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Giocata di arrivo Azeem Al Bakir

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Azeem Al Bakir
view post Posted on 29/5/2016, 17:53 by: Azeem Al Bakir




Cacciatori e prede



La sagoma del villaggio stava svanendo alle spalle dei due uomini; l'orizzonte coprì quel luogo dimenticato dagli dei mentre il paesaggio stava mutando.
I campi incolti ed abbandonati che circondavano l'abitato fecero spazio ad una zona non meno inospitale: una distesa di sabbia, macchiata qua e là di pochi ciuffi d'erba secca, divenne la cornice della missione. Il sole rovente infiammava il terreno arido e le vesti dei due guerrieri. Azeem, abituato a quel clima, era protetto adeguatamente dal suo copricapo e dalla lunga tunica che lo isolava dall'arsura.
Seguì i movimenti del compagno con attenzione, fidandosi dell'istinto della guardia del corpo di Ycel – Hai ragione fratello, il deserto è ricco di insidie... ma non perdiamo la concentrazione!
I due avventurieri avanzarono, Azeem rimase in silenzio: quando si incamminava per lunghe distanze cercava di isolare la fatica e le sensazioni fisiche per concentrarsi sulla mente. Nelle sue peregrinazioni poteva così meditare mentre il suo corpo si dirigeva verso la meta.
Una folata di vento lo distolse dai suoi pensieri, il rumore secco delle calzature sulla sabbia mutò in un suono più sordo, tipico dell'erba.
L'Uomo Dipinto alzò lo sguardo, il panorama stava mutando: il deserto era sparito e, man mano che avanzavano, una vegetazione rigogliosa abbracciava sempre più Azeem e Wilbur.
I raggi del sole, dapprima caldi e diretti, divennero più tenui: il torrido cedette il passo al fresco: i due guerrieri si trovarono improvvisamente ed inspiegabilmente in una foresta buia.
Azeem provò a cercare il Nord per orientarsi, ma in quell'intrico di alberi e piante era impossibile trovare un punto cardinale. Mentre Wilbur cominciava ad agitarsi ed a preoccuparsi, il guerriero dalla pelle scura, ugualmente intimorito dall'illusione, scrutava silenziosamente la distesa di vegetazione che li circondava.
- Questa foresta ha gli occhi... Stiamo attenti fratello...- Una voce risuonò forte nella foresta, una voce che sembrava non provenire da un essere umano, sembrava fosse la foresta stessa a minacciare i due viandanti di non avanzare. Un breve silenzio precedette una seconda intimazione, questa volta più minacciosa.
Finché videro l'origine di quelle parole: una creatura umanoide con due corna caprine e tre occhi scintillanti si presentò davanti a loro. La pelle di Azeem si accaponì quando l'ombra emise il suo verso mostruoso, seguito da un ulteriore ammonimento. Wilbur stava perdendo la ragione, il pellegrino di Taanach si chiese se l'uomo fosse in grado di affrontare la bestia.
Azeem allargò le spalle e si scrollò dalle spalle l'arco e la faretra che portava sulla schiena, facendoli cadere ai piedi.
La mano sinistra si posò sull'elsa della scimitarra che venne estratta con un sibilo. Il guerriero, mancino, strinse l'arma saldamente pronto alla battaglia.
- Stai calmo! Stai sulla difensiva! - L'invito di Azeem accompagnò la trasformazione del mostro che si divise in due.
Un'imprecazione uscì dalla bocca marcia di Wilbur che sguainò la spada lanciandosi all'attacco contro il primo mostro. L'offensiva della guardia del corpo terminò con una lieve ferita al fianco dell'uomo. - Ti avevo detto di attendere, sciocco! - urlò Azeem con tono serio ma non adirato.
Gli occhi del combattente si concentrarono sulla seconda ombra che spalancò le fauci lanciando una fiammata dorata. Azeem piegò le ginocchia, portando la scimitarra sopra la sua testa, chiuse gli occhi e attese che il calore dell'attacco fiammeggiante si facesse più intenso.
Improvvisamente percepì l'arrivo del fuoco e si abbassò elegantemente con incredibile velocità evitando la fiammata che gli lambì il capo. Le sue narici percepirono l'odore acre degli arbusti dietro di lui che ardevano violentemente. L'uomo sospirò per il pericolo scampato e si preparò al contrattacco.
- A noi due, bestia immonda! - gridò e cominciò a mulinare la scimitarra lanciandosi con impeto contro la creatura che aveva esploso le fiamme contro di lui. L'adrenalina ormai scorreva copiosa nelle vene, mentre, mirando il colpo verso la testa caprina, pregava T'al che il colpo andasse a segno...


Azeem Mansour Al Bakir
Guerriero - Stratega
Corpo 100% Mente 100% Energia 100%



Status Fisico: Leggermente affaticato
Status Psicologico: Concentrato
Danni subiti: - Corpo | 20% Mente
Energia: 90%
Corpo: 100%
Mente:: 80%

Abilità passive:

Talento stratega – Ostinazione | numero di utilizzi: 6
Talento stratega – Intuito | numero di utilizzi: 6
Passiva razziale umana – Esperienza | numero di utilizzi: 6
Pergamena – Spirito difensivo | numero di utilizzi: 6
Pergamena – Fortificazione comune | numero di utilizzi: 6

Abilità utilizzate:
Posizione dell'uomo dipinto
La tecnica ha natura Fisica. Azeem assume una posizione di difesa messa a punto in anni di allenamenti. La tecnica impedisce ai nemici di colpire il personaggio con tecniche di natura fisica di livello Alto o Inferiori.
Consumo: Autodanno Mentale Alto

Fendente sacro
La tecnica ha natura Fisica. Azeem si scaglia contro il nemico cercando di colpire la parte superiore del corpo dell'avversario con un colpo di scimitarra ben assestato, causando un danno fisico medio (10%).
Consumo: Autodanno Energia Medio

Riassunto:
Azeem si protegge con Posizione dell'uomo dipinto evitando la fiammata di danno alto, subendo un autodanno mentale alto. Poi passa all'attacco utilizzando Fendente sacro, subendo un autodanno energetico medio.

Note:
Le fiammata andata a vuoto potrebbe incendiare la vegetazione circostante.
 
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