
Riusciva a vederlo, era il piccolo villaggio da dove tutto iniziò, il giorno in cui per la prima volta si macchio le mani di sangue, per Crow non era facile portare alla luce certi ricordi ma sapeva che era ciò di cui aveva bisogno per confondere l’uomo.
Il campo di battaglia era ricoperto di sangue,i cadaveri degli elfi facevano da padroni in quel luogo che puzzava di morte. Ricordava perfettamente ogni cosa di quel giorno, ricordava tutte le vittime di quello scontro e sopratutto si ricordò dell’elfo che cercò di ucciderlo,la sua prima ed ultima vittima. Vedeva le capanne bruciare, tra i cadaveri c’era ancora qualcuno disteso per terra, esanime, che chiedeva aiuto col poco fiato rimastogli. Sentiva il vento che spostava l’odore del sangue in ogni direzione, questo avrebbe confuso ancora di più i sensi del bersaglio che intanto stava uscendo dalla taverna in cerca dell’elfo.
Crow non ci penso due volte,si collegò alla mente dell’uomo e canalizzando l’illusione nella sua testa sperò di confondergli i sensi abbastanza a lungo da poter fuggire.


Bene finalmente sono riuscito a postare :lul:
Energia: 50-5=45%
Fisico: 125-5=120%
Corpo: 125-5-5-5=110%

Equipaggiamento
Semplice veste con cappuccio
Arco di legno con faretra legata al fianco
Flauto che in combattimento funge da cerbottana
Appositi dardi per cerbottana legati alla cintura
Pipa antica
Contenitore di misto di erbe e tabacco per la pipa

Pergamene usate
Illusione
La tecnica base di ogni mentalista è quella di creare sul campo di battaglia un'immagine per ingannare tutti i cinque sensi dell'avversario, in grado di spostarsi ed emettere suoni. Tale illusione può rappresentare una persona, una creatura, un avvenimento o persino modificare l'aspetto del campo di battaglia stesso per intero. Influenza solamente un bersaglio, per un turno.
consumo: basso
Abilità usate
Falsa fiducia (Natura Psionica) (bassa)
L'elfo distorce i pensieri dell'avversario, consumo basso alla mente (-5%),portandolo a fidarsi di lui e a non mentirgli.
 
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view post Posted on 19/6/2016, 21:12
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L’elfo si alzò di scatto ribaltando il tavolo contro Adonan; il cacciatore vide le spine affondare nelle carni del giovane e strappare lembi di pelle prima di essere sbattuto a terra dal pesante tavolo di quercia.
Cadde dalla sedia sbattendo la testa, e la vista gli si annebbiò un secondo. Un secondo sufficiente a far scappare quel verme; quando riacquistò la vista stringeva già un pugnale nella mano, ma la lama non poté far altro che conficcarsi nel legno della porta di quella locanda schifosa.
Con un grugnito fece rotolare il tavolo di lato e si mise in piedi contando i secondi nella sua testa.
Perché tutti rendono le cose così stupidamente complicate?
Si rassettò osservando sorridendo le macchie di sangue lasciate dalla sua preda durante la fuga, l’avrebbe inseguito anche in capo al mondo, fin nel Baathos se il vecchio stregone avesse pagato abbastanza. Quelle ferite impiegavano settimane a guarire del tutto, colpa del veleno dei rovi, e il sangue non riusciva a coagularsi. Aveva visto più di una persona morire dissanguata per colpa di una ferita di quel tipo nel punto sbagliato. Nove. Dieci. Stava dando troppo vantaggio al ragazzino?
Avrebbe potuto dargli anche un’ora, l’avrebbe raggiunto.
Sentiva il peso dello sguardo atterrito dell’oste, lo fissava dall’altra parte del bancone con le gambe tremanti: non era mai successa una cosa simile a Eilzeren, nemmeno sapevano cosa fosse una rissa, perché quei due erano dovuti venire a sfasciare proprio la sua locanda?
Adonan estrasse la pistola da dietro la schiena -la caduta gli aveva sicuramente lasciato un bel livido- e questo terrorizzò ancora di più l’elfo.
Ehi, tu! Come ti chiami?
Gli aveva parlato senza nemmeno guardarlo, spingeva i proiettili nel tamburo dell’arma con il pollice, godendo del suono che facevano quando scivolavano perfettamente nelle camere. Ah, i nani! Sporchi ubriaconi più utili a scavare nelle miniere che altro, ma doveva ringraziare loro per la cosa che stringeva tra le mani, perfezionamento delle vecchie armi che usavano le polveri e le singole biglie di metallo.
Certo è che le tradizioni sono dure a morire, inspirare l’odore della polvere ha il suo perché.
Mai Adonan avrebbe completamente approvato il lavoro di un non-umano.
Io… io…
Balbettava. Tredici. Quattordici. Si sentì una forte esplosione, e il cervello dell’elfo si spalmò sul muro dietro di lui, disegnando un pregevole ghirigoro prima che ogni piccolo pezzetto di cranio e materia grigia uscito dal buco tra la fronte e la nuca scivolò verso il pavimento.
Non me ne frega un cazzo.
E uno l’ho ammazzato.

Quindici. Poteva bastare. Uscì di corsa dall’edificio aspettandosi di affondare nella neve fresca e di seguire quasi svogliatamente le tracce di sangue, ma rallentò la corsa non appena fu fuori. Spalancò la bocca incredulo, cos’era quella diavoleria?
All’esterno lo attendeva un campo di battaglia pullulante di cadaveri di elfi. Sembrava fosse scoppiata una guerra nei pochi istanti in cui era rimasto dentro la locanda: la puzza di sangue e decomposizione gli mordeva lo stomaco, allontanava le mosche con una mano mentre nell’altra ancora stringeva la pistola. Non poteva evitare di inspirare quel miasma, inizio a tossire quando il fumo delle capanne in fiamme gli raggiunse i polmoni.
Un elfo mezzo morto lo afferrò ad una caviglia.
A…aiutami, ti prego.
Sparò sul cuore di quello e di tutti quelli che imploravano la sua pietà, mentre camminava confuso da ciò che vedeva, finché la pistola non fu completamente scarica e solo in quel momento si ricordò che uno dei proiettili doveva destinarlo al suo obiettivo. Già, Crow. Dov’era finito?

Poco distante da Adonan, in una stalla che lui non poteva vedere annebbiato da quell’illusione, su un cavallo stava in piedi la figura di un vecchio.
Lo stregone osservava Crow tendere i sensi al massimo per percepire l’arrivo del cacciatore, ma ancora non si era accorto di lui. Beh come avrebbe potuto, il carceriere non era veramente lì.
La sua immagine bidimensionale sembrava la proiezione di un sogno lontano, andava e veniva come percossa da una qualche sorta di interferenza. Non poteva ferire il suo elfo. Non poteva raggiungerlo. Poteva parlarci certo, come un padre che parla ad un figlio. Ma il figliol prodigo sarebbe tornato a casa?
Perché ti affanni a fuggire? Ti ho forse mancato di rispetto quando ti ho aperto le porte della mia dimora? Fuggivi da un passato pieno di sangue e io ti ho coperto agli occhi di questo mondo così crudele, chiedendoti in cambio solamente un piccolo sacrificio. Noi tutti non sacrifichiamo forse qualcosa, ogni giorno, nell’istante in cui apriamo gli occhi al mattino?
Ricorda il tuo passato, ricorda chi ti ha salvato da un futuro segnato. Torna a casa. La tua vera casa. La nostra casa.



CITAZIONE
Per prima cosa perdonami per il ritardo, è stata una settimana molto impegnata (complice anche l'Università).
In ogni caso eccoci qui, questo sarà un giro molto narrativo per te, perchè? Adonan è completamente succube della tua Illusione -almeno in questo turno- quindi non riesce a trovarti, tanto meno ad attaccarti (la tua trovata per aggirare il sanguinamento, che richiama anche il tuo passato, l'ho particolarmente apprezzata), ma compare una nuova figura: ti appare lo stregone ma capisci chiaramente che è solo una visione proiettata nella tua mente grazie ai suoi poteri e che non può ferirti, quello che ti chiedo è di descriverlo e di "smentirlo".
Mentre parla ti lancia una tecnica che non ti fa danno ma ti costringe a rivivere quel periodo di prigionia: il vostro era veramente un rapporto padre-figlio, dare-avere, o era tutt'altro? Descrivi un momento in cui sei entrato in contatto con lui e in cui è emersa la sua personalità; iroso? Parlami della volta che ha massacrato una cavia per motivi futili; sadico? Parlami del suo godimento nel torturarvi. Più che sul tuo PG quindi questo turno sarà incentrato proprio sullo stregone, visto però attraverso gli occhi di Crow. Puoi concludere il post parlando con la figura o facendo quel che preferisci (ignorarlo/attaccarlo/fuggire o qualsiasi cosa ti venga in mente).

Un ultimo sforzo, siamo praticamente alla fine.
A questo proposito di consiglio di aggiungere una firma con link rimandanti alla tua Scheda e al tuo Conto, per facilitare chi incontrerai in futuro (utenti e QM).
Come sempre per qualsiasi domanda scrivimi pure.

 
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4 replies since 26/5/2016, 16:00   254 views
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