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Jonathan Blackwater

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Lindow
view post Posted on 13/6/2016, 17:09




Ib7Y4HI

B E W A R E
for I am fearless, and therefore powerful

Il caos non ha bisogno di spiegazioni; si muove tra le menti più brillanti e le distorce, tramutandole in imitazioni sfocate di quello che erano. Un solo istante di consapevolezza è sufficiente per mandare in frantumi anni e anni di studi ed esperienze, poiché il paradosso della follia non è nient'altro che l'acquisizione di una conoscenza troppo vasta per essere compresa. La mente, infatti, non è dissimile da una botte che, se riempita troppo, rischia di esplodere tra getti d'acqua e schegge volanti. Provate ora a immaginare qualcosa di tanto assurdo da non poter esistere, qualcosa di terribile. Non ci siete riusciti? Potete dormire sonni sereni, siete ancora sani di mente... « ... per adesso. »

Nome: Jonathan - Famiglia: Blackwater - Inverni: Diciannove
Razza: Umana - Allineamento: CM - Classe: Fobomante (Ladro/Arcanista)
Sinossi: Glabro, Asciutto, Androgino / Spregiudicato, Ambizioso, Egoista
Energia: Bianca - Pericolosità: D - Conto: Tesoro

Jonathan Blackwater era uno studente di Lithien. Era arguto, curioso e pieno di talento; era un prodigio, dicevano gli anziani, osservato con un lieve sorriso d'approvazione dai più adulti e con un ghigno colmo di malcelata invidia dai suoi coetanei. Amava la poesia, l'arte e l'occulto; non parlava quasi mai, si limitava ad ascoltare con un interesse vivido e costante. Quanto poteva volerci per degradare il più promettente dei geni a un folle delirante? Nulla, in fondo era un uomo come tutti gli altri. Quando in lui avvenne quel crack, Jonathan era ancora un adolescente che faceva della biblioteca la sua casa e di un amore platonico il rifugio di ogni illusione. Tra tutto ciò che gli accaddè, infatti, si può dire con certezza che a bruciarlo maggiormente fu l'inestinguibile fiamma della passione. Alisya - così si chiamava l'elfa della quale era infatuato - e Oscar, amante di quest'ultima, erano i migliori amici di Jonathan, compagni che avevano condiviso tutto fin dall'infanzia. Eppure, il legame che univa i due amici fu destinato a sfibrarsi nell'istante in cui un secondo sentimento si frappose tra gli interessi di entrambi. Successe tutto nel giro di pochi minuti, un tempo più che sufficiente per mandare in frantumi quello che era stato costruito nel corso di anni.

Il bacio tra Oscar e Alisya era stato come un duplice tradimento, una coppia di coltellate che gli avevano lacerato il petto prima e squarciato il cuore dopo. Pieno di collera, Jonathan cercò conforto e rifugio in tutto quello che gli restava: la conoscenza. Cercò un libro che potesse estraniarlo dal dolore del presente, una droga della fantasia che l'avrebbe portato in terre dove il dolore non era che un fievole ricordo. Ma ad aspettarlo ci fu ben altro. Un anello nascosto tra gli scaffali; Jonathan non si preoccupò di pensare a come fosse finito lì. Jonathan si mise l'anello al dito e il mondo crollò su se stesso. All'inizio fu terribile, il dipanarsi di un incubo troppo terrificante per essere concepito lo fece piangere e gridare mentre si contorceva sul pavimento, graffiando il legno e la sua stessa pelle in un vano tentativo di liberarsi da quella morsa diabolica. Dopo una manciata di secondi che parvero ore, perse i sensi.

Dicevano che era pazzo; dicevano che era stato posseduto da un demone; dicevano che si era ubriacato o drogato. Neppure i più savi erano in grado di trovare una spiegazione al riguardo, e di quel gioiello maledetto non c'era alcuna traccia. Dal letto sul quale era sdraiato, Jonathan delirava, esibendosi in versi volgari e imitazioni dei maestri mutando, di tanto in tanto, quella grottesca cantilena in una lode a creature note come Grandi Esseri. Ma la verità era che non si era mai sentito meglio. « Matto, eh? Voi dite che sono matto? Voi che blaterate e cianciate, decorando i vostri nomi con aggettivi come "maestro" e "saggio" perché avete troppa paura di suonare come degli stolti, arroganti, e presuntuosi rigurgiti del tempo? »

Non ci volle molto perché sia eruditi che scolari smisero di dedicare la propria pazienza a quello che venne catalogato come « un caso perso » o « un talento sprecato » da chi non era più in grado di riconoscere nel suo delirio il genio che era. Solo Alisya, Oscar e pochi altri passavano il pomeriggio al suo capezzale, ma i risultati si facevano sempre peggiori. Più il tempo passava, più sembrava che la sua coscienza venisse riscritta e Jonathan, come se fosse un attore, si atteneva perfettamente al nuovo copione. E un giorno accadde l'inevitabile.

Nathan era un umano di circa diciotto anni che, un po' a causa della propria razza e un po' per mancanza di talento, era completamente negato per la magia. Crebbe tra il disprezzo degli abitanti di Lithien e della sua stessa famiglia, migliorando l'unica qualità che possedeva: la prestanza fisica. Grazie alla sua abilità con la spada riuscì a rimediarsi un posto come guardia dell'accademia, anche se de facto gli venivano assegnate tutte le mansioni che gli altri non avevano voglia di portare a termine. Il giorno in cui Jonathan impazzì, nessuno volle assumersi la responsabilità di tenerlo d'occhio per diverse ore, così il compito ricadde sulla guardia tuttofare. Quello che nessuno sapeva era che Jonathan aveva pianificato fin dall'inizio la propria fuga. Giorno dopo giorno plagiò Nathan grazie ai suoi poteri, fino a tramutarlo in una marionetta che non sapeva di camminare tramite i fili del suo padrone.

« Eccoti, mio principe nero, cominciavo a credere che le tenebre ti avessero divorato. », aveva detto, ridendo scioccamente subito dopo. Scese dal letto, appoggiò le mani sulle spalle di Nathan e baciò la sua fronte. Quella notte fuggirono, nuotando nell'oscurità come pesci che si inoltrano negli abissi marini. Jonathan si chiese se gli animali acquatici sognassero di scendere più a fondo. Nathan pensava a che rumore faceva un uomo mentre le tenebre lo divoravano. Quando smisero di pensare era giorno. I due fuggiaschi erano su un cavallo, Nathan improvvisatosi cavaliere se la stava cavando così bene che Jonathan avrebbe potuto scambiarlo per un giovane uomo che lo stava riportando a Lithien. In questa storia, però, manca un pezzo fondamentale. « Siete così frettolosi anche quando scopate? » Jonathan accarezzò l'anello che teneva sul palmo della mancina e sorrise.

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   ominous ring

Facciamo un paio di passi indietro. Io e Nathan eravamo in procinto di andarcene da questo nido di vecchi invasati e giovani babbei che li guardavano con gli occhi pieni di luce quando siamo incorsi in una deviazione. Finimmo nella biblioteca principale di Lithien, quella dove avevo trovato l'anello, nel caso ve lo fosse dimenticato. Lì trovammo Alysia, lanterna sul tavolo e pila di libri vicino a un tomo che stava leggendo febbrilmente. Nathan fece per dire qualcosa, ma frenai con un gesto. Mi giro, ti guardo e ti chiedo: cosa credi che abbia provato?

Non si tratta di essere Jonathan Blackwater o qualunque persona io sia ora, perché queste cose riguardano il cuore, non il cervello. L'ho odiata quando mi ha guardato mentre ero nel letto come se fossi un animale ferito; io non ho mai voluto la sua compassione. L'ho odiata per non avermi compreso nel momento in cui ho aperto gli occhi. Poi, ho visto Oscar sbucare da un corridoio. In quel momento, non ci ho visto più. Mi accorsi di stringere la mancina in un pugno. Mi accorsi di qualcosa di freddo nella carne. Non pensai all'assoluta mancanza di un rapporto causa-effetto, sebbene sapessi che quello che stavo stringendo era l'anello. L'anello che mi aveva mostrato il mondo. L'anello che era sparito e ora era tornato. Pieno di rabbia, lo indossai.

Era possibile che sapessi fin dall'inizio a cosa avrebbe portato questo. Più che possibile, era una certezza. Quel giorno avevo imparato che l'anello non poteva lasciarmi. Nemmeno mi passò in mente l'opposto, ovvero che fossi io a non poter lasciare l'anello.
[Recupero Oggetto / Consumo Energetico Nullo / Natura Magica]

« DARK ARTS »


Jonathan, abbandonando Lithien, portò con sé tre cose: Nathan, l'anello e un libro. Sì, Nathan contava come un oggetto. Dell'anello si è già parlato, quindi rimane il libro. Dopo aver indossato l'anello in prossimità di Nathan e Alysia, portando agli avvenimenti che avrebbero reso la sua fuga decisamente più rocambolesca, Jonathan rubò il libro che la ragazza era intenta a leggere. Come aveva immaginato, quel tomo spiegava diversi concetti interessanti, frammenti che si ricollegavano alle visioni che l'anello gli mostrava come pezzi di un mosaico. Chiunque avesse lasciato l'anello a Lithien, doveva aver portato anche il libro.

« Sulla madre » era il titolo del volume, color bronzo su sfondo nero, a malapena leggibile. Era scritto in antico therasiano, e a causa dello stato della pergamena, Jonathan ipotizzò che si trattasse dell'originale; probabilmente, non ne esistevano trascrizioni. Più lo guardava e più sentiva di stringere tra le mani qualcosa di immenso valore, la chiave di volta per svelare il mistero dei Grandi Esseri. Ovviamente, esclusa una lettura fugace che gli consentì di trovare delle correlazioni con ciò che gli aveva proiettato l'anello, Jonathan dovette un po' prima di sfogliarne nuovamente le pagine. Il tempo stringeva. In seguito, ottenne l'eredità di una conoscenza proibita e svelò i segreti di stregonerie innominabili.
E trovò un'altra cosa.

shadowstep


Bisogna imparare a combattere. Lo insegnano i genitori ai bambini per evitare che cadano vittima delle prepotenze dei coetanei e lo ribadiscono agli adulti più o meno per gli stessi motivi, con l'eccezione che i rischi dell'essere deboli spaziano dal furto all'omicidio. Il dovere ontologico di proteggere se stessi si traduce molto spesso nell'apprendere come attaccare prima e come difendersi poi. La paranoia della società si riflette in persone che chiedono spiegazioni dopo aver chiuso il pugno o sguainato la spada. E sembrano dannatamente contenti di recitare la parte dei cani che digrignano i denti. Così, quando un ladruncolo da due soldi è venuto da me e Nathan, io mi sono imposto di dargli una lezione che non avrebbe mai dimenticato. Gli parlai delle connessioni del nostro mondo e di come sia in grado di muovermi con una certa libertà tra i trilioni di possibili futuri e passati. Lui mi rise in faccia, io sorpassai i confini dello spazio e del tempo per muovermi a una velocità inumana, schivando la daga e appoggiando la mano sulla sua fronte. Gli dissi che c'era una possibilità che in un'altra vita avrebbe potuto ricordare questo suo errore prima di ucciderlo.
[Passiva / 6 utilizzi / Razziale umana: esperienza]

souls of the forsaken


Non è difficile uccidere un uomo. Basta recidergli la giugulare, spappolargli qualche organo vitale o tagliargli la testa, nulla che un individuo armato o addestrato nelle arti magiche non possa fare. In alcuni casi, anche un bambino potrebbe riuscirci. Date all'infante un pugnale, una vittima addormentata e un pregiudizio e avrete un assassinio. Il pregiudizio è il mezzo che utilizza la nostra mente per identificare le persone con cui veniamo a contatto. Altruiste, crudeli, noncuranti, affascinanti, fastidiose, pericolose. Il resto è istinto e determinazione. A proposito, sapete come l'ho ucciso? Dodici schegge della cosiddetta materia oscura, una forza aberrante che si contorce su se stessa fino a solidificarsi, molto simile a del ghiaccio nero. La raccolgo dalle anime di chi è morto di morte violenta e dagli abbandonati, dalle bestie che si sbranano tra loro o vengono cacciate; l'universo è una fucina di rancore, non serve nemmeno cercare.
[Passiva / 6 utilizzi / Arcanista I]

greater magic


A Lithien mi avevano insegnato a entrare in contatto con forze ancestrali e a manipolarle. La magia richiedeva concentrazione e impegno notevoli, esperimenti fallimentari e una fatica che non erano in pochi a sottovalutare. Io li vedevo, ragazzini della mia età che arrivavano a odiarsi per non essere in grado di seguire la strada che credevano fosse loro. Uno arrivò ad ammazzarsi; il merito, tuttavia, fu di un demone che lo ghermì nel sonno. Avevo diciassette anni quando, in maniera del tutto incidentale, richiamai quella creatura. Anche allora mi era capitato fra le mani qualcosa che non avrebbe dovuto esistere. Fu un giorno molto triste, e quelli seguenti non furono meno dolorosi. Riflettei a lungo sulla mia impudenza, tartassando la mia mente con domande senza risposta fino a oggi. Come chi prova nostalgia per il suo animale domestico scomparso, io ricordo lo spirito maligno giungere nel piano di Theras. Mi si stringe il cuore ogni volta che ricordo il verso che riecheggiava nella sala in cui gli arcimaghi ne avevano distrutto l'anima. Come drogato dalla menzogna di un'identità che non mi apparteneva, mi ero promesso di migliorare le mie capacità per sventare un'altra tragedia. Pensavo che se fosse capitato ad Alisya, non mi sarei perdonato per tutta la vita. Così mi allenai per colmare quella lacuna che mi aveva impedito di salvare quel ragazzo: la lentezza. Adesso gli incantesimi sono una parte integrante del mio corpo, e districarmi tra i rami dell'arcano non è più difficile del scegliere quale gamba muovere per prima. Istantanei come un battito di ciglia o un ricordo. Eppure, questo non mi riesce a consolare. A volte vorrei che fosse ancora con me. A volte vorrei che venisse a trovarmi nei sogni per dirmi il suo nome.
[Passiva / 6 utilizzi / Arcanista I]



velo sonoro / corpo d'ombra


Il Ladro può camminare, muoversi e correre senza emettere alcun suono, evitando di essere scoperto dagli avversari. Consumando un utilizzo di questa passiva egli sarà in grado di non emettere alcun rumore o suono quando deambula in qualsiasi contesto.
[Passiva / 6 utilizzi / Pergamena del ladro "velo sonoro"]

Il Ladro ottiene il favore delle tenebre, raggiungendo la massima sintonia con esse. È una tecnica di invisibilità che permette di celare il proprio corpo per due turni, senza però annullare eventuali rumori prodotti da esso o tracce lasciate dal proprio passaggio. Inoltre, il Ladro potrà aggiungere 4 CS alla propria riserva, potrà scalare qualsiasi parete per due turni e gli attacchi portati furtivamente all'avversario varranno 1 CS aggiuntiva. Tale effetto funziona solo se il Ladro è ancora sotto l'effetto di invisibilità.
[Consumo energetico critico / Invisibilità, gli attacchi furtivi verranno portati a segno con 1CS « rapidità » in più e possibilità di scalare qualsiasi parete per due turni; 4CS « rapidità » Pergamena del ladro "corpo d'ombra"]

thy abyss


Una notte sognai di essere Rainier, il re che non perde mai; l'abietto. Sai come si fa a creare un portale? Prendi un gran numero di esseri viventi e li falci in una volta sola, usando le loro anime come ponte per ciò che c'è dall'altra parte. Tuttavia, nel sogno qualcosa andò storto. Ricordo decine di voci diverse urlare di dolore all'unisono e, qualche momento dopo, la cacofonia tramutarsi in un'esplosione di ilarità. Procedetti lungo quel sentiero che era Bottiglia Verde prima e una città sconosciuta poi, quando a un tratto i miei piedi finirono su una superficie che aveva una consistenza la cui origine andava al di là della mia immaginazione. Quello che vidi in seguito riuscì a fare qualcosa di più che smuovermi, lo ammetto; mi fece tremare. Mi svegliai nel mio sudore, sentendomi nudo e debole come un neonato. Come ogni volta che mi sentivo così, andai da Nathan. Voglio dire, è normale agire così. La razza umana è nata per dominare; così, quando sentiamo di essere schiacciati dal resto della piramide, abbiamo bisogno di schiacciare chi sta sotto di noi per ricordarci che non siamo proprio alla base. Se può consolare la vostra strenua difesa della moralità, sappiate che Nathan era già con un piede dentro la fossa, più che persona, un mucchio di carne, ossa e sangue che a volte si ricordava come piangere. Gli dissi che volevo fare un esperimento, annuì. Gli dissi che avrebbe fatto male, emise un mugugno. Appoggiai l'indice e il medio sotto il suo mento, costringendolo a guardarmi negli occhi. Iniziai a ricordare quello che avevo visto, consolandomi del fatto che questa volta saremmo stati in due a vedere la carne. « Ascolta, ho bisogno che tu mi dica esattamente cosa hai visto. »

Avevo una mano sopra la sua spalla, tremava come una al vento. Non era colpa mia, la magia psichica funzionava così. Doveva essere realistica come un sogno lucido, non c'erano strade secondarie per rendere l'esperienza meno terrificante. Ma andava fatto. Gli ripetei di parlare, ma ricevetti solo il suo silenzio. Così gli dissi che se non mi avesse risposto, gli avrei fatto indossare di nuovo l'anello. Vinsi io.

« Bottiglia Verde, Ladeca. Il re ha perso. Camminiamo sopra di loro. Carne sotto i nostri piedi. Una gola nel terreno. Scivolo sulla carne, scivolo nella gola. Carne scavata nella roccia, un tunnel di carne. Una stanza di carne alla fine del viaggio. L'abbraccio. Mani, gambe, teste, denti negli arti, teste nelle pance, ibridi. Ridono, rido. Mi toccano, rido. Mi mordono, rido. Urlano, urlo. Mi squarciano le braccia come un branco di lupi. Urlo. Rido. Ora sono parte integrante del portale. Jonathan Blackwater, non mi sono mai sentito più vicino ai Grandi Esseri. »
[Abilità personale I / Consumo psionico medio + consumo energetico medio / Danno psionico alto / Natura psionica]

segmentation


Indossare l'anello è un grosso problema. La prima volta che il cosiddetto lascito di Berion incontrò la mia carne, venni liberato, ma mi avvicinai pericolosamente alla morte. Sperimentando con Nathan, ho scoperto che l'anello è in grado di aprire le porte dell'inconscio, ma qualsiasi definizione da parte mia, certamente non un esperto del campo, risulterebbe semplicemente opulenta e inadatta. Diciamo che questo artefatto fa più danni, che altro. La distruzione della psiche di Nathan mi è stata d'aiuto, di questo gliene sono grato. Nonostante la sua pericolosità, ricordi di quella notte a Lithien mi costrinsero a dovermi rimettere l'anello al dito. Edificai uno schermo mentale seguendo i sussurri dell'Oneiron e, senza remore né paure, feci quello che andava fatto. Immaginate una festa; un evento sfarzoso, colossale. Saltimbanchi, danzatrici, giochi, banchetti, schiamazzi e, soprattutto, tanto caos. Figuratevi al centro di questo tornado di esaltazione, dove anche solo poter sentire la propria voce richiede uno sforzo immane. D'un tratto, siete fuori dalla città. I rumori sono scemati fino all'inverosimile, tanto da lasciarvi una leggera malinconia. Perlomeno, potete sentirvi. « Perlomeno, posso sentirmi. », forte e chiaro; ma torniamo alla metafora. Avete abbandonato la tana delle scimmie urlatrici, dove voi non eravate che una parte integrante di quella massa di carne - vi ricorda qualcosa? - per divenire qualcosa di più. Anarchici, blasfemi, kodoku; tutti benvenuti nella landa degli dèi. Non mentite a voi stessi, ora sì che vi sentite superiori. Soli, ma migliori. Soli, ma indipendenti. E così, anch'io ho superato la prova dell'Oneiron. Ho guardato dentro l'abisso e vi ho sputato tutta la mia grandezza, così che esso potesse osservare, a sua volta, chi era tanto grande da affrontarlo. Sarei potuto morire, e invece divenni qualcosa di più. La mia sensazione di onnipotenza si tradusse in un miglioramento sostanziale delle mie capacità magiche, spinte a livelli che avrebbero fatto impallidire anche gli eruditi di Lithien. Inoltre, sviluppai la capacità di creare segmenti. Si tratta di sottilissimi raggi invisibili che si propagano in linea retta dalle mie dita, come delle protuberanze, anche se sarebbe più corretto associarle a delle lance, date le dimensioni. I segmenti non possono alterare la propria forma, ma possono allungarsi e ritrarsi secondo la mia volontà. Quando un segmento incontra qualcosa - o qualcuno - lo trapassa; se una roccia venisse segmentata, potrebbe essere tagliata nettamente a metà o bucata come se al suo interno vi fosse un formicaio a seconda del movimento delle mie dita. Immaginate fendenti e affondi, se vi può aiutare, il concetto è lo stesso. Ora viene la parte divertente. Segmentai il braccio destro di Nathan (tanto era mancino) e, con mio grande stupore, scoprii che non solo la parte inferiore non era caduta per terra, ma che era possibile vedere il flusso sanguigno nel piccolo spazio vuoto. Era come un disegno con delle cancellature mai riempite, incompleto, rotto. Imparai due cose.

I segmenti non distruggevano, si limitavano a rimuovere la materia, ma tale rimozione non aveva ripercussioni su ciò che veniva segmentato. Un uomo con la testa segmentata, poteva parlare. Un tronco segmentato non crollava come se fosse stato tagliato da un'accetta.

Negli esseri viventi, la segmentazione causava sofferenze disumane, atroci e inconcepibili. Questo la rese un'arma, oltre che uno strumento di ricerca. Di contro, per sfruttarla ho bisogno di indossare l'anello. E difendermi dalla sua influenza è terribilmente sfiancante.
[Abilità personale II / Consumo psionico alto + consumo energetico alto / 4CS « potere magico » ogni turno per due turni / I segmenti si comportano come un'arma naturale capace di infliggere un danno critico ripartito tra mente ed energia nei due turni di durata dell'abilità / Natura magica]


NIGHTMARE WEAVER


A4ET5oi

« the most merciful thing in the world
is the inability of the human mind to correlate all its contents
»


ENTOMOPHOBIA
Ogni qual volta incontro qualcuno, mi diverto a pensare a come sarebbe affrontarlo. Lo so che è oltremodo paranoico, ma Lithien non è che un ritaglio paradisiaco se comparato con la giungla che è il resto di Theras. Per vincere è necessario prendere l'iniziativa, che sia per fuggire o buttarsi verso la preda come cani idrofobi. Visto che a dispetto delle apparenze, so essere prudente, solitamente non finisco a combattere contro la guardia reale di qualche capitale al gran completo. Ma ahimè, a volte neppure un po' di sana considerazione è sufficiente a permettermi di vivere la mia vita di costante sperimentazione in pace. Solitamente, questo si traduce nella dissoluzione delle sicurezze e nel totale annientamento di chi decide di far parlare l'acciaio per primo. Ogni uomo si sente inattaccabile dentro la sua armatura di ferro, soprattutto se impugna al contempo uno spadone pesante. Volete ridere un po'? Provate a immaginare questo baldo guerriero che, d'un tratto, si ritrova un insetto attaccato a ogni centimetro di carne. Calabroni, zanzare, mosconi, zecche e tante altre creature che zampettano laddove un tempo vi era la salda protezione del ferro. Non vi farebbe rotolare del fango dal ridere? Poco importa, lo farebbe il diretto interessato, anche se privo di ilarità, temo.
[Abilità personale III / Danno all'equipaggiamento basso / Consumo psionico basso / Natura psionica]

ACHLUOPHOBIA
Ciononostante, una seconda misura di sicurezza non è mai eccessiva. L'universo è composto da un numero pressoché infinito di variabili, e il più stupido degli errori di calcolo può, in un crescendo di violenza, tramutarsi in una sentenza di morte. Come ogni manipolatore dell'arcano che si rispetti, sono in grado di piegare gli elementi a mio favore per proteggermi o distruggere. In questo caso, la forza a cui faccio riferimento è soltanto una, eppure più forte del resto della natura. « Tanto ella è in me, quanto io in lei. La simbiosi tra carne e tenebra, simile a un ballo senza fine nelle viscere dell'inferno. », che detto con altre parole significa che posso far sì che una barriera di energia oscura protegga me e Nathan.
[Abilità personale IV / Difesa fisica media ad area / Consumo energetico medio + Consumo psionico medio / Natura magica]

DEMENTOPHOBIA
La rabbia è il peggior stato d'animo, l'impulso che il cervello fatica maggiormente nel tentativo di placarlo. La collera è parole e azioni non pensate e non volute, la distruzione di una vita in pochi secondi, nei casi più gravi. Potrei parlarvi di come a Lithien ho avviai qualcosa che non avrei mai desiderato; e ora, anche se non potrebbe fregarmene di meno, so a cosa possono portare quei minuti di irrazionalità. Come tutto ciò che mi ha danneggiato, anche l'ira è divenuta parte del repertorio di armi e protezioni che utilizzo qualora mi convenga. Anzi, paragonare il mio incantesimo a un sortilegio in grado di indurre una furia cieca è sbagliato. Sono in grado di rendere una persona tanto forte e feroce quanto il più inferocito degli uomini senza alterare le sue capacità cognitive, ma il fatto che l'insania non sia il prezzo non significa che si possa ascendere senza pagare. I Grandi Esseri sono molto fermi su questo punto. E il pegno è quello di vedere sovrapporsi al mondo reale, quello di Berion, una delle entità di cui ho parlato prima. Un mondo putrido e corrotto abitato da aberrazioni di ogni genere, un coacervo di incubi con i quali ben pochi riescono a convivere.
[Abilità personale V / LOCKED]

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ci tengo a ringraziare Lovecraft, Murakami, 9M9H9E e Miyazaki per le influenze narrative,
il consiglio di Asgradel GdR per l'impegno profuso nel mantenere viva la piattaforma
e ogni lettore che leggerà la mia storia o mi aiuterà a scriverne di nuove.



Edited by Lindow - 31/8/2016, 21:13
 
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Lindow
view post Posted on 20/6/2016, 15:43




Archetipo: umano, arcanista, ladro.
Fascia: bianca.
Pericolosità: D.
Allineamento: caotico malvagio.
Daimon: Berion.
Alleato: Nathan; umano, avanguardia, guerriero.
Statistiche: [50; corpo], [125; energia], [125; mente]
Talento: primo livello.
Pergamene: velo sonoro, corpo d'ombra.
Abilità personali: quattro abilità.


Edited by Lindow - 11/8/2016, 14:15
 
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K i t a *
view post Posted on 24/6/2016, 20:57




Avvisa quando concluso, poi metto tutto sotto spoiler ^^
 
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Lindow
view post Posted on 11/8/2016, 13:15




Scheda completata.
 
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view post Posted on 30/8/2016, 21:25
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Like a paper airplane


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Scheda idonea ^^
Conto in banca qui --> https://asgradel-gdr.forumcommunity.net/?t=59152661
Mi scuso per il ritardo nella correzione, ma sono stata lontana durante l'estate ^^
 
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4 replies since 13/6/2016, 17:09   503 views
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